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Il Contratto di Balduino


Airon

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Ospite Boendal

«ahahahah» rido «non credo che te lo permetterei, come tu non mi permetteresti di sostituirti dietro il bancone. Siamo franchi, alla fine, ognuno è geloso del proprio mestiere» e sorrido anche io.

Poi riallacciandomi alle sie parole riprendo «sia grazia a Santa Penelope, che preservi sempre le memorie dei trovatori, altrimenti sai che noia...»

Quando Tancredi inizia a sparecchiare continuo «grazie per l'acqua. Per ora ho sentito abbastanza. Vado a controllare la mia amaca e poi farò un giretto giusto per visitare Cluny» e detto ciò, mentre mi allontano lo saluto

«ci vedremo per l'ora di cena. Gusterò qualcosa e poi vedremo se sarà il caso di esibirmi o meno. Nella peggiore delle ipotesi, ti pagherò il dovuto»

Spoiler:  
controllo quale sia la mia amaca e poi esco per una passeggiata defaticate. Giro per Cluny senza meta, sfruttando il tempo rimasto giusto per farmi una idea sulla località in cui i trovo. Durante la passeggiata butto un occhio qua e la, senza dare troppa importanza alle botteghe. Almeno fino a quando la campana di fine lavori non mi avviserà di rientrare.
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strade di Cluny

ora prima della sera

Tutti

Il luminoso martello del sole lascia il posto ad una piacevole luce obliqua, ed il caldo atroce si fa più sopportabile quando il tempio di Santa Miriam suona le campane per annunciare il termine della giornata lavorativa. Terek e Cristoforo, rientrando alla locanda, vedono i pescatori più ritardatari affrettarsi col loro puzzolente carico verso casa; i più fortunati passano prima dalle taverne per cercare di vendere un po’ del loro bottino. Dai campi rientrano i braccianti, e gli artigiani chiudono bottega.

Circa un’ora dopo il suono delle campane, i Tre Timoni inizia a servire i clienti. Tancredi sorride soddisfatto: per un periodo così morto, avere una quindicina di persone è un successo.Oltre agli ospiti delle sue camere infatti, anche una manciata di artigiani è venuta a godersi una serata in compagnia.

Aristaldo e Albrecth scendono a trovare la sala mezza piena, di certo meno desolata che non durante il pomeriggio. Sia Tancredi che la giovane halfling corrono avanti e indietro con piatti e brocche, e un piacevole vocio di sottofondo si sostituisce ai rumori del lavoro diurno. Di un uomo in uniforme da identificare come il capitano Valjean, al momento, non c’è traccia.

Cristoforo, quando rientra, è salutato con un gesto dall’indaffarato oste. Reggendo con entrambe le mani un pentolone di zuppa di pesce, ti indica con un cenno della testa il bordo del focolare, dove ha posato un cuscino ed una brocca di terracotta.

Uno degli ultimi ad entrare è Terek, il barilotto sottobraccio. Tancredi ti getta uno sguardo sospettoso, ma è troppo indaffarato al momento per dirti qualcosa.

Spoiler:  

un post giusto per capire come vi disponete nella serata, prima di far avanzare la trama

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Scendo, decisamente riposato, vestito con i miei abiti da viaggio, la spada sempre presente sul fianco.

I miei vestiti sono comodi, con un paio di pantaloni lunghi, degli stivali e una camicia leggera. L'unico elemento discordante rispetto alla semplicità dei vestiti è il mio blasone nobiliare, ricamato all'atezza del cuore.

Scendendo cerco Albretch con lo sguardo e quando lo trovo lo approccio salutandolo.

«Salve mastro Abrecth, ci voleva un poco di riposo dopo una cavalcata sotto il sole d'estate! Spero mi farà il piacere di desinare con me anche stasera sebbene debba ricevere il capitano.. Permetti di offrire io però!»

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Mi guardo attorno alla ricerca di Albrecht e di Aristaldo. Notando Tancredi troppo impegnato, quando scopro il tavolo dove si sono seduti mi avvicino ai due con un sorriso di soddisfazione dovuta alla completa riuscita del mio intento.

