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Il misterioso borgo di Uelzen


Magic Fox

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Inviato

<Pezzo di puzzle!> risponde felice il dottore come se la serietà si fosse volatilizzata in un secondo. Un attimo dopo, la stessa espressione tetra però riappare. <Io avere potuto andare da solo, ma troppo rischioso. Io afere bisogno di pistola dietro di me. Pistola che pratichi emisferectomia su mio cranio se cose andare male...> Alla fine la voce è ridotta un sussurro.


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Inviato

Castello von Burhen

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Se il dottore inizia ad essere serio significa che la cosa è importante. Se poi ha anche bisogno di Gheorg......meglio non pensarci.

Tutti trafelati vi sbrigate a raccogliere le scartoffie e i rapporti che i due agenti acconsento a lasciarvi.

Veloci correte sotto la pioggia, rallentati dagli ombrelli e dopo una decina di minuti riuscite ad oltrepassare le decadenti mura.

La brughiera si staglia davanti a voi senza che però riusciate a vedere i vostri compagni.

Ipotizzate che siano andati ad ispezionare le mura e siano da qualche parte intorno, anche se nessuno può togliere la possibilità che vi abbiano preceduto al castello che si staglia su di una collina.

Il terreno è incostante e scivoloso, tanto da rallentarvi ulteriormente il passo. Albrecht risulta essere il più impacciato di tutti, macchiandosi pressochè tutti i vestiti.

Cercando di non scivolare sul fango o cadere nelle varie pozzanghere vi dirigete verso il luogo indicato da Muller.

@Amos Werner

Spoiler:  
Intorno a voi non c'è anima viva e tu non vedi neanche quelle morte di anime.

Di animali ne senti il verso ma i tuoi occhi non riescono a cogliere le loro presenze. In lontananza vedi il castello, ma reputi che ci vorrà più o meno un ora a piedi incespicando tra gli acquitrini.

Senti però ancora quel lamento che però si fa sempre più flebile man mano che vi avvicinate al castello dei von Burhen.

@Hunold Keller

Spoiler:  
Tutto è perfettamente a posto, solo un po' lugubre. Le incostanti collinette che vi circonda sono tranquille e non c'è l'ombra dei Morti anche se tu giustamente non accenni ad abbassare la guardia.

@Hans Voigt

Spoiler:  
Purtroppo per te il tuo "disturbo" ti rende impossibile concentrarti bene su cosa c'è intorno a te. L'unico dei tuoi pensieri e cercare di trattenerti abbastanza a lungo per raggiungere le mura della costruzione davanti a voi.

La pressione si fa sempre più pressante ma dovresti farcela a raggiungere la vostra meta anche se dovrai affidarti sui tuoi compagni per la tua immediata protezione.

Tutti e tre vi dirigete spediti verso il castello, senza mai abbassare la guardia per evitare spiacevoli incontri.

Passa velocemente il tempo e voi avete siete arrivati ai piedi della collinetta erbosa che vi consentirà di accedere alla fortezza in rovina.

Nonostante la pioggia battente riuscite a vedere molto chiaramente com'è fatto.

La costruzione è molto antica, medioevale, e in più parti è crollata. Sembra che parte della vegetazione abbia iniziato la sua lenta e inesorabile ripresa del territorio.

Buona parte delle mura è cosparsa infatti da rampicanti intricati che potrebbero nascondere degli anfratti.

La torre est è quella meno malconcia di tutte, dato che è quasi perfettamente integra. Lo stesso non si può dire del resto però. Tratti di muro decadenti e crollati, buchi nel pavimento e infiltrazioni d'acqua nei piani inferiori.

Per tutta la salita il castello von Burhen torreggia su di voi, lanciandovi addosso la sua scura e fredda ombra.

Una volta arrivati davanti al portone divelto Hans si getta letteralmente all'interno e una volta trovata una stanza adatta allo scopo può finalmente liberarsi dal peso che lo opprime.

