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[Sir Daeltan Fernagdor] I Sette Scudi - Gruppo B


Sir Daeltan Fernagdor

Messaggio consigliato

Inviata

Le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,

le cortesie, l'audaci imprese io canto,

che furo al tempo che v'eran gli eroi.

Qui si parte l'avventura: che fama, e divizie, e grandi onori possino su voi cadere.

_____________________________________________________Campagna "I Sette Scudi" - Topic di Servizio: Ambientazione

_____________________________________________________Campagna "I Sette Scudi" - Topic di Servizio: Gruppo A

_____________________________________________________Campagna "I Sette Scudi" - Topic di Servizio: Gruppo B

_____________________________________________________Campagna "I Sette Scudi" - Topic di Gioco: Gruppo B

  • 2 settimane dopo...

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Inviato

È una gelida giornata di inizio inverno, a Yerburg; il sole pallido tenta di farsi strada tra le grigie nubi, lontano, nel cupo cielo. È quasi il tramonto; il vento del nord entra nei vestiti e gela le ossa. Le strade sono quasi deserte, pochi passanti frettolosi si avviano verso le loro case. Il Castello Ducale sovrasta con la sua mole la città, in una foschia brumosa che di tanto in tanto lascia intravedere qualche guglia o qualche feritoia nella massa imponente delle mura e delle torri.

Per ripararvi dal freddo siete entrati nella Locanda dell'Arco di Ferro, che si affaccia su una via diritta, non molto larga; la porta non è enorme, ma permette di passare agevolmente anche agli uomini più robusti. Dentro, il locale è molto ampio, e un ciclopico camino lo riscalda vigorosamente. Il posto è tranquillo, non vi sono che alcuni studenti di magia con un paio di enormi tomi, due o tre guardie che si riposano dopo il turno e qualche avventore abituale, amico dell'anziano padre della locandiera, che al momento sta armeggiando col camino. Mharwa, che gestisce il locale, è una donna graziosa, sui venticinque anni, ben vestita, che non manca di sorridere agli avventori educati che la salutano con garbo. Ha appena "accidentalmente" rovesciato un boccale di birra sull'elegantissima tunica di un galante forestiero; questi borbotta insulti sottovoce, tra cui intelligibili appellativi poco gentili alla signorina in questione.

Un individuo misterioso con un ampio mantello di lana rossa è seduto in un angolo, e scartabella in una miriade di pergamene, aprendo un paio di volumi ogni tanto; ha un'aria seriamente preoccupata.

Inviato

Ormai è da un giorno che sono arrivato qui e, come tutti i pomeriggi, dopo aver pranzato nella locanda dove dormo, ho fatto una passeggiata finché il forte vento non mi ha costretto a cercare riparo. Ed è così che sono tornato nella locanda dove alloggio: l'Arco di Ferro.

Entro baldanzoso nella locanda, guardandomi intorno Ho anche un certo languorino... Come al solito i miei occhi si posano sulla ragazza più carina in circolazione, in questo caso la bella Mharwa. Osservo come accidentalmente rovescia il boccale Nonostante tutto mantiene una grazia e un portamento affascinanti... quando odo però gli insulti del malcapitato forestiero il piacere che provavo fino ad all'ora nel contemplare la bellezza della donna svanisce, sostituito da un senso di rabbia ​Ma come si permette?

Mi avvicino al bancone, squadro l'uomo dalla testa ai piedi, faccio per parlare e poi teatralmente mi volto verso la donna Come al solito la tua bellezza mi cattura appena metto piede in questa vostra splendida locanda. Ma stavolta vedo che il suo volto è corrugato... è forse a causa di questo... un attimo di pausa sta a indicare l'incertezza del termine che sto per usare galantuomo? Dicendo le ultime parole volto la testa prima verso il signore, poi verso la macchia di birra sulla sua veste.

@DM

Spoiler:  
Nei confronti della ragazza

Diplomazia +5

Inviato

Di ritorno dopo un'inutile visita alla corte sono sulla via di casa con l'umore sotto i piedi complice anche il tempo non certo clemente. Decido di fare perciò tappa in una delle mie locande preferite, l'Arco di Ferro.

