Vai al contenuto

Il misterioso borgo di Uelzen


Magic Fox

Messaggio consigliato

Inviato

non bene come se non fossi mai stato colpito da dissenteria ma grazie a lei forse ora sto meglio.... Anche l'aver distrutto quel morto mi ha fatto stare molto meglio..... Sa che anche io ne so qualcosa di morti? Non sono un medico ma era evidente che quello era uno di quelli capaci di usare armi..... Questo me lo ha fatto un Ferus, così credo si chiami in gergo..... Era un po' troppo vivace e le fiamme non sono bastate subito a fermarlo, e così mi è bruciato addosso, ustionandomi.... Brutti ricordi....

lo dico riferendomi alla cicatrice sul mio petto e sospirando leggermente al ricordo

ma dopotutto non è che sia tanto triste.... Alla fine è stato distrutto ed è questo che conta davvero

Sorrido ampiamente e mi infilo nel letto mettendo le bombole sotto il letto e il lanciafiamme accanto allo stesso. Per sicurezza e seguendo i consigli del comandante dormo con l'accetta in mano (la mano è vicino alla base della lama per poter essere usata come un manganello affilato)


  • Risposte 201
  • Creato
  • Ultima risposta
Inviato

Lei crede davvero che in america sia diverso? Che il mondo non sia tanto impazzito quanto qui..

Andarsene.. volare via..

Sorrido lievemente al pensiero, torno a rivolgermi a Gheorg. Mi chiede quando ci siamo conosciuti, signore? E' stato molti anni fa, ero solo una bambina, per questo non si ricorda di me. Guardo per un istante alla mia destra e sospiro.

Oramai ci siamo, meglio tirare fuori tutto.

Continuo sussurrando, per evitare che qualcuno fuori dalla stanza ci possa sentire.

Si ricorda quella famiglia ebrea che ha salvato anni fa, le ha fornito documenti tedeschi per permettere loro di continuare la loro vita nel Reich.

Lo guardo negli occhi.

Ebbene, era la mia famiglia. E' per questo che le devo tanto signore.

Torno a guardare alla mia destra, sospiro, sorrido al pensiero di essermi tolta questo segreto e avergli potuto rivelare tutto.

Sempre con un lieve sorriso da bambina sul volto torno a fissarlo per cogliere la sua reazione.

Inviato

Il dottore annuisce sorridente. C'era ancora un "forse" di troppo fra lui e il fatto che la sua perfezione in campo medico venisse finalmente riconosciuta, ma per il momento tanto bastava. Saluta con cortesia Hans, e si infila sotto le coperte così di buon umore da non voler infastidire nemmeno un pochino il povero Albercht. Pochi secondo dopo che il suo corpo ancora vestito ha toccato il letto, il dottore sta già russando nella più ridicola delle pose.

Inviato

Friederch accetta volentieri sia i vestiti che la lametta da barba offertagli dall'Ispettore Generale. Subito si alza e si infila nel bagno per rasarsi e sistemarsi la faccia.

A quanto pare non può farne a meno.

Intanto che si rasa, Gheorg interroga Muller su quanto avvenuto anche se non capisce appieno ciò che dice il dottore, per quanto ne colga alcune sfumature.

Quando poi richiede di condurre l'interrogatorio dell'uomo con la ferita alla spalla, sostenendo che è la sua specialità, irrompe nuovamente Friederich.

Ora ha un aspetto decisamente più presentabile, con la barba lasciata solo leggermente a coprirne il volto e i capelli tirati all'indietro.

< Lo spero bene, her doktor. > vi dice lui < Perchè quando lo troveremo la spalla sarà solo una delle cose che gli romperò. >

A quelle parole tutti i presenti colgono un lampo di felicità negli occhi di Muller. Più ferite, più esperimenti!

< Con il vostro permesso mi ritiro nella camera. Grazie di tutto e se posso essere d'aiuto vi basta chiamarmi. Magari prima di coricarmi passo giù a prendere un altra porzione di zuppa. >

Dopo che sono tutti sono usciti Else riesce a confessare le sue origini e come Gheorg abbia recitato una parte fondamentale per lei e la sua famiglia.

L'Ispettore è visibilmente scosso da quella affermazione, ma qualcosa dentro di lui gli dice che c'è del vero nelle parole della ragazza.

Le mette una mano sulla guancia con gentilezza e la guarda profondamente negli occhi.

< E' proprio vero. Ora ricordo. >

L'aria è carica di sentimento mentre i due polizei si guardano negli occhi, vicini.

La luce delle candele tremola mentre Else tocca con la propria mano quella del suo superiore. La accarezza dolcemente, quasi a voler comunicare a Gheorg qualcosa.

Prendendo l'iniziativa la ragazza gli si avvicina, tanto da sfiorarlo con il volto, per poi legarlo a se con un bacio.

La luna crescente fa capolino, inondando di luce soffusa la stanza, mentre le candele lentamente muoiono.

Sul tavolo i rapporti, non più sfogliati quella sera.

La maniglia si gira piano e senza rumore la porta si spalanca lentamente per poi richiudersi.

Una figura indistinta passa silente di fianco al letto dove riposa il dottore, come al suo solito i una posa che ostenta il ridicolo.

Si avvicina in punta di piedi al letto dove si trova Hans per poi sfiorargli il viso.

