Randol Inviato 16 Aprile 2013 Autore Segnala Inviato 16 Aprile 2013 Ma che il re fosse psionico si sapeva? C'era qualche indizio? sì, l'avevo scritto nel primo post, ci ha parlato telepaticamente. Per Matteo, no, non c'erano indizi, dovevamo solo ragionare su che funzione avrebbe potuto avere un trono rotante nella sala del re e capire che era un comando psichico perché doveva essere inattuabile dai nemici. in realtà anche una leva sul trono avrebbe funzionato, perché una volta che il trono è girato i nemici non ce l'hanno più, ma vabbé. No, è bravo il DM, assolutamente, vorrei che ci vedeste giocare , ma certe volte non capisco proprio perché fa ste robe
Uomo Del Monte Inviato 16 Aprile 2013 Segnala Inviato 16 Aprile 2013 Non vorrei dire una cappellata, ma questo "rompicapo" è preso direttamente da uno dei libri della pentalogia del prisma. Forse addirittura il primo, quando il gruppo scende nelle rovine del villaggio nanico. Giusto per curiosità c'era di mezzo un paesino di nani glabri adoratori del sole, le cui case erano senza tetto?
Randol Inviato 17 Aprile 2013 Autore Segnala Inviato 17 Aprile 2013 Non vorrei dire una cappellata, ma questo "rompicapo" è preso direttamente da uno dei libri della pentalogia del prisma. Forse addirittura il primo, quando il gruppo scende nelle rovine del villaggio nanico. Giusto per curiosità c'era di mezzo un paesino di nani glabri adoratori del sole, le cui case erano senza tetto? Ah probabilissimo! Allora avresti dovuto esserci quando eravamo là dentro Non so onestamente di chi era quella cittadina, ma può essere anche che l'indovinello sia stato riadattato per un'altra città
bobon123 Inviato 18 Aprile 2013 Segnala Inviato 18 Aprile 2013 Premetto che vale il discorso fatto prima: sentire la scena attraverso il tuo filtro ovviamente impedisce di capire se il master sia stato bravo o meno. Se aveva dato sufficienti indizi evidentemente tu li hai persi (e quindi non li hai neanche aggiunti nel racconto). Non esprimo quindi un giudizio sul caso in questione. Se però è effettivamente andato così, allora è il classico caso in cui il master prova a adattare un pezzo di un film / libro nelle avventure: Massima Allerta! Ci sono dozzine di possibili problemi. Come qualsiasi caso, il master controlla il mondo, ma non le situazioni in cui i PG si troveranno. Copiare una città, un mostro, un arma particolare, un incantesimo, il carattere di un PNG: va benissimo. Copiare una situazione, un doppio gioco, un indovinello con una specifica soluzione, una battuta, un momento WTF: in generale, tenersene alla larga. Perché prevedono che i giocatori giocheranno in un certo modo, e il master non può saperlo. E' un modo sicuro per cadere nel railroading: il master pur di poter fare quella battuta o quel doppio gioco così come appare nel libro spinge i giocatori a fare azioni specifiche. Cercare di riprodurre troppo un film o un libro significa che il master crede di poter fare andare avanti la storia come vuole, dimenticandosi che i protagonisti sono i personaggi e non lui. Su una nota diversa e più generale, sono contrario agli indovinelli - in particolar modo se strettamente necessari per andare avanti con la trama. Funzionano solo se hanno multiple soluzioni e sono innovativi, quasi dei sottogiochi. Ma il puro indovinello Tolkeniano, funziona nei libri e nei film. Altrimenti non lo amo.
Randol Inviato 18 Aprile 2013 Autore Segnala Inviato 18 Aprile 2013 Questo è vero, studiare la quest bella e fare in modo che per forza vada a finire così diventa una specie di quiz a indovinelli, non è più D&D. Odio perdere il libero arbitrio sulle mie scelte
Art Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Il nostro master ci ha sempre messo degli indovinelli risolvibili, eccezion fatta per una volta in cui, stanco, si inventò alle porte di una città sotterranea il seguente: Cos'ha sei occhi e sei gambe? La risposta andava messa su dei cilindri da ruotare. L'unico indizio erano i rilievi sulla porta, che rappresentavano navi veleggiare nell'oceano. ANcora lo sfottiamo per quella storia. Un'altra volta si inventò una partita a scacchi stile Harry Potter e dovemmo effettivamente sconfiggerlo per passare. Molto spesso per la serata traeva spunto da un film, comprendere la citazione era metà della comprensione della quest, ma erano tutte relativamente semplici e tarate sul nostro gruppo. Adesso gli ho dato il cambio e cerco di inventare enigmi, più che indovinelli. Oppure situazioni controintuitive, del tipo: normalmente la porta si apre con qualcosa di magico, ma in una stanza dove ogni cosa è magica devi cercare quella che non lo è. Oppure far scattare appositamente una trappola invece di evitarla.
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