Facendomi notare eccessivamente dai due, prendo una sedia da un tavolo vicino al nostro e la avvicino a quella dove mi siederò io; appoggio quindi il barilotto su questa sedia con la cura di un candelabro di cristallo ed esagerandone il peso. Solo a questo punto mi rivolgo ai miei compagni della cena, rivolgendomi prima al nobile come si conviene - Non voglio mica rovinarmi la serata.

«Monsieur Aristaldo dei Lucheschi» un goffo inchino appena accennato accompagna queste parole «Albrecth»

Appoggio scudo ed armi ai piedi del tavolo e mi siedo finalmente al mio posto.

«Quanta gente questa sera eh? E di nuovo nessuno che canta o racconta qualche storia» scuoto la testa con disapprovazione, poi fingo di ricordarmi del barilotto e gli do' due pacchette con la mano «Bah, poco importa. Questa sera noi abbiamo di meglio!» mi rivolgo ad Aristaldo «Monsieur, avete mai avuto modo di assaggiare la nostra famosa birra? Forte e saporita, proprio come noi nani!» annuisco con decisione alle mie ultime parole.

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Ospite Boendal

Entrando nella locanda, mi soffermo per qualche secondo sulla porta

...uno, due, tre...

conto mentalmente i presenti ed osservo attentamente uno per uno i vari ospiti. Il mio occhio è clinico, quasi come quello di un borseggiatore da strada in cerca della sua preda in mezzo alla calca in una giornata di mercato. A differenza di un furfante, osservo tutti cercando di ottenere più informazioni possibili sul mio pubblico, anche attraverso il loro abbigliamenti.

..il capitano non è ancora arrivato... bene avrò il tempo per buttare giù qualcosa...

Ricambio il saluto di Tancredi con un gesto della mano. Individuato l'angolo dal quale mi esibirò stasera, mi incammino verso un tavolo libero nelle immediate vicinanze, così da poter cenare velocemente e provare ad intrattenere i presenti almeno fino all'arrivo del Capitano.

Passo volutamente vicino a Tancredi «..per stasera non ho molto appetito, cenerei qualcosa di leggero e se possibile, velocemente, così da iniziare subito ad allietare i tuoi ospiti»

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Cristoforo/Gilberto

La piccola halfling ti viene rapida incontro «Eccoti!» esclama sorridente, e sollevandosi sulle punte dei piedi ti porge una mezza pagnotta indurita e svuotata, contenente zuppa di pesce piccante, tiepida e deliziosa. La piccina afferra la brocca vicino al tuo cuscino e ti riempie la coppa di vino fresco. Resta a guardarti un secondo, forse sperando di sentirti iniziare a suonare, ma Tancredi la richiama in fretta per servire un altro tavolo. Si allontana gettandoti continue occhiate, guardando quando imbracci lo strumento.

Ormai un paio degli avventori usuali si sono accorti che il posto tradizionalmente riservato ai musici è occupato, e un paio di sguardi si voltano verso di te, in attesa.

Tutti

La gente mangia e beve, raccontandosi gli aneddoti della giornata. Siete da poco stati serviti quando Tancredi esclama, sopra il vocio «Oh, capitaine! Che sorpresa! Venite, venite!»

Sulla soglia ci sono le due pigre guardie che vi hanno accolto all’ingresso in città, ed un terzo uomo dall’aspetto decisamente formidabile. È sui quaranta, alto e asciutto senza un filo di grasso addosso, con la testa completamente rasata e due folti baffi che spiovono ai lati della bocca. Sopra gli abiti, semplici ma nuovi e puliti, porta un pettorale corazzato con il simbolo del marchese Belfort, ed ha alla cintura una spada.

