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Le cronache dell'aspada da 'rgento


Nathaniel Joseph Claw

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Inviato

*Tap tap tap* Mi sto incammino lentamente dietro il coso rosa quado le cose del mio coso mi fanno sussultare.

« OMMIOCOSOOOOO AAAAAAAAAAHHH AAAAAAAAAAAAH DANNATO COSO ROSA! MIO PADRONE! LO HAI VISTO?! È LUI, È SOLO MASCHERATO! SI È DIPINTO TUTTO! »

Anacleto, ma cosa stai cosando? Di chi cosi? Te l'ho cosato che non vedo un co...

« È LUI! È IL COSO DEL FANGO! »

Mi blocco, tremante.

Co-co-coOOSAA? CHI? DOVE?

E ADESSO BASTA! NE HO ABBASTANZA DI TUTTI VOI! DEL MEZZOCOSO, DEL COSALBERO, DI COSO TEMPO, DI SENZA COSO, DI WAACOSO E ANCHE DI ANACOSO! TU! NON OSARE CHIAMARMI COSO DEL FANGO, UCCELLACCIO DEL MALAUGURIO E TU TU...TU...

FOTT*ISSIMO COSO DEL FANGO! Urlo inalberandomi. Non cadrò un’altra volta nei tuoi subdoli cosi! Finalmente ti ho cosato! ANACLETO! Urlo al mio coso Cosala di cosare inutilmente e cosa il maledetto! Cosagli i cosi!

Cosato da un’irresistibile forza come non mi succedeva da molti secoli, punto con il ramo destro il bastone verso il mio acerrimo coso. Misero gnomo del fango, declamo imperioso con un timbro di voce proprio di un dio mentre la mia ombra si dilata enormemente dietro di me È giunta la tua ora.

Protendo maestosamente il ramo sinistro verso l’alto. Fiammelle dorate iniziano a sprizzarmi dagli occhi, si odono sordi boati di tuoni, prima lontani, poi sempre più vicini, sempre più minacciosi. L’aria circostante si fa sempre più fredda mentre saette a forma d’artiglio vanno a colpire la punta incandescente del mio possente bastone per poi percorrerlo in tutta la sua lunghezza.

Ormai al climax della tensione, esclamo con fragore di macigni che rotolano in un crepaccio PREPARATI A PERIRE!

Così velocemente come è iniziato, così velocemente il frastuono svanisce.

...

Beh, e allora?

Spoiler:  
Ho castato Major Image :D

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Inviato

Aittam Itnerros, l'affassinante pacificatorre.

Udendo del frastuono alle mie spalle, nonostante l'impazienza di giungere al re (che si sta rivelando, di per sè, una missione di tutto rispetto), mi volto, rimanendo scioccato dal comportamento bizzarro dei miei sottoposti.

Calmi! Nommi piacie sentire, cose che nommi piacciono a me!

ora, canciello i vostri com menti. è poi, vi banno dal blog.

Notando che non sembrano esserci ripercussioni di nessun genere, cambio tono.

Rinco minciamo, dovete stare ca,lmi!

suonero un'amusica per calmarvi, che cosi, poi siete calmi è vi calmate che avete bisonnio di, calmarvi che non siete molto calmi.

Uno delli ultimi sui cessi di Un Tizio di Ferro correggiuto è, riadattato, molto milliorato daio medesimo.

Annuncio con voce suadente, mentre estraggo la mia beneamata chitarra elettrica.

"TU ai le caccole nelli occhi

e un gattone, entro al forno

Prova, ha scaccolarti unora, almeno al giorno

e io Ti A - M - O - ... -N - BALL!

...

con batti per trovare, il drago

dragon boll

ildrago delle..."

ha no, cuesta era una ltra....

