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[3.5] [Topic di gioco] Capitolo I: Gli Albori


Erenis

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CAPITOLO 1: GLI ALBORI

Notte rigida di questo febbraio del 1153, come tutte le notti nel medesimo periodo dell'anno d'altra parte. Ma questa volta è diverso.

Nell'anonimo villaggio, chiuso e reso ancor più gelido dai versanti che cingono la valle, il calore del fuoco allevia il torpore dai volti e dalle dita dei villici. Un vistoso, caldo e luminoso falò, una lucciola nella valle.

Le straziate grida della donna sono cessate solo da qualche secondo, ma ciò che del volto sciolto e carbonizzato si riesce a intravede tra le fiamme indica che la morte è oramai sopraggiunta. E se così per errore non fosse ancora, le preghiere di chi dedica il proprio tempo all'anima della strega accompagnano il trapasso per la giusta espiazione dei suoi terribili peccati. O presunti tali.

Già, perché non tutti i presenti -di fatto, ogni abitante del villaggio- decidono di elemosinare il proprio altrusmo alla vittima della sentenza: alcuni preferiscono osservare in silenzio, altri accompagano la serata con una bevanda calda. Ma la maggior parte degli spettatori decide di onorare la giustizia locale e ringraziare gli dèi per averli risparmiati dai sortilegi della donna gettando contro il suo corpo esanime pietre e pezzi di legno, accompagnando il gesto con grida, insulti e sputi. Di certo non possono dire di aver peccato, in quanto in questo modo l'hanno aiutata a raggiungere la morte...

Non mancano inoltre mormorii, commenti, pettegolezzi e teatrali pronostici di oscuri scenari nel caso la ragazza l'avesse scampata. Vi basta prestare solo un po' di attenzione per riuscire a capirne le parole.

Burned_as_at_stake.jpg

@Khondar PrimoTuono e Dolrak Figlio di Dolthur

Spoiler:  

Nonostante sapete come si comportano gli umani, non riuscite ad abituarvi a questi "usi". Fa parte del vostro sangue, della vostra storia... Le vostre tradizioni e i vostri costumi sono atavici ed estremamente differenti. Difficilmente un Nano verrebbe accusato di complottismo e di stregoneria, ma siete comunque coscienti che non è saggio dissociarsi dal volgo durante "eventi" del genere. Chi dimostra di essere contrario può destare sospetti, e i sospetti possono facilmente degenerare. Portate quindi la vostra distante presenza nella piazza del rogo.

@Goffredo Galli

Spoiler:  

Sei capitato in un momento sfortunato... per te, ovviamemte. Arrivato recentemente, un elfo può essere tranquillamente messo in mezzo a un brutto affare come la stregoneria... o la presunta tale. Sei comunque cosciente che non è saggio dissociarsi dal volgo durante "eventi" del genere. Chi dimostra di essere contrario o schivo può destare sospetti, e i sospetti possono facilmente degenerare. Porti quindi la tua presenza nella piazza del rogo, sperando di non essere coinvolto in termini negativi. Decidi tu come affrontare la spinosa situazione... essere elfo non è affatto facile in un mondo dominato dall'ignoranza e dalla superstizione, nonostante l'immagine può essere sfruttata a proprio vantaggio nelle giuste occasioni e con la dovuta arguzia.

@Marlamen Droverson

Spoiler:  

Arrivato da poco, un ecclesiasta novizio ha poca influenza in un villaggio del genere. Sei cosciente che non è saggio dissociarsi dal volgo durante "eventi" del genere: chi dimostra di essere contrario o schivo può destare sospetti, e i sospetti possono facilmente degenerare. Porti quindi la tua presenza nella piazza del rogo: decidi tu come approcciare alla "sentenza" di morte, se essere concorde e partecipare al fomento, o essere distante e silenzioso, etc.

p.s. il cibo del carretto che non ci stava nell'equipaggiamento di base è in omaggio, tienilo pure.

