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Messaggio consigliato

Inviato

e questo non richiede un BK ma solo un buon racconto del vissuto a gli occhi del lettore (cioè le vicende che da pagina 1 in poi saranno vissute con lui)

lo sai che anche i personaggi degli harmony hanno un background scritto dalla "scrittrice" per rendere più veritiero il personaggio? senza uno hai un guscio vuoto che non hai idea del perchè agisca in determinati modi, e credimi, si percepisce a leggere...

i buoni racconti hanno sempre dietro personaggi con spessore, e per creare questo spessore gli scrittori utilizzano il background...


Inviato

Riassumo il mio pensiero in una riga:

sebbene l'"interpretazione" (in senso assolutamente generico) sia l'elemento fondante di qualunque GdR, in D&D non ci sono metodi per incentivarla oltre una certa, basilare, soglia.

Quello che dici tu Dannat0, imo, è semplicemente non realizzabile in D&D. Introdurre una meccanica di ricompensa in-game (es. il titolo nobiliare) per una "buona interpretazione" (e chi la giudica tale?) non è adatta ad un gioco come D&D.

Inviato

vero ma Aragon e Boromir sai come si sono addestrati? chi li ha resi tali? hanno un BK ,no e il lettore impara a conoscerli strada facendo come tutta la compagnia (Gandalf è un Istari ma pochi lo sanno proprio perchè il passato di questi personaggi in quel libro non è contemplato ...anzi tolkien con i BK c'aveva un pessimo rapporto tanto che ne ha fatto un libro apparte)

Un conto è quello che è comodo per interpretare un personaggio. E questo, che tu stia scrivendo un libro o interpretando un personaggio di un GdR, è importante chiarirlo prima. Avere chiaro da dove viene, cosa vuole, cosa ha fatto il personaggio. Qualsiasi manuale di scrittura ti dice di avere una chiara immagine dei tuoi personaggi, dettagliata. Tolkien aveva chili di appunti su tutti i suoi personaggi, in modo anche eccessivamente maniacale. Aveva appunti su tutte le dinastie, su tutte le parentele, etc etc. Ma aveva anche ampie "schede" dei personaggi principali.

Si può informare il lettore sul background del personaggio se si vuole aiutarlo a comprendere le sue scelte. Ma si può anche non mostrare affatto: l'importante è averlo chiaro.

Un conto è quello che si mostra quando si interpreta. Questo è quello che avviene durante la partita al GdR e che leggi sulle pagine del libro. Non leggi il background, non giochi il background. Ma quando lo scrittore sta scrivendo la pagina, sta mostrando una scelta dolorosa, si chiederà "Come agirebbe in questo momento il mio personaggio?" E si riguarderà i suoi appunti, i capitoli precedenti, il background, e poi deciderà*. Se non ha un'idea chiara della caratterizzazione prima di iniziare, le scelte dei personaggi non saranno realistiche e consistenti. Si vedono subito, basta prendere un brutto libro fantasy e ti accorgi di come tutti i personaggi siano essenzialmente l'autore. L'autore non sta interpretando il personaggio, sta semplicemente facendo agire delle sue controfigure nel mondo.

Idem per il giocatore di Ruolo. La parte che si fa prima serve a avere una base su cui decidere durante la partita.

Magari non leggi il background di Aragorn e Boromir (in realtà ne leggi tantissimo, ma questo ora è fuorviante: Tolkien aveva scopo diverso dal semplice narrare una storia), ma ti accorgi durante la lettura che sono persone diverse che fanno scelte diverse. Questo deriva dal fatto che l'autore ne ha chiaro il background, anche se non lo mostra nel libro.

E' uno sforzo e va remunerato perchè se non lo si fa semplicemente si rende l'interpretazione fine a se stessa e dunque poco attraente e stimolante

Ecco, per me è l'opposto. Lo scopo è interpretare e divertirsi a creare una storia. Non serve dare un premio in un aspetto che non interessa a nessuno, perché non è visto come lo scopo "avere un personaggio figo".

Se ti dico, velatamente o esplicitamente, "Se interpreti diventi nobile", lo scopo nella mente del giocatore è diventare nobile, vedrà l'interpretazione come una fatica necessaria.

Se ti dico "Se interpreti ti diverti", lo scopo è interpretare. Di per se. Questo rimane anche dopo che il premio è sparito, è una forma mentis che si porta avanti nelle campagne successive.

Ho amici che ancora oggi dopo anni vanno fieri di avere sacrificato la vita del proprio personaggio per i suoi principi. Ne vanno fieri perché hanno interpretato alla grande. Così come vanno fieri, dopo anni, del goal in rovesciata fatto ad un minuto dalla fine in una partita di calcetto tra amici. Si ricordano le belle giocate, non il livello del personaggio o quante medaglie aveva ricevuto.

