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Vanità - Campagna in solitaria per Lamadanzante


Black Wolf

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"Mh, bene, mi auguro che sia come dici tu. Solo Finghar sa quanto avremo bisogno di indebolire i nemici. Temo che qualunque cosa sia successa laggiù, sia ben oltre la nostra portata. Conosco Thuruld, il Custode di Thorren Hall e so che non avrebbe mai permesso che andasse a fuoco. Chiunque abbia compiuto una tale azione, dev'essere feroce e potente per aver scavalcato Thuruld. Thiral ci protegga quando dovremo affrontarlo." Le parole cupe del capitano riscuotono un lugubre assenso tra l'equipaggio. Un rivolo di vento caldo ti scompiglia i capelli, e Broggr non manca di notarlo.

"Forza, Fratelli, sciogliamo la vela. Questa brezza ci è favorevole!"

***

Meno di mezz'ora dopo la nave entra in una stretta insenatura tra due scogliere rocciose. Il fumo nero ora è una presenza costante, riempiendo i polmoni di un'acre fastidio, e offuscando la visuale dei vostri occhi stanchi. Percepisci un aumento di temperatura, che dopo il freddo del salmastro mattutino sarebbe un toccasana. Ma sai che quel tepore è dovuto da un incendio e i tuoi dubbi sono sempre presenti. Lo sciabordio delle piccole onde che si infrangono sulla prua della nave si fa sempre più rapido, segno che vi state avvicinando a riva, dove le once sbattono ritornando indietro. Difatti pochi minuti dopo, svoltando dietro uno sperone roccioso, uno spettacolo agghiacciante vi si para davanti.

Il mondo sembra essere diventato amaranto e rovente. Scintille rabbiose sprizzano feroci dai resti ancora ardenti di molti edifici. Il mare stesso sembra fatto di fiamme. Quella che fino a poche ore prima era Thorren Hall, ora è un inferno di fuoco e fumo, il cui calore crudele ti brucia nei polmoni e ti rende il respiro faticoso. E tuttavia non puoi fare a meno di notare la grande opera di Thorren, il Valoroso. La cittadina sorge su una baia riparata da alte scogliere, sviluppandosi lungo un declivio ripido che consente, con una semplice palizzata, di difendere l'unico accesso da terra della città. Intravedi le cime di alberi secolari, tra il fumo, segno di buon legname e selvaggina a pochi passi da casa. Un fiorente porto, ancora non intaccato totalmente dal fuoco, presenta numerose banchine allineate sulla riva, con magazzini e depositi subito adiacenti, e mancine per lo scarico e carico della merce.

La nave su cui sei imbarcata attracca con facilità ad una di queste banchine, producendo un 'tlunk' sordo quando la fiancata impatta contro i pali del molo.

Broggr da ordini rapidi e chiari, parlando a voce bassa. "Procedete senza far rumore. Sparpagliatevi a gruppi di due, se vi trovate in difficoltà, conoscete il segnale. Perlustrate la città, ma state attenti al fuoco. Non entrate negli edifici e se trovate superstiti, portateli subito qui. Halfyn. Dogbar. Sigurdr, con me. Prendete asce e martelli, dobbiamo cercare di abbattere alcuni edifici per cinturare l'incendio."

Prosegue con una lista di nomi, accoppiandoli due a due, fino a pronunciare il tuo. "Soraya, Vessla, voi due perlustrate la zona delle botteghe. State attenti ragazzi, nessuno deve farsi male!"

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Soraya e' sconvolta da quella visione di fuoco e fiamme. Respirare e' faticoso e l'inquietudine e la preoccupazione per chi fosse il responsabile per tutto ciò la lasciarono un momento paralizzata. Poi il capitano fece il suo nome e le sue parole la riportarono alla realtà : Staremo attente...andiamo? chiedo alla donna che mi deve accompagnare. Credo che tu sia più versata di me nelle armi...meglio che vai avanti tu, io ti sosterrò ' da dietro.

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"Và bene. Fai attenzione, se siamo in pericolo grave, o se crepo, corri subito qui alla nave, o nasconditi dove puoi. Ci penserà Broggr a recuperare tutti, è un brav'uomo e forte come un toro."

