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[Cap.I] I Ricordi Perduti


Lionheart

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Inviata

padre, cosa sono gli uomini senza i ricordi?

Uomini nuovi, figlio mio. Uomini.. liberi...

Heimdall apri il Bifrost... Heimdall... Heimdall apri il Bifrost...

Yo ho, yo ho, la vita di un pirata per me. ♫ ♪

Saccheggiamo, rapiniamo, frughiamo e saccheggiamo.

Rimarremo nei cuori, yo ho.

Rapiamo e devastiamo senza rumore.

Rimarremo nei cuori, yo ho.

Yo ho, yo ho, la vita di un pirata per me.

Il risveglio... aprire gli occhi... prima piano... le palpebre socchiuse... la messa a fuoco... la luce fioca di una lampada ad olio rischiara il dolce colore del legno...

Heimdall apri il Bifrost... stuprare la memoria rende la cena migliore...

Estorciamo e rubacchiamo, noi rubacchiamo e insacchiamo.

Rimarremo nei cuori, yo ho.

Razziare e appropriarsi indebitamente e anche assaltiamo.

Rimarremo nei cuori, yo ho. ♫ ♪

Yo ho, yo ho, la vita di un pirata per me.

frastornati... ancora un pò annebbiati... ma vivi...

Heimdall... Heimdall apri il Bifrost... Heimdall...Heimdall...

Ci infiammiamo e ci carbonizziamo e ci ardiamo e accendiamo. ♫ ♪

Rimarremo nei cuori, yo ho.

Bruciamo la città, siamo realmente una minaccia.

Rimarremo nei cuori, yo ho.

Siamo furfanti e canaglie, siamo furfanti e solo furfanti.

Rimarremo nei cuori, yo ho.

adesso la luce... due voci... poi una terza più vicina delle altre:

Buongiorno, o buonasera, non so nemmeno che diavolo di ora è!

la prima cosa che vedete chiaramente di fronte a voi è l'ignaro viso di un barbone che vi guarda e sorride. La vostra mente ancora offuscata comincia pian piano a prendere lucidità mentre l'uomo accanto a voi vi aiuta a mettervi seduti. Non siete soli. La vostra vista adesso migliora, cominciate a distinguere i contorni e i lineamenti gentili dell'uomo. Non sembra un vecchio dalla lunga barba nera che porta e dai lunghissimi capelli ma è di certo un uomo. Indossa un abito logoro e sporco.

Prendete dice afferrando una ciotola di legno piena per metà d'acqua e offrendovela.

Udite altre due voci oltre la sua. Qualcuno canticchia una canzone, alzate lo sguardo ed è in quel momento che realizzate di essere stati rinchiusi in una piccola cella. Dall'altra parte un tizio mingherlino si dondola sulla sua sedia mentre dimena la bottiglia nel suo pugno come fosse una bandiera di cui andare fieri. Accanto a voi, in un'altra cella, un ancor più magro vecchio è rannicchiato in un angolino e ogni tanto urla tra se.

Heimdall sono qui, apri il bifrost... Heimdall apri il Bifrost... Heimdall...

@ tutti

Spoiler:  
La vostra vista è ancora un pò offuscata e avete un certo senso di nausea e vomito.

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Inviato

Penso di stare... mi guardo intorno molto spaesato per... deglutisco vistosamente vom ... coug! ... c**o! trattengo a stento un conato di vomito. Dove diamine sono?! ... resto poi in silenzio mentre cerco invano di guardarmi intorno. Attengo che sia il mio turno di bere l'acqua e dico timidamente ​Grazie...

Inviato

Mi risveglio, ma gli occhi bruciano come due tizzoni ardenti, e non riesco ad aprirli... la testa pulsa come se vi fossero conficcati cento chiodi, la gola è riarsa e secca, le labbra spaccate e screpolate bruciano come piaghe su cui qualcuno abbia gettato sadicamente del sale... tutti i muscoli sono indolenziti, anche le ossa e le articolazioni fanno male, e provare a muovermi nel vano tentativo di trovare una posizione più comoda non fa che accentuare il dolore che provo.

