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Il risveglio


Nathaniel Joseph Claw

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Inviato

Madlock annuisce alle tue parole restando in silenzio, per poi raggiungere la porta della cucina in un lampo.

« ... » si volta di scatto, fissando sui tuoi piedi uno sguardo pensoso che non aveva mai mostrato prima. « Non ti deluderò, ...Ethan... so di essere all'altezza del compito che il destino mi ha assegnato. Ne sono certo »

Quando il ragazzo ha chiuso la porta alle sue spalle, Angwor inizia a far roteare la scodella sul tavolo con l'indice, sparando qualche rimasuglio della zuppa tutto attorno.

« Angus, ahah, mi piace... l'avevo detto che hai un futuro in questo campo! » parla con tono tranquillo, adagiato sullo sgabello. « Alla fine quel ragazzo mi è simpatico, non credo che sarà un peso portarlo con noi, anzi... chissà che non ci insegnerà qualche trucco da esorcista del vecchio padre Dorian! »

Esplodendo in un'ultima risata, si alza e si dirige fuori dalla cucina. Quando anche tu esci, incroci nell'anticamera padre Dorian che, con un leggero inchino del capo, ti lascia il passo e ti dà la buonanotte, ringraziandoti ancora una volta per la tua decisione. La camera in cui dovrai passare la notte è abbastanza accogliente e un po' più riscaldata della cucina: probabilmente il frate ha fatto qualcosa per assicurarti il miglior riposo possibile. Già steso su uno dei sei letti nella stanza, Angwor si sta rilassando con le braccia incrociate dietro la testa e una gamba accavallata sull'altra.

« Lavati tu, io farò domattina... » nelle sue parole c'è un accenno di gioia nascosta. « Ora voglio godermi un letto fatto come Ang... come io comando »

Terminato il bagno, hai a disposizione parecchi letti da scegliere, ma fa poca differenza su quale tu decida di distenderti: come prima giornata di libertà è stata a dir poco piena di eventi e qualunque tipo di riposo sarà per te un gradito compagno con cui ristorare le forze per affrontare il nuovo inizio che ti si para davanti.

Spoiler:  
"Oblio" mi piace, penso possa andare! Gli altri mi fanno pensare troppo a Proust e preferirei tenere il simpaticone lontano da me il più possibile...

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Inviato

Passo tutto il tempo che serve a cercare di eliminare le ultime tracce di escrementi dai miei capelli, dai vestiti e dalla pelle. Quando finalmente sono riuscito nel mio intento mi accascio esausto sul letto più vicino e da sdraiato mormoro, come un gesto dettato dall'abitudine, un'invocazione allo spirito della caccia, affinchè non lasci che io sia preso alla sprovvista dal nemico.

Poi, con la testa ancora piena del pensiero dei molti eventi a cui ho assistito oggi, mi lascio scivolare nel sonno.

Buona notte Angwor...

Spoiler:  
Lancio Allarme sulla stanza, settato in modo da poterlo sentire solo io. Come regola generale, tengo addosso anelli, veste e amuleto mentre dormo in un "luogo sicuro" come locande, case, o simili. Tengo un pugnale sotto il cuscino ed arco e frecce a fianco del letto.
Inviato

Immerso nel materasso e cullato dal calore che pervade l'ambiente, sprofondi in un sonno che ti sembra mancare da fin troppo tempo. L'ultima parola che senti è il lontano buonanotte del tuo compagno, augurata fiocamente a fior di labbra.

Come spesso succede quando ci si mette a dormire in momenti particolari, ti sembra di svegliarti appena un istante dopo esserti coricato. Nell'aprire gli occhi riposati ti senti più vigoroso del giorno prima, ma quello che vedi ti sorprende, e non poco: è ancora buio e sei disteso nel mezzo di una foresta. La luce della luna non è sufficiente a rischiarare tutto e gli alberi che ti circondano hanno contorni incerti, collegati gli uni con gli altri dai rami che ti ricordano immediatamente le scheletriche gambe dei membri dell'Ordine. Intorno a te non c'è nessuno, non c'è traccia né di Angwor né di Madlock e padre Dorian; quando vai a muovere le mani, noti che una spessa corda ti lega saldamente i polsi, impedendoti ampi movimenti delle braccia. Indossi una lunga tonaca consunta molto simile a quella dei monaci che ti hanno ospitato e non c'è traccia del tuo equipaggiamento. Smuovendoti, riesci a riconoscere la forma del tuo pugnale proprio accanto a te.