@Hans Voigt

Spoiler:  
La stanza in cui ti trovi è molto spoglia, con parte del tetto crollata e con una piccola fossa nel terreno. A quanto pare delle radici sono arrivate sin qui e hanno distrutto parte del pavimento.

Ora sei perlomeno all'asciutto e con le spalle abbastanza coperte. Con grande sforzo cerchi di liberarti le vie intestinali.

Stai in posizione rannicchiata per parecchi minuti mentre ogni singola fibra del tuo corpo si sforza di espellere il "disagio" che ti opprime.

Diarrea è ciò che esce quando hai finito. Ma non è finita perchè per liberarti completamente stai sul posto per altri svariati minuti, troppi per contarli.

Una volta finito puoi uscire, facendoti aria con la mano per scacciare il nauseabondo odore che ti sei lasciato dietro.

Vedi che gli altri membri della squadra sono arrivati, tutti tranne Krista.

In fondo al tuo cuore pensi che sia meglio così.

Gheorg, Else, Magnus e Albrecht sono finalmente arrivati anche loro al castello von Burhen e hanno incontrato i due militari messi a guardia di una stanza.

Luogo da dove provengono dei suoni che lasciano pochi dubbi. Se poi si aggiunge l'odore pestilenziale l'occupazione del membro della Feuerbrigade è chiara a tutti.

L'atrio è vuoto e malridotto, come del resto l'intera struttura.

Delle radici spuntano dal terreno e ne minano l'integrità in più punti.

Davanti a voi ci sono vari corridoi, alcuni bloccati, altri inagibili e crollati.

Alti invece sono apparentemente attraversabili.

Nessuno di voi nota rumori che potrebbero segnalare la presenza di Morti, ma tutta l'atmosfera è come se fosse opprimente, desolata.......maledetta.

< M-m-meno m-m-m-male c-che v-vi a-abb-bbiam-mo t-tr-tr-trovati s-ssubito. Che c-c-cosa è successo? >

@Magnus Muller

Spoiler:  
Con la coda dell'occhio vedi qualcosa, qualcosa di sinistro muoversi vicino a voi.

Quasi vi sfiora e poi scompare come se non fosse esistita. Gli altri non sembrano averla notata e ci sono buone probabilità che sia un'allucinazione delle tue.

Come una presenza persistente nella tua retina ecco che la scorgi di nuovo, questa volta è alla tua destra dove si trova un corridoi ampio non troppo illuminato.

Inviato

Prendo in mano l'MP40, controllo che il caricatore sia pieno e preparo un caricatore di riserva che metto in una tasca.

Se consente, signore, vengo con voi. Esordisco parlando a Gheorg prima che si allontani. Meglio se non andate in due soltanto.

Controllo che lo zaino sia chiuso e me lo rimetto in spalla. Con il mitra in mano mi appresto anche io a seguire il dottore.

Inviato

Io rimango qui, con gli altri, vedete di non metterci troppo, abbiamo anche altre faccende da sistemare... Se serve una mano chiamate e arriviamo

detto questo mi assicuro che lo zaino sulle mie spalle sia chiuso e che ci sia tutto, e impugnando il fucile con l'ottica montata mi metto di guardia all'uscita... quando Hans esce dalla stanza

anche se alcuni stanno andando ad esplorare il castello è meglio se rimani qui con me, nel caso in cui quella cosa che fa quel lamento arrivi qui, attratta da noi

speriamo che non si mettano nei guai, non mi va di correre rischi proprio oggi, con questa maledettissima pioggia e un compagno che stà poco bene

Inviato

Dopo aver espletato i miei bisogni fisiologici e essermi ripreso dallo sforzo, esco, chiudendo la porta dietro di me e tentando di riprendermi parte della mia dignità

Dopo aver visto tutti gli altri miei compagni rimango stupito, e ancora di più quando Müller scatta in avanti con il capitano al seguito, ma tento di non scompormi

è il caso di seguirli secondo me: io chiuderó la fila, così avremo artiglieria pesante sia davanti che dietro. Ma in realtà è uguale: rimango con te allora.

