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[Septem] [Cap. II] Tutti per uno...


Lionheart

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- Basta parlare, diamoci da fare - esclamo di botto dopo questo idilliaco scambio di battute tra i "piccoletti" - Noes è comunque la nostra destinazione, a quanto ci ha detto il poveraccio con cui abbiamo parlato l'altra notte. Approfittiamo del fatto che metà guarnigione è lontana... e sottolineo, METÀ GUARNIGIONE! Per cui non fate fesserie, o se volete farle arrangiatevi, nessuno vi trattiene a restare con noi, ma non aspettatevi aiuto - non ho bisogno di chiarire a chi mi riferisco, ma mi limito a fissare Cantapecora studiando le sue reazioni: il messaggio che gli comunico con lo sguardo dovrebbe essere chiaro, nonostante lo abbia difeso la sera scorsa, ancora non mi fido di lui al cento per cento, e starò all'erta.

Poi mi rivolgo a Dellent, Teemo e Jeduld: - Per favore, svegliate il vecchio nella capanna, per il momento è meglio che venga con noi... quando, e se, troveremo i ribelli, vedremo di sistemarlo in modo appropriato. Ora in fretta, non perdiamo tempo prezioso.

Con le ultime parole carico il mio zaino in spalla, infilo lo spadone nel fodero e impugno l'arco con una freccia incoccata, per essere pronto per qualunque evenienza, e inizio ad avanzare con cautela di qualche metro rispetto agli altri, con i sensi all'erta per evitare imboscate.

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Gli uomini... l'unica cosa che sanno usare è l'affare che hanno in mezzo alle gambe...

Poi con un sospiro, dopo che lo gnomo si è allontanato mi rivolgo agli altri.

Molto, molto bravi! Davvero, non pensavo che saresti riusciti a incasinare tutto di prima mattina!-dico fissando Dorim e Teemo-

Dannazione, volevi seriamente metterti a saccheggiare una città indifesa? Pensavo che i nani fossero meglio di quel piccoletto assetato di sangue, Dorim!

Corrugo la fronte, imbronciata, e poi sveglio il vecchio e lo aiuto a prepararsi.

Poi raggiungo Rain e gli rivolgo la parola.

Pensi che il tappetto assetato di sangue ci seguirà? Sembrava davvero inca**ato, non vorrei che iniziasse a fare casini...

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Resto qualche istante pensieroso alla domanda di Jeduld, prima di risponderle: - So che se lo lasciamo andare, e lo lasciamo fare qualche casino, avremo delle ripercussioni: la città sarà allertata e saremo di nuovo braccati da ogni guardia. Ma abbiamo delle priorità, ora come ora: prima troviamo la persona che stiamo cercando, prima saremo al sicuro. Se eravamo effettivamente dei ribelli e lavoravamo con loro, non dovrebbero avere problemi a proteggerci, e così avremo il tempo necessario per capire cosa fare. - fisso in silenzio lo gnomo per lunghi istanti - Non sono il vostro capo, non decido io per voi, e ognuno è libero di fare quello che vuole. Lui ha fatto la sua scelta, io farò la mia, voi fate le vostre: chi vuole seguirmi, sarà ben accetto, compagnia e qualcuno che mi guardi le spalle fanno sempre comodo, e ricambierò allo stesso modo, potete fidarvi. Ora però andiamo, ogni istante potrebbe essere prezioso, e voglio sistemare questa faccenda prima che quello là ci aizzi tutta la città contro.

@DM e tutti

Spoiler:  
Ci puoi rinfrescare la memoria? Come si chiama la persona che dobbiamo cercare, e come si chiamava il ribelle che volevamo salvare e che ci ha detto di andare da lui?
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@tutti

Spoiler:  
Dato che Drakonic ha problemi con Internet risponderò io per lui (mi ha dettato tutto per telefono)

Dorim:

Esco anchio dal capanno, mi avvicino a Dellent e gli do una leggera pacca sulla spalla. "State tranquilli non ho intenzione di ammazzare nessun innocente, al massimo qualche guardia solo se mi attacca per prima".

