shalafi Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Inviato 27 Agosto 2013 La solita storia dei nani sulle spalle dei giganti etc.. E oggi citiamo Bacone... forse una Robin Hobb (ma immagino più per i Lungavista che per l'urban). sì, l'ho messa io (forse qualcun altro, ma non so) e principalmente per i lungavista e il risveglio dell'assassino. questo perchè non ho la più vaga idea di cosa sia l'urban fantasy. una spiegazioncina?
Rahl Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Inviato 27 Agosto 2013 E oggi citiamo Bacone... Che gran giornata, eh? sì, l'ho messa io (forse qualcun altro, ma non so) e principalmente per i lungavista e il risveglio dell'assassino. questo perchè non ho la più vaga idea di cosa sia l'urban fantasy. una spiegazioncina? Anch'io l'ho messa per i lungavista, ma alla fine i mercanti di borgomago è un'ottima serie. Quella dei draghi è più psicologica, forse un pò meno godibile on-the-go, ma nondimeno una serie di livello. Allora prendila con le pinze, ma credo che "Urban fantasy" sia, semplicemente, un fantasy in setting urbano. In genere è contemporaneo, ma non è necessario. Tipo Perdido street station di Mìeville è sicuramente urban fantasy, ma è in un mondo a sè: si svolge interamente in un'enorme metropoli. Un'altra famosa è la Clare (i titoli dei suoi libri cominciano tutti con "City of..."!)
Merin Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Inviato 27 Agosto 2013 La quale, di grazia, cosa c'entra? Stiamo parlando di scrittori. appunto... Tolkien in realtà non è così male, tenendo conto delle dovute premesse: 1) è un filologo. Non me ne voglia nessuno, ma è tipico del filologo/semiologo/linguista (inteso come colui che studia la linguistica) indulgere nella scelta della parola più appropriata e della descrizione accurata a scapito della scorrevolezza dello scrivere (invece uno osannato come Martin (o anche KIng con la Torre nera), ad esempio, scrive bignami e non indugia in nessuna descrizione vero? nda) 2) ha i suoi anni. Lo dice lo stesso Rothfuss: Tolkien è bravissimo, ma ormai le sue descrizioni sono eccessivamente lunghe (vedi sopra) 3) i suoi modelli principali erano le due Eddur, non certo un modello di leggerezza Tolto questo, rimane il fatto che Tolkien è uno che con le parole ci sapeva lavorare eccome e che ha scritto libri con una struttura narrativa perfetta (sto pensando soprattutto alla sottotrama che coinvolge Frodo, Sam e Gollum). Imho, ormai è comunque troppo datato per essere l'autore fantasy di riferimento o il primo in classifica, ma il suo posto se lo merita, non fosse altro che per aver inventato il genere. Ma infatti sono d'accordo con ciò che dici. Tolkien ha inventato il genere, ma col metro di oggi è un autore "rozzo". Ha pochissima introspezione psicologica di livello, una storia poco originale (anche qui, come potrebbe essere altrimenti?!), descrizioni ottocentesche. Per questo non riuscirei a metterlo nella top ten, non perchè sia un autore senza meriti. La solita storia dei nani sulle spalle dei giganti etc.. Più che rozzo, lo definirei semplicemente datato: il suo stile ormai è vecchio e ancor più vecchi -abbastanza da definirli letteralmente antichi- sono i suoi modelli. È normale che non abbia una grande profondità psicologica, perché è più antropologico che psicologico. Allo stesso modo, è normale che la storia non sia originale, innanzitutto perché ricalca degli archetipi vecchi quanto la narrazione e poi perché la percepiamo filtrata da decine di opere clone che ce la fanno sembrare ancora meno unica. Definirlo un nano sulle spalle di giganti è un po' azzardato, però, almeno secondo me; quantomeno bisognerebbe segnalare che ha sulle sue spalle dei nani ancora più piccoli, e non pochi. (Le descrizioni invece sono indifendibili) Il fatto che sia normale l'assenza di profondità psicologica secondo me non dipende dal suo essere antropologo (ci sono diversi autori antropologi oggi che scrivono con grande finezza psicologica) ma dal suo essere uomo del suo tempo. Semplicemente il genere si è voluto. Sulla storia non originale sì è così ed infatti ho detto che non è sorprendente. No intendevo Tolkien il gigante, e nani gli autori moderni, i quali per il semplice fatto di essere moderni, non per meriti propri, hanno nella loro scrittura elementi che lui non poteva avere (come la suddetta psicologia). Vabbè ma non volevo aprire una critica feroce al povero Tolkien. (purtroppo nel 2013 ancora non si conosce l'uso del "ma", tipo "non sono razzista ma..."; però Tolkien non sa scrivere, è rozzo e le sue descrizioni sono indifendibili) ecco perché piango...e sia chiaro, anche la mia è un'opinione del tutto personale.