@Ivit

Spoiler:  

Mi spiace, ma ancora non appari in scena. Un druido qui dentro senza dovuta "preparazione" sarebbe solo un ottimo compare di rogo. Tranquillo, fra poco farai la tua comparsa :)

=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=-=

- Mettete SEMPRE nel titolo di ogni vostro post il NOME del PG, la RAZZA e la CLASSE in questo ordine: Wulfrik, Umano Barbaro. Mi raccomando, questa cosa è vitale perché la mia memoria è veramente da cestinare tanto è oscena.

- "Dialoghi in grassetto blu tra virgolette, GRIDA IN STAMPATELLO se lo ritenete necessario."

- "Pensieri in corsivo tra virgolette."

- Tempo: presente indicativo in prima persona singolare (speravo che la maggioranza fosse per il passato remoto alla terza singolare, ve la farò pagare per questo Muahahahah :evil: )

BUON GIOCO A TUTTI!

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Arrivato da poco , nella notte, il paese tace ,ma un urlo di donne odo fioco e lontano, li in fondo dove la strada converge con la piazza cittadina, un gran numero di gente sta adunata attorno ad un grande fuoco...le urla cessano. Mi avvicino silenziosamente senza far accorgere nessuno della mia presenza. Un rogo era stato portato a compimento.... "è una vergogna , sono disgustosi, esultano pure..". Disgustato dalla scena e provando pena per loro cerco di tenermi in disparte per non destare sospetto, discostandomi cosi da quella marmaglia di uomini..... "Sargh"

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@master - Khondar

Spoiler:  
cammino lentamente alle spalle di Khondar, osservando disgustato la scena che si presenta ai miei occhi. Puzzo di carne bruciata riempie le mie narici, facendomi rivoltare lo stomaco."Non mi abituerò mai a questo loro modo di agire. Questa totale ignoranza mi disgusta!".

"fai strada compagno Khondar".

@Master

Spoiler:  
osservo la piazza.. e cerco di ascoltare i discorsi
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Finalmente entro in paese, seduto sul mio carretto tirato dal fedele ciuchino Mòl; le lunghe ore di viaggio, la strada non prettamente confortevole e il freddo pungente hanno litigato con le mie membra, rendendole stanche e doloranti, desiderose come il loro padrone di riposo e di un buon tepore.

L'occhio curioso scruta le vicinanze sia, come sempre, per conoscere, esplorare, scolpire nella memoria un posto nuovo, sia per ricercare un posto dove passare confortevolmente la notte; inizialmente, alla vista non troppo lontana del falò, un moto di gioia e interesse mi coglie, data la convinzione di trovare una qualche specie di sagra, o comunque riunione allegra di popolani.

Ma questa supposizione dura poco: l'esperienza prima e, in modo più inequivocabile, le urla dopo, tradiscono la reale identità dell'evento che si sta consumando, e che mi spingono a far accelerare l'andatura di Mòl per quanto è possibile, e a giungere sul posto.

Dannazione... sono troppi... ed oramai è troppo tardi per fare alcunchè per quella povera donna.

Non mi conviene fare nulla: non credo di poter suscitare alcun sentimento in questa gente diverso da odio e disprezzo, in questo momento... Grande Onniscente, illumina le loro menti ottenebrate dall'ignoranza, e fai sì che pian piano le malvagità che ancora gravano su queste religioni pagane lascino spazio a saggezza e fratellanza

Sebbene i molti viaggi e i miei studi mi abbiano spesso messo di fronte a scenari come questo, non riesco a reprimere un moto di tristezza nei confronti della povera vittima, colpevole quasi sicuramente di semplici sospetti e superstizioni. E ancora una volta un pensiero va alla contraddizione insita in queste popolazioni, così piene di saggezza per quanto riguarda la vita in mezzo alla natura, il lavoro manuale e molte altre cose, ma così ottuse e arretrate in quanto a credenze e superstizioni.

Conscio di non poter far altro fermo il mio carretto ad alcuni metri dal falò, ed estratto il simbolo sacro di Boccob, il Grande Sapiente, reggendo questo con una mano e le redini del mio asino con l'altra sussurro a bassa voce una preghiera all'anima della presunta strega arsa viva, assicurandomi che nessuno discerna le mie parole onde evitare spiacevoli equivoci.