Non faccio caso al battibecco tra i due gnomi, ma rispondo a Jeduld "Si ho intenzione di farlo. Se non l'hai notato ci servono provviste, informazioni e oro. Se siamo fortunati riusciremo a trovare tutto quello che ci serve. E tranquilla se trovo qualcosa di carino magari te lo regalo così adorni quel tuo bel corpicino" Poi torno a guardare Dellent - Per la nostra situazione, non avere abbastanza denaro ed equipaggiamento è una pazzia, come stare sotto una selva di freccie e non avere lo scudo... Tu, come me, dovresti capirlo più di tutti..."

Tolgo la mano dalla spalla del nano e vedendo Vento che inizia ad avviarsi mi accingo a raggiungerlo. Appena gli sono di fianco "Lascia perdere questo esaltato" -riferendomi a Rain - "Abbiamo del lavoro da fare"

@Rain

Spoiler:  
Mentre cammini verso Noés cerchi di ricordare il nome dell'uomo e ciò che ti aveva detto. Le sue parole risuonano nella tua mente come se lui fosse dinanzi a te:

Adesso che ti ho detto ciò che so - tossisce - fa quello che ti ho chiesto. Se uscirete vivi da questo posto non mostrate a nessuno i vostri tatuaggi e recatevi al villaggio di Noés. Lì cercate un uomo di nome Gallix e ditegli che vi manda il sergente Laptor, vi aiuterà a nascondervi dagli imperiali. State certi che ora più che mai vi daranno la caccia finchè non vi avranno catturati o uccisi! Buona fortuna e che l'aiuto dei Divini sia con voi!

@tutti2

Spoiler:  
Se state andando in città esplicitatelo sotto spoiler thanks
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@DM e tutti

Spoiler:  
Io sono qualche metro avanti rispetto alla capanna, aspetto che Cantapecora, Dellent, Teemo, Jeduld e il vecchio mi raggiungano o che mi dicano che non vogliono andare in città

Osservo il nano e lo gnomo allontanarsi... e a stento trattengo un sospiro di sollievo, poi mi rivolgo ai restanti: - Come ho detto, ognuno può fare ciò che vuole. Io cercherò di rintracciare Gallix, è l'unica pista che abbiamo per capire chi siamo e che cosa facessimo prima di ritrovarci in mano ai pirati. Lo ripeto per l'ultima volta, non siete tenuti a seguirmi, potete scegliere la strada che preferite. Se volete seguirmi, sarò ben contento di avervi al mio fianco, se volete andare altrove, be' le nostre strade si separano qui, e spero che non facciate nulla per intralciarmi. - Poi guardo di nuovo Cantapecora, e aggiungo questa volta con un tono che non ammette repliche: - Tu invece VIENI con me! Sei la chiave di tutto, e mi servi per far luce su questa follia.

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Dorim... Trattare con lo gnomo è inutile, ma tu ripensaci! Stai rischiando la vita per fare qualcosa di sbagliato! Provo a convincere il nano Cosa direbbero i tuoi padri? Cosa direbbero di un fiero nano che leva l'ascia su degli innocenti? Un nano deve guadagnarsi le proprie ricchezze con l'onesto e duro lavoro nelle fucine o nei campi di battaglia per difendere la propria famiglia, le proprie leggi e gli innocenti!

Nel dire ciò mi mostro avvilito, dispiaciuto dalla strada che un cugino nano sta intraprendendo.

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Ma prego allora, galante nano, va pure a prendermi qualcosa. Sono certo che un imbecille come te non faticherà a trovare tutto l'occorrente e a tornare indietro.

E se puoi, quando sgozzi qualche popolano indifeso, ricordati di portarmi il suo scalpo, potrei usarlo come coperta per la notte!

Quel nano imbecille... vedremo chi farà battute spiritose, quando la sua testa risplenderà su una picca!

Poi mi affianco a Rain, e gli lancio uno sguardo d'intesa, come a dire che sono d'accordo con lui e che lo seguirò.

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Mi domando se la perdita di memoria abbia apportato anche una perdita delle loro capacità mentali: Pensano che dovunque andiamo ci accoglieranno a braccia aperte? Siamo ricercati!!! Hanno idea di cosa voglia dire? E di certo non me ne starò con le mani in mano aspettando che mi vengano a prendere. Se davvero devo credere che sono in squadra con delle persone del genere inizio a pensare che sono matto anche io. Chissà! Mi consolo pensando che magari sono un killer del re, assoldato per uccidervi tutti! Questo darebbe alla mia mente una placida consolazione.