Il vocio è un po’ diminuito ma non si è fermato – la gente del paese è abituata a veder apparire il capitano qui e là. È quindi con un po’ di fatica che lo udite chiedere all’oste «Cerco un certo…» si volta e una delle guardie gli sussurra all’orecchio «… un certo Mastro Mode, Ab…Albresch Mode.» l’oste si volta a guardare Albrecth, ed il capitano ne segue lo sguardo.

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Ospite Boendal

Il sorriso della piccola halfling non passa inosservato. Con modi cortesi accetto la cena. Socchiudo gli occhi ed annuso il profumo del contenuto della pagnotta.

... pesce e ... qualche spezia forte... piccante, credo . Non impazzisco per il pesce e sinceramente vivrei senza, ma lo assaggio volentieri, curioso di scoprire se il sapore sia differente dal pesce di lago, più comune dalle mie parti.

Avrei voluto scambiare con lei qualche parola o semplicemente concederle una richiesta, ma non riesco. La seguo allontanarsi mentre mi lancia le sue continue occhiate, sperando che non si faccia prendere dalla vergogna e che si riavvicini anche dopo. Ricambio il sorriso e gli sguardi fino a quando non odo una parola in particolare dalla bocca di Tancredi "capitaine!". Mi volto di scatto per vedere in faccia questa locale autorità.

Il vocio non mi permette di sentire lo scambio di parole con il suo seguito.

maledizione! perchè sei giunto proprio ora? sei sempre cosi provvidenzialmente puntuale? e il baffone con il pettorale con le insegne del marchese Belfort, chi sarà? il tuo braccio destro? Uff! dovrò lasciar raffreddare la mia cena... certo che rinviare l'esibizione e sedermi al suo tavolo non è il massimo del bon ton... vediamo come si evolve la serata... posso sempre suonare passeggiando tra i tavoli...e con indifferenza ascoltare i loro discorsi

E mentre organizzo le mie idee, senza staccare gli occhi da dosso al capitano, mordo la cena, almeno per assaporala da calda.

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Un lieve sbadiglio, mentre faccio finta di non essermi ancora reso conto di nulla, dell'arrivo del capitano. Fischietto.« Monsiuer Aristaldo....se volete offrire va bene.» dico dopo qualche borbottio, come d'indecisione. Saluto anche porgendo la mano Terek, dopo che magari ha appoggiato la botte.

«Birra nanica? Semmai ne prenderò anche io un goccio, sempre che vogliate offrirla ad un povero straniero.» dico facendo un sorriso sbieco.

Mi metto a sedere composto, con tanto di borsa da guaritore e da mago al loro posto, oltre allo zaino col campionario ai piedi, accanto al tavolo.

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«Ma certo Albrecht, questa è per noi stasera» riempio fino all'orlo i boccali di tutti noi «Assaggiate, sentite che gusto splendido! Questa è merce rara, non è come quella che potete trovare in vendita qua nelle locande. Questa è la vera birra di noi nani» e mi svuoto il boccale tutto in un fiato.

Al calare del mormorio nella sala mi volto a vedere cosa è successo, e quando scorgo il capitano esclamo «Eccolo finalmente Le Capitaine» nel presentarlo c'è un tono ironico nella voce «Quello che sta parlando con il nostro buon Tancredi vedete?» distolgo lo sguardo e torno a guardare Albrecht, sottolineando l'ovvio «Sembra che vi stia cercando»

Guardo il barilotto di birra al mio fianco, e mi riempio di nuovo il boccale - Chissà la faccia che farà Le Capitaine nel vedermi assieme a questi signori - sghignazzo all'idea tra me e me.

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Mettendomi seduto comodo al desco, dopo aver ritrovato la compagnia del pranzo.

«Ti ringrazio Terek, non ho mai provato una simile bevanda»

Sto per chiedergli altro della sua razza, quando entra il capitano Valjean e sapendo che cerca il cerusico aspetto che sia lui a chiamarlo al nostro tavolo, per evitare una scortesia nei suoi confronti.

In una sola giornata ho conosciuto un esponente della razza nanica ed il capitano Valjean! ho fatto bene a fermarmi qui...