Poco per volta riesco ad aprire gli occhi, e rendermi conto di dove mi trovo e di cosa mi circonda, ma il senso di smarrimento non cambia, anzi accresce man mano che riprendo a formulare pensieri in forma articolata.

- Dove sono? Che cosa ci faccio qui dentro? e come ci sono arrivato qui? - una pausa per cercare di deglutire e bagnare un po' il palato, e un altro pensiero affiora, portando altre domande ​- e chi siete voi?... e chi sono io?

Inviato

Ai due nuovi ospiti già svegli la vista sembra riaffiorare sempre di più. Nonostante abbiate un forte mal di testa e il senso di nausea aumenta riuscite adesso ad osservare meglio la situazione. Il barbone vi osserva incuriosito e sembra sorpreso dalle vostre domande. Lo vedete mentre alza una mano e si accarezza la folta barba nera. mmm... Non ricordate chi siete? Purtroppo nemmeno io... Il mio nome... come vorrei ricordare almeno quello. Ma una cosa è certa, i nostri destini si sono incrociati solo oggi. Una voce rimbomba nella stiva come un tuono nella notte.

Heimdall... Heimdall... Heimdall apri il Bifrost...

sta zitto stupido vecchio dice il barbone volgendosi di scatto verso il prigioniero rannicchiato nella cella affiancata alla vostra. vuoi far svegliare il capitano?

poi rivolgendosi di nuovo a voi da quando sono qui quel pazzo non fa altro che ripetere le stesse cose tutto il giorno. Non ricordate proprio nulla? ...da dove venite? E' strano perchè da quello che ho sentito dire vi hanno trovato circa sette ore fa tutti e sei voi in una zattera al largo del mare di Alamber. Per quanto riguarda me, questo è il posto dove mi sono risvegliato circa 3 giorni fa in questa dannata gabbia, non so altro.

@ Ruin e Jeduld

Spoiler:  
Sentite risalire velocemente qualcosa dal vostro esofago e il senso di nausea vi travolge all'improvviso. Al prossimo turno dovrete vomitare anche l'anima. Gli altri sono salvi.
Inviato

Lo senti il vento amore mio?

Yo ho, yo ho, la vita di un pirata per me. ♫ ♪

Soffia stanotte senti come soffia?

Rimarremo nei cuori, yo ho. ♫

È tutto un cantare la sera, lo senti?

Heimdall... Heimdall apri il Bifrost... Heimdall...Heimdall...

Soavi melodie e strazianti urla si insinuano nella mia testa. Voci da un profondo abisso mi tornano alla mente gettandomi in uno stato di confusione e spossatezza. Il mio corpo si muove a fatica. E i miei sensi sono sopiti. Che sortilegio è mai questo?

Cosa mi è successo e chi è stato a farmelo?

Piano riapro gli occhi cercando di intravedere qualcosa. La vista mi è completamente annebbiata, ma dalla profondità del buio riesco a distinguere alcune sagome. Una chinata su altre due.

Scuoto leggermente la testa, vedo una realtà ovattata, sfocata, e sento delle voci, parlottare, mentre in sottofondo risuonano ancora quelle melodie.

A poco a poco riesco a distinguere sempre meglio ciò che mi sta innanzi. Un uomo dalla folta barba porge da bere ai due accasciati al suolo. Anche io sono per terra, ma questo non è un pavimento di roccia o terra, ma è in legno. Sento il suo odore e l’andamento traballante. Mi fa venire il mal di testa, mi gira, e sento salire dei conati di vomito che a stento trattengo.

Uhgh.. ugh.

Faccio un respiro profondo cercando di ossigenare il cervello e riprendere un po’ di lucidità.

Dove siamo? E chi siete voi?

Chiedo cercando di iniziare a guardarmi intorno, istintivamente mi viene da controllare tutto ciò che ho intorno, persone e luogo. Faccio una rapida panoramica prima di fissare con volto interrogativo i miei occhi di ghiaccio sugli astanti.

