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Inviato

Paido!

Resto a fissare il serpente mentre sparisce nella sua tana e, prima che io possa fare niente Soren scatta all'inseguimento.

Soren aspetta!

Seguo di corsa il mio compagno.

Ne abbiamo perso già uno, evitiamo di farci ammazzare anche noi...


Inviato

Fate per seguire l'enorme pitone quando vi bloccate sull'orlo della sua tana: l'animale è sparito nell'oscurità e non vedete la fine del tunnel che scende praticamente in verticale

Inviato

Impietriti dall'orrore non potete fare altro che osservare il buco nel suolo dove è sparito il pitone ma soprattutto la vostra guida, il guerriero vakeros Paido; una preghiera elfica si leva dalle labbra di Earolas mentre lacrime sincere si fanno strada sui vostri volti

Inviato

La disperazione per la prematura morte di Paido vi schiaccia come un macigno: la sensazione di aver perso qualcosa di importante vi lacera l'anima ma avete una missione da compiere, una missione di vitale importanza per l'intero Magnamund.

Ricacciando indietro le ultime lacrime, vi rimettete in marcia verso l'isolotto vulcanico; l'arrivo del gigantesco pitone aveva messo in fuga tutti gli altri abitanti dell'acquitrinio che adesso però stanno già tornando mossi dalla curiosità. Orde di rettili striscianti si ammassano ai bordi del pantano e si avvicinano a poco a poco, come se si volessero rendere conto della vostra forza e della vostra potenza.

Vi voltate nuovamente verso il punto in cui è sparito Paido e mormorate una breve preghiera agli dei Ramas ed Ishir affinchè possano accogliere l'anima del nobile guerriero vakeeros; poi, senza un ulteriore attimo di esitazione, vi fate strada tra la fitta vegetazione fino a raggiungere le pareti di roccia frastagliata dell'isola.

Dalle pareti di roccia rossiccia pendono lunghi tralci di piante rampicanti che sembrano quasi invitarvi a salire. Dopo il terreno infido della palude, queste rocce dure e frastagliate sono proprio una gradevole sorpresa. Vi arrampicate con facilità e giungete in cima proprio mentre il sole sta calando nel mare di nebbia scarlatta che copre il Danarg occidentale. Nella debole luce del tramonto riuscite ad intravedere un sentiero che si diige verso nord, immerso nella fitta vegetazione.

@ Falco della Tempesta

Spoiler:  
Anche se la luce è ormai poca, riesci a capire facilmente che questo sentiero è molto battuto. La vegetazione è calpestata e nel suolo fangoso sono impresse numerose orme; sono impronte di creature simili all'uomo ma con i piedi palmati.

Vicino al sentiero principale ce n'è un altro, molto meno visibile ma che non sfugge al tuo occhio allenato: per qualche ragione qualcuno o qualcosa ha cercato in tutti i modi di nascondere l'esistenza di questo secondo sentiero

Inviato

Falco della Tempesta

Mi chino, osservando il terreno con attenzione.

Qui c'è un sentiero, ed è molto trafficato.

Vedete? Queste sembrano impronte di bipedi di taglia simile a quella di un uomo, ma sono provocate da piedi palmati.

La cosa più interessante però mi pare quel secondo sentiero. Sembra che qualcuno abbia voluto tenerlo nascosto.

Che dite, vediamo cosa nasconde di così importante?

Inviato

Con Falco della Tempesta in testa al gruppo scostate parte delle vegetazione che lo ricopre ed imboccate il sentiero nascosto; lo splendore delle luna piena nel cielo sereno rende più facile il vostro cammino su questo sentiero. Esso si snoda tortuosamente tra alti fusti d'albero, aggira alture muschiose brulicanti d'insetti, passa tra gli intrichi della vegetazione del sottobosco e costeggia un piccolo bosco.

Falco della Tempesta si ferma all'improvviso e si china, incurante dei ragni che gli si arrampicano sulle gambe e vi indica un gruppo di capanne diroccate che si intravedono tra gli alberi; laggiù si muovono nell'ombra degli strani figuri che un tempo erano uomini ma che adesso non lo sono più.

@ Falco della Tempesta

Spoiler:  
Le creature che avete appena intravisto sono dei Ghagrim, gli uomini-bestia del Danarg: nei tempi antichi i Ghagrim erano un popolo primitivo che viveva in perfetta simbiosi con gli animali e la natura e i Maghi Anziani salvaguardavano la loro sopravvivenza e la loro felicità. Ora il Danarg è cambiato e sono cambiati anche i Ghagrim, contagiati dall'essere diabolico che ha contagiato queste terre un tempo felici
Inviato

Falco della Tempesta

Guardate. Quelle creature sono dei Ghagrim, gli uomini-bestia del Danarg: nei tempi antichi i Ghagrim erano un popolo primitivo che viveva in perfetta simbiosi con gli animali e la natura e i Maghi Anziani salvaguardavano la loro sopravvivenza e la loro felicità. Ora il Danarg è cambiato e sono cambiati anche i Ghagrim, contagiati dall'essere diabolico che ha contagiato queste terre un tempo felici.

Che facciamo?


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