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La Spada d'Ossidiana.


Arth

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«Bene. Se vorrete allora, potrete diventare avventurieri del mio casato. Nella pratica, potrete muovervi più liberamente per la città, essendo la mia mano, per così dire. Inoltre, le guardie quasi non avranno potere su di voi, nella misura in cui non esageriate.» dice ridacchiando un poco a questo proposito, quasi ricordasse qualcosa di preciso.

«Quanto ad un incontro con Lord Avernus, la vedo alquanto complicata. Volendo però, potreste incontrarlo per caso alla parata pubblica di oggi. Presenzia sempre alle parate dei patrizi, a differenza della maggior parte dei suoi pari. Io sarò presente e gli toccherà stringermi la mano...» un sorrisetto beffardo «...mi ha in antipatia da quando una volta lo contrastai in Senato. Ha l'abitudine a pensare sempre in modo drastico, sono un po' più pragmatico io.»

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Concludo velocemente il pasto e ascolto le parole del patrizio. E' una proposta soddisfacente, accetto. Osservo la reazione degli altri compagni seduti al tavolo mentre sorseggio del vino. Agire con il consenso di un potente della città è una cosa che non va buttata via.

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[...] e come le dicevo, la veduta dal belvedere è assolutamente mozzafiato. Sarei veramente estasiato se lei volesse farmi l'onore di rendere ancor'sì piu' nobile cotal vista con la sua angelica presenza.

Sento distrattamente il reclutamento del Patrizio. Chiedo scusa alla nobildonna per proferire una frase al patrizio ed ai miei compagni.

Devo ringraziarla infinitamente: poche cose mi rendono piu' lieto che rendermi utile. Purtroppo preferirei non partecipare all'incontro con QUEL COSO ABOMINEVOLE ... con Lord Avernus. Motivi personali. I miei compagni sono piu' che abili in questo genere di facezie. Spero possiate comprendere. Lasciando l'implicito ''Non morto + Chierico evidentemente di Pharasma = Guai a palate''

Dopo di che torno dalla nobildonna.

Chiedo nuovamente venia, ma richiedevano un mio responso. Ah! volevo chiederle se volesse farmi il magnifico piacere di [...]

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Il nobile fa un cenno con la mano, come a spaziare.

«Lui pretendeva che si procedesse con la pena della decimazione dopo una rivolta di schiav. Io un'amnistia generale e la liberazione di coloro che non si erano ribellati. Alla fine si fece come voleva lord Avernus, ma l'ha infastidito la mia voce dissonante.» dice con un che di ridacchiata il patrizio.

Da lì a poco, il pranzo finisce.

Il pomeriggio è impegnato dal farvi fare il blasone del "vostro" patrizio (un giglio giallo su campo nero) e sulle vostre spese

Per tutti

Spoiler:  
Le spese mettetele nel post d'organizzazione aggiornandovi le schede

L'appuntamento che avete per la famosa "parata" è nella serata, dopo cena.

Tutti, tranne Eugenio, cenate insieme dal patrizio: a differenza del lauto pranzo, la cena è più spartana. Probabilmente perché, vi spiega, durante la parata c'è anche da mangiare e da bere gratuitamente.

«Mi raccomando, stasera la dovuta...educazione.» vi dice con un sorriso.

In breve vi dirigete verso il la strada principale di Malamocco: immensa, potrebbero passarci sedici carri, otto in un senso, almeno lo stesso numero nell'altro. La folla è per strada, diversi gruppi con i blasoni dei signori della città, delle gilde e dei gruppi di potere. Voi venite affiancati da altri due "avventurieri"

Per Slim e per IlNando

Spoiler:  
Benvenuti in game! D'ora in poi nel titolo dei vostri post mettete il nome, la classe e la razza del vostro personaggio, così tutti prendiamo mano con i nomi dei vostri pg! Quanto al resto, inserite nel vostro background una missioncina, fatta in coppia, per conto del patrizio.

Eugenio vi raggiunge, alquanto di buon umore, un anello al medio destro.