Mha io sull off game ci ho sempre creduto poco e poco mi ha mai interessato..se io faccio uno sforzo nel gioco voglio che lo sforzo venga premiato nel gioco e non che il DM dopo una buona interpretazione giorni dopo al pub mi offra una Guinness---l'off game è utile ma è ancor più utile che si rendano le cose del gioco nel gioco e nel momento ludico ...tutto il resto son chiacchiere da bar che poco mi entusiasmano e poco (per esperienza) hanno entusiasmato i miei giocatori

Siete esseri umani ben strani. Tipicamente il plauso sociale, essere considerati "bravi", ha sempre forti effetti sulle persone. Bizzarro che sia stimolo più forte un titolo nobiliare in un gioco di fantasia.

Forse conosciamo diversi esemplari di essere umano.

* lo scrittore ha il grosso vantaggio, rispetto al giocatore di ruolo, che può costruire background e storia insieme, potendo tornare indietro sui suoi passi e cambiare i capitoli precedenti se vuole cambiare la caratterizzazione del personaggio. Può creare quindi il background mentre scrive il libro. Il giocatore di ruolo non ha questo potere, non può cambiare una scelta precedentemente fatta.

Inviato

Sinceramente vedo che si stanno sovrapponendo due discorsi, il primo è quello del thread opener l'altro è sull'utilità dei BG.

Chiedo a BoredUlam di dirci se ha avuto risposta e eventualmente si splitta.

@bobon123

Io sinceramente credo che ti manchi l'esperienza necessaria per parlare in generale di gioco di ruolo un esempio:

lo scrittore ha il grosso vantaggio, rispetto al giocatore di ruolo, che può costruire background e storia insieme, potendo tornare indietro sui suoi passi e cambiare i capitoli precedenti se vuole cambiare la caratterizzazione del personaggio. Può creare quindi il background mentre scrive il libro. Il giocatore di ruolo non ha questo potere, non può cambiare una scelta precedentemente fatta.

Questo dimostra che tu non hai mai giocato a giochi che permettono di costruire la storia mentre si gioca, introducendo elementi esterni che di volta in volta si integrano, o che abbiano regole per gestire "ciò che è accaduto prima" in maniera più organica di D&D.

Due cose possono uscire di buono da un BG per spingere ad un maggiore coinvolgimento: rapporti tra i personaggi; segreti da rivelare in gioco.

Punto.

Il resto è fuffa, in D&D spesso è fuffa per giustificare accostamenti di razze, classi e supercazzole australiane con lo scappellamento antani che ci si potrebbe risparmiare. Molto, molto meglio, fare una sessione di inizio, dove il GM definisce l'ambientazione, dove i personaggi saranno collocati, i giocatori definiscono perché i PG stanno assieme, cosa li spinge, degli obiettivi concreti e quali sentimenti provano uno per l'altro. Così si evita scollamento fra personaggio e ambientazione e fra personaggio e personaggio.

Inviato

Molto, molto meglio, fare una sessione di inizio, dove il GM definisce l'ambientazione, dove i personaggi saranno collocati, i giocatori definiscono perché i PG stanno assieme, cosa li spinge, degli obiettivi concreti e quali sentimenti provano uno per l'altro. Così si evita scollamento fra personaggio e ambientazione e fra personaggio e personaggio.

dalle mie parti questo si chiama "background"...

Ospite Dannat0
Inviato

lo sai che anche i personaggi degli harmony hanno un background scritto dalla "scrittrice" per rendere più veritiero il personaggio? senza uno hai un guscio vuoto che non hai idea del perchè agisca in determinati modi, e credimi, si percepisce a leggere...
ci sono altrettanti generi e pilastri della letteratura che hanno ottimi personaggi senza uno straccio di BK alle spalle ma solo spessore "attuale" cioè quello che acquisiscono con le vicende da pagina 1 in poi

i buoni racconti hanno sempre dietro personaggi con spessore, e per creare questo spessore gli scrittori utilizzano il background...
lo spessore e il BK sono due cose dannatamente diverse e indipendenti l'uno dall'altro..un buon personaggio è solo quel personaggio scritto bene non quello con più dati sul suo passato o giuventù

Quello che dici tu Dannat0, imo, è semplicemente non realizzabile in D&D. Introdurre una meccanica di ricompensa in-game (es. il titolo nobiliare) per una "buona interpretazione" (e chi la giudica tale?) non è adatta ad un gioco come D&D.

fermo restando che il DM giudica tutto e è autorizzato a farlo (dunque può anche cambiarti allineamento se ci sono i preussposti per farlo) dunque si il DM giudica anche come giochi e agisce di conseguenza

i reward sono di base il meccanismo stesso di D&D e se c'è un gioco dove la logica dei reward è giustificata è proprio in D&D

Bobon123----

Si può informare il lettore sul background del personaggio se si vuole aiutarlo a comprendere le sue scelte. Ma si può anche non mostrare affatto: l'importante è averlo chiaro.