O Signore delle Scienze, o Eterno Onnisciente! Concedi a questa anima la pace di un giusto viaggio e di un riposo indisturbato. Impedisci al male di toccarla: la consegno al Tuo saggio giudizio. O Grande Indifferente, o Mistico Sapiente.

@DM:

Spoiler:  
3 cose:

1) grazie per il cibo!! :D

2) I colori che usiamo sono sfasati rispetto a quelli usati nel resto delle campagne che faccio, perciò abbi pazienza se per caso ogni tanto mi confondo :P

3) inizio promettente! ;)

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Giunta la sera, mi porto nella piazza centrale, seguendo il fiume di gente che si ammassa, curiosa, intorno al rogo. Assisto con distacco alla triste scena, stringendomi nel mantello per proteggermi dal freddo pungente. Il cappuccio mi copre la testa, nascondendo le mie fattezze da elfo.

"Stupidi uomini.. con le loro stupide leggi e credenze.." penso, guardando prima la donna straziata dalle calde fiamme del rogo e, poi, i volti dei villici intorno a me. "Non potevo capitare in un momento peggiore.. Ma.. Potrei sempre cercare di sfruttare la situazione a mio favore..." penso, poi, rigirandomi in tasca le poche monete che mi sono rimaste. "Farmi sorprendere a rubare qualcosa vorrebbe dire morte certa... Tuttavia.. Sono quasi a corto di monete e... tutta questa gente distratta dal rogo sembra fare al caso mio..".

@Dm

Spoiler:  
Rimango tra la folla, cercando qualche villico che mi sembra più benestante degli altri.. Una volta avvicinatomi cerco di valutare se posso compiere un piccolo furto con buone possibilità di riuscita e nel caso faccio rapidità di mano. Se, invece, valuto che il rischio è eccessivo, non faccio nulla e continuo a guardare il rogo in silenzio.
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@Dolrak Figlio di Dolthur

Spoiler:  

Provi ad ascoltare i mormorii degli spettatori. Non riesci a distinguere tutte le parole dei discorsi, ma solo frammenti di essi: <<...malato...cercava...erbe...notte...da sola ti dico!...stregoneria...villaggio...maledizioni...>>. Quanto basta per fare una ricostruzione credibile dell'accaduto.

@Marlamen Droverson

Spoiler:  

Che tu l'abbia voluto fare apposta o meno, aluni degli spettatori nelle file più retrostanti odono la tua invocazione. Si voltano verso di te, e con sguardo sopreso ma sorridente ti si avvicinano e gridano con tono esultante: <<Un frate! Un frate di Bocroc... Boccor... Bob... UN FRATE! Oh! Sapeste a cosa siamo scampati! E' la provvidenza degli dèi a farvi giungere sin qui, a quest'ora di notte per giunta! Quella strega! LEI è stata...>>

@Goffredo Galli

Spoiler:  

In un villaggio misero come questo non girano molti danari. Senza contare che tu sai perfettamente che i popolani non portano con loro i loro pochi averi in occasioni come queste, dove c'è tanta gente (per quanto questo aggettivo non si appresti molto a un numero così esiguo di persone, proprio perché di piccolo villaggio si tratta). Preferisci quindi non rischiare di far compagnia al corpo della ragazza, standotene saggiamente calmo.

A onor di completezza, specifico che vi trovate in un villaggio molto piccolo, quindi poche persone, poche case, poche strade. E' edificato sulla parte bassa di un versante, quindi la parte inferiore del villaggio è in piano mentre la parte superiore si inerpica per dare facile accesso ai terrazzamenti coltivati e per meglio godere della luce del sole.

Indipendentemente da qualunque cosa vogliate fare o dire, le vostre intenzioni sono interrotte da un lungo e sofferente lamento proveniente dall'oscurità poco oltre il limitare del tremolante circolo di luce creato dal falò. Una voce maschile, roca, stanca e tormentata.

