Vai al contenuto

[Lazzarus Ledd] La Piramide di ghiaccio - Campagna Singola per Aurelio90


Lazzarus Ledd

Messaggio consigliato

Molto bene allora Lazarus, buona fortuna! e cosi anche lo scriba ti saluta, sempre con quel suo sorriso paterno stampato in volto.

Esci dalla stanza e raggiungi velocemente l'ingresso per la Sala Bianca: questa volta i due guardinal ti aprono subito appena ti vedono arrivare; sei appena entrato, quando ti raggiunge anche Silverbane nella sua forma celata - che comunque è conosciuta da tutti i più importanti membri celesti che in questo momento affollano la sala del divino - ovvero quella di un bellissimo elfo di mezz'età dagli occhi bianco-argentei, un pizzetto curato elegantemente e dei bellissimi lunghi capelli argentati che gli arrivano fino al sedere, raccolti in una treccia che tiene poggiata sul "davanti" ovvero al petto. Una tunica bianca con ricami argentati di ottima fattura e pregiati materiali fa bello sfoggio di se, corredata da una cintura fatta di pregiate fascie più o meno colorate e arrotolate tra loro; dei comodi sandali a punta sempre di un colore simile a quello dei fluenti capelli infine completano il vestiario "dell'elfo": Lazarus, che piacere rivederti. Come stai?

Il tono del drago sotto mentite spoglie è calmo e pacato, misurato in ogni parola quasi.

Vi salutate brevemente, quindi vedendo che è con te, i guardinal lasciano passare tranquillamente anche lui e insieme vi dirigete da Sandalphon: li Shaggern saluta il nuovo benvenuto e velocemente gli rispiega il punto della situazione per metterlo al corrente.

Allora - dice infine il rhek rivolgendosi ad entrambi - siete pronti? Vi teleporteremo in questa zona [vi indica un punto della mappa, poco distante da uno dei lati esterni del campo di oscurità, nel mezzo di un piccolo boschetto di sempreverdi] dove sarete riparati da occhi indiscreti. Poi non potremmo più aiutarvi in nessun modo: l'oscurità artificiale ce lo impedisce.

Intanto dall'alto della sua posizione il sommo vi osserva benevolo, e la solita sensazione di infinto benessere data dalla sua semplice presenza vi pervade nel profondo.

Spoiler:  

Puoi parlare liberamente un pò con Silverbane quando lo rivedi dopo tanto all'entrata della sala bianca se lo desideri, ho semplicemente skippato un pochino quel punto della storia per tagliare un pò l'intro, ma puoi giocartela tranquillamente ;)

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 50
  • Creato
  • Ultima risposta
Ospite Aurelio90

Rientro nella Sala Bianca dirimpetto, perché sono pronto ad obbedire al Sommo... ma anche per ritrovare un compagno che non vedevo da lunga data. «Silverbane..» esclamo, dirigendomi verso di lui e sorridendogli. «Perdonami se ti ho importunato, amico mio, ma forse avrò del tuo aiuto anche stavolta contro l'ignoto...» Detto ciò rimango in silenzio e lascio che Shaggern gli illustri la situazione a Silverbane, spiegandogli che una "zona oscura" è apparsa nel mondo e, qualunque cosa ci sia lì, ha inghiottito due planetar...

«Sommo Sandalphon, noi siamo pronti» esclamo, attendendo in silenzio la rispota del Sommo.

OFF

Spoiler:  
Perché Silverbane da elfo mi viene in mente Unohana di Bleach con il pizzetto? xD
Link al commento
Condividi su altri siti

Cosi sia.

Sentenzia il benevolo sommo. Shaggern vi fa segno di avvicinarvi a lui, entrando nel grande buco in terra: quando vi camminate sopra però non sprofondate ne cadete, continuate a camminare come se vi fosse sopra una lastra invisibile che fa proseguire tutto il piano del pavimento. Sotto i vostri piedi è ancora fissa l'immagine del grande "triangolo d'ombra" e il centro della mappa è spostato su quel boschetto di sempreverdi dove vi teleporteranno.

Quando siete pronti, alcuni dei vari angeli e esseri celesti che erano intanti nei loro lavori di burocrazia dei regni divini si fermano e vi guardano, osservando la scena. Shagghern si sposta dallo spazio e vi rivolge un ultimo saluto con un movimento del capo, prima di aprire ancora una volta il suo cuore al vostro: Buona fortuna signori, che sia fatta ancora una volta la volontà dei cieli.

Ed ecco Sandalphon che vi da la sua benedizione portando la sua mano destra al cuore e poi verso di voi dolcemente, come se lasciasse cadere verso i vostri cuori una magica polverina: il "grosso buco" comincia ad illuminarsi, similmente alle rune che vi sono su soffitto della Sala Bianca, a poco a poco fino a farsi talmente intenso che non riuscite a vedere altro; infine uno strattone unico - come se vi avessero preso per l'ombelico - vi fa capire che siete partiti verso il vostro piano d'origine.

