Fenice Inviata 26 Marzo 2012 Segnala Inviata 26 Marzo 2012 In inglese normalmente i nani vengono fatti parlare con accento scozzese. Qualcuno mi sa suggerire come trasferire questa particolarità in italiano? Supponendo che uno voglia dare un accento ai nani della propria campagna, quale accento gli dareste?
Fabio Pellegrini Inviato 26 Marzo 2012 Segnala Inviato 26 Marzo 2012 In inglese normalmente i nani vengono fatti parlare con accento scozzese. Qualcuno mi sa suggerire come trasferire questa particolarità in italiano? Supponendo che uno voglia dare un accento ai nani della propria campagna, quale accento gli dareste? Ahahahahah Scusami ma mi viene in mente il sardo!! Come il Giardiniere Willie... Ahiò
MadLuke Inviato 26 Marzo 2012 Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Io credo sia d'obbligo il bergamasco: la predilezione per le opere in muratura, le comunità montane, nonché quei modi di fare proverbialmente fini e garbati, sono i medesimi. Ciao, MadLuke.
Melercir Inviato 26 Marzo 2012 Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Trattandosi di un popolo, normalmente, di minatori e dato che la maggior parte delle miniere in Italia sono in Sardegna ed in Piemonte si dovrebbe realisticamente usare uno di questi due dialetti. Purtroppo temo che tali dialetti suscitino un'ilarità poco adatta alla situazione... Forse un accento altoatesino può essere il più opportuno. "Noi Nani laforare soto tutto il ciorno, Elfi zempre zuonare mantolino!"
fenna Inviato 26 Marzo 2012 Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Per il dialetto bresciano (quello vero, non quello dei cugini cattivi) ecco un appunto utile che ti potrà certamente servire, se hai bisogno di altro, apri un topic, sono certo che io e daglator una mano possiamo dartela (con l'uso di mp3 perché nessuno sa scrivere bresciano, servirebbe una tastiera apposita): Ovviamente se vuoi passare al corso avanzato in dialetto camuno (io posso parlare quello della bassa e media vallecamonica, quello dell'alta è tutta un'altra storia) devi prima fare offerta votiva al dio cernunnos e iniziare a disegnare come noi... ecco un esempio: quindi se hai una carriera come illustratore... mi spiace fes
Fenice Inviato 26 Marzo 2012 Autore Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Vedo che molte cose che mi proponete erano venute in mente anche a me. Mi fa piacere, perché vuol dire che non sono troppo strambe. XD Comunque io volevo semplicemente dare un accento, cioè cambiare un po' la pronuncia di qualche parola e magari aggiungere un pugno di parole caratteristiche. Far parlare i nani in dialetto sarebbe troppo, visto che il dialetto è direttamente un'altra lingua (e comunque è un'impresa che va al di là delle mie capacità). XD
FeAnPi Inviato 26 Marzo 2012 Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Beeeep, beeeep! Un dialetto NON E' una lingua diversa. La differenza fra "dialetti" e "lingue" è una cosa che a molti sfugge, anche perché ci son dialetti (napoletano e bergamasco) più diversi di quanto non lo siano certe lingue molto strettamente imparentate (russo e serbo, ad esempio), però mischiando una serie di parametri si è arrivati a una serie di criteri più o meno condivisi; il sardo è una lingua minoritaria parlata in Italia e riconosciuta come tale dalla UE, assieme ad altre come il ladino e il grico (non il greco moderno, eh). Tornando IT, chiaramente fra i giocatori che conosco è invalsa l'abitudine di caratterizzare il nano con una forte cadenza dell'interno abbastanza generica e priva dei tratti più particolari (ci son diversi dialetti sardi, ciascuno con la sua pronuncia). Però alla fine dare questi accenti rende il tutto troppo caricaturale, temo: ci sta nelle avventure comiche, altrimenti ha poco senso. Ma è tutto il sistema linguistico D&Daro ad aver poco senso.
