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D&D 4a Edizione "voci di corridoio"


aza

Messaggio consigliato

Sulla quarta edizione avevo letto che anche tutta la magia è basata su dei "punti magia" simili ai "punti potere" degli psion...

Sui GdR credo che ci sia un mercato ridicolo e che non si sà rinnovare: La manualistica è costosa e complessa (io stesso ammetto che dovendomi immaginare neofita [cioè, più neofita di quanto non sia realmente ahahah] non comprerei MAI 34€ di manuale base per imparare pagine e pagine di regole, riempire una scheda-740 per un gioco che magari neanche mi piacerà...), basata spesso solo su ambientazioni di richiamo (poche pubblicazioni ormai non sono "Il gioco di ruolo di.....").

Nei '90 c'era gente entusiasta di parlare dei manuali che stavano giocando, c'era proprio la voglia di diffondere il gioco anche dal punto di vista interpretativo e scrivere qualcosa di nuovo (personalmente ricordo la conversione delle regole fantasy della 3.0 ad uno scenario moderno, con fucili a pompa e Desert Eagle ihih)...

Adesso mi sembra che l'importante per gli stessi "addetti ai lavori" sia portare avanti il proprio sito, cercare di arrivare ad una casa editrice con il manualetto pseudo-d20 e i disegnini di Rojo... Sì, ma sono cose già viste, già giocate... Non si sente "ludicità"... Quindi i ragazzi preferiscono farsi copiare un CD dagli amici e mettersi a giocare online dove c'è subito un risultato e un incontro di opinioni...

Ai tavoli ti trovi la gente che non ha tempo per andare ai live, i giocatori che hanno imparato a memoria tutti i 3/4 manuali della loro classe (e che sono poi gli sponsor non-uffficiali della Wizard :-) ) e chi non vuole perdere il vizio della serata "dadi e amici"... E quando vai a proporre qualcosa di nuovo sono gli stessi "addetti ai lavori" che ti dicono che la cosa non si può fare... Quindi alla fine ok, la Wizard starà facendo ancora una volta degli ottimi conti in tasca... :-)

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stampate le regole e un manuale di ambientazione in effetti non c'è molto altro da fare... per un editore è sicuramente un campo in perdita...

ma allora perchè non puntare sulle avventure?

ok, il bello di un gdr è anche la creatività e la fantasia nel creare storie, e di fatto questo non cambierebbe... ma pubblicare avventure, minisaghe e quant'altro risolverebbe un po' di problemi...

avventure studiate per utilizzare "sul campo" alcuni manuali, per esempio avventure horror che utilizzino le regole nuove di heroes of horror, tanto per involgiare anche a comprarsi il manuale...

almeno per il mio gruppo il problema fondamentale è dover aspettare che il master (io) abbia pronta un avventura da giocare, e per problemi di tempo e voglia la cosa va sempre per le lunghe...

invece sarebbe bello se: entro in un negozio specializzato, scelgo tra decine e decine di avventure quella che mi sembra vada meglio e la sera dopo si gioca! con 3 o 4 euro a testa di spesa... o meglio ancora: entro nello shop online di d&d scelgo la mia avventura recensita, la scarico e la stampo o me la faccio spedire spendendo qualcosa di più...

meno regole... più gioco!

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almeno per il mio gruppo il problema fondamentale è dover aspettare che il master (io) abbia pronta un avventura da giocare, e per problemi di tempo e voglia la cosa va sempre per le lunghe...

E' un bel ragionamento e sicuramente non entro nelle situazioni nel particolare...

Personalmente tengo presente l'ambientazione e una idea di missione se il party è in missione (per la serie: Partono qui e devono andare lì... Qui c'è questo... Possono incontrare questi...), il resto lascio che lo decidano loro, mettendo solo qualche tiro di dado per vedere se trovano o meno delle cose positive o negative durante la sessione... Questo fà giocare il party sapendo che non hanno niente di prestabilito o regalato e quindi se la devono cavare con le loro scelte e la possibilità di visitare al 100% una ambientazione...

