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Il misterioso borgo di Uelzen


Magic Fox

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Inviato

Arrivato davanti alla botola, il dottore prova ad aprirla con il mero uso della forza senza però ottenere risultato alcuno. Poi il colpo di genio.

Prende la sua borsa e inizia ad estrarre uno dopo l'altro vari attrezzi chirurgici, valutandoli tutti con espressione molto professionale. Dopo un minuto passato a rovistare se ne esce con un paio di strani aggeggi dalla forma poco rassicurante.

Con essi Muller inizia ad armeggiare con la serratura della botola, suo unico ostacolo.

Grazie ad una dose di abilità manuale e pura e semplice fortuna (un asso ha estratto, un asso!), gli ci sono voluti pochi secondi per superare la resistenza del lucchetto e ancora meno ce ne vogliono prima che il dottore si fiondi dentro, sparendo nelle profondità della collina.

@Magnus Muller

Spoiler:  
La scala sottostante la botola che hai ingegnosamente aperto ti porta verso una stanza di media grandezza.

La terra è pavimento, soffitto e pareti, con qualche rinforzo di legno per evitare crolli improvvisi. In alcuni incavi sono state posizionate delle candele, ancora accese, che illuminano la totalità dello spazio.

Di mobili ce ne sono pochi e quasi tutti malridotti.

Molti sono rotti, spezzati e accantonati in malo modo vicino ad una parete. Solo un paio di sgabelli e un tavolo sono integri ed occupano il cento dell'abitacolo.

Dall'assenza di polvere e ragnatele deduci che vengono usati spesso. E poi c'è anche una bottiglia di birra mezza vuota vicino ad un cesto con del pane raffermo ad indicarti la presenza umana e, ancora più importante, presenza umana ancora viva.

C'è inoltre un'altra porta di legno che pare condurre verso un'altra ala del rifugio. La curiosità è troppo forte e corri subito ad aprirla.

Ciò che ti si para davanti è un'alto locale più angusto del precedente. Ma la cosa più interessante sono di sicuro le sbarre di ferro che ti bloccano la strada a pochi metri dall'ingresso. Senza contare poi il tizio dietro di esse.

E' un uomo anche se non sapresti dire se vivo o Morto. I vestiti sono laceri e sporchi, proprio come i suoi capelli neri come zolfo e la barba incolta, probabilmente dovuta alla sua prigionia.

Appena entri il prigioniero alza lo sguardo. Riesci ad intravedere i suoi duri occhi scrutarti nella penombra della sua cella.

< Finalmente un volto nuovo. > esclama con un accento che reputi strano, particolare. Non sai bene di che parte della Germania sia.

< Forza. > continua l'uomo < Liberami da questa cella. >

< E perchè dofrei farlo, her? > gli rispondi con il solito tono stralunato < Prima volere che foi rispondeste a qualche piccola domanda. >

< Guarda, liberami e ti dirò tutto ciò che vuoi. >

< Chi ti ha imprigionato? >

< Non lo so, dannazione. Anche se l'ho visto in volto non lo conosco. Ora però apri la cella! > ti intima.

< Ma così non fa, foi non dovreste sforzare tanto fostra voce her. Inoltre non conosco neanche il fostro nome. Un dottore dovrebbe sapere i nomi del sue cavie, pazienti.

E magari anche da dofe vengono, hai un accento buffo sai?>

< Rispondo al nome di Friedrich Stahl, vivo a Lubecca per quanto sono nato e cresciuto in svizzera. Se hai finito con le fandonie gradirei essere liberato al più presto, onde evitare che il tizio che mi ha messo dentro faccia fuori anche te. >

Ora che ti sei avvicinato puoi guardare meglio her Stahl. Un uomo fatto, di sicuro fascino se fosse stato pulito.

Presenta un buon fisico, scattante oseresti dire. Sul corpo ha diversi lividi,soprattutto in testa ma sembra stare bene dopotutto. Che peccato.

Le sue mani sono legate dietro la schiena, probabilmente bloccate da qualcosa simile a manette.

< Fa bene, her Friedrich. > dici mentre ti accosti al lucchetto che blocca la porta della cella < Tu ora dare un attimo che dottore ha portato i suoi strumenti. >

Detto questo cerchi di riprodurre il successo della botola.