il lettore può leggere un personaggio complesso e ben scritto senza alcun BK alle spalle ..idem se guarda un film ,tant'è che tolkien non è che ci andava di flashback ,anzi il 90% dei suoi personaggi leggendo i suoi libri come Lo Hobbit e Il Signore degli anelli ..non lo possedeva proprio e ti appassionavi con lo spessore e la profondità delle vicende che da pagina 1 in poi avvenivano (non per i retroscena non raccontati)

quanti vedendo il film sanno il passato di Gandalf? l'infanzia di Aragon (e il fatto di essere un erede di una stirpe diversa dagli umani nomrali) ,e Legolas? ecco ora dimmi che quei personaggi non erano appassionanti senza uno straccio di BK

Idem per il giocatore di Ruolo. La parte che si fa prima serve a avere una base su cui decidere durante la partita
è una base opzionale e spesso persino fuorviante visto che il BNK non obbliga nessun tipo di giocata e il giocatore per regolamento è libero di cambiare allineamento ,classe e archetipo di combattente strada facendo ..il BK dunque rimane un ornamento alla scheda del tutto violabile e stravolgibile a piacere

"Se interpreti diventi nobile", lo scopo nella mente del giocatore è diventare nobile
si vede proprio che non mi leggi ...io se c'è una cosa che ho ben chiarito è che i reward non devono essere palesi e automatici...anzi devono non essere prevedibili e immediati ...è un premio ma non una paga come lo sono i PE dopo aver ucciso il mostro,ti accorgerai dei loro frutti (e non solo il diventare nobile) solo quando il DM deciderà che l'arco narrativo deve mostrare questo reward

se hai inteso "a X interpretazione do X premio" allora non mi hai capito proprio

Ho amici che ancora oggi dopo anni vanno fieri di avere sacrificato la vita del proprio personaggio per i suoi principi. Ne vanno fieri perché hanno interpretato alla grande. Così come vanno fieri, dopo anni, del goal in rovesciata fatto ad un minuto dalla fine in una partita di calcetto tra amici. Si ricordano le belle giocate, non il livello del personaggio o quante medaglie aveva ricevuto.
infatti il topic non si apriva parlando di gente che si diverte a interpretare ma di incentivare chi non lo fà...se i tuoi amici si GIA divertono buon per loro ma immagino che l'autore del tread parlava di quel genere di persone disabituate a ruolare dove ruolare vedono non porta a nessun risvolto di gioco (il che è un errore in un gioco basato sul reward come D&D)

tu educheresti un cane senza mai premiarlo? vediamo quanto ci mette il cane ad imparare senza "i biscotti" poi me lo racconti e avendo un cane e un neonato ti posso dire che l'educazione è basata sul reward ed è una cosa talmente elemntare che mi stupisco tocca persino ribadirla

Siete esseri umani ben strani. Tipicamente il plauso sociale, essere considerati "bravi", ha sempre forti effetti sulle persone. Bizzarro che sia stimolo più forte un titolo nobiliare in un gioco di fantasia.

Forse conosciamo diversi esemplari di essere umano.

a me mi frega poco del bravo se è fine a se stesso e è lo stesso per i miei giocatori (inanni di esperienza) ..se svolgo un attività mi piacerebbe vedere i frutti del mio lavoro in QUELLA attività non in contesti molto diversi

è come se dopo aver studiato un anno intero(il tuo dovere da studente) il professore invece di promuoverti ti porta al pub e ti offre una pinta e ti dice bravo... si come no :D

@Aleph

dalle mie parti questo si chiama "background"...
dalle mie parti si chiama totalmente in un altro modo ...leggi: Avventure in prima serata
Inviato

@Aleph

A si? E lo fate tutti assieme per tutti i personaggi? Bello, bravi.

Io intendevo per PG quelle due paginette di storia del personaggio che veninvano recapitate da qualche amico giocatore e che servivano a me (GM all'epoca) a farmi un idea, alcuni avevano anche la scheda già fatta.

Poi D&D non dice come fare, quindi credo che ci si sia organizzati in maniere anche molto differenti nel tempo.

Dannat0

Avventure in prima serata non funziona così :)

Il Produttore non decide l'ambientazione, è un processo comune.

Ospite Dannat0
Inviato

si ma appunto ....la fase "pre" ..la sessione 0 dove si decide il "before" della campagna non è il bacjkground ma il pich (se non erro il termine che è un pò che non maneggio AiPs)

complimenti poi al resto e ti quoto...negli indi (dove lo spessore narrativo non è minore ma semmai maggiore) spesso non vi è traccia di BK dei personaggi anzi la storia come ben dici caro fenna si approfondisce con l'afterground

dunque il BK rimane un mero esercizio di stile la dove non ha meccaniche che ne prevedano un impatto in game (Runquest a differenza di D&D ha BK che alterano il personaggio così' da rispecchiare le vicende e avere all'atto pratico una retrofunzione...dici di essere X allora hai X...in D&D semplicemente poi raccontare di essere cresciuto come un grande combattente valoroso e aspirare alla cavalleria..poi giochi e nel giro di 2 livelli mi diventi malvagio e ******* e multiclassi persino ladro)

dunque no , il BK è un mero opello che non determina la profondità di un PG ne il suo sviluppo...è per chi ama trastullarsi nello scrivere storielle a tempo perso

Inviato

Questo dimostra che tu non hai mai giocato a giochi che permettono di costruire la storia mentre si gioca, introducendo elementi esterni che di volta in volta si integrano, o che abbiano regole per gestire "ciò che è accaduto prima" in maniera più organica di D&D.

