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Partenza da Fogliascura


Nathaniel Joseph Claw

Messaggio consigliato

"Oltre quegli alberi è il mondo,

oltre quegli alberi è il freddo."

- Antica filastrocca di Fogliascura.

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@Fra Tac

Spoiler:  
Finalmente il grande giorno è arrivato. Non hai fatto neanche in tempo a salutare tutti i fratelli: come stabilito, Amedeo e Guglielmo, i due garzoni che al monastero si occupano delle pulizie, ti hanno svegliato alle prime ore dell'alba, facendoti trovare tutto pronto per raggiungere il luogo stabilito per la partenza. Nei loro occhi, per mesi pervasi da febbricitante attesa, hai scorto una nota vagamente malinconica, quasi come se qualcosa non facesse loro gustare appieno il tanto atteso momento.

Quando sei arrivato alla piccola radura ai margini del villaggio, hai trovato l'erborista Beldak ad aspettarti saltellando con impazienza attorno ai carri. Per qualche minuto hai dovuto sopportare da solo i suoi continui brontolii sulla lentezza dei tuoi due sottoposti nell'andare a prendere i cavalli, poi Herzen, il misterioso e solitario ragazzo su cui circolano strane storie, si è presentato quando ormai avevi cominciato a dubitare che sarebbe venuto.

@Herzen
Spoiler:  
Finalmente il grande giorno è arrivato. Dopo non essere riuscito a dormire per tutta la notte, ti sei alzato alle prime ore dell'alba ancora stanco, dilaniato interiormente dal dubbio che ormai ti tormenta da due mesi a questa parte: "partire è la cosa giusta da fare?"

Dopo aver perso ancora qualche minuto a cercare una risposta, hai deciso che provarci non avrebbe potuto farti altro che bene. Del resto non hai più nulla che ti leghi al villaggio dove sei nato, nulla che ti impedisca di abbandonare la chiusa e angusta realtà di Fogliascura. Quando sei arrivato al luogo designato per la partenza, hai trovato ad aspettarti l'erborista Beldak e il monaco Herzen, una delle personalità più importanti nel monastero di Heironeus. Tutto quello che ti separa dal tanto agognato viaggio è il tempo che Amedeo e Guglielmo, i due fraticelli che vi accompagneranno, ci impiegheranno per trovare degli animali con cui trainare i vostri carri.

Come ogni mattina, la luce penetra debolmente tra l'intricato reticolo di rami delle querce secolari che, con il fitto fogliame, formano il verde tetto che ricopre il villaggio di Fogliascura. I due carri con cui state per partire sono pronti, con le provviste che ne ingombrano la parte posteriore e i posti anteriori lasciati sgombri per fornirvi un solido sostegno durante il viaggio che, per la prima volta, vi porterà fuori dal vostro borgo natale. Per partire mancano solo i cavalli e in direzione della stalla potete sentire il rumore degli zoccoli sul selciato avvicinarsi lentamente, rompendo l'austero silenzio che domina in questo momento, quasi a sottolinearne la sacralità.

« Quanto ci mettono ad arrivare? » le parole di Beldak Armorsmith sono cariche di impazienza. « Ce la faremo a partire prima che si faccia notte? »

Oltre alle parole, anche l'atteggiamento del ragazzo trasmette un malcelato nervosismo: stropicciando con le mani la pesante tunica verdastra all'altezza della vita, cammina in in tondo attorno a voi, saltellando in modo quasi angosciante da un piede all'altro. Ogni cinque passi scalcia i piedi in aria per togliere i sassolini che gli si intrufolano nei sandali, senza per questo interrompere la smaniosa passeggiata. L'illuminazione soffusa gli colora il volto di un celestino sbiadito, reso ancora più pallido dall'agitazione di cui non riesce a liberarsi in nessun modo. Ad un tratto, Amedeo e Guglielmo, svoltando un angolo, compaiono da un vicolo al margine del villaggio, dirigendosi verso di voi a passi lenti accompagnando i quattro cavalli che vi servono per i carri.

