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Inviato

mi sembra un'idea molto carina. Credo che il punto fondamentale sia capire come intendi farlo entrare nella sessione per creare effetti di paura. Il lich è un mostro interessante perchè può esere sconfitto più volte e tornare sempre all'attacco. Come seguaci ci vedrei bene dei ghoul: la paralisi è un potere molto evocativo secondo me.


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Principali partecipanti

Inviato

Ragazzi, a livello di impostazione delle campagne,

preferireste un approccio in cui i giocatori hanno solo una vaga idea della vera origine dei mostri, e la risoluzione del mistero sulle loro origini è parte stessa della storia, oppure partire già con una conoscenza dell'ambientazione completa e concentrarsi sull'eliminare i mostri?

Inviato

Te hai detto che volevi fare un horror che un Hack and Slash?Quindi devi puntare al mistero ma se tale gioco comprende l'abilita di conoscenza o cose simili allora ci devi puntare di meno per ovvi motivi:lol:

Inviato

Preferisco non perdere troppo tempo con le origini dei mostri, a meno che queste non servano a dare elementi utili per sconfiggerli. Anzi, credo che ignorare la vera natura di una minaccia la renda ancora più spaventosa!

Inviato

Un lich in una ambientazione simili x-files spiegato con le nanomacchine ce lo vedete bene?

Linkando due idee che ho postato su un'altro forum:

1) "Snikt!", di Totsumu Nihei ("Blame", "Biomega", ecc.): Wolverine viene "evocato" da una mutante del futuro, in cui un virus artificiale ha acquisito autocoscienza; le persone infettate dalle spore di questo virus si trasformano in una specie di zombie, dotati di una mente alveare; l'unico modo di fermare l'infezione è distruggere il nucleo originario del virus.

2) "Chrono Crusade": i demoni sono semplicemente alieni, con nanomacchie al posto delle cellule (la capacità di passare da aspetto umano a demoniaco, oltre alle incredibili doti rigenerative, è dato da questo), precipitati sulla terra milleni fà; le loro nanomacchine si nutrono dell'energia astrale generata da tutti gli esseri viventi del pianeta.

Edit: soprattutto nel secondo caso, essendo ambientato nei ruggenti anni 20, i personaggi non sanno nulla di nanomacchine... quella è una cosa che intuisce il lettore.

Inviato

preferireste un approccio in cui i giocatori hanno solo una vaga idea della vera origine dei mostri, e la risoluzione del mistero sulle loro origini è parte stessa della storia, oppure partire già con una conoscenza dell'ambientazione completa e concentrarsi sull'eliminare i mostri?

La paura deriva anche dal non sapere cosa si ha contro.

Se i giocatori sanno che andranno contro un vampiro si prepareranno con paletti, acqua santa, crocifissi e gingilli vari, sapranno di essere sicuri sotto la luce solare e di evitare il buio. Sentiranno di avere un minimo di controllo della situazione.

Se, invece, i giocatori si troveranno a dover investigare e successivamente affrontare "qualcosa"... E di questo "qualcosa" conoscono solo il fatto che lascia le sue vittime dissanguate... L'impatto è un pelo diverso, no?

In molti film o storie dell'orrore la paura è generata non tanto dalla creatura in sè (ricordiamo che esistono storie dell'orrore prive di mostri intesi come creature dall'aspetto inumano), quanto dal ritmo incalzante della narrazione e dal non sapere molto di essa.

Si sa che c'è "qualcosa", ma non si sa cosa sia, come agisca, le sue abitudini... Non si sa quando e come colpirà.

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