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Tool


Aerys II

Messaggio consigliato

Dato che il vecchio thread su Maynard e compari è stato chiuso molto tempo fa, che ne dite di riaprirne uno ora che è nei negozi il loro nuovo album, "10.000 Days"?

Lo sto sentendo or ora, devo dire che mi piace. Chiaro, non si può giudicare un album dei Tool dopo un solo ascolto (e per di più superficiale), ma così su due piedi mi pare molto ma molto bello.

Dopo tutto, staranno cinque anni per far uscire un nuovo CD per un motivo, no?

Pareri? Domande? Affermazioni?

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Se dovessi giudicare i Tool nel complesso, gli aggetttivi non basterebbero (minchi* che brutta frase da politico retorico! :banghead:), sono uno dei miei gruppi preferiti.

Riguardo al nuovo album, non so. L'ho sentito ieri a casa di una mia amica, e neanche per intero, e, come dice giustamente Aerys, dato che si tratta di un CD dei Tool, non si può assolutamente giudicare dopo mezzo ascolto, Oggi o domani me lo compro, lo ascolto un po' e poi vi dico qualcosa di più serio.

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  • 4 settimane dopo...

guarda che però è un buon segno, anche se scomprrirà nel giro di una settimana, vedere un genere metal così particolare ed unico in classifica vendite dominate da bitney spears e ramazzotti è un successone!!

Che sia un buon segno non c'è dubbio, solo ci sono rimasto di sasso... I Tool nella classifica di "Sorrisi e Canzoni" sono al loro posto come i Papa-Boys a un concerto dei Deicide! :-D

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  • 4 settimane dopo...

Concerto metabolizzato, dopo 24 ore dal ritorno a casa da Bologna: grandissimi.

Il batterista è un genio, una fo**uta macchina (sposta accenti con facilità disarmante, facendo alla fine lui a mio avviso il grosso del lavoro strumentale), basso e chitarra ipnotici come di consueto... Maynard spaziale, un vero animale da palco: emotivo, tecnicamente strepitoso, matto come un cavallo.

Un artista strepitoso e fuori dagli schemi.

Concerto non troppo lungo, ma nemmeno corto. E' durato il giusto per riempirmi di sudore senza uccidermi per un pelo (caldo, caldo, caldo... la folla mi pressava senza sosta, in un pogo disumano che sapeva di metallo e di psichedelia, in un mare di corpi...). Hanno sfoggiato brani presi da ogni album, praticamente, partendo con la malatissima e nuova "Rosetta Stoned" e chiudendo come di consueto con il cavallo di battaglia "Aenima".

Nel mezzo, un caleidoscopio praticamente ininterrotto di cori, pogo, luci, tempi dispari e arpeggi malati.

Nel mezzo, grandissimi pezzi, feedback e bassi a palla.

Nel mezzo, sedici anni di storia di un gruppo d'eccezione, inclassificabile.

Insomma, un'esperienza eccellente. I Tool non sono i soliti metallari da headbang, nè i soliti prog da assoli di un quarto d'ora, regalano sofferenza, delirio, maxischermi psichedelici, chitarre ribassate, riff ipnotici, tecnica, rabbia, divertimento, noise...

Un concerto da otto e mezzo, per lo meno.

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  • 2 mesi dopo...
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  • 4 mesi dopo...

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