Poi iniziando a camminare verso la città con il nano continua la sua riflessione.

Non ho idea di che tipo di gruppo siamo, ma percepisco delle sensazioni, come se noi fossimo una squadra, che si accentra sulla figura di quella donna, come se dovessimo proteggerla.

Ma questo non basta per farmi sentire sicuro e fidarmi di loro. Mi sono svegliato in una stiva di una nave, prigioniero. Ho rischiato la vita più di una volta nelle ultime ore e non voglio sentire ragioni se il mio comportamento non è buonista. Se per vivere devo fare del male agli altri. In questo mondo o uccidi o vieni ucciso. Ed io non voglio fare la fine del topo!

Poi guardando dritto negli occhi il nano.

Dimmi, non senti nel petto anche tu l'urlo della bestia, come un animale in gabbia che lotta e ringhia per uscire.

Chi siamo, perchè siamo ricercati?

IO non so nemmeno il mio nome! Non so cosa faccio e dove vivo. Mi ritrovo ramingo per il mondo con l'unica abilità di essere lesto con i pugnali. Forse sono davvero un assassino, o magari un ladruncolo di città. Parlano della mia sete di sangue, ma non hanno visto quell'uomo; l'espressione folle, di una rabbia cieca e indomabile. Quella era sete di sangue, insaziabile. Poi c'è Cantapecora, non abbiamo una minima concezione di lui. Forse una spia, traditore e infame; forse mentre e in realtà ci porterà dritti in una trappola. Io devo pensare a me stesso. Questo insegna la vita. A non fidarsi di nessuno.

Distogliendo lo sguardo lo gnomo continua la sua marcia verso la città

Basta. Pensiamo a svolgere il nostro lavoro. Occupiamoci di questa città, vediamo cosa ha da offrirci.

Lo gnomo e il nano si dirigono verso l'approssimarsi della città, rimanendo sempre nascosti e coperti. Quando sono sufficientemente vicini lo gnomo inizia ad acquattarsi.

Resta qui in silenzio. Avanzo a dare un'occhiata, vedo se ci sono altre entrate e vengo a riprenderti. non farti notare.

Lo gnomo sparisce nella vegetazione e piano diventa invisibile e frusciante come se fosse fatto d'aria e trasportato dal vento.

Spoiler:  
Silenzioso e nascosto mi avvicino per esplorare e vedere se c'è qualcosa di interessante. L'abitato è tutto cinto da mura o ci sono zone scoperte? Insomma magari ci metto un po' di tempo ma voglio fare un buon lavoro di ricognizione.
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Non pronuncio nemmeno una parola ai discorsi dello gnomo. "Meno chiacchiere e più fatti...qui c'è bisogno di trovare qualcosa". Controllo la balestra a ripetizione lasciata carica il giorno precedente se è tutto a posto e pronta a sparare. Attendo il ritorno dello gnomo "Speriamo che và tutto bene, che i nostri padri ci proteggano".

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Cantapecora, che fino ad allora non ha detto una parola, osserva un pò allibito i votri comportamenti e dopo aver sentito le parole di Rain esclama

Speriamo solo di uscirne vivi da questo villaggio.

Un istante dopo però si ferma di scatto

"Rain ha ragione, il vecchio è rimasto a dormire."

e ritorna nel capanno per destare il vecchio. Qualche minuto dopo li vedete uscire, Galmonde sembra piuttosto scosso, cammina a stento e trema come una foglia. Un braccio di Cantapecora sostiene il vecchio durante il cammino. Appena sono di nuovo tra voi Cantapecora dice

Ha avuto un incubo.

Ma il vecchio lo interrompe e sbotta

Non c'è tempo ora, bisogna trovare subito Valmonde, il più saggio tra noi oracoli. Egli saprà cosa fare. Un grande male si sta risvegliando. I suoi effetti possono colpire chiunque... ovunque. Non cedete alle tentazioni, non cedete alla zizzania, o sarete deboli e vi unirete al suo regno. Ora andiamo in città e chiediamo informazioni, dobbiamo trovare mio fratello!