Subito il membro della Feuerbrigade apre gli occhi allarmato. La bocca viene prontamente bloccata da una soffice mano femminile mentre agli occhi di Hans si rivela la persona che è venuta a disturbare il suo sonno.

Con labbra soffici inizia a baciarlo sul collo, per poi passare alla bocca. Hans, man mano che lei contiua la sua opera diventa sempre più avido e dimentico del dottore che dorme placido proprio vicino a loro stringe a se le forme snelle di Krista.

La ragazza inizia a spogliarlo velocemente, infilandosi nel frattempo sotto le coperte e sussurrandogli parole dolci all'orecchio.

Ad Hans non passa nemmeno per l'anticamera del cervello che quella situazione può essere strana. In fondo la ragazza aveva espresso molto più interesse per Amos che non per lui.

Impegnati nell'amplesso amoroso, i due amanti non si accorgono di fare un po' troppo rumore, svegliando così il dottore. Quest'ultimo, seguendo la propria inclinazione di terzo incomodo, non esita ad interrompere i due giovani andando vicino a loro per osservare meglio e per fare ricerche scientifiche della massima importanza (questo a quanto dice lui).

Imbarazzata Krista gli tira una sberla intimandogli di girarsi per poi coprirsi con dei suoi vestiti, gettati a terra poco prima.

Veloce, la ragazza vola via verso la sua camera, chiudendosi pesantemente la porta alle spalle.

La luna ha superato da molto lo zenit e si appresta a cedere il posto all'astro infuocato. La locanda Stadthalle è tranquilla, immersa nella pace.

Il sonno di Gheorg procede placido, forse più degli altri, mentre tra le sue braccia dorme Else.

All'improvviso entrambi sentono bussare alla porta e una voce si alza nell'aria.

< Her Inspektor! Sono Arno, Arno Koch. > dice la voce che riconoscete essere del polizei di stanza qui < Ho notizie ottime e urgenti. Abbiamo catturato l'assassino! Presto, dovete venire subito.

Con se aveva delle cose molto interessanti, roba pericolosa. >

Gheorg si alza pesantemente, ripensano che forse quella notte è stata un'errore, per andare ad aprire la porta.

< Scusi se la disturbo a quest'ora, her Inspektor, ma è urgente.

Ci serve la presenza vostra e della vostra collega. Presto. >

Sembra urgente, forse non è il caso di aspettare domani mattina.

Dolcemente svegli Else dal suo sonno e vi rivestite svelti.

Al seguito del vostro collega scendete le scale e vi addentrate nelle vie illuminate dalla luminosa luna.

Di corsa giungete davanti alla centrale della Gestapo locale.

< Presto, è di sopra. Ha detto che vuole parlare solo con voi. >

Inviato

Spoiler:  
Autorizzato dal master a dire quanto segue (riguardo a quanto diverge da quello che ha scritto) XD

Trovano subito l'assassino? Che strana coincidenza...non mi piace.

Guardo else dormire. Non la sveglio.

Silenziosamente prendo i vestiti e li indosso, mettendomi al fianco la spada.

Sul blocco note scrivo poche righe, lasciandolo li' vicino al letto.

@biglietto.

Spoiler:  
Sono uscito un attimo, sono stato chiamato da Arno. Torno entro 30 minuti, non preoccuparti.

Fai la guardia ai fascicoli o meglio ancora dormi se leggi questo messaggio.

Se non sono tornato entro 1:30h non venire da sola, chiama rinforzi.

Fatto cio' silenziosamente esco chiudendo la porta, un po' con la testa fra le nuvole.

Ma che ho fatto...santo cielo, potrebbe esse mi figlia e abbiamo... Sara' meglio che poi parliamo del nostro rapporto...ma intanto devo pensare a questa stranezza.

Vorrei portarmi il dottore, ma non posso rischiare se fosse una trappola non voglio rischiare: se è tutto ok lo faro' chiamare. Credo che si divertirà.

Mi faccio condurre dal Gestapo verso dove mi vuole portare

Inviato

< Forza, venite. > intima Arno.

Gheorg lo segue silenzioso, con la mano che tamburella sul pomo della spada che porta al fianco.

Salite le scale ti si para davanti una persona con la faccia coperta che se ne sta seduto su una sedia.

Le mani sono legate dietro lo schienale in modo da non permettergli movimenti. Per ulteriore sicurezza Spitz è posto a qualche metro da lui con un manganello in mano, pronto ad intervenire per sicurezza.

Incredibile, quei due c'è l'hanno fatta. Hanno catturato il misterioso assassino.

L'Ispettore si avvicina all'uomo che non mostra il viso per esaminarlo meglio.

Gli solleva la testa per vedere negli occhi la persona che ha ucciso a sangue freddo così tanti innocenti ma prima che possa anche solo sfiorarlo, Gheorg sente un dolore lancinante alla gamba destra.

Cercando di opporre resistenza cade in ginocchio, il sangue che inizia a colare dalla ferita.

Il rumore era inconfondibile, qualcuno gli ha sparato.

Arno e Spitz si guardano intorno agitati, a quanto pare non si aspettavano questo risvolto.

< Meglio se non ti agiti troppo. > dice una voce alle sue spalle < Non vorrei che morissi per dissanguamento. Non subito almeno, her Inspektor. >

Gheorg si gira per vedere chi gli ha sparato e la sua sorpresa è così grande da non riuscire a proferire parola.