Inviato

Ehm...potente Cosalbero, la tua magia infine ha mostrato la verità! Un mago saggio come te avrà sicuramente lanciato un coso capace di colpire solamente i cosi del fango, ed il fatto che io sono ancora in vita lo dimostra. Già già. dico balbettando appena riaprendo gli occhi (che avevo chiuso vedendo arrivarmi contro quei temibili fulmini a forma di artiglio). Evidentemente il...fido...Anacleto deve essersi confuso: capita, stando vicini a cosi così potenti come Taxodiac il Cosalbero. aggiungo dopo aver riflettuto qualche secondo. Bravo, così, sii coso. Non vogliamo che mi cosi ancora in Robo, vero? penso proprio qualche attimo prima che il mezzotroll ricominci a cantare. La pelle, che è tornata del suo colore originario, sembra inscurirsi di nuovo per qualche secondo mentre assumo un'espressione sofferente. Brutto lurido cos...ehm. Stavo dicendo, grazie di averci donato una così splendida cosa. Ora, per favore, possiamo andare? Mi sento davvero molto male.

Inviato

Mi sposto a fianco del nuovo arrivato, così da ritrovare un po' della proprietà di linguaggio perduta, ma resto estraneo alla disputa che ha coinvolto il magalbero e lo gnomo. Speriamo che l'equivoco sia finito, altrimenti dovrò lanciara calmante contundente di emozioni per far tornare la quiete qua intorno...

Inviato

« Brutti stupidi ammassi di stupidità, che siete delle foglie marce? Salvatemi! Salvatemi! »

Strilla il gufo, ancora avvolto nelle fiamme, mentre svolazza di qua e di là ad un palmo dai vostri nasi.

« Chi se ne frega di questo tappo! Poi si vede che è stato creato per sbaglio da un dio che, siccome è un burlone, spia gli elfi da dietro una nuvola! È rosa come il cielo in un pomeriggio discretamente rosa! »

Il puzzo di fumo vi riempie i polmoni, facendovi venire l'acquolina in bocca all'idea di un buon pollo arrosto.

« SPEGNETEMI! STO BRUCIANDO SANTO POLLO DIAVOLO! »

Fonte:

Spoiler:  
@Aittam
Spoiler:  
Sentendo il profumino dell'uccello del tuo compagno, ricordi di non aver messo niente sotto i denti da almeno 20 minuti o dalla creazione del tuo PG, quale sia la durata maggiore. Hai molta fame.
Inviato

« SPEGNETEMI! STO BRUCIANDO SANTO POLLO DIAVOLO! »

Le cose del mio coso fanno sbollire la mia rabbia.

Dannazione! Mi sbraccio cercando di non farmi toccare dal mio coso. Anacleto! Come osi cosarmi così vicino! Stammi lontano che mi dai coso!

Cosalbero, spegni il pollo arrosto o me lo coso.

Non ci penso minimamente, io sono coso di asciucar, il coso eternamente secco ideale per i cosi. Cosatelo voi, piuttosto! Io farò quello che posso! Anacleto, resisti! *Sput Sput* E cerco di spegnere le fiamme a colpi di linfa.

Inviato

Ma mannaggia ai druidi e al loro fuoco purificatore di non si sa cosa, Anaclelio!

Urlo mentre continuo a rotolarmi.

Non puoi fare come me e usare un'azione di moviment... cioè rotolarti per terra per spegnere le fiamme? Aiutati che il ciel ti fulmina, come diceva mia nonna!

Ah, la nonna. Ricordo ancora le sue ultime parole: "Curarmi il raffreddore? Ma va là, di raffreddore mica si muore!"

Inviato

« Stolto plebeo! »

La vocina del gufo è a dir poco ardente.

« Sono un purosangue io! Un discendenti di un lontano parente dell'amico di un'aquila reale! Secondo te mi abbasso a buttarmi per terra?! »

Una fiammata gli brucia tutte le piume che gli coprono il sedere e, spalancando gli occhi, parte in picchiata verso il pavimento, iniziando a rotolarsi come un rotolino al fuoco*. Nel giro di qualche secondo, le fiamme si spengono, facendo tornare tutto come prima, se solo non fosse che l'intero corpo del pennuto è ora bruciacchiato e carbonizzato.

« O SANTA POLLA DIAVOLA! SONO ORRIBILE! SONO BRUTTISSIMO! IL MIO MERAVIGLIOSO PIUMAGGIO! COSA FARÒ ORA?! »

Inviato

Quando il magalbero scende dalla sua macchina del tempo e inizia a sputare sul famiglio, ormai le fiamme si sono spente del tutto. Colpito negli occhi, Anacleto si pulisce con le punte delle piume, strillando per il dolore causato dalle bruciature.