Indosso ancora gli abiti "da lavoro" quando entro nella locanda perciò offro agli avventori un curioso spettacolo: uno gnomo decisamente poco atletico, vestito con una pregevole mantello di pelliccia sotto il quale spuntano pezzi di veste di mille colori differenti. Porta a tracolla una borsa che dalla forma sembra contenere un libro simile a quello dei giovani maghi apprendisti. a Completare il quadro una sciarpa gialla avvolge il corto collo dello gnomo.

Entrando saluto allegramente la locandiera e l'anziano padre:

Mharwa in una gelida e sfortunata giornata come oggi, la tua vista è come un raggio di sole nelle tenebre, come un soffice e comodo giaciglio dopo una giornata di duro lavoro! Hey Nestore! Vecchio marpione! Come te la passi??

Sono accomodato accanto al bancone e quando vedo Mharwa rovesciare "accidentalmente" la birra quasi non cado dallo sgabello dalle risate che non cerco in nessun modo di trattenere!

Quando mi riprendo le faccio:

Una birra anche per me Mharwa, però la vorrei nel boccale, non sulla tunica!

Il tono è decisamente ilare, si vede che non la sto minimanente rimproverando... Poi osservo incuriosito la reazione di questo ospite.. E questo? abbiamo il galantuomo dongiovanni di turno?

@tutti

Spoiler:  
Mi sono preso la libertà di dare un nome al padre della locandiera... spero non dispiaccia =)

Ragazzi magari mettete nel primo posto anche la descrizione fisica del vostro personaggio??

Inviato

Maledizione, ma perché sono stato così sciocco? Non sono fatto per viaggiare in compagnia di individui dall'animo impulsivo! Sono un tipo tranquillo, io!

Cerco di calmarmi, mentre sorseggio dell'idromele non troppo pregiato. Mi guardo intorno.

A proposito di persone impulsive, quel focoso giovanotto sta prendendo le parti dell'impedita cameriera.. Anche se sospetto che lei voglia tutt'altro che essere salvata dalle "grinfie" dell'avvenente avventuriero ora fradicio di birra!

Sghignazzo sotto i baffi. Torno serio mentre prendo un altro sorso di idromele.

Se resto a Yerburg i soldi finiranno in fretta e, nell'improbabile eventualità che Gormann ritorni, è probabile che mi trovi. E' meglio che trovi un incarico o un altro gruppo di avventurieri a cui unirmi; e che lo trovi in fretta.

Sorrido lievemente: Per fortuna, so a cosa potrò sempre appoggiarmi.

Estraggo dal mio zaino e poso con cura il tomo "L'Epopea di Fingolfin" sul levigato tavolo legnoso. Dopo un attimo di raccoglimento e una veloce preghiera a Seidhra, la Custode delle Profezie, apro il libro su un passo a caso e comincio a leggere, immerso in quel connubio di arte, saggezza e storia del mio popolo elfico.

Inviato

Spingo con la spalla il pesante portone della taverna e faccio il mio claudicante ingresso, ammantato di pelliccia scura, seguito a ruota dal mio molosso scodinzolante.

Se quello scarto di sanatorio mi ha mentito sul vino di questa taverna, giuro che vado a sbranarlo di persona.

Da dietro le mie folte sopraciglia grigiastre, scruto l'interno del locale. L'odore non è sgradevole.

Cibo, birra, fumo e sudore. Mi ricorda casa mia. Ottimo, vediamo se si può tracannare anche qualcosa.

Mi dirigo, destreggiandomi goffamente tra i tavoli, verso una graziosa ragazza che ha tutta l'aria di essere l'oste. Bestio si aggira tra le gambe degli avventori, fiutando qua e là, scodinzolando e emanando un pungente odore di cane bagnato. Lo stesso, d'altronde, che esala dalle vesti del vecchietto suo padrone.

"Ci sono modi migliori per conquisatare una ragazza, bimbo." Poi mi rivolgo alla ragazza, con un sorriso che potrebbe essere quello di un padre per una figlia "Per piacere, bambina mia, portami del vino. Ho una sete maledetta."

Do una leggera pacca sul sedere al giovane che ha preso le difese della ragazza e poi mi dirigo verso il tizio dalle rosse vesti che scartabella come un forsennato. Poggio sul tavolo la mia pipa e un sacchettino di erba.