E' capitato, ad esempio, che due PG decidessero di stare nel raggio d'azione di un incantesimo di teletrasporto dimensionale... Da master avrei potuto risolvere la cosa in molte maniere, invece ho fatto andare avanti l'azione come è stata dichiarata... Il risultato? 6 mesi di sessioni con due PG in un'altra dimensione (una ambientazione fantasy che stavo scrivendo) e gli altri nella Francia contemporanea... :-)

Da giocatore le avventure precostituite profumano troppo di libro game...

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4 manuali dei mostri....2 manuali del giocatore di 3.5, non parliamo di tutti gli altri......ma sono l'unico ad aver giocato, sia come master che come giocatore SOLO ad avventure inventate?

Noi abbiamo sempre preferito crearci da noi le nostre ambientazioni...non troviamo alcun gusto a giocare una ambientazione, creata per lucro oltretutto, e fatta da altri. OK...c'è chi è carente in fantasia e chi ha poca voglia e poco tempo da dedicare alla costruzione dell'ambientazione....ma tant'è che io personalmente ritengo una esagerazione la mole di manuali che esce. Se stampassero solo i tre manuali base ogni 15 anni come camperebbe l'editore? Semplice, basterebbe che il gdr non fosse l'unica fonte di guadagno. Si vendono i diritti del D&D all'Einaudi (una a caso) , che produce di tutto e che avrà una piccola sezione dedicata alla produzione, di nicchia, di manuali di D&D.

Ho fatto il passo alla 3.0 dall'AD&D solo perché tutti quelli con cui giocavo sono voluti passare alla nuova edizione......poi qualcuno degli amici (immagino sponsorizzato da qualche negoziante :-D) ha cominciato a dire che "no, bisogna ASSOLUTAMENTE passare alla 3.5, quello del negozio mi ha detto che non c'è paragone con la precedente e che è ASSOLUTAMENTE migliore"........... e che gli doveva dire che era una caga*a pazzesca? Quello sta lì per vendere...e come lui tutti gli altri. Ho provato a spiegare loro, che come nell'informatica la versione "a metà" (3.5, così come 1.2, 1.4 ecc) è solo di passaggio....ma loro niente. Io continuo a giocare con la 3.0 e loro che fanno? mI regalano manuale del giocatore e del master 3.5 ..."così che nell'altra avventura che giochiamo (NB: che NON stiamo più giocando a causa di dissidi col master di quell'avventura), hai anche tu i manuali".....non li sto usando, persone hanno speso bei soldi per comprarli....secondo me se ne poteva fare a meno (apprezzzo il gesto che hanno fatto ma mi manda in bestia sempre in bestia il fatto che le persone non ti stiano mai a sentire....se ti dico che una certa cosa la ritengo solo un modo per far fare soldi ai soliti noti e non mi interessa...tu che fai? Me la regali? vabbè).....l'unico ad averci guadagnato è il venditore che ha saputo intortare bene i suoi clienti....altra cosa che odio, mi ricordo ancora tutte le "giustificazioni" per DOVER cambiare edizione...io chiedvo SOLO "chi te lo ha detto?"....scava che ti scavo, alla fine, in maniera diretta o indiretta, il GRAN consiglio per cambiare veniva SEMPRE da qualcuno che dalla vendita dei manuali ci guadagnava....:-(

Non so quanto giocherò alla 3.5, la ritengo una cosa inutile...per divertirsi bastava continuare a giocare con l'edizione di cui tutti noi avevamo già i manuali...men che meno passerò alla fantomatica 4.0, tanto non sarà definitiva neppure quella....e non sarà totalemente funzionale, come nessuna delle altre...non possono esserlo sennò loro che ci stanno a fare? E' come con i computer e i sistemi operativi.....anche se si può, perché fare un sistema operativo perfetto? Poi che vi vendiamo dopo se tutto funziona? Anche se abbiamo la teconologia per produrre processori a 80Ghz.....perché venderveli subito? intanto vi vendiamo il 3.1, poi il 3.3, poi il 3.6 ecc ecc...così come per i manuali. TUTTO ruota intorno alla possibilità di fare soldi. TUTTO, i cartoni animati che ormai sono delgli esempi di partite di carte (che il ragazzo dovrà comprare)...null'altro.

Consumismo consumismo consumismo....contenti voi....