Effettivamente non penso di aver mai giocato un GdR (e non gioco di narrazione o gioco da tavola) in cui si possa dire "Vi ricordate quello che è successo la scorsa sessione? Ho deciso di cambiare come mi sono comportato, non sono andato a prendere il sacco di monete d'oro, ho deciso di non entrare nella stanza così non faccio scattare la trappola. Adattatevi."

Cosa che invece può fare uno scrittore, tornare indietro al capitolo precedente e cambiare la storia se non gli piace dove sta andando, creare consistenza nell'interpretazione spaziando liberamente tra presente, passato e futuro.

Due cose possono uscire di buono da un BG per spingere ad un maggiore coinvolgimento: rapporti tra i personaggi; segreti da rivelare in gioco.

Io sinceramente credo che ti manchi l'esperienza necessaria per parlare in generale di scrivere un BG.

Inviato

quindi quando fate un background queste cose

i giocatori definiscono perché i PG stanno assieme, cosa li spinge, degli obiettivi concreti e quali sentimenti provano uno per l'altro

non ce le mettete? beh, insomma..a me sembra sempre un background..

Ospite Dannat0
Inviato

@ Aleph

il discorso è che già "il DM definisce l'ambientazione" è una cosa molto aleatoria... non sempre viene definita l'ambientazione e spesso ,anzi spessissimo, se non si usa una ufficiale spesso il DM può iniziare "in piccolo" e dunque oltre che al villaggio anonimo del primo livello non c'è molto altro da definire (anche perchè in D&D metà roba la definisce di base il sistema..vedi le classi e la loro rappresentazione)

secondo nessun PG ha un "manuale del perfetto BK" e dunque ..anzi spesso nel mio caso... ho visto giocatori fare BK del tutto autoreferenziali dove non è ne un obbligo ne un compito quello di descrivere il rapporto con gli altri ..anzi spesso questo viene demandato alla "sessione1" dove il party si incontra in taverna per la prima volta ed è furbamente messo alle strette e costretto a unirsi fin da subito ..alternativamente in D&D c'è sempre stato il famoso inzio "aprite gli occhi e siete in cella con altri estranei" che era un must del gioco

dunque non è necessario ne un obbligo dire che già si conosceva tizio o caio (e ci sono persino classi come il monaco che storicamente si autodescrivevano come stranieri appena giunti giusto per non cozzare con la loro classe in un ambiente fantasy)

ergo si anche quello può essere BK ma può anche non esserlo ..anzi generalmente definire tutto ciò è prima del primo livello e sopratutto definire parti del setting viene definito nel settore non BK ma Pich appunto perchè è una operazione diversa con scopi diversi

Inviato

scusate, ma il background è quello che sta DIETRO al personaggio, quello che lo ha formato e quello che lo rende capace di fare determinate scelte (anche sbagliate). di BASE appena un giocatore dice "mmmh vorrei fare un pirata con un pinguino come compagno" ha già creato un backgrund, quello che non sopporterei è "mmmh vorrei fare un guerriero 2/mago 3/monaco 2 perché è una buona build".

un background racconta del personaggio, e dire come si è conosciuto con gli altri è una possibilità, dire come ha conosciuto il suo pinguino compagno è una possibilità.. ma sono sempre background.

per invogliare i giocatori a "ruolare" mi sembra normale dire "pensate di più ai vostri personaggi, a come hanno vissuto sin ora, al loro aspetto" e così via per affezionarsi al personaggio e cominciare ad immedesimarsi in questo. come diamine fa un giocatore "barbaro2/mago3" a dire "questo posto non mi piace" se nessuno ha la minima idea che in un posto del genere c'è già stato? come fa a dire che è allergico al pelo di gatto? certo, si può sempre improvvisare, ma questo lo fanno i giocatori che GIA' ruolano e sono in grado di inventarsi situazioni "particolari" anche durante l'azione. non lo fa' di certo chi non riesce a ruolare, è un ossimoro. avendocelo scritto, o predeterminato in compagnia, invece il master può ogni tanto ricordare al giocatore che questi "ha paura dell'acqua" (per fare una citazione..)

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Inviato

@Aleph

Ora. Non parliamo sempre di semantica. cazzarola.

Il BG cos'è l'è quei quattro fogli che ti vengono dati con scritto il passato dei personaggi.

Nel migliore dei casi i giocatori si sono messi daccordo. Nel peggiore nemmeno c'è.