Vessla ha lo sguardo deciso e il tono determinato, ma traspare una nota di paura nei suoi occhi e nella sua voce. Tuttavia, quando indossa un elmo che le copre ogni parte del viso, tranne la bocca, acquisisce un aspetto temibile e pare quasi una dea guerriera. Ti fa strada giù dalla passerella per scendere dalla nave, e vedi gli altri gruppetti di uomini che si spargono per tutta la cittadina devastata.

Attraversate un insediamento morente. Cadaveri massacrati da quelli che sembrano artigli di bestie feroci giacciono semi carbonizzati nelle strade. Vessla sembra conoscere bene le viuzze del borgo e in pochi minuti, attraverso un delirio di fiamme, cenere e fumo nero, giungete inn quello che doveva essere il nucleo produttvo di Thorren Hall.

Una via lastricata rozzamente con pietroni appena sbozzati, ai cui lati si affacciano edifici simili a quelli di Kaupang, ma di pietra, e di buona fattura. Da quasi tutte le costruzioni si alzano fiamme fragorose e poche ormai hanno il tetto e le porte ancora integrhi. Un edificio a tre piani, simile ad una piccola torre, si staglia tra gli altri, e notate tra il fumo nero che qualcosa penzola da una trave del tetto non ancora intaccato dall'incendio.

Vessla è silenziosa, poichè assiste sgomenta alla distruzione di un luogo a lei molto familiare.

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Che disastro! Un vero e proprio massacro! E quei cadaveri... Ci sono bestie selvagge in queste terre? Animali che possono uccidere in quel modo? chiedo alla mia silenziosa compagna, per toglierà dai suoi pensieri cupi.

Poi quando ci avviciniamo a quella specie di torre vedo qualcosa che pende dal tetto...Ho un brutto presentimento.. Cos'e' quello? chiedo , strizzando gli occhi.

DM

Spoiler:  
Prova di osservare 5+0=5. Mi sa che non vedo una cippa...
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"Ci sono orsi e lupi, ma nulla che possa aver compiuto un simile massacro." risponde tetramente Vessla. "Broggr ha ragione, chiunque abbia fatto questo schifo deve essere potente, o per lo meno molto organizzato." Poi anche lei nota il pendaglio della torre, e soffoca un gemito. "Bikla, ti prego, fa che non sia ciò che penso!" la senti mormorare come se si rivolgesse a qualche divinità.

Il fumo tuttavia ostacola la vostra visuale, così che non riusciate a definire bene la natura dell'oggetto. Restano solo sospetti e dubbi, e Vessla che pare non sapere cosa fare. A quanto pare, dovrai prendere tu l'iniziativa.

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Su forza, andiamo a vedere di cosa si tratta. La torre sembra piu' integra della maggior parte delle costruzioni che ci sono qui intorno. Credo che, facendo attenzione, possiamo salire fin lassu' e vedere quello che e'. Ok? Tranquilla, andiamo su. Le metto una mano sulla spalla, velocemente e poi mi avvio verso l'ingresso della torre, cercando di capire se, come spero, sia abbastanza agibile per salire fino al tetto e verificare la natura dell'oggetto li' appeso. Se mi sembra agibile, entro con circospezione e cerco un modo per salire...

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Avvicinandovi alla base della torre, che è circondata da edifici in fiamme, notate che l'oggetto che avete scorto da distante è in realtà parecchi oggetti. E non sono oggetti. Sono bambini, legati ad una corda che penzola dai travi dell'edificio. Sono legati per i piedi, tutti alla stessa corda, come fossero un mazzo di rose nere messo ad essicare. I loro corpicini, in effetti, sono neri come il carbone, coperti di fuliggine. Ci sono ben poche speranze che siano ancora vivi.

Alla base della torre individui un grosso portone divelto, pare quasi sia stato colpito da un'ariete da assedio. La torretta all'interno si rivela incendiata. Le travature dei piani intermedi stanno crepitando minacciosamente e rischiano di collassare da un momento all'altro. Tuttavia c'è un'altra sorpresa ad attenderti. Nella grossa stanza che fa da atrio all'edificio, dal lato opposto al tuo, noti una piccola figura rannicchiata sotto uno scrittoio, tremante. Sembra proprio una bambina. Vessla è ancora ferma ad osservare i bambini-pendaglio.