Il viaggio dura una frazione infinitesimale di secondo e quando sentite lo strattone in realtà siete già arrivati: "l'atterraggio planare" - se cosi si può dire, visto che in realtà voi siete sempre stati fermi con i piedi per terra - vi ha effettivamente fatti arrivare all'interno di una foresta di grandi pini innevati.

tutto intorno a voi, per terra e sopra i tronchi degli alberi, vi sono i segni magici dello spostamento da un piano all'altro: intricati motivi geometrici circodanti da antiche rune stannno "bruciando" sulla neve, sui bassi arbusti e sui tronchi che si son trovati in mezzo allo spazio del cerchio; ma l'effetto è solo un residuato magico in quanto "bruciano" fino a scomparire a poco a poco ma lasciando illesa ogni pianta o cumolo di neve...

Vi ritrovate cosi in un ambiente montano molto freddo: la neve per adesso è ancora bassa e ci si cammina sopra abbastanza tranquillamente, perchè è stata bloccata per la maggior parte dai pini. Fortunatamente non avete problemi di alcun genere, in quanto entrambi siete immuni alle basse temperature.

Bentornati su Toril.

Spoiler:  
Eeeeeeeee... Si parte sul serio! Fine del prologo! ;)
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

Quando il Sommo si pronunzia rimango in silenzio e in allerta.. entro dove mi viene indicato, e non è la prima volta che poggio i miei piedi sulla lastra poiché essa è stata il punto di partenza di molte dei miei viaggi o cerche per conto dei cieli supremi.

Ed ecco quindi che, assieme a Silverbane, vengo come trascinato da una potente forza per poi riaprire i miei occhi e ritrovarmi in una gelida landa... eppure così familiare, perché sono tornato al mio mondo d'origine. Quando è stata l'ultima volta che sono venuto qui? Il tempo sembra non scorrere mai nell'Elysium...

Mi rivolgo poi in direzione di Silverbane. «Ti ringrazio per essere venuto. Non so cosa ci potrebbe essere dietro a questa storia, ma ho la certezza di essere accompagnato da un amico nel momento del bisogno..»e gli sorrido. «Da come ci è stato detto da Shaggarn, per il momento forse è meglio agire con discrezione.. non so se in questa zona ci sono dei draghi, ma di certo attirerebbero l'attenzione se capisci cosa intendo...» Detto ciò comincio a guardarmi attorno e ragionare su quale può essere la via per via terra per raggiungere la zona d'ombra che appariva sulla mappa del Toril...

Spoiler:  
Anzitutto mi lancio anti-individuazione, ed eseguo una prova di Sopravvivenza +46 per determinare il luogo di destinazione; qualunque sia il risultato, io e Silverbane procediamo per via terra camminando ed effettuando prove di Muoversi Silenziosamente e Nascondersi, entrambe +58

Link al commento
Condividi su altri siti

«Non devi ringraziarmi: non hai che da chiedermelo e io verrò sempre in tuo aiuto come tu hai fatto per me in passato. Sei sempre stato un grande e valoroso compagno contro le forze del male e uniti ne abbiamo passate tante... e poi è il volere del sommo Sandalphon. Del resto come dite voi umani: squadra che vince non si cambia, no?» Anche Silverbane ricambia, facendo un debole sorriso; dopo di che riassume una compostezza quasi "elfica" come se stare tanto tempo in quella forma e in mezzo agli elfi di Torhondir lo avesse davvero trasformato in un loro simile. i suoi modi - come hai potuto constatare dopo tanto - sono sempre calmi e precisi, mai nulla fuori posto.

«Certo, è meglio se non richiamiamo attenzioni indesiderate per adesso, resterò in forma celata e nessuno dei due dovrà volare... anche se, vestiti solo con queste leggere tuniche, daremo comunque nell'occhio...» conclude.

Insieme quindi cominciate a considerare dove siete e oltre alle cose che ti ha detto Petrel qualche minuto prima riguardo queste zone, hai la certezza di aver sentito parlare nei tuoi innumerevoli viaggi di queste lande, fredde e poco ospitali dove lo strato erbaceo è quasi assente e le foreste di conifere sono composte da alberi sempreverdi come abeti e larici - anche se non mancano alberi con foglie caduche come betulle e querce - e che sono abitate dai barbari delle nevi, fiere popolazioni umane, meno civilizzate rispetto ad altre, analfabete per lo più e gli scaldi - i loro poeti - sono i custodi delle loro grandi storie raccontate di bocca in bocca, generazione dopo generazione.