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Cristoforo

Spoiler:  
stai cercando di fare due cose assieme, suonare e seguire cosa dice il capitano. Pertanto fammi i seguenti tiri di dado e prendi un -2 ad uno, a tua scelta.

1) un primo tiro di Intrattenere, giusto per vedere la reazione della folla.

2) Percezione DC 14, se vuoi sentire quel che si dicono capitano e gli altri (ovvero leggere il paragrafo seguente).

Albrecth, Aristaldo, Terek

La guardia che vi ha accolto in paese indica abbastanza rudemente verso il vostro tavolo, ed il capitano si stacca da Tancredi e viene verso di voi. Le guardie restano sull’uscio.

«Mastro ‘Albresch, Monsieur… sono il capitano Valjean, comandante della guarida di Cluny in nome del marchese Belfort» china brevemente la testa verso di voi mentre vi saluta «oh... Thergrim…» alza un sopracciglio nel vedere il nano in compagnia dei forestieri «lontano dai guai una volta tanto, spero.»

Si siede al vostro tavolo senza chiedere il permesso «Chiedo scusa per aver disturbato la vostra cena, verrò subito al punto» è serio e molto determinato, chiaramente ciò che sta per chiedere gli sta a cuore.

«Mastro ‘Albresch, mi è stato detto che vi siete presentato come medico. Cosa sapete del trattamento del Morbo Purpureo?»

Spoiler:  
Fatemi tutti un tiro di Guarire. Sorprendentemente Guarire non richiede addestramento, quindi anche chi non ha gradi può provarci.

In base al tiro che fate, leggete gli spoiler che vi competono.

se fate almeno DC 10

Spoiler:  
Il Morbo Purpureo è una malattia poco contagiosa e abbastanza rara. È possibile guarire solo se curati nei primo stadio, che ha sintomi generici e dura qualche settimana: dopodiché è trattabile, ma non curabile.
DC 15

Spoiler:  
Il primo stadio presenta spossatezza e dolori alle giunture, e può durare settimane. Il secondo stadio acutizza questi sintomi, aggiunge macchia violacee sulla pelle che provocano croste e cicatrici, ulcere e frequenti emicranie, e porta alla morte in qualche mese. Non si può guarire dal secondo stadio, ma è possibile lenire i sintomi e allontanare la morte anche di anni, con le pozioni giuste.
DC 20

Spoiler:  
La pozione per curare il Morbo al primo stadio e per lenirlo al secondo non è strettamente alchemica: richiede sì una pianta speciale e molto rara (l'Agave Vellutata) e conoscenze erboristiche, ma anche un po’ di vero potere arcano.
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Per il DM

Con la mano afferro la maschera, la scruto un secondo. «Sul trattamente?Beh, considerando che è una malattia perniciosa, che si nasconde all'occhio del cerusico con innocui sintomi finchè non è troppo tardi e...infine giunge la morte, richiede dei medicamenti particolari. Particolare è che non può essere curata, ma soltanto scacciata se non presa in tempo. Avete bisogno di un cerusico esperto per trovare l'agave vellutata? Oppure della magia necessaria al mescere la cura? Comunque, se chiunque ne sia affetto ha già macchie violacee sulla pelle, l'unica sorte che l'attende è la falce della Mietitrice. Anche se la cura potrebbe procastinare il triste incontro.»

Dico voltandomi dopo per osservarlo con sguardo penetrante, incuriosito anche dalla domanda stessa.

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@DM

Spoiler:  
Guarire: 1d20+1=9

«Ma certo capitano» sguardo innocente e voce serena «sono solo un povero nano che cerca di godersi una cena e un po' di compagnia. Gradite un po' di birra?» mi faccio portare un boccale ed inizio a riempirne uno anche per il capitano se lo accetta.

Allora avevo pensato giusto. L'interesse del capitano per il medico è dovuto a questa strana malattia di cui stanno parlando. Sarà contagiosa? Forse è per quello il blocco.. Se così fosse Lodovico se lo scorda il mio aiuto, non rischierò certo di condannare mezza città per soddisfare la sua sete di guadagno. Forse forse dovrei pure denunciare i suoi intenti.. Bah stiamo a sentire e cerchiamo di capire qualcosa di più .