Ti ho chiesto: fare una sessione con cui si crea il personaggio, si stabiliscono i legami tra personaggi del gruppo, sopratutto cosa fa andare avanti i PG maniera coerente all'ambientazione sia un processo normale per te. Mi rispondi con la filosofia.

Dimmi è normale. Non è la prassi. Dipende.

Ma non mi puoi filosofeggiare sul concetto di Background perché questo è marginale.

@bobon123

Non hai mai ritrattato o avuto richieste di ritrattare su un dato momento della fiction nel (probabilmente unico gioco che hai provato cioé) D&D?

Perché quando giocavo a quel gioco, nelle sue incarnazioni fatte male a me è capitato.

L'esempio (da the gamers) è quello relativo alle persone che nel tal momento della notte sono sveglie e invece non lo sono.

Perché si ritratta? Perché, a volte, ci sono cose che non vengono dette o vengono sott'intese.

GM: Siete stanchi morti, non riuscite a fare un altro passo oltre, dovete riposare. Fatemi un tiro X. roll. Tutti siete sfiniti. Tranne il PG di Marco che sembra non aver subito il caldo.

Marco: Ok allora io resto sveglio a fare da guardia.

GM: passano poche ore e la stanchezza si fa sentire.

Marco: quante?

GM: tipo sei, però sei stanco morto. Hai un -2 ai tiri percezione.

Marco: hei però in sei ore gli altri hanno potuto dormire seramente per darmi un cambio.

Qui marco sta tentando di non avere la penalità perché ha capito che sta (o potrbbe succedere) per succedere qualcosa di brutto, qualcosa che prevede il tirare dadi

GM: mmm... direi di si. Chi è sveglio?

Si decide chi è sveglio.

GM: tira i dadi percezione.

L'esempio semplice e capitato a tutti parla di una ritrattazione. Non ti è mai capitato? Come sopra, temo tu debba giocare più di ruolo e più giochi.

Aggiungo poi che un gioco dove si gioca a giocare ciò che è successo prima è Un penny per i miei pensieri; ma ci sono giochi dove tranquillamente il BG non serve, perché elementi come frammenti di ricordi, ma anche regole per collegare i personaggi fra loro sono usati e funzionano.

Solo che non li conosci.

@Dannat0

Io non so se l'appellativo buono mi calza, direi di no. So però che nel merito della questione BG si è sulla stessa linea d'onda.

Ospite Dannat0
Inviato

scusate, ma il background è quello che sta DIETRO al personaggio, quello che lo ha formato e quello che lo rende capace di fare determinate scelte (anche sbagliate)
molta de sta roba in D&D è espressa nella classe stessa ...tant'è che in D&D la classe porta di base già buona parte del BK nel concept stesso delle classi e di come il gioco le struttura

di BASE appena un giocatore dice "mmmh vorrei fare un pirata con un pinguino come compagno" ha già creato un backgrund, quello che non sopporterei è "mmmh vorrei fare un guerriero 2/mago 3/monaco 2 perché è una buona build".

il "vorrei fare" è una richiesta contemporanea ..un modo per dire "voglio elemento X e Y (tra una lista di roba che attivamente può scegliere in quel preciso istante" ed è allo stesso modo se avrebbe detto ...voglio fare un ranger con ablità nuotare e professione navigatore con compagno animale pappagallo...non farebbe una piega...è un modo come un altro di dire che buil si vuole

un background racconta del personaggio, e dire come si è conosciuto con gli altri è una possibilità, dire come ha conosciuto il suo pinguino compagno è una possibilità.. ma sono sempre background.
si ma qui: "mmmh vorrei fare un pirata con un pinguino come compagno" io non vedo nulla di sta roba..e a D&D quella roba che elenchi è utile e profonda come la suola di una scarpa (perchè tanto a D&D conta solo quello che fai dopo anche se differisce del tutto il tuo BK)

per invogliare i giocatori a "ruolare" mi sembra normale dire "pensate di più ai vostri personaggi, a come hanno vissuto sin ora, al loro aspetto" e così via per affezionarsi al personaggio e cominciare ad immedesimarsi in questo
io penso che questo sia uno dei modi peggiori di presentare D&D...cioè farlo passare per cose che non è e che non fà...tanto che poi quella roba che tu gli presenti nel gioco se non si adotta un sistema di "appagamento" come dicevo io è solo un elemento frivolo e senza riscontro dunque dopo un pò (come molti fanno) si stufano e iniziano con meno frequenza a farsi alla pazza gioa di fare BK

come diamine fa un giocatore "barbaro2/mago3" a dire "questo posto non mi piace" se nessuno ha la minima idea che in un posto del genere c'è già stato? come fa a dire che è allergico al pelo di gatto? certo, si può sempre improvvisare, ma questo lo fanno i giocatori che GIA' ruolano e sono in grado di inventarsi situazioni "particolari" anche durante l'azione. non lo fa' di certo chi non riesce a ruolare, è un ossimoro.
perchè bisogna avere un copione scritto? io sono sempre dell'idea che avere meno roba pre-decisa offra più libertà tanto che quel barbaro deciderà in sede a seduta stante se certe cose gli piacciono o meno

avendocelo scritto, o predeterminato in compagnia, invece il master può ogni tanto ricordare al giocatore che questi "ha paura dell'acqua" (per fare una citazione..)
questo diventa limitativo e raramente ho visto sta roba frenare i giocatori ...dunque ,si ,ho paura dell'acua..BRRR ma poi? un -2 ? figuriamoci ...