Davanti a lui, che troneggia spavalda c'è Krista.

< Non credevo che saresti venuto, devo ammetterlo. Tutta la situazione puzza di trappola lontano un miglio. Eppure eccoci qui, io, te e Al. >

Indica così il prigioniero non più tale dato che quello che si rivela essere davvero Albrecht si alza in piedi. Non era mai stato legato.

< Hai perfettamente ragione, Krista. > dice di rimando il reporter, non più balbuziente < Finalmente posso smettere di parlare come uno scemo. E posso anche sbarazzarmi di questi. >

Albrecht si toglie i suoi occhiali e li butta a terra, lontano da lui.

< Non era questo quello che doveva succedere. > irrompe nella discussione Arno < Ci avevate detto che non avreste fatto nulla di male. E che ve ne sareste andati. >

< Certamente, ce ne andremo dopo aver sistemato le nostre faccende. >

< Scusateci per le nostri rudi maniere ma un traditore del Reich non può avere altro trattamento se non questo, dico bene her Inspektor? >

Avanza Krista, sempre puntando la sua pistola verso di te.

< Allora, dov'è la cara Else? Sai quanto sono rimasta sorpresa quando Albrecht mi ha riferito della preghiera in ebraico? E noi che eravamo venuti quaggiù per altri motivi. >

Gheorg mostra reticenza nel parlare. Non vuole parlare di Else, non vuole consegnarla a due pazzi.

< Poco male. Albrecht, va in locanda e uccidila. Fatti accompagnare da her Spitz che qui ci penso io. >

Annuendo Albrecht e Spitz, sempre più a disagio, si incamminano per compiere la messa a morte de Else.

< Ma torniamo a noi, her Inspektor. E' curioso quanto poco cauto sei stato nel dire al mio caro collega la tua vera natura. Mi permetto di citare: "Perchè quegli invasati si occupano solo di due cose: traditori ed ebrei. [...]

Già normalmente non avrei indagato, ma volevo farti sapere che nel caso tu sia coinvolto in una di queste due [...] a me non importa e potrei far decadere eventuali future indagini a riguardo."

Ci è bastato mettere insieme l'affermazione con la preghiera ebrea e siamo arrivati alla logica conclusione che tu sei un tradire. >

Krista scocca un sorriso gelido a Gheorg, mentre lo scruta con occhi glaciali. Sembra davvero divertita da quella scena.

< Da quanto tempo fai queste cose eh, her Inspektor? Pensavi davvero che noi non ce ne saremmo accorti? Nessuno fugge al pugno di ferro delle SS! >

La sua pistola esplode un altro colpo che va a finire sulla coscia. Gheorg urla dal dolore.

< Forza, dimmi dove hai nascosto quelli della tua specie? >

Per tutta risposta gli sputi addosso.

Un altra serie di colpi va ad impattare sulla gamba destra. Il dolore è atroce ma non svieni.

Krista ti si avvicina e inizia a premere con la scarpa sulla ferita a te inflitta.

< Voglio delle risposte. E le voglio ora. >

Con il favore delle tenebre Albrecht e Spitz arrivano alla locanda. Lentamente, senza fretta salgono le scale.

Albrecht estrae la sua pistola, tenuta nascosta fino a questo punto.

Accedono al corridoi e si separano. Spitz andrà nella camera che le due ragazze occupavano, mentre l'agente SS forza la serratura della camera ed entra dentro. Premurandosi di non fare rumore va a controllare il letto, trovandolo pieno.

Guuarda Else dormire placida per una frazione di secondo. Poi mette via la sua pistola ed estrae un coltello affilato.

Piano e silenzioso lo porta vicino alla gola della ragazza. Con un rapido movimento di mano ne squarciala sottile pelle.

Else si svegli di soprassalto, il dolore lancinante che sconfigge il sonno. Nei suoi occhi vede l'immagine di Albrecht che le sorride. Un sorriso freddo e distante, colmo di disprezzo.

Fa per urlare ma qualcosa le soffoca le parole in gola.

Il rosso liquido sgorga a fiotti, spargendosi caldo per tutte le lenzuola.

Lentamente la vita abbandona la ragazza. La vista le si sta annebbiando mentre cerca di colpire Albrecht.

Tentativo vano dato che l'uomo è rapido a sottrarsi ai colpi. Subito esce per chiamare il suo compagno, armato di un'accetta.

Gli ordina qualcosa che però la ragazza non sente. Non sente ormai più nulla.

Lo sguardo si oscura completamente mentre la ragazza abbandona tutte le ansie e le preoccupazioni dietro di se.

L'ultima cosa che vede è il volto di Gheorg, sempre presente, sempre affettuoso, sempre protettivo. Ma questa volta non era li con lei a proteggerla.

@Gheorg Buntz

Spoiler:  
-6 a vitalità, penalità di -4 a tutte le azioni. La tua posizione non ti permette di sfoderare la spada o difenderti in alcun modo.

@Else Schuster

Spoiler:  
Purtroppo per te i giochi sono finiti. Mi dispiace ma sei morta e il tuo Risveglio avverrà solo fra qualche ora.

I tuoi assassini hanno tutto il tempo per smembrarti.

Inviato

Ruggisco rabbioso quando Albreicht fa' per uscire.