« Oh, ce l'hanno fatta! » esclama, passandosi una mano nei folti capelli neri e impugnando con l'altra il bastone da viaggio che aveva adagiato a terra. « Il momento è finalmente giunto »

Mentre qualche uccello mattiniero si azzarda a rompere il silenzio, i due fraticelli legano due cavalli a ciascun carro, per poi prendere posto sul carro più ingombro di rifornimenti e cianfrusaglie, in modo da lasciare a voi tre quello con più spazio libero. Raccogliendo da terra anche la borsa ricolma di erbe e intrugli, Beldak si avvia per sedersi sul mezzo di trasporto, voltandosi verso di voi.

« Avanti, dobbiamo raggiungere il porto di Squaloardente il più in fretta possibile » sul volto gli si dipinge un sorriso liberatorio. « Chissà quante cose ci aspettano là fuori... »

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<< Ho preso tutto ciò che mi serviva. Non credo che qualcuno sentirà la mia mancanza, frate. Anche volendo, non c'è più nulla che mi lega a questo posto. E' il momento che trovi la risposta che cerco. >>

Mi guardai indietro, quasi tradendo le mie parole. Non volevo portarmi iella da solo, ma sentivo in me che forse sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto questo villaggio. Rivolgendo di nuovo il viso verso il carro, scrollai le spalle tenendo stretto le bretelle del mio zaino, per poi salire sul carro poggiandolo da una parte e sedendomi su quelle scomode tegole di legno, chiudendo in viso in basso poggiando i miei gomiti sulle ginocchia, aspettando finalmente di partire.

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Pace a te Herzen Cross. E così tu hai lasciato tutto? Si, anch'io, è vero, ma solo momentaneamente. Infatti i miei saluti non sono stati degli addii ma degli arrivederci. Il mio passato ed il mio futuro sono quì a Fogliascura. Il presente, invece, è un libro aperto in cui sto iniziando a scrivere. Non sò cosa mi riserverà questo viaggio. Non conosco niente. Ma la fede in Heironeous è talmente grande che non mi farà vacillare. Seguo la sua via, anche non so per dove passa. Ma sono sicuro che finisce quì, a Fogliascura.

Descrizione

Spoiler:  
Fra Tac è un mezzorco di circa 30 anni. Alto 2,10m e del peso di circa 120 Kg. Ha gli occhi neri, è completamente calvo e la pelle verde. Vedi immagine.
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<<Quasi la invidio frate, nella certezza della vostra fede. Forse, quando avrò una risposta, tornerò qui da questo viaggio>>.

Guardo distrattamente il paesaggio che scivola via dal carro, proseguendo lungo la strada battuta. Ripenso a questi ultimi anni, a come mi sia servito parecchio tempo prima di sentirmi preparato per affrontare questo viaggio. Sospiro, chiudo gli occhi e li riapro, emettendo un'emozione che ho espresso pochissime volte in vita mia: un sorriso.

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Guardo il paesaggio che lentamente cambia e scivola via mentre ci spostiamo con i carri.

Figliolo, la fede è un dono, e purtroppo non dipende da me, ma ti assicuro che inizierò a pregare Heironeous anche per te......chissà.......i disegni degli dei sono sconosciuti ai mortali. Io, ad esempio, non so cosa il mio dio ha in serbo per me e questa cosa mi rattrista e mi rallegra contemporaneamente.......guarda sull'altro carro...li vedi quei due giovani frati? Si chiamano Guglielmo e Amedeo. Hanno voluto seguirmi....non so perché, mi hanno accennato a dei sogni, a delle visioni legate a me. Mi hanno visto e/o sognato circondato da fulmini, mentre una voce li invitava a seguirmi. Che siano stati messaggi premonitori mandati da Heironeous? Chissà.......io spero di si.........

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Mentre le ruote dei carri rumoreggiano sul selciato al limitare del villaggio, l'erborista Beldak, seduto proprio in mezzo a voi, vi analizza con sguardo impaziente e scattante. Inizialmente sembra restare sulle sue, senza prendere parte alla conversazione, poi, quando ormai i cavalli vi stanno conducendo tra gli alberi della folta foresta che circonda Fogliascura, stringe con crescente veemenza le redini delle bestie, parlando senza alzare lo sguardo dal terreno.