Per Eugenio

Spoiler:  
L'appuntamento da te organizzato va meravigliosamente bene. La nobile Kylia Lort ha acconsentito alla tua richiesta di fidanzamento con le lacrime agli occhi. Adesso l'unico inghippo può essere il padre, ma lei ti ha assicurato che non dovrebbe esserci problemi. Inoltre, c'è probabilità lo incontriate la sera stessa.

Nel bel mezzo della cerimonia, a cui ricordo che non potete esimervi, vedete il vostro lord che saluta molti mercanti, la maggior parte borghesi e popolari. Alla lunga, mentre siete ormai nella parata da più di mezz'ora, notate guardie in armatura nera, pennacchi rossi. Innanzi a loro vede un uomo in abiti cerimoniali rossi.

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Sussurrando accanto a voi, ve lo indica.

«Eccolo Lord Avernus.»

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Mi ripresento ai miei compagni con un sorrisetto beota sul volto malamente mascherato.

Prevedendo l'incontro col Lord ho preferito tenere sulle spalle e sotto il mantello lo scudo per non mostrare il simbolo. L'armatura e gli abiti tirati a lucido pronto a apparire al meglio. Addosso un profumo esotico e sui miei abiti ancora un lontano odore di incenso. Saluto i miei compagni rispondendo loro.

Rispondo con magna cortesia ad ogni saluto che mi è rivolto.

A vedere quel ''uomo'' ogni fibra del mio corpo sembra rifiutarsi di accettare la sua presenza.

..Ma che razza di aspetto ha?! Non pare nemmeno un non-morto! Quelli come lui sono i peggiori abomini che hanno sfruttato la vita delle persone intorno a lui solo per l'aspetto, di solito. Metto pace ai miei pensieri, soffocandoli con la mia educazione. Pazienta Eugenio: Cotal creatura pagherà per i suoi crimini a tembo debito, come Colei che giudica cha predetto. Nondimeno costui è sicuramente in posizione social e potenza tale da non essere di tuo calibro.

Divina Pharasma: perdono se non eseguo subito il tuo volere, ma non è in mio potere al moment....COOOOSA?!?!

Dopo un intensa lotta interiore sfodero di nuovo il mio miglior sorriso anche nei suoi confronti, attendendo che qualcuno dei miei compagni o il patrizio gli rivolga per primo la parola. Prima di cio' pero' mi giro verso i miei compagni con educata discrezione sussurrando.

Costui...Ha al petto le onorificenze magne del mio clero! Ohibo', come mai la chiesa di Pharasma lo elogerebbe?

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Il mezzorco è fisicamente alto e ben piantato - come d'abitudine per quelli della sua razza - con capelli corti e occhi neri, ma nei suoi movimenti c'è una nota di grazia che stonerebbe in un mezzorco. Gli abiti puliti e profumati ricordano paesi esotici, non indossa alcuna armatura. Al suo fianco pende un falchion dalla fattura ricercata con intarsi argentati che sembra essere un oggetto di fattura elfica. Notate una vistosa cicatrice sulla testa appena sopra la tempia.

Gentilmente con un sorriso lieve saluta ognuno di voi con un piccolo inchino:

"Felice di conoscervi, il mio nome è Izrael, Izrael Amakir e da oggi lavoreremo insieme. Spero che la mia conoscenza possa essere fruttuosa per voi come la vostra lo è già per me."

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Oh, ma qual lieta novella! Dico, ricambiando l'inchino e stringendo la mano al nuovo arrivato

Il mio appellativo formale è Eugenio Annibale Giorgio Franco Maria DeRocca, proveniente dal nobilissimo casato Derocca. Son ben lieto di incontrare qualcun di medesima stirpe e di simil raffinatezza di consumi! In qualsivoglia caso: Ego sono qui in quanto seguace della Santissima Pharasma e sono in pellegrinaggio per portare la sua pace nelle terre senza l'ausilio del mio nobilar casato.

