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Il Ponte Dei Morti


Irrlicht

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Mi avvio verso il piano superiore, brontolando come al solito

"Vai giù, vai sù... non sono mica uno schiavo.

Tu intanto fà attenzione che non ci rubino il ponte..."

Arrivato al piano di sopra, dò un'occhiata in giro, poi chiamo gli altri due

"Eshk, Inno Nero, venite un pò quì.

Il picc... volevo dire il quarto di noi dice che dovremmo esplorare un pò i vari piani del magazzino, per prenderci confidenza.

Devo ammettere che l'idea non mi dispiace, tutto sommato... con un pò di ****, troviamo qualcosa di importante, magari riguardo al nostro passato.

Ah, e poi dobbiamo anche trovare un nome al nostro irascibile compagno di sventure."

@ DM

Spoiler:  
Quanto sono grandi, più o meno, le stanze del magazzino, e come sono disposte?

E c'era altro al piano di sotto, oltre alla roba che abbiamo portato io e Nano?

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Alle parole del mio compagno esco dalla stanza.

Alla vista di inno nero, tuttavia, non mi sento turbato come Ghort.

Non ti allarmare Ghort, non penso che sia niente di troppo grave... Padroneggia la magia, sarà qualcosa di arcano...spero...

Vieni, lasciamolo qui. Se si sveglierà ci verrà a cercare!

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Rispondo subito a Inno Nero

"Tranquillo, non ti avrei toccato anche se mi avessi dato il permesso...

Comunque, come dicevo a Eshk... il nostro non altissimo amico, quì sotto, vuole esplorare i livelli inferiori del magazzino... probabilmente spera di trovare qualcosa di interessante, e sono d'accordo con lui.

Nel frattempo noi due abbiamo preso un paio di cose, dal bottino dei quattro cadaveri della carrozza, giusto nel caso ci potessero essere utili... se volte fare lo stesso..."

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Mentre Eshk e Inno Nero scelgono la loro roba, io mi rivolgo al nano

"Piantala di starnazzare... quei due stavano facendo le loro cose magiche, e ci vuole un pò di tempo.

Tanto non è venuto nessuno a rubare il ponte, mentre non c'eravano, no?

Comunque, visto che abbiamo assodato che sei... o eri... un nano, e visto che non ricordi il tuo nome e non vuoi essere chiamato piccoletto, in mancanza di meglio ti chiamereno Nano... ti và?"

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<<Starnazzare? Come osi! Mi hai preso forse per un'anatra o un elfo?>>

Cerco di aggrottare la fronte, ma il risultato non è che un teschio incomprensibilmente immobile.

<<Poi potevi benissimo dirlo prima, no?? E per quanto riguarda la tua richiesta, se proprio non potete fare a meno di chiamarmi allora chiamatemi come mi chiamerebbe chiunque volesse chiamarmi nel modo più appropriato per chiamare chi deve essere chiamato!>>

Facccio qualche passo in avanti.

<<E ora vediamo di andare là sotto...>>

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Mentre scendo rispondo ad Inno Nero.

Stavo meditando anche io, infatti. Ed avrei preferito continuare a farlo.

Poi, una volta sceso, controllo gli oggetti disposti sul tavolo. Le mie mani adunche si protendono verso l'armatura di cuoio.

Mhh... Che ne portassi una simile? Comunque sia, sempre meglio avere una di queste addosso... non sappiamo cosa ci aspetti, laggiù! Forse avrei fatto meglio a meditare...

Poi guardo diffidente le armi. Alla fine prendo il bastone e un pugnale, che aggancio alla cintura. Poi con quello che dovrebbe essere un sorriso osservo il mio compagno che gioca con l'arco.

Io invece penso che potresti anche ferirlo. Scommettiamo?

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