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Il Contratto di Balduino


Airon

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Inviato

«Effettivamente non siamo clienti, anche se non mi dispiacerebbe curiosare fra la mercanzia.» dico facendo un inchino alla nobiliare, sorridendo alla signora. «Sono Albrecht Modé, cerusico errante che alcuni definiscono mastro, anche se forse con un po' troppa fiducia. Vorremmo parlare con lei e vostro marito...del Morbo Porpureo.»


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Inviato

Tutti

«Eh! Mastro. Anche a me chiamano “Maestra” ma poi ne dicono di tutti i colori quando volto le spalle!» la donna vi porge una mano callosa e ancora piuttosto sporca di terra «Mi chiamo Genziana, e sembra che questo maledetto Morbo Purpureo sia l’unica cosa che succede nella Costa Dorata, di questi giorni!»

Apre la porta e vi invita ad entrare «Venite, venite, vi do qualcosa da bere. Non abbiamo molti ospiti in questi giorni, eh!»

L’interno della casa non è molto differente dall’esterno, quanto a caos e dominanza vegetale: la sala in cui entrare è ampia e rettangolare, con un focolare spento all’estremità opposta ; fittamente arredata, con ogni centimetro di pavimento coperto da tavoli o scrivanie o scaffali, ed ogni superficie ospitante piante in vaso.

Il vostro olfatto è investito da un mescolanza di odori pungenti: un piacevole profumo di fiori freschi fa del suo meglio per coprire l’odore di alcool e altre sostanze alchemiche e, soprattutto, l’odore di gatto.

Genziana vi indica il tavolo centrale, tondo, occupato da un vaso strabordante di fiori arancioni e circondato da sei sedie, la maggior parte delle quali ospitano al momento dei gatti «Sedetevi pure, io arrivo!»

Un attimo dopo ricompare da dietro uno scaffale, posa sul tavolo cinque bicchieri di terracotta e ci versa due dita di liquido verde «Tisana di Oberginia e Menta Vendicativa, ottima per le gengive e un toccasana con questo caldaccio! Tiene anche lontani i calabroni!» si siede, scacciando via con malagrazia un gatto pezzato «Allora, ditemi tutto! Forse non pensate di essere clienti, ma son certa di potervi far cambiare idea!»

Ospite Boendal
Inviato

Il commento sulle guardie trova conferma in un mio amaro sorriso.

«Buongiorno a lei, signora» esordisco dopo Terek ma come lui, aspetto che prenda la parola qualcuno tra i due restanti compagni per spiegare la situazione.

Come finora è accaduto è Albrecth che si fà avanti andando subito al sodo o meglio al Morbo Porpureo, e il fatto non mi sorprende.

Accetto volentieri l'invito ad entrare. Dentro la casa il caos regna. Inizio ad osservare tutto intorno per cercare di capire qualcosa sulla personalità dei padroni di casa.

"..per fortuna non temo e non sono allergico ai gatti!"

Ringrazio Genziana per l'ospitalità e versa nei cinque bicchieri di terracotta la tisana verde «Molto gentile da parte sua. Oberginia e Menta Vendicativa? non avevo mai sentito parlare di tale abbinamento e dei loro effetti. Comunque ci voleva proprio qualcosa per dissetarci.»

"...a primo contatto non conferma le dicerie su di lei... vedremo quando il discorso entrerà nello specifico" penso prendendo in mano la tazza per rendere omaggio all'ospitalità di casa

Inviato

«Che volete, sembra che sia un luogo pacifico questo» rispondo alla vecchia e alzando le spalle «se non ci si inventa un malanno o due non si sa proprio che fare di questi tempi.

Io sono Terek e grazie, qualcosa da bere con questo caldo non si rifiuta mai».

Entro nella casa, disturbato dall'odore delle sostanze più che da quello dei gatti «Il buon Brecht durante le traversate puzzava molto di più di queste bestiole. Chissà che gli han detto per quel barilotto» penso con un ghigno «Dovrò proprio farmi perdonare quando torno».