Uomo senza palle! Uccidere una donna nel sonno. Avevo ragione su di voi, MER*E!

Ha pregato in ebraico?!? diavolo, me lo avesse detto...beh, almeno non avranno gli altri.

Li guardo sorridendo beffadramente.

Credete veramente che io mi faccia fregare VERAMENTE da una trappola simile? Mi spiace put**na, ma non avete avuto pazienza, ed avete pe-

A metà frase mi mordo violentemente la lingua tagliandomela. Sputo in faccia alla SS, crollando a terra, ridendo mentre la vita scorre via. Else...perdonami...non ti ho protetta...

Hanculo Hihler, htronshi

Inviato

Mentre Gheorg si morde la lingua e sputa sangue verso l'SS, Krista gli assesta un vigoroso calcio nel tentativo di fermare il suo folle gesto.

L'Ispettore Generale sviene in una pozza di sangue, lo stesso che continua a sgorgare dalla ferita autoinflitta alla lingua.

< Sporco cane. > dice sprezzante Krista mentre la vita di Gheorg scivola via dal suo corpo mortale, lasciandosi dietro solo un involucro di carne che presto avrà fame.

< Si è lasciato morire pur di tacere. Che peccato, ora dovremo torchiare tutti i suoi collaboratori e iniziare a rastrellare ogni abitazione, ogni singola anima che è entrata in contatto con questo verme.

Un lavoraccio. >

< C-cosa intendente fare ora, fraulein Krista? > chiede turbato Arno.

< Ora tu smembrerai il corpo di questo traditore prima che voglia vendicarsi. Mir raccomando fallo per bene.

Dopodichè andremo a prendere i due sedicenti ebrei che si nascondono in questo buco di città. >

< Chi intendete? >

< Ma ovviamente Edgard e Lis Richter. Sono gli unici che corrispondono in toto ai parametri delle mie ricerche. >

< E Albrecht? >

< Fai un po' troppe domande tu. Ti basti sapere che a quest'ora Albrecht avrà già sistemato l'ebrea, per poi rendere meno pericolosi i suoi compagni. Giusto per impedire colpi di eroismo.

Ora, sbrigati a prendere quell'accetta e smembra il cadavere. >

L'ascia di Spitz gronda sangue, mentre la ripone al sicuro dopo aver membrato quello che resta di Else. La stanza è completamente cosparsa del rosso liquido quando i due vanno fuori, diretti verso l'abitacolo di Hans e di Muller.

Qui Albrecht usa la sua chiave per aprire la serratura ed entrare dentro, facendo meno rumore possibile.

E' diretto verso il letto di Hans, dove sa esattamente cosa cercare. Il giorno prima lui aveva sentito dire dall'uomo ustionato delle bombole false del suo lanciafiamme all'ormai defunto Ispettore Generale.

Avvicinandosi con passo felpato si mette alla ricerca di tutte quattro le bombole di flammol, sia vuote, sia piene.

Una volta raccolte tutte le passa la suo compagno che, andando in un altra stanza le svuota nella doccia per poi riempirne due di acqua normalissima.

Fatto questo Albrecht si assicura di rimetterle a posto.

< Ecco fatto, questo dovrebbe prevenire conflagrazioni di sorta, se questa testa calda vuole spararci addosso. > sussurra la suo turbato compagno.

Sempre silenziosi escono in strada, diretti al luogo di incontro con Krista e Arno.

La notte sta per lasciare il posto all'alba per quanto non si veda ancora il rossore del passaggio di luminosità.

Friedrerich arriva veloce e rumoroso, svegliando tutti i membri della nuova spedizione.

< La situazione sta degenerando. > vi dice quando vi ha riuniti tutti < quei due, i giornalisti, sono falsi. Ho seguito l'her Inspektor proprio davanti alla stazione della Gestapo. E' morto.

Suicidio, pare, al posto di proferire parola sulle sue azioni. A quanto dicono le SS, perchè di SS stiamo parlando, era un traditore che proteggeva traditori, rinnegati ed ebrei.

Gli hanno sparato ad una gamba per interrogarlo ma non ha funzionato, e la cosa peggiore è che hanno fatto fuori anche Else. Dannazione! >

Inviato

Per un'istante, un solo minuscolo istante, il dottore pare conservare ancora la giovialità che gli è propria. L'ultimo istante della sua vita.

<M-morti?> balbetta in un sussurro, quasi non comprendesse il senso di quelle parole.

Poi un'ombra passa nel suo sgurado, il volto si fa pallido, gli occhi iniettati di sangue. I muscoli facciali si contraggono in una maschera di orrore, il respiro si fa violento, convulso e irregolare, quasi inciampasse sui denti del dottore trovando a malapena una via d'uscita.

<FUORI DAI PIEDI!> grida con un accesso d'ira improvvisa e violentissima. Prende l'accetta del Feuerbrigade, colpisce chi gli è vicino fino a prendere Friederich per il colletto fino a sbatterlo contro il muro della locanda. L'arma a un solo centimetro dalla sua gola.

<Dove si trovano. Dimmelo ORA!> Grida con cieca agonia.