Senti Lloyd nella testa che ti comunica che è tornato e ti vuole aiutare.

< Non ora Lloyd, non fedi che sto lavorando? > gli dici mentre cerchi di forzare con attrezzi chirurgici una serratura arrugginita.

Come per magia la porta si scardina con un sonoro clang, probabilmente opera del tuo amico dato che è proprio su di te che cade.

Ti ritrovi a terra con una porta di sbarre di ferro sul petto. Stai per rimuoverla dalla tua persona quando Friedrich balza fuori dalla sua cella e te la preme con i piedi per tenerti bloccato a terra.

< Grazie mille, her.....doktor? > ti dice a mo di domanda < Le sono davvero grato per avermi liberato. >

Mentre dice questo si abbassa per prendere lo stesso strumento chirurgico che hai usato per forzare le serrature. Lo prende con fatica e inizia a tagliare quelle che pensi siano corde. Le corde che gli legano le mani dietro la schiena.

Una volta libero del tutto, Friedrich si massaggia i polsi mentre ti guarda sospettoso. Improvvisamente si toglie da sopra le sbarre, così da poterle togliere di mezzo, poi ti porge una mano per rimetterti in piedi.

< Ti devo la vita, her doktor. Ma come devo chiamare il mio.......salvatore? >

A quella domanda ti si illuminano gli occhi.

< Il mio nome è Magnus Muller, dottore, biologo, tanatologo, chirurgo ma personalmente io preferire... artista. >

< Ottimo direi, ci siamo presentati a dovere. Come mai è qui? >

< Her Ispettore Generale di Amburgo essere fenuto qui per scoprire misteri di borgo. E credo per trofare qualcuno. >

< Immagino vi abbia mandati her Stein. Non fare quella faccia, lui è la stessa persona che ha mandato me e i miei uomini qui per indagare sua alcune sparizioni.

E' meglio uscire da qui, sono giorni che respiro aria stantia. >

Vi dirigete entrambi verso l'uscita, verso l'aria fresca.

I militari e Hans intanto sono all'erta per possibili attacchi dei Morti, ma all'improvviso i lamenti cessano di botto. I tre si guardano intorno con circospezione quando, dopo cinque minuti, il dottore riemerge dalla nebbia in compagnia.

Una persona con vestiti stracciati e capelli sporchi e lunghi color dello zolfo, come anche la barba incolta.

Alle vostre domande, lo straniero dice di chiamarsi Friedrich Stahl, membro della precedente spedizione a Uelzen voluta sempre da Dietrich Stein.

Il nuovo arrivato sembra possedere su Hans, Amos e Hunold informazioni abbastanza dettagliate e ad alcuni tratti inquietanti. Soprattutto per quanto riguarda Has e il suo disturbo intestinale.

Mentre vi domandate come può sapere queste cose, notate che il dottore sta sogghignando in disparte. Non ci vuole un genio per capire che è tutta colpa sua.

< E' un piacere conoscervi, soprattutto tu. > dice indicando Hans < In questa particolare situazione direi che sei essenziale. >

Il suo dito indice è puntato verso le spalle del membro della Feuerbrigde. A quanto pare attraverso la nebbia si inizia ad intravedere qualcosa dalla forma umana.

E purtroppo non è vivo.

@Hans, Amos, Hunold e Magnus

Spoiler:  
Al Morto ci vorranno ben tre round per arrivare vicino a voi, quindi avete tutto il tempo di prepararvi.

La nebbia rende difficile mirare bene a queste distanze.

Ecco com'è la risoluzione:

Hunold per primo.

Hans e Amos per secondi.

Magnus per terzo.

Infine la futura fiaccola

Nella stanza della locanda Albrecht è ancora in piedi davanti ai due polizei.

< C-c-come m-mai m-mi h-ha d-d-d-domandato d-di m-m-mia n-nonna? > chiede a Gheorg impacciandosi come sua solito nelle parole.


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Inviato

Perchè quegli invasati si occupano solo di due cose: Traditori ed ebrei. E lasciano a noi le indagini in quanto ''violano le leggi del reich''

In entrambi i casi, non sono purtroppo piu' nella polizia, ma nella gestapo, quindi mi tocca indagare anche su questi fatti politici.

Mi siedo, bevendo la cioccolata.

