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[Cyberpunk 2020] - Elysium


Darth Ronin

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Il maggiore Lincoln è questo schianto di ragazza? Diamine... non mi stupirebbe scoprire che c'è gente che si è fatta trasferire a Delta City giusto per lavorare con lei!

Cercando di mascherare la sorpresa scuoto leggermente la testa.

"Nessun problema, signore... quelli della OCP si sono limitati a guardarci storto, e solo quando siamo saliti a bordo della macchina."

Poi sembro esitare, ma continuo, spinto dalla curiosità.

"Giusto per sapere... ma all'ereoporto c'è sempre quello spiegamento di forze e misure di sicurezza? Dava l'idea di essere persino più protetto della Casa Bianca o di Fort Knox!"

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La Lincoln sorride all'indirizzo di Jensen: - In un certo senso hai colto nel segno - notate subito che nonostante anche lei sia chiaramente un ex militare, l'atteggiamento è almeno un po' più informale rispetto a quello del Direttore McKenney - Non saprei dire Fort Knox, ma gira voce che il Pentagono e la NSA abbiano in corso trattative con la OCP per aggiornare i loro sistemi e protocolli di sicurezza... anche se secondo me è una bufala, vorrebbe dire concedere ad una Megacorp le chiavi della nazione, o per lo meno di quel che ne resta. - sospira, leggermente avvilita da questa idea, poi riprende - Ad ogni modo, sì, l'aeroporto civile di Delta City è sempre così protetto, pare che sia addirittura più controllato di quello di Narita e di quello privato della Orbital Air a Nairobi.

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mentre sono all'aeroporto non faccio che ammirare tutta la tecnologia impiegata per questo luogo, e una volta fuori anche l'architettura mi rapisce: telecamere, metal detector, arcologie... tutto questo progresso mi fa girare la testa ad ogni passo che compio a Delta City.

quando arriviamo di fronte al maggiore Lincoln e scopro che è una donna rimango un pò sconcertato, ma più perchè sono rosso in volto per aver pensato che fosse un uomo, che per altri motivi. subito appena veniamo introdotti al comandante faccio un profondo inchino, come da tradizione nel mio paese

Hijō ni anata ni aete kōei

forse un po troppo in ritardo mi accorgo di aver parlato in giapponese

oh, mi scusi per la distrazione... molto onorato di conoscerla

mi risollevo dall'inchino mostrando un volto imbarazzato, e grattandomi la testa in segno di nervosismo

comunque sono davvero stupito: Delta City è proprio sfavillante!! un detto nella mia famiglia recita: "un faro nella notte acceca l'uomo dai pericoli al dilà della luce"... quanto è vero per questa città? so che è divisa in cerchi, ma ho come l'impressione che per noi stare all'interno non sarà molto diverso che all'esterno a causa della OCP: a cosa dobbiamo stare attenti mentre ci muoviamo per la città (a parte la OCP stessa)? in pratica quali sono gli usi e i costumi qui?

se sappiamo come confonderci con la massa avremo piu probabilità di passare inosservati

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- Sfavillante? - il maggiore fa una smorfia di disgusto - Questa città è una fogna! Una fogna a cielo aperto negli anelli esterni, e una fogna patinata in quelli interni. Non fatevi ingannare dalla facciata, sotto l'apparente ordine eretto dalla OCP, non vi è altro che violenza e corruzione. Avete presento la Guerra Fredda nel secolo scorso? Delta City è uguale, solo che invece di due blocchi contrapposti, ogni cittadino è il nemico del suo vicino.

Il maggiore pare decisamente inviperita, mentre vi fa cenno di seguirla e vi accompagna ai vostri alloggi: - È il sistema degenerato della OCP, tra colleghi non ci si fa problemi per farsi le scarpe a vicenda per una promozione, e nei quartieri vecchi ci si accoltella per una manciata di crediti. Tra le bande criminali è lo stesso, guerra costante, con i civili che ne fanno le spese. E provate a immaginare cosa sia tra le Corporazioni: Delta City, vecchia o nuova che sia, è un unico campo di battaglia, solo che la guerra è combattuta in maniera sottile, lentamente e segretamente.

