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The Mind Flayer

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Ciao

Allora io ci ho giocato e devo dire che come sistema è divertente, se però ti fermi a Scion-Hero.

Questo perchè loro ti permettono di prendere anche dei pallini chiamati "attributi epici" come Forza Epica eccetera....questi sono dei successi automatici che tu hai tirando su quella caratteristica, e che ti forniscono anche dei Knacks ovvero una specie di talkenti per fare cose fuori dal comune.

Purtroppo a livelli superiori a Leggenda 4 ti trovi nelle situazioni in cui un nemico o lo colpisci o non lo colpisci, ma non perchè hai fortuna o meno ai dadi...nossignore questo succede perchè anche lui ha caratteristiche epiche e se lo equivali te la giochi alla pari..se sei sopra lo metti a pecora se invece sei sotto....indovina chi fa la pecora?

Se ci devi giocare, o fare il master, devi trovare un modo per appianare un attimo questo enorme divario che ti ho appena evidenziato.

Per il resto delle religioni presenti in realtà, a meno di studi particolari, i pantheon più facili da giocare sono: Greco, Egizio, Norreno...il Vodoo è ai più sconosciuto, quello Giapponese non parliamone, l'azteco è fichissimo come idea ma nessuno lo conosce bene..

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  • 4 mesi dopo...

Non so se questa risposta può essere ancora utile, visto il tempo trascorso dal proponimento della domanda. Ad ogni modo, proverò a dare il mio contributo.

Allora: sì, in scion si interpretano personaggi che sono "generalmente" figli delle divinità - più o meno famose - dei pantheon di ogni mitologia. Dico generalmente perché si potrebbe benissimo scegliere di essere il figlio di quelli che il gioco considera "titani" - termine generico utilizzato per descrivere i mitologici nemici degli dei (e jotun della mitologia nordica, i titani della mitologia greca ecc).

Benchè i manuali offrano esempi di molteplici pantheon e divinità, questi sono certamente manchevoli. Il narratore (o master, che dir si voglia) dovrebbe non solo correggere i molti errori presenti all'interno delle pagine dei cinque volumi della White Wolf, e personalizzare di campagna in campagna i dettagli relativi alle ambientazioni (ricordo ancora con orrore l'immagine di un automobile che percorre bifrost, il ponte arcobaleno), ma dovrebbe anche offrire la possibilità di scegliere il proprio progenitore al di fuori dei manuali, attingendo direttamente dalla mitologia di ogni cultura. E c'è bisogno di parecchio studio per fare questo.

Però no: il gioco non è lo scontro tra dei e titani. o meglio: non ho letto nel dettaglio tutti i manuali e questi, non posso escluderlo, magari descrivono un tipo di gioco basato esclusivamente su questo scontro. ma le mie esperienze di gioco, prima come giocatore in una campagna durata all'incirca un anno, poi come narratore, in una campagna che dura da quasi un anno e non accenna a finire, mostrano che la trama guadagnerà molti, moltissimi punti se non si rispecchiano schemi rigidi. i Pantheon possono entrare in guerra tra loro, un dio può tramare contro il suo stesso pantheon, ci si può alleare con titani per sconfiggere un nemico peggiore ecc..

Sarà che a prescindere non mi piace seguire rigidamente quanto descrivono i manuali, sarà che secondo me il gioco deve essere a immagine e somiglianza non del suo ideatore (la cara White Wolf) ma del narratore e dei giocatori, ma la componente personale la trovo indispensabile. anche per questo non comprendo le critiche che ho letto più volte su questo forum riguardanti il sistema di gioco.

questo è basato su un sistema simile a quello di vampiri, con tiri Attributo+Abilità ecc. la differenza sostanziale però è nel numero di successi necessari al compimento dell'azione prefissata. in scion si possono raggiungere, anche senza troppo sudare, 20, 30 successi. Questo grazie alla presenza degli "epic attributes" punteggi che seguono gli attributi classici che donano successi automatici. Inoltre, altre due differenze con vampiri, L'"1" non annulla i successi e il 10 non si ritira, ma vale doppio successo.

Ora, fatta una brave panoramica sul sistema di gioco, ripeto le critiche che ho letto: il gioco diventa ingestibile arrivati ad un certo punto, poiché il divario di "livello" tra i personaggi è incolmabile.

Sinceramente ritengo queste critiche come frutto dell'eccessiva rigidezza dei narratori, che non riescono a gestire al meglio il rapporto trama-personaggi-png. Proseguendo sulla via dell'"inno alla personalizzazione" ritengo innanzitutto che il narratore abbia il compito di creare sia situazioni "fisse" (ad esempio la comparsa di un dio su campo di battaglia che condanna i personaggi alla sconfitta), sia di situazioni "incerte", dove lo scontro (non per forza fisico, ma anche verbale o di altro tipo) si svolge sul momento e può evolvere sia in senso favorevole ai giocatori, sia negativo per gli stessi. e per far ciò bisogna semplicemente "costruire" png che sì siano coerenti con la situazione attuale, ma che siano al contempo "tangibili" dai personaggi. e se il caso vuole che tale calcolo sia risultato errato, e la scena volga in maniera monotonamente a sfavore o a favore dei giocatori, il narratore - in nome dell'epicità - deve prendere in mano le redini e cambiare cio che non va, anche decidendo senza tiro dei dadi, se necessario.

probabilmente non mi sono spiegato bene in questo frangente. solo che non riesco davvero a figurarmi il sistema di scion come un problema insormontabile. Se necessario, sono pronto a spiegarmi meglio.

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