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Das Leben - Carne da macello


darteo

Messaggio consigliato

Inviato

@Cinthya - chi è nella scuola

Spoiler:  

@Cinthya

Spoiler:  
Godot si limita a commentare le tue parole sputando per terra

Considerate che Cinthya è tornata, ha con se una torcia elettrica e una lampada ad olia già accesa. Finalmente potete avere una fonte di luce con voi.


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Inviato

Sfoglio le strane foto. Non ne capisco il significato, ma mi trasmettono un senso d'inquietudine.

Chissà quali aberrazioni commettevano tra queste mura. B*stardi nazisti!

Meglio conservare questi documenti. Chiederemo spiegazioni al dottore (mi riferisco al dottore nazista nostro prigioniero). Detto ciò intasco la foto di famiglia, la mappa e le immagini di genetica.

Quando torna Cinthya la saluto con un sorriso mesto: ben tornata...

Appena abbiamo un po' di luce inizio a staccare le assi che sbarrano la porta. Ogni tanto mi fermo per ascoltare che nessuna creatura si trovi dall'altra parte. Mi aiuto con la mannaia, in modo da averla sempre in mano ed essere pronto in caso di attacco.

Inviato

Mikhail

Mikhail segue la donna dentro il capannone . Non sa neanche quanto tempo è che non lo visitano. Quando vede il dottore nazi all'interno della gabbia e la seguente spiegazione della giovane, esclama: E voi vi fidate di questo macellaio? . A disagio si siede sul lettino.

Inviato

grazie Lev

rispondo sorridendo all'uomo

trovato niente di interessante?

dico vedendo che tutti raccattano fogli e libri. mi fermo però un'attimo a guardare gli altri che cominciano ad aprire la porta chiusa dalle assi di legno, pensando che se esce qualcosa dovrò essere pronta, quindi passo la lampada ad olio al tizio spagnolo cercando di farmi capire a gesti

eccoti una lampada, fai luce verso di loro. chi vuole la torcia?

intanto afferro l'ascia con la mano destra, mentre faccio luce con la torcia verso i lavori di smantellamento

Inviato

Una volta arrivate le torce e il resto mi rimetto al mio posto pronto a proseguire, la mia arma è ingombrante non posso portare luci. Impaziente di avanzare guardo il "capospedizione" come per dire che aspettiamo a proseguire invece di chiacchierare tanto?

Inviato

Freno faticosamente l'ira e riguadagno le staffe che stavo momentaneamente per perdere. Apparentemente del tutto calmo dico: E brava Sissi, mi stavo preoccupando di averti dato un compito troppo difficile. Tieni la luce puntata da questa parte. Poi mi rivolgo a chi sta aprendo la porta con me: Stiamo svegli. Quando è quasi aperta, Sasha e Lev, voi due vi fermate e fornite copertura a noi che continuiamo a togliere le travi. Aiutandomi quando serve con la scure inizio a staccare le travi.

@ Master

Spoiler:  
se Cinthya mi insolentisce perdo le staffe e la zittisco con Comando
Inviato

Ridacchio quando mi chiama Sissi

mi trovi così bella?

Poi noto che è anche piuttosto nervoso, quindi mi zittisco e punto la torcia come detto da lui, per non creare problemi e rallentare ancora di più il già lento procedimento della missione.

Inviato

@chi è nella scuola

Spoiler:  

Diego regge la lampada, mentre la torcia la usa Klaus.

Gli altri, a fatica, liberano la porta dalle travi, e finalmente potete proseguire. C’è una scalinata di marmo e coperta dalla polvere di fronte a voi. Sasha è il primo a percorrere le scale; guardate come faccio. Spiega a chi di voi non ha esperienza in campo militare …e ad alta voce, dato che i possibili nemici che dovrete incontrare, non hanno più un sistema uditivo.

(ricordate che Sasha, quando serviva Stalin, era stato addestrato a missioni di spionaggio e a come intrufolarsi negli alloggi dei civili sospettati qualche reato).

L’ex-soldato russo arriva fino in cima alle scale e preme la schiena contro il muro, con l’mp40 pronto a sparare, ben saldo tra le mani. Di scatto, muove la testa verso il corridoio oltre la scalinata, ma si affaccia solo per un istante, senza neanche fermarsi.

Dopo due secondi, Sasha si riaffaccia sul corridoio, ma con il mitra puntato in avanti. Dirige l’arma da fuoco in alto, in basso e verso ogni angolo, il tutto mentre è leggermente rannicchiato.