<<Aaaaiutoooo.... aa... aii... aiutooo... per gli dèi...! AIUTATEMI!>>

Naturalmente non siete gli unici a udirlo. In diversi accorrono alla richiesta di soccorso, e dopo qualche secondo le torce permettono a tutti di visualizzarne la fonte: <<Il vecchio Fausto! Parla vecchio, che mai t'è capitato!>>

I vestiti laceri, alcune ferite ancora sanguinanti, si appoggia su un ricurvo e inumidito bastone di recupero per poi lasciarsi mollemente cadere a terra. Subito viene soccorso da una minuta donnina provvista d'aceto (considerata la panacea per i tempi), panni e acqua. Prima di intervenire con le medicazioni, però, lo lascia parlare: <<Concetta! Lei... lei... Ai Sette Termini... Alla terrazza di meli... go.. go... GOBLIN!>>

Goblin. Cattivo presagio. Non tanto perché saccheggiano e uccidono come una banda di codardi predoni, quanto perché possono rappresentare l'avengaurdia di qualcosa di più pericoloso. Una possibilità remota, certo, ma che anche il più ignorante e cocciuto dei villani tiene in considerazione.

Forse il freddo, forse lo sforzo, forse il troppo sanguinamento... i sensi abbandonano il povero vecchio, e la donna non esita oltre a pulire le ferite -alcune anche profonde- e disinfettarle. Persino l'effetto dell'aceto sulla viva carne non lo desta dallo stato di torpore in cui è sprofondato.

E forse, è meglio così.

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"Goblin??" penso "Quell'inutile e sudicia feccia.. Se riuscissi a scacciarli, potrei essere ben visto da questi villici ignoranti.. Non mi farebbe male un pò di buona reputazione di questi tempi.. Non vorrei che la loro ignoranza li spingesse prima o poi a interpretare la mia diversità come qualcosa di demoniaco e pericoloso.."

Mi faccio largo abilmente nella folla, cercando di dare meno possibile nell'occhio. Giunto in prossimità del vecchio ormai svenuto guardo attentamente il suo corpo, cercando di studiare le ferite che riporta sul corpo in modo da interpretare con quali armi possano essere state fatte.

"Goblin ha detto?" domando, rivolgendomi alla donna che lo ha soccorso. "Dove ha detto che si trovano?" aggiungo in seguito.

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Corro verso il vecchio per ascoltare cosa ha da dire . "...alla terrazza di meli...GOBLIN? Cosa vorrà dire ? le sue ferite, sangue , magari il vecchio è stato attaccato".

Nella mia mente cominciano a balenare una miriade di idee, domande, supposizioni di ogni genere.

@ DM , @Dolrak

Spoiler:  
Mi volto verso sinistra e guardando Dolrak: "Amico mio ,hai sentito anche tu le parole farfugliate dal vegliardo signore? O le mie orecchie sentirno male? Ha pronunciato veramente il nome dei Goblin?" Esito qualche attimo e continuo a fissare gli occhi di Dolrak come per cercare in lui forza al pensiero mio. "Compagno mio dobbiamo andare in quel posto "

@DM

Spoiler:  
Dopo aver interloquito con il mio amico provo a chiedere alla gente maggiori informazioni sul luogo menzionato dal vecchio e in tal caso mi recherò sul punto del misfatto

"finalmente un po di movimento , per Moradin , i miei muscoli si stavano intorpidendo . Sporchiamo un pò l'ascia col sangue di quella lurida feccia puzzolente di GOBLIN!!"

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@Khondar

Spoiler:  
"tu e la tua curiosità, khondar. A momenti ti perdevo con tutta questa folla!!! comunque sono riuscito a sentire che parlava di qualche posto e di Goblin... " subito dopo quest'ultima parola sputo per terra e in volto mi si stampa una specie di sorriso,direi al quanto malefico..."era ora!! un po di movimento!oramai la mia catena cominciava a stancarsi di me".Mi volto verso il primo uomo più vicino.. TU! indicami il posto che il vecchio ha menzionato!"

...GORK, spera solo che non siano tuoi schiavi!