Ottenuta la triste risposta il dottore non degna nemmeno più degli astanti di un singolo sguardo: carica invece la porta come un toro inferocito mirando fendenti con la stessa veemenza di una bestia impazzita dal dolore. Bastano pochi secondi e la porta viene sistematicamente fatta a pezzi dalla sua furia, bastano pochi secondi e a essere fatta a pezzi non è soltanto la porta.

La vista che gli si para davanti gli attraversa gli occhi come una lama arroventata. La mano gli trema, l'accetta gli cade, le sue gambe non lo sorreggono. Crolla in ginocchio innanzi al cadavere smembrato di Else, in preda a una miscela terrificante di dolore, odio e sbigottimento. <Io... Dottore... Medicine...> riesce a balbettare ridotto a uno stato di catalessi. Poi le sue mani corrono alla borsa con movimenti convulsi, ne rovesciano il contenuto, sbattono il contenitore contro un muro. Come un tossico strafatto di epinefrina il dottore cerca qualcosa che non troverà mai: dalle sue labbra escono sussuri, gemiti, inutili considerazione mediche. Inizia a ripetere sempre più veloce, sempre più alzando il tono della voce, tutto quello che sa sulla sua medicina. Piano piano, il sussurro diventa gemito, il gemito diventa pianto, il pianto diventa urlo. Per la prima volta in cinque anni le lacrime trovano posto sul volto scavato del dottore, ora straziato in un accesso che non sembra concedergli né tregua né termine. Il suo corpo viene ora scosso da violenti brividi, il suo tono di voce di aspro e gracchiante, intriso di una disperazione tanto glaciale quanto priva di vie d'uscita. Il crescendo d'agonia, continua per svarianti secondi, fino a terminare con un lungo e prolungato grido di puro dolore.

Poi più nulla.. per un istante. I gemiti sono ripresi ma non sono più li stessi. Qualcosa si è rotto dentro di lui, qualcosa che non pensava potersi più spezzare di così. Ora li udite distintamente: non gemiti, ma risa. In pochi secondi il dottore è scosso da un'allegria vuota di emozione, vuota di rabbia, vuota di qualsiasi cosa. <No... non medicine...> ridacchia come divertito dalle sue parole. Annuisce più volte con faccia da ebete. <Dolore... ja,ja.> Si rialza dal corpo con il sorriso della follia sul volto.

<ORA DOTTORE PRESCRIVE DOLORE!>

Spoiler:  
Difetto guadagnato: Disturbo Mentale Grave (Psicosi)

Difetto guadagnato: Disturbo Mentale Grave (Schizzofrenia)

Inviato

calma calma calma...... Sapete che quando si parla di SS non si scherza..... Non vorrei sembrare un pusillanime ma qui si sta parlando dei fedelissimi del führer e senza neanche doverlo dire avranno tutti i contatti che vogliono...... Ammettendo che vogliamo fare giustizia e mettendo caso che ci riuscissimo avremmo comunque il resto di quei mastini alle calcagna.... Io dico che dobbiamo continuare a far finta di niente e cercare "gli assassini dei nostri compagni", che pensiamo siano al castello nel passaggio segreto..... Magari richiamando albrecht con noi, ma penso sarebbe sospetto.... In ogni caso mentre decidete sul da farsi vado a prendere la mia attrezzatura...

Spoiler:  
teoricamente il flammöl essendo una sostanza volatile è più leggera dell'acqua e quindi dovrei accorgermi immediatamente dello scambio in base all'enorme peso aggiunto...(non è metagame, mi stavo davvero preparando per andare a prendere il lanciafiamme visto che saremmo ritornati al castello) al limite decidi tu se lo capisco o no..

Vedendo la reazione del dottore prima che possa smontare la porta a mazzate tento di prenderlo per il collo, stringo e lo sbatto contro il muro

mi stia a sentire bene dottor Müller perché non lo ripeterò due volte: il suo dolore è comprensibile, ma qui in gioco c'è la vita di tutti, non solo la sua.... Come pensa che vedranno krista e Albrecht questa porta se fosse sfondata eeh?? Capirebbero che sappiamo e saremmo morti TUTTI!!! Il dolore è giustificabile, ma non il suicidio e ora io le ORDINO di riprendersi e contro ogni buon senso rischierò per la sua vendetta, dopotutto siamo già nel loro mirino, tanto vale farci sotto anche noi...

Spoiler:  

Credo che le prove siano su:

Forza fisica pura la prima (4) e comando puro la seconda (6)

Intendo quelle dove lo sbatto al muro e gli ordino di riprendersi

Inviato

ignorare il dolore??? farglela passare liscia?? e a che scopo, così che poi possano continuare a seminare dolore e paura??? no... meglio essere un fuggitivo che ne ha uccisi un paio, o morire provandoci, piuttosto che lasciare correre....

pensando ciò perndo il mio equipaggiamento e me lo metto in spalla, e il fucile con ottica in mano, e lo carico

quella *******, prima fa tanto la carina, la simpatica, fa s***o con me e poi questo??? le piacevo un par di p***e.... lo ha fatto solo per farmi stare buono mentre lei compiva i suoi piani... Non conoscevo bene herr Gheorg, ma era pur sempre il mio superiore, e la povere Else, ridurla a quel modo... questo è troppo, giuro che, in un modo o nell'altro, li vendicherò

poi dico a bassa voce, di modo che mi sentano solo i presenti:

puoi pensarla come ti pare Hans, ma io non lascio più correre. Hanno ucciso il mio superiore e guarda come hanno ridotto questa povera ragazza... Io non lascio più correre, meglio un'intera vita da fuggitivo che un solo giorno di più a fianco di queste bestie, che per un nulla ti prendono e ti riducono a brandelli, senza nemmeno darti la possibilità di reagire... che razza di bestie codarde sono se non hanno nemmeno il coraggio di affrontare le proprie vittime senza pernderle di soppiatto? No, io non ci stò più, entro sta sera il mio fucile, in un modo o nell'altro ucciderà quelle bestie, dopo di chè me ne andrò per sempre... Ne ho abbastanza di questo posto...

