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Il buono, il brutto ed il neutrale [Topic di gioco]


athelorn

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Ti ascolta attentamente, bevendo del vino.

Hai passato proprio due brutti giorni. E la seduzione? non mi ricordo di avertela insegnata. - Ridacchia, probabilmente non conscio di tutte le implicazioni di cio' che gli hai detto.

Io è da due giorni che indago sulla tua scomparsa, mentre ho messo il resto del tempio dietro a quei due.

Ieri con mia estrema sorpresa ho ricevuto una lettera da parte di Azarad, chiedendo di incontrarmi per risolvere il problema.

All'incontro mi ha chiesto di avere accesso ai cadaveri e portarglieli nell'edificio libero piu' prossimo alla casa del Ciambellano.

In cambio, avrebbe badato che ti avrebbe tenuta in vita contro i tentativi di assassinio di quelli sciagurati mafiosi.

Beve un altro bicchiere.

La morte di buona parte della mafia, un pericolo che se ne va' e il ritorno di una con-sorella. Era la prospettiva migliore che potessi trovare. Ogni altro approccio sarebbe costato la cita a molti altri paladini, civili e soldati...non mi capacito ancora di aver collaborato con quel necromante.

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Azarad mi ha detto che vuole ucciderlo perché il ciambellano ha provato a sfidarlo.

Non sono mai riuscita a sapere cosa successe precisamente.

il mio sguardo ora è immerso nel vuoto

preferirei che solo il tempio sappia della mia rivenuta. La paladina che hanno ucciso deve rimanere morta per la maggior parte della gente. Ho paura delle loro reazioni, immagina: molti uomini volevano uccidere quei due perché io ero morta, e tutti quelli che ci hanno provato sono deceduti. Pensa se si venisse a sapere che io sono viva e vegeta, tutte quelle vite sarebbero state sprecate.

Comunque non c'è nessuno che non lavori nel tempio che mi conosca, e sicuramente non sanno che sono morta proprio io, quindi potrei girare anche non travestita. Sanno che è morta un paladina, non quale.

improvvisamente cambio argomento

la mafia tormenta da anni questa città. Da anni che noi paladini cerchiamo di combatterla, e... puff! Il primo che passa uccide in due giorni il suo miglior suboordinato(Luis)e si dirige dal ciambellano per ammazzarlo. Non possiamo fare altro che stare con le mani in mano, purtroppo. Nessuno di noi è in grado di fermarli.

ricambio argomento

Muoio dalla voglia di rivedere la mia allieva, voglio far sapere subito al tempio che sono viva, mi accompagneresti?

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Si alza

Certo che si. Quella poveretta è due giorni che piange e non mangia quasi per via della tua morte e del senso di colpa.

Si dirige verso la porta aprendola.

Andiamo?

Andiamo

Spoiler:  

non credo ci sia bisogno di scrivere che "mi dirigo al tempio"

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Ti tiri su' il cappuccio e lo segui.

Partite alla volta del tempio.

Un misto di emozioni ti attraversano:

La felicità per poter rivedere la tua allieva. Ti rilassi un po' crogiolandoti nel fatto che nulla piu' ti impedisce di tornare alla tua vecchia vita. Un misto di orgoglio e di tristezza per il fatto che hai contribuito all'eliminazione di un potente caposaldo della mala, anche se non nel modo piu' giusto. Profonda vergogna per cio' che hai fatto con il teppistello ed i suoi compagni per riuscire ad arrivarci.

Arrivata all'entrata del tempio hai come un tuffo al cuore dalla felicità.

Ci sei già entrata in questi giorni, ma finalmente puoi farlo a testa alta.

Intanto parli con Il tuo vecchio mentore.

...e sai, l'ultima cosa che sapevamo di te è che quella sera saresti andata ad indagare su un caso di malavita. La tua piccola e' stata rapita, ma sembra che non le abbiano fatto nulla. Non sa' nemmeno che era un rapimento, e noi abbiamo preferito non correggerla: la sua crescita psicologica è tua cura come mentore.

