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[PbF Eberron] - Aprire gli occhi


Airon

Messaggio consigliato

Inviata

Molto bene gente... si comincia.

memo:

- si narra in terza persona al passato, in un italiano corretto e con la giusta punteggiatura

- dialoghi colorati

- si descrivono le azioni in termini di regole (se ce n'è bisogno) in fondo al post tra [parentesti quadre]

buon divertimento!!!

Capitolo 1: RISVEGLIO

R9

Un’altra giornata di lavoro.

R9 portava il suo cesto di pietre grezze dalla cava alla baracca, e poi ancora, e poi ancora.

Era bello lavorare e non pensare a nulla.

Non capiva come avrebbe potuto riprendere la sua vita precedente.

Questa gente era così tranquilla, gli faceva fare sempre la stessa cos,a portare il cesto di pietre. Era facile.

Era bel…

R9 scosse la testa di colpo: dov’era? Cosa stava facendo? Perché diavolo le piet… ah, le pietre.

Doveva portare le pietre.

Sì, questo era il suo lavoro.

Ancora un cesto di pietre.

Ma perché? Cosa diavolo succedeva?

R9 lasciò cadere il cesto di pietre per la sorpresa. Alzò di colpo la testa: l’ultima cosa che ricordava era una litania dietro di sé, mentre si voltava per vedere se qualcuno lo pedinava.

In quel momento si guardò intorno: era privo di qualsiasi equipaggiamento, e si trovava presso un villaggio di capanne nere, stretto tra una foresta a nord e una formazione montuosa a sud. Era il crepuscolo. Alcune altre persone continuavano a portare cesti di pietre intorno a lui, con gli occhi spenti fissi nel vuoto.

Qui o lì si vedevano degli elfi scuri, a torso nudo, con gonnellini di maglia ad anelli coperti di foglie tropicali e lunghe lance in mano, sorvegliare il lavoro e a parlare tra loro in una lingua non conosciuta a R9. Nessuno si era accorto che aveva lasciato cadere il cesto di pietre, ma non sarebbe passato molto. R9 avvertì di essere un po’ frastornato: era la prima volta che pensava con la sua testa da diverso tempo, ormai.

[sei privo dell’equipaggiamento, intorno a te c’è il villaggio, dietro di te la cava. Ci sono diversi schiavi che portano pietre intorno a te, e anche diversi guardiani drow.]

Tutti gli altri

Aprì gli occhi in un luogo a lui alieno. Sentì gli occhi, le membra e la mente appesantita, e in bocca un saporaccio mai provato. Prese lentamente coscienza della tua situazione.

Si scoprì disteso su un duro e freddo pavimento di marmo, con addosso i vestiti e poco altro. Una rapida occhiata intorno lo lasciò esterrefatto. Era in quello che sembra un vasto atrio: le dimensioni erano all’incirca 20x10 m, e l’altezza sembrava più del doppio di quella di una stanza normale. Tutta la sala era di pietra giallastra, abbastanza pulita, ed il pavimento lisciato dall’usura. In mezzo alla sala vi erano due colonne di un metro di diametro, ricoperte di fregi geometrici.

Su di una parete si trovavano due finestre, all’incirca a 3/4 metri di altezza, e larghe abbastanza da far passare un uomo: la debole luce del crepuscolo, in quel momento, entrava ad illuminare parzialmente la vasta sala.

Sulla parete opposta vi erano invece le due ante di un robusto portone di legno torchiato, sprangato. Nel portone era stata rozzamente ritagliata una porticina di dimensioni normali (0,8 x 2m).

Attorno a sé vide altre persone nelle sue stesse condizioni…

[situazione: l’ultimo vostro ricordo è di essere andati a letto, ovunque questo sia successo. Avete addosso i vestiti e nient’altro, niente armature, neanche le componenti materiali o il cibo. Khraan, non hai neppure il tuo teschio, Tehr'yìon non hai la tua cintura, Maireth non hai l’amuleto, etc…]


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Inviato

THER'YION:

il giovane elfo assunse immediatamente un'aria allarmata e,prima ancora di tornare del tutto in stato di veglia, si alzò di scatto, tanto velocemente che il suo senso dell'equilibrio non ancora del tutto ripristinato non lo aiutò a stare in piedi...

