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Il risveglio


Nathaniel Joseph Claw

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Inviato

« Ho bisogno di un po' per rimettermi in sesto » prova a rimettersi in piedi e ad allontanarsi dalla parete, ma è costretto a inginocchiarsi a terra. « Non ce la faccio a seguirti, me ne vado in camera. Appena mi ritornano le forze corro subito qui, ma tu non rischiare troppo e mettiti in salvo, se necessario »

Si alza e cerca di avanzare appoggiandosi alla parete, ma si china a terra per sputare.

« Potresti accompagnarmi fino alla piazza? Una volta fuori potrò respirare e magari riuscirò a camminare »


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Inviato

Certo...

Mi affretto a sostenere Shamdur e a riportarlo all'esterno.

Spoiler:  
Se non ci vuole molto, lo porto fino alla locanda. Giusto per essere sicuro che non sparisca anche lui.
Inviato

Sorreggendolo, lo aiuti ad uscire dal cunicolo sotterraneo e lo accompagni fino alla locanda dove siete stati accolti. Al vostro ingresso, la grassa donna con cui hai intrattenuto una lunga discussione al tuo arrivo lo prende assieme a te per portarlo fino alla stanza, adagiandolo sul letto e domandando con evidente agitazione cosa vi sia successo. Da quando entri a quando decidi di uscire di nuovo, due anziani un po' alticci bofonchiano tra di loro, scrutandovi e ridendovi dietro.

Spoiler:  
Se non hai altro da fare alla locanda, puoi anche dare per scontato tutto il percorso fino ai tre cunicoli.
Inviato

Ignoro volutamente la vendicativa ironia dei paesani ignoranti e torno il più rapidamente possibile nei cunicoli. Raccolgo la torcia e, tenendo in pugno l'arco, imbocco il tunnel di destra avanzando con prudenza ma determinazione

Ho perso fin troppo tempo... maledizione! Maledizione!

Inviato

Il terzo cunicolo, quello più a destra, è quasi ancora più stretto di quello in cui hai combattuto il verme, oltre ad essere di fattezza irregolare: rocce e conformazioni rocciose varie spuntano dalle pareti, ostruendo in parte il corridoio dove già passi a malapena. Chinandoti e camminando a stretto contatto con la parete riesci ad attraversare diversi ostacoli, ma le tue possibilità di movimento sono molto limitate.

Il tunnel che stai percorrendo presenta una leggera ma continua deviazione verso destra: andando avanti per molto, potrebbe addirittura condurre al di sotto dell'ingresso al villaggio. Durante la traversata un odore particolare, di cui non riesci a capire l'origine, si fa sempre più forte man mano che prosegui lungo lo stretto cunicolo. Giunto in un punto in cui la grotta si allarga (fino a ricoprire un'area di circa 5 metri x 9 metri), riconosci la fonte della fastidiosa puzza sempre più intensa: nell'antro in cui sei arrivato sono ammassate diverse decine di cadaveri. Circa venti corpi sono tutti addossati sopra ad una tavola quadrata (di lato di 3 metri) di legno nel centro della stanza, mentre due sono distesi su due brandine fissate alla parete rocciosa alla tua sinistra.

« Bglrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr »

Per un istante ti sembra di sentire un gorgoglio provenire dalla tua destra e, muovendo di scatto la torcia per illuminare l'angolo più lontano della stanza, finora ancora al buio, sussulti nel fare luce su sei corpi in piedi nell'angolo destro formato tra la parete alla tua destra e quella di fronte a te. Dopo un altro rumore gorgogliante, ne riconosci quei cadaveri come il punto d'origine: sei zombie sono immobili nell'angolo, con le braccia lungo i fianchi e lo sguardo fisso nel vuoto. Proprio davanti a loro, a due passi di distanza, un baule chiuso riempie lo spazio tra la parete e la catasta di cadaveri nel centro della stanza. A terra, accanto al baule, ci sono delle pinze, un martello e una manciata di chiodi.