Entrati vi dirigete direttamente verso la stanza della ragazzina.

Lui bussa e poi entra precedendoti. Iris? ho qui una sorpresa per te.

La stanza è uguale alla tua, come ogni altra stanza delle residenze del tempio. La ragazzina è sul letto, con aria depressa. Si gira guardandoti prima con sospetto, non riconoscendoti.

Come comprende chi sei le si illumina lo sguardo, con un misto di incredulità.

H-H..

Non completa il tuo nome che salta in piedi correndo ad abbracciarti.

Il tuo mentore ridacchia.

Ironico. E' per aiutare le persone che facciamo quello che facciamo. Di rado capita che qualcuno aiuti noi: vi lascio sole. Intanto io informo della situazione il tempio. Detto cio' lascia la stanza chiudendo la porta.

La tua allieva non ti molla e senza nemmeno staccare la faccia dal tuo petto ti chiede, in un misto di singhiozzi e parole sbiascicate, cosa ti sia successo.

m-m-mi avevano detto che..che..che..eri....in una locanda, per colpa dei due criminali...il necromante..

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eccola!!!

Ricambio l'abbraccio della mia allieva con uno ancora più forte, quasi come se la volessi soffocare. Una volta che mi accorgo dell'errore la prendo per le spalle e la allontano dolcemente. Guardandola negli occhi le dico:

sono stata sempre qui, intorno alla città, ma ero impegnata in una situazione molto complicata. L'importante è sapere che stiamo tutte e due benissimo, chissà quanto avrai sofferto.

questa ragazza ormai aveva perso le speranza, ma improvvisamente sono ricomparsa. Non posso nemmeno immaginare quanta gioia stia provando.

la storia la racconterò più tardi, dinnanzi anche al sommo sacerdote e al mio mentore.

detto questo aspetto il ritorno del mio mentore continuando ad abbracciare Iris.

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Lei, coi lacrimoni, ma con un sorriso invidiabile, ti racconta dal suo canto cosa le è successo.

Sono felice che tu stia bene!

Mi avevano detto che avevi, problemi... Io volevo aiutarti, ma Sorella Siria mi ha portata al sicuro sul retro di una brutta locanda, ma c'erano dei grandi cavalieri in armatura nera a proteggermi.

La mattina mi è tornata a prendere la sorella Siria, e appena rientrata mi hanno detto cosa ti era successo.

Ero triste, arrabbiata ed ho fatto una colletta per offrire una taglia per impedire che altre persone morissero per mano di quei killer spietati, ma la situazione è peggiorata...

Altre lacrime scendono, ma la sua felicità è comunque evidente.

Un toc-toc sulla porta attrae l'attenzione. Il tuo mentore, appoggiato a braccia conserte ti fa' cenno di raggiungerlo in corridoio dopo per parlarti.

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Chiude la porta e ti parla sottovoce.

Al momento il tempio è in subbuglio a causa dei casini e quasi tutti i membri o sono fuori in pattuglia, o sono in preghiera.

E' stata sorella Siria a rapirla. Luis la aveva minacciata, non ha avuto scelta: non avercela con lei.

Sorella Siria...questo nome ti è familiare, ma non troppo. Sai che è una sacedotessa del tuo tempio, ma non ci hai mai scambiato piu' di un paio di rasi di circostanza ogni tanto. Non la conosci troppo bene, ma sai che è una umana sui 25, qui da prima di te.

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Non ti preoccupare, lo sospettavo.

Il sommo sacerodote sarà molto indaffarato, quindi aspetterò prima di andarlo a trovare.

detto questo vedo se ha qualcos'altro da dirmi,

dopo averlo fatto torno a chiacchierare con la mia allieva

Spoiler:  
possiamo direttamente passare alla fase successiva(ovvero all'incontro con il sommo sacerdote, perché è questo il mio obbiettivo), a me no ché non succede qualcos'altro
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Ti riconcili con la tua allieva, passi un po' di tempo con lei a raccontarle cosa ti è successo nella versione adatta ad una ragazzina come lei, quindi escludendo quanto piu' possibile dettagli riguardanti i massacri, i combattimenti, come hai convinto il ragazzo e dettagli simili.

