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Il Contratto di Balduino


Airon

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Sorrido ed alzo le mani, come in segno di resa.

«Figurati, non volevo certamente mancare di rispetto. Ma il capitano ha espresso qualche dubbio sulla sanità mentale dei due cosidetti stregoni. Io volevo evidenziare il fatto che spedire delle semplici truppe ad esigere qualcosa a qualcuno non in possesso di tutte le facoltà mentali possa portare ad un disastro. Non volevo fare alcuna insinuazione...»

Albretch ha la coda di paglia su questo argomento.... dovrò prestare più attenzione.

Poi rivolto a Terek

«Un ascia in più fa sempre comodo... Spero di non dover scoprire come lottano i nani però»

Dico sempre sorridendo

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Terek, Aristaldo, Albrecth

«Non sono certo che quei due siano sensibili né deferenti verso il vostro rango, cavaliere» dice il capitano ad Aristaldo «tuttavia la vostra presenza non può certo guastare. Quanto a te, Thergrim…» il capitano guarda Terek in cagnesco, poi dichiara, cedendo all’esasperazione «Sono certo che se te lo impedissi troveresti il modo di fare ancora più casino. Se Mastro ‘Albresch è d’accordo, sei libero di unirti a loro… e questo dovrebbe darti un’idea di quanto sono disperato!»

Si rivolge poi direttamente ad Albrecth «La strada… sono poche miglia. È ripida, ma larga abbastanza da far passare un carretto carico di forme di lana o formaggio.» Si liscia i baffoni, un gesto che diventa sempre più simile ad un tic nervoso «Sia chiaro: io nutro rispetto per gli uomini di scienza quale voi siete. Ma chiunque mischi il proprio mestiere con l’arcano… mah. Secondo me non è tutto a posto. Loro due sono tranquilli, e stranamente benvoluti su al paesello – saltuari incidenti a parte – ma chiunque creda di vedere il futuro nelle stelle, si è guadagnato il mio scetticismo sulla completa sanità mentale.»

I pregiudizi del capitano sono materia comune in tutto il regno: gran parte dei cosiddetti maghi sono ciarlatani o, peggio ancora, dilettanti incoscienti e pericolosi per se stessi e per gli altri.

«Quanto a d’Armand… bah, se volete parlargli, fate pure. Dubito che sappia distinguere il Morbo dalle macchie di minestra, però.»

Aristaldo

Spoiler:  
Il capitano non sembra mentire. Una cosa che deduci da come parla, di sicuro, è un profondo attaccamento al Marchese, che va oltre il rapporto comandante-soldato.
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«Per me non c'è alcun problema, se Terek vuole venire, una persona in più con cui chiacchierare lungo il viaggio. Quanto al resto, ci organizzeremo per domattina.» dico con un cenno assentivo del capo. «Adesso, mon capitaine, se ci scusate, ci metteremmo d'accordo sul che fare domani. Se non vi dispiace, le due lettere al momento le terrei io: non per altro, per mostrarle anche ai due miei colleghi su, al paesello.»

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«Suvvia capitano, se aveste modo di conoscermi meglio personalmente, sapreste che non sono così male come mi dipingono» ridacchio tra me e me, poi con un tono serio che ancora non mi hanno mai visto addosso «Sarà mia cura scortare i signori qua presenti su al monticello e ritorno, e farò tutto il possibile perché sia un viaggio sicuro» guardo prima Albrecht e poi Aristaldo con la stessa espressione seria e determinata «Per la Barba di Torag, certo che lo farò!»

Alle parole del cerusico mi volto verso di lui «Grazie mastro Albrecht» alzo il boccale pieno per ringraziamento nella sua direzione, poi mi volto verso Aristaldo, chino il capo per ringraziarlo e poi sussurro «E io spero proprio di non doverglielo mostrare»

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Ospite Boendal

mmm… l’Agavertula è una pianta locale... che serve a lenire il Morbo… interessante

Mi fermo qualche secondo, facendo finta di accordare lo strumento ma al contrario presto molta attenzione ai loro discorsi.

come sarebbe che "Se non vogliono ragionare il marchese ha già ordinato di prendere la cura con la forza ai due stregoni?" Molto interessante anche se per ora non riesco a capirne il motivo… il marchese non ha mai avuto bisogno di ricorre alla forza… molto strano e curioso…

Cerco di simulare ancora la mia indifferenza concentrandomi sui discorsi al tavolo.

