Mantorok Inviata 13 Gennaio 2013 Segnala Inviata 13 Gennaio 2013 La questione è sorta proprio un paio di giorni fa dove durante una sessione di gioco, il bardo/psion del gruppo ha voluto fare una giocata sfruttando la presunta ignoranza del suo avversario in ambito magico e psionico, in quanto si trattava di un orco barbaro: ha fatto un'azione preparata sul chierico al quale si è avvicinato per farsi curare per lanciargli un incantesimo di charme al fine di non fargli capire quale flusso di energia lo stesse attraversando al fine di raggiungere questi due scopi. 1) il bersaglio non sapendo cosa stesse accadendo e non sapendo distinguere nello stesso istante la fonte e la tipologia di energia magica che lo stava attraversando, per istinto resiste ad entrambi effettuando un tiro salvezza sia sul potere del nemico che su quello dell'alleato 2) il bersaglio confuso non percepisce la differenza dei due flussi magici che attraversano il suo corpo e la sua mente, decidendo di non applicare nessun tipo di resistenza a nessuno dei due effetti, rimanendo così automaticamente charmato e curato allo stesso tempo. La questione è: per una questione logica e specie su una azione preparata mirata come questa, possono essere giuste le due chiavi di interpretazione oppure voi masters avreste agito facendogli fare il tiro salvezza come se nulla fosse accaduto? Io ho agito tirando un D6 per vedere se avrebbe reagito o meno agli effetti (1-2 nessun tiro salvezza, 3-4 tiro salvezza su entrambi e 5-6 tiro salvezza su un effetto casuale determinato dal tiro di un D4, ovvero il bersaglio reagisce al TS di un effetto casuale, 1-2 quello alleato, 3-4 su quello avversario. Voi come avreste agito. Grazie
erikpiccolo Inviato 13 Gennaio 2013 Segnala Inviato 13 Gennaio 2013 Non ho capito: il barbaro stava per essere curato e il psion ha cercato charmare il barbaro con un'azione preparata? in questo caso, il barbaro in questione dovrebbe sapere che il flusso magico del proprio alleato sia una cosa buona, ma appena sente qualcosa di strano, dovuto allo charme dello psion, il barbaro cerca di resistere allo charme, ma l'effetto istantaneo della cura la lascia passare.... se proprio vuoi una interpretazione chiave, diciamo una è fisica e l'altra mentale... anche se il TS sul cura ferite è sulla Vol. Quindi se proprio vuoi fai fare 2 TS, uno per lo Charme e uno per il cura ferite.... io avrei fatto solamente quello su charme.
Mefistofele Inviato 13 Gennaio 2013 Segnala Inviato 13 Gennaio 2013 Be se fosse stato invece dell'orco barbaro fosse stato un nemico con una resistenza agli incantesimi la tattica sarebbe stata ottima visto che per ricevere le magie benefiche senza che il tuo alleato incantatore si scontra contro la tua RI l'abbassi ed quindi sei vulnerabile anche alle magie degli avversari per quel lasso di tempo ma visto che la situazione è questa io avrei fatto la stessa cosa di Erikpiccolo. Poi se fosse stato che il chierico alleato si mete ha fare un incantesimo che non si capisce facilmente dove proviene come ira ed altri incantesimi di ammaliamento/colpussione avrei dato ragione al bardo/psion ma in questo caso no. Ma non riesci proprio a scrivere in italiano? Tornando IT: tendenzialmente se qualcuno si trova di fronte ad un effetto sconosciuto si mette sulla difensiva, dunque TS su tutti e due gli incantesimi. C'è poi da dire che se l'orco e il chierico sono compagni si può supporre che l'orco sia stato curato già altre volte dallo stesso chierico, quindi magari si potrebbe dare addirittura un bonus al TS contro il cura ferite, più facilmente riconoscibile perchè già familiare. Forse essendo due effetti distinti si potrebbe addirittura far tirare il TS solo sullo charme, ma sicuramente nessun avventuriero lascerebbe volontariamente passare un incantesimo sconosciuto.