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<<Mamma! Mamma! Guarda! Un Nano!>> La manina del bambino indica la prima delle due figure tozze che si avvicinano con irruenza. <<Ivano! Quante volte ti devo dire che se tuo papà ti sente dire le bugie poi ti tocca la cinghia! Dovresti saperlo oramai!>>

<<Ma mamma! Ti dico che è davvero lì! Dietro di te! Anzi no! DUE Nani!!>>

<<Ora basta sciocchezze! Adesso ti porto da tuo padre e....>>

Finalmente la donna si volta, e il suo viso rivela tutta la sorpresa, nonostante la penombra: <<Che gli dei mi siano testimoni se quei due non sono Nani! Nani in carne ed ossa! Non se ne sono mai visti da queste parti... non che io ricordi almeno. Non... non... avete... cattive intenzioni, vero?>> Mentre parla, stringe a sè quello che immaginate essere il figlio. <<Voglio dire... le storie dei vecchi vi raccontano come valorosi difensori, quindi non avete nulla a che fare con... con... i goblin... Vero?>>. Non fa in tempo a rendersi conto della sciocchezza appena detta, ma in ogni caso non l'avrebbe ritirata. La paura verso il nuovo non permette di essere scontati.

Alché un anziano si sporge: <<Nani! Shi, shi! Shono proprio Nani! L'ulcima volcia che cicordo di aver vishto quelli come voi fu almeno crent'anni fa! Almeno eh!>>

La sorpresa della nuova visione distoglie egregiamente l'attenzione dei presenti da Goffredo, che però si palesa non appena chiede informazioni -contemporaneamente a Dolrak e a Khondar- sull'accaduto. Il cappuccio alzato e la tremolante penombra non permette ai presenti di riconosere la sua razza.

Un ragazzo, che ha udito le poche e sconnesse parole del povero Fausto, alla vostra richiesta vi spiega nel dettaglio ciò che ha carpito.

<<Ebbene... Fausto coltiva meli, durante la stagione idonea si intende, nel suo terrazzamento lungo il versante sovrastante il nostro villaggio. E Concetta altri non è che la sua giovane nipote, l'unico membro della sua famiglia rimastagli nonché la stampella della sua vecchiaia. Sia chiaro, noi del villaggio facciamo quel che possiamo, quando possiamo, per aiutarlo... ma non possiamo... certemente essere... sempre... presenti...>> Tentenna nel terminare la frase, forse perché si è reso conto di aver detto qualcosa di assolutamente irrilevante nonché sconveniente.

Dietro di voi il raglio di un somaro accompagnato dal tipico rumore di ruote su ciottolato anticipa l'appropinquarsi di un quarto individuo.

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Scuoto la testa in segno di dissenso e penso fra me e me.."povero vecchio"

Mi scopro la testa ,fancedo ricadere sulle salle il cappuccio del mio mantello verde, cosi da far vedere il viso e la mia bellissima barba alla gente del luogo.

E' davvero imbarazzante sentirsi sopra tutti quei occhi che ti fissano straniti. "SMETTETELA DI GUARDARCI COSI'"

"Ragazzo guidacci nelle terre del vecchio Fausto,voglio capire , se li ci sono o meno Goblin, e se cosi fosse.....AHAHAHAH"

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Ascolto attentamente il ragazzo che ci dà spiegazioni, poi, scruto con curiosità e sospetto i due tozzi individui accorsi.

"Nani... E' la seconda volta che mi capita di vederne.. Esseri strani ad ogni modo.. Questi due sembrano combattenti.. potrebbero essere utili nella lotta contro i goblin.." penso, accigliando lo sguardo.

In quel momento il rumore di un carro, dietro di me, mi induce a voltarmi.

"Un frate.. Spero che non sia uno di quelli a cui piace tanto bruciare la gente, solo perchè diversa..." penso, poi, vedendo arrivare l'uomo sul carretto.

Sento uno dei nani chiedere al ragazzo di condurli nel frutteto del vecchio svenuto, così mi rivolto in direzione dei due e mi avvicino.