Ma come ho già detto, Ti devo la vita. Già normalmente non avrei indagato, ma volevo farti sapere che nel caso tu sia coinvolto in una di queste due, finchè non fai male a nessuno, a me non importa e potrei far decadere eventuali future indagini a riguardo. Hai la mia parola: sei informato, sai che ho sempre mantenuto la parola io.

Inviato

<Oh! Esemplare interezanteee!!> Esclama il dottore felice della comparsa del Morto, prende penna e Taccuino dalla sua borsa nera e inizia a prendere appunti cercando come meglio può di classificarlo.

Spoiler:  
Prova di Tanatologia: 6+2+2=10
Inviato

dannata nebbia, ora sarà difficile riuscire a beccarlo da questa distanza, e di sprecare proiettili non mi va per niente... Magari potrei attirarlo verso di me, di modo che poi Hans gli riesce a dare fuoco...

pensando ciò, mi guardo attorno per assicurarmi che non ci siano altri morti in aguato, dopo di che metto il fucile a tracolla e impugno con la mano destra la mia pistola, mentre con la sinistra l'ascia, dopo di che dico ad Hans:

<ei, io cerco di attirarlo verso di me, così tu potrai bruciarlo indisturbato, vedi solo di non metterci troppo, non voglio rischiare troppo>

detto ciò mi discosto un po dal gruppo e sparo un paio di colpi verso il morto per attirarlo da me e gli urlo

<ei tu, aborto della natura, sono quà!!! non ti va di fare uno spuntino!!! su forza vieni qui cosi ti faccio a pezzi!!>

Inviato

NO NON FA..... Troppo tardi... Se ne sono andati..... Non so se te lo ricordi, ma la maggior parte dei morti sono stupidi, fosse stato intelligente ci avrebbe teso una imboscata: non rispondono agli insulti, ma solo alla presenza di carne fresca.... Ora tu hai sprecato dei proiettili, ma sta tranquillo: basto io per adesso.

Voi preoccupatevi solo se si avvicina a più di 5 metri... Io a 10 lo incenerisco

È così faccio: prendo la mira fino a che non è a 10 metri e poi gli sparo

con "Hansel e Gretel" non vi dovete preoccupare di nulla...

Spoiler:  

Uso lanciafiamme: 10 (+1 per ogni turno speso a mirare (anche se non serve in realtà XD))

Inviato

Il morto avanza a tentoni nella nebbia, agitando quella che sembra a prima vista una pistola.

Amos avanza spedito, armato di ascia e pistola, sparando dei colpi alla cieca.

Il suo tentativo di distrarlo non sembra funzionare dato che la creatura Fiuta la carne e assale chi gli si trova vicino.

Hans, sfogando tutta la sua felicità nell'aver trovato qualcuno da arrostire, intima al compagno di stare indietro mentre punta la sua rovente arma contro il Morto.

Una volta che il suo campo visivo si è liberato preme il grilletto e fa partire la vampata.

Il Moto è colpito in pieno ma continua ad avanzare mentre le sue carni prendono fuoco. La sua marcia termina quasi subito, finendo con la creatura cade a terra. Le fiamme continuano a divorarne le fuoco.

< Ottimo lavoro her Feuerbrigade. > dice Friedrich dando una pacca ad Hans < Ora sarebbe meglio andare dal vostro Ispettore Generale. >

Intanto il dottore esprime il suo disappunto verso l'incenerimento del suo Morto.

Alla locanda, Albrecht ringrazia Gheorg e lascia l'ispettore solo con Else mentre annuncia che andrà al piano di sotto ad aspettare l'arrivo degli altri.

I due proseguono imperterriti nella lettura dei rapporti, senza però scoprire novità.

All'improvviso le luci si spengono di botto e tutta la stanza piomba nel buio. Solo la finestra in fondo lascia passare flebile la luce di una luna mitigata dalla nebbia bianca.

Il buio è seguito da vari suoni incostanti e tutt'intorno a voi.

Inviato

tze... E non avete visto niente.... Il bello di quest'arma è che anche fossero stati 5 li avrei distrutti con lo stesso colpo, usando un solo getto di fiamme....

Faccio finta di pavoneggiarmi ridacchiando allegramente e poi mi avvio con l'accetta in mano verso il morto in fiamme.

