MizarNX Inviato 17 Aprile 2012 Segnala Inviato 17 Aprile 2012 Però il manuale non potrà tener conto di qualsiasi opzione, altrimenti rischia di diventare un tomo di dimensioni ragguardevoli e di difficile lettura. Occorre cercare un giusto equilibrio tra leggibilità e regole. Attenzione, non sto dicendo che il manuale deve essere scarno, dico solo che deve fornire un numero di regole che siano efficaci nel gioco e limitate in gioco. Questo significa a volte lasciare libertà al Master.
Aleph Inviato 17 Aprile 2012 Segnala Inviato 17 Aprile 2012 ok, ma mettere delle linee guida per gestire una cosa come il morale rappresenta si e no un paragrafo, e può aiutare anche i master esperti a gestire situazioni improvvisate o per capire una situazione che non gli appartiene, come quando gestisce una avventura pubblicata (con dei semplici valori numerici ti eviti di scrivere ogni santa volta come si comportano i nemici in un dato combattimento).
MizarNX Inviato 17 Aprile 2012 Segnala Inviato 17 Aprile 2012 E' la somma dei paragrafi che mi lascia dubbioso, non il singolo.
Vortex Inviato 18 Aprile 2012 Segnala Inviato 18 Aprile 2012 E' la somma dei paragrafi che mi lascia dubbioso, non il singolo. Questo piccolo pagaragrafo però potrebbe aiutare i nuovi master a farsi un'idea della cosa. Molto più di altri paragrafi inutili di cui i manuali sono pieni, da anni. Resto dell'idea però che sia MOLTO difficile poter creare una regola che si possa adattare alle varie casistiche, ci sono troppe variabili da dover considerare... La discrezione del DM resta il modo migliore per valutare ogni situazione. Discorso diverso per la avventure già pronte, lì si potrebbe studiare qualcosa di carino (basandosi per esempio sulla soglia di pf rimanenti ed il numero alleati ancora in vita).
burgmeister Inviato 18 Aprile 2012 Segnala Inviato 18 Aprile 2012 Noi giochiamo da tempo alla 4.0 e non abbiamo mai utilizzato quella regola. Riguardo il morale credo che tutte le situazioni da voi dette (fuga, prigioniero, lotta fino alla morte) siano già a discrezione del DM (a seconda del ruolo, della razza, dell'inteLLigenza dei nemici e molti altri fattori...) Penso che vada trovato un giusto bilanciamento, ogni tanto ai PG piace uccidere il nemico (oltre che il "semplice" vincere lo scontro), altre volte può essere soddisfacente anche metterlo in fuga, o magari aprire nuovi scenari (in caso di prigioniero). in breve: è una cosa che ogni DM dovrebbe sempre valutare, in modo situazionale. Se poi faranno una regola, semplice ma aperta alle varie casistiche, ben venga! La regola dell'intimidire i miei PG, forse perchè hanno dei mezzorchi "minacciosi" nel party, spesso provano (e qualche volta riescono) a fare arrendere l'ultimo nemico rimasto. Da lì nascono spunti interessanti. Ovvio che poi io, che sono il DM, se ho in mano un cultista fanatico rispondo cose del tipo "ti sputa in faccia e si uccide con l'arma inneggiando a Torog". Secondo me, visto come sono strutturati gli scontri in 4^, se mantengono la medesima struttura per i mostri (elite, solitari, gregari) e la stessa struttura per l'allestimento degli incontri (o simile comunque) sarebbe interessante una tabella con scritto "se muore il leader i gregari diventano frastornati per un round",previa prova di diplomazia o intimidire o simili superata. Idem in caso di fuga del leader del gruppo. Per inciso i miei avversari finali scappano spesso. Con grande disappunto dei PG
Amministratore aza Inviato 18 Aprile 2012 Autore Amministratore Segnala Inviato 18 Aprile 2012 Il gioco deve essere fatto per master e giocatori alle prime armi, non per quelli "buoni". Nelle vecchie edizioni il morale occupava un paragrafetto. Molti master non lo usavano, ma era lì per far capire, soprattutto ai nuovi, che difficilmente un mostro o PNG combatte fino alla fine.
thondar Inviato 18 Aprile 2012 Segnala Inviato 18 Aprile 2012 Le regole (praticamente tutte) non servono per fare le cose ma per farle più facilmente! Il DM può sempre decidere di far scappare un mostro ma con la regola ha una indicazione su quando farlo scappare. Se vogliamo che in D&D non tutti i combattimenti finiscano con la morte regole del genere sono utilissime, così come sono utilissime regole per scappare (che non siano il semplice confronto delle velocità). Ovviamente regole fatte male possono dare l'effetto contrario.
elamilmago Inviato 20 Aprile 2012 Segnala Inviato 20 Aprile 2012 Secondo me, una evoluzione della regola sul morale, dovrebbe andare verso una direzione che non sia solo la fuga. Ovvero un mostro o un gruppo di mostri "demoralizzati" potrebbero combattere con meno efficacia (rimane da stabilire come rendere questa espressione "meno efficacia") e solo in seguito si potrebbero dare alla fuga. Il punteggio del morale dovrebbe indicare i trigger che fanno scattare questi comportamenti. Un'altra evoluzione potrebbe essere applicare la stessa regola al gruppo di PG stando attenti che il tutto non diventi troppo complesso da gestire. Ciao
D@rK-SePHiRoTH- Inviato 30 Aprile 2012 Segnala Inviato 30 Aprile 2012 Io sono favorevole perché la presenza stessa della regola, anche se posta come opzionale, è di per sé una linea guida alla buona conduzione del gioco. O meglio il fatto che da qualche parte nel manuale ci sia scritto che esistono chance considerevoli che i mostri fuggano mi sembra una cosa buona in quanto segnala la possibilità, il che non è scontato per un DM alle prime armi.
Hanzo Inviato 1 Maggio 2012 Segnala Inviato 1 Maggio 2012 Sono favorevole e mi manca tanto il fatto che alcuni nemici possano fuggire se gli si blasta l'avanguardia in pochi secondi...
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