"Toh, fumati un pò di questa. Magari ti rilassi. Se vai avanti così, rischi di fartela addosso."

E lo scruto senza allegria nel volto.

Inviato

La ragazza risponde bruscamente a Nicolas Bryan Dustin McMawderan, mentre agita per aria con nonchalance un boccale di peltro, che certamente farebbe il suo bel suono sulla zucca di chiunque;

Non mi serve alcun aiuto, grazie. Desidera qualcosa da bere, o posso servire qualcun altro?

Quindi, mentre aspetta risposta, fa un cenno a Jemil per indicare che ha capito cosa desidera, poi dà una voce a Wanny, con fare amichevole;

Certo, tranquillo... Tanto, con tutti i colori che hai addosso, neppure si vedrebbe, la birra... Invece questi giovanotti sono tutti in cerca di medaglie! Birra chiara o scura?

Il tizio nell'angolo, invece, rifiuta gentilmente la pipa, per poi cacciar fuori un enorme rotolo e distenderlo sul tavolo; dopo aver preso un paio di misure con un compasso metallico, guarda sconsolato i fogli che ha riempito di fittissimi calcoli, e si prende la testa fra le mani.

Inviato

Al rifiuto della pipa, la prendo, me la carico e la accendo. Osservo il comportamento dell'uomo.

Questo qui ha qualcosa che non và. Potrebbe tranquillamente essere un amico di quello svitato di mio figlio.

Mi siedo al suo tavolo mentre aspetto il vinello dicendo: "Fa sedere un vecchio."

Lancio un'occhiata all'oste per vedere se il vino è in arrivo. Mi volto verso l'uomo in rosso.

"Ascolta, ragazzo, non so cosa tu abbia da disperarti, ma devo chiederti una cosa." Aspiro dalla pipa per poi soffiare un candida nuvoletta. "Sei pratico di questa città?"

Bestio frattanto si è fatto vicino, e poggia il musone sulla coscia di Jemil.

Inviato

Il passo appena letto dell'Epopea era quello in cui Fingolfin dichiara, dopo lunghi inverni, il suo amore ad Aulistraa, scoprendo che da anni anche lei provava lo stesso per lui e lo stava aspettando. Chiudo il libro, lo ripongo dolcemente nello zaino e comincio a meditare con la testa chinata e il mento appoggiato sulle esili dita elfiche.

Come al solito, il libro mi ha dato il consiglio giusto: credo che in questo caso voglia spingermi ad agire, poiché Seidhra mi ha indicato un passaggio sull'intraprendenza nelle relazioni.

Alzo lentamente la testa ed esamino le bizzarre figure presenti nella locanda dal mio tavolo d'angolo.

Nell'epica tradizionale, i gruppi che hanno fatto storia sono quelli eterogenei, miscugli di razze e personalità diverse. Può darsi che qui possa trovare ciò che fa al caso mio.

Mi soffermo un istante su ogni individuo nella sala

Vediamo con chi potrei attaccare bottone stavolta.. L'avventuriero sporco di birra? Meglio di no, sembra troppo burbero. Provare con il giovane baldanzoso? Pare promettente, ma impulsivo: scartato. Per non parlare poi dell'uomo accompagnato dal cane: la loro puzza travolgente ha riempito il locale non appena hanno messo il loro naso (umano e canino) qui dentro. Ci sarebbe quel cordiale gnomo (gnomo..) dalla voce squillante, che parrebbe un collega praticante dell'arte, ma credo di aver trovato colui che più mi è affine all'interno di questa locanda..

Finisco il mio idromele (che avevo pagato in anticipo su mia stessa richiesta). Mi alzo, raccolgo ordinatamente la mia roba e mi dirigo a passi lenti ma decisi verso l'angolo opposto della sala, evitando accuratamente il teatrino che si è formato intorno alla locandiera. Umani..

Uscito dal mio angolino, svelo una figura elfica ben portante, recante indosso una lunga veste grigio/verde bordata in oro che ricade su un paio di scarpe eleganti. I biondi capelli lunghi incorniciano un volto che comincia a mostrare qualche segno dell'età che avanza. Lo sguardo, vivace ma allo stesso tempo saggio e penetrante, lascia intendere che l'elfo che ora incede lentamente attraverso la locanda ha vissuto molte esperienze. La mano sinistra è coperta da uno stretto guanto di velluto grigio.