Quando è crollata dal sonno per il pianto di felicità ne approfitti per uscire e dirigerti con Johan dall'anziano.

Lui bussa alla porta del suo studio e dall'interno proviene un flebile ''avanti''. Entrate dunque.

medieval-room.jpg

Salutate formalmente l'umano sui settanta.

Porta delle vesti finemente ornate, seduto dietro una scrivania piena di fogli scarabocchiati e libri di preghiere. Ad un angolo (qui non si vede) si trova una armatura sistemata su un manichino. E' di una fattura veramente sopraffina, di qualche materiale sicuramente diverso dall'acciaio, ornato con piccole incisure riempite d'oro e sul petto il simbolo della città. Probabilmente una reliquia dei tempi in cui Maestro Egros Rieecotos era uno stimatissimo paladino che combatteva il male per le strade.

Oh, che lieta novella Halleluja.

Per una volta dover interrompere un funerale perchè manca un corpo con un necromante in città non è una sconfitta.

Vi indica le due sedie vicino a lui. Voi vi sedete.

Ho saputo tutti i dettagli delle tue avventure che Il qui presente Paladino Johan.

Nella tua mente qualcosa non torna. Aspetta...''PALADINO''? Ma fino a due giorni fa' era Fratello combattente..

Ma intanto l'anziano continua a parlare sorridendoti. E vorrei essere il primo a dirti ufficialmente, a nome di tutta la congrega :''Ben tornata''

Puoi prenderti tutto il tempo che ti occorre per riprenderti, e se hai bisogno di qualcosa dimmi pure.

Ora, scusami veramente, ma devo discutere della situazione un secondo con il tuo confratello sui prossimi eventi

Ti sorride, poi passa a parlare a Johan, ma senza quel sorriso.

Allora...Quell'Azarad...è diretto alla abitazione abbandonato della servitu' del ciambellano?

Johan, un po' mesto risponde: Certo, e coi corpi della strage. Li vorra' rianimare, ma ho paura che il ciambellano possa scoprirlo.

Non so' piu' cosa sia bene e cosa il male in questa faccenda, sinceramente. Non se ne potra' uscire senza camminare su una via lastricata di teschi, cadaveri e sangue.

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Non mi capita spesso di vedere l'anziano sacerdote maggiore. Non ho mai avuto troppi contatti con lui.

Dunque entrare nel suo studio mi provoca una strana sensazione, sembra piacevole.

buon pomeriggio

gli dico salutandolo formalmente.

tuttavia ormai sono poche le persone di cui non sospetti, quindi, al minimo errore, già un barlume di insicurezza si accende su di me.

senza troppe esitazioni lancio individuazione del male, non facendomi notare, ovvio.

E come faccio? Semplice, inizio a parlare gesticolando con le mani e fingendo di tossire

Augh! Oth! oh oh scusate ma questa tosse è terribile, senza considerare che ho anche il rafreddore. EeeEChiuuusmailasckar!!!

ispiro un secondo con il naso

ah mi fa piacere che il mio mentore le abbia già raccontato tutta la storia, con questa voce non ce la facevo proprio.

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L'incantesimo si attiva, e non rivela nulla. Nessun malvagio a portata di vista.

Il gran maestro ridacchia.

Ahh, i giovani che ricordi! Un consiglio: la tosse, il raffreddore o improvvisi mal di pancia. Mi ricordo che ho rischiato la mia vita parecchie volte perchè ho fatto una stupidata simile.

Riprende fiato, guardando l'altro interlocutore.

Figliolo, la giusta via è sempre difficile da seguire, sopratutto quando ogni via è cosparsa di malvagità, morti e sofferenza. Scegliere la meno sofferente non basta.