Controllo che i muscoli degli arti e della mascella siano spaccati, sennò li sfilaccio io con la lama dell'accetta (senza di quelli "vivi" o no non si muovono comunque) e se è inoffensivo tento di spegnere le fiamme facendolo rotolare a calci nel pantano umido per poi vedere se qualcosa si è salvato (la pistola per esempio, ma anche documenti (ne dubito fortemente))

Spoiler:  

Osservare e ascoltare 5

Uso accetta 8

Inviato

Estraggo senza esitazione la spada alzandomi e lasciando cadere a terra i rapporti.

Sabotaggio! Else, la pistola! Qualcuno ha una torcia? Albrecht, hai ancora la mia pistola vero?

Corro alla finestra, cercando di scorgere la causa del problema, e poi preparo le chiavi della porta mettendole nella toppa, pronto ad aprire.

Massima priorità all'indennità dell'altra giornalista e raggiungere il nostro equipaggiamento per prepararci correttamente all'ingaggio. Siete pronti?

Inviato

Il Dottore guarda contrariato la scena, mettendo via il taccuino con rassegnazione. Aspetta che Hans ritorni dalla sua piccola escursione per frugare il morto, per poi avviarsi insieme agli altri verso la cittadina di Uelzen.

Inviato

Cavoli, la torcia, l'ho perduta al castello..

Io non ho la mia, signore, crede che sia stato causato intenzionalmente questo black out? Porto la mano destra sulla fondina ed estraggo la P38. Tendo le orecchie per percepire eventuali rumori che indichino la presenza di qualcun'altro.

Mi avvicino alla finestra e provo a vedere se fuori si riesce a vedere qualcosa.

Torno a guardare verso la stanza, mi rivolgo a Gheorg. Signore, è meglio se ci affrettiamo a riunirci ai giornalisti di sotto.

Spoiler:  
Ascoltare 8, osservare 8
Inviato

Nella brughiera l'aria della notte è illuminata dal rossore della fiaccola che Hans ha creato con l'uso del suo lanciafiamme ed un Morto che si era avvicinato troppo.

Il corpo continua a bruciare, consumando carne e stoffa. Quando Hans gli si avvicini, il cadavere cerca malamente di afferrarlo con una mano, ma l'accetta dell'uomo lo fa desistere dal suo intento.

Purtroppo gli eventuali indizi presenti sul corpo ormai bruciato sono irrecuperabili, distrutti dal calore delle lingue di fuoco partite dall'arma del membro della Feuerbrigade.

Dopo esservi assicurati che il cadavere ambulante non sia un problema per il tempo a venire, vi dirigete verso il borgo cautamente e con le armi pronte a fare fuoco.

Questa volta avete ben due persone da proteggere, lo stravagante dottore e il misterioso Friederich. Ancora non sapete nulla su di lui e aspettate il momento in cui verrà interrogato dall'Ispettore Gheorg.

@Magnus Muller

Spoiler:  
Senti Lloyd nella tua testa che ti dice < Il pollo.........perchè hai gettato il pollo......era mio. Volevo mangiarlo più tardi........ >

A queste parole rispondi al solito modo, facendolo stare zitto

In locanda Gheor si alza, spada sguainata, e inizia a urlare una serie di ordini. A quanto pare la situazione non gli piace nemmeno un po'.

Prova a chiamare Albrecht, ma il giornalista non è a portata d'orecchio e le sue richieste spariscono nel buio.

Insieme ad Else aprono di botto la porta della loro stanza e si gettano al piano di sotto, dove i due giornalisti avevano detto di essere.

Prima che potessero finire le scale ecco che dietro l'angolo compare frau Gute con una candela in mano. Voi arrestate subito la corsa per non finirle addosso.

< Oh cielo. > dice la vecchietta < Calmatevi per favore. E' saltato un fusibile e adesso tutta la locanda è al buio.

Erano settimane che dava problemi la luce ed ora eccoci qui, tutti quanti al buio. Mi scuso per queste incombenze e vi assicuro che il gestore della locanda, her Alphons, se ne sta occupando mentre parliamo.

I vostri amici sono seduti laggiù. >

Ringraziando frau Gute che vi porge la candela che ha in mano, vi dirigete verso i due giornalisti, giusto per essere sicuri.

