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Lit - Atto IV - La tetra oscurità di Borgo Remo


Elayne

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Inviato

Nessun morto!

L'aria di Borgo Remo era tornata serena: nè cadaveri, nè sangue...

Davvero non mi sembrava possibile.

"Pensavo sarei morto, stanotte."

Sorrido. Estraggo la mia fiaschetta di birra, quella delle grandi occasioni; perchè questa era davvero una grande occasione: nessuna vittima.

No, non è ancora finita. Grazie, Ambra, per aver trovato una soluzione. Morte dei ratti non ha ancora reciso il secondo filo: quello del lupo Pon-Pon. Abbiamo osservato a lungo tutti i roghi. Morte ha sempre posto fine alla vita di noi mortali. A tutti i roghi, a tutti gli sbranamenti. Ma non ieri: ieri, quando il Duca è stato dato in pasto alle fiamme, è stata Morte dei Ratti a reclamare la sua anima. Un evento mai capitato prima. O forse sì: al primo rogo, quando Stigni e Bobo finirono in parità, Morte dei Ratti appiccò il fuoco. Ma, a quanto pare, non era Bobo il suo obbiettivo. Ora ci resta solo da capire se il lupo Pon-Pon ancora vive. Perchè, se vive, è nella figura di Solaris, così intima al Duca e sostituta di Bobo, che dobbiamo cercarla.

Concludo e termino in un solo sorso la mia fiaschetta di birra.

"Ormai i giochi sono fatti."


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Inviato

AHAHAHAHAHAhahahahahaahahahahaha........Dopo una risata quasi sadica Solaris si girò verso di voi.

Ma bravi alla fine ci siete riusciti, ora finalmente potrò riunirmi con lui e stare insieme persempre. Mi avete trovato, io il Lupo Telepate, sono finalmente davanti a voi pronta per liberare la mia anima da quest'esistenza.

Non mi pento di nulla, cosi come voi Umani siete fieri di essere ciò che siete, io sono fiera di essere stata un Lupo e di aver vissuto una vita degna di questo nome.

Ora però prima di andarmene.... devo fare una cosa......

E Solaris prese a togliersi i guanti e notate le unghie delle sue mani trasformarsi in artigli micidiali.

Fermatemi, se ne siete in grado...... e detta quest'ultima frase con uno scatto si precipitò verso la piccola Ambra (ho verso la sua stanza a seconda del fatto se è o non è con noi XD).

TI PORTERO' CON ME !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! urlò in fine.

Inviato

Le fiamme hanno decretato il loro giudizio di purificazione. Ora finalmente l'anima del Duca potrà intraprendere il suo viaggio verso il mondo dei morti. La maledizione che lo legava a questo mondo si è infranta. E' libero. Possa la sua anima riposare in pace dopo che ha portato tanto sgomento alle nostre.

E' con questi pensieri che il maggiordomo fa ritorno la notte alla casa in cui fino a ieri la sua famiglia stava seduta intorno al focolare. Questa notte Ambra sarà la sua famiglia e lui sarà per lei la sua guida.

Non permetterò ti facciano del male piccola My lady. Stanotte potremmo dormire sonni tranquilli, se gli incubi del duca non verranno a tormentarci.

Finalmente superando l'ansia nel petto riesco a prendere sonno, ma una sempre crescente inquietudine mi anima dentro, finché nel cuore della notte non vengo svegliato da dei rumori nefasti, e le urla. L'incubo non è ancora finito. Sgrano gli occhi al cielo e il mio cuore perde un battito. AMBRA!!!

Come un forsennato corro verso le sue stante e la trovo lì sporca di sangue e ferita, il lupo ha colpito ancora ma è stato frettoloso, lei è ancora viva, ma sta perdendo molto sangue, sono disperato, nei miei occhi è dipinto il dolore e l'angoscia, cosa posso fare?

Ambra... my lady, RESISTA. Urlo cercando di non farle perdere conoscenza, le prendo il volto sporco tra le mani.

Non abbandonarmi, proprio adesso che stavamo per farcela. Non lasciarmi.

Le parole del maggiordomo sono disperate

Invoca aiuto in cuor mio e come un angelo mandato dal cielo Lord Adomorn appare sulla soglia a quella richiesta.

Lui subito interviene tamponando le ferite di Ambra e senza troppi preamboli con uno sguardo capiamo cosa è successo e chi è stato. Costruita una barella di fortuna l'aiuto a portare Ambra in casa del dottore dove aveva organizzato un piccolo studio e stiamo tutta la notte a operare per salvare la piccola my lady dalla sua situazione disperata. Alle prime luci dell'alba sembra che il nostro lavoro abbia dato i suoi frutti. Lei si è stabilizzata ed ora dorme tranquilla, scossa un po' dai brividi della febbre.