Mentre mi avvicino al tavolo dove siede angosciato l'uomo in rosso, cerco di trattenere il respiro a causa della puzza emanata dal vecchio umano sgualcito e dal suo cane. Dannazione, non poteva andare da un'altra parte? Dopo aver visto quella strana offerta di erba, decido di farmi avanti e con voce pacata mi rivolgo all'individuo misterioso.

Buongiorno, potrei arrogarmi il diritto disturbarla? Sono uno studioso e sono stato incuriosito dalle numerose carte.. do un rapido sguardo ai documenti .. piene di calcoli intorno a lei. Fortunatamente ho avuto l'opportunità di studiare le scienze durante la mia formazione e sono più che disponibile ad offrire il mio aiuto se è necessario come pare che sia.

Dopodiché cerco di controllare il respiro per non ispirare dal naso (ed essere costretto a sopportare l'olezzo dell'uomo con la pipa).

Inviato

E' stata una lunga giornata di allenamenti, incessanti e faticosi, per Alan. Dal primo mattino, quando il cielo s'imbianca, fino all'ora media esercizi fisici e schemi con la spada. Recatosi al tempio ha innalzato le sue preghiere a Dànaidh, guida nel suo cammino di rettitudine e giustizia. Quel giorno Padre Korilo gli ricordò come la fatica del suo allenamento di adesso verrà ripagata dal servizio al Valoroso. Ripreso nuovo vigore continuò ad allenarsi fino a sera per poi concludere la giornata con la preghiera a Fionngal, in onore del da poco trascorso solstizio d'inverno.

E' il tramonto quando si dirige verso la caserma dove dimora.

Per la strada il vento soffia forte, e si insinua nelle sue vesti.

Sono stanco e ho freddo.

Mi stringo nel mantello e aumento il passo, quando le luce della locanda dell'Arco di Ferro richiamano la mia attenzione.

Oggi sono stremato, mi sono allenato più del solito. Un boccale di birra ristorerebbe i miei sensi stanchi e intirizziti dal freddo. Ma la penitenza in nome del mio voto mi impedisce di lasciarmi andare a questi simili bagordi.

Uno spiffero freddo si insinua nel cappuccio e scompiglia i lunghi capelli del ragazzo.

Brrr. Serviranno del brodo caldo in questa locanda. Ho troppa fame per aspettare oltre. E la caserma non offre cena migliore. Chiederò un pasto caldo per ristorarmi prima del riposo.

Volgendo lo sguardo in direzione della larga porta appoggio piano una mano sul legno. Scuoto i piedi per terra e con un sospiro, sospingo la porta per entrare. Il tanfo di pipa e di birra mi assalgono insieme al chiasso che anima quel luogo di confusione e disordine.

Dovrò effettuare una più lunga penitenza solo per aver messo piede in questo posto. Come sono miserabile se la fame piega così facilmente il mio spirito.

Gettando un rapido sguardo agli avventori della locanda si accorge che c'è davvero un miscuglio di razze e tipologie di persone. Poche volte il ragazzo ha avuto modo di vedere tanta varietà di gente tutta insieme.

Cercando un posto tutto per sé si avvicina al bancone per chiedere all'oste un pasto caldo. Si tiene in disparte dagli uomini che armeggiano con la birra al bancone e senza togliere il cappuccio, avvolto nel mantello verde che ricopre tutta la sua imponente figura cerca di catturare l'attenzione dell'oste.

MI scusi, avete un piatto di brodo ca...

Quando realizza che l'oste è una splendida fanciulla, le parole gli muoiono in gola, e un'agitazione spontanea gli si dipinge sul volto.

Ca .. ca.. - deglutendo - caldo.

Gli occhi del ragazzo rimangono fissi in quelli di lei per pochi istanti e poi appena è riuscito ad esprimere la sua necessità abbassa il capo imbarazzato.