Mentre percorrete i corridoio, l'atmosfera di attività febbrile rimane immutata: sembra che praticamente tutto il personale Orion abbia un compito di qualche tipo da svolgere, e che debba essere fatto in fretta. Indovinando i vostri pensieri e perplessità, la Lincoln aggiunge: - Abbiamo già abbastanza problemi a tenere a bada OCP, Arasaka, Orbital Air, e tutte quelle compagnie del cavolo che cercano di ritagliarsi uno spazio tutto per loro... ci mancavano solo questi italiani che vengono a buttare benzina sul fuoco. Siamo a corto di uomini già normalmente, adesso siamo in crisi totale, abbiamo dovuto revocare tutte le licenze e chiedere rinforzi dalla altre sedi, che ovviamente ci hanno ignorato. -

Infine si ferma di fronte ad una porta, che apre facendo passare il suo tesserino nella serratura magnetica: - Eccoci, siamo arrivati. Mi dispiace, ma non abbiamo alloggi singoli come a Boston, dovrete sistemarvi a coppie... ma se l'agente Davis preferisce, può stare nel mio alloggio, anche il mio è doppio ma io sono da sola... piccoli vantaggi del grado. - sorride ammiccando; finalmente sembra essersi calmata un po'. - Ah, a proposito di italiani, gli uomini della Masetto sono venuti qui questa mattina e hanno lasciato dei pacchi per voi, li trovate sui letti. Hanno detto che il loro capo si è preso la libertà di farvi un piccolo omaggio, o qualcosa del genere. Bene, io vi lascio, devo tornare al mio lavoro: sistematevi, e se avete fame potete andare nella sala mensa, al piano inferiore. Se avete bisogno di me potete contattarmi con i terminali di servizio, ne avete uno per camera. Oppure, se volete altre informazioni sulla città, venite nella sala ricreazione questa sera dopo la cena, ci troviamo sempre tutti lì. A presto.

Con uno scatto, la ragazza si volta sui tacchi e si allontana a passo spedito.

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Caspita, sembrava davvero arrabbiata...

"Ragazzi, direi di tenere bene a mente quello che ci ha detto la Lincoln... anche se sembra una specie di paradiso, in realtà Delta City è praticamente una zona di guerra, persino nelle aree centrali; la differenza tra farsi ammazzare o scatenare una battaglia inutile è davvero piccola, quindi avremo pochissimo margine di manovra... rischiamo seriamente che il nostro primo errore diventi anche l'ULTIMO." dico ai miei compagni.

Poi continuo "Gillian, se vuoi andare in stanza con la Lincoln fai pure... anzi, forse è anche meglio, quando siete sole potrebbe lasciarsi andare a confidenze che potrebbero risultarci utili. Jeremy, Takamichi, scegliete tra voi chi si becca la singola, per me è lo stesso... quando ero nella carovana, capitava spesso che nelle tende o nei caravan si dormisse in 4-5, talvolta anche 6."

Infine mi volto verso le scatole sui letti "10 a 1 che quelli della Massetto ci hanno mandato dei vestiti eleganti, per non far sfigurare il loro capo con delle guardie del corpo vestite da pezzenti... dovremo esaminarle per verificare che non ci siano cimici o localizzatori." finisco con una smorfia.

Dio, spero di sbagliarmi... io DETESTO i vestiti da "pinguino"! Non sono nel mio stile.

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"Sono già stato un paio di volte a Delta City, prima dell'arruolamento, nel mio periodo di studi"

Faccio per spezzare il silenzio dell'attesa.

Mi guardo intorno, gli occhi cibernetici mi affascinano ...

"molte volte io mi sono trovato dall'altro lato, è bello scambiarsi i ruoli ogni tanto vero?" faccio ad una delle telecamere, certo che l'omino della security mi crede un pazzo.

Mi presento al Maggiore con una vigorosa stretta di mano.

"Mi fa piacere che l'ambiente non sia troppo formale"

Seguo ciò che dice, sottolineo la sua critica a Delta city con la strofa di una poesia detta sotto voce

"Svuotati i cieli della sera dagli azzurri, sono rimasto nel DELTA delle cose:

il fiume è già sparito come un pensiero d’acque nella gola."

Una volta che ci hanno mostrato le stanze, alla proposta del maggiore faccio una battuta forse di poco gusto

"Agente Davis, faccia camerata con noi, in questo modo leghiamo meglio come gruppo."