<<Signori nani..>> dico, guardandoli dall'alto verso il basso <<..Meglio se vi accompagni pure io al vecchio frutteto..>> aggiungo, poi, con tono perentorio.

<<Presto.. facci strada, ragazzo!>> esorto, infine, il giovane uomo al mio fianco.

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"questa loro insistenza nel guardarci mi disturba al quanto. Meglio stare calmi ed evitare fraintendimenti inutili, sei qui per tutt'altro motivo figlio di Dolthur".

La mia attenzione ricade sulla figura incappuciata che ci ha rivolto parola.. "Chi sei tu per decidere cosa è meglio o meno per noi! E soprattutto, quando ti rivolgi a noi il viso tienilo ben in vista!". Gli rivolgo le spalle alquanto infastidito.

Ascoltando il rumore provenire dalla spalle del gruppetto di persone, scorgo un prete seduto su di un carretto. "Preti... Sono sempre figure inquietenti, meglio restare vigile".

Mi rigiro verso khondar e il giovane uomo in attesa che mi venga fatta strada.

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Ehm... sì, certo, son sicuro che... forse... balbetto un po' insicuro su cosa dire ai paesani.

A cavarmi d'impiccio ci pensa il vecchio che pare rispondere al nome di Fausto, che con la sua entrata in scena sposta l'attenzione di tutti i presenti su di sè.

Vedendolo in condizioni abbastanza critiche scendo subito dal carretto, e dopo essermi fatto largo fra i presenti a colpi di Permesso! Fatemi passare: sono un guaritore! Scusi signora! raggiungo l'anziano signore e controllo il suo stato: apro un occhio, sento i battiti cardiaci e adopero tutte le tecniche insegnatemi al monastero per capire cosa è successo al mio nuovo paziente.

Spostatevi un poco, per favore: lasciategli aria A lui ma anche a me

@DM:

Spoiler:  
prova di guarire +8 per capire come sta, a quanti PF è, cos'ha subito, insomma tutto quello che riesco :-)
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@Marlamen Droverson

Ti avvicini al corpo sdraiato e tremante, cercando di sfoggiare la tua presenza e il tuo carisma, ma la timidezza tradisce le tue intenzioni. Nonostante tutto, con un po' di diplomazia, riesci a ottenere gli spazi e il silenzio che ti occorrono.

Spoiler:  

Non ti occorre molto tempo per capire che Fausto è stato aggredito da più individui. Le ferite sono sia da punta, sia da taglio, sia da lacerazione, ma in profondità vanno dal basso verso l'alto. Deduci quindi che gli assalitori devono essere stati particolarmente minuti: non occorre un genio per fare il collegamento con i goblin. Individui anche i segni inconfondibili di morsi e di unghiate, e ciò può essere un indizio -da prendere con le dovute pinze- sullo loro stato arretratezza. Come scrivevo prima, Fausto giace privo di sensi e valuti che una medicazione accurata possa non bastare, mentre un intervento di natura magica possa essere risolutivo.

@Dolrak Figlio di Dolthur, Khondar, Goffredo Galli

Vi rivolgete al ragazzo con fare perentorio, ma la sua titubanza tradisce scarso coraggio: <<Io... beh... forse... NO. No... mi spiace. Non voglio morire, e sebbene voi mi sembriate determinati e preparati a un combattimento, io... beh, io sono un arrotino. Non un avventuriero, ma... un arrotino! Cercatevi qualcun altro che venga con voi!>>

I presenti rumoreggiano, borbottano: chi è d'accordo, chi accenna a dargli del codardo ma non ha abbastanza coraggio da concludere la sua accusa...

<<Io. Posso farlo... Io. Conosco la strada, caccio lepri e sono quasi riuscito a predare un cinghiale la penultima volta. So muovermi bene tra i boschi, nonostante i miei zii insistano perché non mi allontani troppo. Ma sono capace!>> Un ragazzino, sicuramente meno che quindicenne, si fa avanti. Capelli schermigliati e castani, fisico asciutto, occhi verdi... il volto sporco e le vesti lise.

