Drimos Inviata 6 Settembre 2013 Segnala Inviata 6 Settembre 2013 Salve, è la prima volta che comincio una discussione in questa sezione, direi, e sono un po' emozionato. Dunque. Ho un problema da GM. In un gioco di ruolo home made che sto masterando un giocatore mi ha chiesto di poter utilizzare strumenti di tortura e di poter investire parte delle sue capacità in un bonus a tutte le prove per torturare. Dato che stavo lasciando la massima libertà di scelta ai PG non mi sembrava giusto limitarlo, tantopiù che nella campagna precedente, con un altro GM, aveva già utilizzato queste cose (gli piace fare personaggi agghiaccianti e cattivi, sempre). Il problema è sorto quando mi ha chiesto quanto costassero questi strumenti e ha cominciato ad elencarli: mi è subito salito il disgusto sentendo le descrizioni, quindi gli ho detto solo "va bene, va bene, per 9 pezzi d'oro hai tutto" per tagliare corto. Io non sono facilmente impressionabile riguardo a queste cose, di solito, ma il giocatore in questione è veramente un patito del far soffrire i PNG quando fa un cattivo e il modo in cui le dice mi dà i brividi (un libro non mi fa questo effetto). Non riesco proprio a sopportare il fatto che a lui piaccia descrivere nei minimi dettagli la sofferenza che infligge. Ripensandoci anche nella campagna precedente, in cui il mio personaggio era neutrale, mi ero separato dal resto del gruppo per non partecipare alla tortura. Qualcuno di vi ha qualche consiglio su come farmi passare questo blocco mentale e non farmi tagliare corto quando deciderà di torturare davvero un PNG? Trucchetti, idee per rendermi la cosa meno gravosa e altro sono ben accetti. Datemi anche del fifone, se vi va. Grazie in anticipo.
bobon123 Inviato 6 Settembre 2013 Segnala Inviato 6 Settembre 2013 Mentre capisco perfettamente lasciare la libertà di avere personaggi realmente cattivi se la campagna ha un tono adulto, subirsi descrizioni raccapriccianti può non essere quello che si voglia fare quando si è in gioco. In un film ci può essere il cattivo torturatore, ma anche se il film non è per bambini realisticamente la scena non si soffermerà attentamente sui particolari. Si può fare intendere e sfumare alla scena successiva. Si racconta ma non si mostra. Allo stesso modo ci si può limitare a "lo torturo". Stessa cosa per scene di sesso, sacrifici umani, e qualsiasi argomento scabroso che può dare fastidio a qualcuno. Questo vale a prescindere dal fatto che tu sia il master, se ad un giocatore qualsiasi da fastidio si saltano. Non si censura il fatto, ma si può evitare di calcare la mano. Si racconta ma non si mostra.
Sth Inviato 6 Settembre 2013 Segnala Inviato 6 Settembre 2013 A mio parere dovrebbe cambiare un po' il pg. Per accontentare lui finiresti a non divertirti tu. A quanto ho capito il giocatore in questione trae divertimento proprio nelle descrizioni, quindi anche un "racconto ma non mostro" non funzionerebbe, credo.
Ermenegildo2 Inviato 6 Settembre 2013 Segnala Inviato 6 Settembre 2013 Non penso sia tu a doverti adattare quanto lui a darsi una regolata su un tema estremamente delicato.
MattoMatteo Inviato 6 Settembre 2013 Segnala Inviato 6 Settembre 2013 A mio parere dovrebbe cambiare un po' il pg. Per accontentare lui finiresti a non divertirti tu. A quanto ho capito il giocatore in questione trae divertimento proprio nelle descrizioni, quindi anche un "racconto ma non mostro" non funzionerebbe, credo. A questo punto direi che sarebbe più sensato cambiare il GIOCATORE...
bobon123 Inviato 6 Settembre 2013 Segnala Inviato 6 Settembre 2013 A quanto ho capito il giocatore in questione trae divertimento proprio nelle descrizioni, quindi anche un "racconto ma non mostro" non funzionerebbe, credo. Il problema è laterale al concetto di come trae divertimento il giocatore, né c'è nulla di male se a lui piace descrivere torture varie e eventuali. E' una questione semplicemente di coerenza d'intenti all'interno del gruppo e di stile comune. Se si vuole fare un film d'azione, una scena di tortura di 10 minuti, densa di particolari, non è ragionevole. Se si fa un film horror, può essere il caso. Come dicevo il fatto che l'OP sia il master è tendenzialmente ininfluente, la questione è che è un giocatore che non vuole giocare un horror. Se il giocatore in questione vuole giocare un horror e gli altri no, mi sembra un problema sociale e non tanto di gioco di ruolo. Così come lo sarebbe se si volesse andare al cinema tutti insieme e uno del gruppo volesse vedere un tipo di film che non piace ad un altro.
tyrtix Inviato 6 Settembre 2013 Segnala Inviato 6 Settembre 2013 Giocando sia a Cthulhu, sia a D&D, a volte sono incappato (anche da master) in descrizioni che mi rendevo conto essere un pò troppo sanguinolente o pressanti per alcuni giocatori. E' una questione di sensibilità, per cui ti do un consiglio: dì pure al giocatore che una descrizione troppo pesante ti da fastidio, chiedigli di capire che la scena è bella, ok, ma che andare troppo oltre può infastidire qualcuno invece che piacere, e a volte dare qualche dettaglio e chiudere così, può essere anche meglio che spiegare tutto... (mentre scrivevo questo articolo c'era il Papa in tv... stavo per scrivere dittaglio...)
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