Rahl Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Inviato 27 Agosto 2013 (purtroppo nel 2013 ancora non si conosce l'uso del "ma", tipo "non sono razzista ma..."; però Tolkien non sa scrivere, è rozzo e le sue descrizioni sono indifendibili) Allora due cose: scrivi "nel 2013" come se la grammatica si andasse perfezionando, quando il trend è per una semplificazione e minimalismo estremo. Inoltre se su un lungo paragrafo questo è il meglio che tu abbia trovato, sinceramente la situazione non mi sembra così terribile (si potrebbe anche argomentare che il mio "ma" non ha funzione avversativa, MA rafforzativa, al contrario del tuo esempio, o grammarnazi). Poi il secondo periodo sembra quasi sottintendere che io mi stessi paragonando a Tolkien....al quale peraltro non muovo certo critiche grammaticali, le descrizioni indifendibili sono osservate dal punto di vista stilistico. Troppo pesanti. "Rozzo" perchè gli manca appunto quella finezza nella costruzione del mondo, dei personaggi, degli eventi (qui meno) che autori di decenni dopo naturalmente si trovano. Fai un paragone tra un protagonista della Hobb e un Frodo. Non si piange per l'evoluzione! (Ovviamente tutto IMHO, magari a qualcuno Tolkien fa impazzire e ne ha tutti i diritti). 3
bobon123 Inviato 27 Agosto 2013 Segnala Inviato 27 Agosto 2013 questo perchè non ho la più vaga idea di cosa sia l'urban fantasy. una spiegazioncina? La spiegazione di Rahl è sostanzialmente corretta, sono fantasy ambientati in città contemporanee. In realtà non basta la distinzione temporale, visto che Harry Potter non può essere considerato Urban: è fantasy contemporaneo, ma non è urban non avendo temi tipici della città. Ovviamente, come tutte le definizioni, non è chiarissima e univoca. C'è chi inserirebbe la Trilogia di Bartimeus di Stroud nell'Urban, ma anche se è ambientata in una città non ha veri temi contemporanei: potrebbe essere ambientata nel medioevo senza problemi. Ma sostanzialmente diciamo che per entrare chiaramente nell'Urban Fantasy, l'elemento Urban si deve notare. Armi da fuoco, malavita e istituzioni, elementi cittadini, devono avere un ruolo importante. Volendo anche un "On the Road", che passa da città a città, può essere Urban. Anche sul periodo storico non c'è una data di taglio, e una Londra ottocentesca può essere un setting Urban, sin tanto che abbia chiaramente i temi di una città moderna. Ma anche qui si sfuma pian piano, e siamo chiaramente nel "core" del genere quando è ambientato in una moderna città reale, con problemi in cui il lettore cittadino si possa immedesimare. I libri che più probabilmente hai letto chiaramente Urban possono essere Nessun Dove di Neil Gaiman, ambientato a Londra, (ma un po' tutta la produzione di Gaiman, compreso il fumetto Books of Magic) e Wizard of the Pigeons di Robin Hobb (appunto), ambientato a Seattle. Ovviamente anche il Paranormal Romance, i vampiri, gli angeli e i licantropi che si innamorano, entrano in qualche modo nel genere. Ma ne sono un sottogenere, decisamente non l'interezza. Mi stupisco dell'assenza di Jim Butcher perché è un autore Urban decisamente facile da apprezzare e famosissimo Oltreoceano. E' divertente, i personaggi memorabili, i libri prendono tantissimo, ogni libro è breve e autoconclusivo ma la trama TRA i libri è solidissima. Inoltre è un setting perfetto per un GdR (e in effetti il GdR è anche clamorosamente bello), oltre al fatto che i protagonisti Giocano di Ruolo anche nel libro. Ambientato a Chicago. Il motivo dell'assenza è che credo non sia tradotto in Italiano, ma se si legge un po' in Inglese è il libro perfetto da leggere sotto l'ombrellone o, visto che l'estate sta finendo, dove ti pare
The Stroy Inviato 28 Agosto 2013 Segnala Inviato 28 Agosto 2013 Mi viene da piangere... capisco il successo di gente come la Troisi Vengo da Te, o Maestro della Letteratura, per chiedere scusa. Scusami se penso che descrizioni di una pagina siano pesanti sia nello stile che sull'anima del lettore. Scusami se penso che un autore di sessant'anni fa possa essere un modello, ma non il Modello di riferimento; se penso che sia proprio il guardare sempre e solo allo stesso punto abbia portato un intero genere a quasi collassare su se stesso; se penso che sia assurdo pensare che chi ha inventato qualcosa sia anche il migliore in quella cosa, rendendo inutile proseguire la Sua opera, perché tanto non potrà mai essere raggiunta. Scusami se penso che, applicando questi principi al rock, staremo ancora ascoltando Elvis. Scusami anche, o Sommo, se penso che Tolkien non abbia la profondità psicologica di un Joyce o di un Conrad. Sono qui, in ginocchio sui ceci, e domando il Tuo perdono. 1