Dopo aver capito il succo del discorso ed aver la situazione un po’ più chiara, resto un po’ amareggiato per la notizia relativa allo stato di salute del Marchese.

credo che sia giusto tentare di entrare a far parte della spedizione, o almeno mettere a disposizione del capitano le mie abilità…

Degli stregoni svitati non sarebbero un vero e proprio pericolo, diverso sarebbe se, come dice il nano, ci fosse un complotto contro il marchese.

Mi sembra più giusto collaborare, soprattutto nei confronti del marchese

Aspetto che termini la loro discussione e appena il capitano si allontana, lo seguo fino fuori dalla locanda.

Una volta fuori, mi avvicino a lui

«Capitano, chiedo scusa. Potrei parlarle? È urgente…»

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Terek, Aristaldo, Albrecth

«Molto obbligato, Mastro ‘Albresch. Signori.» il capitano china il capo in segno di ringraziamento «Se riusciste ad appianare questa situazione ed evitare uno scontro, sono certo che non solo il Marchese ma anche la città ve ne sarebbe riconoscente… e se doveste fallire e fossimo costretti a ricorrere alla forza, sarete utile comunque, grazie alla vostra abilità con i ferri del cerusico.» si concede quest’ultimo commento amaramente sarcastico prima di salutarvi con le cortesie del caso e congedarsi. «Aspetterò quindi una vostra visita o almeno un messaggio sull’esito, domani, verso sera. Se le guardie che ho posto attorno all’abitazione facessero storie, tenete questo.» aggiunge alle due lettere un lasciapassare siglato da lui e da Monsieur D’Armand, dove si dice che chi lo porta agisce per conto del Marchese.

Spoiler:  

Se avete qualcosa da dirgli prima che se ne vada, potete farlo e il congedo sarà posposto, ovviamente.

Altrimenti consideratevi al tavolo solo voi 3

Cristoforo

Ti sembra di sentire Tancredi che ti urla dietro quando interrompi la tua esibizione e segui il capitano fuori dall’uscio, ma con il caos della locanda è difficile esserne certi. Come ti avvicini, una delle guardie che il capitano aveva lasciato sull’uscio frappone la lancia tra te e il capitano. «Fermo lì, vagab… ah, ma è il nostro sveglione di oggi pomeriggio!» fa un ghigno.

Il capitano si gira e con la mano abbassa la lancia del suo subordinato «Dimmi, menestrello, che c’è? Non ho molto tempo da perdere...»

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Ospite Boendal

Buona sera capitano Valjean. E' un piacere conoscerla ed incontrarla. Se me lo permetterà, le ruberò poco del suo prezzioso tempo.

Accenno un solenne saluto con il capo, ed avvicinandomi leggermente a lui, abbassando il tono della voce giusto il tanto da farmi sentire da lui

Mi chiamo Cristoforo, Cristoforo Delleone Volontariamente, anche se il tono della voce è basso, marco il mio cognome, nella speranza che possa suonargli familiare e funga da credenziali.

ed avrei necessità di parlarle, possibilmente in disparte, circa la questione del Morbo Purpureo.

Detto ciò mi fermo ad osservare la reazione del capitano ed attendo una risposta.

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«Beh, signori, domani mattina direi che sarà il caso di svegliarci presto, con le galline oserei dire.» dico con il sorriso sulle labbra.

«Però dobbiamo anche mettere qualcosa sotto i denti. Oste, una buona cena al tavolo si può avere?» domando ridendo.

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Annuisco alle parole di Albretch e porgo il mio boccale a Terek

«Posso provare un sorso della vostra famosa birra?»

Poi mentre la sorseggio continuo a parlare.

«Come ci possiamo organizzare per il viaggio? Io ho il mio cavallo con cui posso aprire strada al vostro carretto, Albretch. Ma piuttosto io credo che potremmo fare una visita a Monsiuer D'Armand stasera, subito dopo cena...»

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«Per me della carne succosa ed al sangue» tuono rivolto all'oste, poi rivolto al tavolo parlando allegramente «Tutto questo pesce con verdure finiranno per farmi impazzire, ho bisogno di cibo vero per la scarpinata di domani»

«Ma certo ma certo, è qua per voi» molto compiaciuto servo la birra ad Aristaldo «Sentirete che bontà»

Servo un boccale anche per me e per Albrecht, alzo il boccale al soffitto «Signori, alla nostra compagnia!» brindo allegramente e trangugio tutto il contenuto del boccale.