Poichè è ancora buio, ti orienti facilmente trovando immediatamente il nord osservando le poche stelle che riesci a scorgere tra le nubi, quindi prosegui in direzione nord-est per entrare secondo i tuoi calcoli in uno dei lati del "triangolo d'ombra".

Camminate senza far rumore o farvi notare aiutati anche dal buio che comunque non vi rallenta: siete delle vere e propri "fantasmi". Tuttavia appena uscite da quel boschetto, un vento leggero vi accompagna costantemente mentre procedete molto lentamente, sia per non voler fare rumore, sia per la neve che rende difficile camminare. Camminate per circa 5 orette [passando anche vicino ad un gruppetto di alci intenti a cibarsi di alcuni arbusti, pigne e di muschio che cresce sugli alberi senza che si accorgano di voi] superando uno stretto passaggio che vi porta infine - quando sta cominciando ad albeggiare - lungo un passaggio molto più largo, sebbene sempre ricoperta da una spessa coltre di neve con lo strato superficiale ormai ghiacciato: proseguite per un altra mezz'oretta circa, quando arrivate ad un nuovo valico però bloccato da una slavina di neve e detriti rocciosi.

Decidete di proseguire per vedere dove la "strada" portasse, quindi in pochi minuti vi ritrovate sul punto più alto di questo "blocco stradale". Ora il sole è sorto abbastanza da rischiarare quelle terre, dando una colorazione rosso-dorata alla neve, mentre le ombre sul terreno sono ancora discretamente lunghe.

Ma non è questo che vi colpisce: qualche chilometro più avanti, sempre proseguendo per il percorso da cui siete giunti, si intravede un piccolo insediamento e confrontandolo con i vostri dati sembrerebbe un piccolo insediamento umano.

4k1f.jpg

Spoiler:  
Uhm, aiutami e correggimi: anti-individuazione non mi pare ce l'avessi pronto o lanciabile a piacimento, mi sbaglio?
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

Facendo affidamento sia a quanto mi ha riferito Shaggern sia al mio istinto, mi dirigo verso la direzione dove credo si trovi la "zona nera" che era apparsa sulla mappa. Io e Silverbane trascorriamo la notte a vagare in questa landa desolata, fredda e silenziosa... forse non era così il mio ritorno sul mio piano d'origine, ma dopotutto io ho da conseguire il mio dovere verso il multiverso affinché il tutto venga preservato... I miei piedi nudi sono in contatot con la neve e un vento fresco soffia sulla mia pelle, eppure ciò sembra darmi una qualche quiete... nell'Elysium sembra esserci una eterna primavera, mentre qui riesco a cogliere l'intensità del tempo e della vita che scorrono inesorabili..

«Guarda» sussurro a Silverbane, rompendo il silenzio quando l'alba preannuncia l'arrivo di un nuovo giorno sul Toril, indicandogli l'insediamento urbano «A detta di Petrel quello dovrebbe trattarsi di un insediamento dei popoli barbari della zona... e da quanto ho capito, nonostante vivano lontano dalla civiltà generale di questo pianeta, hanno un carattere nobile ed indomito. Forse potremmo dirigerci lì e vedere se i locali sanno cosa stia accadendo...»

Spoiler:  
Anti-individuazione l'avevo preparato in spoiler qualche commento fa... comunque, dato che dura 24 ore e ne sono passate 5 rimangono ancora 19 ore di autonomia.

Per quanto riguarda Silverbane, sto vedendo per lui i talenti e la lista d'incantesimi, poi ti posto il tutto nella sezione "Organizzazione"

Link al commento
Condividi su altri siti

Silverbane annuisce silenzioso.

Scendete quindi dall'altra parte della valanga e proseguite lungo il percorso che porta al villaggio circondato praticamente dai monti, se non fosse che il paesaggio brullo e spoglio [salvo qualche raro "punto verde" di tanto in tanto], coperto da una spessa coltre di neve, verso oriente si trasforma in una fitta foresta di larici. Tra voi e gli alberi c’è una collina poco elevata sulla cui cima vi è il villaggio, che vedete essere abitato perché vi si alza del fumo.

Subito infatti vi accorgete che qualcuno sta venendo verso di voi. È un uomo con una folta barba bianca, avvolto in pesanti pellicce. Ai piedi ha agganciate delle racchette di legno e corda, che gli permettono di non sprofondare nella neve. Si ferma a un centinaio di passi, osservandovi un pò incredulo; quindi dopo qualche istante si rivolge a voi ad alta voce: «Hei voi... state bene?»

Non avete problemi a capire la lingua "comune" dell'uomo barbuto, sebbene sia condito da un pesante accento nordico.

Sotto la pelliccia un po’ logora, l’uomo indossa pesanti abiti di lana, tessuti a colori vivaci. Ha con sé una borsa a tracolla, un arco lungo e una spada corta.