Solo allora, dopo aver controllato tutta la zona, si rilassa e abbassa l’arma, poi si rivolge a voi; ognuno di noi deve avere un compagno, uno guarda a destra e l’altro a sinistra. Non trascurate nessun angolo e non dimenticate di controllare anche il retro delle porte …che è l’errore più frequente. E parlate tra di voi, comunicate se la zona è pulita.

Mentre parla, Sasha cerca di “mimare” a gesti tutto quanto, per farsi capire da Diego, e gli impara una parola in russo; "besplatno." Vuol dire che la zona è libera e si può proseguire.

Iniziate ad ispezionare ogni camera della scuola, che è molto più grande di come la immaginavate.

In ogni dove ci sono cianfrusaglie buttate e abbandonate, principalmente fogli di carta. Sui corridoi è possibile trovare alcuni busti di Hitler o piedistalli con aquile che stringono tra le zampe la svastica. Altre volte trovate delle bacheche con sopra dei fogli che elencavano orari o annunci vari.

Le porte delle camere sono quasi tutte rotte e scardinate, e questo non fa altro che aumentare il soqquadro nella scuola. E’ molto difficile individuare uno zombie, semmai c’è ne fosse uno. La luce della torcia elettrica proietta un fascio di luce bianca molto stretto, quindi Diego deve muoverla di continuo per poter illuminare bene una zona. La lampada ad olio invece, illumina solo un’area a corto raggio.

Le finestre sono state tutte sprangate. Il caos, le travi sulle finestre, la disposizione di alcune cattedre a formare trincee, bossoli di proiettili, frammenti di vetro e altro ancora, vi suggeriscono come i nazisti qui dentro hanno combattuto il d-day.

Nelle aule ci sono banchi buttati in ogni dove, rotti o marci. Sulle pareti ci sono ancora delle illustrazioni delle tavole periodiche degli elementi, di una cellula in mitosi e altro ancora. Proseguite verso l’interno della scuola, e notate che su questi corridoi, per terra e certe volte anche sul soffitto, ci sono fori di proiettile e macchie di sangue.

Un rumore attira la vostra attenzione. E’ stato quasi impercettibile, sembrava un debolissimo tonfo sordo, e poi qualcosa che veniva strusciato a terra. Il suono è durato pochissimo, forse neanche un secondo. Proveniva da una stanza alla vostra destra, a due passi di distanza da voi. La porta è chiusa e sulla targhetta c’è scritto che si tratta di una sala ricreativa.

@Mikhail

Spoiler:  

Siamo costretti… ti risponde Tuvia …non abbiamo scelta. Del resto anche her Doctor non ha scelta. La sua sopravvivenza dipende dalla nostra sopravvivenza.

Nina intanto finisce di visitarti, e poi dice; non mangi da molto e quello che hai messo nello stomaco ti ha fatto più male che bene. Presto il fisico che risentirà. Devi mangiare qualcosa di caldo, riposarti e cambiarti gli scarponi, sono logori e questo non va bene. Per il resto sei in buona salute.

L’infermiera tira fuori dal suo armadietto una piccola compressa bianca, una di quelle che deve essere ingoiata senza masticare. E’ magnesio… dice …ti farà bene, altro non abbiamo.

Nella struttura ci sono diversi abiti di ricambio, sempre pesanti come quegli che indossi, te ne viene dato uno.

Ti portano anche una zuppa calda. Poi Tuvia ti chiede; hai visto degli animali prima di venire qui? Anche dentro il lager intendo.

Intanto, Nina ti porta anche una mappa del posto, disegnata su un pezzo di carta

Spoiler:  
2rm2ujd.jpg
Inviato

Finalmente riusciamo ad aprire la porta. Iniziamo ad esplorare il secondo piano della scuola, e fin da subito capiamo che qui dentro si è combattuto. Trincee, proiettili e sangue ovunque. Facciamo attenzione: se qui si è combattuto, ci saranno stati dei morti. E i Morti saranno ancora da qualche parte.

Continuiamo ad esplorare la scuola, quando ad un certo punto sentiamo un rumore provenire da dietro una porta. Immediatamente mi sposto sul lato destro della porta, con le spalle al muro, pronto a colpire con la mannaia chiunque ne esca.

Guardo allarmato i miei compagni di squadra, e aspetto che Klaus dia istruzioni sul da farsi.

