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La Guerra Del Thrand, capitolo 1


Melrok

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Inviato

Il volto del nano diventa tutto a un tratto più cupo. Si alza di scatto e vi domanda con voce seria: Cosa?! Siete stati attaccati prima del fronte? è impossibile, nulla sfugge dall'occhio vigile delle guardie di prima linea. L'esercito è schierato lungo tutto il confine per chilometri, e comunque se qualcosa passa il fronte deve sempre passare sotto la nostra vista, o di qualche altra torre di controllo! Com'è possibile? è una cosa gravissima e preoccupante...

Quando cala un silenzio pesante nella tenda, ecco che il capitano scansa la tendina d'entrata e vi guarda con aria allegra: Su su, com'è questo silenzio e quei volti sbigottiti? Mica li avrai spaventati con una delle tue storie, eh Derrent? Ahahahah, dai lasciali in pace a sistemarsi. Detto ciò con un viso gioviale e sorridente esce dalla tenda, seguito velocemente dalle guardie con il loro armamento. Dopo di che vi rivolge la parola Gorek, che entra nella tenda per preparare un giaciglio anche per lui: Non possono curare lo gnomo qui, non c'è un sacerdote. Però mi hanno detto che al campo ce ne sono molti, e che possiamo affidarlo a loro, quindi verrà al fronte con noi. A proposito del viaggio: non manca ormai molto, ma il capitano ha insistito per farci scortare da due guardie, dicendo che tra l'altro devono conferire un messaggio al Comandante del campo. Ah ed un ultima cosa: stasera il capitano ci ha offerto di cenare con lui, nella sua tenda. Mangeremo tra un'ora.


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Inviato

Ah questa si che è una bella notizia... dico euforicamente Mi ero stancato delle solite razioni insipide e poco nutrienti... immagino non sarà una cena di lusso, ma di certo meglio del solito.

Continuo a riposare con un sorriso smagliante sul viso già pregustandomi la cena

Inviato

Il tempo passa velocemente, e nessuno ha voglia di parlare dopo il viaggio. Lo gnomo ancora privo di sensi viene portato nella vostra tenda, e adagiato su un giaciglio appositamente preparato per lui. Le guardie vi chiamano a cena, e vi recate tutti nella tenda del capitano: l'ambiente non è molto cambiato, in sostanza le uniche differenze sono la scrivania sgombra, e un altro tavolo addossato ad essa. La cena è già in tavola, illuminata da numerose candele e da lanterne appoggiate per terra per la tenda, e inoltre è già apparecchiata e circondata da sette sedie: non vi è una tovaglia, e i piatti d'argilla grezza sono poggiati direttamente sul legno; a tavola vi è una grande piastra in grafite, e sopra sono poggiati vari pezzi di carne di manzo apparentemente di media qualità; inoltre vi è una tavoletta di legno, con sopra una grossa forma di formaggio; i bicchieri sono di metallo, rozzamente lavorati, e le posate allo stesso modo in metallo battuto; da bere vi è una grande damigiana di vino rosso a tavola ed una caraffa d'acqua limpida. Il capitano è in piedi quando fate il vostro ingresso nella tenda e con un sorriso benevolo v'accoglie: Bene amici, sedete e servitevi, vediamo cosa i rifornimenti della contea dell'ovest hanno da offrirci oggi - si siede e da un occhiata al cibo - Ah... bene bene, carne di manzo delle radure a nord, e del pregiato vino dei vitigni del sud. Gli gnomi hanno fatto della vendemmia un'arte! Ma ora vediamo... uh, del formaggio di capra: una vera prelibatezza da queste parti amici! Su su, non perdiamo tempo, sarete affamati, sedetevi e mangiamo!

Gorek non si lascia pregare due volte, così si siede accanto al capitano, e comincia a servirsi con grossi pezzi di carne e una bella fetta di formaggio. Entra poi una guardia e dice al capitano: Scusi signore mi ero dimenticato questo. E con queste parole molla sul tavolo un lungo filone di pane dalla nera e croccante crosta, un po' bruciacchiata.

Inviato

Oh, fantastico... Sembra tutto buonissimo osservo la tavola apparecchiata ma prima di iniziare a mangiare mi guardo intorno rivolgendomi poi al capitano

Capitano, scusate la domanda, ultimamente ci sono stati movimenti insoliti in questa zona?

Non so perchè... ma ho un brutto presentimento

Inviato

Dopo aver sistemato il mio giaciglio per la notte seguo gli altri nella tende per la cena.

...Che gente..

Assaporo la cena, mangiando pacatamente, quello che necessito. Ascolto con attenzione quello che tutti dicono, bevo esclusivamente acqua. Parlo se direttamente interpellato altrimenti nn dico niente.

