[Black Crusade] Il Reame del Chaos

[Kanon]

Spoiler:  

Scusate, breve ricaduta..ma da oggi sono a posto.

Infastidito dalla creatura ancora viva nonostante il dispiego di forza decido per un approccio più oculato.

Punto nuovamente i pugni ma questa volta non attingo all'immensa forza del warp e lascio che la mia energia fluisca normalmente.

Sentendo le parole dei miei nuovi compagni urlo in risposta

C'era un mutante qui pronto a prendervi alle spalle, gente senza fede! Come mi ha visto arrivare ha provato ad attaccarmi!! Era una trappola!!

Spoiler:  

Doombolts ancora una volta, ma questa volta solo a livello unfettered, sperando la vicinanza mi aiuti a non farglieli evitare.

94 Focus test. E speriamo:D

Ho modo di attaccare anche con la spada? Perchè altrimenti anche 38 WS.

[Fiammingo]

Tre colpi escono dal fucile di Kafka, con uno scoppio secco, ma lo Space Marine non riesce a prendere la mira, ed i colpi esplodono sul soffitto, aprendo dei fori nel condotto di aerazione sopra di voi, a pochi metri da Fistandantilus ed il suo avversario. Anche la spada di Kafka sferza l'aria, tentando di colpire la sfuggevole ombra, che però si scosta quanto basta per evitare il suo attacco.

Fistandantilus solleva la mano verso il viso del suo avversario, concentrando i suoi poteri in altri dardi di energia, che scaturiscono in due raffiche dalla sua mano. La prima colpisce il metallo, poichè l'abominio scosta il capo, ma due altri dardi lo colpiscono quando torna a mostrare i denti.

Una luce bluastra pervade sia il condotto che la sala nebbiosa, avvolgendo lo psionico e lo Space Marine: una sagoma di loro stessi sembra uscire dal corpo, ed esse si scambiano.

@Kafka: ti trovi, capisci, nel condotto sopra di voi. Un essere abominevole, la testa glabra, pallida e priva di occhi e naso, ti sta mostrando una fila di denti acuminati. La parte sinistra del suo volto e collo sembra essere stata strappata da un'esplosione di energia, e sono a vista muscoli e vene aperte, che colano sangue sul petto e sul ventre magrissimo. Fai appena in tempo a guardare le mani con le quali stai tentando di respingere l'assalto del mostro, a realizzare che sembrano appartenere al corpo di Fistandantilus, e ad avvertire il dolore al petto provocato dagli artigli della creatura, che ti tolgono in parte il fiato, quando l'abominio ti si avventa contro, mordendoti il collo. Il dolore è intenso, nessuna armatura copre la tua testa, e per il tuo attuale nemico è facile tagliare la carne. Ti prepari al contrattacco, rendendoti conto di maneggiare una spada, ma fatta di semplice metallo, seppur stranamente decorata.

@Fistandantilus: percepisci un corpo più grande, coperto di una pesante Power Armour. Non sei abituato ad un corpo così grande, perdi qualche istante ad abituarti alla vista filtrata dai visori dell'armatura, alle grandi dimensioni del carapace, ma il tuo corpo sembra adattarsi perfettamente ad essa, e riesci a muoverti quasi normalmente. Unico problema, non è il tuo corpo, non è un canale per i poteri del warp. Impugni una grossa power sword ed un bolter, stai combattendo al fianco di Cain e Ikeros contro un'ombra che si muove veloce nell'ambiente immerso nella nebbia.

INIZIATIVA:

Tutto come sopra ma Fistandantilus e Kafka si sono scambiati le menti. Tocca a Cain (mezza azione soltanto, -10 a tutto) e a Kafka nel corpo dello psionico (non sai usare poteri psionici ovviamente).

In più: Fistandantilus (ovvero kafka nel suo corpo) 7 ferite subite.

