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Rendere un ambientazione coerente


Karajan

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Come da titolo: è possibile rendere un'ambientazione coerente in D&D? Che ruolo hanno, per esempio, gli eserciti, quando basta un mago per polverizzarli? Che bisogno c'è di lavorare, quando con la magia si possono fare cose inimmaginabili?

Ciao, se non lo hai già fatto, prova ad ispirarti ai vari romanzi che sono usciti sui FR (drizzt e company) o a dragonlance, sono un buon punto di partenza, anche se non sempre a livello di meccaniche ti ritrovi (per esempio nei romanzi la magia curativa non è potente come la magia di un normale chierico di D&D, se fai caso un personaggio morente che sta esalando l'ultimo respiro nei romanzi non riesce a salvarsi nemmeno con un chierico presente, nel gioco invece si salva...).

In generale ti consiglio di non incoraggiare il PP, ne di tollerarlo, se punti di più al GdR tutto diventa più facile e gestibile.

ciao :)

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Per ogni eroe nascente c'è un folle scellerato con un piano... ;) io mi immagino i Forgotten Realms dinamici, i maghi di 20 livello non hanno tempo per risolvere i problemi quotidiano perchè sennò chi potrebbe fermare quel negromante, quel drago nero, quella divinità caduta, quell'esercito abissale... ecc ecc :D

Nei Forgotten Realms, però, il tutto è spostato verso il bene, che domina la maggior parte del mondo. (in altre ambientazioni è il male a primeggiare)

Insomma, basta dare ai personaggi di alto livello compiti degni del loro potere! Un druido di 20esimo non andrà ramingo nel mondo a far crescere pomodori, sarà troppo occupato a difendere la grande foresta dalle minacce! Inoltre io immagino che i personaggi, arrivati a livello alto, perdano il contatto con la realtà, dovendo far fronte a problemi di proporzioni enormi rispetto a un normale essere umano.

Per gli eserciti...stessa cosa! Hai letto la saga di Eragon? Non che te la consigli, ma c'è una cosa molto bella: mentre gli eserciti combattono in modo classico i maghi combattono "battaglie parallele" al sicuro per cercare di domare la battaglia secondo le loro volontà. Alla fine i maghi degli eserciti si bilanciano a vicenda così come la parte da mischia. Se una (o entrambe) delle due prevale di molto sull'altra la battaglia la vince.

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Come da titolo: è possibile rendere un'ambientazione coerente in D&D? Che ruolo hanno, per esempio, gli eserciti, quando basta un mago per polverizzarli? Che bisogno c'è di lavorare, quando con la magia si possono fare cose inimmaginabili?

Supponendo che tu intenda un mago di livello molto alto, tieni conto che:

1) In generale non dovrebbero essere comini

2) Anche se lo fossero non è detto che vogliano combattere l'esercito in questione

3) L'esercito avrà anche i lui i suoi maghi che contrastare l'avversario. E anche se non saranno altrettanto potenti, una decina di maghi che lancia dissolvi magie, sono particolarmente problematici anche per un mago di alto livello.

4) Anche senza maghi che dissolvono, magari l'esercito avrà dalla sua tattiche per evitare incantesimi ad area (qualcuno ha detto formazione a testuggine?) o creature addestrate per raggiungere un mago in volo anche se fosse protetto dalle frecce.

Poi, è ovvio che se metti un mago di 20° contro un esercito di combattenti di 1° il mago li spazza via senza problemi, ma se l'esercito fosse veramente così, la nazione verrebbe anche spazzata via alla prima invasione di orchi.

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Secondo me il trucco per gestire le guerre con la magia è fare una cosa tipo guerra moderna.

Le due nazioni hanno la bomba H (mago di livello molto elevato) e anche se si scendesse in battaglia non lo schiererebbero, visto che l'altro mago, nel mentre, potrebbe spazzare via un'intera città; i maghi di livello più basso potrebbero essere l'equivalente dell'artiglieria e così via.

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Be questo è uno di quei quesiti che fanno storcere il naso ma per una bassa di coerenza ti consiglio di eleggete l'ambientazione Eberon visto che la il livello di coerenza con il D&D 3.5 c'e ha differenza delle altre ambientazioni(anche i Forgoten rientrano in quella logica ma solo per il fatto che Png face si sprecano la...)

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Ma scusate, se io sono un re, in un mondo come forgotten realms, non mi conviene eliminare del tutto gli eserciti di guerrieri per sostituirli con un esercito di maghi addestrati?

E poi a cosa diavolo servono i castelli? E le macchine d'assedio?

1) La predisposizione a diventare maghi non ce l'hanno tutti. Gidierristicamente uno può diventare forte a furia di allenarsi, ma non può diventare più intelligente.

2) Demograficamente la maggior parte della popolazione è figlia di contadini. Il che, oltre a voler dire che magari non brilla per intelligenza, ci porta al punto 3.

