L'Eroe... e gli Altri

16 Ottobre 2012

Barcollo leggermente quando la rabbia dell'ogre tinge di rosso il mio mondo. Faccio un passo indietro leggermente stordito. Non mi aspettavo un'emozione tale...

Ciò nonostante non demordo e, seppure con passo leggermente incerto, mi avvicino nuovamente e cerco di guardarlo con lo sguardo più cattivo che mi riesce, tirando via il cappuccio nella speranza che, come con il primo ogre interrogato, il mio aspetto possa aiutarmi nell'ottenere l'effetto desiderato.

Quando parlo lo faccio nel linguaggio gigante imbastardito tipico degli ogre.

Sei solo, legato e ferito contro tre guerrieri che hanno già sterminato due dei tuoi compagni in piena forma. Rispondimi e fallo velocemente ed esaustiv... mi rendo conto che sto parlando con un ogre e che devo essere più semplice nella scelta delle parole dimmi tutto ciò che sai insomma!

Mentre parlo, nonostante mi renda conto che il prigioniero non è nelle condizioni di elaborare pensieri complicati, continuo a mantenere la concentrazione per vedere i suoi pensieri. Conoscendo la mente umanoide so che spesso il pensiero prende direzioni diverse dalle parole e che, quando si viene interpellati su un argomento, è difficile che la mente non vi si adagi per almeno alcuni secondi.

Hai trascinato qui una preda, l'uomo che non si vede. Che fine ha fatto? Che ricordi hai?

Non devo basarmi tanto sulle sue parole ma sui pensieri che le mie potrebbero causare nella sua mente primitiva quindi, se voglio veramente sperare di ottenere qualcosa, devo almeno cercare di indirizzarli io nella speranza che, nonostante il dolore e l'ammaliamento, abbia percepito qualcosa di ciò che è accaduto.

Lo ha preso qualcuno o se n'è andato da solo? Quando hai cominciato a mangiare lui dov'era?

Mantengo comunque il tono perentorio di chi esige risposte.

Mi sento stanco, sto utilizzando troppo i miei doni, ma stringendo i denti tengo duro.

Nonostante la fame devi aver visto qualcosa attorno a te o almeno spero non conoscendo minimamente gli effetti dell'ammaliamento dimmi ciò che hai visto!

O la va o la spacca...

Spoiler:

Airon · 18 Ottobre 2012

Tutti (i dialoghi, che sono in Gigante, solo per Aigor)

L’ogre sembra più stupito che intimidito dall’interrogatorio di Aigor; i suoi occhi cisposi si stringono, la smorfia di dolore si attenua mentre cerca di mettere a fuoco il suo piccolo interlocutore e di capire le sue domande.

«Hrok grande guerriero!» vi esclama in faccia «Uomo-nano su cavallo-nano disturba cena, poi INGANNA!» urla furente «Chiama spirito! Spirito uccide babbo Korrok e zia Bruga e cugino Grug e cugina Hurga!» sputa i nomi con dolore, e dietro la schiena conta sulle dita mentre elenca i nomi, finendo con tre dita aperte.

«Ma Hrok sconfigge spirito! Scaccia via! Sente urlo di spirito che scappa!» il tono dell’ogre si fa più irato e meno confuso «E Hrok torna a casa perché ha fame e antenati dicono che Hrok merita cena ENORME e poi uomo-nano e uomo-gatto e uomo-prete svegliano Hrok e Hrok basta parlare Hrok AMMAZZA piccoli uomini! AAARGH!» con uno sforzo di cui non lo direste più capace, guizza in avanti e cerca di mordere la faccia di Aigor.

Il fiato pestilenziale e schizzi di bava biliosa e sanguigna investono la faccia di Aigor, ma l’ogre è troppo debole per arrivare a mordere e si riaccascia a terra.

19 Ottobre 2012

Ascolto le parole dell'Ogre mentre dentro di me si spezza qualcosa. Una profonda crepa attraversa il mio cuore nel sentire come Madmartigan sia fuggito.

Una crepa che lentamente viene colmata da rabbia.