[Carantil]

Porto una delle mani all'ustione causatami dal mostro. Cerco disperatamente di respirare mentre la vista mi abbandona per qualche secondo (non che riesca a notare troppo la differenza, in mezzo al nebbia). Non è possibile. Una creatura organica non può essere migliore di me. NON PUO'! penso digrignando i denti, mentre la mia abituale freddezza viene sostituita da una furia cieca. Cercando di ignorare il dolore, sferro un colpo col Servobraccio mettendoci tutte le energie che riesco a raccogliere.

Spoiler:  

Half Action: Attacco col Servobraccio

[Fiammingo]

Cain comanda al servobraccio di colpire, ma il movimento della spalla gli provoca un'altra fitta all'addome, ed è costretto a trattenere il colpo, vanificandone gli effetti. La creatura ruggisce di rabbia, preparandosi a colpire, anche se l'Heretek ancora non può sentirla.

TOCCA A IKEROS. Il resto come sopra.

[Ikeros Tzeth]

Mi ritrovo scosso, questa bestia deve ancora morire. Muori!....

Sapendo di dover far qulcosa di diverso, poichè la cratura non moriva, chiedo, sollevando la mia arma:<<Cosa facciamo?!>> e l'abbasso per cercare di colpirla, ruotandola e portando un secondo affondo.

Non possiamo continuare cosi...

@GM:

Spoiler:  

Sappiamo o quanto meno ci accorgiamo di qualcosa di strano in kafka? Cmq full attacchi, reazione dodge

[Fiammingo]

Ikeros abbatte due volte la spada nel corpo sfuggevole della creatura, penetrando a fondo nella carne molle. Spruzzi di liquido verdastro gli arrivano sull'armatura, scrostandone la vernice. Tuttavia, Lugarch ancora non cede, ed avvolge un tentacolo tozzo sulla gamba del corpo di Kafka, fino a penetrare nell'armatura attraverso le giunture, a consumare la pelle. Mancante dell'autocontrollo dato dalla mente dello Space Marine, il suo corpo si lascia sfuggire un grido di dolore, prima di prepararsi al contrattacco.

INIZIATIVA:

Cain 11/14 danni subiti, +3 Critici al corpo, quindi solo mezza azione prossimo turno, 2 livelli di fatica (-10 azioni) e 3 danni alla Toughness. Assordato.

Ikeros.

Lugarch 64 danni lordi subiti.

Kafka (Kanon) 11/21 danni subiti. TOCCA A TE.

Condizioni: -10 agli attacchi per la nebbia che s'infittisce, Lugarch attualmente è in mischia con tutti voi.

Fistandantilus (Kafka) 7/10 danni subiti. TOCCA A TE.

[Kanon]

Rimango spaesato, ma se questa è la volonta del Chaos, così sia.

Era destino che prima di morire provassi l'esperienza del corpo di uno space marine, quindi appaghiamo Khorne con questo figlio prediletto della battaglia!

Creatura senza fede, prostrati di fronte al potere del Chaos Indiviso!

Spoiler:  

Non conosco la scheda di Kafka ma per la reazione tengo il più alto tra dodge e parry (ammesso che si possano parare gli attacchi di Lugarch).

Se è in mischia credo di poter sparare con l'arma perchè non pesante, giusto? Se non ho malus faccio un attacco con il bolter e uno con la spada, altrimenti due colpi di spada.

[Fiammingo]

Fistandantilus non conosce molto bene il corpo nel quale si trova, e non può dosare in modo ottimale la forza che esso possiede. Tuttavia, un'ampia sferzata della power sword che maneggia ed un profondo squarcio si apre nel corpo della creatura contro la quale si è trovato a combattere, stavolta ben visibile: all'altezza di quello che potrebbe essere il collo, o il petto, Lugarch pare quasi aprirsi in due, cadendo all'indietro con un profondo rantolo. Non vi è spargimento di sangue, nessun organo si sparge sul terreno. La nebbia comincia velocemente a diradarsi, tuttavia.

