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Inviata

Allora senza troppi giri di parole ... mi e' venuta voglia di scrivere una storia... ora vi dico , non sono bravo a scrivere, sopratutto per quanto riguarda i combattimenti ma e' una lacuna che voglio colmare e il miglior modo e' il confronto e le critiche costruttive . quindi che dire escluse le offese gratuite fatevi avanti e distruggete tutte le buone aspettative !:lol:

spero almeno apprezziate lo sforzo

CAP 01 La foresta delle meraviglie

il cielo dominato dalla corona di luce era in procinto di addormentarsi, chiuse le palpebre e inondò la vista di preziosi brillanti;

Al cento ecco ergersi il Diamante bianco che ,con la sua incantevole seppur debole luce , costringe al sonno i mortali ; costringe al rifugio coloro che temono le ombre: fu notte.'isola di Mahar era nota per le terribili presenze attratte dal chiarore della luna.

L'isola era famosa per Il suo "polmone verde" conosciuto come La foresta delle meraviglie : dimora dell' oblio, infestata da terribili presenze temute dai contadini che vivevano per loro disgrazia nei paesi vicini. le nefandezze presenti nella foresta e Il distacco politico/sociale Imposto dal morente tiranno Oswald verso le altre potenze del continente furono la causa per il quale la chiamavano e chiamano tutt'ora " L'isola del Terrore ".

Le fate notturne , nell' oscurità si alzarono in volo alla ricerca di prede volando tra i campi fino a scorgere INA casetta in periferia abbastanza isolata. Era periodo estivo e l'ambiente notturno era piacevole con il suo venticello fresco . I piccoli esseri incuriositi si avvicinarono ad una finestra dalla quale notarono un lettino occupato da una bambina . Iniziarono quindi a fare sottili rumori colpendo il vetro, per destare la piccola , dopodiché:<<NON PENSARE , NON TEMERE , SIAM L'AFFETTO CHE SOSTIENE ... TRA LA TERRA E IL CIELO STIAM ....CON I BIMBI NOI GIOCHIAM...>> iniziarono una candida ma inquietante cantilena. Il loro sussurrare era dolce e caldo come una carezza che a contatto con la pelle della fanciulla si mutò nel freddo e gelido abbraccio della morte. Fu quella sensazione a destare la bimba che rimase paralizzata dalla stupefacente visione delle fate .<<NO TI PREGO NON TREMARE...SIAMO QUI PER LIBERARE .... LA TUA TESTA DAI PENSIERI . ORSU' ORA CI FAI ENTRARE? NON TENERCI SULLE SPINE , DAI .... TI INSEGNAMO ANCHE A VOLARE>> dissero poi all' unisono . Il cuoricino di lei batteva forte...apri! ....................e l'avvolsero in un oscuro turbinio. senza rendersene conto si trovo nella foresta , sul colle Maggiore e dinanzi a lei il regno delle fate . Si senti scossa avvolta in uno stato di torpore,il suo volto era bloccato , guardava in alto le stelle e non si mosse mai. Le fatine soddisfatte chiamarono le altre e in poco tempo il colle brillò della magica polvere di fata. Iniziarono tutte a creare attorno alla bimba una serie si cerchi che si incrociavano tra loro. <OH CHE DOLCE CUORE , HO CHE DOLCE CUORE , QUANTO E' BELLO QUESTO AMORE....QUANTO ARDORE.. QUANTO ARDORE>. IL rituale richiamò la regina delle fate dal suo regno, la piccola alla visione ebbe un ennesimo brivido freddo che non curò più di tanto , ammaliata dalla bellezza di quei mistici spiritelli continuava a guardare il cielo notturno. Venne baciata ...e al contatto con le labbra della regina sentii una serie di sensazioni . Senti un improvviso e forte prurito , poi strane voci nella testa che la invogliavano ad abbandonare quel luogo....voci che furono ignorate. UN forte tonfo riecheggio. il volto della bimba era ancora li a osservare le stelle , mentre poco distante il resto del corpo , dal quale con piccoli scoppi dai tessuti fuoruscirono le fate , come insetti che infestano e fanno i loro nidi nelle parti concave di un tronco , il petto fu squarciato dall' interno dal quale alcune fate fuoriuscirono estraendo il piccolo cuoricino e urlando in festa << OH CHE DOLCE CUORE , HO CHE DOLCE CUORE , QUANTO E' BELLO QUESTO AMORE....QUANTO ARDORE.. QUANTO ARDORE>>. Il corpo fu dilaniato e smebrato in piccoli pezzi , mentre la testa della fanciulla continuando a osservare il cielo fu aggiunta a tutte le altre , e come le altre ....inizio a piangere....

Ci furono tante notti come quella e come protagonisti non solo le fate... con conclusioni più tristi e meno.

E in una di quelle notte s'intravide un fuoco...

un fuoco ed una figura che riposava. L'uomo era coperto da un nero mantello che , se non vi fosse stata la luce del focolare, si sarebbe perfettamente mimetizzato nei colori cupi della foresta di notte. Riposava seduto tenendo ben salde tra le mani due lame dall' aspetto ricurve , indubbiamente più piccole delle comuni spade ma dalla lama abbastanza larga . Davano 'idea nonostante la poca lunghezza della del filo di essere letali , taglienti e altamente versatili in mani competenti. In un luogo come la foresta delle meraviglie forse era controproducente accendere un fuoco rivelando quindi la propria presenza , ma almeno avrebbe tenuto lontane le fiere ( o almeno quelle). Indubbiamente il ramingo che riposava ne era consapevole. a tenere unito il mantello vi era una spilla più grossa rispetto a quelle comuni,era tonda e aveva un particolare simbolo al centro : L'incisione rappresentava una spada con la punta verso il basso la cui elsa che si distendeva fino all' estremità dell' oggetto formando due angeliche ali. Il metallo con il quale era stato lavorato era scuro con le rifiniture in argento. Indubbiamente un oggetto di valore nonostante era palese che avesse i suoi anni. Il ramingo dominato dalla stanchezza si assopì' seduto mantenendo comunque ben strette le lame ai pugni. Parve che fosse particolarmente allenato per reagire durante improvvise aggressioni. Chiuse quindi gli occhi e in quel momento fu pervaso da un brivido freddo che lo costrinse a destarsi. Tirò dentro l'aria con il naso molto velocemente per un paio di volte , come se stesse annusando, Dopodiché li richiuse: dormiva...