Inviato

@tutti

Spoiler:  
dunque no, non siete legati da catene ma solo in cella e si, sentite un leggerissimo rollio tipico delle navi. Non ve l'ho descritto prima poichè nel vostro stato confusionale i vostri pg tecnicamente non l'avrebbero dovuto notare appena ripresi, l'avrei descritto dopo.
Inviato

Provo ad alzarmi in piedi, anche se temo che le forze mi abbandoneranno presto, ma restare disteso a terra mi fa sentire vulnerabile, e l'idea non mi piace... barcollando raggiungo le sbarre, cercando un appiglio per restare in piedi, finchè i conati non mi fanno rigettare quel poco che ho nello stomaco. Mi accascio di nuovo per terra, passando una mano tra i capelli e cercando di non farmi prendere dalla disperazione.

- Una zattera, Alamber... sono tutte parole che non mi dicono nulla... mi ricordo a malapena il mio nome! Ma so una cosa per certo, che stare qui dentro non mi piace!

Fisso l'uomo negli occhi, e gli domando: - Si può sapere che razza di posto è questo? Dove siamo finiti?!

Inviato

Stuprare la memoria...

Carbonizziamo...

Bifrost...

Stralci di una strana melodia martellano le mie tempie. E qualcos'altro. Una voce. Una forte voce, che pronuncia parole a me estranee. Quel che so è che mi duole il capo. E sono cieca. Apro gli occhi, socchiudendo poco alla volta le palpebre, che mi sono pesanti come macigni. La sagoma di un uomo su di me. Altre voci rimbombano dentro al mio cranio, eccheggiando ovattate da una parete all'altra. Porto la mano alla fronte, lentamente, scoprendola madida di sudore. Forse è il tocco che mi fa svegliare.

Cosa mi capita?

Mi alzo a sedere, di colpo, e l'oscurità cala sui miei occhi. Vacillo, e l'addome, già provato dai conati che trattengo, tentenna quando cerco di mantenere la schiena eretta.

Forza! Sei Jeduld... Paura. Chi sei? Chi sono io?

La consapevolezza mi colpisce come un macigno. Non ho idea di chi io sia. Io.

Jeduld

Solo questo ricordo. La vista torna a poco a poco, e domino i conati, sconfiggendoli. Ora anche l'addome è tornato ai miei comandi. Mi guardo attorno, forte della mia nuova fermezza. Attorno a me, volti sconosciuti. Tutti maschi. Guardo in basso e intercetto con la vista la rotondità del mio seno, e l'assenza di gonfiore sotto la cintura. Sono femmina. Chissà come mi ritrove una scodella d'acqua tra le mani. Un vecchio barbuto me la porge. Bevo abbondanti sorsi, e mi sento più forte. Ordino al diaframma di attivarsi.

Grazie, buon uomo.

Perlomeno riesco a parlare. Ci provo ancora.

Dove mi trovo?

Domanda banale. In una cella! La risposta dell'uomo non mi dice nulla. Abbozzo un sorriso mentre mi mordicchio il labbro, pensierosa. Ora che la vista mi è asservita, osservo con attenzione la cella e le persone attorno a me. Poi percepisco un lieve dondolare.

Una nave! E io che...

Che cosa? Non ho la più vaga idea di cosa stessi per dire. Una nave. Beh? Una cella, dentro a una nave.

Scusa, buon uomo, è una nave quella in cui ci troviamo, giusto?

Master

Spoiler:  
Effettuo una proba di Osservare nella speranza di notare particolari che mi sono sfuggiti.

Osservare +6

Inviato

Ero su... una zattera? Io? Con questi sconosciuti? dico guardandomi intorno nella speranza di capire quante persone sono nella cella con me. Io odio il mare... che motivo avevo di stare su una zattera... Un momento... Io odio il mare? No... cioè si! Non capisco nulla... Ma ora Mi trovo su una nave? le parole mi escono dalla bocca nello stesso istante in cui il mio cervello a fatica riesce a elaborare la frase.

Prima ancora di ricevere una risposta vengo sballottato improvvisamente e reprimo a stento un altro conato di vomito e tossisco più volte.

