Ryosh Inviato 7 Agosto 2012 Segnala Inviato 7 Agosto 2012 Prendo il borsello con le monete e lo assicuro con attenzione «A domani» saluto l'ometto. Osservo allontanarsi Ludovico con i suoi mastini «"Uno di quelli.."; ma senti questo. Come se lui non si fosse mai comprato le grazie di una signora, con quel corpicino esile che si ritrova» borbotto tra me e me mentre mi siedo alla base di un grosso albero appoggiando la schiena contro il tronco. Bah Terek, non ci pensare. Dieci corone facili facili, però dopo domani basta giocare! Domani si va alla ricerca del martello. Rimango una buona mezz'ora a godermi la leggera frescura portata dalla sera e a fantasticare sul mio futuro, poi mi alzo e mi incammino verso la locanda. «A letto ora che domani si lavora»
Ospite Boendal Inviato 7 Agosto 2012 Segnala Inviato 7 Agosto 2012 Quando esco dalla locanda mi rendo conto della espressione delusa della piccola cameriera halfling. Sollevo le spalle e le mani aperte rivolte verso il cielo, per dirle "mi dispiace". Il fresco è piacevole. l'aria dentro la locanda stava diventando pesante...come l'incalzare di Tancredi... Appena posso, devo mettere subito le cose in chiaro, almeno per rispetto dei miei nuovi compagni penso tra me e me La caserma, a pelle, non mi piace. Sarà l'ora ma la calce bianca gli da un aspetto lugubre. E' stata realizzata con uno scopo preciso ma sinceramente non vedo l'ora di uscirne, ancor prima di averci messo piede dentro. Una volta dentro, osservo attento e silenzioso la grande sala con i suoi arredi. Solo le parole di Albrecth mi distraggono ed attirano la mia attenzione su di lui. «Messer Albrecth, non siate così pessimista. Non vi si addice » concludo sorridendo. Stavo per iniziare una conversazione con i due compagni quando il ragazzo ben vestito fa il suo ingresso nella sala. Aspetto per capire chi sia e se cerchi noi. Se si rivolge a noi, per educazione, lascio parlare prima lui e mi presenterò per ultimo.
Airon Inviato 7 Agosto 2012 Autore Segnala Inviato 7 Agosto 2012 Terek Torni alla locanda che gran parte dei clienti se ne sono andati. La piccola halfling, in piedi su una cassetta e dall’aria sempre più sfinita, pulisce il bancone, mentre Tancredi quattro chiacchiere coi pochi presenti e riempie le loro coppe. Ti fa un cenno di saluto e ti guarda interrogativo, indicando la brocca che regge in mano. Cristoforo/Gilberto, Aristaldo, Albrecth Il giovane vi si fa vicino. Ha gli occhi rossi e socchiusi di chi si è appena svegliato, e i suoi vestiti di buona fattura sono stropicciati e lievemente macchiati d’inchiostro. «Voh… ehm… voi dovete essere Mastro Albresch e compagni.» si siede con voi, picchiando dolorosamente un ginocchio contro il bordo mentre scavalca con malagrazia la panca. «Sono Monsieur D’Armand, reggente per conto del Marchese Belfort.» le presentazioni sono rapide ed un po’ goffe, e il giovane sembra incerto sull’etichetta da tenere con voi. Si asciuga continuamente le mani sudate sulla giubba, e spesso getta uno sguardo ai soldati che poltriscono al tavolo in fondo alla stanza. «Il Capitano mi ha detto che cercherete di far ragionare i due s… ehm… i signori Balduino e Genziana, giusto? Posso esservi utile?»
Arth Inviato 8 Agosto 2012 Segnala Inviato 8 Agosto 2012 Faccio un inchino al nobilotto mentre si presenta, «Direi che non abbiamo bisogno di altre presentazioni» con una risata, forse anche per il ginocchio sbattuto. «Spero steste per dire "stregoni", qualsiasi altra parola iniziante con la "s" non sarebbe stata degna del vostro titolo, reggente d'Armand.» dico con un sorriso, poi guardo Gilberto e Aristaldo. «Adesso può rispondere alle vostre domande.»