Inviato

Spoiler:  
MP 40 3 caricatori

walther 3 caricatori

granata a framentazione 2

granata incendiaria 1

divisa

torcia

baionetta

accendino

sigarette

convienen andare verso la torre est,è la più sicura, se volete dividerci esploreremo il castello più velocemente ma conviene che vi portiate dietrro un militare e non credo sia un luogo adatto ad un dottore... dico a Gheorg

Inviato

Muller fa strada correndo a perdifiato, come se cercasse di seguire un qualcosa.

Gheorg e Else lo seguono poco distanti mente il resto del gruppo rimane indietro come retroguardia nel caso i loro timori si avverassero.

L'Ispettore generale chiama a gran voce il dottore, intimandogli di fermarsi ma questi sembra sordo ai richiami del superiore, proseguendo invece attraverso corridoi e stanze in rovina.

La poca illuminazione non vi è troppo di ostacolo, per quanto qualche volta avete messo un piede in fallo e avete persone terreno.

Alla fine la corsa di Muller finisce davanti ad una parete crollata. Pezzi di roccia e arbusti rampicanti vi ostacolano il passaggio.

Magnus è fermo davanti alla barriera, scrutandola attentamente. Appena lo raggiungete ricomincia a camminare verso un ponto poco precisato. Li si rivela esserci uno stretto cunicolo nascosto alla vista.

Il passaggio è molto stretto, tanto che dovete togliervi gli zaini e portarli a mano per passare. Schiena contro il muro e il viso ad un centimetro dall'altro proseguite fino ad arrivare ad una scala a chiocciola semidistrutta e poco sicura.

Il dottore, incurante di tutto questo, continua la sua scalata, mosso da qualcosa che sembra più di semplice curiosità o follia.

Sopra vi ritrovate in un ampio salone che si divide in varie stanze aperte. Del dottore nessun traccia.

Else invoca il suo nome per capire dove si trovi. Al sentirsi nominare Muller compare da dietro una porta, facendovi segno di raggiungerlo.

La stanza che vi si presenta davanti è ampia, spaziosa e regale. Distrutta come il resto del castello, presenta però tracce di una sorta di incendio.

Alcune pareti sono annerite, soprattutto vicino a quello che dovrebbe essere il camino.

Su di una parete, di fianco a quello che dovrebbe essere stato un letto a baldacchino c'è un'arazzo con dei volti sopra, probabilmente un albero genealogico.

E' però il camino ad attirare l'attenzione del dottore, chino su quelli che dovrebbero essere dei resti umani.

Ossa annerite dalle lingue delle fiamme, sparse vicino al focolare spento ormai da anni.

E' curioso come il teschio abbia una forma particolare.

@Magnus Muller

Spoiler:  
I resti sono incredibilmente interessanti. La struttura ossea è similare a quella di un essere umano,però le ossa sono leggermente più lunghe, soprattutto quelle delle braccia.

Noti dalle dita scheletriche che la persona morta doveva avere una sorta di artigli. Ma la cosa più interessante di resti è il teschio, annerito e dalla forma leggermente allungata e spigolare.

I denti sono acuminati, quasi fossero di un felino più che di un umano. Nella tua carriera non avevi mai visto nulla del genere, denti da fiera su un corpo da umano.

E sono anche parecchio lunghi questi denti. O forse dovresti dire zanne?

@Gheorg Buntz

Spoiler:  
La stanza ti incuriosisce non poco. Sembra una sala da letto di un qualche nobile.

Purtroppo quello che sembra un incendio ne ha rovinato la maggior parte. Guardando fuori da una delle finestre capisci di essere su una delle torri ancora integre. Da quassù puoi vedere quasi tutta la brughiera e i boschetti intorno a Uelzen. Un brivido ti percorre la schiena e distogli lo sguardo.