Un attimo dopo arrivano anche i suoi due compagni: due giovani ragazzi, entrambi con i capelli biondi e lunghi fino alle spalle ma solo uno dei due sfoggia con orgoglio una corta barba; sono armati con due lance.

Il tuo compagno d'avventura è un tipo abbastanza silenzioso, come hai già potuto constatare in molte occasioni: anche in questo caso lascia che sia tu a parlare per primo ed evita di parlare se non interrogato direttamente.

Spoiler:  
post-12495-14347052197861_thumb.jpg

Spoiler:  
Discutiamone sul topic.

post-12495-14347052197254_thumb.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

Scendiamo verso la valanga, avvicinandoci man mano verso al villaggio mentre il sole comincia ad alzarsi e ad illuminare la zona.. Ancora mettiamo piede dentro al villaggio che si avvicina un uomo. Sembra non avere intenzioni ostili verso di noi, semmai sembra preoccupato per noi.

Effettivamente, forse avrei dovuto vestirmi in modo da non dare nell'occhio... non sento il freddo, ma è ovvio che un uomo ti guarda stranito se te ne vai in giro a piedi nudi e con solo una mantella a ripararti dal freddo. Fortuna che le mie ali sono riparate dietro alla mia schiena... immagino che, altrimenti, sarebbe scappato via terrorizzato.

Silverbane rimane in silenzio, non facendo alcunché... in questi casi lascia infatti agire a me. Altre due persone, due ragazzi sembrano, si avvicinano all'uomo. A giudicare dall'abbigliamento sembrano forse i barbari che lo scriba mi aveva tanto parlato..

«Noi.. sì, stiamo bene. Il mio nome è Lazarus, e lui» indico il mio compagno «è Silverbane, un uomo onorevole. Abbiamo intravisto il vostro villaggio, e volevamo chiedervi se possiamo chiedervi ospitalità per il tempo necessario di fermarci a riposare. Dopodiché riprenderemo il nostro viaggio, siamo diretti verso nord-est..»

Spoiler:  
Diplomazia +71. Come sono andato? xD
Link al commento
Condividi su altri siti

«Ma... ma certo, venite, venite pure, siate i ben...» L'uomo anziano non fa in tempo a finire la frase che una volta raggiunto dai due giovani cacciatori, questi cominciano a tempestarvi di domande: «Wow, chi siete?» «Da dove venite?» «Non avete freddo con quei semplici abiti addosso?!» «Arrivate dalle Thunland?» «Siete qui per incontrare re Hròlfr?»

Danno proprio l'idea di essere sorpresi di vedervi, soprattutto il ragazzo senza barba che continua a squadrarvi dalla testa ai piedi incredulo, notando quanto poco siete coperti contro il freddo... come da te anticipatamente preventivato, per fortuna siete rimasti "abbastanza in incognito": tu nascondi a dovere le ali sotto il tuo lungo mantello stellare, Silverbane fortunatamente invece non si è mostrato nella sua vera forma!

«Che strane orec-» Stava per continuare lo sbarbato mentre osservava Silverbane in versione elfica, quando il vecchio li blocca fermandoli per le braccia: «Ma che vi è preso? Mostrate un pò di rispetto, non siete più dei bambini...» successivamente alzando lo sguardo verso voi e mollando i due ragazzi, ritorna a volgervi la parola: «Dovete scusarli, sono ancora giovani e impulsivi, ma non volevano offendervi... io mi chiamo Brand, e questi sono il givane Erik e il giovane Thorfinn.» Dice indicandovi prima il giovane senza barba, poi quell'altro; «Venite dunque, sarete... sarete stanchi e provati dal freddo: vi faccio strada verso il villaggio, che si chiama Noldholm; il saggio re Hròlfr vi accoglierà nella sala della casa lunga non appena sarà informato del vostro arrivo.»

Frattanto i due ragazzi abbassano un pò lo sguardo in seguito al rimprovero ricevuto, prima di tornare ad una certa compostezza nei vostri riguardi quando il vecchio vi fa cenno di seguirlo, tutti e quattro [ragazzi compresi].

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

«Vi ringrazio»dico a Brand, per poi cominciare a seguirlo con Silverbane e i due ragazzi. Mentre ci avviciniamo al villaggio, chiedo al giovane Erik: «Non siamo mai stati qui, io e il mio amico.. avete detto che avete un re di nome Hròlfr: che tipo è costui?»

Link al commento
Condividi su altri siti

«Quindi da dove venite? Dalle lande? O provenite dai mari del sud?» ti domanda quasi eccitato il giovane a cui hai rivolto la parola; nel frattempo il tuo amico resta in silenzio e osserva il paesaggio, mentre è osservato a sua volta dall'altro giovane e di tanto in tanto noti anche dal vecchio; poi il tuo interlocutore riprende, con quel loro pesante accento nordico: «Re Hròlfr è un grande re: è saggio, giusto e valoroso; in gioventù era un prode guerriero indomito, sebbene la vecchiaia ora si faccia sentire anche per lui. Ha sempre regnato con coraggio ma anche con rispetto, ed è indulgente con chi ha sbagliato e vuole redimersi.»