Inviato

Mi avvicino alla porta chiusa mettendomi di lato vicino alla maniglia dove non rischio di trovarmi faccia a faccia con la cosa che può entrare nè di venir crivellato dagli attacchi degli altri presi dal panico. Apro. Occhi aperti. Indico a Diego di mettersi ad una certa distanza e di farmi luce, poi lascio la torcia a Craig e aggiungo: Craig e la tro*accia viziata, controllate se qualcosa ci raggiunge alle spalle.

Provo a girare la maniglia, se gira, quindi non è chiusa a chiave, spalanco la porta con forza in modo da colpire chi ci potrebbe essere dietro e lo attacco con la scure quando esce.

@ Master

Spoiler:  
Se invece è chiusa a chiave provo Scassinare e se riesce faccio lo stesso.
Inviato

esploriamo finalmente il piano superiore della scuola, anche grazie ai consigli di Sasha

ecco un uomo con i contro ca**i!!! mica come quella mezza calzetta che in tutto questo tempo è rimasta a grattarsi le pa**e con la scusa della luce...

arriviamo ad esplorare buona parte dell'edificio, e ad un certo punto sentiamo dei rumori provenire da una porta. come al solito Klaus prende il comando, e guardo come procede fino a che non mi insulta a gratis

cavolo, devo averlo umiliato a dovere con la mia battuta... se mi insulta così gratuitamente vuole dire che non ha più argomenti... che dilettante... forse se continuo capirà chi tra i due è più tosto.

oltretutto si sta mettendo da solo davanti alla porta... che succede se escono 2-3-5 morti e qualcuno comincia a sparare? non pensa che potrebbe essere colpito? Aah, spero che quando cominceremo ad esplorare questo campo sarò io a comandare...

uuh... che cattiveria... mi offendi tantissimo...

lo dico ovviamente con tono ironico

non serve insultarmi perchè io faccia qualcosa, sai "Krapfen"?

detto questo mi metto in posizione come mi è stato ordinato

Inviato

Lascio stare la portae dico a Lev e Sasha di tenerla d'occhio. Un lampo di furia incontrollabile mi passa sul viso, ma si spegne immediatamente per lasciare posto ad una calma talmente pacata da risultare profondamente inquietante, insultarti? Chiarivo semplicemente cosa avete in comune tu e Sissi, che di certo non è la bellezza ma il fatto di essere entrambe due tro*acce viziate. Mi metto proprio di fronte a Cinthya in modo da sovrastarla con la mia mole e da farle avere a meno di un palmo di distanza dal naso quel mostruoso groviglio di carne bruciata che è il mio viso. Con un tono di voce simile alla sensazione di una lama che ti carezza la gola aggiungo: Da ora in poi obbedisci e rimani sempre in assoluto silenzio. Ultimo avviso.

@ Master

Spoiler:  
Comando
Inviato

senza dire una parola lo guardo intensamente, annuisco con la testa, gli faccio un "OK" con la mano e dopo pochi secondi gli faccio la linguaccia, sorridendo e aspettando in posizione le prossime mosse, visto che sono già dove mi ha detto di stare

mi hai detto di stare zitta? eccoti accontentato sporco nazista! potrai comandarmi per ora, ma non mi fai paura... ultimo avviso un par di palle...

Inviato

Che cazz*! Ma devono mettersi a litigare in un momento simile?!

La mia voce è poco più di un sussurro, ma si capisce che sono decisamente arrabbiato: lasciate stare le stronz*te per adesso! Ve la risolverete dopo! Ora concentriamoci sulla fott*tissima porta!

@Klaus - Tutti

Spoiler:  
Mi ero spiegato male, per lato destro della porta intendevo dire che mi ero messo dalla parte della maniglia. Se Klaus mi dice di spostarmi in un'altra posizione faccio come dice.
Inviato

Mikhail

Beh se vi fidate voi... dico senza molta convinzione. Non gli sarebbe piaciuto dover essere curato da un macellaio nazi. Poi ringrazio la infermiera per la compressa e il cibo. Cibo sul quale mi avventò senza tante cerimonie. Sono affamato!

Tra un boccone e l'altro rispondo: Sarà almeno una settimana che non vedo animali...ma devo ammettere che non ero nelle condizioni ottimali di cacciare e cercare...stavo morendo di fame e solo la disperazione mi ha permesso di arrivare fin qui. Perché la domanda?

Inviato

@chi è nella scuola

Spoiler:  
L’occhiata di Klaus tiene a freno la lingua di Cinthya, c’è qualcosa di diabolico negli occhi di quell’uomo, qualcosa che Cinthya ha visto già diverse altre volte negli occhi dei tedeschi.

La porta viene spalancata e subito puntate le armi in avanti per precauzione.