Blackstorm Inviato 13 Gennaio 2013 Segnala Inviato 13 Gennaio 2013 La questione è sorta proprio un paio di giorni fa dove durante una sessione di gioco, il bardo/psion del gruppo ha voluto fare una giocata sfruttando la presunta ignoranza del suo avversario in ambito magico e psionico, in quanto si trattava di un orco barbaro: ha fatto un'azione preparata sul chierico al quale si è avvicinato per farsi curare per lanciargli un incantesimo di charme al fine di non fargli capire quale flusso di energia lo stesse attraversando al fine di raggiungere questi due scopi. 1) il bersaglio non sapendo cosa stesse accadendo e non sapendo distinguere nello stesso istante la fonte e la tipologia di energia magica che lo stava attraversando, per istinto resiste ad entrambi effettuando un tiro salvezza sia sul potere del nemico che su quello dell'alleato 2) il bersaglio confuso non percepisce la differenza dei due flussi magici che attraversano il suo corpo e la sua mente, decidendo di non applicare nessun tipo di resistenza a nessuno dei due effetti, rimanendo così automaticamente charmato e curato allo stesso tempo. La questione è: per una questione logica e specie su una azione preparata mirata come questa, possono essere giuste le due chiavi di interpretazione oppure voi masters avreste agito facendogli fare il tiro salvezza come se nulla fosse accaduto? Io ho agito tirando un D6 per vedere se avrebbe reagito o meno agli effetti (1-2 nessun tiro salvezza, 3-4 tiro salvezza su entrambi e 5-6 tiro salvezza su un effetto casuale determinato dal tiro di un D4, ovvero il bersaglio reagisce al TS di un effetto casuale, 1-2 quello alleato, 3-4 su quello avversario. Voi come avreste agito. Grazie Ma scherziamo? Tu tiri il dadi per decidere come si comporta il barbaro? E la volta dopo si comporta sempre col tiro? Inoltre la fonte non è inconfondibile. E lo Psion sta facendo qualcosa, anche se il barbaro non sa cosa. Se il barbaro vuole farsi curare la cura passa. Questo però non implica che sia automaticamente consenziente a tutto . Questa non è interpretazione dei ts, è gestione insensata. E per inciso, le azioni preparate non sono contemporanee.
Giaras Inviato 17 Gennaio 2013 Segnala Inviato 17 Gennaio 2013 Assolutamente d'accordo con blackstorm e poi scusate ragazzi magari faccio una figuraccia ma se non ricordo male lanciare un cura ferita è contatto a distanza quindi non capisco il TS che c'entra. Al massimo se hai valutato che il barbaro sia in stato di ostilita con il chierico-compagno (perche magari ha fallito il TS di charme che è obbligatorio farlo) avresti dovuto far fare al chierico unTXC a contatto e se entra entra anche il cura ferite....io l'avrei giocata cosi...spero di aver capito bene l'esempio.
Mantorok Inviato 19 Gennaio 2013 Autore Segnala Inviato 19 Gennaio 2013 Il dubbio in questione è un altro, forse non sono stato abbastanza bravo nell'esprimere la questione, quindi puntualizzerò meglio la dinamica dell'evento con una descrizione indicativa di ciò che è accaduto: MASTER: dopo il terribile colpo sferrato al possente orco barbaro, quest'ultimo retrocede nella sua fila a fianco dello sciamano curatore in cerca di un aiuto imminente. GIOCATORE 1: lascio l'arma in mischia ed estraggo l'arco per continuare ad attaccare l'orco. GIOCATORE 2: io preparo un'azione: non appena mi accorgo che lo sciamano lancia la cura sul barbaro, io gli lancio uno charme psionico al fine di confondere l'orco dalla bassa intelligenza su quale potere lo stia attraversando al fine di rendere o automatico il mio charme o potenzialmente riduttiva la cura dello sciamano. (la giocata in questione era mirata a far effettuare il tiro salvezza all'orco sulla cura dello sciamano in quanto nello stesso momento qualcosa di ostile lo stava minacciando, e quindi tiro salvezza su entrambi gli effetti, oppure nel momento in cui la cura benefica attraversa il corpo e la mente dell'orco, allo stesso tempo per far si che la cura abbia effetto a pieno la mente dell'orco lascia passare su di se pure la costrizione mentale dello psionico). Dal mio punto di vista la giocata così come mi era stata posta e visto i soggetti in questione poteva avere un senso ed il fatto che un orco dinnanzi a 2 effetti magici (psionici) in contemporanea impiegati in questo modo qui, possa veramente per istinto o resistere ad entrambi in maniera naturale, o per ingenuità lasciar passare entrambi percependo prima la cura e non lo charme, ed ecco perchè sono ricorso all'utilizzo del tiro di dado tanto contestato da Blackstorm. Ovvio che nel corso di un round normale, avrei fatto eseguire il TS per lo charme e la cura automaticamente senza bisogno di TS, ma con una variabile studiata (anche bene secondo me) in questo modo, ha senso non dare un plusvalore a questa tattica?
Nathaniel Joseph Claw Inviato 19 Gennaio 2013 Segnala Inviato 19 Gennaio 2013 A livello di regole, l'orco può tranquillamente ricevere l'incantesimo dell'alleato e tentare in ogni caso il TS contro l'effetto di charme. Se tu, da master, vuoi premiare una giocata che ritieni intelligente, non ci vedo niente di male.
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