«Purtroppo io non ho un cavallo monsiuer ma se mastro Albrecht possiede un carretto spero che ci sia un posto anche per me, non occupo molto spazio come potete vedere.

Chi sarebbe monsiuer D'Armand?»

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Brindo, ma non tracanno il bicchiere, non vorrei mai ubricarmi e dare un indegno spettacolo.

«Buona!»

Dico dopo qualche sorsata.

Questa birra stenderebbe pure il mio stamonio!

«Monsiuer D'Armand è un parente non troppo vicino al Marchese. Ma a quanto pare dalle pergamene è lui che ha appreso del rifiuto di fornire la cura, quindi mi sembra ovvio andare a chiedere qualche informazione. Per quanta poca stima possa avere il capitaine nei suoi confronti..»

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«Ahh. Scusate, non ho letto le pergamene, potete mostrarmele così magari ci capisco pure io qualcosa?» leggo velocemente le pergamene e nel tornargliele esclamo «Ca*** 500 corone per un po' d'erba. Mi sa che ho sbagliato mestiere»

Scuoto la testa un attimo ancora al pensiero della cifra, poi continuo

«Sicuramente monsiuer d'Armand avrà almeno un ipotesi personale sul motivo che ha spinto i due al ritrattamento. Che sia quello giusto o meno non ha molta importanza, almeno avremo una vaga idea di cosa aspettarci; "meglio fermarsi un attimo a controllare le orme fuori prima di entrarci nella caverna" diceva sempre il mio vecchio»

Bevo un altro sorso di birra poi continuo serio

«Io purtroppo ho dato la mia parola ad una persona che ci saremmo incontrati un ora dopo il tramonto; non posso certo mancare all'appuntamento. Visti i nuovi impegni l'incontro sarà breve, non dovrebbe volermici più di un ora, tragitto compreso, ma non vorrei condizionarvi troppo ed allungare la serata più del necessario. Se volete recarvi a parlare da Armand senza il sottoscritto, credo proprio che monsiuer ve ne sarebbe grato» concludo sorridendo «Se invece volete aspettarmi, tanto meglio»

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Terek, Aristaldo, Albrecth

Mentre decidete sul da farsi arriva la cena. Per Terek, l’oste porta un cosciotto di montone ancora sfrigolante, servito su una spessa fetta di pane raffermo che ne assorba il sugo. «Eccoti la carne, Thergrim… ti tratti come un signore, stasera, eh? Cos’è successo, hai trovato una pentola d’oro?» normali battute tra oste e ospiti, per di più considerando che il bardo che stava suonando è sparito dietro al capitano. Per gli altri Tancredi serve zuppa di pesce, piccante e deliziosa, insaporita con abbondanza di spezie e contenente grossi pezzi di merluzzo, granchio e frutti di mare.

Cristoforo

«Delleone… mi ricordo un Delleone tra le fila della guardia del Marchese. Era il tuo vecchio? Buon soldato, mi par di ricordare.» finiti i convenevoli, il capitano ti mette una mano sulla spalla e ti allontana di qualche passo dalle due guardie «Cosa c’è, ragazzo? Notizie da Forte Bramante?» chiede chinandosi verso di te.

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Ospite Boendal

«Certamente Capitano Valjean, sono il figlio di Pancrazio Delleone. Purtroppo non vengo da Forte Bramante da dove manco da un pò di tempo. Solo oggi... mmm »

rifletto per non dire chiaramente che ho scoperto il tutto origliando e confido nel fatto che il capitano da buon uomo sveglio lo capisca da solo

«...sono venuto a conoscenza dello stato di salute del Marchese e del problema nato con i due stregoni sul monte che sicuramente dovete risolvere... anche a costo di utilizzare la forza.»

Cerco con i dovuti modi e toni di fargli capire che sono già al corrente di vari particolari.

Aspetto qualche secondo ed osservo il capitano per capire la sua reazione alle mie parole e continuare il mio discorso.

«...non sono un menestrello ne uno sprovveduto... come avrete già capito.. ne tanto meno un semplice ficcanaso... » gli strizzo l'occhio «sono un investigatore e come avrà capito il mio compito e raccogliere informazioni e risolvere i problemi, arrivando dove spesso le guardie cittadine non possono o non potrebbero arrivare... come dire, sò il fatto mio e per lei potrei essere l'uomo giusto al momento giusto.»