« Adesso mi sputi pure, dannato inutile ammasso di legna da ardere?! Ma cos'hai intesta? I TRUCIOLI?! »

Inviato

Con coso basso, striscio imbarazzato le radici sul pavimento. Beh, beh beh... Ma che potevo fare, scusa? Son di coso io! Borbotto.

E poi saresti stato tu a dovermi spegnere. Aggiungo cercando di riacquistare un po' di dignità.

Chinandomi coso delicatamente il mio coso spelacchiato tra i miei cosi. E poi, non prendertela, non stai così male... Ehm, una cosa di sonno e tutto passa...

Spoiler:  
NJC, sei troppo celere a postare!
Inviato

Bene!

Esclamo rialzandomi da terra di scatto

Ora nulla più si frappone tra noi e il re, a parte quel pensiero fisso di che cosa sia un rotolino al fuoco con l'asterisco scritto in corsivo! È ora di andare!

Dopo aver fatto un passo mi fermo e continuo a parlare.

Dicevo... è ora di andare! Perché non con un incantesimo?

Dico mentre aspiro a pieni polmoni un fumo denso ed aromatico che esce dal mio zaino e va pian piano diffondendosi per tutta la stanza.

@Tutti

Spoiler:  
Credo proprio che il fuoco abbia acceso almeno una dose di incenso dell'ossessione che tenevo nel mio zaino. Non è proprio RAW, ma credo che ora abbiano voglia un po' tutti di fare sfoggio di incantesimi.
Inviato

Aittam Itnerros

Il pollame, cotto al'sangue e buonissimo. ora mi coso del coso.

Penso, allontanandomi dall'aura del coso.

Quindi mi avvento sul coso volante per cosarlo con gusto.

Inviato

Con i suoi soliti movimenti aggraziati quanto quelli del tremendo Giulianus Ferrarus*, Aittam si fionda sul magalbero, strappandogli dalle mani Anacleto e cominciando a morsicarlo per papparselo voracemente.

« Ehi! Ehi! Mettimi giù, cosa uccellaccio stai fa... »

Il troll affonda i suoi denti nel pennuto cotto a puntino.

« CIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIP! »

L'uccello scoppia a piangere a dirotto, tentando invano di liberarsi dalle grinfie del mostro (di poesia, si intende).

« COSA STAI FACENDO?! Mi hai anche fatto perdere il solito contegno che mi contraddistingue, costringendomi a quell'esclamazione che poco si addice ad un elegante... »

Un secondo morso del bardo stronza la frase del pasto, sconvolto e terrorizzato.

« CCCCCIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIP! AAAAAAAAAAHHH! »

Note:

Spoiler:  
*: Giulianus Ferrarus, Imperatore Magno (e tanto) della Salsiccionia Occidentale, è uno dei più spietati regnanti che il mondo abbia mai conosciuto. Quasi nulla si sa sul suo conto: le poche notizie che giungono all'esterno del suo regno riguardano i crimini efferati con cui tiene soggiogata la popolazione. Tuttavia, in alcune biblioteche è conservata una piccola quantità di dati sulle sue origini: nato in una povera città di barboni, ha accumulato ricchezze su ricchezze grazie all'attività commerciale che lo ha reso famoso, la "Slurp, che buon sapore".

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, il servizio offerto da questa nota bottega non aveva niente a che fare con il cibo: sborsando un bel po' di monete (d'avorio o di legno, a seconda dei periodi storici), i clienti ricevevano una rilassante e sbavosa "leccata di c*lo". Ora, se per voi tutto questo ha ancora a che fare con il cibo, sono fatti vostri e non mi interessa più di tanto.