-mpf!-

barcollò per qualche istante agitando le braccia e appoggiando infine le mani sulle ginocchia leggermente flesse assumendo una posizione stabile, anche se non particolarmente dignitosa...

ansimò guardandosi un attimo attorno per qualche istante, corrugò la fronte, decise per il momento di mettere da parte le domande e la confusione che lo stavano assalendo, per poter più lucidamente valutare la nuova situazione in cui si trovava...

[elfico]-ahh dannazione!-sibilò tra i denti, non riuscendo nel suo intento di placare i suoi vorticosi pensieri.

Assunse una posizione eretta, quasi come a scattare sull'attenti, inspirò a fondo e guardò attentamente gli altri "ospiti" del salone, studiandoli.. poi si bloccò assumendo un'espressione stupita ma in parte rallegrata

-Maireth!- esclamò precipitandosi verso di lui e quasi calpestando lo gnomo che per poco non aveva notato

[elfico]-ma che succede?? anche tu qui?!- lo fissò attentamente in volto, per esser certo di averlo riconosciuto correttamente

[elfico]-è da un po che non ci si vede!-sorrise debolmente e lo aiutò a rialzarsi. Assumendo poi improvvisamente un'aria più cupa, osservò gli altri due.. e tese una mano allo gnomo, che aveva quasi travolto, per aiutarlo a tirarsi su.

Inviato

...gli occhi appena socchiusi per dare uno sguardo attorno, le mani si portarono velocemente sul volto...

*Caos, che succede..? Riprendere il controllo, regolarizzarela respirazione, dovevo partire da qui se volevo venire a capo di questa situazione.*

Sempre con le mani sul volto mi inginocchiai e cominiciai a focalizzarmi sulla mia nuova attuale situazione quando sentii parole elfiche, una voce amica e che ormai non sentivo da lungo tempo.

[elfico] Ther... Ther'yion! Non ci credo! Quale disavventura ci porta a ritrovarci in questo luogo!?!

Rapide occhiate sfrecciarono nello spazio per ottenerne una panoramica migliore e più dettagliata, sia degli spazi fisici (soffitto e pavimento compresi) che degli altri 'abitanti' di questo insolito luogo.

Poi aggiunse a bassa voce, come per non farsi ascoltare da orecchie indiscrete:

[Elfico] Come stai? tutto bene? Dannazione, dove siamo? Hai qualche idea o sai per quale motivo ci ritroviamo qui e, almeno da parte mia, senza alcun ricordo di come ci sia arrivato??

Inviato

R9, ancora alquanto sbigottito, decise di fingere, come aveva imparato mentre faceva il pedinatore. Raccolse il cesto di pietre con movimenti meccanici e, con l'evidente scusa di lavorare iniziò ad esplorare la zona.

[faccio due o tre viaggi insieme a prove d'osservare ed ascoltare]

Inviato

L'Orco si risvegliò e ancora semi incoscente senti delle voci in una lingua a lui incomprensibile ma dalla fonetica vagamente riconoscibile...

Scrollò la testa rapidamente per riprendere del tutto conoscenza e subito si accorse di non avere più il suo equipaggiamento.

Si alzò in piedi di scatto e vide due Elfi ed uno Gnomo molto vicini tra di loro,uno dei due Elfi stava porgendo la mano allo Gnomo in modo amichevole.

Khraan approfittando del fatto che il gruppetto non si era accorto del suo improvviso risveglio si scagliò contro di loro gridando - LADRI !!! -

Giunto in un battibaleno vicino ai due Elfi li prese per il collo e li alzò il più possibile guardandoli con fare minaccioso.

I piedi dei due Elfi si agitavano nell'aria ad un metro da terra e le possenti mani dell'Orco si stringevano sempre più attorno al loro collo.

Con l'espressione visibilmente rabbiosa e tono di voce intimidatorio Khraan esclamò - DOVE AVERE NASCOSTO MIO ZAINO ??? GGGHRRR !!! - Scuotendo energicamente i due malcapitati...