Rimango in silenzio per il momento, in attesa di capire qualcosa in merito, continuando a mangiare e a bere.

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@DM

Quindi il capitano conosce bene il nostro nano a quanto sembra....

Penso tranquillamente, mentre appena sento nominare il morbo cerco di ricordare se ne ho mai sentito parlare, un poco spaventato.

Per fortuna è una malattia poco contagiosa... Morire in battaglia è una bella morte, non nel proprio letto da malati.

Penso un poco sgomento, stupito dalla tranquillità del cerusico e del fatto che il capitano ne ha parlato tranquillamente davanti a tutti..

«Permettetemi di presentarmi, capitano Vajean, Sono Ser Aristaldo dei Lucheschi. Se ha bisogno di me per qualche problema non esiti a chiederlo»

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Ospite Boendal

Mi rendo conto che la mia posizione non è tanto favorevole per buttare un orecchio a quel tavolo.

Se poi inizio a suonare, le cose si complicano. Evito a priori di cantare per evitare che i cori possano coprire i loro discorsi.

iniziamo e vediamo cosa riusciamo a scoprire...

Passo la tracolla del mio strumento, una via di mezzo tra un liuto ed una mandola, e dopo averlo accordato, inizio a strimpellare una comune ballata.

Passeggio per i tavoli, avvicinandomi con modo discreto al tavolo del Capitano e dei suoi ospiti.

Spoiler:  

1) tiro di Intrattenere sulla folla: http://invisiblecastle.com/roller/view/3625674/ (14+6-2 per la doppia prova in contemporanea)=18.

2) Percezione DC 14: http://invisiblecastle.com/roller/view/3625681/ (18+8)=26 => vado a leggere il paragrafo seguente del discorso del capitano

che gruppo bizzarro... il capitano si chiama Valjean... poi abbiamo un nano "cercaguai"... un cavaliere o qualcosa di simile... e Mastro ‘Albresch, un medico...

passeggio con fare indifferente ma concentrato sui loro discorsi ...mmmm... che stran... cosa ho sentito? il Morbo Purpureo?

faccio fatica a non arrestarmi ma nella mia mente continuo a ripetere... il Morbo Purpureo... ma al momento non mi dice nulla. Anzi, sono sicuro di averlo sentito per la prima volta.

Spoiler:  

chissà cosa sarà? concludo la ballata, restando sul posto per qualche secondo, per cercare di carpire qualche informazione in più.

Contemporaneamente mi inchino e ringrazio i presenti per avermi ascoltato.

Spoiler:  
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Cristoforo/Gilberto

Pochi, nel locale, ti gettano più di due occhiate quando passi al loro fianco. Essendo distratto la tua performance manca un po’ di entusiasmo, ma nel complesso è un sottofondo soddisfacente per i desinanti, e qualcuno ti indica persino qualche ramina lasciata per te sul bordo del tavolo. Ogni volta che incroci lo sguardo con la piccola halfling, lei ti sorride timida.

Riesci a sentire abbastanza bene la conversazione al tavolo col capitano. Purtroppo la natura del Morbo Purpureo ti sfugge, e con essa gli agganci alle storie di comari che hai collezionato nei tuoi viaggi. Di una cosa sei certo: non può essere una malattia prona ad epidemie, negli annali che hai studiato a Forte Bramante non ricordi alcuna cronaca che dettagli una pandemia di quel nome.

Purtroppo il capitano si china sul tavolo a parlare sottovoce, e dalla tua posizione girovaga capisci poco del resto del discorso. Vedi però che il capitano ed il cerusico si passano delle pergamene.

