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[Dalamar78] - Gli Eroi del Magnamund - Atto VIII


dalamar78

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Soren si carica in spalla Paido mentre Falco della Tempesta fa la stessa cosa con Earolas; poi, in due, afferrano Dalen e lo trascinano via. Vi infilate nella porticina che da sulle cucine nell'attimo esatto in cui una moltitudine di monaci infuriati irrompe nel refettorio, notando subito i resti fumanti dell'Helgast.

Fermate gli assassini! gridano i monaci Fermateli!

Senza badare alle loro grida trascinate il corpo esanime di Dalen nella cucina e richiudete la porta, sbarrandola con una sedia.

Depositate rapidamente a terra i vostri due compagni ed in fretta esaminate la stanza con le armi in pugno e pronti a colpire ogni eventuale aggressore ma, fortunatamente il posto è deserto, dato che i cuochi sono stati chiamati nel refettorio. Rinfoderando le armi, vi caricate nuovamente in spalla i due privi di sensi, afferrate Dalen e vi dirigete fuori da una porta dall'altra parte della cucina. Mentre passate davanti ad un calderone pieno di stufato bollente, notate una fiala contenente del liquido trasparente che Soren afferra rapido e mette via prima di affrettarvi lungo il corridoio. Giunti alla fine di quest'ultimo trovate una porta di legno con accanto una scala che sale al piano superiore.

@ Falco della Tempesta

Spoiler:  
Percepisci un'aura di santità provenire dal piano di sopra: probabilmente si tratta di un luogo di culto, anche se non sai dire se ci sono presenze ostili o meno. Dalla porta di fronte a voi non proviene nessun rumore ne percepisci niente di insolito
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  • Supermoderatore

Soren

Ma perché non riusciamo mai a fare un viaggio in santa pace, mi sembra di essere uno di quegli eroi delle canzoni. dico sbuffando sotto il peso dei miei compagni.

Quando riusciamo un pò a distanziare i monaci prendo un pò fiato per poi chiedere a Falco Per me a salire rischiamo di metterci in trappola.

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Vi precipitate su per le scale il più rapidamente possibile, passate sotto la tende di un'arcata ed entrate in una grande sala di preghiera. Un corridoio centrale separa due file di panche di legno bianco, rivolte verso un pulpito dorato, la cui insegna rappresenta una spada fiammeggiante. Facendo molta attenzione, appoggiate i vostri compagni su alcune delle panche, passando poi ad esaminare l'ampolla di vetro recuperata in cucina; i vostri sospetti erano fondati: contiene del veleno. Quel liquido trasparente e denso è estratto dalla resina dell'albero di Gnadurn ma deve essere anche stato addittivato con qualche sostanza alchemica che ne moltiplica gli effetti. I monaci, sotto gli ordini dell'helgast, devono averne messo un pò nel vostro cibo; questa resina, già da sola, può essere mortale.

D'improvviso sentite un rumore di passi e un righio di cani inferociti che proviene dalle scale. Vi caricate nuovamente in spalla i corpi esanimi dei vostri compagni, afferrate Dalen per i polsi e vi affrettate verso l'estremità opposta della sala, in cerca di un'uscita. Dietro una tenda scoprite una porta ma, quando provate ad aprirla, sentite che deve essere stata bloccata o chiusa dall'esterno. Il rumore dei vostri inseguitori si fa sempre più vicino: stanno salendo le scale e fra pochi istanti saranno qui!

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Soren, rischiando, si china su Dalen e convoglia sul giovane mago della Confraternita della Stella di Cristallo parte della sua energia curativa ma, a differenza di quanto era successo con Falco della Tempesta, il mago non riprende i sensi anche se la sua pelle acquisisce un colorito leggermente migliore di qualche istante prima.

Nel frattempo Falco della Tempesta si guarda attorno alla ricerca di un'altra via d'uscita ma senza successo; i passi sulle scale si fanno sempre più vicini, in pochi secondi i vostri inseguitori piomberanno nella sala!

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Soren si scaglia con tutta la sua forza e il suo peso contro la porta chiusa ma senza successo: qualcosa deve bloccarla dall'altro lato! Per evitare il soverchiante numero dei nemici in arrivo, puntate dritti verso le scale del pulipito, salendo più in fretta che potete, poggiando poi Dalen, Paido ed Earolas in una nicchia nascosta. Il caso vuole che la tunica di Paido si impigli in una leva seminascosta e, quando il corpo della vostra guida scivola un pò, la leva si sposta. Improvvisamente il pavimento del pulpito comincia a tremare e a scendere in un passaggio segreto sotto la scala.

Con molta cautela trascinate i vostri compagni via dalla piattaforma, mettendoli a sedere appoggiati contro un muro; la piattaforma risale lentamente verso il pulpito. Nel silenzio di questo passaggio segreto l'unica cosa che sentite è il debole respiro dei vostri compagni privi di sensi. Soren si avvicina a Paido e controlla la sua pupilla, ripentendo poi l'operazione anche con Earolas: l'iride di entrambi è molto dilatata, segno evidente che i vostri compagni sono in coma.

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Mentre Falco della Tempesta esamina il corpo di Dalen, Soren prega il Dio del Sole di concedergli di nuovola forza di lenire le ferite

@ Falco della Tempesta

Spoiler:  
Dalen, a differenza di Paido ed Earolas, non è più in coma; ha ancora del veleno in circolo ma il peggio, per lui, è passato
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  • Supermoderatore

Soren

Una volta finito di pregare replico il procedimento per Paido ed Earolas e finisco di curare le mie ferite

@ DM

Spoiler:  

Come con gli altri, 10 pf dell'imposizione per togliere il veleno ad entrambi.

L'avanzo dell'imposizione precedente e di quella attuale (4 +4 = 8 pf) le uso per curarmi (19 danni subiti contro l'helgast - 8 = 11 danni ancora segnati)

Dopo di che mi lancio un cura ferite leggere (1d8+5)

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