Si alza, andando davanti alla sua armatura e dandovi le spalle.

O meglio: è corretto quel pensiero, ma devi pensare alla via che porta meno morte e sofferenza possibile anche a lungo termine. E' difficile scegliere quando in mano hai la vita di persone innocenti, e sei certo di star condannando qualcuno, ma questa è la vita. Come ci sacrifichiamo noi per il popolo, a volte deve pagare anche il cittadino comune.

Detto cio', segui quello che ti dice il cuore: non sbaglierai mai se ci abbini una grande intelligenza.

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mi perdoni gran sacerdote, ma lo stare con quei due mi ha portato a non fidarmi di nessuno al minimo errore che una persona compie

detto questo, per la vergogna, resto in silenzio, cercando di far svanire la vergogna pensando ad altro. Dunque ascolto attentamente la conversazione fra il mio mentore e il sacerdote.

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Ti sorride con fare paterno.

Non ti preoccupare, figliuola. Comprendo il dolore di chi stà in prima linea tra i peccati della malavita. Lo trovo un gesto piuttosto comprensibile.

L'uomo alla tua sinistra, il tuo mentore, sembra rimanere pensieroso, per poi rispondere.

Ho deciso di aiutare quel malvagio non per i ricatti rivolti a me, bensi' perchè la sua presenza è un cancro peggiore di qualsiasi altra cosa in questo posto.

Se avessi modo di farlo andare via, e per strada dovesse persino eliminare un altra fonte di male, non ci converrebbe? Non sarebbe il bene superiore?

Il gran sacerdote, si gira a guardarlo con aria crucciata.

Figliolo: in guerra, i generali conducono i loro eserciti in guerra gli uomini, certi che molti di loro non torneranno, ma che i rimanenti torneranno vittoriosi.

Ora, ti sei trovato a tessere le trame di una battaglia, ma giocando con la vita di civili.

Genitori, figli, ragazzi, ragazze e anziani.

Dovevi decidere quale via fosse quella che col minor costo portasse al miglior risultato. - prende un forte respiro. -E hai scelto bene.

Quell'uomo è capace di crudeltà indicibile, oltre ad essere determinato come un diavolo.

Andargli contro sarebbe costato la vita di numerose guardie e paladini, oltre che di civili probabilmente.

Lo avremmo fermato? Puo' darsi. Il costo lo avrebbe pagato buona gente, e non quelli che se lo meritano piu' dei primi.

Il tuo mentore sembra tirare un sospiro di sollievo, quando il vecchio riprende con severità. Tuttavia: questo lo allontanerà dalla nostra cittadina, certo.

Ma le persone che abitano nel prossimo villaggio che visiterà? Contano forse meno?

Il vecchietto raggunge l'uomo che sembra essere abbastanza confuso.

Quel che voglio dirti, è che quando il problema di morale è intenso, devi affidarti alla fede, il cuore e la testa.

Non esiste una risposta, una soluzione o un unico approccio. La fede non consola e la testa frulla di troppe alternative. Il tuo cuore ha scelto, e diamine, il cuore è quello che fa' di un uomo un paladino.

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Il vecchio paladino vi guarda soddisfatto e poi vi indica la porta.

Ho detto quanto dovevo dirvi. Ora vi chiedo scusa, ma le mie ossa sono vecchie, e necessito di riposo. Mi auguro che usiate del senno per i prossimi eventi.

Detto cio' salutate con referenza ed uscite.

Il tuo maestro, decisamente crucciate, si appoggia a braccia conserte a riflettere.

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il discorso del sommo sacerdote sembra chiarire molte delle mie idee.

Tuttavia non mi permetto di entrare nel discorso, visto che adesso si sta rivolgendo al mio mentore.

Finito il discorso usciamo dalla sala...