Com'è possibile che il grande eroe abbia realmente mollato la missione per una donna? Come può il mio modello, l'uomo su cui ho basato ogni istante degli ultimi anni della mia miserabile vita, che mi ha insegnato che nessuna missione è troppo dura, nessuna fatica è troppo pesante e nessun dolore è troppo lancinante quando serve per portare avanti la causa del bene, aver abbandonato la sua terra alle orde di Rothbrand per non sopportare un matrimonio non voluto?

Tanta è la rabbia che sento crescere dentro di me, tanta la delusione e la frustrazione che nemmeno mi chiedo come abbia fatto a fuggire secondo il racconto dell'ogre lasciando lì tutti i propri averi.

Sul mio volto, ora che il cappuccio è calato, si può leggere chiaramente il dolore e la stolida furia.

Quando l'ogre scatta in avanti e la sua bile puzzolente inonda il mio volto non mi muovo di un millimetro, limitandomi a fissarlo in silenzio.

Dice che è fuggito mi limito semplicemente a spiegare ai miei compagni con tono rassegnato.

Dice che dopo aver ucciso gli altri ogre semplicemente è fuggito via. In seguito il mostro ha sentito il bisogno di mangiare, probablimente una compulsione di Madmartigan per evitare che lo seguisse... o per incasinare la sua mente in modo che non potesse darci informazioni più dettagliate, non saprei.

Mentre parlo continuo a fissare l'ogre a terra.

Immobile.

Ha lasciato tutte le persone che credevano in lui in balia di Rothbrand... ed è fuggito.

Finalmente sposto lo sguardo sui miei compagni e mi muovo verso Midio, allungando la mano aperta per farmi consegnare il diario. Improvvisamente appaio vecchio, molto più vecchio di prima, vecchio e stanco.

Il diario non è coperto da incantesimi... se vuoi passarmelo proverò a vedere se riesco a comprendere il perché di questo suo gesto...

Anche il tono è cambiato. Ora è quasi rassegnazione che vi si può leggere.

Per fingersi Madmartigan potrebbe essere una buona idea se solo fossimo alla sua altezza. Potremmo forse ingannare la principessa ma come superare le altre due prove che ci aspettano?

Normalmente non la penseri così, normalmente lotterei fino all'ultimo per la missione, ma sento la fuga dell'eroe come un tradimento.

La persona di cui più mi fidavo è fuggita.

athelorn · 19 Ottobre 2012

Aigor...

La sua rassegnazione è palpabile. Pure a me, che non sono certo esperto di emozioni.

Ignorando il mostro, inginocchiandomi di fronte a lui, mi sporgo perchè mi guardi in faccia.

Aigor, ascoltami. è importante.

Gli metto la mano sinistra libera sulla spalla sinistra per guardarlo meglio negli occhi.

Ora tu pensi che ci abbia tradito, che sia scappato. Che TI abbia tradito. lo so, mi è balenato in tesssta pure a me.

Ma devi capirre una cosa: Questo non è un tradimento. Questa è fiducia.

Prendo il diario, mettendoglielo davanti.

Gli eroi danno speranza, danno vita a leggende, ma sono uomini. Per tutti loro viene prima o poi il momento di salire sul palco della fama, ed il momento di scenderne.

Se lui si sposasse con la principessa, pensaci: non potrebbe piu' fare quel che ha fatto fin'ora! dovrebbe stare a castello, sorvegliato e li' blindato, ma lo sai che lui è il piu' grande eroe di tutti.

Prendo un respiro prima di finire la frase.

Tanto da rinunciare al titolo, e aiutarrrrre le persone come umile cittadino qualsiasi, con la sua vera amata al suo fianco.

Gli allungo il diario, mettendoglielo fra le mani.

Questo non è un tradimento o un addio. Ti ricordi quanto di fida di noi? Lui ci stà passando il testimone. Finiremo noi questo per lui, mentre lui tornerà dalla sua amata, salvando il mondo in incognito. Se ci pensi, questo è il finale migliore che potrebbe avere questa storia.