La tua attenzione si sposta sull'arazzo. Lo guardi con attenzione e a lungo, in modo che non ti sfugga nulla.

All'inizio non capivi bene le immagini li riportate, ma dopo un'ulteriore analisi durata una manciata di minuti riesci a distinguere delle forme sulla stoffa, incredibilmente scampata al fuoco e al tempo.

Ciò che si presenta è un vero e proprio albero genealogico, con tanto di volti, nomi e linee di intersezione in corrispondenza dei matrimoni.

Sul bordo superiore vi è riportata la scritta "Adels Familie von Burhen", Nobile Casato von Burhen.

Riesci a vedere la maggior parte dei ritratti sulla stoffa dell'arazzo e ti colpisce la loro estrema somiglianza. Tutti con la carnagione pallida ma dall'aspetto austero, quasi arrogante, con il volto scavato e dai tratti appuntiti. Gli occhi sono due pozzi mentre i capelli corti neri come carbone.

Il tuo sguardo si sofferma maggiormente su una figura, posta in posizione centrale: Konrad von Burhen, datata 1314.

Da lui la discendenza diretta dei von Burhen si è interrotta e i suoi cugini (sempre von Burhen) ne hanno ereditato terre e possedimenti.

L'ultimo nome è quello di Horst von Burhen, deceduto per avvelenamento.

Stai osservando l'arazzo in tutto il suo antico splendore, quando ti accorgi che Else è pericolosamente vicina alla finestra. Anzi, sta per cadere dalla finestra.

@Else Schuster

Spoiler:  
Mentre esamini la stanza circospetta, imbracciando il tuo fucile non noti nulla di particolare. tutto sembra tranquillo, lugubre certo, ma tranquillo.

Mentre il dottore è intento a ispezionare lo scheletro e Gheorg osserva con attenzione l'arazzo nella stanza, i tuoi occhi vagano alla ricerca di qualcosa che potrebbe essere d'aiuto all'indagine.

E' quando guardi in direzione di una finestra dai vetri infranti che ti senti come indolenzita, assonnata.

Guardando meglio noti un'ombra bianca ma è l'attimo di un battito di cuore e poi sparisce.

Provi un'irrefrenabile voglia di andare verso la finestra. L'arie è così fresca e la pioggia così melodiosa.

Ti viene voglia di affacciarti.

Chiudi per un attimo gli occhi. E se provassi a volare? Ti sentiresti libera da ogni costrizione che tu e la tua famiglia avete dovuto subire. Libera dalle catene della società terrena potresti librarti in aria come un angelo.

Andare lontano dalla Germania, lontano dal Reich, lontano dai Morti. Lontano da Gheorg.

Apri gli occhi, ormai quasi vitrei, e spalanchi le braccia spostando il peso in avanti.

(-1 a distanza dalla morte)

Gheorg vede la scena della sua sottoposta che si butta giù dalla finestra. Subito con uno scatto fulmineo la afferra per la divisa e la tira a se.

Ormai però è troppo tardi e la ragazza è troppo sbilanciata perchè l'Ispettore possa tirarla a se.

Else cade in avanti, quasi inerme e solo la stretta disperata di Gheorg le impedisce di cadere e sfracellarsi al suolo.

La divisa inizia a creparsi e a strapparsi mentre Gheorg si sforza per tirarla su. Capendo che il vestito non avrebbe retto inizia a chiamare la ragazza per nome, dicendole di dargli le mani.

Al richiamo la ragazza si sveglia dalla trance e inizia a gridare. Subito afferra con entrambe le sue mani quelle tese di Gheorg che disperato chiama in suo soccorso il dottore e Albrecht, restato in disparte a prendere appunti.

Il dottore è troppo preso dalla sua ricerca per accorrere ma Albrecht agisce prontamente.