Ryosh Inviato 8 Agosto 2012 Segnala Inviato 8 Agosto 2012 Al cenno dell'oste verso la brocca scuoto la testa per rifiutare l'offerta «Per domattina io e gli altri vorremo fare colazione molto presto, gradiremo trovare qualcosa di pronto». Concordato per il risveglio, mi avvio direttamente verso la mia camera. Blocco la porta dall'interno con una sedia od un mobile leggero, mi tolgo l'armatura e la appoggio assieme alle armi in un angolo della stanza; nascondo i borselli con i solidi - il mio e quello di Ludovico - dentro l'armatura, e sposto il letto in modo che i primi raggi di sole che filtreranno dalla finestra mi battano in testa. Poi finalmente mi metto a dormire, aspettando con ansia l'indomani.
Ospite Boendal Inviato 9 Agosto 2012 Segnala Inviato 9 Agosto 2012 Saluto con un movimento del capo. Appena accomodato, inizio a studiare la persona che ho davanti: concentro la mia attenzione su ogni suo movimento e faccio molta attenzione al tono di voce che ha nelle risposte. Resto un pò spiazzato all'osservazione del cerusico dritto al sodo, schietto e...pungente, il nostro amico cerusico... non sò quanto hai avuto a che fare con reggenti o simili, ma una puntualizzazione del genere, potrebbe giocare a nostro svantaggio... vediamo come si evolve la situazione Spoiler: percezione: 22 http://invisiblecastle.com/roller/view/3646203/ intuizione: 27 http://invisiblecastle.com/roller/view/3646204/
Hungryghoul Inviato 11 Agosto 2012 Segnala Inviato 11 Agosto 2012 Guardo il giovine cercando di capire come si possa alzarsi così tanto. Di sicuro non sembra aver ricevuto nessun insegnamento d'armi da tanto è scordinato... Penso tra me e me. «Sono Ser Aristaldo dei Lucheschi, piacere mio, mounsiuer D'Armand.» Dico affabilmente, poi visto che gli altri due mi lasciano campo libero continuo, guardando un poco sorpreso Albretch quando fa apertamente riferimento alla parola Stregoni. «Si, siamo qui per parlare del signor Balduino e della sua decisione. Preferite forse portarci in un luogo più appartato?» Dico ripensando agli sguardi che il nobile lanciava ai soldati alle spalle.
Airon Inviato 11 Agosto 2012 Autore Segnala Inviato 11 Agosto 2012 Cristoforo/Gilberto, Aristaldo, Albrecth «No… sì, cioè.» si gratta la testa «Sì, potete venire nel mio studio. Staremo più tranquilli» vi fa strada attraverso porte, scale e corridoi, ed infine di fa accomodare in una stanza piccola, dai muri di pietra, con una grande finestra che dà sul mare oltre i bassi tetti delle case. Al di fuori della porta staziona una guardia, armata. La finestra è aperta, e la stanza è ben servita di candele attorno alle quali sfarfallano falene ed altri insetti. Lui si appoggia al bordo di una scrivania, allontanando nervosamente ed inutilmente un insetto che l’ha preso di mira. Per voi ci sono quattro sedie di legno, con cuscino. Completa l’arredamento un grosso scaffale contenete qualche libro, l’occorrente per la scrittura e svariate pile di pergamena. «Quindi, cosa desiderate? Ho-ho le copie delle lettere qui con me, se vi servono.» scosta una manciata di pergamene, alcune delle quali rovinano a terra, ed estrae copie delle due lettere che già avete visto. Vi guarda, incerto, e ve le porge. Cristoforo Spoiler: Intuizione 27: Il nervosismo è vero, non simulato, ma non sembra nascondere qualcosa. Sembra piuttosto che non abbia la minima idea di come comportarsi nel suo incarico.
