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Inviata

è noto oramai il non bilanciamento tra le classi della 3.5. è altresì noto come i manuali successivi, tob incluso, non risolvono il problema.

a ciò aggiungiamo che lo sbilanciamento non è affatto lineare e "si incrocia" al passare dei livelli (il maghetto di livello 1 le prende praticamente da chiunque e a livelli bassissimi gli incantatori arcani sono cmq meno performanti dei combattenti per poi prendere il predominio).

data la premessa pensavo, cosi malsanamente, sul perche non introdurre una meccanica delle vecchie edizioni (ad&d) che differenziava a seconda della classe la quantità di PE necessaria per salire di livello in livello. con progressioni ovviamente tutt'altro che lineari (magari piu veloce per un mago fino a liv3 rispetto ai combattenti per poi rallenatarla tantissimo e far si che quegli facciano livelli ben piu velocemente rispetto a lui da li in poi).

la cosa è detta cosi, approssimativamente. andrebbe in ogni caso tarata, bisognerebbe introdurre dei modificatori a seconda delle classi di prestigio prese, ecc. non è ovviamente un lavoro da 5 minuti. oltretutto non so nemmeno se è un'idea valida quindi la sparo cosi pubblica per capire un attimo.


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Inviato

introdurre una meccanica delle vecchie edizioni (ad&d) che differenziava a seconda della classe la quantità di PE necessaria per salire di livello in livello. con progressioni ovviamente tutt'altro che lineari (magari piu veloce per un mago fino a liv3 rispetto ai combattenti per poi rallenatarla tantissimo e far si che quegli facciano livelli ben piu velocemente rispetto a lui da li in poi)

L'idea non è affatto male, anzi è perfettamente sensata.

Inviato

Aggiungo anche un'altra idea, presente sia nel BECMI che nell'AD&D, ma che dal 3.0 in poi è scomparsa: i punteggi minimi per entrare in una classe.

Assolutamente pessima come idea. Il motivo è spiegabile con un esempio banale: se per fare il guerriero devo avere un minimo di for 15, ad esempio, allora ne consegue automaticamente che non riuscirò a fare un guerriero arciere decente, perchè quel 15 magari lo voglio mettere in cos essendo il mio secondo tiro più alto, invece sono costretto a metterlo alla forza. E questo solo per dirne una. Se non erro il paladino della vecchissima edizione doveva avere obbligatoriamente carisma 15, più una serie di altri requisiti. Un mio amico mi raccontava che per fare il paladino ha dovuto sacrificare la forza, e perciò colpiva una volta ogni morte di papa. Ecco, questo mi sembra totalmente stupido. Con dei punteggi minimi non potrò mai fare un pg vome mi pare: metti caso, lo stregone deve avere carisma 15? Ecco, io un discepolo del drago non potrò praticamente farlo usando uno stregone. E via dicendo, gli esempi si sprecano. Quanto alla proposta originale, la cosa più banale che mi viene in mente è una funzione logaritmica o esponenziale, a seconda della classe.

Inviato

L'ho proposto come idea per evitare il prolificare di personaggi appartenenti a classi "rare": per esempio i paladini dovrebbero esere più rari dei chierici, no?

Comunque i valori per "entrare" in una classe sono facilmente raggiungibili col "4d6 e togli il minore" e col "buy point"... molto più facili da raggiungere col "3d6 in ordine" che c'era sul BECMI! :-)

Inviato

L'ho proposto come idea per evitare il prolificare di personaggi appartenenti a classi "rare": per esempio i paladini dovrebbero esere più rari dei chierici, no?

E perchè mai? in base a quale principio?

Comunque i valori per "entrare" in una classe sono facilmente raggiungibili col "4d6 e togli il minore" e col "buy point"... molto più facili da raggiungere col "3d6 in ordine" che c'era sul BECMI! :-)

Il 4d6 e togli il più basso fornisce un 10% circa a tiro che ti esca un 15. Il che vuol dir eche potrebbe uscirtene uno su sei tiri. Col point buy dipende da quanto concede il master di point buy. In ogni caso, questo non cambia il discorso: rimane insensato dare requisiti di caratteristica per una classe base. Ad esempio, un paladino nano ha bisogno di un 17 se vuole carisma 15.

Inviato

E perchè mai? in base a quale principio?

Nel BECMI il paladino era una specie di classe di prestigio per querrieri, nell'AD&D il valore minimo delle caratteristiche era abbastanza alto da renderlo più raro dei chierici (a cui, invece bastava Sag 9, se non ricordo male), e nella 3/3.5 basta guardare le tabelle per la creazione dei png o degli abitanti delle città per vedere che i paladini sono più rari dei chierici.

Il 4d6 e togli il più basso fornisce un 10% circa a tiro che ti esca un 15. Il che vuol dir eche potrebbe uscirtene uno su sei tiri. Col point buy dipende da quanto concede il master di point buy. In ogni caso, questo non cambia il discorso: rimane insensato dare requisiti di caratteristica per una classe base. Ad esempio, un paladino nano ha bisogno di un 17 se vuole carisma 15.

Non entro nel merito della parte matematica, mi fido sulla parola... dico solo che non è necessario avere un guerriero con For 37 al 5° livello per divertirsi.

Concordo invece sul problema che avrebbero le razze con malus alle caratteristiche necessarie... a questo punto si potrebbe abbassare il Car minimo a 12, pari ad un bonus di +1, mi sembra più che sufficente.

Nell'AD&D ci voleva Car 15 perchè era a quel punteggio che partivano i bonus per quella caratteristica (almeno credo), ma con la 3/3.5 basta 12, quindi direi che i requisiti sono molto meno pesanti.

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