poi rivolgendomi al dottore:

dottore, so che tra noi ci sono state delle divergenze, ma se anche lei, come me, desidera vendicarsi è il benvenuto. Il piano è semplice, io mi apposto sul tetto dell'edificio più alto che dà sulla piazza centrale, e una volta che sarò in posizione lei dovrà attirare i due giornalisti, o meglio le due SS nella piazza sottostante, dopo di che penserò io al resto. Che ne dice, ci stà? Chiunque, come me e il dottore voglia vendicarsi, è il benvenuto.

dopo di che mi avvio verso la porta e, prima di uscire aspetto di sapere chi è con me

Inviato

non dico che non dobbiamo vendicarci, dico solo che dobbiamo essere prudenti: se herr Gheorg è stato ucciso alla stazione di polizia con ogni probabilità anche i poliziotti del posto saranno loro compari.... Se vogliamo colpirli e fargli veramente male dobbiamo elaborare una strategia adatta: sparargli contro e basta non farà che condannarci definitivamente... Poi vi aiuterò al massimo delle mie capacità ma non voglio azioni suicide e insensate...

Inviato

Il piano che propongo io è:

Hunold e il nuovo arrivato aspettano nella piazza principale le 2 SS e gli unici 2 membri della polizie per chiedere spiegazioni. Nel frattempo io starò appostato all'ultimo piano di una delle case che danno sulla piazza, mentre tu Hans starai con me, e controllerai che nessuno venga a disturbarmi, e con noi ci sarà anche il dottore, che dovrai tenere d'occhio per evitare che mandi in fumo il nostro piano. Una volta uccisi loro, e ciunque cerchi di aiutarli, voi due ( mi riferisco a Hunold e al nuovo arrivato ) prenderete tutto ciò che questi b******i hanno addosso e vi dirigete alla stazione, aspettandoci poco fuori in un una zona sicura. Noi trè invece passiamo prima dalla stazione di polizia per vedere se herr Gheorg aveva con se qualcosa di importante, dopo di che vi raggiungiamo. A questo punto se ci riusciamo ci impossessiamo della locomotiva di un treno e con quella scappiamo verso la francia. Se qualcosa va storto e non riusciamo a prendere possesso della locomotiva, scapperemo attraverso le brughiera, tanto mi è capitato altre volte di dover restare in posti così pericolosi, quindi so come sopravvivere, in più ora possiamo chiedere anche alla padrona della locanda di darci il maggior numero di provviste che riusciamo a portarci dietro, così razionandole avemmo cibo assicurato per un po di tempo, e in più se tu Hans riuscissi a riempire anche solo una delle tue taniche, anche se tutte e due sarebbe meglio, con dell'acqua, avremmo anche quella per un po. Se a tutto ciò aggiungete la mia bussola e la mia cartina della germania, dovremmo riuscire a raggiungere il confine con la Francia. In più prima di lasciare questa locanda dobbiamo recuperare l'equipaggiamento di herr Gheorg e di Else e qualsiasi altro equipaggiamento che le 2 SS possono aver lasciato qua. In più se pensate che ci manchi o possa servire qualcosa possiamo prenderla qua dalla locanda.

Questo è il mio piano, se qualcuno di voi ne ha uno migliore parli ora, se no all'opera, iniziando col recupero/completamento dei nostri equipaggiamenti, dopo di che vediamo di fare fuori quelle maledette SS.

E per l'amor di dio toglete quell'ascia dalle mani del dottore, in quello stato è l'ultima cosa che gli voglio vedere in mano. Mentre lei dottore tenga un po di contegno e raccolga tutti i suoi strumenti da terra e gli rimetta a posto, potrebbero servirgli in futuro.

mentre dico ciò vado dal dottore e gli tolgo l'ascia e la ridò ad Hans, e in seguito, se c'è dell'equipaggiamento di herr Gheorg nella stanza lo prendo e guerdo cosa c'è, e in base a cosa ce vedo come spartirlo.

prendo una sigaretta e mi metto a fumare.

Inviato

Mentre il dottore batte con forza i pugni sulla porta nel vano tentativo di sfondarla a mani nude, Hans gli si avvicina per sbatterlo contro il muro e ordinargli di calmarsi.

Purtroppo una volta bloccato Muller, Hans è pervaso da numerose fitte di dolore su tutto il corpo.

Mollando la presa e accasciandosi a terra stringendosi la testa fra le mani, lascia libero il dottore che svelto prende l'ascia del Feuerbrigade.

Tirando un colpo dopo l'alto riesce a smembrare il legno della porta ed immettersi all'interno. La scena che si para davanti ai suoi occhi, come a quelli di tutti quanti, è il corpo smembrato per bene della povera Else, ridotta ad un cumulo rossiccio di carne e ossa.