@tutti

Spoiler:  
Noés è situata al centro di una pianura. Ha mura di pietra alte 4 metri circa con guardie che fanno la ronda. Il cancello è di legno molto solido, è aperto e sei guardie stanziano di fronte all'ingresso bloccando qualsiasi passaggio. Non ci sono alberi, nè boscaglia intorno ad esso, solo una piccola stalla sul lato est fuori dalla città. La stalla si appoggia direttamente sulle mura, quasi da sembrare una prolungazione delle stesse. Il tetto spiovente della stalla è attaccato saldamente al bordo delle mura. Nella piccola stalla scoperta vedete un uomo che sta imbottendo di fieno la mangiatoia dei cavalli. Ci sono circa cinque cavalli nella stalla e due carri vuoti.

@Vento

Spoiler:  
A parte ciò che ho scritto nello spoiler di prima riesci a notare che la stalla viene controllata ogni 15 minuti dalle guardie di ronda che passano sopra le mura. Inoltre la stalla ha un tetto spiovente che si allaccia direttamente sul bordo delle mura, in modo tale che, se scavalcato, porterebbe direttamente in città
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Dopo aver perlustrato bene la zona lo gnomo giunge all'unica deduzione possibile.

Ritorna indietro dal nano, invisibile e silenzioso, a riferire la sue idee.

Dorim. Dorim.

Una voce dal nulla.

Poi d'un tratto dalla vegetazione fa capolino lo gnomo.

Sono di ritorno, ho controllato bene le mura e c'è un solo modo per valicarle oltre la porta centrale. Una stalla ad est è congiunta alle mura, da suo tetto si può arrivare a scavalcarle, ma ci sono i turni di guardia, abbiamo poco tempo per farlo. Ce la fai a scavalcarlo oppure tu distrai lo stalliere ed io entro in città. Vieni ti porto vicino la stalla.

Poi con calma e attenzione torniamo in posizione verso la stalla, ma prima lo gnomo vuole dare un'occhiata verso la porta principale per vedere se il resto del gruppo passa da lì.

Infine lo gnomo e il nano restano nascosti sul limitare della vegetazione in attesa di agire.

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Ascolto avidamente le informazioni che lo gnomo mi riferisce al suo ritorno. Lo guardo preoccupato "è troppo difficile scavalcarlo entrambi senza che uno dei due viene visto...avrei della corda per facilitare l'arrampicata ma ci vorrebbe troppo tempo per posizionarla e poi toglierla...-rimango un'attimo incerto- ok allora cercherò di distrarre lo stalliere, speriamo che vada tutto per il meglio non sono il tipo da oratoria...". Posiziono la balestra a ripetizione sulla cintura, chiudo gli occhi e traggo un profondo respiro. Sento ancora in bocca il pieno sapore di tabacco appena fumato mentre penso "Chissà se ho mai fatto cose del genere!?...". Sento la mente offuscarsi, il buio più nero avvolge e divora i miei ricordi.

Apro gli occhi e con sguardo risoluto "Al diavolo!". Osservo lo stalliere e, non appena non c'è nessuna guardia di ronda nei paraggi, mi alzo e con un sorriso solare colmo di gioia mi dirigo verso di lui. "Buon giorno buon uomo! -stiracchiando le braccia- è una bella giornata non trovate?".

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Lo gnomo si acquatta in modo da cogliere il primo momento utile per sgattaiolare inosservato ed arrivare alla stalla, dove cerca subito un appoggio per salire sul tetto.

Osserva bene le mura e si assicura che non passino guardie. Il suo obiettivo è entrare in città ed ispezionare dall'interno il clima che vige, per capire come muoversi e se fidarsi o no di questa gente, Inoltre cerca un posto dove nascondersi e dove si nascondono i tesori della città.

Spoiler:  
Prove di muov silenziosamente e nascondersi. Poi osservare e ascoltare. nel caso lo gnomo si accorge che fa troppo rumore sul tetto della stalla o per le mura usa la capacità magica Silenzio, così attutisce tutti i suoni.

se serve altro sarò più dettagliato.