A quello stato non serve un eroe che possa aiutarrrre le persone, solo una persona importante.

Prima di concludere lo fisso bene negli occhi.

Aigor, Credi in Madmartigam!

Sa' che ce la possiamo fare noi tre insieme. Non è un codardo. è un fine stratega e lo sai.

Mi rialzo, girandomi verso l'ogre.

Ora, vai a dormirrre. ho preparato la tenda. Per la missione ci servi in forma.

A tutto il resto stasera penso io.

Gli faccio girando la testa ammiccando con un sorriso.

Mad...sei sicuro che ce la potremmo fare? se te ne sei andato, in effetti devi aver lasciato tutto a noi. Sai di sicuro quel che fai, ma...

Relego le incertezze venute fuori alzando la spada sull'ogre, pronunciando serio poche parole in catfolk.

Tanto non mi capisci, ma... Ora non ci servi piu'. Paga per i tuoi crimini. per poi farla calare sulla sua testa.

la prima guardia la faccio io, datemi il tempo di mettere a posto l'armatura di Mad e poco altro.

Detto questo tiro lontano il cadavere dell'ogre per non infastidirci con vari animali. Poi torno, prendo un catino e lo riempio con l'acqua di una razione e ci metto dentro qualche scaglia di sapone. uso uno straccio per pulire sia le armi che l'armatura di Mad. Con l'acqua avanzata e con la saponetta mi pulisco il sangue dal pelo e mi ripulisco.

Paparino, so' che potrebbe essere difficile dirlo, ma... credo che tu dovvrrrei essere il nuovo Mad. Io sono un catfolk, e Aigor è troppo basso per indossare la sua armatura.

Che ne pensate? Se Mad se ne è andato, è perchè è certo che possiamo farcela.

Spoiler:

Sir Daeltan Fernagdor · 20 Ottobre 2012

«Io non posso impersonare nessuno, mi spiace. Né penso che dovreste farlo voi. Non è bene ingannare, quale che sia il fine. Dobbiamo portare a termine la missione con le nostre forze; possiamo tacere la fuga di Madmartigan, se proprio è necessario, ma anche questo è un imbroglio. In ogni caso, non è bene ingannare nessuno; men che meno, la principessa. Dopotutto, non siamo sicuri che lei fosse veramente convinta di voler sposare Madmartigan, e che invece il matrimonio non fosse semplicemente una mossa politica. Con un po' di lavoro diplomatico potremmo anche non aver bisogno delle nozze tra lei e Madmartigan.»

Benedetto ragazzo... Fuggire così. E povero Aigor... Sarà dura per lui, ora. Midio cerca di convincerlo che Mad è un fine stratega, che ha comunque preso in considerazione la missione... Ne dubito. Ne aveva abbastanza delle responsabilità, di essere l'eroe, di non poter avere una vita normale. Forse io e lui siamo più simili di quanto credessi. Entrambi forse aspiriamo a una vita serena, normale, tranquilla, quotidiana, con accanto la persona che amiamo. A me quella vita è stata strappata, a lui la si voleva impedire. Bisognerà tirare su il morale ad Aigor. Bisogna essere coscienti della missione che ci tocca. Prima brillavamo di luce riflessa, la luce di Madmartigan; ora dobbiamo imparare a far luce per conto nostro. Che io debba prendere in mano la situazione? Forse per l'esperienza che queste malnate spalle portano, è il caso. E forse il mio nome, il mio titolo, il mio stato clericale di Priore possono essere molto utili quando s tratterà di avere a che fare con altre persone. Ma non vorrei che Aigor e Midio si sentissero scavalcati o sminuiti. La loro opera è importante, vitale, necessaria. Deciderò domani... Ora debbo riposare. Pregherò Iomedae la Grande perché mi consigli.

Decidete voi il mio turno di guardia, per me è indifferente. Se preferisci che faccia io il primo, fammi sapere, Mid.

GM:

Spoiler:

athelorn · 20 Ottobre 2012

Non preoccuparti Paparino, vai pure a riposare. Ti vengo a svegliare al tuo turno.