Inviato

Lo studioso abbigliato di rosso è piuttosto stizzito dall'intervento dell'elfo, e ripone velocemente le carte in un angolo del tavolo, sotto un tomo chiuso; lascia solo la mappa aperta.

Ho molto da fare, e i miei studi al momento non riguardano altri che me, e chi io deciderò di mettere a parte. Non si tratta comunque di potenti magie, che di solito fanno gola a gente come voi.

Si rivolge poi all'uomo anziano.

Vi ringrazio della vostra gentilezza, ma non fumo, come ho detto. Sì, sono pratico di questa città, ma al momento ho seri problemi che devo risolvere prima che cali la neve, impedendomi di mettermi in viaggio.

Inviato

Quando la ragazza mi risponde per un momento resto sbalordito ma in fretta la mia lingua si muove e dalla mia bocca escono rapide le parole Chiedo venia, mia dolce signora. Non era affatto mia intenzione dare a pensare che il mio scopo fosse quello di attirare attenzione... Ma se da queste parti interessarsi ai problemi altrui è vietato non indugerò oltre ed entro domattina partirò per una meta più gradevole... Abbasso ora la voce parlando più a me stesso che a lei Ma la serata è ancora molto lunga e potrei cambiare idea... non che ciò possa significare qualcosa per lei... Il tono di voce si alza di nuovo quando mi chiede se desidero da bere, la guardo negli occhi tornando ad assumere la mia solita espressione maliziosa Gradirei, per piacere, un boccale del vostro buon vino.

Quando il vecchio mi tocca il sedere istintivamente mi allontano e lo guardo disgustato Se sono questi i modi migliori di cui parla sono sicuro che le sue abituali compagnie saranno dolci e piacevoli quanto un riccio negli stivali...

Torno poi ad appoggiarmi al bancone sorseggiando il vino e sorridendo alla donna. Di tanto in tanto mi appoggio al bancone per notare se succede qualcosa di interessante.

@ DM

Spoiler:  
Diplomazia +5

Raggirare +5

Descrizione

Spoiler:  
Nicolas è un ragazzo di circa 20 anni, dal fiero portamento e dallo sguardo malizioso. Alto poco più di 1,70 m è snello e atletico. Ha gli occhi azzurri e i capelli neri lunghi fino alle spalle. Indossa una camicia bianca e attillata, dei pantaloni eleganti di colore nero e con rifiniture in pelle, in testa porta un elegante cappello con piuma. Il busto, le braccia e le gambe sono ricoperti da alcune imbottiture in cuoio borchiato. Al fianco porta uno stocco e un pugnale.
Inviato

In un primo momento inarco un sopracciglio, piuttosto irritato dalla risposta dell'uomo in rosso.

Stupido e rozzo umano, mostra un briciolo di educazione! Non solo hai mancato di rispetto alla mia (per una volta) gratuita proposta d'aiuto, ma mi hai anche dato dell'incompetente! Come se non sapessi che l'Arte non si pratica coi numeri, ma con la magia delle parole!

Sta bene, V, cerca di darti un contegno e soprattutto di non abbassarti al suo livello. Ho il sospetto che questo umano possa riserbarci qualche sorpresa..

Dopo un profondo respiro (necessario per acquietarmi, nonostante la pungente puzza di cane bagnato) sorrido e con una voce calma e pacifica affermo:

Credo vi sia stato un leggero malinteso: avevo compreso che l'oggetto dei vostri studi non era la Magia, ma non avendo attualmente alcuna occupazione ho creduto che il mio aiuto intellettuale potesse esservi utile. Dal momento che la mia offerta non sembra gradita, non vi disturberò oltre. Amplio leggermente il mio sorriso: In ogni caso rimarrò a vostra disposizione.

Inclino leggermente il capo per accomiatarmi. Avrei dovuto tentare con lo gnomo..

Inviato

Scoppio in una sonora, sincera risata alle parole che il giovane respinto dalla locandiera mi indirizza. Risata che però si spegne presto.

Che poi un riccio negli stivali, quando il gelo dell'inverno ti taglia le orecchie, fa tutt'altro che schifo. Penso fra me e me, cercando invano di muovere un mignolo del piede che ormai non è più.

Ma cosa ne possono sapere questi damerini di città. E senti questo, poi!