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@ Chi non va ad attaccare il villaggio

Spoiler:  
Facciano come gli pare... Commento più a me stesso che con qualcun altro, per nulla sorpreso dalle azioni dello gnomo ma alquanto seccato dai modi di Dorim. Cosa diranno i suoi padri?! Ha tradito il suo onore di nano e di guerriero...

Mi rivolgo poi, dopo essermi calmato, a Rain ​Noi cosa dovremmo fare?

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@chi è con me

Spoiler:  
- L'uomo nella prigione - rispondo alla domanda di Dellent - ci ha detto di cercare un certo Gallix, che dovrebbe vivere in questa città e che dovrebbe aiutarci in qualche modo. Quando, e se, lo incontriamo dobbiamo dirgli che ci ha mandato il sergente Laptor, che è il nome di quello sfortunato morto ieri sera... per colpa delle guardie imperiali, e soprattutto di quel farabutto di uno gnomo.

faccio una lunga pausa, pensieroso e incupito, prima di continuare: - C'è una bella differenza tra essere ribelli e essere criminali. Ho anche io le mani sporche di sangue, inutile nasconderlo, ma non provo piacere in quello che faccio. Sento una sorta di dovere che mi spinge a combattere senza arrendermi: ieri sera ho avuto una specie di visione, credo si trattasse della mia famiglia, uccisa dalle guardie dell'Impero. Potrebbe essere vero o meno, questo voglio scoprire. Ma se vi dico questo è perchè voglio sia chiara una cosa su di me: sono spinto dalla vendetta, è vero, ma mai potrei nuocere ad innocenti e gente inerme. Credo di essere stato nell'esercito, prima che tra i ribelli, il che spiegherebbe perchè la vedo così: siamo in guerra, e chiunque combatte sa che può morire da un momento all'altro, non importa da che parte sia schierato. Lo sanno i ribelli, lo sanno gli imperiali, per cui combatterò, perchè è l'unica cosa che so fare, e ucciderò chi mi fronteggia. Ma non voglio essere accomunato neanche per un istante a quella feccia che ci siamo portati dietro.

Finito il discorso faccio un lungo sospiro, sollevato per aver chiarito il mio punto di vista, almeno con chi mi sembra essere dotato di intelligenza e raziocinio, poi concludo: - Quanto a come entrare in città, è un altro problema. Il tetto di quella stalla potrebbe essere un buon passaggio, ma sicuramente lo useranno anche quei due, il che vuol dire che sarà meglio evitarlo. Potremmo camuffarci e entrare in città come viandanti, ma temo che abbiano le nostre immagini e che ci riconoscerebbero subito. Voi avete proposte?

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@quelli che non vogliono assaltare...

Dopo che ha parlato Rain gli dico

Ben detto Rain. Credo anch'io di essere in questa situazione per un motivo valido, anche se l'unica cosa che ricordo è fuoco... sono con te.

Poi, pensando alla sua domanda aggiungo

Potrebbero esserci delle fognature... non un'entrata molto pulita, ma probabilmente più sicura... e comunque nulla che non abbiamo già fatto

dico guardando un attimo gli stivali ancora incrostati...

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@Dorim, Vento

Spoiler:  
Lo stalliere, un'uomo sulla quarantina alto e con una grossa pancia, si gira verso di te udendo le tue parole

Bella giornata? Forse per qualcun'altro...

dice con aria indispettita

Oggi mio fratello è appena partito in guerra per ordine dell'impero lasciando soli me e mia sorella. Poveraccio, spero che se la cavi e che torni vivo a casa.

Poi ti guarda con aria interessata

Posso fare qualcosa per lei? E' qui per un cavallo?

Nel frattempo lo gnomo, facendosi aiutare da alcuni chiodi piantati qua e la sui pilastri che sorreggono il tetto della stalla, riesce a salire, anche se con qualche difficoltà, fino al tetto. La guardia di ronda non è troppo lontana dalla zona del tetto della stalla e si sta allontanando sempre più.

Cercando di non farsi notare dal resto delle guardie che perlustrano il perimetro della città, lo gnomo scavalca il piccolo bordo restante delle mura e con un'altro vigoroso balzo si trova all'interno della città di Noés.