Mentre striglio la spada di Madmartigan per pulirla dal sangue di ogre gli faccio cenno di avvicinarsi, dicendogli poche parole a bassa voce.

Non so' perchè se ne sia andato, ma se lo ha fatto vuole dire che ha lasciato a noi la missione, questo è certo. Non so' cosa vuole che facciamo, ma dobbiamo prima di tutto pensarrre ad Aigor. Cerca di tirarlo un po' su tu, mentre io sono di guardia: sai che non sono bravo con le emozioni.

Mi rivolgo ad alta voce agli altri.

Qualcosa dobbiamo fare. Non possiamo lasciare che quello stato la prenda a male e scoppi una guerra.

Lascio voi due a discutere di queste cose, di mio posso dire solo che...se Mad ci ha lasciato tutti i suoi simboli, persino il suo diario, ricordandoci che è riconosciuto piu' per i suoi simboli, ritengo plasibile pensare cosa abbia pensato che facessimo.

ah! leggete il diario, magari ci ha lasciato scritto qualcosa.

Prendo la torcia, portandola fuori con me e sedendomi a fianco della grotta appoggiando la torcia e tenendo la spada a portata di mano.

Tiro fuori dai pantaloni la lettera, e da una tasca l'inchiostro e la penna, continuando la lettera sul retro che stavo scrivendo stamattina.

@ lettera

Spoiler:

22 Ottobre 2012

Ascolto le parole di Midio ma la mente continua a vagare verso lande che preferirei evitare.

Comunque sorrido alla fine del discorso, un sorriso forse non genuino come quelli che mostravo ogni volta che parlavo con Madmartigan ma comunque almeno passabile.

Non preoccuparti gli rispondo cercando di mantenere la voce sicura mentre prendo il diario supereremo anche questa, ne ho fiducia.

Quando sale la questione sull'impersonare Madmartigan mi limito ad un cenno di assenso verso Lord Harold, per dirgli che condivido il punto di vista. In realtà in questo momento non ho voglia di pensare al futuro. Troppe variabili, troppe ombre e troppe tragedie che aspettano solo un nostro errore per capitare.

Ora voglio solo riposare...

Potremo discuterne domani con più calma, quando saremo riposati e lucidi.

Ringrazio Harold per la possibilità di lavarmi e di sfamarmi e, finite le abluzioni, mi avvio averso la tenda.

Chiamatemi quando tocca a me mi limito a dire prima di entrare.

Sdraiato sul mio giaciglio, sfruttando la debole luce del fuoco che traspare attraverso il tessuto, inizio a leggere il diario dell'eroe, andando a ritroso dalla fine all'inizio, in cerca di indizi, motivazioni o semplici giustificazioni. Non è una lettura molto attenta in realtà... mentre gli occhi scorrono sulle parole la mente vaga nel passato, soffermandosi di quanto in quanto sul volto di Sierra.

Spoiler:

athelorn · 23 Ottobre 2012

faccio la mia guardia finendo di asciugarmi il pelo e rimettendomi la breastplate pulita.

Quando viene il momento vado da harold gli do' il cambio, prendendo ad Aigor il diario se mi è possibile e lo leggo a fondo.

Spoiler:

Airon · 23 Ottobre 2012

Tutti coloro che leggono il diario

Apri il diario, e ti immergi nella mente dell’eroe.

La scrittura è fitta, arzigogolata ma non troppo caotica: si riesce a tenere il filo abbastanza facilmente. La calligrafia angolata non è aiutata dall’esser stata vergata spesso appoggiata al dorso del cavallo o solo al retro di una mano.

Il diario è una raccolta di appunti, ricordi, considerazioni su tutte le avventure dell’eroe. Ci leggi pagine e pagine che descrivono le impressioni, i trucchi scoperti, i punti deboli dei nemici affrontati. Ti mordi il labbro quando vedi anche l’avventura in cui l’hai conosciuto, e la tua prestazione analizzata assieme a quella dei tuoi compagni!

