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Inviata

Come interpretate la legalità? :confused:

Un personaggio legale è uno che rispetta la legge, o rispettoso del proprio codice d'onore?

Chiedo questo perché la legge non per forza è giusta. Esiste anche la legge dettata dai malvagi; nel qual caso, come si dovrebbe comportare un Paladino LB? seguirebbe la legge o agirebbe secondo il proprio codice d'onore?

La risposta chiarirebbe anche altri dubbi relativi al modo di concepire i personaggi legali, soprattutto i Paladini. :-)


Inviato

Per me un personaggio legale rispetta in primo luogo la legge.

Nel caso del paladino (ma anche il Samurai) LB però va considerato che il suo codice d'onore è la sua legge, per cui, pur rispettando la legge dei luoghi in cui si trova, agirà principalmente seguendo il codice d'onore.

Inoltre non tutti i paladini LB sono uguali...

Inviato

Da definizione la legalità viene definita come il rispetto delle leggi, ma ci sono alcune classi che come legalità potrebbe benissimo essere inteso il proprio codice d'onore(anche se si atterranno sempre alle leggi di un paese)

Inviato

La legge per prima cosa, ma IMHO nel caso di paladino (ed in generale LB) costretto a vivere in una società malvagia, tenderei a vederlo maggiormente schierato al BENE piuttosto che alla legalità: in tal caso, rispetterà il proprio codice di onore, e tutte le leggi NON espressamente contrarie alla sua moralità.

D'altra parte, a meno che tali leggi non siano: "uccidi chiunque passi..." potrebbe anche accettarle e rispettarle, magari rimanendo entro il suo codice e non sfruttando apsetti della legge che potrebbero, chesso, permettergli di uccidere a sangue freddo... ;-)

Inviato

Caro collega Paladino come potevo rimanere insensibile ai tuoi dubbi.

Eccomia dire a la mia.

La legalità è il rispetto delle leggi,un paladino deve rispettare le leggi il più possibile e dare il buon esempio per farle rispettare.

La tua domanda è il motivo per il quale molto spesso i paladini LB vengono fregati dal master.

Un paladino deve rispettare la legge.Certo

Un paladino buono non deve compiere atti malvagi.Ovvio

Che succede se la legge ti fa compiere atti malvagi?

Ti dico come mi comporto IO(quindi NON è verita assoluta).

Se una legge mi fa compiere un atto malvagio me ne sbatto della legge e la infrango poichè IO agisco per il bene supremo che per me viene prima di tutto.

Se in una città,ad esempio,è legge dice che l'omicidio non è reato (super estremo)e un tizio davanti ai miei occhi mi uccide un altro tizio senza motivo prendo lo spadone e lo spedisco nel suo pantheon prima che possa dire "ta-ta-ta-ta".

Poi ne subisco tutte le conseguenze ovviamente,anche la perdita dei poteri.

MA prima di tutto ciò se vieni a sapere di un posto dove le leggi sono malvagie,devi fare di tutto per cambiarle senza la viulenza,convinverli e redarguirli,se non ce la fai,bè prendi lo spadone agisci per il bene.

Già lo so...molti mi accuseranno del fatto che il bene supremo è una scusa...ma per me è il motivo per cui sono paladino.

Il Bene Supremo viene prima di tutto...sissignori anche della legge,di qualsiasi legge.:cool:

Il codice d'onore è la TUA LEGGE PERSONALE,più da samurai che da paladino,non è detto che se hai un codice d'onore rispetti sempre la legge;-)

Inviato

Come interpretate la legalità? :confused:

Un personaggio legale è uno che rispetta la legge, o rispettoso del proprio codice d'onore?

La legge è espressione di una volontà sociale, che può essere più o meno generale. Ciò non significa che sia legittima, perchè la legittimazione è un auto-costruzione del sistema legislativo per preservare se stesso.

Detto questo : un paladino, come qualsiasi "legale", non deve rispettare la legge, ma il proprio codice d'onore. Questo può portarlo a conflitti più o meno marcati con la legalità "legittima", con la legge, ma il grado di questa conflittualità è scelto dal PG; e non preclude l'essere legali.

Esempio semplice a conferma : il paradosso del Paladino. ( sicuramente ha un altro nome, ma dato che l'ho adattato per D&D lo chiamo come mi pare! :P)

Un paladino è in un luogo in cui è vietato aiutare i deboli, ma è dogma della propria fede aiutare i deboli. Vi sono due possibilità quindi :

1- Il paladino segue il proprio dogma, ma viola la legge.