Allego una delle immagini più recenti del tremendo Giulianus Ferrarus (click per ingrandire):

Spoiler:  
[ATTACH=CONFIG]10757[/ATTACH]

**: IL PROSSIMO CHE FA NOTARE UN ERRORE DEL MASTER SI PRENDE UN FULMINE-CICATRIZZANTE!

Tiri:

Spoiler:  
Anacleto prende 11 danni da morso, che si vanno ad aggiungere a quelli da fuoco che ora non mi va di andare a controllare.
Inviato

Senza Nome, quello stufo di andare in modalità avanzata per scrivere chi è

Oh, no, mio caro cantautroll, ti stai sbagliando chi mordi non è, non è un pollastro! Sono certo che sia stato solo un banale errore, ma non temere! Risolverò la situazione con uno dei miei poderosi incantamenzi!

Detto questo mi avvento su Aittam e richiamo tutto il potere latente che dorme nelle mie cose (ma perché mi sono allontanato da Sir Brumbarcioff?), facendo ribollire il mio sangue dracosico*.

TU NON SAI COSA SIA LUI!

@DM

Spoiler:  
Calamitous Mishapppp! Nello specifico spero che gli vada di traverso. Anche se non oso pensare cosa capiti a me di rimbalzo.

Spoiler:  
*Ebbene sì, nella famiglia del vostro compagno c'era un drago. La discendenza si perde tra antichi lattai, postini e idraulici, ma si sa per certo che uno di loro era un rarissimo Drago del Colore Indefinibile e un Po' Triste Che Fa il Pongo Quando Mischi Tutti i Colori. Morì sconfitto ignominiosamente da un gruppo di power player il cui DM aveva tirato basso nella tabella degli incontri casuali.
Inviato

Rimanendo esterrefatto dal comportamento del cantautroll cerco di attirare la sua attenzione sviandola dal pollo in fiamme: Hey, troldo*, da questa parte! E adesso beccati questo incantesimo! Salumis gordissium, panem et polentam! Estraggo dallo zaino una razione giornaliera ed un gessetto con una mano, mentre con l'altra giro la pagina del libro per poter finire di compiere la formula Ad focus lentissimus per qualche ora! WAAAGH! Sbriciolo metà del gessetto sulla razione e la lancio in direzione del cantautroll.

Ho usato l'incantesimo Èppi mìl, vedrete che calmerà i suoi appetiti, non temete! dico rivolgendomi al resto dei miei compagni E se non dovesse funzionare dovrò ricorrere a calmante contundente di emozioni, anche se poi mi sa che finisco gli incantesimi per questa giornata...Ma ho una voglia matta di lanciare ancora qualcosa, sarà quest'aria affumicata, bho...

Inviato

Nell'arco di tempo di un respiro, L'Eroe Senza Nome, con uno di quei gesti che non ti aspetti (soprattutto da uno che fino a poco prima si stava dando fuoco), si tuffa all'indietro sul troll, saltando di schiena e facendo forza sul corpo della grossa creatura per oltrepassarlo al disopra della spalla, buttandolo sul pavimento per la forza del gesto. Come se questo non bastasse, allungando una mano verso la bocca, estrae Anacleto dalle possenti fauci, per poi atterrare con un'elegante capriola dietro la schiena del grosso compagno affamato, ormai lungo per terra.

Proprio mentre il Senza Nome solleva in aria il pennuto appena salvato (sprigionando dal palmo della mano un'intensa luce giallo-celeste che va a rimarginare le ferite della povera creatura), mostrandolo come un trofeo, il panino ben farcito lanciato da Waaggus supera il corpo steso sul pavimento di Aittam, colpendo in pieno volto Padre Tempo.

« Grazie mio eroe... sarai il mio secondo padrone in carica... grazie per avermi ridonato il mio lucente piumaggio marroncino spento! »

« Wow! Incredibile! È la prima volta che vedo un uomo compiere un simile gesto! Avrò molto da imparare da te, valoroso... »

Le parole di Sir Brombarciof vengono interrotte dal rumore di uno squarcio spazio-temporale che si apre nel punto centrale della stanza, ad un metro e mezzo da terra. Strano, di solito queste sono cose che accadono solo una volta ogni mille anni, eppure è già la seconda volta che succede nell'arco di un'ora. Senza contare che poco fa un coboldo è stato vomitato insieme ad una sdraio dal vostro compagno, per poi trasformarsi misteriosamente in un goblin. Curioso. Davvero curioso.