Di tanto in tanto, tra le pagine, ce ne è una dedicata non già ad un’avventura, ma ad uno dei compagni abituali di Madmartigan – avventurieri che hai avuto modo di incontrare ad Acquaghiaccia o in altre avventure.

Ti sorge un dubbio… sfogli rapido il diario ed ecco, ci sei anche tu ed i tuoi compagni, analizzati e valutati esattamente come gli altri!

AIGOR

Spoiler:

HAROLD

Spoiler:

MIDIO

Spoiler:

Verso il fondo, poi, trovi qualche appunto relativo alla vostra attuale missione. Sono pochi e sparsi, e chiaramente incompleti.

Spoiler:

Sir Daeltan Fernagdor · 23 Ottobre 2012

Do il cambio a Midio, quasi senza parlare. Mi preparo con la mia tenuta abituale, quella che considero ormai la mia uniforme: l'armatura, con sopra la sopravveste clericale, il mantello, lo scudo, che appoggio ai miei piedi, e la spada alla cintola. Resto immobile, come una sentinella vera e propria, più che come un semplice avventuriero che fa la guardia. Unica eccezione, il diario di Madmartigan, che leggo attentamente, tenendolo con una mano, lanciando luce a poca distanza da me, su una roccia o qualcosa del genere, cercando di modulare l'incantesimo in modo che non sia troppo evidente e fornisca solo la luce necessaria a leggere; tuttavia non cesso di tenere le orecchie e gli occhi aperti, e di guardarmi intorno di tanto in tanto. Finita la lettura, prego Iomedae affinché ci sostenga nella missione, affidandole i miei compagni e interrogandola affinché mi aiuti a comprendere cosa è meglio per la nostra compagnia, se devo cercare di fare in un certo senso da guida ai miei compagni, o se devo tenermi in disparte come sempre, facendo il mio dovere e basta, come sempre, fino a che gli dei vorranno, come una macchina, senza lamentarmi.

A fine turno, chiamo Aigor affinché mi sostituisca.

Spoiler:

25 Ottobre 2012

Quando è il mio turno di alzarmi lo faccio senza storie.

In realtà svegliarmi è quasi una benedizione visto che fino a quel momento erano stati prevalente gli incubi a farmi compagnia.

Con molta calma, mi rivesto, rimanendo sempre fuori dalla tenda per dare un'occhiata ai dintorni, lavandomi con l'acqua pulita rimasta dalla sera prima.

Essendo ormai sorto il sole attizzo il fuoco giusto il minimo per scaldarmi e mi siedo su una pietra all'entrata della grotta. Ogni tanto mi alzo, ricordandomi della seconda entrata, e faccio un veloce giro all'interno della grotta, cercando di non guardare le carcasse e di respirare il meno possibile per l'odore insopportabile.

Nel frattempo penso.

Penso a quello che Madmartigan ha scritto su di me, ha come abbia praticamente centrato il mio io in poche righe.

Penso alle poche missioni fatte con l'eroe ed a come mi fosse sempre sembrato un'esempio di lealtà ed onore.

Penso a Sierra che probabilmente non avrà pensato a me una singola volta in queste settimane.

Penso a Montespezzato ed alla libertà che il grande eroe mi ha donato.

Penso a come la sto sprecando.

No... dico semplicemente a bassa voce mentre sul volto mi appare un'espressione da bambino tenace.

Mi rialzo con un piccolo saltello e con passo deciso mi avvicino al fuoco.

A breve dovrebbero alzarsi anche gli altri quindi inizio a scaldare dell'acqua sul focolare ravvivato con gli ultimi pezzi di legna rimasti ed inizio a preparare una semplice colazione con le razioni nella borsa, in modo da farla trovare pronta ad Harold e Midio quando si alzeranno. Svuoto anche i recipienti dall'acqua della sera prima e li riempio creandone di nuova.

Rimango quindi vicino al fuoco, a preparare la colazione, continuando però a guardarm attorno per sicurezza.

Un nuovo sole è sorto e con esso ho finalmente capito cosa fare.

Ho finalmente capito chi essere!

