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Warhammer 40'000 - Deathwatch: Danza Macabra


Urizen

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  • 2 settimane dopo...
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"Molto bene, Fratelli. Il nostro prossimo contatto sarà al momento della vostra partenza, quando il Caposquadra che avrete scelto mi fornirà il rapporto pre-missione. Siate vigili, Fratelli, e che l'Imperatore vegli su di voi". Con queste parole la comunicazione si interrompe e lo schermo si spegne. Alcuni istanti dopo, la grande porta della Sala di Comando inizia ad aprirsi, e al di là potete intravedere la scura sagoma di Kallmar in attesa; sempre prostrato in modo da non intravedere neanche uno scorcio della sala, vi si rivolge con il consueto tono: "Ben ritrovati, miei signori. Come posso servirvi?"

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Faccio una dovuta riverenza prima che il contatto s'interrompa poi inizio ad uscire dalla stanza e mi rivolgo al vecchio.

Kallmar, si alzi e ci mostri l'armeria, non c'è un attimo da perdere...

Intanto inizio a guardarmi intorno cercando possibili indicazioni di dove si trovi la suddetta.

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Un saluto col capo verso il guardiano in comunicazione con noi, prima d'uscire dalla sala comando.

Alle parole del servitore non posso fare a meno di sorridere, anche se non si nota a causa dell'elmo.

«Dobbiamo partire al più presto. Abbiamo bisogno di visionare al più presto l'armeria.» dice quasi contemporaneamente con l'ultramarine.

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"Subito, miei signori" sibila Kallmar, "da questa parte, vi prego". Seguite quindi la sua macilenta andatura fino ad una delle porte corazzate della parete Est nella grande sala. La porta si apre quasi senza emettere il minimo rumore: è evidentemente stata sottoposta a costante manutenzione, negli anni. Non appena l'accesso è spalancato, gettate immediatamente lo sguardo all'interno.

Probabilmente un tempo l'Armeria della Stazione Ormasim traboccava di armamenti ed equipaggiamento pronti per essere impiegati in missione... è evidente che quei giorni sono ormai lontani; poche armi ed ancor meno caricatori si offrono alla vostra vista. Anche la serie di strumenti più comuni solitamente impiegati dai Kill Team mostra serie lacune; inutile tuttavia tergiversare in lamentele, il tempo per la missione è scarso ed ognuno di voi sa bene di poter trarre comunque il massimo anche da una armeria esigua come questa. Mentre il vostro sguardo scorre sulle varie armi e forniture, sapete che il momento della scelta è giunto. Quali armamenti potranno rivelarsi adatti ad affrontare la minaccia Tau?

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Entro nell'armeria, confortato dal profumo dell'olio e dell'incenso consacrato al dio macchina.

"La spada e lo scudo dell'Imperatore siamo noi" Dico agli altri e me stesso quando notiamo la penuria di equipaggiamento.

Mi dirigo verso le armi pesanti, e noto con piacere un Requiem pesante con il suo zaino caricatore.

*Eccolo.*

Poi torno a rivolgermi ai miei fratelli, cercando con lo sguardo delle cariche da demolizione.

"Qualcuno di voi è stato addestrato come demolitore?"

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Entro nell'armeria guardandomi intorno, amareggiato dallo scarseggiare d'equipaggiamento. Poi mi rivolgo a Petronius dopo la sua domanda:

Purtroppo no, Fratello.

Poi guardo per un attimo l'apotecario e già ipotizzo qualcosa

Credo che nel caso servissero dovremo ingegnarci.

Poi inizio lentamente a passeggiare tra le varie armi e munizioni. Fino a quando non mi soffermo davanti all'arma che mi accende un sorriso, un tanto pesante quanto benedetto lanciafiamme. Lo raccolgo e ne constato lo stato poi inizio ad indossare le taniche di combustibile.

Amico mio, ti hanno trattato con ogni riguardo. E' sempre un piacere averti con me.