Fatemi scendere! dico a gran voce. O almeno ci provo.

Inviato

Una dolce sensazione indefinibile mi avvolge mentre dondolo su un pavimento che non so cos'è..

Mentre una forza sconosciuta mi scuote canticchio insieme a non so chi qualcosa che non conosco..

Delle voci penetrano nel mio cervello troppo scosso e riesco appena a girarmi da un lato per vomitare.. Emetto suoni gutturali mentre anche l'anima viene trascinata via da qualcosa che è meglio non descrivere..

Accolgo la ciotola di acqua con un gesto della testa.. E ascolto gli altri parlare.. Nel silenzio e restando immobile..

Mi poggio a un muro e mentre bevo cerco di ricordare.. E Ascolto con tutti i miei sensi..

Dov'è Oh?

Spoiler:  
Ascoltare +4 alla ricerca di Oh
Inviato

sentendo il nano dalla lunga barba bianca alzare la voce il barbone si porta l'indice alla bocca e sussurra Sssssh! Non dobbiamo urlare o il capitano si sveglierà e non potremo più uscire da questa bettola. Poi lo vedete osservare fugacemente, al di là della cella, l'uomo mingherlino che ancora si dondola sulla sedia e tracanna rum come fosse acqua:

Siamo demoni e pecore nere, noi siamo uova veramente cattive.

Rimarremo nei cuori, yo ho. ♫ ♪

il barbone socchiude gli occhi, sospira, poi li riapre: non si è accorto di nulla per fortuna, canta come un dannato. il suo sguardo si posa lentamente sui presenti, vi scruta dopodichè esordisce con voce fioca: Vi dirò tutto ciò di cui sono al corrente! Come avrete capito questi sono pirati e si, siamo in una nave. Ho conosciuto il capitano di persona, ha detto di avermi recuperato personalmente mentre giacevo mezzo morto sulla spiaggia di Ilmwatch. Sembra che abbia qualche potere magico, non so bene. Comunque dopo avermi curato mi ha portato in questa cella. Quando mi sono svegliato il pirata di guardia lo ha informato ed è venuto a vedere le mie condizioni di salute. Non mi ha detto perchè mi ha salvato, ne perchè diavolo mi tiene qui rinchiuso. Credo che voglia usarmi come schiavitù o qualcosa del genere, e ora forse anche voi fate parte di quel progetto. Si interrompe, torna ad osservare il tizio:

Siamo mendicanti e seccatori e i furfanti, non facciamo del bene,

stiamo in piedi sui cuori, yo ho.

poi continua: Ho un piano per uscire da qui, è un pò che ci penso, e adesso che non sono solo forse può funzionare ma dobbiamo fare silenzio ed attendere il momento giusto. Da quando la nave è salpata da Ilmwatch abbiamo navigato per 2 giorni e mezzo credo, poi, mentre eravamo al largo del mare di Alamber, si è imbattuta in una zattera che vagava senza meta. Dopo avervi recuperato la nave ha fatto rotta a Skuld per rifornimenti. Siamo salpati poco fa, ho sentito i marinai alzare l'ancora. Forse possiamo fare ancora in tempo a rubare una scialuppa e a fuggire da qui. Ci state?

osservate i limpidi e grigi occhi dell'estraneo divorare la brillantezza della fioca luce della lampada ad olio. Un brivido di speranza lo percorre lungo la schiena. Mentre finisce di parlare alcuni di voi si risvegliano, altri si osservano intorno in cerca di indizi. Notate, ora che la vista vi si schiarisce di più, di essere chiaramente in una stiva di una nave. Appesa in alto una lampada illumina per quanto possibile l'intera stanza. Quella che sembrava una cella si rivela adesso essere una vera e propria gabbia per animali tutta in ferro chiusa da una porticina alta circa 1 metro e 20 centimetri bloccata da una serratura. Affiancata alla vostra gabbia c'è un'altra gabbia contenente il vecchio ancora rannicchiato in un angolo, lo sentite sussurrare strane parole e bieche sentenze. Non molto lontano il pirata canta ancora stonatamente la strana melodia dondolandosi e omaggiando a chissà quale dio dei mari la sua performance. Più giù, nell'angolo più buio della stanza scorgete qualcosa simile ad altre due gabbie, una piuttosto grande ed una molto piccola e vicino a questa notate qualcosa di molto somigliante a dei bauli. Nella stiva non vedete altro tranne qualche barile, un pò di fieno gettato qua e la ed una porta in legno massiccio socchiusa da cui sentite provenire delle voci e delle rauche risate. L'aria della stiva è afosa e impregnata dell'odore forte del rum misto a fumo.