Airon · 25 Ottobre 2012

Tutti

È un’alba secca e gelida quella che vi sveglia, il sole è una macchia bianca accecante nel cielo che scivola pian piano nell’azzurro. Grossi corvi e altri uccellacci volteggiano sopra di voi e gridano nell’aria prima di fiondarsi ai piedi del colle, dove si litigano con i lupi qualche boccone di ogre.

Vi alzate dai vostri giacigli intirizziti e dolenti per la notte sulla terra dura e gelata, ma il tepore del fuoco tenuto vivo nella notte ed il sobbollire dell’acqua sul fuoco vi accolgono come vecchi amici.

Il diario giace a terra, educatamente chiuso dall’ultimo che lo ha letto. Non potete fare a meno di gettargli un’occhiata, prima di incrociare lo sguardo coi vostri compagni.

Ora, a freddo dopo le emozioni della sera prima, è ora di prendere decisioni.

athelorn · 25 Ottobre 2012

Paparino, Aigor.

Guardo i miei compagni.

Io la mia idea l'ho già espressa, ma ritengo che voi abbiate un quadro generale della situazione migliore.

Lascio a voi il giudizio, e faro' quanto mi direte senza fiatare.

Mi fido di voi.

Concludo sorridente mettendo una mano sulla spalla ad entrambi

25 Ottobre 2012

Quando sento i miei compagni che iniziano a svegliarsi mi calo veloce il cappuccio sul volto.

Lascio che escano e porgo loro ciò che ho preparato. Non sarà un pasto da re ma perlomeno dovrebbe servire al proprio scopo.

Ho cambiato l'acqua se volete rinfrescarvi dico indicando i recipienti nuovamente pieni.

Quando poi Midio parla esito un paio di secondi.

Non credo che Madmartigan sia fuggito per il proprio amore dico quindi con un tono molto più calmo di quello della sera prima.

Credo che si sia allontanato ma credo che ci siano motivi più profondi del semplice amore. Devono esserci motivi più importanti. Esito ancora. La voce rimane tranquilla e pacata, la voce tipica di quando rifletto ad alta voce o mi perdo nei miei calcoli e nelle mie supposizioni.

Comunque sia sono convinto che non sia stato catturato quindi andare a cercarlo sarebbe un'inutile perdita di tempo. Non lo troveremmo mai.

Per un secondo mi s'insinua nella testa l'idea che in realtà questo sia una sorta di test e che ci stia osservando nascosto da qualche parte ma la caccio veloce com'è arrivata.

Non ci resta altro che tornare con la coda tra le gambe ad Acquaghiacciata ed ammettere la sconfitta o provare ad andare avanti da noi.

Mi rivolgo quindi a Midio, sorridendogli da sotto al cappuccio.

Sono d'accordo sul fatto che dobbiamo provarci, anche senza di lui.

Torno a guardare entrambi.

Per ora direi di dirigerci verso il Monastero. Siamo già in ritardo sulla tabella di marcia. Come fare per la principessa è un problema che possiamo affrontare con calma. Per ora dobbiamo concentrarci sulle tre prove del monastero.

athelorn · 25 Ottobre 2012

Sorrido sornione ad Aigor, dandogli due pacche sulla spalla prima di andare verso la tenda ed i sacchi, smontandole e ripiegandoli, per prepararci a partire.

Quando ho riposto tutto mi sciacquo il volto e vado verso il mio equipaggiamento, prendendo del profumo e spruzzandomelo.

Mentre allungo la mano per prendere la mia breastplate, mi cade l'occhio sul sacco dell'armatura, armi ed oggetti di Madmartigan. Ne abbasso l'orlo, prendo prima la sua corazza per il petto, per poi poggiarla e prendere il magnifico elmo lucente e picchiettandolo col dorso di un unghia.

Giusto per aggiungere un arrrrgomento: di questo cosa ne facciamo? li teniamo nel sacco? Non vorrei che si rovinino, lontano dalla battaglia. - ridacchiando - Sapete cosa dicono di solito dalle mie parti le leggende sulle armi e armature famose: che si arrugginiscono quando non vedono battaglie.