shalafi Inviato 29 Agosto 2013 Segnala Inviato 29 Agosto 2013 @bobon: quindi terry pratchet è urban fantasy (almeno in gran parte dei suoi romanzi) e ben presente in varie classifiche! () @merin: mi torna alla mente una vecchia discussione con un tale. questo sosteneva di avere una profonda ed elaborata visione politica, criticando pesantemente le scelte altrui, senza neppure conoscerle. successivamente ho scoperto per cosa avesse votato e mi sono cadute le braccia. tutta questa pappardella per chiedere: oltre a criticare le top ten altrui, vorrai fare in modo che possiamo beneficiare della lettura della tua personale classifica? ne sarei ben felice. 1
bobon123 Inviato 29 Agosto 2013 Segnala Inviato 29 Agosto 2013 @bobon: quindi terry pratchet è urban fantasy (almeno in gran parte dei suoi romanzi) e ben presente in varie classifiche! () Pratchet difficilmente può essere classificato Urban, se non per pochi libri (Good Omens, con Neil Gaiman). Non è che sia impossibile definire tale anche il Diskworld, la città di Ankh-Morpork è sicuramente una satira di una Metropoli moderna più che di una città Fantasy. Ma in generale è un genere un po' suo, che prende in giro tutti i generi di Fantasy. Probabilmente l'Urban più letto in Italia è Gaiman, Nessun Dove o American Gods o I Figli di Anantsi. Comunque, per chiunque sappia leggere l'Inglese (è molto facile come Inglese), Jim Butcher può essere la migliore introduzione al genere.
Merin Inviato 29 Agosto 2013 Segnala Inviato 29 Agosto 2013 @merin: mi torna alla mente una vecchia discussione con un tale. questo sosteneva di avere una profonda ed elaborata visione politica, criticando pesantemente le scelte altrui, senza neppure conoscerle. successivamente ho scoperto per cosa avesse votato e mi sono cadute le braccia. tutta questa pappardella per chiedere: oltre a criticare le top ten altrui, vorrai fare in modo che possiamo beneficiare della lettura della tua personale classifica? ne sarei ben felice. mi cito dalla pagina precedente: Citazione Originariamente scritto da Airon Vedi messaggio No dirò nulla di Pratchett, Martin, Tolkien, Rowling e altri... già ben descritti. Aggiungo Neil Gaiman - perchè nel suo fantasy c'è molta fantasia, benchè la qualità delle sue opere sia discontinua. E voglio calcare la mano su due nomi che ho visto di sfuggita: Walter Moers e Eoin Colfer. Se avete un fratellino/cuginetto sui 12/13 anni che iniza ad avvicinarsi al fantasy questi sono i nomi che deve trovare sotto l'abero di Natale. Altro che Paolini, perdio.
shalafi Inviato 29 Agosto 2013 Segnala Inviato 29 Agosto 2013 ricordo quel commento. infatti è sprovvisto di top ten. non è che sia obbligatoria, se non te la senti di condividerla va bene ugualmente. bastava dirlo ()
Ryosh Inviato 7 Settembre 2013 Segnala Inviato 7 Settembre 2013 1. Robert Jordan (La ruota del tempo - tutta la serie) 2. J.R.R. Tolkien (Il signore degli anelli) 3. Terry Brooks (La spada di Shannara) 4. Sanderson (La ruota del tempo- Memoria di luce) ...(altri) Sono solito giudicare libro per libro e non amo generalizzare, per cui mi riesce difficile stilare una lista. Per esempio ho adorato i primi otto libri della saga di Shannara di Brooks, ma altri suoi lavori - come "Il demone" del ciclo "Verbo & Vuoto" ed altri - non sono riuscito ad apprezzarli alla stessa maniera. Trovo "La ruota del tempo" diversi gradini sopra ogni altro libro fantasy che ho letto, e sono rimasto sorpreso che abbia riscontrato così poco successo; è stato citato soltanto una volta mi pare. Abòrro invece Martin (e questo segnerà la mia fine) nella sua scrittura più famosa: "Le cronache del ghiaccio e del fuoco". Ho cominciato a leggere la saga pieno di aspettative e non sono neanche riuscito a finire il primo libro, davvero pessimo a mio avviso.
silm Inviato 7 Settembre 2013 Segnala Inviato 7 Settembre 2013 4. Sanderson (La ruota del tempo- Memoria di luce) Se posso chiedertelo, come ti è sembrato questo rispetto ai volumi del maestro Jordan? solo io l'ho trovato un pochino "sbrigativo" nonostante le 1000 e passa pagine?