«Il giovane Erik dice il vero» gli fa eco Brand «Re Hròlfr e prima di lui suo padre - pace all'anima sua - ci hanno sempre guidato con coraggio e benevolenza. Sono sicuro che sarà molto contento di ricevervi, è da un pò che non abbiamo più visite da queste parti.»

Ti viene in mente che queste tribù barbare sono famose per alcuni dei loro guerrieri, chiamati berserk, che in combattimento sono invasi da una furia distruttiva che non risparmia nemmeno i propri alleati.

Man mano che vi avvicinate alla collina comunque, riuscite a riconoscere nuovi particolari del villaggio. Come avete osservato dall'alto della valanga, una costruzione centrale che domina Noldholm cattura subito la vostra attenzione: è una struttura in legno, come le altre case del villaggio, ma è alta il doppio e grande cinque volte tanto. L’enorme tetto spiovente, leggermente curvo, come la chiglia di una nave, è sormontato alle estremità da sculture sporgenti. Dall’imponente edificio, così come da molte altre case, esce una sottile colonna di fumo; dell'altro fumo invece, più denso e scuro, si leva in cielo da dietro la collina, ad ovest del villaggio. Silverbane ti sussurra ad un orecchio, senza farsi notare o sentire dai tre cacciatori: «Pire funebri.»

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

«Arriviamo da.... molto lontano» Non posso mentire poiché è contro il mio credo, ma non posso certamente raccontare di provenire da un altro piano di esistenza e che sono qui in missione... «Pochi sono i buoni re» rivolgendomi a Brand «Tutti posso sedersi su un trono, ma sono pochi quelli che amministrano la giustizia e resistere alle lusinghe del potere...»

Ci avviciniamoall'insediamento dei barbari, Noldholm, e la grande costruzione di legno mi salta subito nell'occhio. Non è nemmeno lontanamente paragonabile all'architettura celestiale, ma certo una struttura così maestosa in una località così remota è quantomeno degna di rispetto... poi avverto le parole di Silverbane.

Cerco di rimanere rilassato, non facendo trapelare alcuna emozione, ma sento come un campanello d'allarme suonarmi nella testa mentre rivolgo il mio sguardo leggermente a sinistra osservando la sottile linea nera di fumo che si solleva da terra. «Avete detto che il vostro re mostra indulgenza a chi dimostra sincero pentimento... che cosa intendevate?»

Link al commento
Condividi su altri siti

«Dah, signor Lazarus, parole sagge. Re Hròlfr è uno di quei pochi che non sono caduti alle lusinghe del potere, come dice lei.» ti risponde il vecchio: il suo sguardo è compiaciuto dalle tue parole, e anche i giovani dimostrano averle aprezzate, tant'è che non ti fanno altre domande... per ora almeno!

Quando dunque fai la tua ultima domanda, riprende a parlare Brand: «Nulla, il ragazzo intendeva proprio dire quel che avete detto voi poco fa: un re buono, giusto e rispettabile che non si comporta usando il potere per i suoi capricci, ma usa con saggezza il dono che gli è stato dato dagli dei; suo figlio Einar certe volte è un pò arrogante, ma è ancora giovane, acerbo... son sicuro diverrà anche lui un valoroso re, un giorno.»

Spoiler:  
Percepisci dalle parole del vecchio, dai suoi movimenti facciali e delle mani e in generale dai gesti dei tre cacciatori che non ti stanno mentendo.

Dah invece significa "si", "giusto", "vero" ed è un modo di dire loro, di questi uomini del nord [voglio inserire piccoli dettagli linguistici per far capire che questi barbari usano un pesante accento nordico]

Chiacchierando arrivate all’ingresso del villaggio: due tronchi a far da colonne e un architrave in legno scolpito, in corrispondenza di un varco nel terrapieno e nella palizzata. Brand scambia due parole con i guerrieri all’ingresso, chiedendo loro di avvisare il re che sono giunti degli stranieri. I due guerrieri hanno giacchi di maglia sotto le pellicce e impugnano lance.

Le strade del villaggio, quasi sgombre di neve, sono rozzamente pavimentate con tronchetti e rami per fornire un appoggio meno scivoloso: quella principale piega a sinistra, si arrampica sulla collina e conduce alla Casa Lunga, mentre l’altra si addentra tra le poche case dai tetti spioventi. La gente che incontrate è per lo più bionda o rossa di capelli, con tratti induriti e arrossati dal freddo e dal vento. Tutti vi osservano con viva curiosità - soprattutto per via del vostro vestiaro poco consono alla situazione - mentre Brand vi guida verso destra e vi fa entrare in una delle prime case, dove ravviva il fuoco nel braciere al centro della stanza, un piccolo ambiente poco illuminato e dal tetto molto basso, per lo più fatto in legno, [semplice] mobilio compreso. Una donna intanto vi osserva molto incuriosita dall'altra parte del braciere.