Spoiler:  
a fine serata ti dico quanto hai gudagnato

Del paragrafo che segue, Cristoforo sente solo la parte che viene DOPO il primo spoiler

Terek, Albrecth, Aristaldo

Il capitano china brevemente la testa quando Aristaldo si presenta «Molto gentile, Monsieur. A costo di sembrare rude, posso anticiparvi che il momento vostro aiuto potrebbe arrivare prima di quanto non pensiate.»

Si asciuga il sudore dalla testa pelata, non tocca neanche la sua coppa di vino e torna a rivolgersi a Albrecth «Sì, sì… come temevo. Niente di nuovo.» bofonchia e si liscia i baffi «Chiedo scusa. Non intendevo sminuire la vostra conoscenza. È solo che…» si china, in modo da parlare più a bassa voce «Il paziente di cui parliamo è il Marchese in persona. Già da due anni ormai sono apparse le macchie violacee, ed egli è scampato ad una morte ingloriosa solo grazie ad una coppia di stregoni, tanto abili quanto svitati, che vivono in cima al monte.»

«Costoro curano un enorme giardino erboristico sul cucuzzolo del monte e l’unico esemplare di Agave Vellutata nella zona, nonché la conoscenza per trasformarne il fiore in essenza d’Agavertula. Gli scorsi due anni, ci hanno sempre venduto la cura, ma quest’anno…» ti porge due pergamene, una delle quali recante il sigillo personale del Marchese – l’altra decisamente più semplice.

Spoiler:  

Noi, Balduino e Genziana di Palco di Sant’Ignazio, ci impegniamo a fornire al Marchese Ethienne Belfort una dose di Agavertula sufficiente a tenere a bada i sintomi del suo malanno per un periodo di mesi dodici, dietro compenso di 500 Corone. Tale medicamento verrà consegnato un ciclo di luna dopo il solstizio d’estate, ogni anno che il pagamento continuerà.

Firme e sigillo

All’attenzione del Marchese Belfort, tramite Monsieur d’Armand

Ci rincresce comunicare che quest’anno, contrariamente a quanto stipulato nel contratto, non saremo in grado di vendere il medicamento per il morbo del Marchese. Con questa lettere intendiamo fornire le nostre più sentite scuse, i nostri più sinceri auguri al Marchese di trovare un’altra fonte di Agavertula, e ovviamente restituire le corone di quest’anno, maggiorate di due parti su dieci per l’inconveniente.

Firme

«Ora, saprete meglio di me che l’Agavertula non ha altra funzione se non lenire il Morbo. La pianta è fiorita, dal paese ne hanno visto il bocciolo. Eppure… questo. Speravo conosceste un metodo di cura alternativo, ma…» si prende la testa tra le mani, un po’ deluso «Piuttosto, ve la sentireste di… diciamo “ragionare” con il vostro collega? In caso contrario, il marchese ha già ordinato di prendere la cura con la forza, e l’ultima cosa che voglio è mandare i miei uomini contro due stregoni!»

Albrecth

Spoiler:  

Non solo non sei a conoscenza di una cura differente, ma sai anche che preparare l'essenza di Agavertula è molto complesso, una abilità decisamente degna di rispetto; tu non hai mai provato, e non sai se ne saresti in grado.

Tutti

Spoiler:  
Se volete fare tiri non richiesti, Percpeire Intenzioni, Conoscenze, etc... fate pure senza aspettare che ve lo chieda... mettete il tiro in spoiler e, se dà risultato, vi risponderò nel post seguente
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«Capitaine, devo essere sincero. Che io sappia, non esistano altre cure...tranne quelle mitiche che curano ogni male. E inizio a temere, leggendo questa lettera che ci sia qualche altro problema rispetto a quello che credete. L'agavertola non è un comune impiastro d'erboristeria o un'elaborato prodotto alchemico di mastri cerusici: richiede una ritualistica arcana. Neppure io, che non sono l'ultimo degli sprovveduti, potrei garantire di riuscire a crearne una...» dico mentre pensieroso mi metto a bere un sorso di vino. Poi fisso negli occhi il capitano.