Mentre un sinistro scricchiolio squassa la torre, la bambina alza il viso e ti vede. Il suo volto è rigato da lacrime, ma la cosa più inquietante è che nella parte destra della faccia, le lacrime sono di sangue, e una cavità oculare vuota rende il volto spaventato della bimba qualcosa di ferale e spaventoso.

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Maledizione...bambini appesi! Io non sono certo una santa...ma chi ha fatto questo e' un mostro! Pensando questo, Soraya si avvicina all'entrata, gettando uno sguardo all'interno...mmm, poche speranze di arrivare fin lassu'...e comunque difficile che ci sia ancora qualcuno vivo... Poi il suo sguardo cadde su una piccola figura sotto uno scrittoio stranamente intatto... Una bambina! E ferita in modo orribile...e tutta la maledetta struttura sta per crollare! Ancora maledizione! Vessla! grido Qui dentro c'e' qualcuno vivo, vieni aiutami! detto questo, mi lancio di corsa verso la bambina, sperando che non crolli tutto proprio in quel momento...

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Riesci a non sfracellarti contro il pavimento, ma la tua corsa si è fermata bruscamente. Ti rendi conto con raccapriccio che a farti lo sgambetto è una creatura disgustosa. Giace seduta contro la parete della torre, proprio a fianco alla torre. Ai suoi piedi si trova un braccio umano, di piccole dimensioni, troppo piccole per essere di un adulto, con palesi segni di morsi e pezzi di carne strappati. La creatura ripugnante emana un fetore nauseante. Le sue budella nerastre sono sparse sul pavimento davanti a lui, fuoriuscite da una ferita nel ventre, miste ad un rivoltante muco verde acido. Somiglia ad una grossa caricatura di un umano. La pelle grigia e squamosa ricopre un corpo bitorzoluto e muscoloso, grottesco, nella sua feralità. Il volto è distorto in una smorfia di odio velenoso, mentre ti scruta urlando e bradisce, con quelle che pensi siano le sue ultime forze, una brutta ascia di pietra. Sporadici capelli unti e sfibrati spuntano dal cranio aguzzo, lasciando spazio a due grandi orecchie rosa, che somigliano a cicatrici deformi. La cosa più grottesca, tuttavia, è la mancanza di occhi della creatura. Due nere cavità, che sembrano vomitare odio e malevolenza. In un distorto linguaggio Comune, ti apostrofa con insulti alla tua femminilità, minacciandoti sofferenze atroci e sevizie indicibili.

Vessla entra in fretta, brandendo la sua spada, ed emette un verso di disgusto nel vedere la creatura.

Un tonfo sordo indica che da qualche parte ai piani superiori, una trave ha ceduto.

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Soraya guarda disgustata la strana creatura...deve essere un non morto...Stai calma Soraya, per questo sei qui e per questo hai studiato tanto. Hai quello che serve per affrontare creature simili. Questo poi sembra piuttosto debole.... Vede Vessla entrare e rabbrividire alla vista della creatura: Pensa alla bambina, a questo ci penso io, vai sbrigati!. Poi lascia perdere completamente Vessna e si concentra sullo ozmbie davanti a lei...alza un braccio e con un dito sottile lo indica, chiama a se l'energia negativa e arcana che scorre forte nelle sue vene e ordina mentalmente al morto vivente di sottomettersi alla sua volonta'!

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Mentre Vessla si volta per occuparsi della bambina terrorizzata, accade qualcosa che non ti aspettavi. La creatura pare osservare con gli occhi mancanti i tuoi gesti, ma questi gesti non sembrano avere nessun effetto. La creatura prosegue nella sequela di insulti, cercando ora di alzarsi con scarsi risultati. La cosa più assurda è che sei certa di aver invocato un potere sufficiente a dominare un simile abominio. Senti il braccio formicolarti mentre uno strano grigiore lo pervade. Percepisci quasi tattilmente l'energia negativa che hai sprigionato dal tuo corpo.

Un secondo tonfo, e questa volta una pioggia di scintille pervade l'ossigeno già rarefatto. Vessla grida un'imprecazione.