«Vi presento mia moglie Ingrid: cara, costoro vengono da molto lontano e saranno sicuramente molto stanchi: perché non ci porti qualcosa di caldo da bere per ritemprare lo spirito e il corpo?» La donna imbarazzata vi fa un debole inchino con un sorriso stampato sul volto, quindi entra in una piccola stanzina divisa da alcune travi di legno rozzamente tagliato ma coperte da più pelli di lupo appese alle stesse; intanto i ragazzi si mettono ai lati della casa, lasciandovi spazio per sedervi su degli piccoli sgabelli vicini al fuoco, dove il vecchio cacciatore vi fa segno di accomodarvi; successivamente prende delle grandi coperte fatte da varie pelli di animali cucite assieme: «Prendete, riscaldatevi pure, non fate complimenti...» dice infine grattandosi un pò la fronte, forse intuendo che il freddo voi proprio non sapete cosa sia...

Sua moglie Ingrid intanto ritorna con un barilotto che dall'odore sembra essere idromele - una tipica bevanda alcolica di queste zone ottentua dalla fermentazione del miele - e della focaccia riscaldata.

Avete cosi occasione di "riscaldarvi" e asciugarvi le vesti zuppe d'acqua e neve; intanto fuori dalla casa percepite molto chiaramente di essere il centro d'attrazione per mezzo villaggio [che stimate, cosi a prima occhiata, essere composto da circa 50/70 persone in tutto] mentre altri parenti ed amici del vecchio entrano nella umile casa per vedervi. Man mano che arrivano si accalcano sulla soglia.

Osservando bene i volti delle persone però - soprattutto di donne e anziani - capite che non sono solo curiose del vostro arrivo [forse per quello che aveva detto il cacciatore poco prima, ovvero che è da tanto che al villaggio non arrivano stranieri], ma sembra qualcosa di più... come se siano "speranzose"...

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

Annuisco quanto dice Brand, gettando un altro fugace sguardo in direzione della pira.

Siamo quindi giunti al villaggio, e una palizzata di legno circonda l'insediamento con tanto di guardie. E quando entriamo non posso non notare che sono stato troppo abituato nell'Elysium, ove la natura e l'arte sono perfette e sublimi ma qui si riducono solo all'essenziale. Me n'ero dimenticato... Tuttavia non posso non abbassare la guardia quando io e Silverbane veniamo circondati da un capanello di individui biondi e rossi vestite di pelli. (Celestiale) «Fai attenzione, Silverbane»

Veniamo accolti da Brand verso la sua casa, una abitazione molto modesta e spartana. C'è un fuocherello accesso, ed in breve io e il mio compagno veniamo rifocillati cona cqua e cibo. Rimango però con il mantello addosso, onde evitare di mostrare le mie ali e generando probabili isterie di massa. E non posso non notare l'ormai palese espressione di preoccupazione o di gioia nei volti di alcuni dei presenti vedendoci in mezzo a loro. Devo indagare, anche se la mia prossima mossa potrebbe essere un azzardo...

«Brand» parlo, rompendo il silenzio «mentre ci stavamo avvicinando al villaggio, ho notato una colonna di fumo oltre la collina... che cosa sta succedendo qui?»

Link al commento
Condividi su altri siti

Silverbane, prima di entrare nella capanna, ti sussurra sempre come prima; il suo sussurro è talmente esile che può essere scambiato per uno sbuffo o un respiro: tuttavia tu - con i tuoi sensi super affinati, sovraumani - riesci a sentirlo chiaramente: ti risponde nella lingua degli angeli «Certamente Lazarus... tuttavia non credo siano una minaccia questi barbari. Hai visto le loro espressioni, no? C'è qualcos'altro sotto, ma non saprei cosa. Sembrano spaventati e speranzosi allo stesso tempo.»

Intanto, dentro la casa, dopo che vi siete ambientati, il tuo compagno sotto mentite spoglie "respira" ancora sempre in celestiale: «Dall'odore nell'aria, la pira sta ancora bruciando gli ultimi resti di un corpo umano, chiaramente.» poi prosegue, in comune e a voce normale: «Grazie signora, gentilissima, le sono molto grato.» quando questa gli passa della focaccia.

Gli altri "osservatori" al difuori della capanna confabulano tra loro ma voi due riuscite chiaramente a sentire alcune delle frasi: "Non può andare avanti così" e "E se potessero davvero aiutarci?"; Intanto dentro vi continuano a riempire di domande - simili alle domande postevi dai giovani cacciatori qualche minuto prima - soprattutto alcune anziane più curiose.