Fenice Inviato 26 Marzo 2012 Autore Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Beeeep, beeeep! Un dialetto NON E' una lingua diversa. Il motivo per cui certe lingue sono degradate al rango di dialetti è di natura più che altro sociopolitica. Comunque è un argomento talmente OT che preferirei evitare di trattarlo, rimaniamo pacificamente ai nani. ci sta nelle avventure comiche, altrimenti ha poco senso. Ma è tutto il sistema linguistico D&Daro ad aver poco senso. Siccome (numero di giocatori sufficiente piacendo) sto per iniziare una campagna ambientata nell'universo di Order of the Stick, un certo effetto comico non mi dispiace. Purché non sia eccessivo. Quello che mi interessa sono essenzialmente tre punti: 1) Che si capisca quello che dicono i nani, senza che sia necessario conoscere la lingua in questione; 2) Che si tratti di poche semplici regole, in modo che possa effettivamente utilizzarle; 3) Che l'accento c'entri in qualche modo con i nani. Qualsiasi dritta è bene accetta. ^^
FeAnPi Inviato 26 Marzo 2012 Segnala Inviato 26 Marzo 2012 No, non tanto: i fattori genetici hanno un grosso peso nella definizione delle "lingue". Ma è un discorso complesso. E in linea di massima il modo migliore per uscire è rifarsi a ciò che hanno stabilito i linguisti in base agli studi attuali (con anche il paradosso di una lingua, non ricordo quale, che i parlanti considerano un dialetto). Il problema forte di rendere la cadenza cosiddetta "sardaccia" è che si gioca molto a livello di sonorizzazione delle sorde intervocaliche in sandhi (in soldoni: "questa cagna" suona quasi come "questa gagna") e di vocali totalmente aperte, cose difficili da rendere bene nello scritto. Forse è meglio un altro accento che si giochi più a livello di troncature varie.
Fenice Inviato 26 Marzo 2012 Autore Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Quello dell'accento con molte troncature mi sembra una buona idea. Alla fine l'accento dei nani di OotS consiste principalmente in: - Eliminare alcune lettere (es. jus'); - Cambiare alcune vocali (es. aboot); - Usare alcune parole caratteristiche (es. aye, lad). Avevo pensato tra le varie possibilità all'accento tedesco, solo che il tedesco non c'entra niente con l'italiano, mentre lo scozzese rimane comunque un dialetto inglese. Quindi pensavo a qualche accento dell'Italia settentrionale. Solo che non parlo nessun dialetto e il mio unico accento si limita a sbagliare tutte le aperture delle e e delle o, quindi spero che qualcuno mi sappia dare qualche dritta. XD
FeAnPi Inviato 26 Marzo 2012 Segnala Inviato 26 Marzo 2012 Infatti, un accento del genere è più facile da rendere in grafica rispetto alle sonorizzazioni e alle aperture.