Curioso un po' con lo sguardo, e mi avvicino al tavolo facendo un lungo giro per osservare meglio qualcuna di quelle strane piante. Alzo poi un angolo della sedia per far scivolare dolcemente il gatto e mi accomodo cercando di usare un po' di grazia.

«Stregoni eh, a me sembrano dei normali sapienti che conoscono le proprietà delle piante. Mio padre ci si troverebbe proprio a genio».

«Grazie» rispondo un po' deluso all'arrivo dell'infuso, chiaramente mi aspettavo dell'altro, ma prendo comunque il mio bicchiere e lo appoggio innanzi a me senza però berlo.

Inviato

Seguo il gruppo all'interno della casa, e prendendo in braccio dolcemente un gatto me lo metto in grembo mentre mi siedo sulla sedia che occupava.

Bene, Albretch è andato subito al punto, anche se sembra che la signora stia svicolando...

Prendo il bicchiere e lo porto alle mie labbra per rispettare la nostra ospitante.

«A quanto sembra mancano solo le mie presentazioni. Sono Ser Aristaldo dei Lucheschi, signora»

Dico con un sorriso conciliante.

«La ringrazio per la sua ospitalità e per l'ottima tisana, ma come avrà ben capito siamo qui per capire come mai voi e il signor Balduino abbiate deciso di rescindere dal contratto con il Marchese.»

Spoiler:  

Diplomazia per metterla a suo agio, se serve

http://invisiblecastle.com/roller/view/3678490/

E percepire inganni

http://invisiblecastle.com/roller/view/3678491/ +2 contro raggirare

Inviato

Tutti

Chi prova a bere, ingoia un liquido fresco e dal prepotente sapore di menta balsamica, che vi investe gola e naso e per un istante vi lascia senza fiato. Il retrogusto è piacevole però, e l’effetto è decisamente rinfrescante, sebbene un po’ violento.

Genziana tracanna il suo bicchiere con nonchalance «Ouf! Ancora il Marchese. Certa gente proprio non sa capirla quando deve lasciare in pace il prossimo.» si alza, e si dirige verso una porticina seminascosta tra gli scaffali, la apre, ci infila dentro la testa e urla «DIIINOOO! Scendi, ci sono uomini del Marchese qui!» la donna ritorna da voi e fa «Giusto un minuto, arriva subito.»

Dopo qualche attimo, la porticina si apre e ne esce quello che intuite essere Balduino. È un po’ più in linea con la descrizione di “stregone” rispetto a sua moglie: più anziano, oltre i 70, e con evidenti segni di una vita più sedentaria. È alto, secco e rugoso, con la testa calva come un uovo e perfettamente sbarbata appesa in cima ad un collo curvo da tartaruga che spunta da una lunga veste di lino blu scuro, ora sbiadito.

Cammina lento, e gli occhi azzurri sembrano un po’ persi. «Buongiorno, buongiorno.»

Si siede, una mano scheletrica e dalla pelle chiazzata tamburella nervosamente sul tavolo davanti a lui, mentre con l’altra accarezza un gatto più grosso degli altri, rosso fuoco, va a sederglisi in grembo.

«Genni, guarda che caos che c’è qui… non sarebbe il caso di riceverli nella torre?»

«Dino, lascia perdere, i signori stanno bene dove stanno, si sta così stretti nella torre!»

«Oh, sì. Bene, bene. Quindi, chi-chi di voi vuole conoscere il suo futuro?»

«Dino, sono uomini del Marchese, vogliono sapere della cura per il Morbo.»

«Oh! Sì, certo…» il suo sguardo si focalizza attentamente su Aristaldo «tu giovanotto, dovresti farti leggere il futuro. Un giovanotto, sì…»

Genziana si siede con voi «Ehm, scusatelo, è un po’ distratto. Provate a fargli le domande in modo lento e preciso, vedrete che vi risponderà accuratamente.»