Venite investiti da un tanfo nauseante, tanto da far indietreggiare Sasha, visibilmente stordito, fino a quando non urta con la schiena la parete opposta alla porta.

All’interno della stanza vedete alcuni mobili e schedari, un tavolo pieno zeppo di fogli, lettere e fascicoli. Anche qui le finestre sono state sprangate, ma lame di luce solare riescono a penetrare all’interno della camera.

La torcia elettrica viene puntata infine verso un divano alla vostra sinistra (sempre all’interno della stanza), e solo ora lo vedere; un orso di peluche logoro e senza un occhio sta gattonando verso di voi.

@Mikhail

Spoiler:  
Tuvia ti risponde; perché, data la situazione, non mi dispiacerebbe cucinarmi persino un ratto.

Quando vieni nutrito e rivestito, Tuvia e Nina ti portano fuori dal magazzino e ti spiegano alcune cose del lager.

La giovane infermiera incida la casa di legno e dice; quella è la casa di Godot. Godot è un vecchio che vive qui da molto tempo, uno dei primi rifugiati nel lager. E’ un vecchio scorbutico e volgare ma dal cuore d’oro. Hai già conosciuto Alan Burton, ci sono altri superstiti oltre a noi…

senza dimenticare i nuovi arrivati… Tuvia gli ruba la parola …ci sono dei superstiti giunti da poco, ora sono nella scuola, è quel grande edificio oltre la casa di Godot.

Nina riprende la parola e indica una torre d’osservazione interna al lager. Non ha più la scala, rotta chissà da quanto, e al suo apice scorgi niente poco di meno che la figura di un uomo con la divisa delle ss e che stringe un mitragliatore montato sulla parete della cabina della sentinella.

Non allarmarti, quel tizio è un morto …ma non si comporta come gli “altri”. Non si muove da li, non lascia mai quell’arma, ma la punta su ogni uomo che prova ad avvicinarsi a lui. Per questo noi non avviciniamo a lui. Lo abbiamo chiamato “zio Fritzl”.

Oltre la torre puoi scorgere quelle strutture lunghe e tutte uguali. Quelle sono delle baracche, dove vive un altro gruppo di superstiti. Si trattano degli ex-deportati del lager, ma non vogliono avere nulla a che fare con noi, quindi i nostri due gruppi vivono separati.

Allo stesso tempo però, ogni gruppo dipende dall’altro; perché loro coltivano e allevano degli animali, mentre noi provvediamo al funzionamento dell’impianto termico di tutto il lager.

Tuvia ri-riprende la parola; infine, c’è una cosa che devi sapere sul campo di concentramento. Noi non riusciamo più ad uscire, mi spiego; non troviamo più la porta d’uscita, e se scavalchiamo le mura, veniamo investiti da una nebbia che in un modo o nell’altro ci fa ritornare qui dentro.

Inviato

Rimango allibito dalla scena che mi si presenta davanti, non capendo bene cosa stia succedendo! rimango con la torcia puntata mentre alzo la pistola per mirare all'orsacchiotto non sapendo che altro fare, rimango dietro agli altri in modo da coprire le spalle ma senza restare in prima linea

oh Madre de Dios, ¿qué es esa cosa? Dico a voce bassa per non creare scompiglio

Inviato

Mer*a! l'orsetto della fotografia....Non credendo che quella cosa possa muoversi da sola penso subito ad una trappola. Grido: Guardatevi le spalle! Punto o faccio puntare immediatamente una luce in alto e intorno per vedere se è mosso da fili o roba simile e se c'è qualcos'altro in agguato. Se non è così e/o se è troppo vicino lo colpisco con la scure.

@ Master

Spoiler:  
Uso ascia
Inviato

*Gasp*

Faccio un sussulto quando vedo l'orsetto che si muove, e brividi freddi mi salgono lungo la schiena a causa della scena inquietante. Quando Klaus avverte sul guardarsi le spalle mi giro di scatto impugnando l'ascia a due mani in posizione di difesa.

Inviato

Che cos...Non può essere!! Dev'esserci finito dentro un c**** di topo! Mi rifiuto di credere alla scena che ho davanti. Le parole di Klaus riescono a scuotermi, e subito ritorno sulla difensiva. Tenendo sempre d'occhio il peluche, dò uno sguardo dentro la stanza per assicurarmi che non ci siano altre creature. Se qualcuno entra nella stanza entro anch'io. Altrimenti attendo le reazioni degli altri, aspettandomi che da un momento all'altro un topo esca dal peluche e scappi via...

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