Heimdall apri il Bifrost... Heimdall... Heimdall apri il Bifrost...

Inviato

- Io non so che cosa ci faccio qui dentro, ma so per certo che non ho intenzione di restare in una gabbia come un'animale! E prima esco, prima mi sentirò meglio... qual'è il tuo piano, uomo?

Intanto, mentre parlo, massaggio i muscoli indolenziti, e cerco di capire se sono in grado di affrontare una lotta... e già che ci sono provo a constatare se SO come affrontare un combattimento...

Inviato

Tu dici... Inizio a dire mentre cerco di strisciare vicino a una delle pareti. ...di avere un piano ma... Mi appoggio alla parete mentre tento a fatica di mettermi in piedi. ...prima di tutto... come facciamo ad uscire dalla gabbia?

Una volta in piedi appoggio la schiena alla parete e mi metto la mano sulla fronte a coprire gli occhi e a massaggiare le tempie. Piano piano cerco di riprendere il controllo di me stesso e provo e riprovo a ricordare qualcosa degli ultimi giorni... invano.

Inviato

Defilato in un angolo della gabbia ascolto le parole del barbone e cerco di capire i suoi piani e le reazioni degli altri, che come me si sentono spaesati e non capiscono cosa ci sia successo.

Parla di una zattera, tutti insieme? Ma non ho assolutamente memoria di questo... in realtà a pensarci non ho memoria di niente!

MI guardo intorno, e ci sono solo i corpi degli altri e le pozzo del loro vomito lì per terra. Sono disgustato. MI dirigo verso le sbarre evitando quella poltiglia verdastra e cerco di scattare per saltare e arrampicarmi sulle sbarre.

Tutti questi umani mi disgustano. Cosa ci faccio io con loro.

Dalla mia posizione sopraelevata guardo se c'è qualcosa che mi può interessare.

Spoiler:  
Domanda ingenua: Posso passare tra le sbarre? Sono piccolo e sottilissimo.

Per le prove: saltare +6 , acrobazia +12 oss : +7 Artista della fuga +10

Inviato

Restando ancora in disparte e in silenzio osservando la situazione..

Il piano sembra buono.. Ma ce la faremo a uscire in tempo, mentre lo stesso tempo è nostro nemico?

Osservo se per caso si vedono chiavi in giro, addosso al pirata, o attaccata alle pareti e cerco di ricordarmi un qualsiasi dettaglio che possa sfuggirmi..

Spoiler:  
osservare +4 e conoscenza natura +12 su di me per sapere che razza sono e che poteri ha la mia razza..
Inviato

Mh, fuggire... Sì, ma come? Ci sarà un equipaggio, come potremo sopraffarlo?

Mille dubbi sorgono nella mia mente confusa, che cerco invano di schiarire. Chissà perchè non ricordo nulla. Sono Jeduld, questo lo ricordo. E so che non è dentro una gabbia che voglio stare. Sento già una sensazione opprimente. La paura. La domino, cercando di razionalizzarla. Le mie ansie diventano spie di allarme. Parlo, a voce moderata, rivolgendomi al vecchio, cercando con sforzo di contenere il snso di nausea che mi fa duolere la testa.

Ascolta, buon uomo, come...