Se non fosse stato per l'aiuto del giornalista Gheorg avrebbe ceduto. Invece in due riescono a tirare su una traumatizzata e scossa Else.

Albrecht ha dato prova di notevole forza e prontezza di riflessi e per questo riceve dall'ispettore sentiti ringraziamenti, mentre quest'ultimo ansima dalla fatica.

Non è più giovane come un tempo.

@Else Schuster

Spoiler:  
Mentre controllavi la stanza ti sei sganciato dalla tracolla l'MP40 e in seguito nella foga del momento ti è scivolato di mano, cadendo al suolo insieme alla torcia.

Toglili dal tuo equipaggiamento (insieme al caricatore che era nel fucile)

Nel frattempo gli altri si dirigono verso l'ala est, quella meno ridotta peggio. Purtroppo i corridoi sono molti e intricati.

Vi perdete più volte, svoltando al momento sbagliato, anche perchè non avete bene in mente dove sia l'ala est con precisione.

Finalmente siete riusciti a districarvi ma all'improvviso venite bloccati da una parete crollata. Non si può proseguire oltre e l'accesso all'ala est è inagibile.

Far saltare l'ostacolo servirebbe solo a minare l'integrità del castello e così addio indizi.

Un urlo squarcia il silenzio dl castello. Un urlo femminile proveniente da una torre. Sembrerebbe che Else sia in pericolo.

@Hans Voigt

Spoiler:  
Dopo esserti liberati inizi a sentirti meglio, ma appena davanti alla parete crollata il malore inizia a ripresentarsi.

Questa volta però si è affievolito e dovresti reggere per un bel po' di tempo.

Inviato

m***a.... Ricomincia proprio adesso? Possibile che centri qualcosa questo posto?.... Urla? ELSA!!!

RAGAZZI!!! Andate ad aiutare elsa!!! Io rimango qui e continuo ad esplorare: so che può sembrare assurdo, ma fidatevi di me. Sono o non sono quello più abile contro i morti? E ora andate!!

Mi sento come se ci fosse un collegamento tra il mio malore e questa particolare ala, quindi cerco una strada alternativa o un modo per passare oltre le macerie

Inviato

Il cuore ancora a mille per gli eventi mi spingono a respirare pesantemente. L'addome e la schiena doloranti per lo sforzo improvviso. Il cervello ancora leggermente in tilt per l'evento, il quale lavora a tutto spiano per cercare di sbrogliare tutta l'adrenalina rilasciata in corpo. Il pensiero piu' sbrigativo e meno preciso.

La ritiro su' prendendola in braccio.

Che...?! Non era in se'! Meglio non rischiare che succeda di nuovo.

Stai bene?! Che è successo?

Intanto la lascio giu' il tempo di togliermi l'impermeabile e poggiarlo sulle sue spalle per coprire i vestiti lacerati, Poi la riprendo in braccio.

Scusa se magari ti imbarazza se ti tengo cosi', ma se ti succede di nuovo quella cosa di prima non cadi.

Sarà meglio che torni inlocanda

Mi giro verso il dottore ed il giornalista.

Lontani da quella finestra! Analizzate quel cadavere e soprattutto quell'arazzo! Io avviso gli altri e la porto indietro!

Spoiler:  
non mi piace darmi la zappa sui piedi da solo, ma temo che nello sfozo di tirarla su' sia caduto pure il mio cappello da ufficiale XDD

Lo rimuovo dall'equip

Inviato

accettendo il consigli di Hans mi incammino per tornare indietro e prendere la direzione in cui sono andati l'altro gruppo

speriamo che non sia successo nulla di troppo grave

<su forza compagni, noi torniamo indietro, ma tu Hans stà attento, questo posto non mi piace per niente>

non vorrei dover tornare indietro un0altra volta

detto ciò, zaino in spalla e fucile con ottica inpugnato, mi incammino il più velocemente possibile per raggiungere gli altri, tornando prima da dove eravamo venuti, poi cerco di ripercorrere la strada che hanno preso, osservando e stando ad ascoltare per eventuali pericoli

cartomante

Spoiler:  
tiro osservazione, percezione
Inviato

Cosa è successo? cosa è stato?