2- Il paladino segue la legge, ma viola il proprio dogma.

In entrambi i casi il paladino perderebbe il proprio status. Dato che, in quest'ottica, non esisterebbero paladini più vecchi di 18-24 mesi ( ovvero dopo che comincia a svilupparsi l'autocoscienza) ne consegue che la legittimità della legge non esiste, perchè è un auto-costruzione; a conferma di una "verità" teorica nota dai tempi dei Greci, ma rifiutata dal 95% dei giocatori di D&D. Dannati allineamenti.

Inviato

Sul manuale "I difensori della fede" c'è la risposta che io ho trovato esauriente ai miei dubbi sugli allienamenti, nel capitolo che spiega come le diverse chiese vedono il mondo. Bè, lì il legale buono è colui che punisce il male ovunque sia e che venera il PROPRIO codice d'onore. Naturalmente se la regione dove si trova ha leggi che consideriamo morali e giuste, il paladino le rispetterà naturalmente, senza doversi sforzare; se però si trova immerso nel maligno, bè pace all'anima dei cattivoni che stanno al governo, in qianto cercherà di sovvertire il potere per far posto alla rettitudine. Il personaggio che rispetta le leggi, senza domandarsi se siano o meno giuste, è il LN, sempre secondo "i difensori della fede"....e anche IMHO

...Grande Longino!!! :-)

Inviato

Da definizione la legalità viene definita come il rispetto delle leggi, ma ci sono alcune classi che come legalità potrebbe benissimo essere inteso il proprio codice d'onore(anche se si atterranno sempre alle leggi di un paese)

* Quoto in pieno,senza altro da aggiungere.

Inviato

La risposta chiarirebbe anche altri dubbi relativi al modo di concepire i personaggi legali, soprattutto i Paladini. :-)

Beh credo che il paladino sia il "fan a oltranza" della divinità e ne segue la legge fino all'ultimo capitolo... Quindi se la divinità è "malvagia", si batterà per bieche ma legali ragioni, senza neanche pensarci troppo sù in quanto "l'ha detto la sua divinità... E morire in battaglia vuol dire salire di 40 livelli nella vita futura..." eheheh... :-)

Inviato

Se in una città,ad esempio,è legge dice che l'omicidio non è reato (super estremo)e un tizio davanti ai miei occhi mi uccide un altro tizio senza motivo prendo lo spadone e lo spedisco nel suo pantheon
Beh così facendo non hai commesso nemmeno tu il reato! ;-)

Assunto che:

Il legale è rispettoso della legge (per senso del dovere, per convenienza, per evitare condanne)

Il monaco è legale ed il bardo non lo può essere, ma non è detto che il primo "debba" rispettare la legge o che il secondo non possa rispettarla sempre!

Ma quale legge?

Quella data dalle istituzioni?, dal proprio credo?, dai gruppi?, dalla "natura"? "dai massimi principi di convivenza nel rispetto pacifico dell'altrui essere e libertà purché non in conflitto con il nostro essere non egoistico"?

Di sicuro l'allineamento indica alcune tendenze e linee di principio del proprio essere, non dei vincoli estremi alla "caratterizzazione" del proprio pg (così 2 paladini della stessa divinità e con un bg simile possono avere caratteri ed aspirazioni diverse...).

Di sicuro la legge a cui i "buoni" fanno riferimento sono quelle "generali" per una convivenza pacifica e "libera", un legalebuono non deve per foza essere un cogl**ne che china il capo ai sopprusi, che dice sempre la verità (anche contro se stesso) che piglia le bastonate magari ringraziando...

Poi ognuno può fare -dm permettendo- il proprio legalebuono: come giustiziere e quindi in cerca di dittature da contrastare apertamente, oppure addirittura voler vincere il "male" usando le sue stesse "leggi" evitando però di diventare egli stesso parte del "lato oscuro"...

Ciao! :bye:

  • Mi piace 1
Inviato

Un altro interessante spunto sta nel fatto che un gruppo di Paladini, della stessa religione, stessa città, e stessa cultura, non avranno per forza le stesse idee, e lo stesso modo di agire.

Eppure sono (e resteranno) Paladini.

Ricordiamoci che il Paladino è una specie di "Guerriero Divino".

La sua potenza deriva dal suo Dio, e quindi nella Fede, e quindi nel "credere".

Il "credere" è personale.