Sir Daeltan Fernagdor · 25 Ottobre 2012

Ho l'aria stanca di colui che ha vissuto tante sofferenze e ben pochi momenti di gioia. Sospiro.

«Stabilite voi cosa fare con le armi di Madmartigan, se portarle con voi o seppellirle con cura. Io penso che sia nostro dovere andare avanti, a qualunque costo. Lasciatemi solo il tempo di pregare per ricevere da Iomedae il suo potere per questo giorno.»

Spoiler:

25 Ottobre 2012

Porgo la borsa conservante al felino.

Quelli credo dovremmo portarceli dietro. Puoi metterli qui, non ne sentirò il peso.

Dico mentre, osservando Harold mettersi a pregare, mi accingo a risistemare bene le mie cose.

So che stai pensando di utilizzarle tu continuo cercando di assumere un tono scherzoso Ma penso che sarebbe irrispettoso verso Mad non credi?

Sforzo persino una breve risata nonostante non abbia decisamente voglia di ridere in questo momento.

La sparizione di Madmartigan è un problema più grosso di quanto possiamo immaginare.

Spoiler:

athelorn · 25 Ottobre 2012

Sorrido ad aigo e Harold.

Ragazzi, dalle mie parti, già che ne ho parlato, le armature e le armi sono parte del guerriero. Io non sono un grande estimatore della cultura guerriera, ma... ricordo che si diceva che l'arma di un guerriero è una parte del suo spirito. Si seppelliscono le armi al posto del suo corpo quando manca, o si tramandano le armature ai compagni d'arme come testamento.

Mi alzo, mettendo il suo sacco nella borsa conservante.

Seppellirle o metterle sarebbe di cattivo auspicio concludo facendo la linguaccia.

Sono tutti un po' mesti. Spero di alleggerire l'atmosfera.

Prendo il mio cavallo, montandoci sopra lo zaino con la grande tenda ed il sacco a pelo.

Prossima meta: il monastero, giusto? In cosa consistono le prove?

Airon · 29 Ottobre 2012

Tutti

Cavalcate verso nord, sfinendo i cavalli per recuperare il tempo perso. I mucchi di neve sporca ai bordi delle strade vanno sciogliendosi man mano che uscite dalla zona collinosa delle Gobblets, guadate la Pelta del Sol e continuate sulla vasta piana che porta al mare.

È un viaggio, teso, determinato: non sapete cosa vi aspetta e non avete più la rete di sicurezza.

È solo al mattino del giorno seguente che giungete in vista del monastero.

Eretto a ridosso della costa, a strapiombo sul Mar delle Sirene, il monastero domina sull’Isola Vilmia decine di metri più in basso, ricoperta da alghe e muschi acquatici, una macchia calma, lucida e smeraldina nel mare scuro e agitato. Le alte onde si infrangono contro la costa, arrivando quasi a lambire la cima del promontorio su cui sorge l’edificio.

Il Monastero è un mastio massiccio e tozzo, pentagonale, di pietra rossa erosa dalla salsedine; siede, imponente, in cima ad una alta scalinata che lo circonda tutt’intorno tranne che dal lato dello strapiombo sul mare.

Con il vento di mare in faccia, che vi investe di schizzi gelidi e salati, vi avvicinate: in cima ai gradini, le porte di legno nero sono serrate. A romperne l’uniformità un battente di ferro circolare e un’incisione della mano di Irori – la quale regge una clessidra sdraiata, la sabbia immobile.

athelorn · 3 Novembre 2012

Ahh! che bella brezza fresca! mi ricorda le mie terrrre!

Mi guardo intorno, contemplando il paesaggio.

Ragazzi, faccio parlare voi: ho paura che ci sia da dialogare a lungo o in maniera formale. io resto muto in disparte per evitare figuracce

Dico, mettendomi un braccio dietro la testa in maniera leggermente imbarazzata.

Ah! chiedete per me se possono spedire la letterrra che ho scritto, per favore.

Detto cio' seguo il gruppo rimanendo in disparte ed in silenzio il piu' possibile.

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