La frase mi si strozza in gola quando uno spasmo delle mie viscere mi obbliga a piegarmi su me stessa. Cerco di voltarmi in modo che gli altri non assistano al mio sbocco improvviso. Cado in ginocchio, provando fitto dolore quando il legno impatta contro le mie rotule. Ma il dolore peggiore è quello alla gola, che sembra lacerarsi mentre un caldo fiotto acido e giallastro erompe dallo stomaco e si riversa a terra, a pochi centimetri da me. Sudo copiosamente, mentre cerco di rialzarmi e di asciugarmi le colature rivoltanti dagli angoli della bocca.

Appena trovo la forza di parlare, dico Domando scusa. E resto in silenzio.

Mh, parlare non è una buona idea.

Inviato

il barbone vi ascolta attento, poi fa un cenno con la testa di assenso. Non posso darvi certezze, io che non ricordo ne chi o cosa sono, ma se uniamo le forze...

- - CRASH! - -

sentite un rumore violento e vedete la bottiglia di rum infrangersi al suolo di legno massiccio. Alcuni cocci arrivano fino a voi e altri volano fino a raggiungere il termine della stiva. Le voci e le risate provenienti dalla stanza adiacente si interrompono immediatamente. Un'istante di silenzio, dopodichè irrompe una voce:

Cantapecora, tutto bene?

il pirata smette di dondolarsi sulla sedia. Si china per un momento a guardare la bottiglia che ha lanciato, quasi avesse bisogno di una lente d'ingrandimento e risponde con voce sgraziata

Ho finito il... hic... Ho finito... hic... il... hic... il Rum!! hic..

lo vedete alzarsi di scatto e barcollare. Si mantiene per qualche istante in equilibrio appoggiando una mano alla sedia, lo sguardo assente, gli occhi rossi e annebbiati dall'alcool. Non fa caso a voi mentre, un piede sbilanciato dopo l'altro, vira spedito verso la porta, la apre ed entra nell'altra stanza socchiudendo di nuovo la porta. Sentite adesso la sua voce più fioca e quella di altri pirati ridacchiare

Altro Rum... hic... dove... hic... l'avete messo...

Ti ucciderai, spero molto presto, con tutto quel Rum! Sta lì in quella cassa, poi torna a fare il tuo dovere.

mentre il pirata cerca altro rum il barbone si guarda intorno. Non vi è altra persona oltre voi e il vecchio in gabbia. Speravo di avere più tempo dice ma adesso o mai più. detto ciò infila le mani nella sua folta barba e lo vedete estrarre delle lunghe forcine per capelli. Le mette tutte e otto in mano e ve le offre dicendo Le ho prese al vecchio pazzo qui accanto in cambio di una giornata di tortura: mi ha descritto tutto il phanteon Asgardiano in cambio di queste, non so come le abbia ingoiate tutte prima di entrare in gabbia ma sembra che poi abbia rinunciato alla fuga. Possiamo usarle per scassinare la serratura, dopodichè usarle per aprire quei bauli laggiù, ho visto le guardie metterci il vostro equipaggiamento, e sicuramente ci sarà anche il mio. Spero che qualcuno di voi sia un abile scassinatore, personalmente ho provato una sola volta e mi si è rotta la forcina in mano. Non credo di essere un buon ladro, questo è sicuro.

@Oflanos

Spoiler:  
Dalla gabbia potrebbe uscire al massimo un braccio ma non un intero gnomo. :-)

@tutti

Spoiler:  
Vi ricordo che non sapete chi siete, dunque nemmeno chi di voi è il ladro. Dovrete usare le forcine a testa finchè non aprite la porta o non finiscono :lol: a meno che non avete altre idee
Inviato

Ormai in piedi mi avvicino al vecchio con la mano in direzione delle forcine. Posso provarci... ma non so proprio come funzioni una serratura... oppure non lo ricordo... bha... prendo un paio di forcine e mi avvicino alla porta barcollando ancora un po' per poi provare ad aprirla.

@ DM

Spoiler:  
Scassinare serrature +1
Inviato
Spoiler:  
Due domande tecniche: a giudicare dalla mia muscolatura, posso reputarmi una persona "forte" piuttosto che "debole"? e posso eventualmente recuperare un coccio della bottiglia abbastanza appuntito da poter nel caso minacciare una persona?

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