Tanto per quanto diciate che non vorrete utilizzare la 4.0 o come diavolo si chiamerà, sempre che sia vero che esca, alla fine ci passerete pure voi....perché lo faranno tutti gli altri, e perché, se siete amanti dei tornei, DOVRETE farlo, altrimenti niente tornei ;-)

fine dello sfogo :-D

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In effetti trovo molto fastidiosa questa storia della 3.5 rispetto alla 3.0. Ormai sono anni che gioco alla 3.0 e non ho nessunissima intenzione di passare alla 3.5 (che giudico fino ad ora un peggioramento, ho provato a giocarci qualche volta ma non mi ha trasmesso l'idea di essere qualcosa di sostanzialmente migliore) e figurarsi la 4.0. Su questo rimango molto integralista... piuttosto che mettermi a giocare con una 4.0 mi ci metto d'impegno e vado a rigiocare a versioni di GdR per così dire Open source o cmq basate sul d100 e non sul d20. Le regole più o meno sono sempre quelle, ma il divertimento è assicurato. Per di più le versioni alternative non danno quel retrogusto di correzione ingiustificata perchè qualcuno ha trovato prima il modo di violare le regole inventandosi delle combo assurde (le possibilità ci sono... e sono innumerevoli, tipo biclassare per un solo livello di ladro un mago in modo da prendersi le abilità speciali del ladro). In realtà dovrebbe essere il master ad incrementare i livelli di difficoltà ed a giocare ad armi pari con i giocatori un po' imbroglioni...

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dando per scontato che ci si diverte comunque (paradossalmente mi divertivo di piu` con la prima edizione, probabilmente per l'effetto novita`), la 3.0 e` un'altra cosa rispetto a AD&D e la 3.5 corregge molte cosette, niente di irrinunciabile, ma comunque un sostanziale miglioramento.

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  • Amministratore

Come già detto:

1. il gioco deve evolversi.

2. l'editore deve campare.

3. un gioco non supportato da un editore E' UN GIOCO MORTO!!!

Con i discorsi "non passerò mai alla 4" non si va da nessuna parte (punto 3).

Le edizioni esistono in tutti i giochi (non solo D&D).

Chi non passa alle nuove edizioni prima o poi dirà:

"Ho fatto il passo alla 3.0 dall'AD&D solo perché tutti quelli con cui giocavo sono voluti passare alla nuova edizione..."

E' inoltre fuori dubbio che AD&D era migliore del vecchio D&D base, che la 3E era migliore della 2a Edizione e che la 3.5 è SICURAMENTE piu' bilanciata della 3E (anche se odiata da molti).

bye

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1. Si DEVE solo morire....e pagare le tasse

2. E' naturale...gli animali che si cibano di UN solo alimento...prima o poi si estinguono, chi mangia di tutto....si adatta.

3. E' vero il contrario....se l'editore non si inventa qualcosa di nuovo è lui a morire, una volta pubblicato il gioco resta vivo per sempre.

E poi Aza, tu sei amico di Alfogro che i manuali li vende....non sei obiettivo :lol: :lol: :lol:

ciao

PS: aggiungo che in larga parte io non contesto, almeno non solo, il fatto di stampare o far evolvere il gioco pubblicando revisioni dei tre manuali base ogni 10/15 anni (potrebbe anche starci).....sono tutti gli altri manuali "mangia soldi" che contesto ;-)

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3. un gioco non supportato da un editore E' UN GIOCO MORTO!!!

Con i discorsi "non passerò mai alla 4" non si va da nessuna parte (punto 3).

Le edizioni esistono in tutti i giochi (non solo D&D).

Chi non passa alle nuove edizioni prima o poi dirà:

"Ho fatto il passo alla 3.0 dall'AD&D solo perché tutti quelli con cui giocavo sono voluti passare alla nuova edizione..."