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Soraya guarda sbigottita la creatura...come e' possibile? Non sono abbastanza forte?? Maledizione...c'è qualcosa che non capisco, ma non ho tempo di pensarci ora.... Con questi e altri pensieri che gli vorticano in testa, Soraya afferra il suo pesante flagello nero e cerca di colpire quella strana creatura che osa sfidarla!

DM

Spoiler:  
TXC : 6+2=8 -_-
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La tua frusta si schianta con uno schiocco raccapricciante sulla carne della creatura, lacerandola e facendo fuoriuscire un fiotto di sangue purpureo. Il mostro urla di dolore, raddoppiando le maledizioni e gli sforzi per mettersi in piedi. Tutto quel movimento, tuttavia, causa la fuoriuscita del fegato dalla pancia dell'abominio, che in uno spasmo di sofferenza, resta a terra privo di forze.

Vessla intanto ti sfreccia accanto con la bambina in braccio, afferrandoti per una spalla e cercando di trascinarti fuori. Un enorme boato alle tue spalle segna la fine delle travature, che collassano nella stanza con grande clangore. "Fuori! Crolla tutto!" ti sbraita Vessla.

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DIsgustata dallo spettacolo di quell'abominio che crolla al suolo in uno spettacolo di fluidi e budella decomposte, Soraya si riscuote al grido della compagna che le sfreccia accanto, gridando! Lanciando un ultimo sguardo alla creatura e chiedendosi ancora una volta il perche' non fosse caduta sotto il suo controllo, si alzo' in piedi e corse in fretta all'uscita, sperando che non le crollasse tutto addosso...

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Riesci a balzare fuori dall'edificio un attimo prima che una grossa trave infuocata rovini brutalmente al suolo. La torre pare accartocciarsi su se stessa, crollando con fragore.

"Che cacchìo era quello?" ti chiede Vessla, non appena avete un attimo per rifiatare. La bambina sembra in forte stato di shock. Fissa il vuoto davanti a sè con il solo occhio che le rimane. Ha una brutta tumefazione sul fianco destro, segno di qualche percossa, o comunque di un trauma fisico.

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SOraya riesce a uscire fuori dalla torre un attimo prima che questa crolli , anche se per farlo deve buttarsi letteralmente per terra, graffiandosi gomiti e ginocchia. E' salva, anche se intontita dalla paura e dalla forte scarica di adrenalina. Alla domanda di Vessla non risponde subito. Si prende un attimo per riordinare i pensieri e fare un profondo sospiro: Credo che era...che era una specie di non morto...pero' aveva qualcosa di strano, non so. Comunque ora e' morto... spero!

Poi sposta lo sguardo sulla povera bambina: Lei come sta? Non bene, questo e' certo.

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"Alcune saghe parlano di creature orribili che lascano le proprie sepolture per brama di carne vivente. Credi fosse una di queste? In genere vengono descritte come insensibili al dolore e capaci di procedere anche se private di arti. Come mai questo non riusciva a muoversi?"

L'attenzione si sposta sulla bambina, che con voce flebile ha appena pronunciato alcune parole. "Hanno mangiato la mamma." L'occhio restante è gonfio di pianto, ma le lacrime ora non scendono, se non quelle di sangue che colano fuori dall'orbita vuota.

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Gia', ottima domanda? Ho forse sbagliato a valutare quello che avevo davanti? Ho pensato che fosse un morto vivente perche' si muoveva ancora nonostante avesse le budella fuori dal corpo...Ma non e' l'unica spiegazione...QUalcuno con una forte volonta' o con qualche aiuto arcano puo' sopravvivere anche in quelle condizioni, seppur senza potersi muovere...e il fatto che non e' caduto in mio potere sembra dimostrare che in fin dei conti non era un non morto...

Rispondendo a Vessla, Soraya disse: Non credo che era un non morto, pensandoci bene...credo che era qualche creatura, forse un uomo ferito orribilmente, ma che per qualche ragione era ancora vivo... . E io l'ho ucciso...

Poi avvicinandosi alla bambina, gentilmente le parlo': Tranquilla, ora sei fuori pericolo...mi vuoi dire come ti chiami, piccola?. Poi rivolta a Vessla: Bisogna cercare qualcuno che si prenda cura di lei...c'e' un medico con voi o qualcuno che sappa curare ferite da battaglia?

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