Il Paladino deve rispettare la Legge in generale, ma il vero metro di giudizio sulle proprie azioni è quello della propria coscienza (e del suo Dio chiaramente :mrgreen:).

Vado un pò OT ma questo rende più libero nelle sue azioni un Paladino "meno filosofico" che uno che è molto introspettivo e si mette in costante discussione (se stesso e le sue azioni).

Un Paladino farà di tutto per seguire il giusto, ed il bene. E le restrizioni morali e di azioni saranno quelle che sceglierà.

Magari ne sceglierà troppe, e si porterà alla rovina, ma rimarrà comunque una sua scelta. Il percorso del Paladino, è, più di ogni altro, un percorso di vita.

Un percorso con la tua coscienza, la tua fede, e il delicato equilibrio di tutto questo con la vita.

Ed è un percorso difficile, ma la difficoltà rimane la stessa per ognuno: alle persone "mentali", molti più scogli "interiori" si pareranno davanti, ma hanno anche più capacità intellettive per superarli.

Ma superare questi scogli, definitivamente, secondo me non è una questione di intelletto.

Bellissimo percorso quello del Paladino.

Una delle classi con i maggiori spunti narrativi. E una classe che fa crescere interiormente chiunque sia al tavolo (se è ricettivo).

Inviato

Un altro interessante spunto sta nel fatto che un gruppo di Paladini, della stessa religione, stessa città, e stessa cultura, non avranno per forza le stesse idee, e lo stesso modo di agire.

Eppure sono (e resteranno) Paladini.

Ricordiamoci che il Paladino è una specie di "Guerriero Divino".

La sua potenza deriva dal suo Dio, e quindi nella Fede, e quindi nel "credere".

Il "credere" è personale.

Il Paladino deve rispettare la Legge in generale, ma il vero metro di giudizio sulle proprie azioni è quello della propria coscienza (e del suo Dio chiaramente :mrgreen:).

Anch'io ho sostenuto questa tesi in un'altra discussione,ma molti non sono stati d'accordo con me.

Inviato

Concordo pienamente con molti dei post: Un pg legale buono sarà sicuramente rispettoso delle leggi, ma non dimenticherà certamente, in quanto buono (e non neutrale), di rapportarle alla sua concezione di giustizia.

Quindi si atterrà alle leggi, ma a queste anteporrà il suo codice morale, nel caso non siano leggi "buone".

Inviato

Un legale crede fortemente nel valore delle istituzioni e nel rispetto delle leggi o dei patti o delle promesse come fattore aggregante dell'uomo in quanto creatura sociale e/o come fattore necessario per il suo progresso e crescita e/o come fattore per divenire egli stesso il legislatore-giudice-dittatore-altro...

La "qualità" e la giustezza della legge alla quale il legale si ispira o che rispetta dipende poi dall'altro "aspetto" dell'allineamento (buono, neutrale o malvagio).

Non c'è un obbligo (con il rischio di perdere il proprio status) di rispettare le leggi fatte dall'uomo (di/con coscienza o meno), benché le stesse siano presenti in un dato luogo da molto tempo e senza "opposizione" della maggioranza del "popolo" (magari ignorante, omertoso, soggiogato, ecc..); altrimenti una "mission" propria del paladino va a farsi friggere... poi il modo di far "giustizia" e ristabilire "l'ordine supremo" sarà scelto dal paladino secondo il proprio bg (credo, esperienze, carattere,...) e la sua prospettiva del caso...

Ciauz :-)

  • 6 anni dopo...
Inviato

Un personaggio legale è uno che rispetta la legge, o rispettoso del proprio codice d'onore?

un legale è convinto che per il benessere della società servano leggi. Però vuole leggi (a suo parere) giuste e non leggi ingiuste. Metti un gruppo di amici che vuole trovarsi per giocare a calcetto. Alcuni riterrano non servano regole e che ci si possa arrangiare parlando tra amici. Il paladino invece pensa che le regole siano necessarie per evitare future discussioni. Se però viene proposta una regola assurda lui sarà contrario e la rifiuterà, mentre se vengono proposte regole accettabili vi si atterrà senza barare. Ecco quindi che il legale se può fregare altamente delle leggi di una nazione qualora le consideri ingiuste mentre tenterà di seguirle, se anche non sono perfette, finché accettabili.

Il legale ama pure l'ordine e quindi probabilmente avrà un codice personale di condotta con il quale giudicherà pure le leggi e che quindi gli dirà quando è il momento di disobbedire. Il paladino è un caso particolare di legale che ha un codice prestabilito.

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