Dall' ombra generata dal fuoco fuoriuscì , fino alla punta del naso, un volto spettrale e cadaverico che osservando la preda strizzo gli occhi color avorio privi di pupilla. Quel volto indemoniato era adornato da un tessuto cutaneo grigiastro.. quasi cadaverico . scorgendo che la sua figura non fosse notata fuoriuscì ancora un po' fino al mento, sogghigno mostrando i suoi venticinque denti acuminati emettendo terrorizzanti respiri simili al verso di una iena agonizzante. Il verso fece sobbalzare il dormiente che questa volta scrutò gli odori nell' aria con più attenzione, dopodiché Richiuse gli occhi ancora una volta. Il mostro per non farsi notare era scivolato di nuovo nell' oscurità, questa volta pronto a colpire appena si fosse sentito sicuro dell' inconsapevolezza della preda. <<KNAHAAH> un verso terrorizzante accompagno il mostro in procinto di affondare denti e artigli nelle arterie del malcapitato. Il ramingo aprì gli occhi! Aveva aspettato l'attacco , l'aveva fiutato ! L'immondo vide la figura coperta dal mantello portarsi dalla posizione di seduto sopra di lui eseguendo un magistrale salto! Durante l'esecuzione portò le lame in difesa della parte superiore del copro in posizione orizzontale. Il salto scoprì il suo volto, Dai tratti somatici non sembrava' affatto un abitante di Mahar: era un giovane uomo dai capelli castani mantenuto da una fascia , in volto due cicatrici , una in prossimità dell' occhio l'altra sulla guancia sinistra. Le pupille anche esse castane rientrando nella totale oscurità cambiarono colore in oro donando al combattente la facoltà di vedere al buio. Aveva già calcolato come contrastare l'aggressione. Il mostro per via dell' acrobazia se lo ritrovò alle spalle ricevendo un doppio fendente orizzontale a mezz'aria. il colpo fu letale , eseguito alla perfezione , come pure il salto che lo riportò in posizione eretta alle spalle della creature, in una posizione di ovvia strategia! Il mostro incasso il colpo e cadde in direzione delle fiamme estinguendole. I tagli permisero la fuoriuscita di una sostanza melmosa e maleodorante , probabilmente il suo sangue, e a terra urlò maledicendo le divinità nella sua lingua. Si voltò con orrore verso il combattente e si lanciò nella possibile ombra più vicina. Il ramingo non fu in grado di fermare i suoi movimenti in quanto per via del salto il mostro era ormai , anche se di poco , fuori portata. La nefanda creatura scomparve nell' oscurità ma il ramingo rimase fermo ,stringendo ancora di più le lame. Un colpo alla destra di soppiatto feri il guerriero che prontamente si scostò verso sinistra ; dalle carni tagliate fuoriuscì del sangue che ovviamente esaltò la creatura che bramava divorarlo. Si guardò prontamente a torno notando che grazie alla luce della luna piena, per sua sfortuna, in quella zona vi era qualche ombra. Si tenne quindi a dovuta distanza per non essere soggetto ad attacchi. In un primo momento pensò di chiudere gli occhi e di fruttare l'udito , ma era inutile ; i salta'-ombre non generano alcun tipo di suono, doveva trovare una strategia più efficace. Un secondo colpo giunse dal nulla ferendolo ancora, Il giovane non aveva notato un ennesima ombra dietro di lui abbastanza vicina per subire l'attacco. Il colpo lo spostò verso i resti del focolare . Si creò una situazione di stallo. Il guerriero era fuori portata delle ombre , ma non sapeva come colpire la creatura . se fosse fuggito avrebbe rischiato ti trovarsi strategicamente in svantaggio , in tal caso non sarebbe sopravvissuto. Pensò che sarebbe stato meglio agire nel poco spazio disponibile, almeno li sapeva da dove venivano i colpi. Doveva trovare una soluzione , la stanchezza e le battaglie precedenti lo avevano indebolito. Un ragionamento lo portò' a pensare che il passa ombre avrebbe colpito a breve nel modo più subdolo , nel lato più scoperto. Ma non bastava , ormai era ovvio che avrebbe agito cosi. Fu costretto a schivare , sfruttando l'olfatto che per quanto utile non bastava se non per capire la direzione del colpo da schivare, in quanto sparendo in fretta non aveva la possibilità di fiutarlo per rilevare la precisa posizione di lui . Ma poi un colpo di genio! Notò che la luce lunare illuminava anche lui oltre al territorio circostante e il salta ombre a quanto parve non era in grado di sfruttale le ombre in movimento , o meglio , le ombre di esseri animati altrimenti non avrebbe avuto problemi a fuoriuscire dalla sua ombra colpendolo a morte La scelta fu drastica ma l' impulsività del combattente gioco a suo favore ; sfruttando l'olfatto intuì per un attimo la direzione del colpo e scelse di non schivarlo lanciandosi verso il passa ombre che riemerse dall' ombra una roccia. con velocità scivolo incrociando la sua ombra con quella dell' oggetto. Il mostro lo ferì ma non fu in grado di immergersi per via della contrapposizione delle ombre . Fu in quel momento che il guerriero con un movimento a spirale effettuo una serie di fendenti colpendo in pieno il mostro decapitandolo con l'ultima sferzata .


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Principali partecipanti

Inviato

Che nesso ci sarebbe fra la prima e la seconda parte? Era per creare l'ambientazione?

Comunque secondo me ci sono troppi errori di grammatica, fidati, possono rovinare persino il più bello fra i racconti, quando non sono intenzionali....

Inviato

Che nesso ci sarebbe fra la prima e la seconda parte? Era per creare l'ambientazione?

Comunque secondo me ci sono troppi errori di grammatica, fidati, possono rovinare persino il più bello fra i racconti, quando non sono intenzionali....

hai ragione , mannaggia a me e al mio vizio di non rileggere u.u cmq si la prima parte era per fare da sfondo

PS. sono andato un po poi avanti e lo ammetto usato il tasto revisione per velocizzare la correzione ( purtroppo sto studiando e tendo a essere in maniera degenerata troppo sbrigativo :( ) non posso modificare il vecchio post vero? sono costretto a rimettere lo scritto da capo qui...

PS. se continuo a fare errori chiedo scusa... un tempo me la cavavo ,ma se posso dire ringrazio chiunque dica la sua perché e' mia intenzione migliorarmi e credo che prima o poi esercitandomi , correggendomi e facendo figuracce imparerò a scrivere :)

CAP 01 La foresta delle meraviglie

il cielo dominato dalla corona di luce era in procinto di addormentarsi, chiuse le palpebre e inondò la vista di preziosi brillanti;

Al cento il Diamante bianco che ,con la sua incantevole seppur debole luce , costringe al sonno i mortali ; costringe al rifugio coloro che temono le ombre: fu notte.'isola di Mahar era nota per le terribili presenze attratte dal chiarore della luna.

.era famosa per Il suo "polmone verde" conosciuto come La foresta delle meraviglie : dimora dell' oblio, infestata da terribili presenze temute dai contadini che vivevano per loro disgrazia nei paesi vicini. le nefandezze presenti in quel luogo e Il distacco politico/sociale Imposto dal morente tiranno Oswald III verso le altre potenze del continente furono le cause prime a spingere i popoli a nominare quel regno " L'isola del Terrore ".