Mi guardo intorno e vedo Ghoerg chino di me che mi parla, sono ancora leggermente stordita e anche se non capisco bene le sue parole ne intuisco il senso. Sto bene, e stato come un sogno.. cosa è successo Gheorg?

Era veramente un sogno?..no di sicuro, ero sveglia, e poi la finestra rotta, i miei vestiti..Gheorg..cosa è successo?che mi sia buttata? ..si.. volevo andarmene...ma cosa mi è successo..certo che... era una prospettiva così..

Mi scuoto un'attimo cercando di riprendermi, sono ancora in preda al torpore e allo shock di trovarsi fuori dalla finestra ma la mia mente inizia a tornare, non sono ancora lucida ma mi rendo conto di quello che è successo..almeno in parte, mi sento sollevare e mi trovo in braccio a Gheorg con attorno il suo impermeabile. Sorrido e arrossisco sentendo il calore del suo corpo. No Gheorg, non serve è tutto passato. Esordisco ancora leggermente sorpresa, assumendo poi un tono leggermente più calmo continuo. Lasciami giù, ti prego, posso camminare da sola.

Ma quello che ho visto era veramente reale? Il mondo che mi si prospettava davanti era frutto della mia immaginazione o è raggiungibile? Niente imposizioni assurde, niente paura di essere scoperti, niente..Gheorg? Sarebbe un'altra vita..molto più semplice..e se fosse possibile?..

Ancora con la testa piena di pensieri incasinati tra di loro cerco di capire cosa succede attorno, sentendo quello che il mio superiore dice agli altri mi guardo attorno e mi rivolgo nuovamente a lui, che ancora mi tiene in braccio, cercando di darmi un tono leggermente più distaccato. Signore, non serve, penso che sia passato ormai. Mi basta un attimo per riprendermi.

Inviato

Muller che corre spedito e serio in questa stanza senza nemmeno conoscerla prima.

Else che si butta dalla finestra.

Hans che ha prob...no, quello probabilmente non centra.

Il centro delle stranezze di questo posto sembra essere in questo castello.

La porto vicino alla porta, mettendola giu' e consegnandole la mia pistola.

In città richiedero' un altro MP40, non preoccuparti.

Mi giro verso quelli nella stanza.

Prendete quanti piu' appunti e informazioni che potete. Andatevene appena avete fatto.

Gli altri potrebbero averla sentita urlare e dobbiamo avvisare che e' tutto ok.

Riprendo la spada da terra.

Sicura che stai bene? Ti stavi buttando da una finestra: vedi di riposarti.

Inviato

Lo sguardo inizialmente scosso del dottore torna a posarsi sul cadavere annerito, mentre questi richiama a se tutta la sua conoscenza tanatologica. Tira fuori dalla borsa di pelle nera un piccolo taccuino e una penna oltre a diversi piccoli strumenti, annotando, schizzando e prendendo appunti sulle considerazioni fatte. Presta particolare attenzione alle forme interessanti e insolite del morto e ne scrive le misurazioni precise sul taccuino. Passa poi a confrontare quanto trovato con il contenuto ormai da anni imparato a memoria del più celebre trattato del dottor Pelagatti per trovare eventuali corrispondenze.

Il dottore sembra lavorare con ritmo febbrile, paragonabile a quello di un criceto sotto caffeina, e dopo appena una manciata di minuti la sua analisi termina. Si avvicina poi alla ragazza per sincerarsi delle condizioni: le tocca la fronte, le sente il polso e la scruta negli occhi con uno sguardo insolitamente penetrante. Quando anche questa procedura ha termine, dall'espressione concentrata il suo volto passa a una maschera di puro odio.