Forte della sua capacità nel combattimento, seppure all'interno di un corpo immensamente più debole del suo, Kafka muove saggiamente la spada, infilzando il suo nemico una volta, nell'addome, tanto da percepire gli organi dilaniarsi e la lama trapassare completamente il corpo dell'abominio, e poi una seconda volta, dal basso, spaccando costole, bucando un polmone, sfiorando la colonna vertebrale, sfilacciando vene, arterie, e cervella, fino ad infilare una mano nella ferita e a far emergere l'arma dalla parte superiore del cranio, con un secco rumore di ossa che si sbriciolano al passaggio della punta di metallo lucente. Così impalato, allontana da sé, o meglio da Fistandantilus, il corpo della creatura, osservando i fiotti di sangue caldo che gli colano sul braccio, macchiando le vesti e l'armatura leggera, mirando la materia cerebrale scivolare densa dalla lama al volto glabro e privo di lineamenti dell'essere, lungo le pieghe della bruciatura, fino alla bocca piena di sangue gorgogliante. Quando la foga del breve combattimento lo lascia andare, avverte un polmone rigonfio premergli sulla mano, e la estrae dal corpo, facendo fuoriuscire l'organo e tutto il sangue di cui si era riempito. Lentamente, sfila anche la spada, pulendola alla meglio, e fa qualche pesante respiro, toccandosi appena il collo dove i segni del morso sanguinano lentamente. Il dolore è diverso da quello del suo corpo normale, il fisico non lo regge altrettanto bene, la stanchezza gli percorre le membra dopo appena un paio di colpi.

Pochi istanti, e la carcassa, se così si può chiamare, di Lugarch si dissolve, quasi sciogliendosi in una strana polvere lucida e verde, che si raccoglie in tentacoli spessi che vorticano attorno prima di riunirsi quasi in un secondo corpo uguale al precedente, per poi lanciarsi verso il corpo dello Space Marine con un grido rauco, profondo, innaturale. Fistandantilus non riesce a reagire, e viene spinto all'indietro, i passi pesanti e la caduta echeggiano nella sentina. Il suo spirito viene allontanato dal corpo, e guidato dalla forma di Lugarch sale fino al condotto sopra il gruppo, fino a raggiungere il proprio corpo.

Kafka. Rinvieni dopo un istante di vuoto, la visione filtrata dai sensori ottici della power armour ti rassicurano: sei nel tuo corpo. Sei a terra, faccia in su, nella sentina; la nebbia si è diradata, distingui chiaramente il soffitto metallico ricoperto di alghe verdi chiare, lungo il quale scorre un condotto di areazione. Esattamente sopra di te, si apre una grata, dalla quale cadono diverse gocce di sangue che ti arrivano sul volto, offuscando in parte la visione.

Fistandantilus. Sei di nuovo nel tuo corpo, per fortuna, ma ti rendi conto presto di cos'è accaduto nel condotto: il cadavere dell'essere che ti ha attaccato giace dinanzi a te, in una pozza di sangue, tra organi e cervella; la tua spada ha colpito, realizzi, e pesantemente, ancora rosso e grigio la tingono, nonostante sia stata pulita, e non diverso è il discorso per le tua mano destra, completamente ricoperta di sangue scuro che macchia anche avambraccio e armatura. Immagini con un brivido che dev'essere entrata nella ferita che si apre nel petto dell'abominio, e comprendi che Kafka non si è limitato, quando ha usato il tuo corpo per uccidere.

[Carantil]

Osservo ciò che rimane di Lugarch ansimando. Mi accascio contro la parete e chiudo gli occhi mentre porto una mano alla grave ferita inflittami dalla creatura. Molto bene...siamo riusciti a liberarci di questo essere...anche se lo scontro si sarebbe potuto evitare... dico cercando di non far trasparire il dolore che provo. Devo trovare delle cure al più presto: anche se il mio organismo è capace di rigenerarsi più in fretta del normale, necessita comunque di un certo tempo. penso per qualche istante, prima che il dolore mi mandi una confusione interiore. Rimango per qualche secondo a osservare il vuoto, dopodichè scuoto la testa e stropicciandomi gli occhi cerco di rialzarmi. No. Non mi lascerò abbattere da una cosa simile. Gli esseri deboli, gli esseri di carne si fanno intimidire da problemi del genere. Ma io sono diverso, sono migliore. Non mi lascerò abbattere da una cosa simile. Faccio un respiro profondo e cerco di fare qualche passo stando appoggiato alla parete. Skull, quanto dista il pass di... la mia frase viene interrotta da un violento accesso di tosse che mi sporca le labbra di sangue nero.

