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La Spada d'Ossidiana.


Arth

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"Fratello nano spero di mostrarti le mie arti il più tardi possibile. Il mio maestro mi diceva sempre: La spada più affilata è quella che rimane nel fodero e così vorrei che fosse". Osservo in silenzio il patrizio e le sue guardie che si avvicinano.

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pensa che il mio affermava che la perfezione si raggiunge attraverso il combattimento, utilizzando il massimo delle proprie possibilità contro qualsiasi avversario... Si vede che il mondo è molto vario

Faccio un ampio sorriso al collega e aspetto che sia il nostro nobile o Lord Avernus a prendere per primo la parola

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"Da quale monastero provenite? Non sapevo che esistessero dei monasteri nanici. Vedi, non si finisce mai di imparare".

ah, non so se ci siano monasteri nanici

<<E infatti non ce ne sono. E mai ve ne saranno, poiché questa... "arte"... non è nella natura della nostra raz...>>

L'avvicinamento di Lord Avernus provvede a zittirmi, mentre cerco un sobrio contegno.

La mia aquila rimane appollaiata sulla mia spalla.

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«In verità in molti ritengono che la prima arte marziale fossero "i pugni di pietra" nanici, ma come dite voi, probabilmente sono malelingue.» dice Lord Avernus mentre si appropinqua verso di voi, venendo a salutare.

Il vostro patrizio si avvicina, i due si danno la mano, entrambi sorridenti a 500 denti (ricordando probabilmente squali o altre fiere particolarmente pieni di denti).

«Scusate le mie cattive maniere.» dice il lich facendo un mezzo inchino. «Lord Avernus Sondarius, della casata Sondarius. In questo momento sono qui al posto del mio pronipote come rappresentante perché egli....oh beh, non aveva assolutamente voglia di venire.» si mette a ridere.

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Faccio un inchino. Buonasera a voi, Lord Avernus. Io sono Thorondìr. E' un onore conoscere una persona con così tanta conoscenza. Vediamo se con l'adulazione otteniamo la sua simpatia. Il nostro patrizio ci ha accennato al fatto che voi siate uno storico di grande fama.

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"Salute a voi Lord Avernus, il mio nome è Izrael Amakir"

Izrael si inchina in modo più ossequioso rispetto agli inchini precedenti

"Avete appena dimostrato di meritare la fama di sapiente che vi precede. Sarei lieto di poter discutere con voi di molti argomenti soprattutto a riguardo della vostra bellissima città, essendo io un nuovo arrivato."

Poi con un certo imbarazzo:

"Ovviamente quando i vostri numerosi impegni vi permetteranno di dedicare del tempo ad uno studioso di poca importanza quale io sono, e quando me ne vorrete concedere l'onore!"

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<<Borin figlio di Gloim figlio di Murgrim dei Grobzan, Clan Altopicco, Gilda dei Ranger>>

La mia voce è roca, accenno un inchino con la testa.

<<Per servirvi.>>

L'aquila dispiega le ali ed emette un acuto verso, per poi riacquietarsi. Forse il caso, forse altro...

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Faccio un leggero inchino al patrizio che si avvicina cercando di dissimulare il mio disgusto nel vedere un lich "Il mio nome è Cale".

NdG

Spoiler:  
Scusate se in questi giorni sono telegrafico ma ho un po' da fare. Inoltre devo ancora capire bene chi sono i vari PG e PNG per cui non vorreiu scrivere delle sciocchezze.
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Dopo essermi presentato sorrido a lord Avernus, guardando una delle medaglie al petto.

Oh, ma codesta è la magna onorificenza concessa dalla chiesa di Pharasma, erro?

Complimenti vivissimi: che l'ha ottenuta? Dico, per introdurre educatamente una conversazione.

Oddio, non c'è... speriamo non sia per quello...

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«Ah, sacerdote de Rocca! Devo ringraziarvi per aver salvato mia...nipote.» dice sorridendo il lich, mettendo in mostra denti bianchissimi. «E comprendo lo stupore insito nella vostra domanda: dovete sapere che due anni fa la Chiesa di Pharasma fu invasa da un'orda demoniaca, evocata da qualcuno che nessuno di noi conosce, ovviamente...» lo sguardo di Avernus e di Arthur, il vostro patrizio, volgono entrambe in una direzione precisa «...e sono stato uno dei primi ad accorrere. Inizialmente i chierici non hanno gradito il mio aiuto, ma a malincuore l'hanno accettato. Direi che peraltro li capisco, visto che se non erro la mia condizione è un'offesa a parte dei vostri dogmi.» dice con aria pensosa, mettendosi mano al mento.

Si ferma e vi guarda.

«Ma ditemi, Lord Arthur è sicuramente fortunato ad avere simili campioni al suo fianco! Giunti da poco, alcuni di voi l'hanno salvato e tutti voi avete compiuto una missione per lui. C'è da esserne fieri. » dice prima di farsi passare un bicchiere di vino da un cameriere e sorseggiarlo «...ora che ci penso: volete per caso parlare con i vostri compatrioti?» domanda osservando prima i due nani, poi l'elfo.

Per tutti

Spoiler:  
Non pare star prendendo in giro, anzi.
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Oh, ma si figuri. E' compito d'onne uomo prestare ausilio a colui il quale ne necessiti. Oltretutto sua nipote è una peculiar nobildonna: ha un senso dell'avventura e della conoscenza come mai io avvidi in una nobildonna di alto rango quale lei, per non parlare della sua folgorante bellezza. Siete molto fortunato Lord Avernus ad essere stato benedetto dalla sua nascita. Dico sorridente. Piuttosto è un peccato che non vi sia vostro nipote: codesta era la justa occasione per una importante disquisizione che dovevo avere con egli.