Passa mezz'ora ed ecco che le porte si spalancano, rivelando l'ingresso degli altri membri della spedizione. Anche loro, potete notare, sono tutti malridotti.

Gheorg sta per dirgli di andare nelle loro camere a farsi una doccia quando nota uno straniero tra di loro.

Dopo aver spiegato il guasto alle luci fa segno di sedersi a Friederich per poi domandargli il suo nome e perchè è con loro.

< Il mio nome è Friederich Stahl, un membro della precedente spedizione organizzata da her Stein. > ti risponde < Ero rimasto imprigionato, finchè questo tipo stravagante, l'artista insomma, non mi ha liberato. >

Inviato

Oh, qual novella.

Lo raggiungo per stringergli la mano.

Gheorg Buntz, Ispettore generale di Amburgo. Sono qui per la sua stessa ragione e sarei lieto che mi narri i dettagli riguardanti la sua spedizione e cosa le sia successo.

Abbiamo giusto un po' di camere e posso offrirle a mie spese riparo e cena per stasera.

Mi giro verso Else parlandole a bassa voce.

Else, io dormiro' nella stanza che abbiamo affittato per leggere i rapporti, lui in camera con gli altri al mio posto: almeno potranno controllarlo e proteggerlo.

Fai portare qualcosa di caldo da mangiare mentre parlo con lui e poi raggiungici.

Riprendo a parlare con lui e tutti.

Temo che la sala principale di una locanda non sia il luogo piu' adatto per discutere di tali faccende, prego, seguitemi nella stanza extra che ho affittato.

Detto cio' faccio strada e in stanza raduno i rapporti impilandoli ordinatamente mentre aspetto l'arrivo dei miei compagni.

Forza, rapporto completo. Che è successo la fuori? dico ai miei compagni dapprima.

Inviato

Aspetto che il sopravvissuto finisca le presentazioni per fare un piccolo rapporto al nostro comandante:

prima che continuiate volevo solo dire che al castello credo di aver trovato un passaggio segreto in una piccola libreria, nascosto magari dagli scaffali. Queste sono le coordinate.

Abbiamo anche affrontato un morto, ma a causa delle mie fiamme non ne è rimasto niente, sono spiacente. Magari il signor Friedrich l'ha riconosciuto prima che lo incenerissi.

Comunque ora vogliate scusarmi se prendo congedo ma ho imminente bisogno di una doccia, tornerò tra poco.

Poi credo che il dottor Müller ne sappia molto più di noi su tutta la situazione

Gli lascio le coordinate del passaggio segreto e poi vado a lavarmi, pulendo anche tutto l'equipaggiamento dal fango per evitare che le armi si intacchino.

Per i vestiti invece non ho tutta questa cura, e li sciacquo solamente dallo sporco.

Inviato

Il dottore sembra triste e sconsolato come un bambino a cui hanno portato via il suo giocattolo preferito. Si avvicina quasi singhiozzante all'ispettore generale.

<Herr Hans mi afere portato via, mio nuofo paziente...! Sue fiamme bruciato tutto.> Tira su violentemente col naso, prima di tirare fuori il proverbiale fazzoletto da taschino ed espellere rumorosamente quanto si trovava all'interno delle sue narici. <Comunque, vi interezerà sapere, Herr Inspektor, che si trattafa di bellissimo esemplare di Homo Mortuus Major, dove la caratteristica più interessante essere che... > e inizia a straparlare in gergo medico tedioso e assolutamente incomprensibile. Quando nota che Herr Georg lo sta ignorando bellamente dirigendosi verso la stanza per interrogare il nuovo arrivato, il suo fenomenale e immancabile istinto da terzo incomodo lo spinge ancora una volta a seguire l'ispettore e presenziare dove non dovrebbe.

Inviato

Cerco frau Gute e appena la trovo le chiedo di portare del te per tutti nella stanza riservataci. Dopo essermi assicurata che la donna mi abbia capito raggiungo Gheorg e il nuovo arrivato.

Fortuna che non era niente e che sono tornati.. speriamo che le cose inizino a chiarirsi.. questo paese mette proprio i brividi..

Una leggera scossa mi percorre la schiena ripensando alla giornata mentre salgo le scale. Arrivata davanti alla stanza busso due volte alla porta e senza aspettare risposta entro.