Non hai idea di cosa sia successo e di come tu sia finito lì e ti ritrovi a provare la stessa spiacevole sensazione di sconforto che ti aveva catturato subito dopo le prime parole di Therodam.

Inviato

Ma che... ma che diavolo...

Mi guardo intorno stordito e stupefatto

...dove diavolo sono finito? Chi mi ha legato??

Appena individuato il pugnale, cerco di adoperarlo per tagliare i legacci che mi bloccano, mentre cerco di fare mente locale

Ieri notte sono andato a dormire nel monastero di quel ciarlatano di padre Dorian... e l'incantesimo che ho lanciato avrebbe dovuto avvertirmi di qualunque intruso si fosse avvicinato...

Adesso è ancora notte... ma mi sento riposato! Devo aver dormito per un giorno intero, almeno! Che la cena fosse drogata? Sono caduto in una trappola di quel grasso imbroglione?

Se non altro sono ancora vivo... e chiunque mi abbia legato e lasciato qui, ha voluto lasciarmi la possibilità di liberarmi. Non mi voleva morto...

Spoiler:  
Ad incantesimi come sono messo? Volendo potrei preparare quelli da ranger (quelli da mago lo trovo difficile, vista la mancanza del librone...)?
Inviato

Nonostante l'agitazione del momento, riesci a tagliare in fretta la corda che ti lega le mani, tuttavia è solo una magra consolazione rispetto alla situazione in cui ti trovi. Non hai la benché minima idea di cosa ti abbia portato nella foresta nel bel mezzo della notte e l'atmosfera cupa non è di certo delle più allegre e confortanti. Appena ti ritrovi a ripensare alla preparazione degli incantesimi, scorgi qualcosa tra il fogliame che ricopre il suolo: spostando parte delle foglie individui la spessa copertina del tuo libro di incantesimi e, tolto di mezzo un sottile strato di terriccio, lo liberi completamente dal terreno. Lo sfogli in un secondo per accertarti che sia proprio il tuo e, nello stesso istante, un urlo lontano ti scuote dal profondo.

« Non lasciarmi morire » grida una voce femminile, divenendo improvvisamente più vicina. « Salvami! SALVAMI! »

Puntando lo sguardo nella direzione della provenienza del suono, distingui circa cinque o sei figure ad almeno dieci metri da te, senza però riuscire a delinearne precisamente i contorni. Mentre le urla di richiesta di aiuto continuano, senti provenire dalla direzione opposta grida di dolore e, quando ti volti per osservare, individui una forma umana in piedi a circa una ventina di metri da te, tuttavia il buio ti rende impossibile discernerne qualche caratteristica.

« Ahhhrg, ti prego! Basta! » urla la nuova voce. « Basta, BASTA! »

« Aiuto! AIUTO! Perché non vieni a salvarmi? PERCHÉ?! » continua ad implorare la prima che hai sentito.

« Fa male, FA MALE! BASTAAA! »

« AIUTO! NON VOGLIO MORIRE! SALVAMI! »

Le due voci si sovrappongono e la tua testa ti sembra in procinto di scoppiare, devi immediatamente agire per fare qualcosa.

Inviato

Cosa sta succedendo??

Mi alzo tenendo in una mano il pugnale e nell'altra il libro, cercando di scorgere nelle tenebre ciò che sta succedendo

Chi è là! Cosa state facendo?!