tanto vale non predeterminare nulla e avere le sensazioni a pelle (che almeno per me son più naturali di un copione che scrivi anni prima e che da li in poi devi rispettare con un DM che è costretto a farti da balia)

e in tutto questo l'interpretazione cosa c'entra? il BK continua a risultarmi estraneo non so voi....

Inviato

eviterò il multiquote sperando di essere più lineare possibile..

innanzi tutto, non so a cosa tu stia giocando, ma nei giochi di ruolo dire "vorrei fare un pirata con un pinguino" è differente dal dire "voglio fare un ranger con ablità nuotare e professione navigatore con compagno animale pappagallo". la stessa identica differenza che c'è tra giocare a D&D è dungeons&dragons online. o forse sono io a non avere mai giocato di ruolo..

ovvio che un giocatore poi possa basare il suo pg sulle combo (tipo il 90% dei giocatori non affezionati?), ma di base le regole servono per servire l'immaginazione, non il contrario.

riguardo al presentare D&D, da quel che ho capito della richiesta di questo topic NON è introdurre nuovi giocatori al gioco, ma far sperimentare a dei giocatori già "presenti" uno stile differente di gioco, ovvero quello di ruolo, a confronto con il wargame che D&D può offrire. anche se io, personalmente, per invogliare qualcuno a giocare per la prima volta gli direi "bene, dimmi cosa ti piacerebbe fare, raccontami un personaggio, ed io te lo trascrivo in numeri."

riguardo al copione pre-scritto, ovviamente non è necessario che vada in profondità (ma può farlo benissimo). il fatto è che te ti comporti in una determinata maniera a causa di una serie di eventi che ti ha portato a ragionare in quel modo. chi è esperto di "ruolo", chi riesce a mantenere il controllo sul proprio personaggio, può anche fare a meno del BG (per quanto mi chiedo quale master non chiede "chi è il tuo personaggio" al proprio giocatore) e fare in modo che il suo personaggio agisca in maniera coerente (comunque, per farlo il giocatore dovrà avere in mente uno specifico tipo di personaggio..)

insomma, quello che dico è che il BG non è solo la storia del personaggio, ma sono le sue scelte e soprattutto come queste hanno influenzato la sua vita. non è nulla di filosofico, è una questione di "perchè il mio personaggio va all'avventura? quali sono i suoi obbiettivi? e perché si è posto tali obbiettivi?" insomma rappresenta le scelte del proprio personaggio e per quanto questo sia in parte dato dalla "classe" non significa nulla a meno che non si voglia giocare il classico personaggio stereotipato di quella classe (che è in pratica l'utilizzo di un BG prestabilito da altri, non è l'assenza di BG..)

il barbaro può tranquillamente decidere se una cosa gli piace o meno li per li, ma comincia a risultare un fantoccio quando queste scelte non hanno alcun senso se non quello di convenienza del giocatore. il BG serve proprio a dare delle linee guida (ok, ho fatto un nano, prendo il BG standard del nano e odio gli elfi. ora prendo un nano, non sceglo il BG standard, anzi, non mi creo neanche da lontano che vita possa aver vissuto questo nano, perchè diavolo sto chiamando "odioso orecchie a punta" il mio compagno elfo?!?)

il fatto è che probabilmente non te ne rendi conto, ma anche tu stai "seguendo il tuo background". anche tu stai vivendo secondo eventi che hanno segnato la tua vita. non è diverso dal personaggio. per giocatori esperti, ripeto, è più facile fare in modo che traspaia la personalità del personaggio, ma per quelli meno esperti tutto quello che traspare è il giocatore travestito, e non un personaggio. compirai scelte poco piacevoli per il giocatore secondo il tuo bg perché è così che si comporterebbe (per quale motivo il mio personaggio dovrebbe avere paura di qualcosa? per quale motivo il mio personaggio dovrebbe comportarsi in maniera sconveniente? perchè le persone vere fanno esattamente così.. e come una persona può decidere di rifiutare un incarico amministrativo da parte di una industria di cosmetici solo perchè disprezza il maltrattamento degli animali, un'altra potrebbe accettare quel lavoro con felicità, e magari decidere di non andare mai più al circo perchè da piccolo è rimasto sconvolto da IT.. se non hai in mente neanche una bozza del tuo personaggio, quello che viene fuori sei solo te.. di conseguenza, quell'ascia incredibile che desideravi da quando sei nato come giocatore, potresti doverla rifiutare a causa di un evento che ti ha segnato in passato..)

mi rendo conto che può risultare faticoso, prendere decisioni pensando come un'altra persona, con un altro atteggiamento ed un altro punto di vista, e sicuramente molti tuoi lati traspariranno dal suo comportamento (si usava in psicologia lo psicodramma eh! un motivo ci sarà..) ma io lo trovo il modo più gratificante di giocare..

certo, ripeto, si può sempre improvvisare, ma o si ha bene in testa il proprio personaggio (e non intendo la scheda) o si rischia davvero di sembrare scontati...

ps: perchè BK e non BG?

