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[Dimensioni] Glennascaul Cap. 6


mantis

Messaggio consigliato

Inviato

Daeyon

Annuisco verso Myrsus

Beh, direi che non vedo molte altre alternative. Abbiamo controllato che non vi e' nulla nella nostra stanza. Direi di premunirci

Metto una sedia sutto alla maniglia per evitare che qualcuno apra la porta

​E adesso direi di coricarci, domani sara' un'altra giornata interessante...


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Inviato

Flann

Brugor, nervoso e agitato, diminuisce la presa su Flann, tenendolo sotto la minaccia del suo pugnale. <<O tu sei un folle, o conosci molte più cose di quante ne so io... devo ancora capirlo. Non mi dire che sei venuto a riferirmi quello che ti ha detto Baltor? Se mai tu ci abbia parlato.>> Dice ironico e incredulo.

<<Bada a quello che dici, guitto dei miei stivali, perchè la tua vita è appesa ha un filo molto sottile, che si sta per spezzare...>> Dopo di che si guarda intorno guardingo, poi fissa Flann in attesa di una sua risposta.

Myrsus, Daenyon e Spark

Ognuno torna preoccupato alle sue stanze, cercando di rimettersi a letto e ricominciare a dormire...

Spoiler:  

@Myrsus, Daenyon e Spark: se fate altre cose prima di coricarvi fatemi sapere

Inviato

"Davvero ne vuoi parlare qui? E poi il folle sarei io." commenta sarcastico Flann all'ennesima minaccia del cavaliere. "Comunque sì, certo, ho parlato con Baltor. Una conversazione interessante. Ma se vuoi sentire cos'ho da dire al riguardo, prima dovrai togliermi questo pugnale dalla faccia, messere. Le tue vuote minacce non m'impressionano."

Flann tace, in attesa della reazione di Brugor. Ma vedendolo ancora indeciso sul da farsi, il menestrello sbuffa con impazienza.

"Senti, amico, non c'è più tempo per queste stupidaggini. Il tuo barone è ossessionato dal passato e si allontana da te ogni momento che passa, verso un baratro di tenebre. I tuoi nemici si stanno preparando all'affondo finale. Mentre tu sei destinato a finire stritolato nella loro morsa, perchè questa è una battaglia che si combatte con armi che non padroneggi affatto. Io potrei aiutarti, ma tu hai scelto di renderti la vita difficile... e finirai per perdere la guerra."

Inviato

Lo stregone torna pensieroso nella stanza che condivide con Daenyon.

*Falene-pipistrello.. Demoni del mondo antico che tornano a perseguitarci..*

@ Narratore

Spoiler:  
Se non succede niente aspetto il giorno successivo
Inviato

Dopo aver ascoltato le parole di Flann, Brugor allenta la presa lasciandolo respirare. Con un gesto gli indica di precederlo salendo per le scale. <<Niente mosse false o te lo infilo nella schiena. Andiamo nella guarnigione d'entrata, lì saremo lontano da occhi e orecchi indiscreti.>>

Non appena salite le scale, dopo due svolte e dopo aver oltrepassato una porta di metallo, Flann si ritrova nel cortile d'ingresso mentre Brugor lo segue alle sue spalle.

<<Veloce, verso l'uscita dal cortile, prima che ci noti qualcuno.>> continua il soldato. Dopo un minuto sono vicino al cancello principale del castello; a lato la piccola torre di guardia e la guarnigione. <<Di qua.>> dice Brugor indicando la porta d'ingresso, la stessa dove erano tutti stati accolti la mattina.

Entrando, Brugor dice: <<Che intendi per vita difficile? Parla!>>

Spoiler:  

@Quan: dimmi che direzione vuoi prendere!!

Inviato

L'estralo rimane lunghi secondi nel silenzio più assoluto cercando di individuare la direzione presa dal compagno *Dulà isal lât Hurik? No l'po jessi disparît cussì!*.

Poi si decide ed imbocca con passo fermo il corridoio di destra, che si inoltra nelle oscurità del maniero.

@mantis

Spoiler:  

Chiedo venia, la scorsa settimana ero in trasferta e non sono riuscito a trovare le forze per rispondere... :(

Inviato

Flann si gira ed incrociando le braccia al petto affronta Brugor a viso aperto.