Ho ordinato del te per tutti signore. Arriva a breve.

Detto ciò mi siedo in disparte per ascoltare il rapporto del nuovo arrivato con aria molto interessata.

Inviato

Grazie Hans, ben fatto.

Su, su Muller. Ho paura che avrai molti altri pazienti.

Ho trovato un morto pure io, ed è uno dei nostri.

Un gestapo di amburgo.

Erano in quattro qua...e sinceramente speravo di trovarli piu' in salute. Non so' dove ho sbagliato, ma vi porro' rimedio.

All'arrivo di Else le rivolgo la parola.

Grazie, scusa il disturbo.

Infine, in presenza di tutti mi rivolgo al nuovo arrivato.

Herr Friederich Stahl, scusi se non la faccio rassettare e mangiare qualcosa di caldo prima di farle queste domande, ma vorrei sapere nel dettaglio i dettagli della vostra spedizione e le vostre scoperte.

Devo elaborare una linea di azione al piu' presto, capira'.

Inviato

Hans prende congedo per poi poter dirigersi verso i suoi alloggi e darsi una rinfrescato.

Gheorg conduce Friederich verso la stanza-ufficio presa quella giornata mentre Else va a prendere del te caldo per tutti.

Dopo essersi seduti, con l'immancabile dottore sempre in mezzo alle scatole del povero Ispettore, Friederich inizia a parlare dei fatti che gli sono successi, fermandosi solo per sorseggiare il caldo liquido che frau Gute ha portato, accompagnato dalla sempre presente zuppa dal retrogusto agliato.

< Sempre così questo posto. > inizia a parlare il nuovo arrivato < Cibi conditi con una spropositante quantità d'aglio, bah.

Capisco cosa vuole dire, her Inspektor. Avrò tutto il tempo per lavarmi e per quanto riguarda i miei vestiti, temo che dovrò recuperarli al più presto. Ciò che indosso è tutto quello che possiedo ma non tutto quello con cui sono venuto. Mi capisce? > sorseggia.

< Come voi, presumo, facevo parte di una missione di ricerca in città. Il motivo dovrebbe essere uguale al vostro: indagare sugli strani fatti che sono successi qui e che a quanto pare succedono ancora.

Peter, il nipote di Dietrich, doveva guidare la nostra spedizione e siamo arrivati qui circa due settimane fa.

All'inizio il borgo ci sembrava normale, un po' strano e tetro ma normale, tranquillo. Quasi non sembrava di essere nel IV Reich.

Ovviamente abbiamo iniziato subito ad indagare e lenostre ricerche ci hanno portato direttamente al castello dei von Burhen. Prima però che potessimo scavare più a fondo nella faccenda, Fips scomparve misteriosamente.

Abbiamo ovviamente iniziato a cercarlo, ma piano piano le nostre fila si assottigliavano.

Peter ed io fummo gli ultimi a venire presi. > finito il thè, Friederich passa alla sua zuppa, mangiando con gusto.

< Non sapete quanto è piacevole sentire qualcosa di caldo nello stomaco. Mentre ero rinchiuso mi davano solo pane ed acqua, per tenermi docile suppongo.

Dov'ero rimasto?.........Ah, si. Venimmo catturati, colpiti a tradimento alle spalle mentre ritornavamo al campo base.

Non faccia quella faccia, non era un Morto senziente. Prima che colpisse anche me sono riuscito a reagire. Gli ho infilato il mio stiletto nella spalla e prima di perdere i sensi a causa della botta successiva ho visto chiaramente del sangue sgorgare dalla ferita.

Purtroppo non so dire chi fosse, non lo conoscevo. Inoltre si premurava di indossare sempre qualcosa per coprirsi i capelli e la faccia.

Quando riaprii gli occhi ero legato e sbattuto in una cella, la stessa da dove il dottore mi ha gentilmente fatto uscire. intorno a me c'erano Peter e altri due dei nostri compagni.

La persona che ci aveva preso ci dava da mangiare la sera e di tanto in tanto portava fuori uno di noi. Inutile dire che non lo rivedevamo più.

Quando rimasi solo io, ogni sera urlavo per farmi sentire da qualcuno, e a quanto pare ha funzionato.