Ospite Boendal Inviato 12 Agosto 2012 Segnala Inviato 12 Agosto 2012 Dopo essermi presentato, seguo mounsiuer D'Armand per quello che potrebbe sembrare un intricato percorso tra porte, scale e corridoi. Al nostro passaggio, saluto la guardia armata addetta alla vigilanza dello studio. La stanza, nonostante l'incarico di reggente ed i tentativi di arredarla in maniera consona, rispecchia la personalità del funzionario e conferma la mia sensazione precedente, ovvero, che mounsiuer D'Armand, non sia o non si senta, all'altezza dell'incarico. una sedia di legno con cuscino? da quanto tempo non ne vedevo ed usavo una! penso dentro di me. Il tono della voce ed i modi di mounsiuer D'Armand confermano un certo nervosismo, giustificato. Con un tono tranquillo e pacato, apro il discorso. «mounsiuer D'Armand, per favore, si rilassi. Siamo qui per una chiaccherata, "tra amici", se mi consente il termine, e non ad un interrogatorio della Santa Inquisizione della Mano Bianca» dico sfoggiando il mio miglior sorriso e cercando di metterlo un pò di più a suo agio «potrei visionare le due lettere, per favore?» Appena me le porge, con modi gentili prendo le due lettere e avvicinandomi ad una candela le visiono e confronto. Spoiler: Cerco di tenere un atteggiamento adatto alle circostanze e professionale, come tutti i buoni investigatori, utilizzare tutte le mie conoscenze diplomatiche per dialogare con la giusta etichetta e cercare di tranquilizzarlo evitando possibili atteggiamenti ostili o comunque poco amichevoli. Suppongo che le due pergamene siano il contratto e la lettera che i miei compagni hanno visionato in locanda. giusto? Se sì, le osservo con molta attenzione e molta calma osservo il contenuto dei due fogli (prendo 20 in Linguistica tot:27), focalizzando la mia attenzione sulla calligrafia e sulla scrittura, giusto per capire siano state scritte dalla stessa persona o se una delle due possa essere un falso.
Airon Inviato 12 Agosto 2012 Autore Segnala Inviato 12 Agosto 2012 Cristoforo, Albrecth, Aristaldo Non serve dar fondo ad eventuali nozioni di grafologia per capire che le lettere sono semplici copie notarili, verosimilmente vergate dallo stesso D’Armand – mancano di firma e di sigilli. Non c’è nessun tentativo di farle passare per l’originale che il capitano vi ha lasciato. Vedendo Cristoforo che le esamina così attentamente, D’Armand si sporge in avanti e commenta «Non-non ho fatto errori nella copia, ve lo assicuro… almeno credo.» aspetta per un secondo, poi continua «Io davvero non saprei cosa dirvi ulteriormente, io… mio zio è molto malato, ma io i due, ehm, stregoni li ho incontrati solo alla stipula del contratto, e la seconda lettera è stata recapitata da un guardia, e confermata da una visita del capitaine ai Tre Camini… cioè, la casa degli stregoni.» si ferma per prendere fiato «Ehm… forse Monsieur le capitaine ha mancato di dirvi qualcosa?»
Arth Inviato 12 Agosto 2012 Segnala Inviato 12 Agosto 2012 Mi siedo sul cuscino forse con troppa familiarità, come fosse normale un simile arredo. Al momento non parlo, incuriosito sopratutto dalle domande che gli altri vogliono porre al ragazzo che mi pare che possa saperne veramente poco.
Ospite Boendal Inviato 12 Agosto 2012 Segnala Inviato 12 Agosto 2012 «Ehm… chiedo venia, Messieur, ma per me sarebbe stato fondamentale visionare gli originali, non per dubitare della vostra parola o delle vostra doti...chiaramente» dico mentre restituisco le due pergamene ed accennando ad un sorriso amichevole continuo «...c'è la possibilità che le capitaine si sia dimenticato di dirci qualcosa? ogni riferimento o avvenimento può tornarci utile per far raggionare Balduino e Genziana. Dico bene?» chiedo rivolgendomi ai due compagni
Arth Inviato 12 Agosto 2012 Segnala Inviato 12 Agosto 2012 «Gli originali li aveva il capitano, ce li ha dati prima...» dico un attimo sovrappensiero, iniaziandomi a cercare addosso. «Sì, dovrebbero essere questi.» dico prendendo da una delle numerose tasche le due lettere, che gli passo. Poi, lisciandomi il mento, ritorno a parlare.«Dubito comunque che il vero problema sia il ragionare con i miei illustri colleghi. Penso il problema sia un altro.» Per Aristaldo Spoiler: Mi pare d'averle io le lettere. In caso, se le avevi te, fammi sapere e cambio l'azione XD
Hungryghoul Inviato 12 Agosto 2012 Segnala Inviato 12 Agosto 2012 Mi siedo a mia volta, intervenendo solo quando parla Albretch «E quale potrebbe essere secondo te?» Curioso di sapere a qualche conclusione è giunto il cerusico, nonostante la presenza di D'armand. Spoiler: No tranquillo, li hai te
Ospite Boendal Inviato 12 Agosto 2012 Segnala Inviato 12 Agosto 2012 «Vi ringrazio Mastro Albrecth» prendo gli originali e nuovamente mi avvicino ad una canela per un esame. Lascio parlare i miei compagni, dedicandomi per ora alle due pergamene. Spoiler: Come prima: Le osservo con molta attenzione e molta calma. Presto poca attenzione al contenuto dei testi nei due fogli, ma focalizzo la mia attenzione sulla calligrafia e sulla scrittura (prendo 20 in Linguistica tot:27). Il mio intento è capire siano state scritte dalla stessa persona e/o se una delle due possa essere un falso.