"Aspetta un secondo, amico. Raccontandoti quello che so, tu avrai un netto vantaggio sui tuoi avversari mentre invece io mi esporrò all'ira di Baltor, e non solo di Baltor. Dov'è il mio tornaconto? Finora da te ho ricevuto solo minacce, disprezzo ed una manciata di monete. Delle prime e del secondo non mi curo. Il tuo oro è stato un dono gradito, ma qui non mi serve più di tanto: non quando potrei finire morto o... peggio. E poi, diciamocelo, non puoi pagarmi quanto Baltor. Insomma, finora non mi hai dato niente che valga davvero qualcosa. Dunque, cosa voglio da te? E' molto semplice."

"Noi adesso faremo un accordo. Informazioni in cambio di informazioni. Aiuto in cambio di aiuto. Io ti racconterò quello che sta accadendo alle tue spalle e ti aiuterò a riconquistare il tuo posto a fianco del barone; in cambio tu mi darai alcune informazioni che cerco e ti impegnerai a proteggermi finchè io ed i miei amici rimarremo nel feudo dei Malatete. E' prendere o lasciare, non intendo trattare i termini dell'accordo. Se rifiuti, ti dirò solo quello che hai già comprato con il tuo denaro."

"Allora, qual è la tua decisione?"

Inviato

Quan

Lentamente l'estralo procede cauto senza ben vedere dove sta andando. Dopo qualche metro riesce a sentire un rumore appena percettibile. Avanzando arriva in una piccola stanza esagonale; nel lato opposto la sagoma di Hurik, intento a scassinare una porta che non si apre. Dopo poco, un clack inconfondibile, la serratura si gira. Hurik, quasi come un automa, apre la porta cercando di entrare....

Flann

Brugor resta in silenzio per alcuni secondi, poi abbozza un sorriso ironico: <<Va bene, molto bene menestrello. Facciamo questo patto, come dici tu. Informazioni per informazioni. In merito all'aiuto farò il possibile, quanto in mio potere. Il problema è che il "potere" di cui prima disponevo, ora è molto molto poco. Baltor e lady Secrane hanno molta più influenza di me sul Barone Malatete. Te ne sarai già accorto, no? Quindi, su questo, sai a cosa vai incontro. Per il resto hai la mia parola, che ancora vale qualcosa. Bada però, niente scherzi, ho ancora qualche guardia a me fedele e non esiterò a dare ordini risolutivi.>> Poi, incrociando le braccia, prosegue: <<Ora dimmi, Flann il cantastorie, cosa sai che io non conosco già?>>

Inviato

*Come se non lo sapessi già, mio caro Brugor, che sto puntando sul cavallo perdente...*

"Scopriamolo insieme quanto vale il mio aiuto, messere. Ti accorgerai che, malgrado le apparenze, abbiamo interessi convergenti. Cominciamo con le informazioni per cui mi hai pagato."

"Come saprai, quando la cena è terminata sono stato invitato da Baltor nei suoi alloggi. Mi ha interrogato su quanto avvenuto ad Aragrad e poi sulle voci che girano tra il popolino, sul conto suo e del barone. Ha espresso anche qualche rimostranza sul tuo operato, perchè a quanto pare non ti curi di informarlo a dovere. In realtà non m'è sembrato molto interessato a queste faccende, comunque; probabilmente, il suo unico scopo era di accertarsi che le sue preziose casse non avessero subito danni."

"Fin qui è poco informativo, lo so; e se tu avessi rifiutato il mio accordo, è tutto quello che avresti saputo da me. Invece è proprio ora che arriva la parte interessante, messer cavaliere. Perchè vedi, ad un certo punto ho accennato a Lestat: ed improvvisamente, ho risvegliato la sua attenzione. Detto tra noi, Baltor non aveva idea che io fossi uno sgherro di Lestat; un'altra delle tue dimenticanze, suppongo. Ad ogni modo, mi ha offerto di prendere il posto di Lestat nelle ultime fasi dei suoi piani."

"Ora se io fossi in te, messer cavaliere, non perderei l'ultima occasione di scoprire più da vicino quali sono realmente i piani di Baltor e se possibile di neutralizzarli. Non ti sarà sfuggito il vantaggio tattico e strategico che otterresti nel piazzare una tua risorsa nascosta tra i suoi uomini."