3) Visto il livello medio di alfabetizzazione tra la popolazione, i cosiddetti maghi addestrati non saprebbero neanche leggere il proprio libro. Per diventare un guerriero basta saper agitare una spada e qualunque contadino può potenzialmente farlo.

4) Se pensi che basti insergnare loro a leggere e scrivere, beh il costo, e soprattutto il tempo, per farlo sarebbe molto più alto che dargli una spada e un'armatura. Con 250 mo e pochi mesi di addestramento trasformi un contadino in un soldato con spada, scudo e armatura. Per un mago quei soldi bastano per 2 incantesimi di 1° e servono diversi mesi, se non anni, per insegnare a lanciare incantesimi.

5) Culturalmente la magia può anche essere vista male o con sospetto, e magari un re non è così lungimirante.

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Mi sembra un discorso campato in aria.

Se la magia potente fosse talmente comune da rendere obsoleti eserciti e castelli, verrebbero creati eserciti e castelli potenziati da quella stessa magia presente in abbondanza, oppure si ripenserebbe al modo in cui le guerre vengono combattute rendendo la strategia più simile a quella degli eserciti contemporanei (il che non vuol dire sopprimendo gli eserciti).

In caso contrario il quesito non si porrebbe.

E' un po' come dire "che ci faccio con l'esercito di umani se ci sono i draghi (o i giganti, o una qualunque x creatura)? Mi faccio l'esercito di draghi (o di giganti, ecc ecc)".

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Klunk tu dimentichi un dettaglio che tutti tranne il barbaro sanno leggere ed scrivere poi in teoria qualsiasi classe di pg non è facile da prendere visto che il guerriero non è quello "che sa agitare una spada" o "che li addestri per pochi messi" quelli che dici te sono i combattenti ma che sa fare le impresse con essa quello si che un guerriero :D

Quindi in parole povere per essere coerenti la percentuale della popolazione mondiale che ha una classe da pg dovrebbe aggirarsi fra il 10-15%.

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Mi sembra un discorso campato in aria.

Se la magia potente fosse talmente comune da rendere obsoleti eserciti e castelli, verrebbero creati eserciti e castelli potenziati da quella stessa magia presente in abbondanza, oppure si ripenserebbe al modo in cui le guerre vengono combattute rendendo la strategia più simile a quella degli eserciti contemporanei (il che non vuol dire sopprimendo gli eserciti).

In caso contrario il quesito non si porrebbe.

E' un po' come dire "che ci faccio con l'esercito di umani se ci sono i draghi (o i giganti, o una qualunque x creatura)? Mi faccio l'esercito di draghi (o di giganti, ecc ecc)".

Sono piuttosto d'accordo, tuttavia credo che, visto che tutto ciò è legato alla fantasia del master, che non ha a disposizione un qualche tipo di simulatore in cui basta inserire le condizioni al contorno e osservare lo sviluppo nel tempo, la domanda è del tipo "Come si evolverebbe l'arte della guerra in un mondo ricco di magia?".

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Klunk tu dimentichi un dettaglio che tutti tranne il barbaro sanno leggere ed scrivere poi in teoria qualsiasi classe di pg non è facile da prendere visto che il guerriero non è quello "che sa agitare una spada" o "che li addestri per pochi messi" quelli che dici te sono i combattenti ma che sa fare le impresse con essa quello si che un guerriero :D

Quindi in parole povere per essere coerenti la percentuale della popolazione mondiale che ha una classe da pg dovrebbe aggirarsi fra il 10-15%.

Ok, la frase era ambigua. Con guerriero intendevo un generico combattente, se vuoi metterla sul piano delle meccaniche, sì diciamo che parliamo della classe del combattente. Ma sai, sempre meglio un combattente che un popolano che tenta invano di studiare la magia di cui non capisce nulla perché troppo stupido. E stiamo parlando di soldati base di un esercito, non di eroi.

E comunque, anche se parliamo di guerriero, dalle tabelle del manuale del giocatore si evince che per diventare un mago ci vuole circa il doppio del tempo di un guerriero.

La tua percentuale sulla gente con una classe da PG potrebbe anche essere vera, ma questo non vuol dire che saranno tutti pronti a militare nell'esercito.

1-2% è la percentuale di popolazione di un esercito di una nazione rispetto al totale, dove 2% è uno stato fortemente militarizzato. E con fortemente intendo veramente, ma veramente tanto, tieni conto che gli Stati Uniti hanno un esercito di circa 1.097.050 unità, su 314.145.538 di abitanti. Quindi per loro è lo 0,35%.

Ammesso e non concesso che il 15% della popolazione, come dici tu, abbia una classe di PG, dobbiamo presumere che ci sia la stessa percentuale nell'esercito. Quindi questo vuol dire che i PG in un esercito saranno il 15% dell'1%, quindi solo lo 0,15% dell'esercito avrebbe classi da PG. Anche se raddoppiassimo questa percentuale (il che è tutto da vedere, perché di classi di PG ne è piena la popolazione civile con nobili guerrieri, gilde di ladri, avventurieri erranti ecc...) sarebbe comunque una percentuale molto bassa.