Ryosh Inviato 7 Settembre 2013 Segnala Inviato 7 Settembre 2013 Tutt'altro: a me sembra che Sanderson si dilunga più del necessario, rallentando il ritmo della narrazione. Questo mi è sembrato molto più evidente nel 13° piuttosto che nell'ultimo, ma in confronto alla narrazione di Jordan, Sanderson, tende ad essere più prolisso. Teniamo conto che ha dovuto dividere il 13° libro, l'ultimo previsto originariamente da Jordan, in due. Del libro ciò che mi ha deluso è lo scontro contro il Tenebroso, tedioso e scontato a mio avviso, ma l'ultima battaglia - Tarmon gai'don - non poteva essere migliore! Le emozioni ed il coinvolgimento che ho provato hanno ripagato ampiamente la delusione sopra citata, e credo di non aver mai letto uno scontro su ampia scala descritto e definito in maniera tanto brillante. 1
Dracomilan Inviato 18 Settembre 2013 Segnala Inviato 18 Settembre 2013 Non avevo mai notato questo 3d. Mi sorprende davvero che nessuno abbia citato Fritz Leiber, scrittore elgante e divertente come pochi altri. Mia top ten (singole opere, non produzione intera) 1) Tolkien (Il signore degli Anelli) 2) Moorcock (il gioiello della morte - Hawkmoon) 3) Leiber (tutto ciò che riguarda Fafhrd e il Grey Mouser) 4) Howard (tutto ciò che riguarda Conan) 5) Weis e Hickman (Le Leggende) 6) K.E.Wagner (le storie di Kane) 7) McCaffrey (cronache di Pern) 8) Salvatore (da Homeland a Starless Night) 9) Eddings (Belgariad) 10) Zimmer Bradley (Le Nebbie di Avalon) Pratchett fuori classifica, un mito....
Essegi Inviato 15 Ottobre 2013 Segnala Inviato 15 Ottobre 2013 Senza fare una top 10 nomino i 4 autori che ultimamente mi son piaciuti di più, in ordine casuale: 1) Il Trono di Spade, Martin (pequesto credo sia già stato ben dibattuto, nonostante tutto mi piace ancora) 2) Serie della Prima Legge e The Heroes, Abercrombie: secondo me eccellente, ottimi personaggi, molto facile ed immediato da seguire e nonostante questo riesce a costruire momenti che sfociano devastanti in un botto. 3) La Caduta di Malazan, Erickson: tosto da seguire e da leggere, anche troppo a volte, impressionante cmq l'ambientazione e tutto quello che ci gira in torno, lo "scope" e la profondità in generale. La serie sta anche crescendo come caratterizzazione dei personaggi. Arrivati al 5° libro della serie di Malazan riesce a stravolgere ancora tutto, partire lentamente, ma a districarsi e venirne fuori. Ah, su sto libro c'è un duo sensazionale: Tehol Beddict e Bugg. Fenomenali (il che è eccellente visto che come caratterizzazione dei personaggi non mi convince sempre, però occorre dire che il cast è diversificato e sterminato, ma personaggi validi ci sono, oltre di 2 nominati ci son Kruppe, Karsa, Icarium, Trull, Ben Lo Svelto, Whiskeyjack, Anomander Rake e molti altri di interessanti). 4) Gli Inganni di Locke Lamora, Scott Lynch: ho solo letto il primo libro, particolare e molto carino. Consigliato specie se piacciono i ladri.
Dracomilan Inviato 16 Ottobre 2013 Segnala Inviato 16 Ottobre 2013 Prima di avere il mio voto Martin deve finirla la maledetta serie... 2
Madlefty Inviato 14 Giugno 2014 Segnala Inviato 14 Giugno 2014 Prima di avere il mio voto Martin deve finirla la maledetta serie... Lo sai che morirà prima ç_ç Comunque, noto con dispiacere che Brandon Sanderson è sempre poco citato, almeno in Italia.. Personalmente è uno degli autori fantasy che più mi ha colpito!
shalafi Inviato 15 Giugno 2014 Segnala Inviato 15 Giugno 2014 quando sarà morto la serie sarà finita. per definizione ()
Madlefty Inviato 15 Giugno 2014 Segnala Inviato 15 Giugno 2014 quando sarà morto la serie sarà finita. per definizione () Non la serie TV, se non erro hanno un contratto per poter proseguire come preferiscono, se lui muore
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