Inviato

Preso di sorpresa dall'aggressione inaspettata Ther'yion immediatamente afferro il robusto polso dell'orco, cercando di alleviare la tensione sul collo.

con una smorfia di dolore misto a irritazione guardò furiosamente dritto negli occhi l'energumeno e tra un gemito e l'altro tento di dire qualche parola che potesse risultare velocemente comprensibile all'apparentemente limitata mente del suo aggressore soffocata in comune:

-F...fermo! anche a... anche a noi.... hanno mpfff rubato lo... zaino, lasciaci immediatamente, così insieme cerchiamo chi ce l'ha rubato!-

tentò di usare il tono piu autoritario possibile che gli concedesse la sua gola strozzata, ma il risultato non gli parve dei migliori

pensò di utilizzare l'approccio amichevole e distese, per quanto possibile, la sua espressione, mantenendo però uno sguardo deciso

-Ss... se ti aiutiamo... lo... troviamo prima... il.. il tuo zaino! Ti aiutiamo a trovare lo zaino... ti aiutiamo!-

cercò di agitarsi il meno possibile per limitare il rischio di strangolamento, mentre, ruotando con uno sforzo gli occhi, cercava di osservare le condizioni del cugino.

Inviato

Lo gnomo si destò con un dolore lancinante al fianco sinistro: evidentemente il suo salto da un tetto all'altro non aveva dato buoni risul .. solo un sogno. Scattando all'improvviso fece forza sul suo ginocchio destro per rotolare lontano dalle voci riconosciute come elfiche, finendo la sua manovra mentre riguadagnava una posizione di stabilità. Istintivamente portò la piccola mano al pugnale, che teneva sulla fibia della sua borsa, pronto a colpire i suoi assalitori dalle orecchie a punta. Il cuore pompava con più intensità, ora che Zack si trovava disarmato in balia ... in balia di un orco che teneva per il collo due elfi!

Approfittando della confusione e del trambusto, fece l'unica cosa che ritenne opportuna: corse al riparo cercando di nascondersi lontano dall'esile luce che filtrava in quell'enorme ambiente, sperando così di sottrarsi all'ira del pelleverde.

[check di nascondersi]

Inviato

R9

Il forgiato si muoveva il più fedelmente possibile ad uno schiavo senza pensieri, aiutato anche dalla sua natura di mezzocostrutto. Pur in difficoltà, dal momento che non poteva voltare la testa introno per guardare come voleva, si fece un'idea piuttosto precisa del luogo in cui era.

Un villaggio di un centinaio di capanne, composte della stessa pietra nera che trasportava, separavano la cava dalla foresta: la cava era in una formazione montuosa che, a giudicare dal sole, stava a sud e sembrava decisamente invalicabile.

Tra il villaggio e l'inizio della foresta tropicale c'era un vasto spiazzo al cui centro sorgeva un edificio di pietra diversa da quella delle capanne, pietra giallastra. L'edificio era enorme, impressionanate: all'incirca 30x20 m di base e alto almeno 25 metri. Sulla cima dell'edificio gigantesco sorgevano statue di foggia mai vista.

Gli unici esseri viventi intorno a lui erano gli altri portatori di roccia e una mezza dozzina di drow armati di lancia. R9 tentò di comprendere i loro discorsi ma la lingua era incomprensibile.

Zack

Lo gnomo si avvicinò alla parete in ombra, sfuttando la sua taglia ridotta per confondersi nell'oscurità. Purtroppo la luce era ancora troppo forte per renderlo invisibile: quando qualcuno dgli altri si fosse voltato, l'avrebbe quasi certamente notato.

Inviato

Il forgiato, per nulla distratto dalla fatica fisica, iniziò allora l'elaborazione dei dati raccolti

*fuga sconsigliata per inferiorità numerica e non conoscenza del territorio

*assalto sconsigliato per evidenti motivi

*osservazione ulteriore consigliata

R9, allora, riprese la sua difficile osservazione, nel tentativo di farsi un'idea della rete di protezione creata dagli elfi, quante guardie ci fossero, a che distanza fra di loro, se tutte erano vigili ed attente; e di comprendere con che tipo di gente lavorava e, in base a questo,capire anche quando i lavori si sarebbero interrotti (cosa che spesso offre possibilità di fuga)

[check di osservare e check di intelligenza/valutare]

Inviato

Colto di sorpresa riuscì solo ad avere il tempo di vedere il braccio proteso verso la sua gola e sentirsi soffocare e sollevere.

D'istinto le sue mani si portarono sul polso dell'orco cercando di sostenere il suo peso per alleviare la pressione sul collo.

LASCIA LA PRESA!! Non abbiamo... non abbiamo noi la tua roba!

Pronunciò queste parole in comune, qiasi stizzito per quell'aggressione improvvisa quanto inaspettata dopo un risveglio così strano.