"In cambio, ti chiederò di proteggere me ed i miei amici. Non voglio fare la fine di Paulo Malatete e di Lady Cesca."

"A proposito di Lady Cesca, ora è il mio turno di fare domande. Gli inquisitori giù ad Aragrad hanno catturato Mizar de Bernarde. Che ne è stato di lui? Lo hanno bruciato vivo?"

Inviato

Dopo le parole di Flann, Brugor è sempre più pensieroso e incupito. Si mette le mani sul volto, come per riflettere. Poi dice sorridendo: <<Bene, sembra le cose si complichino sempre di più, come se non lo fossero già abbastanza. Detto tra noi, credo che io e te ci siamo infilati in questioni più grande di noi. Se riusciremo ad uscirne vivi, amico mio….>> Poi si interrompe pensando. <<Non voglio fare la fine degli altri, non credo sia una morte onorevole.>>

Poi dice cinicamente: <<Credo che il vostro de Bernarde sia finito arrostito. Uno dei miei uomini, che è rientrato stasera dal paese, mi ha detto che gli inquisitori hanno fatto bruciare uno straniero per calmare la folla dopo l'omicidio di ieri notte. L'accusa è stata di stregoneria, ovviamente.>>

Inviato

"Capisco. Speravo in una risposta diversa." *Chi è stato bruciato veramente? Mizar o Bram?* "Sì, la nostra è una situazione abbastanza disperata, e le situazioni disperate richiedono azioni disperate."

"Mi rendo conto che interferire nei piani di Baltor significa rischiare la morte; ma almeno sarebbe una morte onorevole. Io sono un semplice menestrello, e rischierò. Tu sei disposto a rischiare, cavaliere? Mi aiuterai?"

Inviato

L'estralo osserva in silenzio Hurik armeggiare alla porta indeciso sul da farsi *Ce fasial cumò? Dulà al cîr di jentrà?*

@mantis

Spoiler:  

* Riconosco per caso la stanza? ci siamo passati nel pomeriggio?

* Non sono sicuro: la porta è stata aperta dell'interno o Hurik è riuscito a scassinarla?

Inviato

Flann

Mentre il menestrello parla Brugor lo ascolta con attenzione, poi dice: <<Io e te siamo due pesci molto piccoli, ma c'è una possibilità di condurre i pesci grandi nella rete, dalla quale noi ci toglieremo prima che si chiuda.

Il rischio più grande lo devi correre tu e i tuoi amici, su questo non c'è dubbio; non capisco però qual è il legame tra te e loro; in ogni modo ora non mi interessa.

Quel che mi preme è cacciare Baltor e la dama da questo castello: il Barone non si tocca, però. A queste condizioni avrai tutto il mio aiuto, per quello che vale.>>

Quan

L'estralo attende indeciso cercando di capire dove si trova. La stanza non gli è familiare, forse un piano di una delle torri del castello. In uno dei sei lati c'è una finestra con un arco a cuspide dalla quale entra la flebile luce della notte e l'aria gelida che lo attanaglia. Si chiede se è stato Hurik ad aprire la porta o qualcuno dall'altra parte lo ha fatto entrare: troppo buio per capirlo.

Come un ombra il suo compagno scompare dietro la porta..

Inviato

"Va bene, insomma siamo d'accordo. Io sarò i tuoi occhi e le tue orecchie, in cambio tu sarai il nostro scudo. Ora ho solo un'ultima domanda, se non ti dispiace. Com'è morto, davvero, il piccolo Merione?"

*Un uomo tutto d'un pezzo, questo Brugor. Ruvido, ma leale. Almeno spero. Ad ogni modo è l'unico appoggio che posso sperare di avere in questo castello, e la mia unica speranza per uscire da questo tetro manicomio. Vedrai, Baltor, che questo topolino sarà più scaltro degli altri che lo hanno preceduto...*

Inviato

Flann

Brugor prende dalla piccola credenza una bottiglia di liquore con due bicchieri. Apertala, ne versa due dita in ogni coppa porgendone una a Flann. Il profumo dolce della bevanda arriva alle narici del menestrello coprendo, per un attimo, la puzza di zolfo e lavanda, oramai metabolizzata come perenne odore di sottofondo.