Inviato

@Aleph

capisco il punto.

Il problema è che in base a come lo si fa cambia radicalmente.

Una sessione come l'ho proposta io sopra, dove il DM dice hei ragazzi mi piacerebbe giocare qui, fa vedere la zona, la spiega e quant'altro.

Voi dovete:

- trovare il motivo per cui i vostri PG stanno assieme, io suggerisco, ma spetta a voi decidere il perché;

- decidere chi sono i vostri personaggi e magari dare qualche accenno di carattere;

- scegliere in che rapporti sono l'uno con l'altro possono essere varie cose come: "gli devo la vita perché mi ha salvato le chiappe"; "il nostro amore interraziale non può esistere per lei sono solo un umano";

- magari introdurre una segreto del vostro PG che volete che esca in gioco.

Il che è molto differente da: scrivete il BG del personaggio quando fate la scheda.

La differenza è quella testimoniabile da Minokin e da altri del gruppo chimera che, negli anni, si son ritrovati a leggere palandrate di BG assurdi per giustificare le razze e le classi. Perché per dire che uno era un mezz'orco celestiale dovevano fare la genealogia.

Ora bisogna intendersi. Tu stai parlando della parola background di cosa è accaduto prima e che porta una persona ad agire in una determinata maniera; io sto parlando del metodo di definizione di cosa è accaduto prima ad un personaggio e a come viene gestito in un gioco di ruolo come D&D, dove non ci sono regole specifiche.

Se sono i 4 fogli non serve a nulla. Il rapporto a mia esperienza fra la gente che scrive i 4 fogli e la gente che si siede al tavolo per decidere che pg giocare e come giocarli è decisamente a favore del primo.

P.S. nota in calce. A parte splittare eventualmente il topic, come accade sempre quando sono coinvolto direttamente in una discussione, ho chiesto agli altri moderatori di guardare la dissione loro. Se credete che esageri o sia troppo diretto (il caldo, la birra e la passione per dire a qualcuno su internet che ha torto sono un mix letale per le discussioni) non abbiate problemi a segnalare, grazie.

Inviato

@fenna

allora, quando io dico di fare un background, lo dico per dare un comportamento realistico al personaggio, dargli uno "stile". quello che dici tu è che questa cosa si può fare anche senza un vero e proprio BG, e ti do pienamente ragione! il mio commento era "è più difficile farlo/è necessario essere più esperti": l'autore del topic (se sta ancora leggendo) ha chiesto come invogliare i propri giocatori ad entrare più in profondità con i loro pg, visto che non riuscivano ad interpretare. secondo me a quel punto specifico della crescita del gruppo potrebbe fare davvero comodo la "stesura" di un background. inizialmente, si sentiranno un po' estranei dai loro personaggi, dovranno comportarsi in maniera distante da come si comporterebbero di solito. poi rendendosi conto che questo è piacevole, butteranno via il BG e cominceranno a farlo "naturalmente".

imho, anche un BG assurdo può essere un buon inizio (ma non una buona fine.. è una delle cose che aborro di più, sia come giocatore che come master), il giocatore viene posto davanti all'assurdità della sua scelta.. di mano sua! per situazioni totalmente senza senso, può anche essere divertente mostrare al gruppo cosa un giocatore ha scritto per scusarsi.. o magari fargli capire a faccia a faccia quanto assurde sono le sue idee per avere un +2 ai danni, quando potrebbe fare un personaggio "Normale" e concedergli il talento che richiede "celestiale" come talento bonus, se proprio è importante per lui (le prime volte eh! giusto per invogliare a fare personaggi seri e non delle accozzaglie di razze e 120 classi.. ricordo che in 3.5 feci un mezzo drago, con una miscela di classi e classi di prestigio totalmente a caso, solo per riuscire a fare una classe di prestigio da drago dal livello 13, tipo, che richiedeva: AB alto, TS tutti alti.. XD ora mi diverte ripensarci..)

ps: fenna credimi non sei per nulla offensivo. :)

Inviato

Fenna, io credo che innanzi tutto dovresti evitare di fare supposizioni su altri.