Le fate notturne , nell' oscurità si alzarono in volo alla ricerca di prede volando tra i campi fino a scorgere una casetta in periferia abbastanza isolata. Era periodo estivo e la notte era permeata da un piacevole venticello fresco . I piccoli esseri incuriositi si avvicinarono ad una finestra dalla quale notarono un lettino occupato da una bambina . Iniziarono quindi a fare sottili rumori colpendo il vetro, per destare la piccola , dopodiché:<<NON PENSARE , NON TEMERE , SIAM L'AFFETTO CHE SOSTIENE ... TRA LA TERRA E IL CIELO STIAM ....CON I BIMBI NOI GIOCHIAM...>> iniziarono una candida ma inquietante cantilena. Il loro sussurrare era dolce e caldo come una carezza che a contatto con la pelle della fanciulla si mutò nel freddo e gelido abbraccio mortale. Fu quella sensazione a destarla, la visione fiabesca degli esseri alati la paralizzo:.<<NO TI PREGO NON TREMARE...SIAMO QUI PER LIBERARE .... LA TUA TESTA DAI PENSIERI . ORSU' ORA CI FAI ENTRARE? NON TENERCI SULLE SPINE , DAI .... TI INSEGNAMO ANCHE A VOLARE>> dissero poi all' unisono . Il cuoricino di lei batteva forte...apri! ....................e l'avvolsero in un oscuro turbinio. senza rendersene conto si trovo nella foresta , sul colle Maggiore e dinanzi a lei il regno delle fate . Si sentì scossa avvolta in uno stato di torpore,il suo volto era bloccato , guardava in alto le stelle e non si mosse mai. Le fatine soddisfatte chiamarono le altre e in poco tempo il colle brillò della magica polvere di fata. Iniziarono tutte a creare attorno alla bimba una serie si cerchi che si incrociavano tra loro. <OH CHE DOLCE CUORE , HO CHE DOLCE CUORE , QUANTO E' BELLO QUESTO AMORE....QUANTO ARDORE.. QUANTO ARDORE>. IL rituale richiamò la regina fata dal suo regno: una bellissima principessa dai capelli blu e e dalla pelle grigia coperta da un magico manto di foglie che ne esaltava le sensuali forme. la piccola alla visione ebbe un ennesimo brivido freddo che non curò più di tanto , ammaliata dalla bellezza di quei mistici spiritelli continuava a guardare il cielo notturno. Venne baciata ...e al contatto con le labbra della regina sentii una serie di sensazioni . un improvviso e forte prurito , poi strane voci nella testa che la invogliavano ad abbandonare quel luogo....voci che furono ignorate. UN forte tonfo riecheggiò. il volto della bimba era ancora li a osservare le stelle , mentre poco distante il resto del corpo , dal quale con piccoli scoppi dai tessuti fuoruscirono le fate , come insetti che infestano e fanno i loro nidi nelle parti concave di un tronco , il petto fu squarciato dall' interno, dal quale alcune fate fuoriuscirono estraendo il piccolo cuoricino e urlando in festa << OH CHE DOLCE CUORE , HO CHE DOLCE CUORE , QUANTO E' BELLO QUESTO AMORE....QUANTO ARDORE.. QUANTO ARDORE>>. Il corpo fu dilaniato e smembrato in piccoli pezzi , mentre la testa della fanciulla continuando a osservare il cielo fu aggiunta a tutte le altre , e come le altre ....inizio a piangere....

Ci furono tante notti come quella e come protagonisti non solo le fate... con conclusioni più tristi e meno.

E in una di quelle notte s'intravide un fuoco...

un fuoco ed una figura che riposava. L'uomo era coperto da un nero mantello che , se non vi fosse stata la luce del focolare, si sarebbe perfettamente mimetizzato nei colori cupi della notte. Riposava seduto tenendo ben salde tra le mani due lame dall' aspetto ricurve , indubbiamente più piccole delle comuni spade ma dalla lama abbastanza larga . Davano 'idea nonostante la poca lunghezza del filo di essere letali , taglienti e altamente versatili in mani competenti. In un luogo come la foresta delle meraviglie forse era controproducente accendere un fuoco rivelando quindi la propria presenza , ma almeno avrebbe tenuto lontane le fiere ( o almeno quelle). Indubbiamente il ramingo che riposava ne era consapevole. a tenere unito il mantello vi era una spilla più grossa rispetto a quelle comuni,era tonda e aveva un particolare simbolo al centro : L'incisione rappresentava una spada con la punta verso il basso la cui elsa che si distendeva fino all' estremità dell' oggetto formando due angeliche ali. Il metallo con il quale era stato lavorato era scuro con le rifiniture in argento. Indubbiamente un oggetto di valore nonostante era palese che avesse i suoi anni. Il ramingo dominato dalla stanchezza si assopì' seduto mantenendo comunque ben strette le lame ai pugni. Parve che fosse particolarmente allenato per reagire durante improvvise aggressioni. Chiuse quindi gli occhi e in quel momento fu pervaso da un brivido freddo che lo costrinse a destarsi. Tirò dentro l'aria con il naso molto velocemente per un paio di volte , come se stesse annusando, Dopodiché li richiuse: dormiva...