"Magari vestiti di alta moda, tanto io parte del mio stipendio lo avrei speso in quello"

Dico la frase facendo la mossa di sfoggiare la mia giacca.

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Le due camere, adiacenti, sono decisamente spartane ed essenziali, ma ampie e confortevoli, e dotate di tutto quello che può servirvi: bagno, cucina, letti, armadio e un terminale utilizzabile sia per i quotifax che come televisore o deck.

Ai piedi dei letti trovate le vostre casse con il vostro equipaggiamento personale, e i pacchi di cui vi ha accennato il maggiore Lincoln, contenenti, come avevate previsto, dei completi eleganti prodotti dalla Masetto.

Una nota vi comunica che gli abiti sono prodotti con lo stesso tessuto in polimeri che verrà presentato tra pochi giorni, pertanto vi si chiede di non divulgare immagini o informazioni alla stampa: in effetti constatate che il tessuto è in tutto e per tutto simile a quello di normali vestiti, di alta classe ma assolutamente normale, e solo osservando in maniera molto, molto accurata la trama, notate che non è propriamente tessuta, ma composta di microscopiche celle esagonali.

I completi sono di per sè formali e dal taglio classico: giacca, pantaloni e cravatta nel colore blu scuro della Orion, e camicia di colore bianco neutro. Anche il completo di Gillian è praticamente identico, sebbene ovviamente si tratti di un tailleur da donna, e oltre ai pantaloni è inclusa una gonna lunga al ginocchio.

Inoltre nella confezione trovate altri accessori, cioè un paio di scarpe colore nero (bianche, con un tacco comodo ma sufficientemente slanciato per Gillian) che si intonano perfettamente con l'abito (notate che non sono in materiale sintetico, ma in vera pelle), cintura, una coppia di gemelli, orecchini e collier per Gillian.

@tutti

Spoiler:  
il vestito da VP 16, senza ingombro, in tutto il corpo, tranne ovviamente la testa
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Alla vista dei vestiti scuoto la testa, con aria disgustata.

"Già mi sento un pagliaccio prima ancora di indossare questa roba... santo Dio, non sò nemmeno come accidenti si fà il nodo alla cravatta!" sbotto quasi disperato.

Per evitare di pensare al vestito, mi metto ad esaminare il contenuto della mia cassa, per assicurarmi che ci sia tutto e che sia tutto a posto.

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"Non preoccupatevi, il nodo ve lo faccio io, se non vi dispiace allora io dormo solo?

O meglio non con voi, magari entro questa sera ho trovato compagna" dico facendo l'occhiolino a Takamichi.

Controllo anche io la cassa

"Direi che non è un tessuto proprio rivoluzionario, in giro c'è già qualcosa di simile" dico mostrando la mia giacca di Kevlar

"ammetto che però nessuno a mai riuscito a fare un bel paio di pantaloni corazzati con questo materiale."

"Magari ci sistemiamo meglio e poi facciamo un giro nell'edificio?"

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Ascolto attentamente le parole del maggiore Lincoln e, mentre ci accompagna ai nostri alloggi, continuo a guardarmi attorno.

Si, Daniel, credo che andrò a dormire nella sua stanza dico quando la ragazza si allontana.

Entrata nella stanza osservo il contenuto della stanza.

Gonna o pantaloni?

Sollevo i due capi e resto un attimo ad osservarli.

Non sono proprio nel mio stile ma non sono troppo male.

Spoiler:  
Non ho fatto parlare Gillian mentre la Lincoln era lì per evitare di fare troppo flashback, altrimenti le avrei detto che accetto di dormire con lei prima che DJ me lo consigli xP
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Entro nella stanza e come prima cosa apro la scatola, notando con stupore il vestito lasciatoci da Masetto

Sugõi... è fantastico!!! Io adoro i vestiti di alta moda, e questo è di qualità eccelsa oltre che utile... Potessi mi vestirei sempre così... E comunque se hai bisogno so anche io annodare la cravatta

Sistemo tutti i miei bagagli

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"D'accordo, allora è deciso: Gillian con la Lincoln, io con Takamichi, e Jeremy da solo."

Tanto meglio... ho l'impressione che quel chiacchierone mi avrebbe tenuto sveglio tutta la notte!