A quel punto Muller cade a terra per frugare nella sua valigetta, balbettando qualcosa su delle medicine. Inutile tentativo, il corpo è messo tropo male.

Tutti quanti sentite un dolore acuto, tanto che a mala pena riuscite a rimanere in piedi.

Il dottore è come impazzito, più folle del solito. Soltanto il trafficare di medicinali lo tiene occupato mentre voi altri decidete sul dafarsi.

Hunold se ne sta in disparte, consico del fatto che tutto ciò è successo sotto la sua supervisione. Lui è un addetto alla sicurezza di ufficiali, avrebbe dovuto sincerarsi che Gheor fosse al sicuro.

Dopo che Hans e Amos, dopo che si sono ripresi dal dolore scemante, iniziano a discutere sul da farsi. Ora devono affrontare ben due SS.

Amos propone un piano che permetterà loro la fuga verso la Francia, verso le Terre Perdute.

< Ottimo piano, davvero. > inizia a dire Friederich < Se non fosse per dei particolari. Primo, in questa città ci sono solo due poliziotti della Gestapo. Solo due e credo che le SS sappiano riconoscerli, quindi a meno che qualcuno di noi non sia capace di mutare il proprio volto la vedo dura.

Secondo, come dovremmo fare ad attirare solo quei due? E se arrivassero anche le SS?

Terzo ed ultimo......lui. >

Conclude indicando il dottore.

Egli, veloce in modo impressionante si fionda su Friederich, sbattendolo al suolo.

Gli chiede dove sono i responsabili di quella barbaria.

La risposta è una, la centrale della Gestapo, così Muller, dimentico di tutto ciò che i suoi compagni hanno detto, si fionda verso l'uscita.

Per strada la notte è sul finire, il cielo si sta già rischiarando ma al dottore non importa più di tanto. Nella sua mente ormai malata c'è posto solo per un unico pensiero: vedere morti i responsabili.

Percorre di corsa le stradine acciottolate e antiche di Uelzen fino a che non arriva alla centrale deserta.

A quanto pare non c'è più nessuno, se ne sono andati tutti.

Cercando con più attenzione Muller si ritrova davanti alle celle, tutte vuote se non per un mucchio rosso e sanguinante posto dietro le sbarre.

Non ci sono dubbi, tutto ciò che rimane di Gheorg si trova lì, smembrato e fatto a pezzi in modo che non possa nuocere a nessuno.

La disperazione assale il dottore mentre grida al mondo il suo strazio. Una mano gli si poggia sulla spalla.

E' Friederich che lo ha seguito, probabilmente per evitare che commettesse sciocchezze.

Il superstite sta per proferire parola quando anche lui viene colto da spasmi di dolore acuto su tutto il corpo. Un dolore innaturale.

Ma un urlo si leva nell'aria, un urlo femminile che il dottore ben conosce: Krista.

Inviato

Al sentire la voce, nello sguardo del dottore non rimane più nulla di umano. Con l'accetta nella destra, la pistola nella sinistra e la follia negli occhi inizia a muoversi nella direzione delle urla, non provando altro che la più truce impazienza di metterle le mani addosso. Dalle sue labbra, contratte in un vuoto e sinistro sorriso, inizia a uscire una cantilena tanto infantile quanto agghiacciante:

"Quando un po’ mi sento male,

Io non vado in ospedale,

Se ho un piccolo malore,

mamma chiama il Dottore.

Viene a casa lui di corsa,

Porta una grande borsa,

Con alcune medicine,

Le ricette, le punturine.

Io a volte ho paura,

Se mi fa una puntura,

Ma il Dottore intelligente,

Rassicura il suo paziente.

A me piace il mio Dottore,

Che mi cura con amore,

Con pazienza e cortesia,

Ogni male manda via."

Inviato

GYAAHHH!!!

Mentre il dolore pervade il mio corpo lascio il dottore e mi appoggio ad un muro per sorreggermi mentre guardo Müller sfasciare la porta, impazzire e correre fuori in cerca di vendetta...

GH!!! Inseguiamolo, quello si farà ammazzare e non voglio altre persone sulla mia coscienza...

Appena mi sono ripreso corro a prendere il mio lanciafiamme, mia ultima arma oramai visto che il "dottore" si è preso la mia accetta

Inviato

sconcertato dagli improvvisi dolori che assalgono me e i miei compagni, quando il dottore se ne va, e non appena mi riprendo, prendo velocemete le mie cose, quelle di Else e di herr Gheorg (se ci sono ancora) e cerco di seguire il dottore. Mentre lo seguo mi guardo in giro per vedere se ci sia un qualche tipo di veicolo, che non sia un treno, che possiamo usare per andarcene da qui.

maledizzione, dopo tutto ciò che è successo ora impazzisce il dottore, perfetto....

<giusta osservazione Hans, meglio trovarlo e seguirlo prima che si faccia male, o meglio, prima che faccia male a torppe persone>​

Inviato

Alla centrale della Gestapo, il dottor Muller, sentendo l'urlo in lontananza di Krista, si mette a cantilenare una qualche filastrocca inquietante mentre ciondola verso la porta di uscita con l'accetta di Hans in mano.

Indubbiamente la follia l'ha pervaso fin nel midollo. Non si sarebbe fermato davanti a nulla pur di vedere il sangue delle SS.