[Kanon]

Rimango ammirato per la devastazione causata dallo Space Marine utilizzando il mio corpo.

Il suo addestramento è decisamente di livello superiore!

Quale servigio potrebbe rendere al Chaos un simile guerriero!

Alzo la voce dal condotto

Kafka, ho usato il tuo corpo con onore e mi rendo conto di come tu abbia fatto lo stesso!

Hai visto che non mentivo: qui c'era una creatura pronta ad attaccare chiunque fosse stato di sotto!

Sto per scendere, potreste darmi una mano? Non vorrei fare un'entrata ad effetto sulla testa di qualcuno..e se qualcuno si intende di guarigione avrei un paio di ferite da sottoporgli.

Tra l'altro quella creatura credo proprio fosse una sorta di demone del warp!

[Ikeros Tzeth]

Mi meraviglio di essere l'unico illeso.

Mi stupisco di non aver fatto quasi nulla.

<<Se avete bisogno di un aiuto io ci sono>>

nel mentre ripongo la spada.

@GM:

Spoiler:  

curo chi ha bisogno

[Kafka]

Mi rialzo a fatica, leggermente frastornato, e mi accorgo dell'Heretek che tossisce e sputa sangue. Vorrei aiutarlo, ma so di non essere proprio ferrato nel campo medico.

Con un paio di passi, mi sposto sotto al condotto, pronto a prendere lo stregone qualora decidesse di saltare.

<<Ho visto, mago, e sinceramente son stupito dal tuo operato. E anche dal tuo corpo. Senza offesa, me lo immaginavo molto più debole. Scendi pure, ti aiuto io.>>

Spoiler:  

mi appresto da aiutare lo psionico a scendere

[Fiammingo]

Grazie alla sua altezza ed alla robustezza delle sue membra, anche dopo il combattimento, Kafka riesce ad evitare al provato psionico un bel salto dal soffitto, che avrebbe probabilmente riaperto le ferite che da pochissimo hanno smesso di sanguinare. Ikeros dedica qualche minuto ai compagni, bendando, fasciando e ricucendo alla meglio le ferite provocate da Lugarch e dalla creatura nel condotto. Quello messo peggio rimane comunque Cain, la cui bruciatura è estesa e difficile da trattare, anche se il suo sangue sembra aiutare, coagulando in fretta nei punti giusti e lentamente ricostruendo la pelle danneggiata, a partire dai margini e verso il centro. Kafka non zoppica nemmeno, il suo corpo sa gestire senza problemi anche le ferite più gravi, ed una benda si rivela più che sufficiente. Fistandantilus ha visto giorni migliori, ma le sue ferite sono poco profonde, e si rimargineranno in fretta.

Condizioni:

Cain 11/14 subite, nessun danno critico, 2 livelli di fatica.

Kafka 7/21 subite.

Fistandantilus 3/10 subite.

Tutti sono ora feriti leggeri.

Skull emerge da ciò che rimane della nebbia, ronzando un po'. "Il beacon è in quella direzione." afferma inespressivo. Vi muovete lentamente, chi col fiato pesante e chi illeso, e raggiungete una parete della sentina dove la nebbia s'infittisce nuovamente, una parete completamente rivestita di muschio ed alghe rampicanti, che formano uno strato di almeno mezzo metro, a giudicare da quanto vedete comparire tra l'umido fogliame: dall'intrico sbuca un braccio, dal gomito in poi, la mano pallida, cadaverica, un dito sembra quasi rosicchiato e ne sbuca l'osso, il braccio coperto dalla manica di quella che sembrerebbe essere un'uniforme imperiale cremisi invecchiata di diversi anni. Skull proietta un ingrandimento della mappa della nave, che mostra il localizzatore esattamente davanti a voi, addosso al corpo immerso nel muschio.