Dall' ombra generata dal fuoco fuoriuscì , fino alla punta del naso, un volto spettrale che osservando la preda strizzo gli occhi color avorio privi di pupilla. Quel volto indemoniato era adornato da un tessuto cutaneo grigiastro.. quasi cadaverico . scorgendo che la sua figura non fosse notata fuoriuscì ancora un po' fino al mento, sogghignò mostrando i suoi venticinque denti acuminati emettendo terrorizzanti respiri simili al verso di una iena agonizzante. Il verso fece sobbalzare il dormiente che questa volta scrutò gli odori nell' aria con più attenzione, dopodiché Richiuse gli occhi ancora una volta. Il mostro per non farsi notare era scivolato di nuovo nell' oscurità, questa volta pronto a colpire appena si fosse sentito sicuro dell' inconsapevolezza della preda. <<KNAHAAH> un verso terrorizzante accompagno il mostro in procinto di affondare denti e artigli nelle arterie del malcapitato. Il ramingo aprì gli occhi! Aveva aspettato l'attacco , l'aveva fiutato ! L'immondo vide la figura coperta dal mantello portarsi di scatto ,dalla posizione di seduto, sopra di lui eseguendo un magistrale salto! Durante l'esecuzione portò le lame, in difesa della parte superiore del copro, in posizione orizzontale. Il salto scoprì il suo volto, Dai tratti somatici non sembrava' affatto un abitante di Mahar: era un giovane uomo dalla carnagione olivastra, capelli castani mantenuti da una fascia , in volto due cicatrici , una in prossimità dell' occhio l'altra sulla guancia sinistra. Le pupille anche esse castane rientrando nella totale oscurità cambiarono inspiegabilmente rendendo l'iride del colore dell' oro . Aveva già calcolato come contrastare l'aggressione. Il mostro per via dell' acrobazia se lo ritrovò alle spalle ricevendo un doppio fendente orizzontale a mezz'aria. il colpo fu letale , eseguito alla perfezione , come pure il salto che lo riportò in posizione eretta alle spalle della creature: una posizione di ovvio vantaggio! Il mostro incasso il colpo e cadde in direzione delle fiamme estinguendole. I tagli permisero la fuoriuscita di una sostanza melmosa e maleodorante , probabilmente il suo sangue, e a terra urlò maledicendo le divinità nella sua lingua. Si voltò con orrore verso il combattente e si lanciò nella possibile ombra più vicina. Il ramingo non fu in grado di fermare i suoi movimenti in quanto per via del salto il mostro era ormai , anche se di poco , fuori portata del fendente. La nefanda creatura scomparve nell' oscurità ma il ramingo rimase fermo ,stringendo ancora di più le lame. Una cadaverica mano apparve dalla destra di soppiatto ferendo con le unghie acuminate il guerriero che prontamente si scostò verso sinistra ; dalle carni lacerate fuoriuscì del sangue che ovviamente esaltò la creatura che bramava divorarlo. Si guardò prontamente attorno notando che grazie alla luce della luna piena, per sua sfortuna, in quella zona vi era qualche ombra. Si tenne quindi a dovuta distanza per non essere soggetto ad attacchi. In un primo momento pensò di chiudere gli occhi e di fruttare l'udito , ma era inutile ; i salta'-ombre non generano alcun tipo di suono, doveva trovare una strategia più efficace. Un secondo colpo giunse dal nulla ferendolo ancora, Il giovane non aveva notato un ennesima ombra dietro di lui abbastanza vicina da permettere al salta ombre di offendere. Il colpo lo spostò verso i resti del focolare creando una situazione di stallo. Il guerriero era fuori portata delle ombre , ma non sapeva come colpire la creatura . se fosse fuggito avrebbe rischiato di trovarsi strategicamente in svantaggio , in tal caso non sarebbe sopravvissuto. Pensò che sarebbe stato meglio agire nel poco spazio disponibile: almeno li sapeva con certezza tutte le possibili direzione dal quale sarebbe sbucato il salta-ombre. Doveva trovare una soluzione , la stanchezza e le battaglie precedenti lo avevano indebolito. Un ragionamento lo indusse a pensare che il passa ombre avrebbe colpito a breve nel modo più subdolo , nel lato più scoperto. Ma non bastava , ormai era ovvio che avrebbe agito cosi. Fu costretto a schivare , sfruttando l'olfatto che per quanto utile non bastava se non per capire la direzione del colpo da schivare, in quanto sparendo in fretta non avrebbe avuto la possibilità di fiutarlo per rilevare la precisa posizione di lui . Ma poi un colpo di genio! Notò che la luce lunare illuminava anche lui oltre al territorio circostante e il salta ombre pareva non essere in grado di sfruttale le ombre degli esseri viventi altrimenti non avrebbe avuto problemi a fuoriuscire dalla sua colpendolo a morte La scelta fu drastica ma l' impulsività dettata dall' evento giocò a suo favore ; sfruttando l'olfatto intuì per un attimo la direzione del colpo e scelse di non schivarlo lanciandosi verso il passa ombre che riemerse dall' ombra di una roccia. con velocità scivolo incrociando la sua ombra con quella dell' oggetto. Il mostro lo ferì ma non fu in grado di immergersi per via della contrapposizione delle ombre e di conseguenza nell' atto di immersione rimase come paralizzato! Fu in quel momento che il guerriero con un movimento a spirale effettuò una serie di fendenti colpendo in pieno il mostro decapitandolo con l'ultima sferzata .Le mani lasciarono lame che trafissero il terreno, portò il braccio sano a sostegno dell'altro dolente mentre i primi raggi di sole illuminarono l'immondo volto del passa ombre esaltandone i disgustosi lineamenti e la smorfia di dolore. Lontano da quel luogo Al di fuori della foresta vi era un villaggio che portava il nome di Gehmaks , famoso per essere luogo di ritrovo di cacciatori , mercenari e banditi che per le più svariate ragioni cercavano di dare un senso alle loro vite mettendole a repentaglio per un mucchio di oren. Così i cittadini furono costretti ad amministrare l'ordine civile con dei vigilanti: contadini e artigiani che per mantenere sicura la comunità , o forse semplicemente per noia ,si offrivano volontari in quanto le forze armate fornite dal regno risultavano assenti e poco efficienti. Quando il sole superò il grande Colle ,sorgendo, due vigilanti posti all' entrata finirono il turno e furono sostituiti da due più giovani.<<hey Bred hai sentito l'ultima? pare che questa volta una bambina del Villaggio di HEkken sia scomparsa nella notte . Si..qualche giorno fa...> disse il primo mentre prendeva posto con il compagno.<<Dha ormai non mi stupisco più di niente .... dicono che sia un mostro proveniente dalla Foresta, ma chissà e' facile dare la colpa ai mostri. Non mi stupirei se si trattasse semplicemente di un folle depravato > concluse Jonathan . i due rimasero in silenzio per un po'...poi Bred per smorzar il silenzio disse:<< e' tutta colpa dell' ignoranza della gente, non si crede più nei riti e nella magia! Lo sanno tutti che per scacciare via i mostri basta fissare alla porta di casa un girasole , spargesi il pepe la testa saltellando e recitando per tre volte la formula magica " via canaglie andate via , non c'e posto in casa mia" funziona!>. <<e chiameresti quella ridicolaggine magia?...>.<< devi credermi! sono ancora vivo non e' una prova sufficiente?>>.<<ma sarà forse perche casa tua pozza come una stalla!