Con le mani strinse ancora di più il polso dell'orco e con il corpo si preparò a tentare un'eventuale scatto per liberarsi dalla morsa mentre i suoi occhi si spostavano veloci cercando di raccogliere quante più informazioni sull'ambiente circostante e su altre eventuali minacce imminenti.

[mi preparo a divincolarmi dalla presa in caso cominci a stringere troppo. Se ci arrivo spingo con le gambe sul corpo dell'orco e a faccio leva col corpo]

Inviato

La presa sul collo dei due Elfi era ben salda e sentendo le loro parole pronunciate seppur a fatica in una lingua finalmente a lui comprensibile,per un attimo si notò sul suo volto un'espressione simile ad un tentativo di far mente locale...

Fu proprio in quell'attimo che si accorse del grosso portone di legno sulla parete davanti a se...

La sua espressione tornò rabbiosa,emettè un ringhio di media intensità,con una rapida mossa avvicinò i corpi dei due Elfi al petto come a caricare una spinta e li lanciò a mezzaltezza facendoli ruzzolare per circa tre metri,uno a 45° alla sua destra e l'altro a 45° alla sua sinistra...

Dopodichè si diresse con passo rapido ed imponente verso il portone mormorando una breve frase nella sua lingua [Orchesco] - Ora io tutto spaccare... -

[Mi dirigo verso la porta e una volta raggiunta spingo energicamente la parte rozzamente ritagliata di dimensioni ridotte per cercare di aprirla. ]

[il tutto senza badare a dove sia finito o che cosa stesse facendo lo Gnomo]

Inviato

Non potendo nascondersi, lo gnomo si tenne a dovuta distanza: si sentiva frustrato e impotente senza armi ed equipaggiamento e soprattutto non si capacitava di come potesse esser caduto in una trappola come quella.

Se l'orco avesse ucciso i due elfi, Zack sarebbe stato la successiva vittima della sua ira o, peggio ancora, la sua colazione: che morte orribile pensò.

A quell'idea squallida e disarmante, l'istinto di sopravvivenza dello gnomo cominciò a carburare e qualche secondo dopo un ghigno di compiaciemnto illuminò il uso volto. Bastava aspettare il momento più opportuno!

Inviato

[Elfico]-cominciamo bene... ci mancava anche un orco stupido e imbestialito..-

dopo il doloroso atterragio il giovane elfo si rialzò tenendosi la schiena dolorante

[Elfico]-cugino stai bene?.- disse lanciandogli una rapida occhiata per poi ridirigere la sua attenzione verso l'orco che si accingeva a sfondare la porta... aggrottò la fronte assumendo una espressione corrucciata e dubbioso sul da farsi... aspettare che l'orco sfondasse la porta per poi approfittarne o impedirgli di farlo, nell'ipotesi che le persone che li avevano lì rinchiusi potessero essere amichevoli?

[Elfico]-non so tu come sia messo ma io non ho nessun incantesimo a disposizione.. per non parlare dell'equipaggiamento... credo sia meglio aspettare gli eventi e prestare molta attenzione a quel selvaggio.. e sperare che riesca a sfondare quella porta-

poi rivolto verso lo gnomo,vedendolo teso e nervoso allontanarsi dal bestione

[gnomesco]-Ehi tu! tutto bene? avvicinati presto, stando uniti abbiamo forse piu possibilità di difenderci nel caso in cui quell'orco decida che la porta è troppo noiosa per i suoi gusti!-

era giusto fidarsi così? assunse un'espressione dubbiosa, ma la logica imponeva che in una situazione del genere forse era meglio stringere alleanze temporanee.. poi si sarebbe valutato quando ci fosse stata la possibilità..

Inviato

Rivolgendosi in comune, con voce sarcastica, all'esile elfo: bravo elfo, continua ad insultarlo ... di sicuro te lo farai amico!

Poi, guardando il grosso bestione all'apice della sua collera: credo che la tua tattica non funzionerà ... siamo disarmati e fisicamente inferiori a lui, ti consiglio un approccio più diplomatico (pronunciando quest'ultime parole con un sorriso beffardo).

Inviato

Inarcando un sopracciglio ma mantenendo un'espressione neutra verso lo gnomo Ther'yion parlò con un tono calmo e piatto

[elfico]Dubito fortemente che capisca l'elfico... e che quindi possa aver colto in minima parte quello che ho detto.. in ogni caso concordo pienamente con te.. credo che la diplomazia sia la strada migliore.. ma è bene sempre valutare tutte le possibilità, percui nel caso in cui le parole non bastino...

sorrise con l'angolo sinistro della bocca, sempre mantenendo d'occhio l'orco poi aggiunse quasi con noncuranza.