Dopo di che vado verso le munizioni e a colpo sicuro prendo un caricatore di Stalkers, uno di Hellfire ed uno di Kraken e li assicuro alla cinta.

Mi dirigo poi ad osservare il sacro stendardo della Deathwatch, mi faccio più serio e pensieroso, come se stessi valutando qualcosa, poi lo afferro e lo rimuovo dal supporto e mi rivolgo nuovamente ai miei fratelli.

Fratelli ascoltatemi, ho passato ogni giorno della mia vita addestrandomi alle vie del comando ed ho già avuto l'onore di guidare in battaglia una squadra di ricognitori. Come sapete inoltre il mio Capitolo ha sempre ricoperto ruoli di comando. Porto la mano al Cingulum che viene donato ai caposquadra e con il volto più orgoglioso che abbiate mai visto continuo: Mi propongo quindi ufficialmente per ricoprire il ruolo di comandante per questa missione. Il giuramento degli Astartes ci guiderà in questa nuova battaglia, se lo vorrete.

Poi attendo la loro risposta.

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Mi volgo leggermente verso il confratello angelo oscuro, togliendomi nuovamente l'elmo.

Un cenno di diniego col capo alla domanda per le competenze nella demolizione.

Solo dopo gli occhi azzurri si posano prima verso lo stendardo e poi verso l'ultramarine, il volto serio e privo d'espressione.

«Ritengo che iniziare a disquisire della storia dei nostri capitoli ci porterebbe via abbastanza tempo da rinunciare la missione. Quanto alla vostra candidatura come caposquadra...» dico fissandolo negli occhi. «...direi che potrebbe andar bene, ovviamente se sarà d'accordo anche il mio confratello.»

Pochi secondi dopo e sono già alla ricerca delle dosi di Resuscitex, che controllo accuratamente, per poi passare ai proiettili. Trovati i Kraken verifico l'intero caricatore, con un che di paranoico perfezionismo.

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Kallmar vi segue, immerso in un silenzio quasi nervoso: sembra prendere il vostro accesso all'armeria come una sorta di ispezione di qualche tipo. Fortunatamente i vari pezzi di equipaggiamento che selezionate per la missione rivelano tutti una ottima ed estesa manutenzione: i caricatori sono consacrati ed allineati, i meccanismi di fuoco delle armi precisi al millimetro... persino le taniche di Promethium e le fiale di Resuscitex sembrano essere state sottoposte ai riti di raffinazione destinati a preservarle nel tempo. Mentre discutete tra di voi della candidatura a Caposquadra di Mauritius, il vecchio servo assiste quasi meravigliato: probabilmente è la prima volta che assiste alle meccaniche di formazione e preparazione di un Kill Team. Poi lo vedete portare una mano alla fronte, come se sentisse qualcosa che solo lui può udire; poco dopo si rimette diligentemente in attesa, attendendo la fine della vostra preparazione e selezione del Caposquadra, prima di mettervi al corrente di qualsiasi cosa abbia da dire.

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Ascolto i compagni discutere mentre dopo aver recitato le necessarie preghiere e aver completato i riti di attivazione il requiem pesante mi segnala la corretta attivazione con le sue rune.

*Kalmarr sarà pure un essere pedante, ma ha mantenuto in ottima efficienza queste armi.*

"Noi Angeli scuri siamo degli ottimi difensori..." Esordisco brutalmente, poi mi rendo conto delle mie parole e termino la frase

"Però voglio fidarmi delle tue parole e del tuo giudizio, quindi accetto la tua proposta."

Poi mi sposto verso un fucile Requiem, equipaggiato con una baionetta per il combattimento corpo a corpo. Lo fisso sulle mie spalle, a fianco dello zaino con il munizionamento dopo aver controllato anche quest'arma.

"Io sono pronto Fratelli. Il giuramento dell'Astartes possiamo recitarlo in volo."