«Uhm...effettivamente potrei andare dai due cerusici, non penso che una chiacchiera possa in alcun modo creare più problemi di quelli che già avete.» dico con aria alquanto seria. «La strada da fare com'è?Molta, scoscesa?»

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Degli stregoni svitati.. non mi piace. Eppoi a quanto sembra hanno i fiori, perchè rischiare che il Marchese li fronteggi direttamente in uno scontro? O uno di loro si è ammalato oppure qualche nemico del Marchese è venuto a conoscenza di ciò e sta ordendo qualcosa alle sue spalle. In ogni caso non voglio spargimenti si sangue inutili, anche di stregoni... Penso tra me e me prima di rispondere.

«Credo sia una buona idea mandare qualcuno a parlamentare con gli stregoni prima di inviare soldati. Situazioni così sono molto tese, dato che la salute del Marchese è in gioco, e in mano da degli svitati. Quindi se accetterete»

Mi rivolgo ad Albretch

«Vogliate permettemi di scortarvi ed assistermi al meglio delle mie possibilità. Non volente mi è caduto l'occhio sulle due pergamene. Io consiglierei prima di tutto di parlare con Monsieur Armand dato che sembra aver fatto da tramite...»

@Airon

Spoiler:  

Credo che Aristaldo voglia essere sicuro che il capitano dica tutto quello che sa:

sense motive:

http://invisiblecastle.com/roller/view/3626514/

1d20+7 → [5,7] = (12) 14 nel caso stia mentendo.

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Trangugio un altro boccale di birra mentre ascolto le parole dette al tavolo, un po' seccato dal fatto che tutti stanno bevendo il vino anziché la mia buonissima birra - con quanto mi sono "sbattuto" per portargliela. Che ingrati, ecco

Dunque è tutto qua il problema? Il marchese si ammala e bloccano tutti i commerci per i loro battibecchi? Volevo vedere se ero io ad ammalarmi se facevano tutto 'sto casino - ci rifletto su con non poca fatica per farmi un idea del quadro completo - però è una buona occasione per aiutare Ludovico. Se riesco ad imbucarmi in questa strana spedizione, posso arrivare ai due stregoni. Stregoni.. ai due vecchi, sicuramente stava parlando di loro l'ometto. Sì, sì è una idea geniale, bravo Terek! E poi mica perquisiranno un gruppo in viaggio per il marchese in persone, con addirittura un nobile come portavoce- Sono chiaramente soddisfatto per le conclusioni che ho tratto, e si può facilmente notare dalle espressioni facciali.

«Non so niente di questo morbo, né tanto meno so parlamentare» e già a che gli posso servire? «ma si da il caso che io sia un soldato esperto ed addestrato, e che al momento io sia senza occupazione» alzo le spalle come a scusarmi «c'è ne è di gente con cattive intenzioni, e se ci fosse un complotto contro il marchese? Queste persone non lasceranno certo indisturbati chiunque cerchi di sedare il disaccordo»

Non mi sto riferendo a nessuno in particolare mentre dico questo, poi invece mi alzo e con un inchino plateale, e decisamente ben fatto, mi rivolgo ai due compagni della cena«Signori, se vi dovesse servire e se vi è gradita, la mia ascia è al vostro servizio» poi mentre mi risiedo aggiungo rivolto al capitano «magari con un piccolo compenso per sostenere le spese del viaggio»

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«Se il capitaine è d'accordo, non avrei nulla in contrario ad aver compagni di viaggio.» dico con espressione seria, abbassando in segno d'assenso il capo per due volte al dire dei due al tavolo.

«Anche se, mi sento di dover precisare che è grazie ai due svitati che il marchese non è sotto tre metri di terra e la benedizione dei santi, quindi vorrei che ci fosse un BEL po' più di rispetto per i miei colleghi.» il sorriso è una maschera che lascia ben evidente il fastidio per la parola usata.Tamburello un attimo le dita sul tavolo, fissando il capitaine, facendogli un cenno del capo. «Scusatemi se ho alzato la voce...tutti voi.»

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