>. I due giovani risero'; tra amici a volte basta davvero poco per divertirsi. Oltretutto il lato sorvegliato da loro era collegato a Percorso Sud , il percorso che portava alla Fantomatica foresta. Li da sorvegliare c'era ben poco tanto che nemmeno i malfattori sfruttavano quella via per aggressioni , per i più stolti tutto ciò che avesse qualche connessione con la foresta era maledetto . Sostanzialmente il loro compito consisteva semplicemente nel soccorrere eventuali sopravissuti che per miracolo riuscivano a uscire dalla foresta con le loro gambe. Essa infatti,permeata di essenze mistiche era il luogo ideale dove reperire ingredienti per formule magiche e di conseguenza capitava che gente poco raccomandabile venisse ingaggiata per raccogliere funghi di kestor o bacche di Angrovaglia, quest' ultima famosa per produrre pozioni atte a migliorare le capacità fisiche , quindi molto richieste tra i nobili che volevano potenziare la loro muscolatura. A Mahar infatti una volta ogni 5 anni la casta nobiliare era solita organizzare nella città di Hito Marittima un torneo di scherma dove il vincente si sarebbe guadagnato il rispetto della plebe . In quest' ultimo periodo , viste le condizioni del tiranno privo di eredi ci fu una maggiore richiesta delle pozioni di combattimento. Avere il popolo dalla propria parte era un ovvio un asso nella manica per tutti i nobili che ambivano al tutolo di re di Mahar.<< bha che ne pensi? quel gruppo di folli è partito da ben tre giorni...mi sa che non torneranno più...>>. <<Come al solito direi...Ma francamente ,amico mio, l'idea che quella feccia di esseri umani sia stata dilaniata da una Lamia non mi dispiace. Quella e' gente poco raccomandabile che se schiatta fa un po' un favore a tutti >>. << preferire evitare certi discorsi>>continuò l'altro<<AH... se quelle favolette di eroici condottieri armati di lucenti spade , che girano il mondo disinteressatamente ad ammazzare le ***** fossero vere...>> Il compagno l'interruppe << ora non avremo un villaggio appestato da canaglie...>>. concluse l'altro: < già , ma quale pazzo andrebbe in giro a rischiare la pelle per puro altruismo? >>.il discorso fu interrotto da un lontano e lento rumore di passi... Dal percorso Sud La figura coperta dal mantello nero camminava con lenta incertezza. Barcollava per il dolore e per il peso del bivacco che era stato costretto a caricare sulle spalle. ogni singolo passo era accompagnato dal rumore dei foderi delle lame che urtavano le borchiature del vestiario. Bred e jhon rimasero stupiti . le vesti e il mantello erano macchiate di una sostanza violacea. Il ramingo aveva il braccio fasciato alla meglio:non sembrava avesse particolari capacità nel pronto soccorso.<< hey john guarda la! non e' uno della compagnia che si e' addentrata nella foresta qualche giorno fa? >> . <<non credo ...>> i due gli andarono incontro e fu facile dedurre che venisse dalla foresta. Ciò che non sapevano e' che il giovane guerriero l'aveva attraversata completamente dalla costa opposta, e di certo non era una passeggiata. non fecero in tempo a raggiungerlo che il giovane combattente si sentì mancare. Bred e jhon rimasero esterrefatti nel notare che il ferito era di poco più anziano di loro. Il ramingo li vide e per istinto cercò di portare la mano all' impugnatura della lama,ma nel atto di estrazione vide tutto sfocato cadendo a terra svenuto. I due velocemente lo portarono al villaggio e grazie al volere di Evan dopo qualche tempo riapri gli occhi:"dove..dove mi trovo?" pensò notando il soffitto di una piccola e confortevole casetta di legno . <<OH finalmente sveglio!> disse qualcuno da sinistra. la Voce sembrava appartenere a un uomo che emetteva fischiettii involontari nel pronunciare la "s".Il guerriero si voltò e noto un signore sulla quarantina, ricurvo su un pentolone bollente con una barba grigia e con la testa che chiedeva disperatamente l'uso di qualche elisir utile per la ricrescita << sei stato soccorso da due vigilanti, non temere sono Dian il curatore del villaggio, ho ripulito e curato con creme di Lustranbul la ferita al braccio e ti sto preparando una pozione per annullare le tossine nel tuo corpo>>.<<La ringrazio Signor Dian...>> il giovane notò che il fischiettio era provocato dalla mancanza di alcuni denti davanti.<<Sei un tipo strano ,giovanotto, sai? Sono quasi sicuro che si trattasse di un Passa Ombre , i tagli che ti ha provocato e il sangue viola ne sono la prova. Non e' da tutti sopravvivere a certi abomini !E a proposito come ti chiami?....se si può sapere... >> . << Mi chiamo Noa signore e comunque si era un passa ombre, e francamente non credevo che la ferita fosse cosi grave>>.<<EEHEH il sangue infetto ha fatto il maggior lavoro, entrando a contatto con la pelle e probabilmente anche con i tagli sul braccio..insomma ti ha avvelenato, ma non temere brevi questa e starai meglio!>>.Noa era solito accettare nulla dagli altri per etica morale, ma nella sua condizione dovette dimenticarsi le regole con le quali era stato abituato a vivere. Bevve... aveva un buon sapore nonostante l' aspetto della brodaglia non fosse dei migliori.<<strano che un giovane come te vada a rischiare la vita invece di pensare a maritarsi...>>. <<Tsk con tutto il rispetto il matrimonio e' l'ultimo dei miei pensieri...cosa c'e qui dentro?>>. <<semi di papavero, succo di nespole , estratto di foglie di Lehastu fatto bollire con miele e muta di serpente, e' semplice un rimedio contro le tossine , di ti piace?>> << mi sarebbe piaciuto di più se avesse evitato di dirmi l'ultimo ingrediente>>disse allontanando il bicchiere ormai quasi vuoto .<<ahah dimmi un po' ora, in genere sono solito assoldare i mercenari per cercare ingredienti per le mie pozioni e altre volte mi capita di dover preparare amuleti contro il malocchio per altre compagnie-detto tra noi delle vere patacche-ma per farla breve chi si addentra nella foresta passa sempre per casa mia per un motivo o per un altro...tu invece , non ti ho mai visto bazzicare da queste parti e dalla faccia pare tu sia di SandHorn....come ci sei finito nella foresta?>><<Vedo che e' un ottimo osservatore> disse Noa abbassando lo sguardo<<sono nativo di Sandhorn,si, ma non vivo li da anni ormai...piuttosto come mai questo interesse per un giovane scapestrato?>> <<eheh non evitare le mie domande ; figliuolo la spilla...>> .Noa sobbalzò ;si rese conto che il mantello, come anche parti della sua armatura di pelle erano stese su un appendi abiti di legno. <<La tua spilla..."il vessillo" del tempio di bahamuth... mio padre era solito raccontarmi che nella parte più oscura della foresta inghiottito dal verde, oltre il gran colle, vi fosse un tempio nascosto tra i monti. Si dice che all' intero di esso nascano combattenti dalle facoltà superiori a quelle dei comuni mortali. Queste forze avvolte nel mistero discendono da una casta devota a bahamuth il Dio drago che lottò al suo fianco nella battaglia dei draghi>>. Noa rimase in silenzio, voleva scoprire quanto quel uomo sapesse,e nel caso , seppur poco volentieri agire di conseguenza... .<< La loro forza e' tale da essere temuti dai mostri della foresta che si tengono ben distanti. Mio padre mi disse che questa elite di guerrieri era composta dalle più svariate creature delle terre di Moriad - cosa alquanto bizzarra ma apprezzabile- tanto da poter vedere elfi e nani come compagni di ventura. ciò che li univa era un forte senso di fratellanza e un loro particolare codice d'onore >>. << Spero che queste informazioni non siano note ai più, l’esistenza del tempio dovrebbe essere un segreto!