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Ed eccoci qui. Dopo essermi dedicato a migliorare il mio equipaggiamento, e renderlo presentabile per la parata, mi sono ricongiunto ai miei compagni, tutti con lo stemma del casato del patrizio cucito sugli indumenti. Rivolgendo lo sguardo verso Eugenio mi accorgo della sua espressione compiaciuta.

Ma guardate un po' il nostro nobile amico, ho come l'impressione che abbiate concluso per il meglio il vostro impegno pomeridiano.

Squadro anche i due uomini del patrizio che ci accompagnano. Un altro mezzorco tirato a nuovo. E' mai possibile che la madre avesse tanto timore per quelli della loro razza? Io sono Thorondìr. E' sempre un bene aumentare la compagnia.

Durante le nostre conversazioni amichevoli e di presentazione il nostro datore di lavoro ci mostra Lord Avernus. Sembra un uomo potente e riverito, e probabilmente non è solo apparenza.

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Sono visibilmente a disagio. Pur essendomi tirato a lucido e intracciato adeguatamente la barba, le mie movenze e la mia reticenza bastano per far capire ai presenti a me vicini il mio stato d'animo.

Mi limito allo stretto indispensabile, battendo il pugno sul petto a chi mi porge la mano, abbassando la testa in segno di inchino quando richiesto, e rispondendo in maniera secca e breve alle domande, se poste a me.

"Ohh Borin, Borin... dove dannazione sei finito? Assieme a cortigiani inamidati? Assieme a mezz'orchi impomatati? Assieme ad elfi e blasfemi?"

Sto per sputare a terra in segno di disprezzo, gesto che mi è quasi incontrollato tanto mi è spontaneo, ma riesco comunque a controllarmi per non mettere a rischio la situazione.

Alla domanda di presentazione da parte di Izrael, non riesco a fare a meno di mantenere lo stesso atteggiamente assunto fino ad ora: <<Borin figlio di Gloim.>>

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Aspetto:

Spoiler:  
Cale è un umano di bell'aspetto, alto all'incirca 1,80m con una corporatura atletica, un fisico agile, ben modellato e non eccessivamente muscoloso.

Ha gli occhi di un color azzurro intenso, i capelli castano chiaro tagliati cortissimi e la barba di qualche giorno gli ricopre il viso.

Indossa un semplice vestito e una tunica logora da monaco color marrone.

Fuori dalle città gira spesso con il cappuccio a coprirgli la testa.

Saluto con un cenno del capo i nuovi venuti: "Salve il mio nome è Cale".

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Vedendo che si aggiungono due nuovi compagni al nostro gruppo faccio un inchino verso di loro

Piacere di conoscervi, io sono Kuro Akayuki e la vostra presenza sarà estremamente gradita nel nostro gruppo

E guardando il mago

soprattutto la vostra.... Abbiamo trovato degli oggetti ma non sappiamo che proprietà abbiano... Confido che voi sarete in grado di rivelare l'arcano

Solo ora però mi accorgo che c'è anche un altro monaco che si è unito al gruppo e allora il mio viso si illumina

Ah, è anche lei un monaco? Sono molto entusiasta di avere un collega in gruppo.

Mi scusi se la tedio con le mie parole ma lei che stile marziale usa? Io per esempio ho intrapreso la via degli elementi

Guardo con occhi pieni di interesse il nuovo arrivato, non curandomi di come appaio in questo momento.

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"Per quanto siano limitate le mie capacità amico nano cercherò di esservi d'aiuto."

Poi notando il completo disinteresse del nuovo compagno per me osservo lord Avernus

Così questo sarebbe un lich? Non ne avevo mai visto uno prima d'ora... certo non è come Soveliss e Rakatosh me li avevano descritti... Però se almeno le storie sui loro poteri magici sono vere potrebbe essere interessante chiedergli qualcosa riguardo alla mia condizione...