Ospite Boendal
Inviato

«...anche io lo sono ultimamamente. Mi chiamo Gilberto Pietracalda. Molto piacere di conoscervi»Inizio a studiare piano piano i gesti ed i modi di fare dei due.

Poi prendendo la palla al balzo continuo «Premetto che non siamo "uomini del marchese" ma semplicemente dei messi inviati qui, per tentare una trattativa. Ma piuttosto, signora Genziana, cosa voleva intendeva quando ha detto "Certa gente proprio non sa capirla quando deve lasciare in pace il prossimo"?.»

Inviato

Attendo effettivamente la risposta di mastro Dino prima di porre anche io una domanda. Mi osservo un poco intorno, focalizzando forse troppo l'attenzione al grosso gatto e agli altri felini nella zona.

Bevo un poco della "pozione", assaggiandola prima e poi prendendo due sorsi.

Inviato

Tutti

«Il capitano Valjean e i suoi uomini a più riprese ci hanno prima richiesto, poi intimato, di restipulare il contratto.» risponde Genziana «Siamo stati molto chiari sull’impossibilità di farlo.»

«Vedete» continua Balduino al posto della moglie «l’estratto di Agavertula è pronto per…»

«No, Dino! Non…»

«Oh, insomma!» il vecchio si gira irritato verso la moglie «Non mi sembra il caso di mentire. La cura è pronta per l’uso. La pianta è fiorita e il distillato è riuscito benissimo. Tuttavia… mi scusi, signore» si rivolge a Terek «lei... ha un aspetto curioso; se solo potessi leggerle la mano...» fa per allungare la mano verso quelle del nano.

«Dino! Non adesso!»

«Certo. Certo. Scusate...» prende un profondo respiro, e la moglie gli prende la mano nelle sue, in segno di supporto «Il fatto è che… giorni fa ho visto, nelle stelle, un’epidemia di Morbo in paese. A breve… anzi, a giorni. Nettuno sopra la Cintura di Rose così presto nell’estate… e il Gigante di Fuoco, così luminoso a ovest… un presagio oscuro...» il suo sguardo si perde, per un istante, nel vuoto.

«Il Marchese… è un grand’uomo e un buon governante, ma è anziano, e ha vissuto ben oltre i suoi giorni.» prosegue Genziana «È pronto ad essere raccolto dalla Mano Bianca – e suo figlio, Henry Belfort, ha già quarant’anni e lo sostituirà in modo valido, ne siamo certi.»

Conclude la donna «Mastro Albrecth, voi sostenete di essere un guaritore. Saprete bene che l’Agavertula può debellare il Morbo in modo definitivo, ma solo se somministrata nei primi giorni. Non possiamo rischiare – è una questione di quale sia il male minore. E le previsioni di Dino... ehm, di Balduino sono generalmente molto, molto accurate.»

Inviato

Resto con il bicchiere in mano, a mezz'aria.

*Ma come! Probabilmente avranno anche ragione e lo faranno per salvare delle vite. Ma come si possono arrogare il diritto di decidere chi far vivere e chi morire. E se lo facessero per guadagno personale?*

Penso allibito

«Scusatemi signori, ma come potete decidere della vita di una persona sulla base di un previsione?

Inoltre non conosco le capacità del signore suo marito, ma credo che dobbiate darci qualche prova in più.»

Inviato

L'ingresso dello stregone ed il suo esordio mi strappa un sorrisetto forse troppo accentuato. Faccio per allungare la mano per fargliela leggere quando si rivolge a me, ma alla ripresa della donna la ritiro subito.

«Sono un nano Mastro Balduino, non ne avete mai visto uno?» rispondo velocemente prima che lo stregone riprenda a parlare.