Esempio pratico: una nazione abbastanza grossa per quei tempi potrebbe avere, diciamo, 3 milioni di abitanti. Quindi un esercito di circa 300.000 unità, di cui solo il 30%, 90.000 uomini, hanno classi da PNG.

E in ogni caso, anche ignorando tutto questo discorso, anche se tutto l'esercito fosse fatto di PG, resta il fatto che addestrare guerrieri è molto, ma molto meno costoso che addestrare i maghi, senza tener conto degli altri problemi, come che puoi addestrare un uomo a diventare più forte ma non a essere più intelligente per lanciare incantesimi.

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A me risultava 1-2%, ma non ricordo dove l'ho letto o se ne ho soltanto sentito perlare

Nel OD&D era così ma con il passare delle edizioni i game designer nelle ambientazioni come Forgoten Realms le hanno riempito di organizzazioni che per solo farne parte devi avere la classe di prestigio collegata ha quell'organizzazione seno colcavolo che ci entri, poi per il semplice dettaglio che nelle avventure pubblicate è molto più facile vedere png con classi d'avventuriero che con quelle tipiche da png ed per finire la popolazione mondiale (tenendo conto anche delle altre razze umanoidi che al livello di percentuale producono gente con classi da pg di più rispetto agli umani ma gli umani li battono nella scala assoluta solo per i loro grandi numeri) delle ambientazioni non sarà numerosa come quella moderna che ammonta ha 7 miliardi più o meno ed ma decisamente inferiore ha quella cifra.

Klunk:In realtà se si può diventare più forti si può diventare anche più intelligenti (seno la meccanica dell'incremento caratteristica ha ogni 4 livelli andrebbe rivista).

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Nessuno sbaglio, sei tu il master, e decidi tu il livello di potere. Se nella tua ambientazione è normale che in una città di tot dimensioni ci siano altritot personaggi di un certo livello, allora ci sono.

L'errore sarebbe perdere la coerenza dopo averlo settato: se nel mondo ci sono solo personaggi di 4° livello, un drago dovrebbe essere una piaga inarrestabile; se ci sono personaggi di 40°, dovrebbero esserci ottime ragioni per le quali questi non risolvano personalmente ogni problema (anche solo "un esercito di orchi? puà, procuratemi qualcosa degno di me, e allora interverrò!").

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Nel OD&D era così ma con il passare delle edizioni i game designer nelle ambientazioni come Forgoten Realms le hanno riempito di organizzazioni che per solo farne parte devi avere la classe di prestigio collegata ha quell'organizzazione seno colcavolo che ci entri, poi per il semplice dettaglio che nelle avventure pubblicate è molto più facile vedere png con classi d'avventuriero che con quelle tipiche da png ed per finire la popolazione mondiale (tenendo conto anche delle altre razze umanoidi che al livello di percentuale producono gente con classi da pg di più rispetto agli umani ma gli umani li battono nella scala assoluta solo per i loro grandi numeri) delle ambientazioni non sarà numerosa come quella moderna che ammonta ha 7 miliardi più o meno ed ma decisamente inferiore ha quella cifra.

Non so se sia in FR che funziona così, il che confermerebbe solo la mia impressione che è un'ambientazione da evitare, ma di norma dovrebbe essere il contrario: se entri in un'organizzazione hai la POSSIBILITA' di entrare nella CdP. Il contrario mi sembra veramente assurdo. Se tutti hanno accesso alla CdP e solo con quella possono entrare nell'organizzazione, allora ce ne saranno anche molti che non ci entreranno, e allora perde di senso una CdP che contraddistingua l'organizzazione.

Comunque c'è da tener presente che è ovvio che nelle avventure i PNG abbiano classi da PG e siano forti, come è normale che per far trovare ai PG nemici alla loro altezza, in generale mostri e PNG con cui interagiscono saranno molto più forti di quelli di 10 livelli prima, anche se la zona è la stessa. Però è anche perché magari se prima parlavano con i soldati semplici, ora parlano con i generali.

Klunk:In realtà se si può diventare più forti si può diventare anche più intelligenti (seno la meccanica dell'incremento caratteristica ha ogni 4 livelli andrebbe rivista).

Io sto parlando di come stanno le cose a livello di coerenza gidierristica. Che io sappia intelligenti si nasce, forti si diventa.

Ok, forse non mi sono spiegato bene io.

Quanti sono i pg in una ambientazione nella media di D&D?

Sbaglio io ad inserire, in una città di medio/alta grandezza, una decina di personaggi tra il 6° e l'8° livello?

Per te quanti abitanti ha una città media/grande?

In ogni caso dipende molto dallo stato dove si trova. Dipende molto dalla cultura e dalla "forza" dello stato in generale. Due città di due stati diversi possono avere personaggi molto diversi, perché uno magari è una città di un impero vasto e potente protetto da guardie scelte, l'altro è una grande città di un nazione povera piena di mendicanti.

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