[Ikeros Tzeth]

Sono un po' toccato dlla visione di fronte a me, ma, guardando velocemente i miei compagni, decido di toccarlo con la punta della spada.

Sono leggermente preoccupato e lo dimostro deglutendo una volta.

Nella mia mente ritorna il ricordo di una bomba umana scagliatami contro usando il cadavere di un mio amico...

<<Ok, pronti al peggio>> dico quasi sussurrando.

[Kafka]

<<lascia fare a me, pavido amico>>

Non posso fare a meno di contenere una risata, poi mi inginocchio e, tenendo la spada ben in pugno, mi accingo ad alzare il corpo.

E anche a voltarmi di scatto e sbatterlo in muso ad Ikeros per fargli prendere paura, se possibile

[Kanon]

Pff! Un cane imperiale che ha avuto ciò che meritava! Spero sia stato lento e doloroso!

[Fiammingo]

Kafka si avvicina senza esitazione alla mano sporgente dalla parete, praticamente all'altezza del suo petto, ed afferra saldamente il polso del cadavere, preparandosi ad estrarlo con forza dal muschio. Prima di tirarlo, si volta un istante a guardare Ikeros, per prepararsi a mettergli davanti il corpo, ma proprio in quell'istante vedete la mano pallida animarsi, stringere a sua volta il braccio del marine, e con uno strattone incredibilmente forte lo attira a sé, facendolo sprofondare nel muschio prima che possa reagire. In meno di un secondo, l'intero, enorme marine svanisce nel muschio con uno strano rumore di risucchio. Lo strato di vegetazione non sembrava essere molto spesso, e non dà l'idea di esserlo nemmeno dopo lo strano evento, ma ha assorbito tutto il massiccio corpo corazzato di Kafka.

@Kafka: Ti senti tirare per oltre un metro nel muschio, senza che tu possa reagire. Sei sollevato da terra, nell'intrico di vegetazione intravedi la mano che ti ha afferrato, poi ne vedi arrivare un altra, identica, anch'essa una mano destra, ad afferrarti lo stesso braccio. Poi altre tre, sul braccio sinistro, ed altre sulle gambe, un paio sul corpo, poi un'altra ondata a dare man forte a quelle già presenti. Prima che te ne possa rendere conto, sei afferrato da almeno una ventina di mani identiche, tutte mani destre e tutte con un dito rosicchiato come quella originale. Pochi istanti, e senti che cominciano a tirare tutte insieme, tentando letteralmente di smembrarti, di strappare i tuoi arti tutti insieme. Il tuo corpo è forte, ed opponi una strenua resistenza, ma ognuna di quelle mani è più forte di un uomo normale, ed il dolore cresce velocemente.

[Carantil]

Osservo con sguardo distaccato Kafka mentre egli viene "rapito" dalla strana vegetazione. Che ci sia di lezione. Non dobbiamo mai lasciare che un'eccessiva sicurezza in noi stessi ci faccia dimenticare di essere prudenti. Questo è chiaramente un messaggio che il Chaos Indiviso ha deciso di mandarci! dico in un tono sarcastico che sfigura ulteriormente la mia voce già orribile. Dovrei evitare di dire certe cose. Siccome faccio momentaneamente parte di una squadra, dovrei cercare di integrarmi col gruppo. In fondo hanno dimostrato una certa utilità... Sospiro quando questi pensieri si formano nella mia mente. Ok, qualcuno sa come liberarlo? chiedo ai miei compagni di squadra.

[Kanon]

Kafka, mi senti? Cosa c'è là dietro? Possiamo sparare o rischiamo di beccarti? Riesci a spingere in fuori quel lurido verme?

Il mio tono è agitato, e osservo questa nuova manifestazione dei poteri del Chaos con un certo interesse.

Temo che toccherà andarlo a prendere sapete..non spero veramente di risolvere tutto sparando a caso!

[Fiammingo]

@Kafka: non senti nulla di quanto detto dai tuoi compagni.