<<Al cavaliere e al menestrello!>> dice sarcasticamente alzando il bicchiere. <<Se morirò, avrò chi canterà le mie gesta..>>

Dopo una veloce sgonzata, Brugor continua: <<Vuoi davvero sapere di Merione? Triste storia quella. Beh, così la potrai narrare nelle tue canzoni, se riuscirai mai ad uscire da questo maniero. In realtà non c'è nulla di segreto: il figlio del Barone, in un giorno nefausto del mese di Linfanara, mentre era sulla torre fu colpito da un fulmine e morì. A nulla servirono le cure di Baltor, nemmeno lui riuscì a salvarlo.

Questo fece cadere nel limbo il Barone e sua moglie e diede inizio a tutta la decadenza che da qualche anno ne è seguita. La morte del figlio ha ossessionato il Barone fino a fargli credere che qualcosa lo potesse far tornare dalla morte: una storia che mi fa rabbrividire al solo pensiero...>>

Inviato

"Alla nostra!" risponde Flann, mandando giù il liquore con un sorso e disponendosi ad ascoltare il racconto di Brugor con aria attenta.

La storia ha un profondo effetto sul silvano, che si ritrova improvvisamente a pensare al terribile incontro avuto nemmeno due giorni prima con i lupi mostruosi e con quella misteriosa figura incappucciata. *Tornare dalla morte... Dea Wingran! Quel rito blasfemo nel bosco, sull'altare sconsacrato! Il figlio di Arianne serviva forse... non voglio neppure pensarci... e se fossi stato catturato? Demoni di Mortombra!*

"Una fine triste, davvero. E non fatico ad immaginare perchè la presenza di Lady Secrane in questo castello abbia contribuito ad esacerbare i rapporti del barone con Lady Cesca. Povera signora, dev'essere stata dura per lei. Sola, a parte la sua amicizia con Paulo Malatete..." commenta in tono casuale, osservando la reazione di Brugor.

Inviato

Flann

<<Gia..>> riprende Brugor <<..per Lady Cesca è stata difficile. Io non l'ho mai biasimata per la sua amicizia con il fratello del Barone, ma questo le è costato caro. Dal canto mio, ho giurato fedeltà al Barone e a lui sono legato: nel bene come nel male. Per quanto la possa comprendere, lei ha tradito la fiducia di suo marito... e nella famiglia Malatete l'adulterio è un atto punibile con la morte.>>

Inviato

*Dunque, le cose sono andate proprio così... Lady Cesca e Paulo Malatete sono stati uccisi dagli uomini del Barone. E adesso ho la conferma autorevole dell'uomo che probabilmente ha eseguito l'ordine.*

Flann appoggia la coppa sul tavolo e si prepara ad accomiatarsi. "Ora devo andare, Brugor. Il tempo stringe, i miei compagni mi attendono. Io farò la mia parte; e quando sarà il momento, confido di ritrovarti... come mi hai promesso."

Inviato

Flann

La guardia muove la testa come per annuire più volte, sorridendo amaramente alle parole di Flann. Poi, mettendo una mano dietro la schiena estrae un pugnale ben affilato: <<So quello che stai pensando della Baronessa, ma il sottoscritto, questa volta, ha le mani pulite.>> Poi, velocemente, alzando la mano, scaglia il pugnale verso il menestrello. La lama, vibrando, si infilza sul morbido tavolo di legno, a pochi centimetri dalla pancia di Flann.

<<Prendilo, ne avrai bisogno. Buona fortuna!>>

Inviato

Il pugnale prende il menestrello totalmente alla sprovvista. L'espressione sorpresa lascia il posto ad una breve risata di approvazione quando il pugnale si pianta sul tavolo. *Ecco quello che chiamo un bello scherzo. Pan per focaccia... adesso siamo pari!*

Sempre sorridendo, Flann estrae il pugnale dal legno e ne studia il filo con attenzione. "Una buona lama" commenta, riponendolo nel corpetto "Ne farò buon uso. Buona fortuna anche a te."

Ciò detto, senza altre parole il menestrello esce e si dirige furtivamente verso gli alloggi, alla ricerca dei compagni.

*Ho fatto tutto quello che potevo fare per assicurarmi una via d'uscita... ora non resta che tentare la sorte. Che Wingran mi aiuti.*

@Mantis:

Spoiler:  
Eventuale check su Furtività: 16+2=18.

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