Inspiro profondamente e concludo con un tono amichevole che sfiora quasi la supplica

«In nome del mio passato alla corte del Marchese e della mia famiglia, metto me stesso e le mie doti a vostra disposizione, per aiutarvi a risolvere il problema...»

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Mangio tranquillamente, gustandomi ogni singolo boccone della cena.

«Sarà un peccato andarsene da Cluny! Tancredi sai come trattare i tuoi ospiti.»

Dico all'oste, poi quando torna ad allontanarsi torno a parlare ai miei compagni di tavola.

«Sì, anche noi abbiamo un detto simile. Non so, io credo che sia meglio presentarsi il prima possibile, che ne dite Albretch?»

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Senza dire una parola, poco prima di congedarci, mi alzo e vado al banco, tiro fuori il borsellino delle monete e parlo all'oste

«Quanto mi dovete per la cena?» sghignazzo «Tenete e datemi anche una stanza per questa sera. Non avevo intenzione di fermarmi e invece adesso mi serve un luogo dove dormire»

Pago la cena per tutti e pago anticipatamente anche la camera per la notte, poi torno sorridendo verso il tavolo.

«Ottimo, allora noi ci vediamo domattina al sorgere del sole, potremmo fare colazione assieme se Tancredi avrà qualcosa di pronto a quell' ora. Buona fortuna per l'incontro con monsiuer d'Armand di stasera»

Detto questo, raccolgo scudo e armi e mi incammino verso l' incrocio della strada che sale a Palco di Sant'Ignazio canticchiando sottovoce, quasi borbottando, una canzone che ho imparato da ragazzino.

@DM

Spoiler:  
Quanto mi devi? :D
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Sono battuto in velocità dal nano.

«Neanche stasera riesco a pagare!»

dico un poco affranto e divertito allo stesso tempo.

«La prossima volta, tocca a me, e nessuno fiati!»

poi aspetto con calma che anche Albretch finisca e nel mentre chiedo a Tancredi se sa dove possiamo trovare Monsieur D'Armad.

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Terek, Aristaldo, Albrecth

«Ah, offri tutto, te, Thergrim! Devi averla trovata davvero, quella pentola d’oro!» Tancredi incassa le due Corone che gli hai lasciato per la cena e i soldi per la camera con un largo sorriso «quasi è valsa la pena di farsi quella sudata ad arrostirti il montone… come fai a mangiarlo con questo caldo, lo sa solo Santa Miriam, ma immagino non sia tanto peggio di quella barba!»

Monsieur D’Armand, vi dice, è probabilmente nelle sue stanze, adiacenti alla caserma delle guardie – sempre ammesso che sia in paese. Da come ne parla, neanche l'oste ne nutre una gran considerazione.

Cristoforo

«Sarei tentato di crederti, giovanotto. Non mi sembri uno sprovveduto, e i Delleone hanno una certa fama di fedeltà, tra le fila del Marchese.» Il capitano si gratta la testa, dubbioso «I tre con cui parlavo stasera – se sei sveglio come dici li saprai riconoscere senza dubbio – saliranno al paesello domattina, per parlamentare con gli stregoni. Sei libero di unirti a loro, se vuoi.» indica la porta della locanda, dall’altro lato della via «posso dir loro che sarai di aiuto. Ma forse…» e ti si fa più vicino «… un ragazzo dai tuoi talenti vuole agire in modo meno diretto? Detto tra noi, non nutro troppa fiducia nel successo del cerusico. Credo sia un uomo competente, ma gli stregoni son testardi, si sa.» alza le spalle «il Marchese vorrebbe agire con la forza per procurarsi la cura in caso le trattative falliscano, ma forse tu saresti in grado di procurartela con… discrezione, nel caso le cose precipitino?»

Tutti

Spoiler:  

c'è un piccolo problema temporale: la conversazione tra Cristoforo e il capitano si svolge in pochi minuti, mentre la vostra cena dura probabilmente almeno mezzora (di più se date corda a Terek ;-) ) - quindi prima che voi paghiate e uscite, Cristoforo sarà probabilmente rientrato, e non posso escludere che abbia qualcosa da dirvi. (a meno che Boendal non mi smentisca).

come gestiamo la cosa? Io terrei voi 3 un attimo in attesa mentre risolvo Cristoforo - nel frattempo siete ovviamente liberi di fare cose nella locanda, ruolare ancora, quel che volete, ma non sentitevi obbligati a fare dei post fuffa solo per riempire il tempo.

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