« Ad ogni modo, concentriamoci sul varco spazio-temporale, che non mi sembra una cosa da poco »

La voce di Ocram risuona dalla soglia della cucina, stupendo un po' tutti, visto che, sinceramente, nessuno si ricordava della sua esistenza (questa, direi, potrebbe essere una delle migliori prove di veridicità dell'ambientazione). Tuttavia il bardo non si sbaglia affatto: un'inquietante fessura nera come la morte tutta ricoperta di pece si sta aprendo proprio nel centro della stanza ad un metro e mezzo da terra, come dicevamo.

Nell'aria si diffondono suoni di campane lugubri e lamenti di anime dannate (da voi, per l'insopportabile e straziante rumore). Poi il silenzio scende nella stanza e un'unica voce rintocca parole secche e dure per le orecchie.

« Quando al bardo-troll il gufo sarà portato via / tornerò in terra per aprire i cancelli della fantasia »

Quella che inizialmente vi sembra una frase priva di significato prende lentamente forma nella vostra mente: non è altro che l'antica profezia tramandata di generazione in generazione da tutti gli uomini di Ramadax. Ormai la Grande Chiasa Editrice, con un'atroce operazione di mercato, sta cercando di far dimenticare questa potente profezia, ma la verità non può essere sradicata dai cuori della gente e i vecchi continuano ad insegnarla ai propri figli, così da non dimenticare quello che viene ritenuto il senso della vita. Per un istante ripetete la frase nella vostra mente, ponendovi inevitabilmente una domanda: ma il master non ha niente di meglio da fare il venerdì sera?

I vostri pensieri vengono interrotti dal rumore di cancelli aperti, proveniente dall'interno della strana e misteriosa fessura che, secondo dopo secondo, sta diventando sempre più grande. Improvvisamente, i cuori vi balzano in gola nel vedere una dolce mano abbronzata e decorata da un prezioso anello uscire dallo squarcio e appoggiarsi sul bordo per fare forza; quello che vedete dopo non può essere reale: nessuno, in tutta la storia di Ramadax, ha mai avuto una simile fortuna. Eppure è tutto vero.

« Buon Dio... non è possibile... non è possibile! »

Esclama il cavaliere, inginocchiandosi e chinando la testa in segno di riverenza, liberando in aria piccole particelle d'oro dai capelli lucenti.

« Mio scrittore, non son degno di partecipare alla sua leggenda, ma sbaglia soltanto una virgola e io sarò carrido »

Un naso delicato e un po' schiacciato sulla punta fuoriesce dal varco, seguito da due rassicuranti guance un po' gonfie. Assieme al mento perfetto e regolare, un volto geometrico e armonico si libera dai cancelli aperti, con il capo finemente decorato con un capello corto che spesso allieta i pianti delle giovani fanciulle delle terre di Ramadax. La mano potente e delicata si avvicina al volto, sollevando i possenti occhiali cromatici, rivelando due occhi buoni come il pane e delle sopracciglia folte come le foreste sacre di cui si narra nelle antiche leggende.

Quando apre la soave bocca per parlare, la pacifica voce vi avvolge come un velo dorato finemente decorato dalle stelle del mattino e della sera.

« Salve, e buonasera a voi »

Il cuore vi sussulta, le ginocchia crollano, non potendo reggere una simile emozione.

« Sono qui stasera, intanto perché ci tenevo a farvi sentire direttamente la mia voce, due: per dirvi direttamente una cosa »

Un'epica melodia riempie la stanza, inondandola di misticità e fervore.

« Per me, i miei lettori, presenti, passati e futuri, sono persone che meritano rispetto e dagli scritti e da me avranno solo la massima qualità e il massimo rispetto »

Una pennellata accusatoria colora il tono del Sommo, colmandovi i polmoni di impetuosità galoppante.

« Cosa che purtroppo le case editrici di oggi non vi danno. Voi girate per le librerie e vedete in molti casi libri che costano un'enormità, dieci, dodici euro, venti euro. I classici libri delle saghe fantasy. E che vi danno a volte? Prodotti di scarsa qualità. Io mi domando solo una cosa: è questo il rispetto che bisogna dare? »

Gli occhi penetranti vi perforano la mente, infervorandovi nel profondo.

