Coren Inviata 20 Aprile 2013 Segnala Inviata 20 Aprile 2013 Salve a tutti. Ieri sera durante la sessione, il nostro gruppo di pg si è trovato ad aver a che fare con un branco di 7 vampiri. Il capoccia del gruppo, un necromante, ha lanciato Mass Avascular centrato sul dire polar bear recentemente reso amichevole con un tiro di empatia fortunato del ranger. Premetto a questo punto che l'ambiente era di tipica pianura fredda, senza appigli degni di menzione. Oggi leggendo il testo dell'incantesimo ho dedotto che dovesse essere lanciato fra due superfici opposte, come per ragnatela (quindi muro/muro o parete/soffitto) e che quindi non ci fossero le condizioni per ancorarlo. Il master la pensa diversamente. L'incantesimo alla fine si è rivelato comunque un inconveniente di leggera entità e non è risultato nella brutale macellazione di nessun pg, tuttavia per future eventualità mi piacerebbe fugare questo dubbio una volta per tutte. Grazie in anticipo delle risposte.
Black Lotus Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Direi di sì, ha bisogno di (almeno) due punti di ancoraggio (opposti): The avascular mass instantaneously erupts from the subject and must be anchored to at least two opposed points - such as floor and ceiling or opposite walls - or else the mass collapses and has no effect.
Razhedron Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Direi di sì, ha bisogno di (almeno) due punti di ancoraggio (opposti): Sono il Dm in questione Il problema è dato dal definire cosa si qualifica come punto di ancoraggio, perchè se non è necessario come requisito che siano perpendicolari fra loro, in teoria qualsiasi coppia di punti (opposed points = punti agli estremi di un diametro) può essere presa per poi poterci iscrivere al suo interno una circonferenza e calcolare conseguentemente l'area d'azione.
Mad Master Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Gli esempi sono chiari: gli agganci devono essere due superfici opposte o qualcosa di equivalente...
MattoMatteo Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Due alberi alla giusta distanza possono essere considerati validi punti di ancoragio?
Razhedron Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Gli esempi sono chiari: gli agganci devono essere due superfici opposte o qualcosa di equivalente... Si, il problema è se queste superfici debbano essere 1) Dei piani orizzontali fra loro paralleli e con il diametro (dato dai punti di ancoraggio) perpendicolare ai piani 2) Due punti opposti fra loro, ovvero che delimitano un segmento (il quale poi sarà il diametro), su cui si calcolerà l'area d'effetto
Black Lotus Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Sono il Dm in questione Il problema è dato dal definire cosa si qualifica come punto di ancoraggio, perchè se non è necessario come requisito che siano perpendicolari fra loro, in teoria qualsiasi coppia di punti (opposed points = punti agli estremi di un diametro) può essere presa per poi poterci iscrivere al suo interno una circonferenza e calcolare conseguentemente l'area d'azione. Giusta osservazione, alla quale è necessario rispondere con un argomento un po' più generale. Nella descrizione degli incantesimi di D&D, si sono fatte alcune assunzioni semplificanti, in particolare alcune definizioni sono state lasciate all'interpretazione del lettore. Prendo l'esempio classico: "immobile", parola apparentemente innocua. Tuttavia, basta un attimo di attenta riflessione per capire che, se non è specificato rispetto a cosa, "immobile" non ha alcun significato (evito di sparare con il cannone, ma mi sto riferendo al concetto di sistema di riferimento). Chiaramente, si può sempre dire che "immobile" si riferisca all'esperienza quotidiana di un osservatore solidale alla Terra, e questa interpretazione può sembrare ragionevole e tranquilla, ma inizia a cedere quando si prendono in considerazione Piani molto diversi dal Piano Materiale (come il Limbo). In quei casi, le cose iniziano a complicarsi e concetti apparentemente ovvi (come "immobile") non sono più tali; scavando a fondo, si possono costruire casi degeneri. Lo stesso identico discorso vale per "punto di ancoraggio", "opposto" e simili. In questo caso, oltre ad avere l'esperienza quotidiana come base di giudizio, ci si può ispirare agli esempi proposti sul manuale, con l'accortezza di notare che gli esempi non sono esaustivi e che, anche qui, scavando a fondo si possono costruire casi degeneri. La morale della favola è che è strettamente necessario che sia il DM a prendere posizione in quei casi; bisogna quindi accettare la possibilità che esista una gamma di diverse interpretazioni possibili, non avendo una definizione rigorosa alla base (vedi nota). Il messaggio finale è il seguente: fare analisi comparative tra diverse interpretazioni può dare risultati utili e certamente interessanti (io stesso ne ho fatta una con un certo incantesimo, Crumble), ma alla fine ciò che conta è fissare una interpretazione, rispettarla con coerenza, e (soprattutto) capirne i limiti, senza avere la pretesa di dichiararla assoluta e/o universalmente valida. Spero di essermi spiegato! Nota: Il ché, IMHO, è paradossalmente meglio, dato che (quasi) tutte le volte che hanno provato a dare definizioni rigorose hanno creato delle aberrazioni. P.S. Il tutto rigorosamente IMHO.
Von Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Personalmente trovo che la descrizione dell'incantesimo sià abbastanza chiara: The avascular mass instantaneously erupts from the target, and must be anchored on last least two opposed points—such as floor and ceiling or opposite walls—or else the mass collapses and has no effect. L'esempio portato nell'incantesimo è molto chiaro. Aggrapparsi al dire che due punti complanari, possono essere opposti se preso il gusto sistema di riferimento è cercare una scappatoia che non c'è
social.distortion Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Aggrapparsi al dire che due punti complanari, possono essere opposti se preso il gusto sistema di riferimento è cercare una scappatoia che non c'è In realtà due qualsiasi punti sono complanari, anche quelli riportati nell'esempio.
Von Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 si beh, se ci mettiamo a creare piani per giustificare la tesi..non si finisce più
Coren Inviato 20 Aprile 2013 Autore Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Per quanto mi riguarda "opposto" vuol dire una cosa sola. Potrei concedere il funzionamento pavimento/parete oltre a parete/parete e pavimento/soffitto, ma pavimento/pavimento no... (ed era il nostro caso). Se iniziamo a dire che dislivelli di 5 centimetri si qualificano per l'incantesimo, improvvisamente un banale ragnatela diventa molto più forte di quanto non dovrebbe essere.
Demian Inviato 20 Aprile 2013 Segnala Inviato 20 Aprile 2013 Mi pare che dal testo si capisca che l'incantesimo debba ancorarsi ad oggetti di una certa consistenza che gli permettano di svilupparsi in altezza, quindi direi che ha ragione Coren
primate Inviato 21 Aprile 2013 Segnala Inviato 21 Aprile 2013 Sono il Dm in questione Il problema è dato dal definire cosa si qualifica come punto di ancoraggio, perchè se non è necessario come requisito che siano perpendicolari fra loro, in teoria qualsiasi coppia di punti (opposed points = punti agli estremi di un diametro) può essere presa per poi poterci iscrivere al suo interno una circonferenza e calcolare conseguentemente l'area d'azione. Infatti hai ragione, l'incantesimo però si limita ad occupare l'area che tu stesso gli definisci. Due punti sul pavimento hanno tra di loro il pavimento, ergo il tuo incantesimo funziona..ma solo sotto terra rendendosi inoffensivo per i tuoi pg. Poi, se dobbiamo parlare di RAW, no. Deve esserci "spazio vuoto=ossigenoAzotoEtc" Se nel terreno ci fosse stata una buca, allora il tuo incantesimo avrebbe avuto effetto nella buca.
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