E' inoltre fuori dubbio che AD&D era migliore del vecchio D&D base, che la 3E era migliore della 2a Edizione e che la 3.5 è SICURAMENTE piu' bilanciata della 3E (anche se odiata da molti).

bye

Non sono d'accordo, se consideriamo soltanto le migliorie (3.5 e 4.0) questo vuol dire che non impareremo mai ad apprezzare quei prodotti che, pur non avendo mercato, sono anni luce qualitativamente più avanti dei prodotti cosiddetti commerciali. Quello che non ha mercato non è morto, piuttosto è trascurato, ma questa è colpa nostra che spesso ci facciamo un po' troppo abbindolare dalla novità introdotta come miglioria. Ribadisco che ho giocato sia alla 3.5 che alla 3.0 ma non ho visto sostanziali differenze che nn fossero in realtà delle "pezze" a dei comportamenti "sbagliati" dei giocatori nell'utilizzo delle regole di gioco. A me ha sempre dato l'impressione di un prodotto precotto per Americani... poi la mia è un'opinione prettamente personale e posso sbagliare. Certo è che giochi come Terza Era (commercializzazione zero) mi hanno convinto di più (regolisticamente parlando) di molte versioni di D&D... Un esempio di come la commercializzazione non tenga conto della qualità del prodotto, per questa bisogna afidarsi alla passione delle persone.

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  • Amministratore

Certo è che giochi come Terza Era (commercializzazione zero) mi hanno convinto di più (regolisticamente parlando) di molte versioni di D&D... Un esempio di come la commercializzazione non tenga conto della qualità del prodotto, per questa bisogna afidarsi alla passione delle persone.

La passione non basta... le persone tendono ad invecchiare e spesso smettono di giocare. Se D&D esiste da oltre 30 è perchè sono arrivati nuovi giocatori. E se sono arrivati nuovi giocatori è merito degli editori che in questi hanni hanno prodotto il gioco. Senza gli editori non ci sarebbero stati "nuovi" giocatori a sostituire i "vecchi"... e indovina che sarebbe successo al gioco...

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La passione non basta... le persone tendono ad invecchiare e spesso smettono di giocare. Se D&D esiste da oltre 30 è perchè sono arrivati nuovi giocatori. E se sono arrivati nuovi giocatori è merito degli editori che in questi hanni hanno prodotto il gioco. Senza gli editori non ci sarebbero stati "nuovi" giocatori a sostituire i "vecchi"... e indovina che sarebbe successo al gioco...

Sì ma bisogna chiedersi per quanti nuovi giocatori derivino dal fatto che si sono presi il manuale in libreria e quanti invece lo sono diventati perchè in questo portati avanti da altre persone (e quindi l'editoria è venuta in un secondo momento, quando serviva fattivamente il manuale delle regole per giocare). Il discorso dell'editoria può essere valido imho per quanto riguarda le avventure ed anzi sarebbe giusto che questo fosse il settore dell'editoria più commercializzato puntando sulla qualità e sulla ricchezza delle trame di modo da far apprezzare il prodotto. E' dannoso riscrivere le regole centomila volte quando poi non c'è un buon supporto di avventure per avvicinare i giocatori al mondo del gioco di ruolo. O sbaglio?

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  • Amministratore

Sì ma bisogna chiedersi per quanti nuovi giocatori derivino dal fatto che si sono presi il manuale in libreria e quanti invece lo sono diventati perchè in questo portati avanti da altre persone (e quindi l'editoria è venuta in un secondo momento, quando serviva fattivamente il manuale delle regole per giocare). Il discorso dell'editoria può essere valido imho per quanto riguarda le avventure ed anzi sarebbe giusto che questo fosse il settore dell'editoria più commercializzato puntando sulla qualità e sulla ricchezza delle trame di modo da far apprezzare il prodotto. E' dannoso riscrivere le regole centomila volte quando poi non c'è un buon supporto di avventure per avvicinare i giocatori al mondo del gioco di ruolo. O sbaglio?

Spiacente ma sbagli.

Per stessa ammissione della WotC le avventure vendono pochissimo. E infatti a parte la serie iniziale (cittadella senza sole, ecc.) uscita quando uscì D&D 3E (agosto 2000) la WotC non ha pubblicato avventure relegando il compito agli altri produttori d20.

Solo ora (sempre per dichiarazioni della WotC) riprendono a pubblicare avventure perchè quel segmento di mercato è stato abbandonato da molti editori d20.

Il manuale che vende di più in assuluto è e resta il Manuale del giocatore.

bye

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Spiacente ma sbagli.