Adesso non possiamo fare niente. Non possiamo bloccare Azarad, aspettiamo solo che lui faccia quel che deve fare. Aspettiamo e vediamo.

dopo aver detto questo, se il mentore non ha niente da dirmi, torno dalla mia allieva

rieccomi, scusa l'attesa, il sommo sacerdote mi aveva chiamata per chiaire la questione

passo il resto del mio tempo con lei, se non succede niente di importante per questo giorno, rimango a dormire nel tempio.

Rimango nel tempio attendendo i prossimi eventi.

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Lo vedi pensieroso.

Ehi...domani mattina, per l'alba, vediamoci dalle parti del ponte est. Quello vicino al parco delle cicogne non lontano dalla villa del ciambellano.

Senza aggiungere altro se ne va'.

Raggiungi la tua allieva, con la quale passi tutta la serata e ceni insieme.

Lei sembra parecchio felice e sollevata del tuo ritorno, anche se divorata dai sensi di colpa per il massacro causato dalla imposizione della taglia.

Vorrei che ci fossi stata te ad impedirmi di fare una tale sciocchezza...

Passandoci la serata assieme quella si calma, addormentandosi addosso a te. Ti addormenti anche te sul suo letto, appoggiata con la schiena alla parete intonacata.

Un raggio di sole negli occhi ti sveglia. E' piu' o meno l'alba e la tua allieva nella notte si è addormentata piu' comodamente in posizione fetale su un lato del suo letto.

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  • 2 settimane dopo...

un raggio di sole mi sveglia dal mio sonno...

guardo la mia allieva

è molto carina quando dorme, rimarrei qui a guardarla per ore... però adesso dovrei andare dal mio mentore

mi preparo indossando l'armatura e tutto l'equipaggiamento da battaglia che mi serve. Detto questo, non volendo lasciare in pensiero la mia allieva, decido di scrivere un figlietto dove dico che sono andato via per sbrigare una faccendo con il mio mentore.

Dopo di ché esco dalla stanza e mi dirigo al luogo dell'appuntamento, aspettando l'orario giusto per partire e cercando di arrivare puntuale, o con qualche minuti di anticipo

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Cammini per la città che si stà svegliando, armata di tutto punto.

La temperatura è ancora piu' fredda rispetto al resto della giornata ma ti aiuta a svegliarti veramente.

Arrivata nel quartiere ti chiedi se lui sia già arrivato. Ti avventuri nel parco dei cigni, osservandoti intorno e cercando la sagoma di un altro paladino. Pochissime persone girano per il parco, rendendo piu' facile a te riconoscere eventuali facce conosciute.

Noti una sagoma familiare finalmente, seduta su una panca in pietra davanti al lago. Ti avvicini per assicurarti che sia la persona che credevi.

Quiray.

Sta' leggendo allegramente un libro, non sapresti dire da qua a che riguardo. La sua spada appoggiata sulla panca.

Quella enorme spada, noti di nuovo che sembra rugginosa, ma è tutto sangue incrostato.

Tra le croppe di ruggine, quell'incisione, quel nome riesci di nuovo a leggere. ''Elysia''

Non sembra averti notato, e nei paraggi non c'è ancora traccia del tuo maestro.

Dopo una ventina di minuti il tuo maestro arriva dal grosso elfo, scambiando un cenno di saluto.

Sembrano parlottare a seguito di un suo incanto, ovviamente. Non riesci ovviamente a capire cosa dicono. L'incanto lo conosci e l'hai usato.Mentre lo lancia si accorge di te, facendoti cenno di raggiungerlo

Quiray china il capo per salutarti senza parole ed il tuo maestro ti sorride. E' in tenuta da combattimento pure lui

Buongiorno. Dormito bene? Pensa una cosa, poi lancia un incantesimo.

Ecco, ora anche tu dovresti riuscirci a parlare nel pensiero. Fa' senza muovere la bocca all'elfo. Una voce ignota nella tua testa. Davvero? Perfetto. Comunque, buongiorno anche a voi. Scusate il disturbo per l'incanto.

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