«Questo è totalmente rincitrullito» Il pensiero mi sfiora la testa quando arriva a parlare della sua premonizione «Mi aspettavo dei problemi, ma farlo ragionare sarà proprio un impresa impossibile credo»

«Suvvia siamo tutti adulti qua, e sappiamo benissimo che questi sono solo trucchetti per la fiera del paese» Non riesco a trattenermi dal commentare «Vi pregherei, per rispetto reciproco, di non trattarci come degli allocchi. Non potete seriamente pensare che possiamo credere ad una storia del genere»

Inviato

Tutti

Entrambi gli anziani assumono un’aria estremamente indispettita di fronte allo scetticismo di Terek e Aristaldo «Non vi ho invitato in casa nostra per insultarci.» dice Genziana, duramente. Balduino e pone una mano sulla spalla per calmarla.

«Se credete nel nostro potere per preparare una pozione in grado di debellare una malattia mortale» continua il vecchio «perché dovreste dubitare del nostro potere di leggere il futuro nelle stelle? Entrambi sono prodotti del sapere arcano.»

«Ed entrambi si sono rivelati affidabili per molti, molti anni.» prosegue Genziana «Credete sia un caso che noi siamo arrivati alla nostra età? Chiedete, chiedete in paese se le previsioni di Balduino sono trucchi da ciarlatani, o se le nostre pozioni sono solo succo di prugne! Puah! Se avete gli stessi pregiudizi di quei caproni giù alla caserma, davvero non capisco perché Valjean abbia mandato voi!»

Inviato

Alzo le mani ponendole di fronte a me come dire calma, ancora prima di aprir bocca

«Io non ho mai messo in dubbio le vostre capacità! Anche perchè non sarei in grado di valutarle.

Piuttosto credo che una simile notizia debba essere ben sviscerata in modo che da poter avvisare il marchese e poter minimizzare le perdite.

Per questo chiedevo ulteriori indizi e se prima mi sono espresso in un modo che ritenete poco oppurtuno mi scuso sinceramente»

Faccio poi un cenno in direzione di Albretch, senza muovermi troppo per non agitare il gatto che ho in grembo.

«Inoltre con noi abbiamo qualcuno che se ne intende in campo arcano, quindi potrà darvi una mano.»

*Anche perchè se nemmeno trovo io tollerabile che questi vecchi decidano della vita di Belfort, figurarsi lui, dovremo fare un'opera titanica per evitare che qualche testa venga spiccata*

Penso cupamente, ma tenendo il mio miglior sorriso, quello che da piccolo mi riusciva sempre a far scroccare qualche biscotto extra dalla vecchia cuoca della magione.

@Airon

Spoiler:  

Non so se devo tirare o meno Diplomazia, in caso fai te

Inviato

Porto la mano alla fronte, coprendomi gli occhi e il viso. Sospiro un poco.

«Allora, se ho ben capito, avete intenzione di non dare la cura al marchese perchè temete lo scoppiare di una nuova epidemia a breve. Comunque, tutte le pozioni sono pronte,vero? Le avete già preparate?» domando un attimo, portando le mani innanzi al volto, giungendole.

Rimango silente un istante.

«Tralasciando che per quanto quello che stiate facendo è effettivamente per il bene della popolazione, ritengo che non darla al marchese sia una scelta un po' troppo arbitraria. Ed è qui che giunge la mia domanda successiva...la agave si può trovare anche in altri luoghi qui vicini?»

Ospite Boendal
Inviato

*certo che il dilemma è serio. Decidere se consegnare una unica dose per alleviare la sofferenza di un condannato o tenerla per salvare una intera popolazione... non è cosa da poco....

e la risposta cambia in base alla persona dalla persona che se la pone. Un generale salverebbe sicuramente il re a discapito dei soldati, un contadino salverebbe chi conosce e gli sta vicino, quindi il popolino a discapito di un regnante che non ha mai visto e che gli chiede solo tasse.

poi mentre continuo a pensare le parole di Albrecth arrivano puntali e precise, come sempre.