Per stessa ammissione della WotC le avventure vendono pochissimo. E infatti a parte la serie iniziale (cittadella senza sole, ecc.) uscita quando uscì D&D 3E (agosto 2000) la WotC non ha pubblicato avventure relegando il compito agli altri produttori d20.

Solo ora (sempre per dichiarazioni della WotC) riprendono a pubblicare avventure perchè quel segmento di mercato è stato abbandonato da molti editori d20.

Il manuale che vende di più in assuluto è e resta il Manuale del giocatore.

bye

Questa non la sapevo, pensavo vendessero di gran lunga più le avventure dei manuali (per questi ultimi data la facilità della diffusione su supporto elettronico). D'altronde se si tratta tutte di avventure alla Gygax (porta segreta/trappola/porta segreta/trappola e via dicendo lungo tutto il dungeon...:banghead:) :lol:

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D'altronde se si tratta tutte di avventure alla Gygax (porta segreta/trappola/porta segreta/trappola e via dicendo lungo tutto il dungeon...:banghead:) :lol:

IMHO non si può fare un esempio del genere. D&D al tempio di Gygax era più Heroquest che altro ;-).

Le cose cambiano e si evolvono. Tranne quel simpatico PP di Monte Cook :-p

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IMHO non si può fare un esempio del genere. D&D al tempio di Gygax era più Heroquest che altro ;-).

Le cose cambiano e si evolvono. Tranne quel simpatico PP di Monte Cook :-p

Non penso fosse Heroquest, erano tutte stanzine 5m per 5m con una simpatica porta segreta ed una trappola... (ovvero trama nulla, un tipico dungeon di quelli che se non trovi la porta giusta tra le 300mila false puoi girare per anni senza combinare nulla). Vabbè che la questione supporto elettronico prob danneggia più la vendita delle avventure (già marginali) piuttosto che i manuali (i quali si preferiscono avere in copia originale).

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Non penso fosse Heroquest, erano tutte stanzine 5m per 5m con una simpatica porta segreta ed una trappola... (ovvero trama nulla, un tipico dungeon di quelli che se non trovi la porta giusta tra le 300mila false puoi girare per anni senza combinare nulla). Vabbè che la questione supporto elettronico prob danneggia più la vendita delle avventure (già marginali) piuttosto che i manuali (i quali si preferiscono avere in copia originale).

Quasi sicuramente parli della B2, la rocca sulle terre di confine (o il titolo cmq è circa quello...).

Per il resto non intendevo sostenere che quest'avventura fosse per Heroquest MA che D&D stesso si avvicinasse più ad heroquest che ad un gdr. Per ammissione stessa di Gygax...

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Quasi sicuramente parli della B2, la rocca sulle terre di confine (o il titolo cmq è circa quello...).

Per il resto non intendevo sostenere che quest'avventura fosse per Heroquest MA che D&D stesso si avvicinasse più ad heroquest che ad un gdr. Per ammissione stessa di Gygax...

No, tempio con ingresso a mosaico sepolto nelle acque di un lago....

Mettiamo che nella quarta edizione implementino il sistema dei punti mana e quant'altro... una nuova tornata editoriale è capace da sola di riportare alla moda una nicchia di mercato? Molto di più possono i film fantasy (come il signore degli anelli) che in realtà crea un'onda lunga pubblicitaria che avvicina le persone al mondo dei giochi di ruolo. Dubito che operazioni becere come il cambiamento (semplice) dell'impaginazione delle illustrazioni su un manuale ed il rititolamento di esso possano giovare al GdR. Con questo non dico che mi rifiuto a priori di giopcare alla 3.5 od eventualmente alla 4.0, ma con il minimo di esperienza che mi sono fatto (purtroppo sempre limitata) posso giudicare che le nuove versioni a volte non aggiungono sensibilmente nulla, ma danno piuttosto l'impressione talvolta di cercare di mettere una pezza a certi meccanismi di gioco semplicemente mutuando soluzioni che sono state adottate in GdR collaterali od antecedenti.

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Infatti....quello che mi manda in bestia è che mentre da AD&D alla 3.0 ci sono stati dei cambiamenti sostanziali che potevano anche giustificare la riedizione dei manuali, dalla 3.0 alla 3.5, se avessero voluto essere ONESTI, avrebbero semplicemente potuto fare gli aggiornamenti via errata o supplemento.....e invece nuovi manuali, per cosa? per un pò di incantesimi depotenziati, l'aver alzato un pò di prezzi e cambiato due regolette qua e due là?