Mi avvicino alle numerose figure indistinte da dove arrivava la voce femminile, tenendo pronto il pugnale

Inviato

Muovendo passi incerti tra la folta vegetazione, ti avvicini al nutrito gruppo di figure, mentre in direzione opposta continui a sentire spaventose grida di dolore. Dimezzata la distanza, ti rendi conto che la donna che ti chiede incessantemente aiuto è l'unica persona: cinque lupi la circondano, mordendola e lacerandone le carni. Spaventato dalla scena, non riesci quasi ad intervenire e, ad un tratto, senti un ultimo straziante grido, poi i lupi si voltano verso di te e ti fissano rabbiosi pronti a saltarti addosso, mentre il corpo cade a terra a peso morto.

« Aiutami, ti prego. AIUTAMI! » continua ad implorare la voce, ormai lontanissima, mentre i cinque lupi si preparano a spiccare un balzo per raggiungerti.

Inviato

Lupi... un intero branco... e non ho nemmeno il mio arco!

Lancio un'occhiata verso la donna a terra, mentre le grida di dolore continuano a giungere alle mie orecchie

...al diavolo! Non c'è tempo per preoccuparsi!

Spicco un balzo, tentando di atterrare alle spalle dei lupi per fare in modo che si intralcino a vicenda, e affondo il pugnale verso i loro corpi

Spoiler:  
Dato che non ho più ne anello ne cintura, faccio movimento fino alla posizione a me più vantaggiosa (dove mi possono raggiungere meno lupi contemporaneamente... magari sfruttando gli alberi, o la posizione degli altri lupi) e poi ne attacco uno con il pugnale.

Tpc: +8, danni 1d4+2+2d6.

La mia CA per questo round è 18 (10 +6 des +2 schermaglia)

Inviato

Balzato oltre la barriera formata dai lupi, affondi il pugnale nel corpo di quello più vicino, per poi estrarlo e vederlo tonfare a terra in un bagno di sangue. Improvvisamente il buio sembra diradarsi attorno alla carcassa e una luce innaturale ne illumina il muso; la vista ti suscita contemporaneamente diverse emozioni, che spaziano dal disgusto al terrore: dove dovrebbero esserci la fronte ampia e le mandibole accentuate, scorgi un volto umano. Mentre il buio continua a dileguarsi nella zona occupata dai feroci animali, puoi inquadrare ognuno di essi: tutti hanno volti dai lineamenti umani, incassati in modo aberrante nell'ampio muso tipico dei canidi.

Due dei lupi rimasti ti balzano addosso: uno ti si avventa sulle caviglie, l'altro, lacerandoti il polpaccio, ti scaraventa a terra. Cadendo sul fogliame, i tuoi occhi incrociano il cadavere della donna di cui hai sentito le urla e, nel vederla, una dolorosa fitta ti attraversa le tempie: non puoi osservarle bene il volto, ma la sagoma ti suggerisce qualcosa, devi averla già vista e conosciuta da qualche altra parte. Probabilmente vederla meglio dritta nel volto ti aiuterebbe a ricordare qualche dettaglio. Distogliendo lo sguardo per il dolore alla testa, ti soffermi su un punto nel terreno proprio accanto alla donna in cui, come prima per il libro degli incantesimi, la tua fidata cintura sembra sporgere al di sotto dello spesso strato di foglie marcite.

In lontananza le grida di aiuto dell'uomo si fanno sempre più vicine.

« Aiutami, dannazione! AIUTAMI! IO HO CERCATO SOLO DI SALVARTI! NON MI MERITO QUESTO! »

Spoiler:  
TxC: 12+8= 20 (colpito), danni: 3+2+11= 16 (morto)

TxC (Lupo 1): 23 (colpito), danni: 9, sbilanciare: fallito

TxC (Lupo 2): 21 (colpito), danni: 11, sbilanciare: riuscito

Gli altri lupi non riescono a raggiungerti.

Inviato

Mentre, ancora a terra, cerco di difendermi dall'assalto delle mostruose aberrazioni mezzo lupo e mezzo umane, rispondo alla voce che implora aiuto.