Con un tono amichevole, calmo e lento, scandisco le mie parole, cercando di trasmettere al meglio il mio messaggio e provando a superare la loro possibile diffidenza nei nostri confronti

«Ammiro la vostra coraggiosa presa di posizione. Ma ripensandoci mi vengono in mente alcune domande, mastro Balduino...

La cura, che è già pronta, basta per tutto il paese? nel senso è sufficiente? o non potrebbe non bastare per tutti e costringervi a darla ad alcuni sì ed altri no?»

faccio una pausa studiando l'uomo che ho davanti cercando di capire se ha afferrato cosa intendo, poi continuo, cercando di sfruttare al meglio la mia diplomazia

«...la vostra decisione è coraggiosa e il vostro intento nobile. Ma cosa accadrebbe se, oggi o domani, gli uomini del marchese, decidessero, di prendere con la forza la cura? non ne nascerebbe nulla di utile e buono. Diverso sarebbe se come diceva il mio compagno cerusico, ci fosse la possibilità di recuperare o raccogliere l'agave in altri luoghi qui vicini...»

sposto il mio sguardo e fisso negli occhi Genziana confidando nella sua maggiore lucidità

«appurato che la vostra decisione non è legata al denaro, e quindi molto nobile da parte vostra, io stesso mi offro di andare a raccogliere altre piantine per voi. Valutate bene questa offerta. Avreste la possibilità di tener fede al contratto e realizzare i vostri nobili intenti, dando a noi la possibilità di evitare una irruzione delle guardie con inutili danni. Nella loro ignoranza, vi arrecherebbero danni invano, nella ricerca frenetica di qualcosa che magari conoscono poco o non conoscono»

mi sistemo appoggiandomi allo schienale della sedia ed incrociando le braccia ed accavallando le gambe.

«con noi potete parlare apertamente e siamo qui per questo. Altrimenti le capitain avrebbe mandato delle guardie al posto nostro...»

Inviato

Tutti

«Oh, rischierebbero dei danni, sì!» esclama Genziana contrariata «si troverebbero col didietro in fiamme in meno di due…» si interrompe quando Balduino le posa una mano sulla spalla con gentilezza, a calmarla.

«Non nutriamo grossi timori per la nostra incolumità» dice Balduino, un accenno di ghigno sulla sua espressione finora abbastanza svampita «più preoccupanti, temo, sarebbero le conseguenze per quelle povere guardie disgraziate.» Balduino e Genziana si guardano, ed una scintilla di complicità divertita passa tra i due vecchi.

Genziana guarda fisso negli occhi Albrecth «Tornando seri.» dice la donna «Andare a cercare un’altra Agave Vellutata è certamente un’opzione. Purtroppo, come forse voi saprete, mastro Mode, la Vellutata è irriconoscibile dalla sua controparte comune se non per il fiore. Undici mesi all’anno, una spedizione alla ricerca della pianta si arenerebbe, a meno di avere un erborista più che esperto a propria disposizione. Tuttavia…» indica un grosso oggetto rotondo di legno intarsiato, nel muro. Ci mettete un secondo a capire che è un gigantesco calendario con parti mobili, recante fasi lunari, maree e altre congiunzioni astrali «…l’Agave fiorisce proprio un mese dopo il solstizio d’estate – un esemplare in buona salute dovrebbe restare fiorito ancora una settimana. Se voi poteste… Dino! Cosa stai facendo?»

Balduino ha delicatamente preso la mano di Terek, e scorre con l’indice i solchi ed i calli «C’è… la linea dell’amore confluisce in quella della fortuna… interessante! Fortuna e vita si ingrossano nei pressi di questi monti, sì!» preme sui calli alla base di indice e medio «questa è la mano del martello, giusto? Segua i monti, mastro Terek!»

«Dino! Smettila!»

«Cosa? Oh… sì, sì, certo, Genni, scusa…»

Genziana posa una rozza cartina sul tavolo.