>> disse Noa mantenendo la calma ma fu subito consolato dall' uomo<< ed e’ cosi, nessuno a Mahar eccetto me sa di voi, mio padre seppe del segreto durante la guerra dei reami. Il regno di Mahar sotto il dominio di Oswald II dichiarò guerra al regno di NewenDin e alla repubblica di Ollar ; si, decisione strana e bizzarra in quanto Mahar non aveva e non ha forza navale e militare in grado di contrastare anche una sola delle due regioni, considerando poi Che Newendim e’ anche la maggiore potenza del continente nonché regno colonizzatore delle terre aride di sandhorn..insomma era un vero suicidio. Eppure le sorti della guerra tra i reami furono capovolte da un guerriero misteriosamente entrato nelle file dell' esercito di Mahar grazie ad una speciale concessione del re . si dice che fosse alto due metri e sul copro avesse scaglie di drago. Aveva capelli d’argento e quando respirava emetteva fiamme .La gente lo ricorda come il berserker senza volto per l'espressione priva di umanità. Una bestia ecco cosa era! Un giorno però la bestia si ribello al sovrano uccidendolo e volando via-alcuni ;si pensa che sia stato il figlio a istigare quell' essere contro il padre- . IN preda ad un ira funesta iniziò a massacrare qualsiasi cosa si muovesse. Mio Padre che all' epoca era ancora un ragazzo sarebbe stato fatto a pezzi se non fosse stato salvato da quel piccolo manipolo di combattenti. Mi disse che il gruppo era composto da creature tutte diverse che, rispetto alla logica comune , sembravano andare d'accordo, ma la cosa più interessante era che ognuno di loro era in grado eseguire tecniche micidiali! IL gruppo senza motivi particolari si pose in difesa del villaggio e lo scontro contro il berserker fu tremendo, alcuni di loro addirittura persero la vita . Il bastardo probabilmente si sentì alle strette perché fuggi evocando dalla schiena due enormi ali rosse . Quei combattenti non erano li per lui ma a quanto disse mio padre rimasero scossi, forse quel essere era collegato in qualche modo al motivo del loro viaggio... non so. mio padre fu l'unico del villaggio a salvarsi: per i superstiti purtroppo non vi furono mezzi e persone adatte per soccorrerli in tempo. Mio padre restò solo : la sua casa , il villaggio, distrutti ,amici e parenti fatti a pezzi. Quei combattenti misteriosi mossi probabilmente dalla pietà si presero cura di lui e per rendersi utile il mio vecchio divenne loro scudiero per un po'. Nel loro indagare su chissà cosa mio padre ebbe l'onore di provvedere al loro sostentamento :cucinava , puliva le vesti , lucidava le armi e in base a quella esperienza imparo le basi del pronto soccorso diventando un curatore, tramandando a me poi le sue conoscenze. Ovviamente il gruppo prima o poi si sarebbe ritirato nella foresta per raggiungere il tempio, e ovviamente non permisero a mio padre di seguirli. di conseguenza scelse di vivere qui il luogo più " vicino" a loro, in modo tale che se qualcuno fosse tornato avrebbero per conti logica raggiunto questa casa in quanto si tratta della casa di un curatore. Credo che si istaurò tra loro un forte senso di amicizia e rispetto perche so che fecero un patto. Mio padre avrebbe dovuto raccogliere più informazioni possibili su qualsiasi tipo di avvenimento , voce , che reputasse anomala annotando il tutto su un taccuino . ogni tre mesi sarebbero passati a ritirarlo. ricordo ancora i giorni in cui mio padre usciva dal villaggio e nel mercanteggiare otteneva qualche informazione utile per quei guerrieri. Ovviamente Non erano persone minacciose ma si raccomandarono di mantenere il segreto altrimenti sarebbero stati costretti a zittirlo per sempre. Lui non fece mai parola dell' esistenza del tempio, non per le minaccia, semplicemente li stimava, era commosso dall' idea che potessero esistere ancora persone di tale forza e audacia come quelle delle leggende. infatti nonostante mi avesse raccontato qualcosa mi ha sempre tenuto nascosto le loro intenzioni e le loro missioni , si e' portato questi segreti nella tomba da vero gentiluomo! Lo stemma descritto da mio padre combacia perfettamente con quello che tu indossi! Mio padre si e’ sempre raccomandato di trattare con cura chiunque indossasse quello stemma , e francamente parlando se non avessi avuto quella spilla ti avrei lasciato morire sull' uscio di casa ,dato che e’ ovviamente non hai abbastanza soldi per pagarmi !>>. Noa rise<< si i maestri mi hanno parlato di un civile di mahar con il quale avevano legato, sono stato davvero fortunato a incontrarti! spero di poter ricambiare il favore un giorno>>. il vecchio continuo.<< io sperò di non incontrare altri con queste spille sui mantelli , altrimenti finirò per lavorare gratis....>> il vecchio pur rispettando i voleri del padre non mostrava proprio la stessa generosità ma Noa non si curò di ciò, era più interessato a sapere chi fosse stato il suo predecessore. <<un altro ? vuol dire che non sono il primo?<>. <<si un altro passo qui quattro o tre anni fa non ricordo di preciso e francamente , rispetto a te , se l'ho aiutato, oltre all' indubbio rispetto per le volontà di mio padre,l'ho fatto soprattutto per tenermelo buono>>.<< che vuoi dire?>>continuò il giovane.<<e' giunto in piena notte , aveva un equipaggiamento abbastanza simile al tuo , ma la pelle violacea , gli occhi rosso sangue ...mi hanno fatto sobbalzare, appena l'ho visto ho pensato che fosse venuto a succhiarmi l'anima per trascinarla negli inferi, per un attimo ho pensato che fosse il diavolo in persona!>>.Noa lo identificò "heromir e' passato di qui... " penso tra se il ragazzo "devo raggiungerlo , e' in viaggio da ben 3 anni ormai e il tempio richiede la sua presenza.... spero solo che stia bene".Noa sin da bambino provò un forte rispetto per questa oscura creatura .Egli fu colui che lo trovo morente sulla Costa del silenzio che si estendeva dalla foresta, quindi priva di insediamenti ; giunto li per miracolo da un naufragio fu salvato portandolo al tempio..heromir era il suo salvatore, il suo tutore,il suo mentore, il suo migliore amico . La missione di Noa : indagare sulla misteriosa scomparsa del maestro, ritrovarlo e ritornare entrambi sani e salvi al tempio. Secondo le informazione ricevute dai suoi superiori Noa avrebbe dovuto raggiungere il porto di hito sbarcare a newerdin e iniziare le ricerche dirigendosi a nord della regione. Il curatore e l'adepto del tempio Rimasero a discutere per un po' << Allora Noa poche chiacchiere ora rimettiti a dormire , non so cosa tu debba fare - ne mi interessa- ma se vuoi campare riposa!>>disse dian nell' atto di appoggiare dei fiori sulla mansarda e accendendo una candela . si chino e si mise a pregare. Noa non avrebbe mai immaginato che quel vecchio avaro fosse uno avvezzo alla preghiere. Il fuoco della candela illuminava un piccolo simbolo ,il simbolo della dea Madre Evan: la dea protettrice del mondo: colei che creo il drago bahamuth in difesa dei popoli. in Noa tornarono alla mente i racconti della guerra delle divinità e della sua conseguente ripercussione nel mondo dei mortali che vide il bahmuth affrontare la consorte timiath in una epico scontro che tutti ricordano come la battaglia dei dragoni. Fu da li che il suo tempio fu istaurato e da quella battaglia un susseguirsi di tristi e terribili storie. Noa era stanco e nel ricordare quelle storie si perse nei sogni mentre osservava il soffitto. I guerrieri del tempio hanno sempre avuto una forza fisica e mentale superiore sviluppata da un particolarissimo tipo di addestramento nato dallo studio di riti ancestrali e dall' applicazione delle energie invocate da questi nel combattimento. Ringraziò i periodi di duro allenamento che gli permisero di rimettersi in pochi giorni. << Allora parti Noa? >> << si devo trovare un amico e riportarlo al tempio ci sono troppi eventi malsani che vanno esaminati insieme a lui >>-<< capisco ragazzo, spero che mio padre vi sia stato d'aiuto..