Inviato

Sistemo le mie cose per poi andare a cenare. Sedendomi al tavolo dico a bassa voce Buon appetito per poi iniziare a mangiare silenziosamente ascoltando i discorsi degli altri.

Inviato

La cena trascorre tranquillamente, e a lungo il capitano parla con voi, ma notandovi silenziosi e non molto disposti a parlare discute con il nano, alternando le risposte al nano con grasse risate. Rimanete a tavola anche dopo aver finito di cenare, ed è ormai notte fonda quando il capitano vi congeda e vi augura buon riposo: A domattina dunque! Egli rientra quindi nella propria tenda. Le due guardie a cui è assegnato il turno di notte escono dalla tenda che vi servirà come tetto ed entrano nella torre per la guardia notturna. Gorek, seguito da Diar (l'uomo di mezz'età), entra nella tenda e si stende. Elir rimane ancora all'aperto: Amo osservare le stelle la notte - si giustifica.

Inviato

La notte passa tranquilla, e vi riposate quanto vi basta, poiché di prima mattina, giungono nella vostra tenda le due guardie che hanno appena finito il turno di notte, e vi destano: Su sveglia! Al fronte vi aspettano, la guerra non attende i ritardatari - dice con voce stanca il nano. Quindi Gorek si alza, indossa l'armatura, prende il suo equipaggiamento scarno e esce dalla tenda. Nell'uscire si rivolge a voi e vi dice: Io vi aspetto vi aspetto fuori. Fate con calma, ma non metteteci un'eternità! Al campo c'aspettavano già ieri sera, se non arriveremo per oggi prima di pranzo è capace che ci rimpiazzino nelle tende e che ci facciano i funerali - e conclude la frase con una risatina di scherzo.

L'aria è fredda, e ancora crepuscolare, poiché i giorni s'accorciano sempre di più, e l'inverno in arrivo si fa sentire. I cavalli sono già stati imbrigliati al carro, e il capitano sta confabulando qualcosa con Gorek e con altre due guardie, due elfi: uno di media altezza, con capelli d'un biondo spento, che arrivano disordinati fino alle spalle, con una pesante armatura metallica, sempre con l'insigne dell'esercito unitario sul petto (costituita da un triangolo in azzurro con all'interno d'esso due mani che si stringono, una in marrone scuro ed una in verde acceso), con grossi spallacci, che sembrano fin troppo pesanti per uno della sua stazza, ed dei lunghi gambali, anch'essi in metallo; abbigliato allo stesso modo è l'altro elfo, ma questo è leggermente più alto, e i suoi capelli sono d'un castano chiaro, cortissimi, che mettono in risalto le lunghe orecchie a punta, in più sembra avere problemi alla gamba destra, e si deduce dal suo leggero impercettibile zoppicare. Vi colpisce anche il comandante, abbigliato di tutto punto, con una lucida armatura argentea, con l'insigne in rilievo e uno stemma a voi sconosciuto sul cuore. Porta anche dei larghi spallacci, con delle frange in rosso che scendono fino all'inizio del braccio, coperto da cuoio e da una polsiera prima della mano, alla quale porta un guanto d'arme. Le gambe sono coperte da gambali massicci fino al ginocchio, e subito sotto di essi comincia lo stivale, nero scurissimo. Al fianco gli pende una lunga spada, infatti a differenza degli altri due è armato.

Inviato

Sono sveglio da pochi minuti e vedo le guerdie entrare a chiamarci, Gorek subito si prepara e si avvia fuori dicendoci di fare altrettanto

Bene, è ora di andare dico tra me e me raccogliendo il mio giaciglio e avviandomi fuori ​Sono pronto

Inviato

Il nano vi consegna a tutti un pacchetto con dentro una colazione frugale, poi vi dice: Su aiutatemi a portare lo gnomo dentro la carrozza, ancora è addormentato! Così il nano entra nella tenda. Intanto il capitano dice ai rimanenti: Così oggi arriverete al fronte eh?! Agitati? Devo dire che mi è andata di lusso ad esser relegato lontano dal confine. Qui le cose normalmente sono tranquille. Comunque verrò anch'io con voi, lo sapete già. In più ci scorteranno queste due guardie - ed indica i due soldati accanto a lui - beh direi che possiamo cominciare a prepararci. Tempo che il nano prenda lo gnomo e possiamo partire! Il tono tanto sereno e tranquillo del capitano vi calmano e vi danno sicurezza. Nelle sue parole c'è un certo tono di affetto, quasi compassione.

Inviato

Annuisco, mangio la colazione ringrazio.