@Vento

Spoiler:  
Il grosso balzo ti è costato 1 pf (4 metri di mura) ma sei finalmente dentro la città. Tutto intorno a te ci sono delle case, piccole e medie ma nessuno nei paraggi. Ti trovi su un bivio che può condurre dritto, a sinistra e a destra. In tutte le direzioni ci sono edifici civili. Osservando dritto lungo la strada noti in lontananza un pò più di movimento.

@tutti gli altri

Spoiler:  
Cantapecora rimugina sulle parole dei compagni

Non possiamo usare il tetto comunque, il coccodrillo di Teemo non può salire.

Poi osservando meglio la stalla e lo stalliere parlare con Dorim un'idea gli sovviene

Aspettate. Io e il vecchio siamo incensurati... credo. E lì ci sono due carri! potremmo prenderli, addormentando lo stalliere, e mentre io e Galmonde guidiamo i carri voi potrete nascondervi sotto di essi. Sono sicuro che le guardie guarderebbero il contenuto dei carri e vedendoli vuoti ci lascerebbero passare. Voi vi arrampicherete sotto di essi così da nascondervi alla loro vista.

dice osservando le reazioni di Dellent, Rain, Jeduld e Teemo

L'unico problema - dice grattandosi la testa con una mano - è come faremo per Oh. Non si può trasformare o roba simile? - dice rivolgendosi a Teemo

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@dm

Spoiler:  
Lo gnomo sembra una cavalletta. Salta da un punto all'altro con estrema agilità senza poi grossi sforzi. Certo, essere un po' più lungo sarebbe stato comodo, ma anche con le sue ridotte dimensioni può farcela.

Atterra tra le casse ai piedi delle mura, si guarda intorno circospetto e ben nascosto. Non ha guardie intorno a lui. In direzione dritta in fondo alla strada c'è un capannello di persone.

Non è sicuro procedere subito verso di loro.

Volge il suo sguardo a destra. La strada spoglia, senza nessuno in giro.

Posso girare intorno le case e arrivare alle spalle della piazza. Nel frattempo darò un'occhiata in giro per vedere se c'è qualche casa interessante.

Si avvia con passo furtivo tra le stradine restando ben nascosto in ogni ombra.

Spoiler:  
Ovviamente sto sempre nascosto e furtivo. vado a destra( l'ho buttata lì, tra le due laterali, pensando che fosse più sicura. Nascosto tra le case cerco di arrivare lì dove è raccolta la gente, per sentire che succede, e spostandomi vedo se ci sono costruzioni particolari che mi interessano o case vuote dove poter entrare.

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Vedo lo gnomo sgattagliolare dietro la stalliere e facendo finta di niente, continuo a parlare con aria tranquilla allo stalliere. "Ah, non volevo essere scortese. Come mai tutto questo astio nei confronti dell'impero? e che guerra vanno a combattere?". Mi avvicino sempre di più ai cavalli in modo da andare sotto il tetto della stalla per evitare che le guardie di ronda mi possano vedere. "Cavalli? Si possono interessarmi, sono molto belli e ben tenuti -guardandoli attentamente e accarezzandogli la testa-. Lei conosce bene il suo lavoro. Quanto costano?"

@dm

Spoiler:  
Quanti cavalli ci sono nella stalla?
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@ quelli con me

Spoiler:  
Dopo aver ascoltato sia Teemo che Cantapecora resto un po' a riflettere, prima di aggiungere: - Entrambe le idee sono buone, ed entrambe hanno dei punti deboli. L'idea dei carri ha il problema del coccodrillo, e se riusciamo tutti a restare attaccati sotto ai carri abbastanza a lungo. L'idea delle fogne d'altro canto sarebbe più sicura... ma non sappiamo neanche se questo piccolo paese ha una rete fognaria, nè dove sbuca, nè dove conduce. Potremmo anche provare a creare un piccolo diversivo, qualcosa che faccia allontanare le guardie dalla porta solo per il tempo che ci occorre, senza creare un allarme eccessivo. Oppure Cantapecora potrebbe entrare da solo, procurarsi delle funi o una scala di corda, e trovare un punto idoneo a farci scavalcare le mura... Ci sarebbe anche la carta della corruzione: in fin dei conti se proprio in questo paese ci sono i ribelli, potrebbero aver una qualche "influenza" sulle guardie.
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