>> << ovviamente non ho mai potuto conoscerlo , ma si ! indubbiamente! onore a te Signor dian e al tuo retaggio, spero di poter saldare il mio debito ! >> - << lo spero anche io Noa >> disse indicando un sacchetto con le monete . Noa si trattenne il meno possibile al villaggio , il viaggio era lungo e in posto del genere avrebbe sicuramente perso tempo! Con la gente che girava per le taverne e locande si rischiava di partecipare a inutili risse. evitò qualsiasi tipo di approccio e ignorò qualsiasi offesa, non aveva tempo da perdere heromir andava ritrovato, il suo potere era troppo prezioso non solo per i guerrieri del tempio , ma per la pace del continente di Moriard ! Si limitò ad acquistare carne secca e attrezzi per sopravvivere all' aperto,e ovviamente un cavallo! Fortunatamente dian seppur soffrendo non si fece pagare e Noa ovviamente ne approfittò per spendere qualche oren in più per velocizzare il viaggio .la fortuna maggiore fu che nel villaggio di Gehmaks tutti seppero dell' uomo che da solo era sopravvissuto alla foresta. Questo fece si che Noa venisse rispettato temuto dagli altri avventurieri così tutti si tennero a distanza dando al giovane maggiori possibilità di evitare a inutili diatribe . La fortuna parve essere dunqe dalla sua:partì senza intoppi. Il viaggio verso Hito durò dieci giorni , utilizzando la strada principale . vivendo distaccato dalla società Noa non era avvezzo nell' individuare strade secondarie e scorciatoie. La scelta fu costretta anche per l'uso del cavallo , che sostituiva quando poteva con un altro quando trovava qualche locanda durante il viaggio. La sua corsa veniva interrotta solamente per il riposo e quando era necessario si accampava per diminuire i tempi del percorso. Nelle mattinate ebbe l'opportunità' di contemplare le bellezze naturali che l'isola aveva da offrire. Fortunatamente non ebbe problemi con banditi; per quanto il regno di mahar fosse famoso per la bassa gestione del problema della criminalità il timore delle creature notturne provenienti dalla foresta era forte di conseguenza i banditi almeno in quelle zone agivano per lo più nelle gradi città come la capitale Graan e la stessa Hito. Noa fu felice di vedere al tramonto del decimo giorno le porte della città. Li si sarebbe diretto verso il porto per poi imbarcarsi e raggiungere il regno di NewerDin . Dopo essersi rifocillato e ripulito in una delle stanze della locanda della "Bella Marinara" scese nel salone principale dove avrebbe potuto gustarsi una meritata cena: era stufo della solita carne secca. Prese posto a sinistra e fu accolto da una prosperosa donna di mezz' età : << hey salute a te miele dolce ,dimmi come posso soddisfare i tuoi desideri>>. Noa fu turbato dallo strano modo con cui la signora chiedeva le ordinazioni , ma cercò di mantenere un certo contegno.<< cosa può offrirmi per 10oren d'argento? tra il cibo che avete intendo...>>. La donna sorrise e appoggiandosi alla spalla del giovane- cosa che gli diede abbastanza fastidio- inizio a descrivere le ordinazioni come una cantilena mostrando in volto la seccatura provocata dall' apparente ridondante richiesta<< zuppa di verdure, del formaggio ci capra, vino fatto in casa e se vuoi, dolcezza, anche bollito di gamberi>> Noa confermò l'ordinazione: il cibo era delizioso!La cameriera un po' meno .... Mentre aspettò che le pietanze arrivassero ebbe l'occasione di sentire i mormorii della gente che cenava. << hai sentito del re , pare che la misteriosa malattia stia degenerando! I curatori sono disperati ! non ha preso moglie , chissà che si pensava quel maledetto, di vivere in eterno forse?>>disse un uomo al tavolo; ormai parlare delle condizioni del re era normale e per nulla discutibile!Nessuno lo apprezzava, nemmeno i suoi servi ;piuttosto tutti formulavano strane ipotesi sulla futuro del paese .. i nobili si sarebbero fatti la guerra , indubbiamente ! << io so che Oswald II aveva patteggiato con un potente alchimista!>> << ma che dici !?>> << si.. ricordi quel mostro che lotto come mercenario prima che Oswald III prendesse il trono? pare che fosse un essere creato da questo alchimista , e che questo alchimista avesse nell' oscurità manovrato sia il Oswald II anche l'attuale re! >> Noa sentendo parlare dell' alchimista ascoltò con particolare interesse il gruppetto di pescatori che erano a fianco al suo tavolo . <<Ma che alchimista? e' solo una leggenda metropolitana , non si sa nemmeno se sia vera!>> << sta di fatto che il re , non ha mai cercato moglie ed ora a cinquanta anni ha contratto una malattia incurabile! non ti sembra che il tutto sia collegato? I re , sopratutto se bastardi come quelli che abbiamo avuto non pensano altro che mantenere il titolo sulla loro famiglia, e' assurdo che un sovrano non si sia procurato un erede....sopratutto conoscendo le intenzioni dei nobili >>disse l'ultimo seccato: << bha smettetela ! mangiamo!>> . Noa era interessato alla storia , si sarebbe alzato per parlare con loro e sapere qualcosa in più , ma dovette fermarsi: Un uomo anziano che consumava un abbondate pasto , vestito di abiti chiari e colorati si diresse verso i pescatori e chiese gentilmente<< buonasera a voi nobili domatori delle acque del golfo di Hito , che un sentito grazie vi venga posto per le primizie che dalle limpide acque sono state portate alla mia bocca, perdonate l'intrusione e i miei modi forse troppo altezzosi per le vostre orecchie , ma volevo avere l'opportunità' di socializzare , e oltre ai sentiti ringraziamenti , ascoltare la storia del fantomatico alchimista. Sono sempre stato avvezzo ad ascoltare storie di fantasia.>> pescatori rimasero stupiti dai modi garbati e ammalianti del vecchio e ricco signore. Noa non si sarebbe mai immaginato che un vecchio indifeso con le tasche trasudanti di oren socializzasse con dei plebei, e ancora meno dalla reazione di questi ultimi che lo invitarono al tavolo e si cimentarono nel racconto. Nella mente del guerriero del tempio si formarono ombre oscure, una figura troppo somigliante a LUI ... ma se fosse stato vero avrebbe dovuto avere il braccio monco e un occhio di vetro..." no non può essere lui"pensava mentre nascondeva la spilla del tempio. Non si voltò mai, si limitò ad ascoltare il racconto dell' alchimista misterioso. Quella notte Noa ebbe gli incubi. Ricordò da bambino quel demoniaco stregone , all' epoca giovane, che subdolamente si introdusse nel tempio per estirpare il Potere dal corpo del maestro heromir. Rivide in maniera orribilmente distorta gli stessi eventi. rivide i suoi compagni adulti morire nello scontro per proteggere heromir che insieme a loro combatteva brandendo le fedeli lame. Rivide la piccola Namira che chiedeva disperatamente aiuto , costretta ad obbedire al malvagio stregone. rivide l'orrore generato dagli incantesimi di un unico uomo : ZEXSTION SAIVER