@MetalG e Arth

Spoiler:  
come fa il tuo pg a sapere che sono un mago? :lol:
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Bronn di Altogiardino - Mercenario a Cavallo

Descrizione

Spoiler:  
Sono alto quasi un metro e novanta, e, grazie anche all'imponenza del mio cavallo Fiammanera, torreggio sulla maggior parte della gente. Ho una barba tagliata corta, nera come i capelli che mi arrivano fino alla spalla. I lineamenti del mio viso sono molto duri.

Oltre ad essere alto, sono molto muscoloso, ed ho un portamento fiero ed autoritario. Al momento indosso una semplice corazza di bande, con sopra il blasone del patrizio. Come arma quando sono a cavallo ho la mia lancia, mentre a piedi una spada.

Mi muovo nella parata a cavallo e con il capo alto. Ho lucidato Fiammanera e la mia armatura, e porto la lancia con me.Ci sarà un giorno in cui potrò portare il mio di stemma invece di servire un lord minore...

E così questo sarebbe il nostro caro Lord Avernus... A quanto ci ha detto il nostro amico, non è di certo il più indulgente dei signori, e per di più è anche un abominio. Ci converrà tenere un'occhio aperto. Osservo il comportamento di Lord Avernus e delle sue guardie, tentando di non farmi notare. Sembrano piuttosto minacciosi. Se la situazione si facesse troppo dura credo mi converebbe scappare.

Mi avvicino ai due nuovi arrivati.

Salve. Il mio nome e Bronn, e a quanto pare dovremo lavorare insieme. Giusto per coordinare al meglio gli sforzi del gruppo, sarebbe utile sapere le vostre "aree di competenza". Per quanto riguarda me, come potete vedere, sono un semplice cavaliere. Sorrido.

Appena posso, cerco di parlare con tutti.

Vi prego di stare molto attenti. Non vorrei che finissimo invischiati nei giochi di potere di Malomocco, specie conoscendo coloro che vorrebbero il nostro protettore morto. Tuttavia, questa parata ci potrebbe essere molto utile per individuare eventuali nemici, indi per cui vi chiedo di tenere gli occhi aperti e riportare tutte le cose strane che vedrete.

Detto questo, mi avvicino il più possibile al nostro patrizio senza apparire troppo sfrontato e vi rimango per tutta la cerimonia.

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Izrael recita una veloce cantilena a bassa voce mentre intreccia tra le dita un filo metallico di rame, dopodiché punta il proprio indice verso Bronn continuando a muovere in modo appena percettibile le labbra.

@Arth

Spoiler:  
Lancio l'incantesimo Messaggio

@Bronn

Spoiler:  
Percepisci chiaramente la voce di Izrael nonostante fino ad un momento prima la sua voce fosse appena un sussurro:

"Caro amico avrete modo di conoscere le mie capacità non appena ce ne sarà il bisogno, sappiate comunque che sono qui per collaborare con voi in ogni modo possibile e le mie arti arcane - per quanto limitate - sono a vostra disposizione... Insieme con la mia lama ovviamente!"

Dopo un istante Izrael abbassa nuovamente il braccio sorridendo in modo amichevole.

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Rispondo all'al nuovo monaco

ah, non so se ci siano monasteri nanici: sono stato allevato da un monaco umano fin da quando ero in fasce.... Allora era molto giovane ma gli sono sopravvissuto comunque purtroppo.... Comunque il monastero è caduto in rovina dopo la sua morte, e io non ho potuto evitarlo..... Ad ogni modo era il monastero Uchūjin dove insegnava Eishūn Akayuki.

Ah davvero? L'aria? Non vedo l'ora di poter ammirare le vostre tecniche.

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Ok, respira. Fuori l'istinto, dentro l'educazione. Fuori la logica, dentro la raffinatezza.

Dopo i saluti di rito al patrizio, rispettando perfettamente l'etichetta, mi presento.

Buonasera. Il mio nome è Eugenio Annibale Giorgio Franco Maria DeRocca.

Appartengo al casato nobiliare Derocca che ha radici ad occidente. Sono in viaggio culturale per mia scelta. Onorato di conoscerla.

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