Lord Adomorn, la ringrazio infinitamente per il suo aiuto, senza di lei non avrei saputo come fare.

Detto questo non mi muovo dal mio posto al capezzale di Ambra fino a che non vedo che si è ripresa. Sto lì pronto con in braccio il fucile pronto a proteggerla da qualsiasi pericolo. Nessuno farà più del male alla mia piccola!

Inviato

Whraggh!!!!

Nero

L’oscurità svanì pian piano

Che succede?Dove mi trovo?

Non era la mia casa,cercai di muovere la testa per guardarmi attorno,ma non ci riuscii

Ah! Riuscii solo a dire in risposta a quel dolore

Non mimossi,non ne avevo il coraggio. Sapevo che quel dolore potesse tornare. Eppure,quando il sole mi bagnò il viso,trovai la forza per alzarmi

. Questo non è il mio letto

mi guardo intorno e riusci a riconoscere la casa del dottor Jhonwhi Jhonwho,.

Qualcosa sotto mi dava fastidio,sollevai la camicia. E vidi una fasciatura:

avevo tuttoi l fianco fasciato e li la pelle pungeva come tartassata da mille aghi. Le bende erano sporche di sangue rappreso. Passai subito a guardarmi le braccia e le gambe,altre fasciature,altre ferite. Ma la ferita peggiore era al fianco e allora,come un flash, ricordai le zanne chiudersi, e lo scricchiolio delle costole.

Mi alzai as edere e notai che, sotto la ferita, il letto era intriso di sangue

quella vista mi diede il capo giro.

Afferrai il comodino per non cadere. Tutto il piano,tutti i nostri sforzi … inutili. Mio padre era innocente?Mi ero sbagliata?Un piano si,doveva esserci,i lupi erano ancora vivi.

Sollevai la coperta e mi tirai in piedi. Le gambe non mi reggevano.

Mi sentii diversa.

Guardai lo specchio

Vidi du eragazze

Una di loro due aveva un viso paffuto,sorrideva sempre ed era molto allegra. Non riusciva a guardare i morti. Credere in qualcosa di così brutto per lei non era possibile

L’altra,invece,era seria,bugiarda e impassibile. Guardava i morti senza un briciolo di compassione. Ma dentro di lei c’era qualcosa che la spingeva a intraprendere la strada del bene,la giustizia.

Quale di loro due sono davvero io?

Notai anche un riflesso,la finestra era socchiusa, e uno spicco di sole filtrava dentro, mi illuminava il braccio.

Sentii il suo calore.

C’era ancora da lottare. Spalancai la finestra con uno scatto. Volevo sapere la verità. Mi diressi fuori al balcone e vidi che i tre sopravvissuti erano ancora vivi e si squadravano l’un l’altro nel centro della piazza mentre lo spirito di Bafforosso osservava la scena.

Sentii Solaris scoppiare in una risata malvagia. Si tolse i guanti bianchi,mostrando le sue braccia pelose nere,e i suoi artigli. Mi vide,e,mentre mi fissava,sorrideva...,fece uno scatto e si arrampicò sulle pareti,cercando di arrivare a me. Pian piano che si avvicinava perdeva le sue sembianza umane,e iniziava a fumare a causa del sole.

Io rimango impassibile a guardarla. Non mi muovo,

leggo nel suo sguardo solo odio.

Aver visto il suo ragazzo bruciare non è una bella esperienza,ha tramutato la sua tristezza in odio.

Mi afferra e mi prende al collo. Cerca di farmi cadere. ormai le ferite subbite non nuocevano più il mio corpo. Guardavo Solaris con occhi differenti, occhi di chi è statgo sfiorato dall'odio e ne compatisce la bassezza .Ormai le ferite subite non nuocevano più il mio corpo. Guardavo Solaris con occhi differenti, occhi di chi è stato sfiorato dall’odio e ne compatisce la bassezza.

Sentii ilrumore di uno sparo,e vidi Giacinto che,con il fucile,colpì Solaris.La forza gli abbandonò le braccia,cercò di reggersi inutilmente,cercò direggersi al mio viso,graffiandomi le guance,ma è uno sforza inutile.

Precipitò ecadde sotto di me,dov’è giusto che stia.

Le feriteche mi ha inflitto resteranno per sempre dentro il mio cuore e la mia anima.

@TUTTI:

Spoiler:  
un grazie a Idriu ed Elayne che mi hanno aiutato a creare questo post!!

ma soprattuto grazie a tutti,mi sono davvero divertito!

Inviato

La mattinata trascorre tranquilla. Mi addormento un po' al capezzale della fanciulla.

E' giorno, mi sveglio, il sole filtra dalle tende del balcone.