Purtroppo non so dirvi dove sono finiti i miei compagni ne chi fosse il nostro carceriere. Però basta vedere chi ha una spalla ferita e perquisire la sua abitazione. Di sicuro troveremo i miei effetti personali.

Se non c'è altro vorrei usufruire di questa stanza per farmi una doccia e magari se qualcuno di voi ha un rasoio, vorrei tagliarmi questa barba incolta. >

Mentre i membri della Gestapo amburghese sono di sopra a parlare con Friederich, anche voi vi dirigete alle vostre stanze per potervi lavare.

Siete sicuri che il dottore abbia fatto apposta a farvi camminare tra pantani e pozzanghere.

Krista si dirige verso Amos e gli sussurra all'orecchio.

< Per fare prima puoi usare la doccia di camera mia e di Else, Wern. >

Senza aspettare una tua risposta ti prende per mano e ti conduce a forza nella sua stanza e ti caccia nel bagno chiudendo la porta.

@Amos Werner

Spoiler:  
L'acqua calda purtroppo non c'è, ma il tuo addestramento da soldato ti fa ignorare il gelido liquido che ti cade addosso. Sei solo felice che la giornata sia finita.

Che strano tipo quel Friederich, ti ritrovi a pensare, sicuramente bizzarro il fatto che sia sopravvissuto così a lungo in quella cella.

Dopo aver finito di lavarti e toglierti di dosso il fango esci dal bagno per poi dirigerti verso le tue camere.

A bloccare i tuoi piani è però la bella Krista, posta davanti alla porta d'uscita con fare sensuale.

Ti si avvicina lentamente, per poi accarezzarti il viso truce. Tu la lasci fare.

Vi guardate negli occhi, e poi lentamente vi avvicinate.

Le vostre labbra si toccano, sigillate da un bacio. Velocemente la passione cresce fino ad esplodere e portare i vostri corpi a gettarsi sul vicino letto.

Qui le tue mani si fanno avide mentre stringi a te le forme snelle di Krista.

In fretta e furia lei si slega dall'abbraccio per potersi slacciare la camicetta e mostrarti tutta se stessa.

Nella notte buia e nebbiosa di Uelzen ora per voi nulla ha più importanza, mentre l'ardente passione viene sfogata.

Inviato

Mmm..interessante.

Ascolto con attenzione il racconto, scrivendo qualche appunto. Riprendo parola a fine racconto.

Prima di tutto, no. Lei non dormirà qui.

Lei alloggierà nella mia camera insieme a due dei membri che la hanno salvato. Quelli - dico, indicando la pila di rapporti - Sono documenti confidenziali della Gestapo, e non me la sento di lasciarli in una stanza senza misure di sicurezza con altre persone contro ogni protocollo esistente. E' quel tipo di infrazioni che se succede qualcosa la si paga veramente cara. Non posso lasciarli incustoditi in presenza di membri estranei alla Gestapo.

Inoltre saremo sicuri che non verrà aggredito da questo losco figuro nella notte.

Comunque, dettagli logistici a parte, noi siamo venuti qua anche per indagare sullo stato di salute di Peter. Sembra che non ce l'abbia fatta, ma potrebbe anche essere vivo con un po' di speranza. In ogni caso il nostro prossimo bersaglio sara' il suo aggressore.

Metto mano alle chiavi della mia camera in tasca, allungandogliele e riferendomi poi ad Else.

Posso prestale un mio cambio per oggi. Dovrei avere in borsa un cambio informale. La prego: non tocchi le uniformi. Ah, ho anche un rasoio, se vuole farsi la barba.

Else, io controllero' ancora una volta i rapporti per vedere se si accenna a ferimenti o qualsiasi altro fatto detto da lui per vedere se abbiamo qualcosa da cui cominciare. Vorrei chiederti di sorvergliarli con me. Non ti vorrei scomodare ancora con questi protocolli, quindi riposati pure se vuoi, ma se vuoi aiutarmi anche in questo ti sarei grato.

Intanto finisco di sorseggiare il te'.

Allora, muller, raccontami che hai trovato. Il meglio per ultimo.

Per quanto sia...molesto, per essere educati, i suoi rapporti sono sempre illuminanti.