I corpi morti (tutti di umani) sono pallidi e ricoperti di vesti stracciate. Dei tagli sul torace o il volto sono stati ricuciti in fretta e con poca attenzione, alcuni sono sprovvisti di dita o di interi arti. I due adagiati sulle brandine, invece, sono stati profanati in grande stile: ampi squarci gli aprono le gambe, lo stomaco e il petto, rivelando le interiora (da uno dei due addirittura estratte e poggiate ai piedi del lettino) e mostrando l'organismo in putrefazione.

Scavando nella memoria, riporti alla luce delle nozioni sulle creature che hai riconosciuto come degli zombie: questi abomini della natura sono cadaveri rianimati da poteri oscuri e malvagi, che vengono creati da potenti incantatori per eseguire i loro ordini (la totale mancanza di intelletto, infatti, gli impedisce di manifestare atti di disobbedienza). Sono solo alcuni dei numerosissimi tipi di non-morti (creature che hanno terminato la loro vita costrette ad una falsa resurrezione del corpo per il volere di potenti necromanti e malvagi servitori di divinità misteriose) che infestano il mondo. Improvvisamente, una piccola luce si accende nei tuoi ricordi: hai già avuto a che fare con queste creature nella tua vita precedente.

Spoiler:  
Ottieni un bonus permanente di +2 alle prove di Conoscenze (Religioni) per scoprire dettagli sui non-morti e ciò che li riguarda. Sebbene tu non possa considerare quest'abilità come abilità di classe, puoi tentare prove di Conoscenze anche con CD superiore a 10.
Inviato

Cadaveri... non morti... quindi è questo che stava facendo quel bastardo!

Tenendo d'occhio gli zombie inerti scorro rapidamente i cadaveri, in cerca di un volto noto

MI consola il fatto che Madlock non sia tra di loro... per il momento...

Schifosi abomini... senz'altro li ho combattuti in passato... ricordo chiaramente dove colpire per distruggerli. E quelli sono a guardia del baule: se tanto mi da tanto, contiene qualcosa che il loro creatore non vuole venga presa.

Mi piazzo nel punto più distante dagli zombie, pianto a terra la torcia e incocco una freccia

Di certo hanno ricevuto ordini precisi... visto che non mi hanno attaccato a vista. Questo mi da un discreto vantaggio...

Tenendo pronta la freccia, invoco il potere della natura contro il gruppo di non morti

Spoiler:  
Lancio Intralciare contro gli zombie... riesco ad acchiapparli tutti?
Inviato

Sfruttando il tuo potere di controllo sulla natura, infondi energia alla vegetazione nascosta al di sotto della grotta, nelle profondità della terra: robuste radici spuntano dal terreno, attorcigliandosi attorno ai corpi indifesi degli zombi sino a morderli nella loro presa fino al bacino.

« BGLRRRRRR GBLRRRRRRRR »

I sei non-morti si limitano a gorgogliare con maggiore intensità, sventolando le braccia in aria sgraziatamente e cercando invano di protenderle nella tua direzione. Ogni tentativo di liberarsi dalle radici intralcianti è inutile: la loro goffaggine gli impedisce di riuscirci.

Nell'agitazione convulsa degli zombie, la tua attenzione viene attirata da quello più incastrato nell'angolo: mentre apre la bocca per emettere il suo inutile lamento, noti che qualcosa di luccicante, della grandezza di un dito, è incastrato sulle sue gengive, proprio dove dovrebbero trovarsi i denti.

Spoiler:  
Sì, li prendi tutti, sono molto stretti e addossati all'angolo.
Inviato

Ripuliamo questo posto dalle oscenità di quel pazzo...