Torno a guardare l'uomo dal vestiaro scarlatto, replicando al suo dire: "E quali sarebbero questi problemi così seri da non potersi godere una sana litrata di vino?"

Accorgendomi della fatica nel respiro dell'individuo che si è avvicinato, (e che è stato preso a male parole dal mio interlocutore) frugo un pò nella mia borsa da cintura e tiro fuori un sacchettino aromatico, contenente erbe profumate che utilizzo per alleviare alcuni malanni del naso, e lo porgo all'elfo, accompagnato da queste parole: "Toh, prima che tu muoia senz'aria."

Poi riprendo, all'indirizzo del Rosso: "Non credo che stare seduto qui ti possa aiutare. Ma comunque, se tu sei pratico di qui, conoscerai sicuramente Joakim, il Panettiere. Lui è mio figlio, e sono qui per incontrarlo. Non è che mi indichi dove posso trovarlo? In tal caso, posso garantirti che per te la neve non sarà un problema."

Inviato

Ma guarda un po' che trio interessante questo qua: uno barbone puzzolente, un elfo fighetto e lo studioso rosso... ho fatto proprio bene a fermarmi qua stasera, la serata si prospetta interessante!

Però aspetta, mi pare di aver già visto quel tipo con la tunica rossa....

Con questi pensieri in testa me ne sto ad osservare la scena in silenzio mentre sorseggio la birra.

Spoiler:  
Master, il tipo rosso è della città, io sono della città e bazzico spesso a corte.... L'ho già visto da qualche parte? So qualcosa di lui?

In ogni caso osservare e conoscenze (vedi tu quali più appropriate). Non ho la scheda sotto mano vedi tu il modificatore se c'è =)

  • Supermoderatore
Inviato

Rodeld Ituralde

Tutte queste scene mi lasciano relativamente indifferente mentre, stremato dal viaggio, mi stendo su una panca a ritemprarmi massaggiandomi il collo intirizzito e facendo scrocchiare le nocche.

Resto però all'erta pronto ad intervenire al minimo segnale di problemi.

Inviato

Rimango un attimo interdetto dall'inaspettata proposta dell'uomo in età avanzata

Gli umani, che razza piena di sorprese! Mi era stato detto che mai bisogna giudicarli dalle apparenze, ma questa poi..

Dato il mio bisogno di respirare aria buona, sorridendo accetto l'offerta:

Vi ringrazio, venerabile umano. Prendo l'erba e la porto al naso. Essa ha un profumo dolce e vellutato, che mi ristora completamente.

Poi mi coglie un pensiero Sembra un buon uomo, nonostante il suo travolgente olezzo.. Potrei provare a farmelo amico! Quindi amplio di molto il mio sorriso e, in modo gioviale, aggiungo: Mi avete insegnato che la soluzione può giungere dal problema stesso! Posso permettermi di offrirvi la bevanda che vi sta arrivando?

Inviato

Mharwa sbuffa per le parole del giovane McMawderan; quindi, vedendo entrare Alan di Roèn, gli si rivolge cordialmente.

Prego, accomodatevi. Vi farò portare del brodo appena possibile. Quindi si gira verso la tenda che chiude l'apertura, dietro il bancone, che dà sul retrobottega, dove il vecchio Nestore nel frattempo è entrato. Padre, un ospite vorrebbe del brodo... Portatene un poco, se potete.

Gio the best:

Spoiler:  
Wanny riconosce il tizio vestito in rosso: sovente lo ha visto nei corridoi del Castello, ma non sa dire chi sia.

L'uomo abbigliato in rosso interrompe il suo lavoro, stupito e forse un po' infastidito per l'attenzione che gli si dedica.

Mi avevano detto che questa locanda era un posto tranquillo... Cosa c'è, oggi, un raduno di qualche genere? Si volge verso Jemil: Io non bevo, d'abitudine, tantomeno vino a litrate. Comunque conosco un uomo di nome Joakim che faceva il panettiere: questo è il nome dell'attuale capo della Corporazione dei Panettieri e Pasticceri... La sua bottega si trova su una via parallela a questa, due o tre isolati più in là, ma non so se ce lo troverete. Volgendosi poi verso l'elfo: Vi ringrazio per l'offerta, ma i miei studi sono frutto di molte ore di lavoro, e apparentemente non c'è modo di venirne a capo restando qui, né per me, né per voi. E in ogni caso non si tratta di argomenti di cui io possa mettere a parte chiunque, anzi, pochissime persone sono al corrente dell'argomento dei miei studi.