< Ragazzi, avete sentito anche voi? > chiede Hunold ai suoi compagni dopo aver sentito il grido < Se non erro è la voce di Krista e sta gridando. Forse aiuto, forse di dolore.

Dovremmo andare, scommetto che il dottore è già diretto li e visto il suo stato mentale potrebbe fare una qualche pazzia. >

Rapidamente tutti voi acconsentite a correre a perdifiato per intercettare il dottore.

Trovare il luogo di provenienza del grido non è facile ma fortunatamente il vostro addestramento militare vi aiuta nell'impresa. Con la piantina del piccolo borgo in cui vi trovate in testa ipotizzate il luogo di provenienza del rumore e subito vi dirigete.

Il posto è una piccola piazzetta davanti a Sant. Marienkirk. Le strade acciottolate ancora bagnate di pioggia e le case rustiche fanno da contorno ad una scena orribile.

Da una parte stanno il dottore, appena arrivato e con uno sguardo folle, insieme a Friederich. Davanti a loro e a voi ecco che si presenta una scena orribile ala vista.

Tra i pezzi di vetro sparsi sul terreno è adagiato il corpo di uno degli agenti della Gestapo di stanza a Uelzen con la schiena spezzata e varie ferite su tutto il corpo da cui sgorga copioso sangue purpureo.

Vicino a lui ecco che si trova Krista. Ma del magnifico corpo della SS non è rimasto nulla, solo l'idea.

Il suo viso è contratto in una smorfia di dolore mentre le mascelle si contraggono spasmicamente nel tentativo di mordere un corpo vivo.

Tutta la sua pelle è secca, come disidratata, mentre si possono intravedere organi interni ed ossa. La gamba sinistra è divelta, la rotula sporgente verso l'esterno.

I polsi sono in una posa innaturale e indubbiamente dolorosa.

La visione è orribile, una finestra nell'Orrore.

Amos e Hunold al vedere la ragazza così trasformata iniziano ad indietreggiare. Prima lentamente, poi sempre più velocemente. Alla fine si mettono a correre lontano, per nascondersi dagli orrori che hanno visto.

Friederich ha una reazione migliore, in quanto è fermo immobile con gli occhi spalancati e un leggero tremolio.

Hans, abituato ai Morti, riesce a resistere al disgusto della scena ed imbracciare saldo il suo fido lanciafiamme.

Muller, dal canto suo è troppo folle per poter provare un briciolo di orrore o paura.

@Hans Voigt

Spoiler:  
Mentre sollevi la tua arma ti accorgi che in qualche modo il suo peso è variato. Il tuo istinto ti suggerisce che mentre Albrecht o Krista erano nella locanda hanno in qualche modo sostituito il flammol con un qualche altro liquido al fine di rendere il lanciafiamme inutilizzabile.

Questa è l'unica spiegazione che ti viene in mente, insieme al fatto che ti devono avere sentito parlare con Gheorg a riguardo delle taniche finte.

Inviato

*BESTEMMIA DI PROPORZIONI APOCALITTICHE!!!!*

@tutti

Spoiler:  
(Ovviamente non vado a bestemmiare su un PBF)

Nell'istante esatto in cui mi rendo conto che la mia tanica non è piena di flammöl ma di un altro liquido la tolgo dalle mie spalle e con un urlo disumano carico krista e tento di sfondarla di mazzate usando la tanica come una specie di mazza (30 kg di devasto).

Continuo a martoriare il suo corpo e quello dell'altro morto fino a che non mi stanco io o non si rompe la tanica riversando il liquido contenuto all'interno in una sinfonia di urla rabbiose

@Cartomante

Spoiler:  

Non so che prova devo fare, quindi: coordinazione=6, forza fisica=4, mira=7.... Per altro chiedi pure

Inviato

E invece l'orrore negli occhi del dottore c'è comunque. Si tratta però di un orrore ben diverso da quello che assale gli altri: mentre guarda il cadavere semovente dell'ex SS, il sapore dell'acredine e della bile riempie il suo palato. Qualcuno era quasi riuscito a sottrargli la sua vendetta. Quasi.

Avanza a passi lenti verso il cadavere della donna, mentre il feuerbrigade si lancia, arma alla mano verso il morto per farlo a pezzi. Basta un'occhiata del dottore perché lui capisca che Krista da morta non può più nuocere a nessuno. Una volta raggiunto il suo compagno, osserva con disprezzo il corpo deceduto venire fatto a pezzi, ma quando Hans sta per menare il fendente che avrebbe staccato la testa dal corpo dopo aver già rimosso gli altri arti, il Dottore ferma la sua mano ghignando senza apparente motivo. <Lei non meritare oblio.> Gli occhi del dottore puntano Hans con un'occhiata che, se lo sguardo potesse tagliare, questo l'avrebbe di certo passato da parte a parte. <Lei essere mia.>

Si avvicina poi all'uomo morente. Un traditore. Erano tutti traditori. Erano tutti ******i codardi. Questi erano gli unici pensieri che nella mente di Muller vagavano incontrastati. Il dottore si china su di lui, mentre con lo sguardo analizza critico lo stato dell'uomo. Poi dalle sue labbra una promessa. <Tu vivrai.>

Una promessa che non gli sarebbe piaciuta affatto.

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...