Aggiustando la mia posizione per meglio colpire i punti vulnerabili dei cadaveri ambulanti, li trafiggo con numerose frecce, finchè non cadono tutti a terra

Spoiler:  
Continuo a fare passi da 3 metri e attacchi completi finchè non li ho distrutti tutti... se qualcuno riesce a liberarsi da intralciare, lo bersaglio per primo prima che esca dall'area. Ogni freccia (contando nemico prescelto [non morti] e tiro ravvicinato) fa 1d8+6+2d6.
Inviato

Per quanto rozzi, gli zombie non si dimostrano particolarmente resistenti: due frecce sono sufficienti per metterne uno fuori combattimento e, visto che le radici appena animate impediscono qualsiasi tipo di reazione, ti basta una trentina di secondi per sbarazzarti di tutti e sei i cadaveri viventi, lasciandone i corpi trafitti avvinghiati nella salda stretta del tuo incantesimo.

Subito dopo aver abbattuto anche l'ultimo rimasto, ti cade l'occhio sulla parte (fiocamente illuminata dalla torcia fissata a terra) del cunicolo che continua dopo la piccola zona ampia in cui ti trovi: dopo un restringimento, c'è un brevissimo tratto di un paio di metri che conduce ad una nuova apertura ancora più ampia di quella in cui ti trovi. Tuttavia, la poca luce non ti basta per vederne i dettagli.

Inviato

Perfetto. Devo affrettarmi ora... Scopire dove ha portato Madlock...

Lancio un'occhiata al cunicolo che prosegue

Ma prima voglio controllare una cosa...

Faccio cessare l'incantesimo e mi avvicino i corpi disfatti. Cerco di trovare quel bagliore che mi era sembrato di intravedere nella bocca di uno dei non morti.

Spoiler:  
Cerco +13 sui corpi e nella stanza... poi mi dedico al baule. Controllo se è chiuso, se mi sembra pericoloso aprirlo, e nel caso sia chiuso quanto è resistente (posso sfondarlo o forzarlo con gli attrezzi che ci sono nella stanza?)
Inviato

Al tuo comando, le radici fuoriuscite dal terreno diminuiscono velocemente di dimensione, ritraendosi all'interno della pavimentazione e lasciando piombare le carcasse prive di vita a terra. Quando cominci a frugare tra i corpi degli zombie, la tempie ti pulsano con violenza e ti si comincia ad offuscare gradualmente la vista, fino a gettarti nel buio totale.

Quando riapri gli occhi, i contorni della scena che hai di fronte sono sfumati, come se quello attorno a te fosse un ambiente irreale. Davanti a te si apre una distesa brulla, praticamente priva di vegetazione e ricca di rocce sparse e irregolarità nella pendenza o nella composizione. Una voce alla tua sinistra ti fa voltare verso quel lato.

« Eccoli, li sento » a parlare è una ragazza in evidente agitazione. In una mano impugna un bastone da viaggio in legno, mentre nell'altra una bacchetta magica. La lunga veste bianca che indossa è sporca, ricoperta di polvere e piena di chiazze di fango ai bordi, ma nonostante ciò risulta elegante e raffinata. I capelli castani della ragazza le si appiccicano al viso, sporco e in parte ricoperto di chiazze di sangue, mentre gli occhi ti trasmettono un forte senso di paura e preoccupazione.

Spostando lo sguardo sulle tue mani, scopri di impugnare un'ascia da battaglia molto particolare: il manico, lungo una trentina di centimetri e realizzato in legno molto scuro rifinito alle due estremità da decorazioni placcate in oro, è piuttosto fino per la grande lama che deve sorreggere, lunga quasi tre palmi e spessa poco meno di cinque centimetri. La lama è decisamente affilata ed è circondata da uno strato d'aria condensato, mentre la penna a becca di corvo sull'altro lato della scure emana un intenso calore e sprigiona piccole fiammelle che, spinte da un misterioso vento nella direzione dell'aria condensata, si dissolvono in innocue esplosioni. Alzando gli occhi, scorgi a più di quattrocento metri da te e la ragazza uno stuolo (almeno una cinquantina) di figure a cavallo superare un dirupo e dirigersi a gran velocità verso di te.