Airon Inviato 13 Agosto 2012 Autore Segnala Inviato 13 Agosto 2012 Cristoforo Spoiler: sei ragionevolmente sicuro che le due lettere siano state vergate dalla stessa mano, e che sigilli e firme siano autentici
Ospite Boendal Inviato 14 Agosto 2012 Segnala Inviato 14 Agosto 2012 Ripiego con cura i documenti appena esaminati. non sò se essere felice o deluso del risultato... non mi aspettavo chissà che cosa... ma comunque è un risultato... Li avvicino nuovamente al mio compagno, sussurrando un "grazie", quasi bisbigliato, come per non disturbare il discorso e non deviare le eventuali attenzioni. bene bene, mastro cerusico... vediamo cosa stai pensando e dove vuoi arrivare... penso dentro di me. Mi accomodo meglio ed osservo entrambi dritto in faccia.
Arth Inviato 14 Agosto 2012 Segnala Inviato 14 Agosto 2012 «Semplice: piuttosto che mal pensare, osservo le cose da un altro punto di vista. Non è forse possibile che piuttosto che NON voler fare la pozione...non POSSANO?» dico con aria improvvisamente seria, accavallando la gamba. «Monsiuer Armand, voi che li avete conosciuti, che tipi vi sono parsi? E vi prego, non aggiungeteci preconcetti dovuto al fatto che praticano la magia, ve ne prego.»
Airon Inviato 14 Agosto 2012 Autore Segnala Inviato 14 Agosto 2012 Cristoforo/Gilberto, Aristaldo, Albrecth D’Armand si terge un rivolo di sudore dalla fronte «Io…oh, beh…» tergiversa, chiaramente timoroso di offendere le richieste di Albrecth con un giudizio di parte «…sono certo persone molto singolari. Le storie che raccontano di loro in paese! Nonna Zita soprattutto!» «Il signor Balduino. Io… io temo che un potere blas… cioè, oscuro, imperfetto, sia pericoloso nelle mani di una persona, come dire... senile? La gente del paese sul monte dice che passa sempre più nottate a scrutare il cielo stellato…» evita con cura lo sguardo di Albrecth, temendo di trovarci rimprovero per i suoi giudizi «La signora Genziana si comporta in modo molto più rass… ehm, normale, più normale – a parte tutti quei gatti! Il loro commercio di erboristeria e alchimia non ha subito cambiamenti rispetto agli scorsi anni, con l’unica eccezione di… beh, di ciò per cui voi siete qui. E… e il fiore è, cioè, la pianta è fiorita, l’han vista dal paese! Non vedo cosa possa esser cambiato!» la voce gli si fa improvvisamente più acuta ed il tono più alto, echeggiando nella notte. D’Armand sembra esserne molto imbarazzato. Si schiarisce la voce, e quando continua è poco più di un sussurro «Non ci han dato alcuna spiegazione, ecco.»
Arth Inviato 16 Agosto 2012 Segnala Inviato 16 Agosto 2012 «Monsiuer, forse non ne siete a conoscenza, ma la cura per il morbo non è soltanto un impasto del fiore. Sono necessari altri componenti, una notevole abilità e anche delle doti magiche. Non è prendere il fiore e metterlo in un pestello.» dico rimettendo a posto le gambe, con un sorriso. «Comunque, non preoccupatevi, faremo il possibile per comprendere cosa stia accadendo. E sopratutto, per salvare sua eccellenza.»
Messaggio consigliato
Archiviata
Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.