Cerco di escludere la natura del mio interlocutore per mantenere l'educazione pensando che sia una normale persona.

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«...ora che ci penso: volete per caso parlare con i vostri compatrioti?» domanda osservando prima i due nani, poi l'elfo.

<<Uh? Che cosa intendete dire?>> domando alzando un sopracciglio e ignorando tutte le chiacchere che fanno da contorno.

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Per qualche attimo dedico la mia attenzione alle discussioni dei miei compagni con Lord Avernus, poi torno a fare cio per cui sono pagato e osservo nelle vicinanze che non ci sia niente di sospetto...Per aiutarmi meglio recito un veloce incantesimo cercando di essere il più discreto possibile.

@Arth

Spoiler:  
Lancio individuazione del magico

Aiutato dal mio potere arcano osservo i dintorni.

Qualcuno potrebbe essere così stupido da pensare di attaccare anche in una folla così numerosa? Mi auguro di no...

@Arth

Spoiler:  
Percezione +0 nel tentativo di individuare qualcosa di sospetto o potenzialmente pericoloso
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Guardo abbastanza perplesso lord Avernus per poi rispondergli garbatamente

grazie dell'offerta ma non sono interessato, se permette l'ardire però vorrei porle un quesito che confido saprà risolvere, sempre che lo voglia:

Nell'ultimo scontro abbiamo affrontato un mago che affermava di essere l'allievo di un magister, ma nè io ne nessun altro del gruppo sa chi siano questi "magister" con precisione o cosa facciano, qualsiasi dato potrebbe essere utile per noi, quindi la prego di svelare questo arcano cosicché noi possiamo farci una idea di chi abbiamo come nemico.

Durante il discorso la mia voce è umile e consona alla differenza di rango che ci separa.

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Ma cosa diavolo? Veramente ha chiesto in sposa la nipote del lich? Penso che dovrò fare due chiacchiere con Eugenio per convicencerlo ad abbandonare il suo proposito...

Il mio nome è Bronn da Altogiardino, al servizio di Lord Arthur. Dico facendo un inchino col capo, con la visiera dell'elmo alzata.

Mi sento onorato dai vostri complimenti, milord, e la ringrazio vivamente.

Cosa dovrei fare? Ho il sospetto che lui centri qualcosa in tutto ciò. Dannazione, vorrei chiedergli qualcosa a proposito dei magister, ma non voglio di certo rischiare le penne. Potrebbe essere venuto qui per vedere quanto ne sapevamo.

Ascolto con pazienza mentre discorre con gli altri.

Sto diventando paranoico. Forse se ponessi delle domande con varie allusioni per tastare fin dove conosce la vicenda?

Aspetto che finiscano di parlare gli altri, poi mi accingo ad intervenire quando Izrael pone la sua domanda.

Abadar ti prego fa che non sia giunta la mia ora...

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Per Izrael

Spoiler:  
Sei costretto ad interrompere l'incantesimo (dopo averlo fatto, ovviamente) perché Lord Avernus con l'entità della sua area ti impedisce la visione. Inoltre, ci sono troppi, TROPPI oggetti magici nell'area.

Avernus guarda sia Borin che Throrondìr con aria leggermente incuriosita.

«Vi sono varie delegazioni, elfiche e naniche in città. Hanno persino dei loro quartieri con extraterritorialità rispetto alle guardie cittadine. Non rispetto alle guardie patrizie, ovviamente.» ridacchia un poco, prima di sentire le parole di Kuro e iniziare a lisciarsi il mento. Rimane silente.

«Se dovessi parlarvi dei Magister, ci starei....forse una ventina di giorni continuati e non avrei neppure finito. Nella pratica posso dirvi che millenni orsono quasi il mondo intero erano dominato col pugno di ferro dai Magister di Malamocco. All'epoca l'intera città era una magocrazia dittatoriale e tirannica. Più di oggi, addirittura» dire con una nuova risata. «L'Alto Magister, l'imperatore di quel regno, osservava tutto il mondo attraverso quella torre. » dice indicando un edificio imponente e immenso. Poi vi guarda nuovamente.

«L'era dei Magister si dice che si concluse quando costoro attentarono alla vita del Creatore per scalzarlo violentemente dal suo seggio e assurgere a divinità. Inutile dire che non finì come speravano e la loro superbia distrusse l'intero Impero in una notte. E' un mito presente in tutte le culture di una cancellazione totale dovuta alla punizione divina...questa città ne è la base. La cosa curiosa è che non sappiamo minimamente come mai la città sopravvisse. Alcuni dicono che le pietre fossero così incantate e il rituale così potente che rimase illesa anche innanzi alle forze degli dei tutti.»

Si ferma, vi guarda.

«Così almeno dicono le leggende: nella pratica non vi sono molte prove di quell'epoca e alcuni manufatti non rendono la storia VERAMENTE reale. Però io sostengo che sia la verità. Per molti altri storici, sono un credulone che basa le sue ricerche sulle favole.Chissà perché però non me lo dice mai nessuno in faccia.»

Solo dopo si ferma, sussurrando qualcosa all'orecchio di Eugenio.

Per Eugenio

Spoiler:  
Il lich ti sussurra: «Se poi vorrete, di quello possiamo parlare, ma ritengo sia...abbastanza privato.»
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Siamo usciti allo scoperto. Speriamo che questo patrizio non abbia interessi nella faccenda altrimenti siamo appena diventati dei bersagli.

Una leggenda tremenda, a mio avviso. Ritornando alla questione dei miei simili, sono molto interessato ad incontrarli.

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