« Non so se vi siate ancora resi conto di quello che significa questo viaggio » pronuncia le parole con brevissime pause tra l'una e l'altra, quasi a sottolinearne l'importanza. « Nessuno esce da Fogliascura. Nessuno. E ora noi, proprio noi, stiamo per vedere il mondo esterno. Stiamo per respirare l'aria al di fuori di queste quattro piante »

Fa roteare il dito in aria, indicando la fitta vegetazione che vi circonda. Pian piano la sua voce si perde nelle vostre menti: in effetti, l'opportunità che vi è stata data è cosa davvero rara nel villaggio in cui siete nati. Legato indissolubilmente alla foresta da quando l'uomo ha memoria della storia, il popolo di Fogliascura non ha mai abbandonato il ristretto territorio racchiuso nella piccola radura al centro della Foresta di Zanneverdi; gli anziani raccontano antiche leggende su un patto stretto con Zanneverdi, il drago da cui la foresta prende nome, ma nessuno ormai ricorda quale sia la verità. Da generazioni nessuno si avventura nel mondo esterno, con cui il vostro villaggio non ha alcun tipo di contatto (sebbene a volte degli studiosi interessati cerchino di penetrare nella foresta, venendo puntualmente scacciati dagli orgogliosi abitanti vostri compaesani), e proprio a voi è stato affidato il compito di risolvere una questione che, nonostante nessuno ve l'abbia detto espressamente, sembra piuttosto rilevante.

@Fra Tac

Spoiler:  
Non sai bene per quale motivo tu sia stato scelto per questo viaggio, ma Deblon, il priore, è stato piuttosto chiaro: sebbene lui fosse restio a scegliere te per la missione, quello era il volere di Heironeus e tu non potevi di certo opporti al desiderio della tua divinità. Con preparativi anche piuttosto brevi, hai fatto tutto il necessario per partire ed ora eccoti qua, accompagnato da un erborista con cui hai avuto poco a che fare nella tua vita, una figura estremamente solitaria e due ingenui fraticelli del monastero.
@Herzen
Spoiler:  
Inizialmente, quando Deblon (il priore del monastero di Heironeus) ti ha parlato di questa spedizione, eri restio ad accettare di intraprendere tale viaggio, però poi hai capito che non avevi nulla che ti legasse a Fogliascura e che vedere il mondo non avrebbe potuto farti altro che bene. Senza aver ricevuto altre informazioni, ora ti ritrovi qui, in compagnia di tre monaci e un erborista con cui non hai mai avuto alcun contatto durante la tua vita.

« So che sarete ansiosi di conoscere il motivo di questa insolita spedizione » il tono dell'erborista si fa più caldo e amichevole. « Però devo chiedervi di pazientare ancora un po'... vi spiegherò tutto a tempo debito »

In lontananza cominciate ad intravedere qualcosa, uno spiraglio di luce tra gli alberi. Probabilmente è solo un'illusione, un banale scherzo della mente, però vi sembra che le possenti querce si stiano diradando sempre di più, liberandovi il cammino verso il mondo al di fuori della Foresta di Zanneverdi. Un brivido vi percorre la schiena: state per vivere un'esperienza mai concessa ad un abitante di Fogliascura.

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Figliolo, hai ragione, non ho assolutamente idea del nostro obiettivo, so solo che il mio dio vuole questo, ed io eseguo......non mi vengo domande da fare, perché la mia fede mi rassicura...ho solo curiosità......certo è che è olto strano, che io e lui, persone molto diverse, siamo stati scelti per questa "missione".........e la cosa strana è che saremo accompagnati da un erborista, forse è questo che mi preoccupa.....il mio priore, ha ricevuto un ordine, da chi? Chi è il mandantedi questa "missione"?

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Beldak si prende un attimo per rispondere, mentre dal secondo carro, dietro di voi, proviene il bisbiglio dei due fraticelli.

« Il priore » prende un profondo respiro, battendosi due volte il pugno sul petto in segno di rispetto. « Ha scelto chi ha creduto più preparato per affrontare i pericoli che potremmo dover affrontare all'esterno. Ha detto che voi due sareste stati perfetti... mi sono fidato delle sue parole »

Si ferma un attimo, come a riflettere sui ricordi.