  • 2 mesi dopo...
Inviato

Non ho finito di leggere perché s'è svegliato mio figlio e quindi devo interrompere (riprenderò stasera appena andrà a letto) però quoto quanto sopra per gli errori.

Io di solito scrivo di getto e così facendo si fanno errori principalmente di battitura, per questo puoi usare un correttore automatico semplifica la vita.

Mi sento anche di darti un altro consiglio, o meglio due.

1) E' un consiglio che dettero anche a me qui sul forum: attento all'uso della punteggiatura, ne usi tanta ma in alcuni punti se leggo a voce alta non mi torna, ti faccio un esempio.

Dove dici:

"il cielo dominato dalla corona di luce era in procinto di addormentarsi, chiuse le palpebre e inondò la vista di preziosi brillanti;"

Prova a rimettere così:

" il cielo, dominato dalla corona di luce, era in procinto di addormentarsi. Chiuse le palpebre e inondò la vista di preziosi brillanti."

La virgola dopo il soggetto aggiunge enfasi sul soggetto stesso sale poi la seconda virgola a chiudere dopo luce. Dopo addormentarsi metti un punto (altrimenti son troppe virgole) e dopo brillanti un altro punto, il punto e virgola è pesante da leggere usalo solo in casi particolari, meglio mettere un semplice punto oltretutto visto che la frase prosegue a capo e con lettera maiuscola.

Altra cosa fai attenzione ai tempi dei verbi, guarda te lo dico io che a scuola andavo bene in italiano ma non eccellevo proprio per questo motivo....

"costringe al sonno i mortali ; costringe al rifugio coloro che temono le ombre: fu notte."

Ecco a parte il discorso anche qui del punto e virgola, meglio la virgola semplice, quando dici "fu notte" il fu è passato che non si lega con il costringe che è presente, adesso dovresti dirmi che c'è un sott'inteso per esempio "in un attimo fu notte" in cui sott'intendi "in un attimo" . Per mantenere la struttura così com'è potresti scrivere "e fu la notte" oppure "fu la notte". Nel suo complesso apparirebbe quindi:

"costringe al sonno i mortali, costringe al rifugio coloro che temono le ombre: fu la notte."

Sinceramente penso che le critiche siano costruttive sempre e comunque quando sono fatte razionalmente, quindi spero che quanto detto possa esserti di aiuto.

Ci sono passata anche io all'inizio, sopratutto la prima volta che si scrive di errori se ne fanno tanti, l'importante è avere voglia di migliorare sempre e comunque :) E se lo stai pensando non faccio la professoressa di italiano di mestiere, se lo facessi poveri allievi!!! :P

Per il resto quando finisco di leggere ti dico l'impressione in generale sul racconto lasciando da parte la grammatica.

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Ho finito di leggere, però ti devo dire che ho faticato non poco, sostanzialmente perchè non vai mai a capo, cerca di spezzare i periodi, andare a capo è importantissimo permette di avere una lettura piu fluida, idem per quando ci sono dei dialoghi. Noi che scriviamo abbiamo ben chiaro tutto in testa ma devi anche pensare al lettore, c'è sempre bisogno di tirare un pò il fiato, senza contare che appunto con tutti i periodi cosi di fila non si crea mai suspence e la lettura risulta difficile.

Le idee ce le hai, il mio consiglio quindi è piu di guardare alla grammatica e sopratutto alla punteggiatura. Io non ne usavo praticamente, i miei periodi erano molto lunghi e spesso non si capiva quale frase era subordinata a quale altra perchè non c'erano mai virgole e punti, adesso uso forse anche troppa punteggiatura perfino nelle frasi normali.

Inizialmente anche io non avevo capito il nesso tra la prima parte e la seconda, potresti inserire dei capitoletti anche corti per suddividere, tipo se vuoi creare un'atmosfera prima di partire con il racconto vero e proprio inizia con:

1. Prologo

bla bla bla bla scrivi il prologo che fa entrare il lettore nell'atmosfera del racconto e finito quello a capo e:

2. (anche senza mettere un titolo) e prosegui .

Ripeto come hai detto tu le critiche devono essere costruttive e io spero di esserti stata utile, forse sono un pò pesante mi rendo conto ma è in parte colpa degli studi che faccio, analizzo i vari aspetti strutturali delle lingue non solo quella italiana.

Ad ogni modo lo hai detto tu è la tua prima volta il tuo primo esperimento, vai avanti l'esercizio funziona per a scrittura come per tutte le altre cose ed è l'unica via per migliorarsi, l'importante è averne la voglia e mi pare dalla premessa che hai fatto che la voglia non manca quindi beh ... in bocca al lupo, ascolta i consigli che ti daranno le persone, falli tuoi e se ti tornano utili mettili in pratica, non demordere e vedrai che i risultati arrivano :)

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