« Perché Jarod non si fa vedere? Dov'è quel bastardo? »

In un istante, tutto scompare e, quando ti torna la vista, ti ritrovi sopra ad uno dei cavalli che si dirigevano verso di te, alle spalle del cavaliere, mentre con l'ascia che avevi in pugno decapiti il conducente, la cui testa viene schizzata a terra, incendiata e in parte ricoperta di un sottile strato di ghiaccio. In modo simile, anche il corpo scivola giù dalla cavalcatura, rivelando di essere la carcassa di uno zombie. Nel ricordo successivo, sei attorcigliato con le gambe attorno alla vita di un'altro zombie ricoperto di stracci marci, mentre gli affondi ripetutamente la stessa ascia nel petto.

Quando ritorni con la mente nel tuo corpo, ti ritrovi nella stessa stanza, accasciato sull'ammasso di cadaveri che hai appena liberato dalla tua magia. La testa ti duole, ma sei ancora in grado di combattere e ritieni che presto riprenderai al pieno tutte le forze strappate dall'incubo-ricordo. Il "dito" incastrato nelle gengive dello zombie è un piccolo cilindro irregolare in pietra della grandezza di un dito, la cui superficie emana una flebile luce azzurrognola.

Il resto della stanza non presenta alcun elemento di interesse a parte i due cadaveri aperti e smembrati sul lettino e il baule che ti accorgi essere sprovvisto di lucchetto: si potrebbe aprire con una semplice spinta.

Inviato

Non di nuovo...

Faccio appena in tempo a formulare il pensiero, prima di scivolare nell'incoscienza delle mie visioni agitate. Scene di battaglia e di non morti simili a quelli appena distrutti si susseguono in un balenare di immagini sconclusionate, prima di riguadagnare il senso della realtà.

Mi divincolo dalla massa di carne putrescente e afferro quasi inconsciamente il cilindro luminescente dalla bocca sdentata del mostro.

Ero io quello? Non ricordo quell'arma... e chi diavolo sarebbe Jarod?!

Scuoto la testa

...troppe cose a cui pensare. Concentriamoci su Madlock per ora. Per i ricordi c'è sempre tempo.

Metto in tasca il misterioso oggettino appena recuperato, dopo avergli dato un'occhiata più da vicino, e apro il baule.

Spoiler:  
Esamino attentamente il cilindro di pietra, cercando di stabilirne una eventuale funzione, poi apro il baule e controllo attentamente cosa contiene.
  • 2 settimane dopo...
Inviato

Non riesci ad intuire quale sia l'utilizzo del cilindro recuperato dalla bocca del cadavere, tranne che per la possibilità di illuminare ad un palmo di distanza grazie alla debole luce azzurra. Quando lo riponi nella tasca, l'illuminazione è talmente inconsistente da non trapassare i tuoi indumenti.

Aperto il baule, ti trovi davanti ad un gran numero di oggetti, tutti rozzi e rovinati: pinze, seghette, martelli, chiodi di varia grandezza (da un centimetro fino a più di dieci), stracci sudici ed impregnati di sangue secco e un sacchetto di stoffa aperto che contiene un pugno di pietre nere non lavorate, ciascuna della grandezza di un pollice. Accanto al sacchetto c'è un laccio di corda, delle dimensioni perfette per chiuderne l'apertura.

Inviato

Mi sarei aspettato qualcosa di più eclatante... sembrano gli strumenti di quel pazzo per assemblare i poveri resti delle sue vittime.

Ma queste pietre? Mah... meglio non soffermarsi troppo. Non ho tempo.