La piccola Ambra così indifesa dorme beata.

Mi alzo e vado a darmi una rinfrescata. Forse in piazza lord Adomorn starà spiegando l'accaduto.

Dobbiamo intervenire. Il lupo è ancora in circolazione. Che il duca fosse innocente e mi sono macchiato di un'atrocità simile? No, non è possibile, il mio ragionamento era perfetto e anche lo stratagemma del calice è stato impeccabile. Non c'è altra spiegazione che una sola. L'altro lupo è ancora vivo ed io so esattamente di chi si tratta. Non serviranno roghi oggi. La sentenza sarà decretata prima.

Così pensando il maggiordomo si andò a dare una rinfrescata per prepararsi a metter fine a questo massacro con un atto ancor più crudele forse, ma inevitabile.

Mentre si stava lentamente preparando un trambusto proveniente da fuori e le urla successive di Ambra lo allarmarono.

Tutto successe in pochi istanti: corse nella camera da letto, Ambra non era più distesa, sul balcone la sagoma esile della ragazza era sovrastata da una grossa figura scura e pelosa. IL LUPO.

Stava terminando quello che gli era stato impedito la notte precedente. Non c'era tempo per pensare. Bisognava agire. Giacinto si avvicinò al balcone imbracciando il fucile che era al lato del letto e con mira precisa sparò in fronte al lupo. Il colpo andò a segno e il lupo di dimenò sbalzato del colpo, cercandosi di reggere alla ragazza. Ma inevitabilmente ormai sfinito, si lasciò cadere al suolo, precipitando dal balcone per poi finire con un tonfo in una pozza di sangue.

L'incubo era finalmente terminato.

[...]

Ambra fu di nuovo soccorsa e curata, rimase in degenza per un paio di giorni prima di potersi riprendere. Lord Adomorn se ne prese cura come un padre, migliore forse di quello che lei conobbe, e si incaricò di badare a lei. Lo ringrazierò sempre per questo.

Lo spirito di Bafforosso fu liberato dalla maledizione e una volta finita questa tragedia fu libero di poter andare... nell'aldilà e trovare pace... o dove più gli piacque per visitare posti che non aveva mai visto in vita e poteva ora godersi in morte.

Nel villaggio non rimase più nessuno, e ancora un grave mistero incombeva su di esso. Ma ormai non era più nostro interesse, avevamo solo il desiderio di ripartire da lì e abbandonare quel posto e tutti i ricordi legati ad esso.

Al suo risveglio e completa ripresa Ambra non trovò più il maggiordomo ad assisterla, al suo posto c'erano solo i suoi vestiti, la giacca e le scarpe di vernice. In più una rosa bianca poggiata sul tavolo con sotto una lettera.

<< Dolce My lady.

Sono felice che si sia ristabilita, d'altronde le amorevoli cure di Lord Adomorn non potevano che farla rimettere presto.

Lui è una persona saggia e giudiziosa. Gentile e dal cuore grande, e poi è un nobile, come lei.

Quindi ho convenuto che potesse prendersi cura di lei e farle da padre più di come poteva riuscirci il nostro amato dipinto.

In questi giorni abbiamo affrontato la prova più difficile della nostra vita, ma come lei ha dimostrato,

con coraggio e astuzia siamo riusciti a sopravvivere e ad andare avanti.

Anche compiendo scelte dolorose e decisive, come quella che io sto compiendo adesso.

Il mio posto era al servizio del Duca, sono stato il suo fedele servitore per trenta lunghi anni,

ma ora è giunto per me il tempo di prendere la mia strada e di compiere quello che è il mio destino.

Non si dispiaccia e non sia triste My lady, non l'ho abbandonata. Lei non ha più bisogno di me,

è diventata grande e matura. Sono certo che ora saprà scegliere da sola la strada da seguire.

Augurandole il più roseo futuro le lascio questa rosa in segno del mio affetto per lei.

Torni pure a casa. Villa Pioppo aspetta la sua graziosa padrona.

In fede... Giacinto. >>

Nel mezzo dei monti e dei sentieri scoscesi una figura a cavallo viaggiava inseguendo il sole...

Porta in testa un grande cappello di paglia e in spalla il suo fido fucile... mentre il sole si rifletteva sui suoi occhialini tondi...

[...]

Dietro l'abazia, nel cimitero si ergeva un tumulo, sul quale troneggiava una lapide.

Un pezzettino di legno inciso e un po' bruciacchiato fu sistemato al centro del tumulo, era un pezzo di cornice.

Sulla lapide erano scolpite poche parole:

"Vissuto d'Arte... morì Capolavoro."

Fu l'ultimo servigio che il fedele maggiordomo fornì al suo dipinto padrone.

THE END

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