Anche io ho bisogno di aiuto! Non posso salvare tutti!

Anzi, sarà già un successo uscirne vivo...

Questi non sono lupi!! Che diavolo sono!? Sono mostruosamente forti...

Mi rialzo in piedi cercando di evitare i morsi delle bestie, e tento di allontanarmi verso il corpo della donna

Sparite, dannati mostri! Andate via!

Spoiler:  
Mi alzo in piedi (beccandomi ado, immagino) e poi mi allontano con acrobazia per evitare ulteriori AdO per raggiungere la donna (e la mia cintura)
Inviato

Mentre ti alzi da terra, i due lupi continuano a morderti le gambe, riempiendoti di tagli e piccole ferite. Con grande sforzo, sopporti il dolore e ti fiondi in avanti verso la donna. Raggiunto il punto in cui è adagiata a terra, ti chini per estrarre la cintura dal terreno e i tuoi occhi incrociano infine il volto del cadavere senza vita: con immenso stupore e orrore, riconosci la ragazza che hai incontrato nella prigione da cui sei fuggito e che ha perso la vita stritolata dai tentacoli dell'Otyugh. Nel vederla, ti senti oppresso dall'aria che hai attorno, mentre i lupi ti si stanno avvicinando lentamente, circondandoti invece di sferrare un attacco rapido, pronti ad assalirti tutti assieme.

Un forte urlo squarcia l'aria, poi vedi una sagoma umana avvicinarsi lentamente, a passo incerto, dal punto in cui la voce implorava il tuo aiuto.

Spoiler:  
12 danni per questo round, in tutto hai 32 danni.
Inviato

Com'è possibile?? Lei era...

No, no... tutto questo non ha senso...

Rimanendo in guardia contro l'assalto delle misteriose creatura, metto due dita sul collo della donna, cercando un segno di vita.

Quando la figura umanoide si avvicina gli grido

Ehi! Abbiamo bisogno di aiuto qui! Quelle bestie sono pericolose!

Spoiler:  
E' possibile provare a dubitare che ciò che mi circonda sia reale?

Creatures encountering an illusion usually do not receive saving throws to recognize it as illusory until they study it carefully or interact with it in some fashion.

A successful saving throw against an illusion reveals it to be false, but a figment or phantasm remains as a translucent outline.

Nel frattempo (se riesco) infilo la cintura e cerco di capire se la donna è ancora viva.

Inviato

Non ci sono dubbi: la ragazza è priva di vita. Mentre la sagoma si avvicina, i quattro lupi sembrano lentamente sbiadirsi, fino a svanire completamente e, rimasto solo l'uomo davanti a te, una luce sovrannaturale ne rischiare i lineamenti, togliendoti il fiato. Therodam è in piedi davanti a te, con un ampio squarcio orizzontale sul collo.

« Io ho solo cercato di salvarti » la testa cade dal corpo, rotolando a terra e continuando a parlare. « Perché mi hai lasciato morire? Tu POTEVI salvarmi »

Tutto attorno a te non ha alcun senso, poi la luce che illumina la carcassa dritta di fronte a te si espande per tutto l'ambiente, accecandoti e costringendoti a socchiudere gli occhi.

« Ethan, dannazione » Therodam è preoccupato. « Cosa diavolo ti sta succedendo? »

Apri lentamente gli occhi, davanti a te ci sono almeno tre figure che si muovono confusamente, fondendosi tra di loro e poi separandosi in nuove e diverse sagome.

« Ethan, CHE DIAVOLO TI SUCCEDE? »

Piano piano tutto assume una forma ben più delineata e lentamente il mondo smette di vorticare ad una velocità paradossale. Angwor, Madlock e padre Dorian sono sopra di te, mentre il prigioniero evaso ti dà rapidi schiaffi sulle guance e il monaco grassoccio ti preme sulla fronte una benda bagnata. Il ragazzo che hai svegliato al laghetto ha una mano alla bocca, con gli occhi segnati da una profonda disperazione.