Lorenzo_l Inviato 27 Marzo 2012 Segnala Inviato 27 Marzo 2012 Qualcuno mi sa suggerire come trasferire questa particolarità in italiano? Supponendo che uno voglia dare un accento ai nani della propria campagna, quale accento gli dareste? Dare un accento dialettale ad un nano è per me uno sbaglio simile a quello di alcuni film "comici" scadenti o alcuni libri mal tradotti. Un esempio potrebbe essere il cockney di un facchino Londra, tradotto in veneto. Un taxista di colore a New York che parla romanesco. Audrey Hepburn in "My fair lady" è doppiata in napoletano... Senza senso! O Hagrid, l'amico Harry Potter che anzichè parlare un italiano sgrammaticato, parla bresciano. La soluzione sta nel far parlare questi personaggi usando diversi livelli della lingua italiana. Quindi personaggi rozzi parleranno una lingua genericamente "bassa", personaggi colti con un italiano più forbito ed "elevato". Nei film un cowboy, mandriano, parlerà sicuramente con l'accento texano, talvolta anche con intenti comici, ma come renderlo in italiano? sicuramente non dandogli un accento ciociaro. Un nano, quindi, potrebbe parlare con poca ricchezza di vocaboli e giri di parole. In maniera diretta e schietta. Forse poco diplomatica o magari poco cortese. Potrebbero fare errori grossolani (ma non un nano chierico). Potrebbe alzare la voce, bofonchiare per via della barba, battere il pugno sul tavolo o gesticolare, fare un rutto o imprecare qua e la (ma non un nano chierico). Palare con la voce rauca o mangiarsi qualche lettera. A tal proposito: Dalle note di traduzione del romanzo di Bram Stoker - Dracula (Rossella Bernascone, ed. La biblioteca di Repubblica, pag XXXIII) " L'inglese permette trascrizioni fonetiche che simulano le differenti cadenze e i dialetti: l'inflessione romena dell'inglese di Dracula nelle prime pagine del libro, e quella olandese di Van Helsing, l'americano di Quincey Morris tinto di slang che Miss Lucy tanto apprezzava [...] Come rendere in italiano questa chiarezza di manierismi usati sovente dall'autore con intenzione comica? [...] Van Helsing , scienziato, dottore in medicina, avocato, stimato conoscitore di scenze occulte e di numerose lingue europee parla (o meglio scrive in quanto il libro è scritto in forma epistolare, è una "raccolta di lettere")[...] con bizzarri errori qua e là nel passato remoto dei tempi verbali (ma non sbaglia mai un congiuntivo) ed un uso improprio delle frasi ideomatiche inglesi [...] nelle traduzioni precedenti lo stigmatizzavano con un italiano "a la Tarzan" che non rispecchaiva invece le lunghe tirate dotte assolutamente prive di inesattezze [...]" 1
Fenice Inviato 27 Marzo 2012 Autore Segnala Inviato 27 Marzo 2012 Potrei mettermi a scrivere un lungo post sul perché non sono d'accordo con quello che hai detto, ma mi preme ricevere consigli utili, preferisco non sviare questo topic. Basti dire che so quello che voglio e perché. Se non siete d'accordo con il dare un accento ai nani, fate finta di essere d'accordo. XD L'idea di far parlare i nani come se fossero sgrammaticati o avessero una scarsa conoscenza dell'italiano non va bene. Il punto è che l'accento nanico è proprio quello che sembra: un accento nanico del Comune, non c'entra con il livello di istruzione generale del nano. Poi se pensate che imitare troppo un accento reale dell'italiano sia troppo ridicolo, potete anche aiutare ad inventare un accento nanico campato per aria. L'importante è che sia riconoscibile per iscritto, visto che la campagna è un PbF. Qualcuno sa come potrebbe suonare l'italiano parlato da uno scozzese?
fenna Inviato 27 Marzo 2012 Segnala Inviato 27 Marzo 2012 Pregherei gli utenti di seguire strettamente i consigli del thread opener, per discussioni in merito al dialetto e alla lingua, o simili è sempre possibile aprire un topic in altre sezioni del forum. Fenice visto quello che cerchi, cioé un accento (più che un dialetto) e qualche parola, l'immagine del foglio con le indicazioni in bresciano può effettivamente venirti utile per almeno un paio di ragioni, la prima perché effettivamente (se decidi di optare per l'inflessione bresciana) vengono indicate parole gergali che entrano normalmente nella parlata, spesso anche comune, dei paesi (pota è il più famoso, ma fess [molto] e ganari [ragazzi]). Un'altra particolarità del bresciano sono gli scotöm che sono i soprannomi "di clan", cioé relativi a parenti stretti di una stessa famiglia, in brescia e nella bassa bresciana sono scomparsi, ma in alcuni paesi, come il mio, sono rimasti, te ne do' qualche esempio: Sbògia Butíghe (rompi botteghe) Maia óe (mangia aole) ragù (per gli ampi pantaloni), Pinù (per la grandezza di statura), Baghì (per la piccolezza di statura), Gris (per i capelli grigi) e Balì (per l'ampiezza fisica) Römècc (custodi), Barbèr (barbiere) Pastùrì (pastori) Grignapole (pipistrelli) Pulènte (direi che ci arrivi anche tu ) Surgatì (Sorcetti) Ecc ecc Non riesco a trovare un articolo di qualche tempo fa in merito che era uscito su uno dei due giornali di brescia con molti di questi "sorpannomi", se lo trovo te lo passo, anche solo per ispirazione.