Brand sembra molto contento - del resto l'ospite è sacro per questa gente - che vi state "riscaldando" al suo fuoco e dimostrate piacere per il cibo e le bevande che vi offre; ma quando fai quella domanda, l'atteggiamento di tutti i presenti [apparte Silverbane, ovviamente] sembra cambiare: il vociare si ferma per qualche istante, restano tutti come in attesa della mossa del vecchio; Brand stesso non sa bene cosa dire, sembra imbarazzato, a disagio. «Oh, nulla, nulla... Dietro il promontorio vi è un terreno consacrato a Thor, e lì accendiamo le pire funebri per i guerrieri... comunque... ehm, come mai stavate viaggiando per queste terre? Non sembrate persone che abitano al nord, senza offesa.» Cerca di riprendere contegno ma capisci chiaramente essere ancora un pò a disagio, come le persone attorno a voi, che a poco a poco riprendono a vociare come prima.

Spoiler:  
Sai che "Thor" per queste genti del nord può essere considerato come Kord nelle terre più civilizzate.
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

Non mi sfuggono i commenti che i paesani si scambiano, e quando domando della colonna di fumo l'atmosfera sembra divenire gelida quasi quanto fuori.

È ovvio che, come aveva osservato Silverbane, qui c'è qualcosa che non va e i locali sembrano avere timore nel parlarne. «Sono originario di Shadowdale, nel Cormyr» esordo. «Per quanto riguarda il motivo per cui io e il mio amico ci siamo spinti fin qui... siamo diretti verso nord-est. Brand» aggiungo «non è mia intenzione mancarti di rispetto perché sei un brav'uomo, ma mi sembra che voi avete qualcosa che vi angoscia. Le pire funebri, che io sappia, servono per accompagnare i morti verso l'ultima meta.. e in quanto adoratori di Thor certamente i vostri uomini staranno ora viaggiando nel Valhalla. Ma se così fosse, allora, sono caduti in battaglia... contro chi state combattendo?»

Spoiler:  
Faccio una prova di Diplomazia, +71: questo per cercare di usare un tono sensibile e rispettoso sebbene abbia fatto una domanda diretta
Link al commento
Condividi su altri siti

Sentendo da dove venite, in molti rimangono colpiti e un leggero «Ohhh...» si leva da molte delle bocche dei presenti, anche se pochi sembrano capire appieno dove sia esattamente questo "Shadowdale, nel Cormyr".

Silverbane intanto viene preso di mira da alcune delle signore e bambini la presenti che ne osservano le vesti finemente ricamate e le strane orecchie, bombardandolo di domande [per lo più] sulle genti che abitano le terre da cui provenite e se «Ci sono tante altre razze con delle orecchie cosi lunghe, da dove venite?» oppure «Da dove provengono questi... strani tessuti?» ma anche: «Dovreste davvero indossare abiti più pesanti. Questo sarà sicuramente ricordato come uno degli inverni più freddi a memoria d’uomo. E dire che è appena iniziato e che l’autunno era stato così mite: neanche un mese fa regalava ancora giornate benedette dal calore del sole.»

Silverbane, tra un morso di focaccia e un sorso di idromiele, dunque discute amabilmente, come te del resto: il tuo tono di voce, i tuoi modi garbati e pacati, sanno sicuramente come far sentire a proprio agio un tuo qualsiasi interlocutore: funziona su molti dei popolani che ti stanno ad ascoltare e anche su Brand.

Lo vedi che pare rilassarsi, calmarsi per qualche istante e forse era sul punto di rivelarti più di quanto dovesse fare; tuttavia la vicinanza con molti dei suoi conterranei e - intuisci - le pesanti restrizioni sociali dei barbari nordici che non sono facili da superare, riescono a trattenerlo, cosi alla fine ti risponde in maniera un pò parziale e limitandosi a rimanere sul vago in alcuni casi: «Dha. Contro nessuno in verità, la vita al nord è pericolosa, tenetelo sempre a mente, voi uomini del sud... E’ stato un brutto incidente comunque ma nulla più.» e non sembra voglia aggiungere altro.

Inoltre l'accoglienza si raffredda un pò e alcune delle persone che stavano sulla soglia o nei pressi della casa si allontanano tornando alle loro faccende giornagliere... Brand sembra sempre più a disagio, quasi dispiaciuto di non poterti rispondere, per cui si allontana in quella specie di cucinino con quella che capisci essere una semplice scusa: «Vado a prendere dell'altra focaccia che sta finendo, torno subito!»