« Ethan, Ethan... » Angwor è visibilmente preoccupato. « Come stai? »

Spoiler:  
Non hai più nessun danno, ogni cosa è come quando ti sei messo a dormire.
Inviato

Ho provato... io volevo... NO...

Non è colpa mia... AH!

Spalanco gli occhi sulla stanza e mi sforzo di mettere a fuoco mentre l'accusa dell'uomo mi risuona ancora nella mente

...perchè mi hai lasciato morire...

Respirando affannosamente cerco di mettermi a sedere, stringendomi il petto

Sto... sto bene...

Mi passo una mano sugli occhi per rimuovere gli ultimi brandelli dell'incubo

...solo un incubo...

...non sono riuscito a salvarli... nessuno dei due... quanto mi tormenterà ancora il loro ricordo?!

Prendo un respiro profondo per calmarmi poi mi tolgo la pezza bagnata dalla fronte e guardo Angwor

Che ore sono?

Inviato

« Si è appena fatto mattino... » risponde Angwor, con gli occhi ancora contratti in una smorfia di preoccupazione. « Ethan, ne ho visti di incubi... e questo... questo era molto di più. Eri proprio... eri proprio... » cambia tono di voce, rendendolo squillante per evidenziare il concetto. « "Da un'altra parte"... »

Padre Dorian prende la benda dalla tua mano e la getta in un secchiello ai piedi del letto.

« Fiuuu » dice, mimando il gesto di asciugarsi la fronte. « Ci hai fatto prendere un bello spavento, ragazzo... »

Lentamente, ogni cosa attorno a te si stabilizza: tutto è al suo posto e anche i presenti sembrano tranquillizzarsi.

« Sp... Ethan... » dice incerto Madlock, con tono quasi reverenziale. « La colazione è pronta, io e Shamdur » accenna ad Angwor con la testa, mentre il prigioniero se la ride sotto la folta barba. « Abbiamo già mangiato, vuoi che te la porti qui o ce la fai ad alzarti? »

La testa ancora ti gira e ti senti leggermente debole, ma non credi di fare fatica ad alzarti dal letto e incamminarti per un breve viaggio.

Inviato

Era un incubo molto vivido... non mi stupisce, visto quel che ho passato...

Mi tocco le gambe, cercando conferma dell'assenza dei morsi subiti

Poi ripeto, cercando di sembrare convincente

Sto bene... non c'è da preoccuparsi tanto!

Lasciatemi un momento per vestirmi e prepararmi, vi raggiungo in cucina.

Aspetto che siano usciti (se escono) prima di tentare di alzarmi in piedi. Poi indosso le mie cose, e preparo gli incantesimi per la giornata. Infine rifaccio il letto e vado a fare colazione, cercando di non pensare all'inquietante sogno della notte passata.

Spoiler:  
Incantesimi preparati:

0°(3): Individuazione del magico, Mano magica, Prestidigitazione

I°(3): Pietà del cacciatore, Allarme, Comprensione dei linguaggi

II°(2): Velocità rapida, Intralciare

Inviato

Fisicamente non riporti alcun segno dell'angosciante incubo, ma dentro di te ti riesce difficile cancellare all'istante ciò che hai visto così vividamente. Usciti tutti dalla tua stanza, inizialmente fatichi a sorreggerti, ma probabilmente è solo suggestione: le tue gambe sono salde e una buona colazione ti rimetterà completamente in sesto.

Quando entri in cucina, padre Dorian ti si siede accanto, appoggiando sul tavolo davanti a te un piatto contenente due fette di pane, un uovo bello grosso (troppo grosso, a dir la verità, per essere quello di una gallina) e qualche acino di uva.

« Madlock è nella sua stanza a prepararsi, quando avrai finito lo troverai già pronto per partire »

Probabilmente toccati dall'esperienza di poco fa, Angwor e il monaco restano in silenzio per tutto il pasto, mentre il rumore del cibo masticato riempie la rustica stanza.

