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Auree e cavalcature


xh87

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Se il mio pg possiede un'aura, come l'aura di paura del necromante del terrore o l'aura di coraggio del paladino, e si trova su una cavalcatura, da che quadretto si considera partire l'aura?

Mi rendo conto che con cavalcature di taglia grande il problema è aggirabile, ma quando la cavalcatura è enorme, mastodontica, o addirittura colossale penso si ponga.

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Principali partecipanti

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No, occhio... Per le aree di minaccia delle armi si applicano i template in fondo alla guida del DM, dato che partono dal bordo dello spazio occupato non da un punto al suo interno...

Vale però per le aree degli incantesimi e degli effetti speciali non legati alle armi... Il punto di origine mi pare si scelga all'inizio del turno o al momento dell'attivazione dell'effetto, se il punto è fisso...

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Il punto più che fisso è incentrato su di me.

Quindi un paladino di taglia media armato di spada, ad esempio, in sella a un drago Colossale minaccia tutti i quadretti adiacenti allo spazio della sua cavalcatura, giusto?

Però stavo pensando: la 3.5 è dinamica, ovvero si ipotizza che una creatura si sposti e si giri in continuazione nello spazio da lei occupato; ovviamente il cavaliere si muove con essa: ma allora non dovrebbe non avere senso stabilire un quadretto fisso di origine dell'aura? Ad esempio, il paladino sopracitato non dovrebbe emanare la sua aura entro 3m dalla sua cavalcatura, più che da un singolo quadretto da essa occupato?

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Gli effetti seguono regole diverse dalle aree di minaccia... La minaccia è la zona dove possono arrivare gli attacchi in mischia e comprende lo spazio della creatura e una certa distanza al di là di esso (quindi sì, il cavaliere minaccia tutta l'area della sua cavalcatura più una distanza pari alla sua portata intorno ad essa, ovvero le caselle adiacenti)... Le aree degli effetti, invece, hanno origine sempre da un punto, identificato nella griglia da una intersezione tra le linee o l'angolo di un quadretto... Quando l'effetto parte o emana da una creatura, l'intersezione o l'angolo devono essere parte dello spazio occupato dalla creatura stessa, ma è sempre possibile, all'inizio del proprio turno, decidere quale sia l'intersezione o l'angolo interessato da cui emana un effetto durevole che si origina dal proprio corpo o da un oggetto impugnato... Questo vale anche per il cavaliere, che però ha il vantaggio di poter scegliere tra le intersezioni e gli angoli dello spazio della sua cavalcatura, simulando il fatto che lui può liberamente muoversi all'interno di quello spazio...

Se invece l'effetto è fisso e non emana dalla creatura, una volta scelta l'intersezione, non cambia più...

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