"Jerry, cerca solo di non combinare pasticci, e vedi di essere sveglio quando andremo a prendere Massetto, ti chiedo solo questo."

Poi, dopo aver riflettuto un attimo aggiungo "Che ne dite di andare alla mensa, come suggerito dalla Lincoln, dopo che Gill ha portato la sua roba nella loro stanza? Potremo scambiare quattro chiacchiere con gli altri agenti, in modo da farci un'idea della situazione... sentire le ultime voci sulla città."

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Esattamente come quando siete arrivati, l'edificio ribolle letteralmente di attività frenetica, sebbene abbiate il sospetto che molto dipenda dall'ingaggio per la Masetto, almeno a giudicare dalle parole che sentite in giro più di frequente.

Gli agenti che incontrate in giro in linea di massima sono abbastanza cordiali nei vostri confronti, la voce di colleghi in arrivo da Boston si è sparsa rapidamente a quanto pare, però nessuno ha tempo per nulla di più che un saluto amichevole. Solo qualche agente è sgarbato ed evidentemente irascibile, ma non vi da problemi e potete continuare il vostro "tour".

I piani più tranquilli sono quelli dei laboratori, qui oltre ad agenti in uniforme ci sono molti tecnici, alcuni dei quali in borghese, altri con camici bianchi; purtroppo non potete vedere granchè, perchè la maggior parte dei reparti sono off-limits per chi non ha le autorizzazioni necessarie, ma da quello che vedete ricalca in linea di massimo la struttura dell'Orion Building, anche se in scala ridotta; riconoscete le sale della sicurezza informatica, in cui sono al lavoro una mezza dozzina di netrunner, immersi nei loro caschi virtuali, la sezione analisi mediche e biologiche, la sezione balistica.

I piani inferiori, quelli degli uffici, sono invece nel caos più totale, anche perchè è l'orario di apertura al pubblico; in particolare il primo piano, dove si ricevono tutti i cittadini indipendentemente dalle necessità e dalle aree di residenza, è frenetico come un formicaio, mentre quelli superiori sono riservati a dirigenti di corporazioni, soci e clienti di alto livello.

L'unica area che sembra calma, una sorta di isola in un mare in tempesta, è la rimessa dei veicoli e la relativa officina: qui, a parte auto pattuglie con i contrassegni Orion e alcune auto civetta, vedete allienate alcune moto e tre grossi blindati, due per il trasporto truppe e uno armato di cannoncino anticarro; il personale qui è molto più tranquillo, fa il proprio lavoro con calma, e non è raro che anche gli agenti impegnati nell'edificio trovino scuse per venire qui a staccare un'attimo dalla frenesia dell'edifico principale.

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Mentre cammino penso ad alta voce "mi sento quasi in colpa a stare qui con le mani in mano."

"Il garage è sempre il posto più tranquillo dove vivere,

negli anni 70/80 i garage erano i posti più creativi.

Si sono formate tutte le più band, per non parlare dei grandi colossi informatici."

"Credo che stare in giro a zonzo potrebbe persino recare disturbo agli altri colleghi,

o troviamo un posto tranquillo dove fermarci, oppure quasi conviene esercitarci o trovare qualche informazione per la missione di domani.

Sicuramente dopo cena vorrei uscire a divertirmi, che ne pensate?"

Chiedo entusiato ai miei compagni, tirando uan fragorosa pacca sulla schieena di Takamichi.

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Sentendo i propositi di Jeremy non riesco a frenare un moto di stizza "Andare in giro per una città controllata dalla nostra rivale? Ma sei impazzito? Tanto varrebbe girare con un bersaglio dipinto sulla schiena! Se vuoi suicidarti fà pure, ma non contare su di me!"

Poi, con più calma aggiungo "Senti, capisco che non ti vada di passare tanto tempo chiuso in una scatola... è una cosa che dà fastidio anche a me, credimi... ma fino a quando la missione non sarà finita dovrai tenere duro come tutti noi."

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@tutti

Spoiler:  
In realtà il quartiere dove si trova la sede Orion e altre zone nel secondo e terzo anello (area residenziale corporativa bassa, e area residenziale ceto medio/basso) sono controllate dalla Orion: per raggiungerle dovete ovviamente passare per aree sotto il controllo OCP o di altre compagnie di sicurezza, ma a meno che non facciate roba strana siete liberi di circolare
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