« Amico, non possiamo fare finta di niente... » il tuo compagno rompe il silenzio, cambiando posizione sulla sedia. « QUELLO non poteva essere un semplice incubo! Bello, ti ho assestato un paio di ceffoni belli potenti... » padre Dorian si alza ed esce dalla stanza, salutandovi con un cenno della testa. « E tu in risposta mi hai tirato un pugno in faccia! »

Solleva la barba sulla guancia sinistra, rivelando una chiazza rossa a forma di pugno dato di nocche.

« Hai idea di cosa possa essere successo? » ti chiede, più preoccupato per te che stizzito per la botta subita.

Inviato

Mmmh... in effetti è strano...

Mi interrompo dal pasto, appoggiando le posate sul tavolo, e tornando a massaggiarmi gli occhi

Non lo so... ero legato in uno strano bosco di alberi scheletrici, con addosso una tunica come quella di Madlock...

E delle persone mi chiedevano aiuto... gridavano dal dolore ma io non riuscivo a vederle...

Appoggio i gomiti sul tavolo e intreccio le mani dietro il collo, chinando la testa

...una era una donna che è morta nella prigione cercando di salvarmi da una bestia, come quella nella fossa che hai visto...

Era aggredita da dei lupi... che avevano il muso come di persone... Ho cercato di combatterli, ma erano troppi e troppo forti... ed è morta di nuovo.

Faccio una breve pausa

E dall'oscurità è emerso Therodam... l'uomo che mi ha svegliato... uno degli incappucciati nella prigione. Quello che mi ha detto come uscire.

Anche lui è morto nella prigione... perchè non sono riuscito a salvarlo... e mi accusava di averlo lasciato morire...

Sollevo la testa con un sospiro

... e poi mi avete svegliato.

Solo a questo punto guardo Angwor negli occhi, che ho evitato dal momento in cui sono tornato alla realtà

Mi spiace per il pugno... ma a quanto pare sai incassare bene!

A proposito... Shamdur? Hai deciso che Angwor è troppo immodesto?

e con un sorrisetto tirato aggiungo

...oppure è il nome di un'altra divinità?

Inviato

Angwor fissa il tuo piatto in silenzio, ascoltando il tuo resoconto. Alla fine ti sorride.

« Oh, no... » fa un leggero inchino, mostrando il suo sorriso sdentato. « A volte ho anche io delle buone idee per inventare un nome... e, casualmente, Shamdur è il termine che alcune popolazioni del sud usano per indicare uomini "particolarmente dotati", se capisci cosa intendo... »

Poi torna serio, ripuntando lo sguardo sul tavolo.

« Non preoccuparti per il pugno, piuttosto vedi di dimenticare tutta questa storia... in fondo, cosa potevi fare per quelle persone? Guarda, vado a tranquillizzare il ragazzo: è rimasto abbastanza scosso... ci crede seriamente in tutta questa storia dello » disegna delle virgolette in aria con le dita. « "Spirito di luce"... tu finisci la tua colazione e raggiungici di fuori, intanto pensa a cosa racconterai ai contadini del villaggio qui vicino... »

Si alza e raggiunge la porta, aprendola e facendo un passo verso l'esterno. Lo senti parlare subito dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, mentre si dirige fuori dal convento.

« L'esorcista mi ha rassicurato che... » esplode in una delle sue solite risate. « Quel villaggetto è pieno di "indemoniate" »

Inviato

Rido di cuore alla scoperta del significato recondito del nuovo nome scelto dall'ex-prigioniero, e lo saluto con un cenno del capo mentre si allontana.

Quando non lo vedo più, tuttavia, il sorriso sparisce dalle mie labbra mentre torno pensieroso alla mia colazione

...dimenticare... non sarà facile, quando ciò che desidero maggiormente è ricordare!

E rimuginando sui modi che avevo per evitare la morte di Therodam e della ragazza di cui non conosco nemmeno il nome, termino la colazione e mi avvio a cercare Madlock, per assicurarmi che stia bene dopo la scena a cui ha assistito.

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