Mharwa, accortasi dell'imbarazzo del tizio vestito di rosso, gli si avvicina.

Scusateci per l'accoglienza, la locanda è davvero un posto tranquillo, e questi signori vi lasceranno subito in pace. Se lo desiderate, potete accomodarvi in una delle salette, per studiare più comodamente.

Inviato

Estraggo da una tasca del mantello un grosso rospo e lo poggio sul bancone del locale, poi gli permetto di bagnarsi la lingua con un po' della mia birra e le bisbiglio:

Ecco così te la godi un po' anche te Principessa! Hey non troppo, sai che non lo reggi tu l'alcool!

Poi torno a osservare la scena...

Bah quel vecchio l'ho già visto in giro a corte ma non riesco a ricordarmi in che ambito.. Comunque mi pare abbia già abbastanza compagnia, chissà che mi dicono quei miei colleghi arcanisti...

Con questi pensieri in testa e il boccale in mano mi avvicino al tavolo degli studenti dell'accademia sorridenti e li saluto con un ampio sorriso:

Buona sera colleghi! Che si dice all'accademia di interessante? Posso offrirvi qualcosa da bere?

Mentre faccio ciò li osservo attentamente, magari li conosco o li ho già visti in giro da qualche part, sbircio i loro libri..

@master

Spoiler:  
Il tizio di rosso in che contesto l'ho già visto a corte? L'ho visto spesso in compagnia di qualcuno in particolare? Chiedo questo perchè ho una mezza idea di camuffarmi per attaccare bottone anche con lui e scoprire cosa lo arrovella così tanto =)

Cosa so dell'accademia dove studiano questi studenti?

Diplomazia +3

Osservare +2

Inviato

"E come si fa a rifiutare una così generosa offerta?" replico al cortese Elfo, con un mezzo inchino del capo. "Brinderò alla tua salute!"

Questo posto non è male, ma comincio a sentirmi soffocare.

La risposta del tizio in rosso mi lascia stupito e mi incurisoisce.

Che quel testone di mio figlio sia davvero giunto a capo di una corporazione? Kamil sarebbe così fiera di lui.

Quel pensiero mi provoca una fitta dolorosa al petto, inducendomi ad alzare la voce: "OSTE! DEL VINO!"

Ad ogni buon conto, stappo la mia borraccia e traggo due profonde sorsate del liquore che custodisce.

Torno a rivolgermi al rosso studioso. Le parole non sono salde come vorrei, ma il groppo alla gola le fa tremolare un poco: "Grazie, sconosciuto. Se pur non bevi, posso sempre offrirti il mio nome e la mia gratitudine. Jemil. Se troverò mio figlio, saprai che ti devo un favore. E chissà, magari quando gli acciacchi della vita ti ridurranno come me, saprai apprezzare delle nutrite dosi di buon vino."

Abbozzo un mezzo sorriso, che forse somiglia più ad un ghigno, e lo guardo negli occhi.

Bravo ragazzo. Peccato sia così altezzoso.

Il groppo alla gola non mi abbandona, e l'atmosfera della taverna mi soffoca.

Aspetto il mio vino.

Poi si avvicina la locandiera, e alle sue parole rimango interdetto.

"Non c'è problema, signorina, vado a prendere una boccata d'aria. Quando il vino sarà pronto, sareste così cortese da farmi un fischio?"

Mi alzo goffamente, e con un cenno del capo all'Elfo, una carezza al cane e un sorriso alla ragazza, mi guadagno l'uscita.

Inspiro a pieni polmoni la frizzante aria notturna, godendomi lo spettacolo a me poco congeniale di tetti, guglie, torri e statue nella flebile luce della luna. Aiuto la bruma nella sua opera di dissolvenza della realtà con la mia pipa, da cui traggo voluttose spirali aromatiche.

Ancora, aspetto il mio vino.

Ancora, la gola mi è secca.

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