« Io dico di no. Dai miei libri avrete sempre un prezzo molto basso »

Ora il tono si fa per un istante più gioioso: comprendete che anche i migliori trovano il modo di gioire delle stranezze della vita.

« Se ve lo dico vi fate due risate: massimo due euro! »

Torna serio, trasmettendovi di nuovo potere e volontà.

« Due: avrete sempre una qualità M-A-S-S-I-M-A! Perché voi, come lettori, meritate I-L M-E-G-L-I-O »

Prende un glorioso respiro, per poi colpirvi direttamente al cuore con parole trasformate in poesia.

« Ho scelto diverse immagini fantasy per farvi capire ciò che di bello c'è nel mio mondo fantastico che ho creato per voi. Vedete questo bel portale d'entrata? È il portale della fantasia. Dovete solo entrarci dentro. E lasciarvi cadere nel mondo più bello che la fantasia abbia mai generato. Potete vedere dei bellissimi animali, unicorni che vi attendono per portarvi in giro. Potete inoltre salire sulla città degli angeli. Potete girare per il mondo di Ramadax, liberamente »

Vi osserva ad uno ad uno, cullandovi nel suo sguardo salvifico.

« La fantasia, anche se cambia volto, è sempre qualcosa di unico. L'importante è lasciarsi andare verso i cancelli del fantastico »

Inviato

Per un lunghissimo attimo, mentre l'Innominabile sta riprendendo fiato, rimango annichilito.

Poi, all'improvviso nella mia mente tutto prende forma. Capisco che in realtà le nostre vite sono solo una parte di un disegno più grande, ma La Domanda, imperiosa, infinita, ineluttabile che ha tormentato tutti almeno una volta nella vita, alla presenza di chi quel disegno l'ha tracciato si erge possente.

Perché sono così sfigato?

Tu...

dico

Tu...

ripeto, mentre il mio tono si fa più pesante e la voce si arrochisce

TU...

Urlo quasi, mentre la furia scorre nelle mie vene

TU! PERCHÈ MI HAI CONCEPITO... COSÌ? AVREI POTUTO ESSERE COME LUI dico indicando Sir Brombarcioff E INVECE MI HAI DIMENTICATO COME UN SOMARO IN UNA TASCA!

Prendo fiato prima di urlare e caricarlo impugnando Anacleto con tutta la furia che ho in corpo.

TU... NON SAI... CHI SONO... IOOOO!!!!

@DM

Spoiler:  
Tiro per colpire a -15 con Anacleto. Spiacente, ma il Senza Nome avrebbe reagito proprio così.
Inviato

Aittam Itnerros, il creatore

Sputazzo le piume bruciacchiate che mi sono rimaste tra i denti, assieme alle scaglie di goblin-coboldo, qualche secchio di sabbia e una pompa da bicicletta.

che catty vo sa,pore.

Mi giro e noto il pranzo del mago orco, ovviamente lo divoro senza or tempo in mezzo, concludendo lo spuntino con un sonoro rutto, degno dei campionati Radamaxiani.

cUesto è ra molt, mellio!

Tuttavia le mie riflessioni vengono interrotte dall'apparizione repentina della maestosa figura.

a a a, ha! Ti o riconosiuto, tu sei il mio alto-eco! ...altro-ugo! atero-e go! alito-edo! ...o come cazo sì dicie?

noni in porta!

Sei lo prodoto di cuando o aprito i cancielli dell'afantasia!

è, come ti o producito io, posso anche, deproducirti!

ho purè!

Posso darli cualcosa ha qui pensare! ....

IO EVOCISCO DALLE PROFONDITA DELL'AMIA FANTAZIA, LA MOLLIETTINA BETTA!!!!!!!!!!!!

Riprenditi lo tuo uomo...bimbominkia troopo cressiuto,... scarto della civilta, ... ehm... somo water di siense politiche aroma è riportatelo trale tue, bracia per avvolgiervi in cuel giardino in fiore chiamato, a more!

Concludo con movenze ieratiche ed esplicite.

l'o stress e stato, troppo. Orra riposisco vera mente,

Mi concentro, cullandomi dolcemente.

Spoiler:  
Ninna nanna su me stesso.

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