"Quando volete io sono pronto"

prima di uscire dalla tenda raccolgo e sistemo le mie cose nello zaino. Salgo nella carrozza e siedo tranquillo.

Inviato

Falsar, Xeno, Akemi, Alphius e per ultimo Roy che carica anche lo gnomo salgono sul carro. Infine si uniscono anche Diar ed Elir. Il capitano e le due guardie vanno a prendere ognuno una lancia che era conficcata nel terreno poco distante, e poi montano a cavallo. Gorek sale sul posto di guida e prende in mano le redini poi dice: Allora, partiamo?

Al che il capitano avanza davanti al carro e comincia a fare i primi metri sulla strada: Prego, faccio strada. Dice con un risolino di scherzo. Le due guardie a cavallo si affiancano al carro e cominciano a trottare. Il carro li segue, e comincia l'ultima parte del viaggio. è ancora presto, quindi l'aria è carica di sonno, e il freddo ancora vi scuote le ossa; d'altra parte però, i sedili del carro non sono dei più comodi, e non vi concedono di certo di riposare. In breve tempo il trottare dei cavalli si fa monotono, e non diventa che un rumore di sottofondo. La monotonia viene però spezzata, quando dopo un ora e mezzo di viaggio il carro si ferma. Sentite all'esterno una voce gridare: CHI SIETE? E il comandante rispondere prontamente: FELLOR DANN!

A questa frase, che Gerrok vi spiega essere la parola d'ordine al campo, le porte d'una grande palizzata di legno si aprono. L'aria profuma di abete, infatti ne siete circondati, ed entrati nel campo la terra battuta si intravede tra la polvere alzata dal campo. Scendete giù dal carro che il sole è alto, ma non sembra riscaldare l'aria, ancora pungente. Il capitano scende da cavallo e vi fa: Bene ragazzi, qui vi posso lasciare nelle mani di Gerrok, io ora devo recarmi dal Capo Brigata del campo. A dopo! Detto ciò si allontana, seguito dalle due guardie. Intano arriva un'uomo, che saluta cordialmente Gerrok, sale sul carro e prende le redini. Fa per partire ma Gerrok gli fa: Dentro c'è uno gnomo malconcio... portalo in infermieria! L'uomo fa a Gerrok: Cos'è successo, Gerrok? Con aria curiosa e preoccupata, ma Gerrok gli fa un gesto di non-curanza, e l'uomo se ne va col carro.

Fatto ciò Gerrok comincia a camminare per il campo e vi dice: Forza seguitemi! Andremo dal cavaliere Medrin, lui vi darà nuovi ordini. è lui che si occupa delle nuove reclute. E continua quindi a passi decisi per il campo.

Descrizione

Spoiler:  
Il campo è perimetrato da una palizzata in legno, alta circa tre metri e spessa una quarantina di centimetri. All'interno di esso si dispongono disordinate varie tende di diverse dimensioni, e sporadica qualche struttura in legno e pietra. Molti soldati girano per il campo, e notate anche qualche prode guerriero tirar di spada con qualche giovanotto per niente male, probabilmente facendo da maestro. Per il campo si respira un'aria abbastanza tranquilla, e vi sono diversi svaghi per i soldati, a fine di distrarli dalla battaglia. Vi girano anche persone non armate, probabilmente infermieri, e inservienti. Camminando per il campo Gerrok vi indica diversi edifici: una grande tenda lunga e larga, che funge da ospedale/infermeria; una grande struttura di pietra e legno, dentro la quale vi spiega si trovano i rifornimenti del campo intero, comprendenti armi, viveri e medicamenti; ed anche una grande struttura di legno, che funge da stalla; infine una tenda molto lunga e stretta, dove vi spiega si mangia (la mensa).

Arrivate quindi davanti ad una piccola casetta di pietrame e legno. Gerrok entra davanti a voi, e seguitolo dentro osservate l'interno: l'ingresso è uno stretto corridoio con pareti in pietra, e si aprono su di esso tre porte. Il nano imbocca la porta sulla destra, e superata questa si spalanca di fronte a voi una stanza con una grande scrivania al centro, e tappezzata di mappe e arazzi vari, con qualche cartaccia per terra, e dietro la scrivania, seduto, impegnato sulle proprie carte, uno gnomo in vesti di normale cittadino, molto colorate d'altro canto. Alza la testa dal suo lavoro ed esclama: Oh Gerrok! Che ritardo!! Ma forza: raccontatemi e tutto. Ah e non dimenticate di presentarvi! Gerrok fa per rispondere ma lo gnomo lo interrompe ed esclama divertito e scocciato: Suvvia Gerrok, fa parlare loro!!

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