tizioizit Inviato 27 Marzo 2012 Segnala Inviato 27 Marzo 2012 @ Fenice: sei di Monza e non sai il dialetto monzese????? Almeno qualche interiezione dovresti conoscerla... Penso poi che per i nani che parlano comune è buona idea utilizzare l'italiano sporcato con espressioni o stereotipi di pronuncia come l'italiano dei francesi, tedeschi (come già detto da altri), o anche di altre regioni italiane. Altrimenti puoi inventarti una cadenza propria dei nani, come semplicemente parlare lentamente. Oppure fare pause durante le frasi a caso (ma che in teoria avrebbero senso in nanico) come i giornalisti dei tg o caratterizzare l'accento di una regione italiana diversa dalla tua. Io penso a questo perché prendo in giro spesso le persone per come parlano se mi sembra strano. . Una mia prof è calabrese e apre TUTTE le vocali fin troppo, un'altra sembra il gabibbo in persona. E via alle risate.
Ingvar Inviato 2 Aprile 2012 Segnala Inviato 2 Aprile 2012 Potrebbero aggiungere una sillaba alle frasi interrogative per evidenziare la domanda, potrebbero omettere la prima vocale di una frase qualsiasi. Oppure mettere l'accento dopo le lettere doppie. Parlato penso proprio che suonerebbe pietoso, ma secondo me è comprensibile se scritto e non troppo invasivo nella stesura!
Kothaar Inviato 30 Luglio 2013 Segnala Inviato 30 Luglio 2013 Per i nani mi verrebbe da pensare di accentuare molto lettere come la R, la C, la Z, senza dover creare per forza un sistema di "dialetto". Una volta per una one shot il master decise che gli gnomi avrebbero parlato in siciliano, ma questa è un'altra storia
Saito Hajime Inviato 31 Luglio 2013 Segnala Inviato 31 Luglio 2013 Noto la discussione solo ora. Per avere un effetto "instant sardo" basta solo ricordare due semplici regole: Invertire soggetto e verbo nelle interrogative Allenarsi con la frase "fuccille e pistolla si scrivvono con una elle solla" Fonti: Sono sardo, ne dovrei sapere abbastanza.
Medan Inviato 15 Agosto 2013 Segnala Inviato 15 Agosto 2013 Giocando in un gruppo composto quasi esclusivamente da studenti di lingue, ho avuto modo di assistere ad infinite discussioni su come poter rendere gli accenti delle varie specie (con somma disperazione del nostro DM); alternative come utilizzare dialetti sono state scartate quasi immediatamente perché la situazione diventava davvero ridicola (finora solo l'equivalenza veneto = orchesco ha avuto una certa fortuna). Stesso dicasi per l'accento che avrebbero degli stranieri mentre parlano in italiano. Alla fine la soluzione più equilibrata a cui siamo riusciti a pensare consisteva nell'assegnare ad ogni razza una lingua europea e poi farlo parlare in italiano standard intervallato da esclamazioni in quella lingua. Ad esempio, il nanico-tedesco suona come un normale italiano intercalato dai vari "Ach so!", "Jawohl" e così via. Il fatto che poi normalmente ci dimentichiamo di usare questo sistema perché troppo impegnati a pensare ad altro dovrebbe essere del tutto irrilevante.
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