Inviato

<A parte Herr Friederich, intendete?> replica il Dottore contento di essere stato finalmente interpellato. <Io potere affermare con certa sicurezza che castello di Von Burhen essere abitato, ja, da perzona simile a Lloyd, ma non altrettanto simpatica. Inoltre essere interessante che botola in pantano avere condotto in stanza senza altre vie d'uscita. Inizialmente io afere pensato che passaggio segreto scoperto da Herr Hans potere portare a cella dove detenuto essere imprigionato, ma così efidentemente non essere. Se vuole mia personale opinione, cercare uomo con spalla ferita per tutta città occupare troppo tempo. Dobbiamo invece organizzare spedizione per aprire passaggio segreto e trofare nuovi indizi per restringere campo.>

Il dottore fa una pausa, passeggiando per la stanza.

<Inoltre io afere personale richiesta, ja.> esordisce poi in tono un po' incerto. Quando però riprende i suoi occhi sono quanto mai eloquenti. <Quando noi prendere questo indifiduo, zarebbe per me essere graaande piacere poter assistere a interrogatorio provvendendo all'occasione a sistemare sua ferita. Dopotutto, ferite alla spalla essere mia specialità...>

Dopo che Georg ha finito di parlare con Muller, questi raggiunge Hans nella sua camera.

<Tutto bene, Herr Hans?> Domanda con il suo solito tono allegro. <Foi vi sentire meglio? Sembrare meno pallido ora.>

Inviato

Oh, certamente. Rispondo, con un sorrisetto. Te lo lasciero' in cura per quanto vuoi prima del giudizio in tribunale. Basta che lo lasci vivo e capace di parlare. Sono sempre stato contro le condanne a morte, ma gente simile ho smepre ritenuto che avesse bisogno delle ... ''cure'' adeguate.

Mi siedo comodamente sul letto, incrociando le braccia e pensando.

Come Lloyd...una presenza? Strani comportamenti di morti e roba occulta. Cavolo, di roba occulta non mi intendo, pessima cosa.

Fortuna che me lo sono portato dietro. Fastidioso a volte, ma efficiente quando serve. Ho fatto davvero bene ad assumerlo.

...Chissa' se e' sempre stato folle o lo è diventato? Non ci ho mai pensato. Appena torniamo controllero' per cuirosità il suo fascicolo ufficiale.

Ora, prego, preferirei controllare i verbali. Domattina alle 8 voglio tutti svegli e pronti per le mie istruzioni. Vista la presenza di un probabile assassino vorrei che voi stiate all'erta stanotte. Siete congedati.

___

Chiudo la porta a chiave.

Una volta che tutti a parte Else se ne vanno mi arrotolo le maniche della camicia, mi slaccio la cintura con la spada riponendola a fianco al letto e tiro fuori dal taschino la pipa col tabacco, preparandola ed accendendola.

...Sono stufo. Sbotto all'improvviso, guardando fuori dalla finestra.

Sono stanco. Vorrei smetterla di pensare a questo mondo malato. Vorrei prendere, mollare tutto ed andare in america. Ho sentito che la' va' tutto bene...ma se non faccio io qualcosa, nessuno lo farà.

Prendo fiato.

Senti, voglio il tuo parere su una cosa, ma devi essere sincera.

Ti ho designata come prossima in linea di comando in caso io muoia. Se io facessi una brutta fine, saresti tu il prossimo Ispettore generale.

Ti va'?

Oppure vuoi scappare anche tu in america come me? Potrei farti avere tutti i premessi che vuoi.

La verita' è che...questo mondo per me è semplicemente sbagliato. Gestapo al posto della polizia? SS che dettano cosa fare? Semplicemente follia. Il sogno del Fuhrer: follia dell'umanità. Faccio del mio meglio per salvare quante piu' persone posso da questa follia.

Mi siedo, appoggiandomi una mano sul volto.

Combatto da troppo questo sistema stando al suo interno. Sono piu' di 25 anni. Capisco perchè colei che mi ha preceduto ha scelto la morte: ad un certo punto a furia di confrontarti con la realtà dietro questo paradiso senza morti o impazzisci, o muori, o scappi. E credo che stia arrivando il mio momento.

Sospiro sbuffando fuori fumo da un angolo della bocca.

Prima dicevi che ci conoscevamo. Dove ti ho già vista?

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