Un'altro degli uomini dentro la casa intanto prende a parlarti: «Eh... un brutto periodo per la nostra gente questo, gli dei devono essere in collera con noi: molte brutte cose stanno accadendo dall’inizio dell’inverno. Le forti raffiche di vento che hanno provocato la valanga che ha chiuso l'unica strada sicura e percorribile, la caccia che va male, il freddo pungente, alcuni incidenti... Le montagne che circondano il villaggio vanno evitate se non siete esperti del luogo.» Un altra signora che sta in parte all'uomo - probabilmente la moglie - aggiunge «La foresta è infestata da lupi, meglio se non vi allontanate troppo dal villaggio. Nella casa lunga ci saranno panche per dormire in abbondanza questa notte.»

Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

Scuoto la testa. Oramai è evidente quanto il sole che qui c'è qualcosa che non va... «Gli dèi non possono essere incolleriti in tale modo» rispondo «almeno che non siano dèi maligni... o peggio... comunque terremo a mente le vostre raccomandazioni» Guardo poi in direzione della donna «Se dovessimo trattenerci qui fino al tramonto accettermo la vostra ospitalità... ma io e il mio compagno siamo in viaggio e probabilmente presto dovremmo rimetterci in marcia... parlatemi del vostro re» aggiungo

Link al commento
Condividi su altri siti

Proprio quando chiedi del re, in lontananza - grazie al tuo super udito - senti il rumore di un uomo in armatura leggera avvicinarsi nella casa in cui siete;

Quando finisci la tua frase, l'uomo dai capelli e la barba rossa ti risponde: «Ma non è saggio mettersi in marcia a pomeriggio inoltrato, è meglio se partite domattina: per questa notte sarete ospiti di re Hròlfr, domattina potrete riprendere il vostro viaggio... se volete... però durante la notte le temperature calano drasticamente... anche se siete effettivamente i primi che vedo vestire cosi poco e non provare freddo, davvero, parola mia!

Dicevo, durante la notte è pericoloso, ci sono lupi e addirittura qualche orso nella zona.» «Dha, mio marito ha ragione» aggiunge la donna di prima, mentre un ciuffo di capelli ribelle - del colore simile a quelli del marito - le scende difronte agli occhi «E poi è facile perdersi per queste terre se non le si conosce, senza considerare che il sole fa presto a calare. Ah! e poi bisogna stare attenti oltre che alla fauna anche ai molti laghetti che ci circondano: di giorno sono bellissimi, l'acqua è cristallina, ma di notte è pericoloso, si può scivolare facilmente sullo strato di ghiaccio nascosto dalla neve o dove questo è più leggero... senza considerare che uno di quelli più vicini poi è...» ma si interrompe perchè l'uomo in armatura che avevi sentito prima si affaccia alla porta: sembra essere uno dei due guerrieri che stavano di guardia alla porta del villaggio: ha con sè una scintillante corazza di anelli metallici e un pesante mantello verde; entra nella casa, e con voce roca comunica a te e a Silverbane: «Re Hròlfr magro-come-un-palo vi attende nella grande sala.»

Brand intanto è di ritorno dal cucinino, e ti sorride, porgendoti un altro pezzo di focaccia calda: «Bhe, ora conoscerete il re di persona. Son sicuro che avrete modo di capire da voi la sua saggezza, come vi ho anticipato prima.» dice passando anche l'ultimo pezzo di focaccia al tuo compagno di avventura, che lo accetta volentieri e con una certa compostezza "elfica" lo finisce di mangiare, prima di alzarsi per uscire.

Intanto la guardia di prima è evidente che si aspetta che voi lo seguiate subito. Il guerriero sembra avere 25 anni, ed ha una barba bionda e capelli lunghi e ondulati. Al collo indossa una collana fatta con un dente di lupo, come potete notare, monile che avete visto addosso anche all'altra guardia di istanza alle porte cittadine.

Spoiler:  
post-12495-14347052201082_thumb.jpg
Link al commento
Condividi su altri siti

Ospite Aurelio90

Accetto la focaccia che mi porge il padrone di casa. «Brand, ti ringrazio per la tua ospitalità... non la dimenticherò. Che gli dèi siano con voi» ed esco dall'abitazione seguendo la guardia.

Mi accosto accanto a Silverbane e comincio a parlare con lui... (Celestiale) «Qui c'è qualcosa che non mi convince... è evidente che hanno un problema ma, checcé parlottassero fra di loro o a lanciarci strani sguardi, si sono allontanati come ho messo in chiaro i miei dubbi. E la coppia di prima... posso comprendere le preoccupazioni dovute per le ostilità di questa zona, ma ho l'impressione che volessero trattenerci qui per altro... e adesso stiamo infatti andando alla grande costruzione di legno. La stessa dove ci avevano consigliato di dormire per la notte... Amico mio, è meglio che tu affini come puoi i tuoi sensi... stiamo in guardia...»

Link al commento
Condividi su altri siti

Archiviata

Questa discussione è archiviata ed è chiusa alle risposte.

×
×
  • Crea nuovo...