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Osservo le reazioni dei miei compagni con aria sicura, poi inizio ad assicurare lo stendardo all'armatura recitando una rapida preghiera.

Poi torno a rivolgermi agli altri: Vi ringrazio per la fiducia Fratelli, farò del mio meglio per guidarvi in questo scontro. E concordo con Petronius, potremo effettuare il giuramento in volo per risparmiare tempo.

Guardo poi Kallmar e mi avvio verso di lui...

Kallmar, ci dica, è pronto il Dark Hunter? E poi, dovrei conferire di nuovo con il Capitano, le ha detto dove riceverò la comunicazione?

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Per qualche secondo mormoro nuovamente le ultime parole che l'ultramarine aveva rivolto sia a me che al mio confratello, un sorriso per qualche secondo si apre sulle mie labbra.

Scuoto poi la testa.

Subito dopo metto le dosi di Resuscitex nel Narthecium, controllando l'operatività dello stesso strumento.

«Probabilmente sarà il Dark Hunter con cui siamo arrivati, mi pareva l'unico nell'hangar.» dico verso Mauritius, voltandomi verso l'ingresso dell'Armeria.

Solo un secondo dopo il mio sguardo passa su Kallmar.

«L'attenzione con cui hai mantenuto il materiale bellico è encomiabile, servitore Kallmar.» chino il capo a ringraziarlo.

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Kallmar fa un cenno di deferenza nell'udire le parole dell'Apotecario Yruel: "Voi mi lusingate, mio signore; ho solo compiuto il mio dovere con la massima dedizione". A quel punto risponde a Mauritius: "Ho ricevuto or ora i rapporti di preparazione del Dark Hunter, mio signore: entro un'ora terrestre sarà sufficientemente rifornito da poter partire. Per quanto concerne le comunicazioni con il Capitano potete avvalervi del canale protetto che trasmette dal Dark Hunter stesso; in alternativa, immagino che tra i vari dati caricati nelle vostre riverite armature sia presente anche un canale di comunicazione diretta". A quel punto Kallmar sembra farsi più truce: "C'è un'altra novità che devo segnalarvi, miei signori. I sistemi di rilevamento della Stazione Ormasim hanno intercettato dati di navigazione da parte di una flottiglia da guerra della Marina Imperiale". Qui fa una pausa per respirare rocamente; "si dirige verso la zona di quarantena del Generale Ebongrave, miei signori".

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Il volto si fa serio ascoltando le ultime parole di Kallmar, è evidente che non è gradita la sorpresa.

Kallmar mi passi i dati della rotta della flotta nel Dark Hunter, mi recherò la così da conferire con il Capitano ed esaminare i dati che mi inverà. Fratello Petronious, fratello Yruel vi precederò al dark hunter...

Poi mi volto e mi avvio con espressione pensierosa verso il mezzo.

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Inarco per un secondo il sopracciglio alle ultime parole di Kallmar.

«I servo-sensori di questa stazione sono in grado di analizzare l'entità della flotta. E in caso di metterci in contatto con...costoro?» chiedo al servitore, mentre mi liscio un attimo il mento.

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Kallmar china il capo di fronte a Mauritius: "Sarà fatto, mio signore". Quando poi l'Ultramarine si allontana verso il Dark Hunter, la sbilenca sagoma del servo si volge verso i due Angeli Oscuri. Volgendosi verso Yruel china il capo e risponde "i dati in nostro possesso parlano di quattro mezzi, tutte navi da guerra di classe Oberon: Furia del Trono, Giusto Timore e Sanzione Divina, capeggiate dalla nave comando Autorità Assoluta. Come da protocollo non è ancora stato aperto alcun canale di comunicazione, ma qualora lo desideraste ciò è senza dubbio possibile". A quel punto Kallmar osserva la figura di Mauritius che si allontana, prima di rivolgersi di nuovo a voi: "C'è altro in cui posso servirvi, miei signori?"

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