Serve solo a renderti antipatico dire "Tu dici XXX perché hai sempre giocato a YYY". Solitamente è più ragionevole parlare sul tema piuttosto che sulle persone e sulle loro esperienze. In particolare quando non le si conoscono.

In secondo luogo, parlando su quello che dici e non del tono con cui lo dici, il tuo intervento lascia davvero perplessi.

Ti ripeto la frase che ha causato la tua ira, il PS ad un mio post:

- Il giocatore di GdR, a differenza di uno scrittore, non può tornare indietro sui suoi passi e cambiare la trama passata

A questo le tue argomentazioni di risposta sono state

- Non è vero, ci sono giochi di narrazione in cui è possibile, lo dici perché non hai mai giocato a niente tranne D&D,

- No aspetta, a volte capita che un giocatore si rimangi quello che è successo negli ultimi 5 minuti per una non comprensione con il master

Credo sia un caso non tanto di incapacità di astrazione e generalizzazione, ma proprio di aver completamente frainteso il senso del discorso.

Sì, è vero, capita che un giocatore possa tornare indietro sulla frase appena detta. Cambia qualcosa? Ovviamente no.

Il potere che ha lo scrittore di poter cambiare la trama tutta insieme, in tutti gli istanti temporali, andando avanti e indietro tra i capitoli, si perde non in D&D, ma in tutti i giochi in cui è richiesta collaborazione tra persone nella stesura della trama e rapporti causali tra le azioni dei personaggi. Non è perché si gioca a D&D o a Amber o altro, se io devo basare la mia interpretazione sulle tue azioni, ci sarà un limite a quello che tu possa cambiare tornando sui tuoi passi.

Vi sono eccezioni? Sì.

Il discorso rimane generalmente valido? Sì.

Inviato

Io continuo a credere che il funzionamento di un gioco centrato sull'interpretazione piuttosto che su altri aspetti sia l'accordo preliminare tra tutti i giocatori su questo specifico punto.

Se l'accordo esiste l'avventura o la campagna funzionerà in quel modo.

Io non sono esperto di GdR non tradizionali, anzi a dire il vero io con i miei amici abbiamo sempre giocato ai GdR tradizionali (lo schema master - giocatori e solamente a Cyberpunk, CallOfCthulhu e D&D), ma questo non ci ha impedito di sviluppare nel tempo un amore per l'interpretazione ed un disprezzo generalizzato per le regole che ha portato ad una naturale evoluzione del nostro modo di giocare in un gioco centrato sull'interpretazione.

Si potrebbe obbiettare che de facto non giochiamo piu' a D&D o a CallOfCthulhu per come sono stati pensati e piuttosto ad una loro versione stravolta e smembrata dalle home rules ma, io credo, questa è un obiezione che lascia il tempo che trova (anche se veritiera) perchè quel che conta è il risultato finale.

In generale comunque sono fortemente contrario ai premi di vario tipo per l'interpretazione.

In una campagna strutturata in modo centrato sull'interpretazione la ricompensa è lo sviluppo del gioco stesso.

Se invece, lasciando da parte il modo di giocare che abbiamo io ed il mio gruppo di amici, il tema è dare una spruzzata interpretativa a giochi che rimangono legati allo svolgimento hack'n'slash, questo può essere fatto in mille modi e con mille toni diversi di soddisfazione.

Penso che anche in questo caso sia una pessima idea dare premi per l'interpretazione (cosa che in questo contesto avrebbe ancora meno senso) e generalmente sia una pessima idea anche quella di dare troppo peso ai background scritti.

Se il background deve esserci, non devono essere più di 4 o 5 righe generalissime in cui si delineano alcuni tratti della personalità che piu' ci piacerebbe esprimere in quei personaggi per caratterizzarli.

Scrivere background della lunghezza di un breve romanzo per rivangare le sorti della famiglia del personaggio fin dai tempi dei suoi trisnonni può essere soddisfacente per chi lo scrive e anche per chi lo legge, ma è generalmente completamente inutile ai fini del gioco stesso.

Inviato

ma questo non ci ha impedito di sviluppare nel tempo un amore per l'interpretazione ed un disprezzo generalizzato per le regole che ha portato ad una naturale evoluzione del nostro modo di giocare in un gioco centrato sull'interpretazione.

Non esiste dicotomia tra regole e interpretazione.

Esistono solo regole fatte bene e regole fatte male. Regole che aiutano l'interpretazione, regole che la ostacolano e regole neutre.

Semplicemente in quei giochi (D&D, Cyberpunk, Call of Cthulhu) non esistono regole che aiutino l'interpretazione (anzi forse, in alcuni casi, esistono regole che la ostacolano)...è per questo che vi siete trovati a "disprezzare" le regole. Semplicemente perché erano malfatte (nel senso che non portavano ad ottenere quello che il gioco prometteva).

Quindi da un caso specifico (sebbene molto ampio visto che tutti i giochi più giocati usano il sistema-0) si arriva alla facile, seppure errata, generalizzazione: "Le regole ostacolano l'interpretazione".

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