Spoiler:  
map_eze.png

«Dicevo» prosegue «la vostra miglior opzione potrebbe essere andare a ovest - guadare la Pelta del Sol su questo ponte, poi abbandonare la strada ed inoltrarvi nella foresta di Peledro. Cercate soprattutto nella zona sud…»

«Genni, la foresta di Peledro è… pericolosa! Non puoi mandarli…»

«Sono adulti con le spalle larghe, Dino, e me l’hanno chiesto loro. Sono certo che non finiranno come quegli sprovveduti che il Marchese ha mandato l’ultima volta.»

Inviato

Rimango a bocca aperta con un espressione ebete stampata sul volto alle parole dello stregone, e quando viene ripreso dalla consorte rimango per un altro istante a fissarmi la mano ancora incredulo.

«Aspettate, come fate a saperlo.. cosa sapete del martello? Dove si trova?»

La voce trasmette un po' di agitazione, lo scetticismo in me è sparito.

Dimentico per un attimo dei motivi che mi hanno condotto a questo tavolo fremo silenziosamente nell'attesa di una risposta mentre la conversazione prosegue su altri fronti.

Ospite Boendal
Inviato

Mi giro verso Terek per la curiosa reazione. Appena mi accorgo che Balduino gli sta leggendo la mano e che sembra anche aver azzeccato qualcosa, osservo per qualche secondo i due.

Poi scuotendo la testa ritorno sul fulcro della discussione.

*Peledro? Peledro... Peledro... continuo a ripetere quel nome nella mia mente come se mi aiutasse a ricordare meglio.

@Dm

Spoiler:  

Provo a ricordare: conoscenze geografia per cercare di ricordare di che genere di foresta si tratti:10 (1d20+5=5+5) http://invisiblecastle.com/roller/view/3683325/

conoscenze locali per cercare di ricordare qualche avvenimento legato alla foresta:21 (1d20+9=12+9) http://invisiblecastle.com/roller/view/3683327/

Inviato

Tutti

Balduino guarda Terek un po’ stupito «Uh… martello? La destra, immaginavo fosse la mano del martello» indica il martello da guerra che porti appresso. «Là dove la linea della fortuna e della vita si ingrossano, là sorgono i calli dovuti all’uso del martello. Questi calli simboleggiano i monti verso i quali suggerisco di andare.» spiega in tono elementare, come se fosse una banalità. «Perchè? Forse c'è un altro martello di cui dovrei esere a conoscenza?»

«Dino, per favore.» interrompe Genziana «Concentriamoci sul problema attuale, o dovremo passare tutto domani a pulire via le guardie dal pianerottolo!»

Cristoforo

Spoiler:  
Geografia: purtroppo quello che ricordi è solo ciò che puoi dedurre dalla mappa: la foresta di Peledro sorge attorno al ramo del fiume Peltum chiamato Pelta d’Ombra. È probabilmente una foresta con sottobosco di arbusti e composta dalla variegata flora continentale.

Locali: niente avvenimenti specifici, ma la foresta ha una fama sinistra – pur considerata una mecca per gli erboristi, è nota per la fauna e flora pericolosa – il Barone di Acquaghiaccia ha provato più volte di annetterla al suo territorio di caccia, ma dopo aver perso diversi cacciatori ha preferito tenersene alla larga.

Inviato

*Non sta andando come pensavo. Effettivamente il capitano ValJean aveva ragione, con questi due è impossibile ragionare. Non so se la loro sicurezza sia malposta o meno, di certo è che e guardie di questo posto sono abbastanza mal disciplinate. Forse è per questo che il Marchese ci ha assoldati. E a quanto pare non siamo i primi...*

Mi rivolgo ai due, dopo che la breve parentesi col nano è finita.

"Si il tempo è un fattore importante a quanto sembra. Potreste dirci cosa altro sapete di questa foresta? Perchè è pericolosa? "

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