<Lloyd!! Trovamelo immediatamente!> Ordina al nulla, mentre la sua voce rimbomba nelle antiche sale.

<A Dottore non piacere che altri toccare suoi pazienti.>

Inviato

quando arrivo al punto da cui siamo partiti, prima di andare dall'altro gruppo, esco un attimo e mi metto in ascolto, per vedere se sento quel rumore che avevamo sentito venendo al castello. Se non lo sento provo a vedere in che direzione soffia li vento, per vedere se magari ha cambiato direzione e non si sente più quel rumore solo per quello.

Inviato

< H-her G-G-Gheorg, s-s-state b-bene? > chiede preoccupato Albrecht mentre si appoggia alla parete < F-f-f-raul-lein E-E-Else c-c-cosa è s-succes-ss-sso? E-e-erav-vate c-c-come i-in t-tr-trance. >

@Magnus Muller

Spoiler:  
Ti alzi e vai trafelato di fronte all'arazzo per controllare le varie date di morte.

L'ultimo dei von Burhen morì, scopri, deceduto nel 1907. Da allora le linee dinastiche sono state interrote, proprio come aveva detto frau Gute alla locanda.

Estinti prima della Grande Guerra.

@Amos Werner

Spoiler:  
Non senti nessun rumore provenire dalla brughiera, solo il vento e la pioggia scrosciante.

Anche uscendo all'aperto non noti nulla di strano, probabilmente è cessato.

@Hans Voigt

Spoiler:  
Il tuo esame della parete crollata ti dice che non c'è modo alcuno per passare.

Anche girando intorno e cambiando direzione, sfruttando crolli e piccoli anfratti la situazione cambia poco.

L'unica è andare fuori e iniziare la scalata delle mura, sfruttando piccoli appigli e rampicanti. Ma la vedi un po' dura e non te la senti di affrontare una cosa del genere.

Anche perchè dovresti andare sopra senza il tuo lanciafiamme, con il rischio perpetuo di cadere e fracassarti le ossa.

Inviato

Deluso dal risultato delle mie ricerche ritorno indietro e già che ci sono controllo ogni stanza che mi passa a tiro memorizzando quelle più interessanti o con particolari caratteristici, (quelle chiuse le sfondo ad asciate) mettendoci anche più tempo del necessario, ma tendendo i sensi al massimo per non farmi sorprendere da eventuali imprevisti

@cartomante

Spoiler:  

Osservare: 5

Ascoltare: 5

Uso accetta: 8

(se proprio devo fare una prova per sfondare le porte)

Uso lanciafiamme: 10

(nel caso tu voglia farmi fare una azione di combattimento se mi spavento nella maniera giusta)

Inviato

Mi rivolgo al giornalista.

Si, si. Tutto ok. Mi sono forse stirato un paio di muscoli nello sforzo improvviso, ma niente di che. Putroppo non ho piu' 20 anni. Grazie mille dell'aiuto: ti sono debitore.

Poi parlo a tutti.

Quindi, a quanto ho capito parliamo di ...possessione?

Rimugino un attimo.

Dobbiamo riorganizzarci e informare gli altri. Scommetto che la sua compagna giornalista interesserebbe sapere questi fatti.

Raccogliete TUTTI i dati che potete, fate delle foto se avete il necessario e portate via quanto vi serve ma il meno possibile.

Io ho ancora dei documenti da esaminare, e oltre al fatto che mi ci vorranno ore, io di paranormale non me ne intendo per nulla. Inoltre Else è meglio se riposa.

Se a te va bene -dico riferito a lei- io e Else torniamo indietro, dicendo agli altri di raggiungervi. Poi alla locanda ci incontriamo con la sua compagna -mi riferisco al giornalista. e la informiamo dell'avvenuto. Se siamo a posto vi raggiungeremo con lei.

Che ne pensi Else? Andiamo?

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