« Però... » muove il dito in aria, come per aver improvvisamente ricordato un dato importante. « Però c'era qualcosa in strano in lui... sembrava quasi... quasi emozionato all'idea di farti partire per questo viaggio... Già, come se lo aspettasse da tempo » scuote la testa, tornando alla tua domanda. « Non c'è un "mandante" per questa missione. Il priore Deblon mi ha chiesto di partecipare, come ha fatto con voi... »

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Distolsi lo sguardo verso di loro, attirato dalla conversazione. Sollevai le sopracciglia per lo stupore, ed in effetti non mi passava per la mente che, in tutti questi anni, Fogliascura abbia vissuto senza seccature dal mondo esterno.

<<Quando parlai con Deblon, mi accennò soltanto della possibilità di conoscere la verità sul mio passato, e che l'unico modo fosse documentarmi sul mio...stato.>>

Tolsi il guanto, mostrando il dorso della mia mano. La osservai con l'aria distratta. Tutti nel villaggio sanno della mia pelle maledetta, simile ad un elfo oscuro, nonostante ho l'aspetto di un umano.

<<Non tutti sanno che questa è il segno di una Maledizione Gitana. Ricordo soltanto di averla fin dalla nascita. "Che possiate avere tutto ciò che desiderate e che desideriate tutto ciò che avrete". Fu l'unica cosa che scoprì sulla mia maledizione. Non ha molto senso, ne so se ero troppo piccolo per ricordare cosa mi fece la mia famiglia o chi lo fece alla mia famiglia. Spero soltanto che ne varrà la pena scoprirlo. Non metto il dubbio che il priore fosse contento di mandarmi via con la scusa di scoprire la mia verità, ma alla fine ne avrò beneficio anche io.>>

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« Sì, sicuramente scopriremo tutti un sacco di cose... » risponde Beldak ad Herzen. « Lì fuori deve esserci la risposta per ogni domanda... »

L'aria sognante dell'erborista lo rende quasi ridicolo, tutto teso in avanti con il volto velato di una febbricitante emozione. Il quadretto infantile, ma allo stesso tempo comprensibile, viene interrotto da un improvviso e tetro fruscio tra le foglie che vi circondano. Tirando le redini in modo da fermare i cavalli, la vostra "guida" fa un gesto con la mano, comunicando ai due fraticelli dietro di voi di imitarlo e di bloccare l'avanzata dei carri.

« Cos'è stato? » sussurra piano, carico di paura. « Qualcosa si è mosso... »

Per una seconda volta, i rami delle piante attorno a voi ondeggiano di nuovo come scossi da un forte vento, poi ancora una volta il rumore si arresta e tutto sembra tornare alla normalità.

« Frate Tac » il tono è tesissimo. « Vorrei spiegarle il motivo del viaggio, ma lo farò quando saremo al sicuro... non riesco a capire cosa stia succedendo... »

Purtroppo, vi ritrovate nella sua stessa situazione: per quanto cerchiate di osservare con accuratezza l'ambiente circostante, non vedete altro che normalissimi alberi dai tronchi possenti e ricoperti di fogliame. Nessuna traccia di qualcosa che abbia potuto generare quella serie di rumori.

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Con la calma serafica che mi contraddistingue, mi alzo in piedi sul carro e con un gesto rapidissimo scendo dal carro e mi posiziono direttamente tra il carro e gli alberi che si sono mossi. Il mio gesto è talmente rapido che il cappuccio del saio grigio che porto calato sulla testa, mi vola sulle spalle come se scosso da vento forte.

@DM

Spoiler:  
Ascoltare +6

Osservare +4

Muoversi silenziosamente +5

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Spalanco gli occhi, guardandomi stupito attorno a me. Vedo Fra Tac scendere dal carro, mentre io balzo per terra restando vicino ai cavalli. Un brivido lungo la schiena mi assale, come di imminente pericolo. Sguaino le mie due spade lentamente dai foderi a tracolla sulla schiena, aspettando lo svolgersi degli eventi. Non mi piace, pensai fra me e me, per questo è meglio se resto preparato al peggio.

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