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La Spada d'Ossidiana.


Arth

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Anche nella morte spavaldo e minaccioso. Abominio. Ripongo la sciabola e mi pulisco dalle bruciature causate dal mago.

Direi che il più è fatto. Cosa ne facciamo della cassa? Dovevamo far rapporto di quanto accaduto, ma non si era parlato di una cassa. Potrebbe esserci qualcosa di prezioso all'interno. Però, come Kuro, non mi fido molto. Qualcuno ha qualche idea?

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Bronn

Guardo l'armatura, sperando non sia rovinata dalle fiamme, e inizio a pulire la spada.

Come prima cosa, direi dovremmo interrogare i presenti.

Mi rivolgo a quello che mi sembra più impaurito

Voi chi siete, e come vi siete ritrovati in questa situazione?

@DM

Spoiler:  
Diplomazia +9

Intuizione +6

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Per Borin

Spoiler:  
Una delle asce è da rimettere a posto, il resto è intatto

Bronn è il primo che parla con i sopravvissuti, scoprendo che il gruppo di nobili e servi vari erano nella pratica un misto di delegazione archeologica e politica della città.

Avrebbero dovuto indagare su un sito lontano da questo, ma erano stati attaccati dai gobrin.

Vi viene spiegato che hanno trovato molta roba, accumulata in una stanzetta laterale: il mago non morto l'aveva conservata ma aveva imprecato spesso sul fatto d'aver trovato oggetti poco utili.

Per tutti

Spoiler:  

Che volete fare? Volendo si può fare un fast forward: ps rispondende nel topic d'organizzazione

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Ci mettete un po più di tre giorni per tornare, dopotutto i sopravvissuti sono abbastanza provati.

All'ingresso della città vi fanno un poco di storie, prima che in realtà la donna che ora vi accompagna dichiari di chi è figlia, al ché SUBITO venite fatti passare.

In breve tempo tornate dal patrizio Arthur Karthos.

I lunghi capelli neri sono lasciati lisci dietro la schiena, tranne due trecce ai lati del volto. Porta degli occhiali da lettura quando entrate, gli occhi azzurri gelidi vi fissano.

Sorride quando arrivate, avvicinandosi per stringere a tutti la mano e elargisce ad alcuni pacche sulle spalle.

«Siete riusciti nell'intento vedo!» dice sorridendo, facendo un inchino alla lady e poi un baciamano. La donna pare arrossire.

«Sono felice siate riusciti nell'impresa. » schiocca le dita per chiamare un servo che vada ad avvisare il padre della ragazza, quello subito corre. «C'erano davvero dei gobrin?» domanda mentre vi fa mettere a sedere.

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Rimango leggermente interdetto dalle parole del nobile

"dei"? Mi creda se le dico che ci sono meno ratti in una fogna che gobrin in quel posto.

Inoltre c'era anche una specie di mago-scheletro che li comandava, ma siamo riusciti a debellarlo

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All'entrata in citta' quando la ragazza palesa le sue origini le rivolgo la parola.

Qual sorpresa! Condividete meco la nobile discendenza? Il mio istinto mi dicieva di lei che nobile donna e', ma non credevo pure di origini si' elevate come me.

Passo il tempo a discutere con lei della mia famiglia e della sua per verificare possibili genealogie comuni o incontri tra casate.

Davanti all'uomo faccio rapporto.

Il mio compagno proferisce il vero. Il loro numero eccedeva facilmente il nostro con notevole grado di misura.

Codesta aberrazione di mago era invero non-morto. Come e' mio dovere OVVIAMENTE mi sono assicurato di porlo al giudizio della Divina con la preziosa collaborazione dei miei compagni.

Esso teneva in ostaggio svariate persone che, ahime', la divina ha deciso di richiamare a se nonostante il nostro impegno.

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<<Si, c'erano davvero dei gobrin. Vedo che qui li conoscete...>>

Faccio appollaiare la mia aquila sullo schienale della sedia offertami, estraggo la pipa e la accendo.

<<...almeno, non siete la prima a definirli col loro nome. Che forse in questa parte della regione siano diffusi?>>

Sbuffo un alito di fumo.

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Ecco un altro nobile pomposo e subdolo. Le mie prime impressioni dopo un lavoro del genere non sono mai troppo ottimiste.

E' stata dura, ma avete fatto bene a scegliere noi. Dico al patrizio mentre mi appoggio braccia conserte su di una parete.

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<<Io dico che è il caso che tiriate fuori tutte le carte, semmai le aveste. Se siete a conoscenza di qualcosa su quel luogo, o sulle persone coinvolte... beh, è il caso che ce lo riferiste.>>

Prendo ancora una boccata di fumo.

<<Sempre che riteniate opportuno un nostro ben remunerato coinvolgimento nella questione.>>

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«Come vi avevo già detto, ma suppongo che una settimana di viaggio e morte e ve lo abbia fatto dimenticare, ero stato informato dell'attaccato al gruppo di nobili da parte dei gobrin. Dell'allievo del magister non sapevo nulla fino al momento in cui me lo avete detto.» dice mentre giocherella con il sigillo nobiliare.

Si gira verso Bronn per un secondo, sorridendo in modo freddo. «E vorrei ricordarvi che siete innanzi ad un patrizio: mi avete salvato la vita, è vero, ma questo non vi ha dato il permesso di parlarmi come fossimo amici o di pretendere alcunché. Senza volervi negare nulla, ovviamente. Sono molto contento della vostra impresa e per questo vi ricompenserò maggiormente. Dopotutto temevo il peggio, invece siete riusciti in una impresa difficoltosa, salvare una nobile dalle mani dall'allievo di un magister.»

Vi osserva per pochi secondi.

«Ora, se posso permettermi, che volete fare? Volete aiutarmi ad andare fino in fondo in questa impresa?»

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Bronn

Sorrido.

Le porgo le mie scuse, non volevo sembrare sgarbato. Ad ogni modo, sarei contento di aiutarla ancora, soprattutto se si dimostrerà generoso nei pagamenti come lo è stato ora. A proposito di pagamenti, non crede sarebbe ora di darci la nostra ricompensa?

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Che venali!!! Non sanno che i soldi non sono tutto? Si, sono importanti, per esempio per acquistare oggetti magici, ma non ti guadagni il regno dei cieli con i soldi..... Dovrebbero pensare di più alla giustizia che alla pecunia, ma tant'è..... Vorrà dire che una parte del mio compenso la darò in beneficenza, così non mi sentirò in colpa per avere accettato un compenso....

Sto zitto ascoltando i discorsi dei miei compagni che al posto degli occhi sembrano avere due monete d'oro.

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In breve un servo porta a ciascuno un sacchetto di monete.

Dopo un controllo abbastanza accurato, sono 350 pezzi di platino (50 più di quanto aveste concordato).

«Oh beh, non ho sinceramente idea di quanto potrei offrirvi per un lavoro del genere. Perché, effettivamente, non ho idea di come continuare adesso. I Magister sono talmente una tradizione persa nel tempo, qui a Malamocco, che effettivamente solo i non morti possono saperne qualcosa...» si ferma un attimo. «...cielo, direi che qualcuno ci sarebbe. Lord Avernus sicuramente lo saprebbe. Ma non posso mandarvi da lui.»

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