[elfico]..ergo rimango convinto di ciò che ho detto.. meglio stare uniti..comunque fa pure come credi, se pensi di riuscire a cavartela da solo nel caso piu sfortunato sono contento per te. In tal caso, per quanto possa essere poco valido in questa situazione, avete il mio appoggio.. valuta pure le opzioni che ti si presentano, ma non so quanto tempo abbiamo ancora per pensare..

dopo aver detto ciò cominciò a guardarsi velocemente intorno nella speranza di trovare qualcosa che potesse essergli utile per difendersi..

[tento un cercare]

Inviato

I lunghi capelli neri erano in parte a coprire il volto piuttosto alterato dell'elfo. Li rimise al loro posto passando una mano sulla fronte che li raccolse e li portò indietro mentre con la mancina si massaggiava la gola ancora dolorante.

In questa posizione, a terra, rimase per alcuni istanti prima di riordinare le idee e di rialzarsi.

Si rialzò e si rivolse verso l'orco proteso in avanti con il mento basso, quasi volesse caricarlo di testa come un toro, e battendosi entrambe le mani sul petto disse:

GENIO! Vedi il tuo zaino o qualcosa di TUO addosso a noi?

Poi in uno scatto d'ira menò un pugno al vuoto e cominciò a guardarsi attorno in cerca dei suoi averi e del suo equipaggiamento mentre continuava a dire con voce più calma

...non abbiamo niente... nulla...

[elfico] dove siamo?

Inviato

Tehr'yìon

Una rapida ricerca all'interno della vasta sala non portò alcun risultato: l'elfo non se ne stupì, data l'evidente mancanza di nascondigli o porte in quel posto. Le uniche cose che continuavano a rompere la monotonia del posto restavano la porta, le finestre e le colonne.

Khraan

La potente spallata dell'orco procurò più di qualche scricchiolio nella porticina: evidentemente quella modifica aveva indebolito la possente struttura del portone. Tuttavia ancora non cedette.

Un'altro risultato ottenne però l'orco: voci concitate in una lingua assolutamente incomprensibile, ma dal timbro secco e aspro, si levarono al di là della porta, seguite da un veloce rumore di passi che ben presto si allontanò.

Inviato

Appena sentite le voci oltre la porta Khraan gridò - LADRI !!! - e pensò che doveva riuscire a sfondare la porta più velocemente possibile...

Fece dieci rapidi passi indietro,inarcò la schiena,mise in tensione i possenti muscoli ed emise un urlo furibondo

- WWHHEEEEAAARRGGHHH - ...

In preda a tale terrificante ira si lanciò correndo verso la porta gia colpita in precedenza con la chiara intenzione di abbatterla in un sol colpo...

L'impatto fu violentissimo,la spallata dell'Orco fu di una potenza inaudita...

[ Primo round di Ira, vado a Forza 24,se abbatto la porta al primo colpo mi scaglierò contro qualsiasi cosa si muova oltre di essa]

Inviato

Khraan

La seconda spallata aprì una profonda crepa nella parte alta della porta. Apparve chiaro a tutti che non avrebbe retto per molto se l'orco avesse continuato a batterla con quella violenza.

Dall'altra parte le voci, le grida e i passi di corsa erano sempre più frenetici.

[è tutta una questione di round, adesso: vai avanti finchè non la butti giù? Per la cronaca, ho tirato un 9 la prima volta e un 6 la seconda nella prova di Forza]

Inviato

Allarmato dal rumore della porta che cominciava a sgretolarsi, ma soprattutto dalle voci provenienti al di là di essa, Zack si avvicnò al suo interlocutore elfico (in realtà più per timore verso le probabili guardie all'esterno che per buona volontà): elfo ... spero tu sia un incantatore o abbia qualche risorsa estrema ... io senza armi non so combattere, quindi aspetterò il momento giusto per uscire allo scoperto e assalire uno dei nostri carcerieri!

Detto ciò, lo gnomo arretrò in direzione di una delle colonne acquattandosi all'ombra della stessa.

[Mi posiziono alla base della colonna nella parte nascosta alle finestre, facendo un check di nascondersi nell'ombra]

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