Chi giocava a D&D e ad AD&D ha dovuto reimparare molte regole e sistema di gioco, dalla 3.0 alla 3.5 no. Ho partecipato al torneo di 3.5 a Padova.....non volevo andare perché non gioco in 3.5 (ho fatto solo due/tre sessioni con un pg) e ho detto ai miei compagni di gioco che non volevo rischiare di fare qualche cavolata per il fatto di non conoscere le regole....si sono messi a ridere. NON è cambiato un cavolo.....secondo me, e anche giustamente, molte persone aggiungono, come aggravante, il sentimento "antiWotc" per il fatto che si è presi continuamente per i fondelli.

Migliaia di regole che potevano benissimo essere aggiunte ai manuali base.....sono diventati manuali "di espansione", non cambi praticamente niente e diventa "Nova edizione"...ma per favore.

Quando si dice che l'editoria muore se non "aggiorna", per me, aza non te la prendere, o si è estremamente ingenui e in assoluta buona fede (cosa che penso nei tuoi confronti) o si hanno delle azioni della Wotc ( o più in piccolo...si vendono manuali).

C'è una bella differenza tra in "non far morire una casa editrice" e "fare soldi a palate" sfruttando trucchetti come nella tecnologia informatica....disgustorama...disgustomatico :swear:

ciao ciao

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  • Amministratore

Infatti....quello che mi manda in bestia è che mentre da AD&D alla 3.0 ci sono stati dei cambiamenti sostanziali che potevano anche giustificare la riedizione dei manuali, dalla 3.0 alla 3.5, se avessero voluto essere ONESTI, avrebbero semplicemente potuto fare gli aggiornamenti via errata o supplemento....

AD&D seconda edizione è uscito nel 1989.

Nel 1995 vi erano già oltre 10 Complete Handbooks (all'epoca erano 1 per classe) e oltre 5 ambientazioni ufficiali (FR, Dark Sun, Planescape, Ravenloft, Al-Quadim, Maztica, Birthright).

Nel 1995 Uscirono le revisioni corrette e reimpaginate di Manuale del giocatore, dei mostri e del master.

Nel 1995 uscì la serie Player's Options chiamata dai giocatori 2.5.

Penso non serva continui....

Quando si dice che l'editoria muore se non "aggiorna", per me, aza non te la prendere, o si è estremamente ingenui e in assoluta buona fede (cosa che penso nei tuoi confronti) o si hanno delle azioni della Wotc ( o più in piccolo...si vendono manuali).

C'è una bella differenza tra in "non far morire una casa editrice" e "fare soldi a palate" sfruttando trucchetti come nella tecnologia

Per rendervi conto di quanto D&D "fa soldi" brevissima storia:

La primaa TSR nasce nel 1974/75 col nome di Tactical Studies Rules.

Da lì al 1986 la società cambia "soci" almeno 4 volte per l'ingresso di nuovi investitori e l'uscita (o la morte) dei vecchi.

Nel 1986 arriva Lorraine Williams (una delle causa si dice che fece uscire dalla società Gary Gigax) e gestirà la cosa fino al 1996.

A fine 1996 la TSR (il più grande produttore di GdR DEL MONDO) non ha piu' soldi (anche a causa di investimenti errati) e cerca un venditore.

Compra la WotC a metà 1997. Nel 1999 Peter Adkinson e soci vendono la WotC alla Hasbro.

Ora hai idea di quanta gente DEVE lavorare dieto un GdR? Creare le regole, testarle, impaginarlo, illustrarlo, stamparlo, distribuirlo...

La storia di D&D (che lo ricordo è il GdR piu' diffuso e venduto al MONDO) ci insegna che col GdR non si diventa miliardari...

Ora se la TSR investiva 100 e guadagnava 10 poteva andar bene.

Ma alla Hasbro se investi 100 devi guadagnare piu' di 10 altrimenti non vale la pena!

Inutile parlare SE ci sarà una 4a edizione. Dovremmo discutere su COME sarà e QUANDO.

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