<<Ivo, no! Tu non andrai da nessuna parte!>> Si fanno avanti un uomo e una donna, con aria più preoccupata che severa.

<<Carlo, il cacciatore del villaggio, è partito per Varés a commerciare. Rimango solo io qui in grado di muovermi là sopra.>> Ivo protende il dito della mano sinistra in alto, verso l'oscurità.

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Osservo con attenzione il giovane ragazzo e l'uomo e la donna accorsi dietro di lui. "Quelli devono essere i suoi zii.. probabilmente è un povero orfano.. Devono volergli molto bene.." penso, distogliendo per un istante lo sguardo.. La mente vaga per qualche attimo, in cui rivedo come in un flash il volto dei miei genitori.. Storco la bocca, come per scacciare quel pensiero, e torno a fissare il giovane.

<<Sei sicuro ragazzo? Non è un lavoro per ragazzini della tua età questo.. Potrebbe essere pericoloso.. Dovresti ascoltare i tuoi zii!>> gli dico, avvicinandomi e appoggiandogli una mano sulla spalla. <<Potresti sempre spiegarci come raggiungere il frutteto e stare qui al sicuro!>> aggiungo, infine.

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Guardandomi la scena al fianco di Dolrak "..quelli devono essere gli zii del govane impavido, fanno bene a preoccuparsi , se li dovessero esserci realmente Goblin ci sarà di cosa preoccuparsi.."

Con tono alto e preoccupato cerco di esprimere il mio parere ai presenti.

"Costui , il quale ancora non si è degnato di rivelarci la sua identità , infondo, tutti i torti non ha. Se li ci sarà davvero chi da menare , quello non è posto adatto "pu un picciutteddu",Perciò se puoi indicacci la via ed ascolta i tuoi parenti che loro vogliono solo il tuo bene".

Detto questo , rivolgo uno sguardo minaccioso verso lo straniero incappucciato come per intimorirlo , e nello stesso momento colpisco il mio compagno con una lieve gomitata come per dire "amunì, guardalo pure tu,ho torto?"

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Lancio al nano un'occhiataccia da sotto il cappuccio. "Questo maledetto nano insiste affinché io mi riveli.. Non sa quali potrebbero essere le conseguenze se lo facessi in mezzo a questo gruppo di villici ignoranti.. Hanno appena finito di bruciare una strega.. E' comparso un gruppo di Goblin e, ora, dal nulla due nani ed un elfo.. Creature che mai avevano visto prima.. potrebbero reagire mettendoci tutti al rogo qui.. Devo dire che ho scelto proprio il momento migliore per venire in questo posto!" penso tra me e me.

Sono Goffredo Galli da Castelseprio, messere Nano! Mi pare che nemmeno voi ed il vostro amico abbiate svelato le vostre identità, presentandovi!>> dico, con fare provocatorio. <<Ad ogni modo.. Non vi preoccupate ora di quale sia il mio aspetto.. Mi sembra ci siano questioni ben più urgenti a cui pensare al momento! Il villaggio va salvato dall'immondizia Goblin! Mi pare il caso di collaborare!>> aggiungo, poi, alzando la voce e cercando di ottenere furbescamente il favore e l'approvazione dei contadinotti tutt'attorno.

@dm

Spoiler:  
Faccio una prova di diplomazia+2 per far smettere al nano di indagare sulla mia identità per il momento. Oppure una prova raggirare +5 sul popolo, per distogliere l'attenzione della gente dalla mia identità e portarla invece sulla minaccia dei goblin!
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"ma che coraggioso ometto!"dico al giovane uomo."però credo tu debba ascoltare i tuoi zii [OT grazie master xD] , meglio che ci indichi solo la strada, non vorremmo riportarti qui senza vita."

Poi mi volto verso la figura incappuciata, "hai perfettamente ragione uomo, qui ancora nessuno si è presentato però comprendici se noi siamo prevenuti nei tuoi confronti. Oggi giorno incontrare una persona incappuciata di certo non porta giovamento. Comunque io sono Dolrak Figlio di Dolthur, nato sotto la montagna Camaldoli."batto un pugno all'altezza del cuore.

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