Prendo il sacchetto di pietre dopo averlo chiuso accuratamente con il laccio, e mi infilo nel cunicolo che si diparte dalla grotta, procedendo con cautela e tendendo l'orecchio

Spoiler:  
Segire tracce, osservare, ascoltare... tutto ciò che serve andando avanti il più rapidamente possibile.
Inviato

Studiando il terreno, le tracce sono troppo disordinate e confuse per fornirti qualche indizio. I rumori che senti provenire dal punto verso cui ti stai dirigendo sono gli stessi emessi dagli zombie che hai appena affrontato.

Avanzando con la torcia in pugno, percorri un cammino breve e stretto e, dopo tre curve in direzioni diverse, raggiungi un nuovo rigonfiamento della grotta. Illuminando la "stanza", scorgi nuovi zombie: cinque sono addossati alla parte di fronte a te; uno è adagiato un una brandina in legno e riporta i segni di recenti esperimenti, ricco di squarci e svuotato delle interiora (adagiate al suolo accanto al lettino); due sono incatenati alla parete alla tua sinistra, fissati con due ganci alle mani e ai piedi e costretti a rimanere fermi a mezzo metro dal suolo a gambe e braccia divaricate. Le creature mugugnano e brontolano confusamente, tuttavia non sembrano averti notato (nonostante la luce della torcia) e rimangono immobili nella loro posizione.

Un letto si trova alla tua destra, gonfio e dall'aspetto ben più comodo delle brandine su cui i non-morti sono stati collocati. Un baule grande come quello che hai già aperto è sul lato opposto.

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Inviato

Quanti... quante vittime! Che possano riposare in pace.

Impugnato l'arco mi accingoa ripetere la distruzione di quelle creature abominevoli

Spoiler:  
Rimanendo sulla soglia tiro sui più vicini. Nel caso si avvicinino, mi allontano con passo di 3 metri e ripeto la procedura...
Inviato

Con ogni scarica di frecce abbatti due degli zombie che iniziano a trascinarsi lentamente verso di te, strusciando i piedi a terra. Prima ancora che riescano a raggiungerti, tutti e cinque i non-morti giacciono immobili al suolo, rivolgendo sguardi di dolore e orrore al pavimento.

Spoiler:  
Hai usato 7 frecce. Non hai sparato contro i due incatenati alla parete, se vuoi farlo dimmelo.
Inviato

Ripongo l'arco e impugno la morning star, mentre mi avvicino cautamente al lettino per esaminare il cadavere ivi riposto

Spoiler:  
A meno che non sia a conoscenza di un modo per dar pace alle anime delle vittime senza distruggere i loro corpi non morti, distruggo anche quelli incatenati (assicurandomi che siano non morti e non prigionieri XD). Controllo se quello sul lettino è già animato oppure no... nel caso lo sia, elimino pure quello prima di esaminare il baule.
Inviato

Soffocando i loro gorgoglii impotenti, maciulli i corpi dei due zombi incatenati alla parete che, privati della non-vita, rimangono a penzoloni, fissati dai ganci sulla roccia. Il morto sulla brandina non è ancora stato animato: ampie ferite gli squarciano gli arti e l'addome, svuotato degli organi interni; l'odore sprigionato non è dei migliori, ma non ha nulla a che vedere con il fetore del verme che hai affrontato poco prima. Il baule è identico a quello esaminato in precedenza, tuttavia, avvicinando il volto, le tue narici vengono inondate da un intensa puzza di carne lasciata a marcire.

Inviato

Ugh... che orrore... quel ragazzo è MALATO! E' un pazzo furioso...

Se penso che Madlock è con lui, ora...

Soffocando il ribrezzo e coprendomi il viso per attenuare l'odore, apro il baule, preparato all'ennesimo spettacolo rivoltante

Spoiler:  
Cerco nel baule e poi sui corpi, prima di tornare indietro e prendere il tunnel centrale... nel percorso cerco anche sul soffitto eventuali botole o passaggi che possano portare alla chiesa.

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